Il volume indaga il fenomeno storico della stregoneria e la conseguente caccia alle streghe, partendo dal mondo antico e ripercorrendone le tracce fino all'età più recente. Alla luce di un'attenta analisi delle fonti, degli scritti e delle azioni dei protagonisti di lontane vicende, Marina Montesano delinea un quadro in cui la "caccia" emerge, da una parte come un elemento costitutivo della modernità, dall'altra come una risposta a esigenze riaffioranti nella società in epoche diverse. Non solo e non tanto nel "barbaro Medioevo", dunque, quanto e soprattutto in epoche in cui il trionfo della ragione e del diritto dovrebbero avere il sopravvento. A tal fine l'autrice prende in esame, per un confronto, alcuni casi contemporanei che presentano elementi assai simili alle persecuzioni antistregoniche dei secoli passati.
Il volume, secondo il mio giudizio, è uno dei migliori testi che analizza complessivamente la caccia alle streghe. Sicuramente meno noto rispetto ad altre sintesi sul tema, come quella di B.P. Levack o di Berti non ha niente in meno rispetto a questi. Lo consiglio maggiormente rispetto a lavori abbastanza conosciuti come quello della Arnould o della Federici che senza problemi definirei di scarsa qualità. Ulteriore elemento che gioca a favore della ricerca è che apre a diverse riflessioni sul tema, da sempre ricchissimo di sfaccettature. A mio modestissimo parere, complementare a questa lettura, ci dovrebbe essere anche il volume Maleficia della stessa autrice, dove approfondisce più nel dettaglio alcuni temi toccati nel libro (Rielaborazione della cultura classica nel Rinascimento e caccia alle streghe).
Il libro è in saggistica, non molto facile da capire, bisogna impegnarsi un po’ nella lettura, ma una volta che lo si analizza in questo modo risulta molto esaustivo riguardo alla “ caccia alle streghe” . Cercavo proprio un libro che parlasse in modo storico e accurato (citando anche milioni di fonti) e Marina Montesano analizza ogni aspetto su questo enorme fenomeno. Consiglio!
spunti di lettura e approfondimenti a bizzeffe, e che bibliografia! 5 stelline perché è un libro che fa il suo dovere dunque incuriosisce fa luce e scandaglia, nei limiti consentiti dalle 140 pagine— lode ai libri che ne chiamano altri e schiudono sentieri :)