¡El Tigre ruge de nuevo! Sandokán y Yáñez están de vuelta para corregir las injusticias y luchar contra viejos enemigos. Las desgracias de Tremal-Naik narradas en la novela "Los misterios de la India" tienen su continuación en esta novela con la intervención de nuestros héroes. Tremal-Naik ha sido desterrado de la India y sentenciado a cadena perpetua en una colonia penal. Sabiendo que su maestro es inocente, Kammamuri decide ir en su rescate. Cuando el fiel siervo es capturado por los tigres de Mompracem, se las arregla para conseguir su ayuda en esta misión. Pero para tener éxito, Sandokán y Yáñez debe conducir a sus hombres contra las fuerzas de James Brooke, Raja de Sarawack, que durante años ha masacrado a los piratas.
Father of Italian Popular Culture, Grandfather of the Spaghetti Western, Father of Heroes are but three of the titles bestowed upon Italian adventure writer Emilio Salgari. He wrote more than two hundred short stories and novels, many of which are considered classics. Setting his tales in exotic locations, with heroes from a wide variety of cultures, Mr. Salgari brought the wonders of the world to the doorstep of generations of readers.
As aventuras e desventuras de Sandokan. Um herói duma das séries televisivas mais populares dos anos 70 que ficou gravada no meu imaginário de criança e que jamais esqueci. Nunca cheguei a ler nenhum dos livros, mas ofereci-os aos meus filhos para lerem no seu devido tempo.
Quis dar-lhe finalmente, uma oportunidade e relembrar toda aquela magia do continente asiático, percorrer os mares da Malásia, e reviver aquela personagem exótica, apaixonada e destemida.
O Tigre da Malásia: um pirata, tão severo quanto generoso, tão indomável como gentil. Um homem alto e musculoso, com um cabelo comprido e revolto, encaracolado e negro, com uns belos olhos safira, de pele bronzeada e de ricas vestes orientais.
Imagino que teria sido delicioso ler isto em criança, contudo agora, senti-me francamente desiludida. Demasiado óbvio, demasiado fácil, demasiado falso. Estará perfeito, presumo, para idades infanto-juvenil, não mais do que isso.
Fiquei muito dividida na pontuação. Acabei por ser generosa na medida em que a obra terá o seu valor nas camadas mais jovens.
Devo dire la verità: da ragazzino ci provarono a farmi leggere Salgari, ma la cosa proprio non mi andava. E non so nemmeno quanti ragazzi di oggi lo leggano ... in realtà non credo si perdano poi molto, nel senso che si tratta di avventure che forse facevano sognare i lettori nei tempi in cui le notizie e le immagini circolavano molto meno e un veronese - il cui viaggio più lontano che avesse compiuto era stato a Brindisi - poteva descrivere avventure di pirati ambientate in Paesi lontani come l'India e la Malesia utilizzando in parte i documenti che riusciva a reperire e in parte tanta ma tanta fantasia. Con queste premesse, quindi collocando l'opera nel contesto in cui fu scritta e nel genere letterario avventuresco-fantasioso, vanno riconosciuti i meriti di Salgari, autore di un libro piacevole da leggere, scorrevole e brioso, sebbene certe soluzioni un po' di maniera e una certa prevedibilità nello sviluppo di alcuni eventi della narrazione producano (almeno a mio avviso) un calo nell'ultima parte. L'ho letto per curiosità e sono contento di averlo fatto. Trattandosi tuttavia di un genere di cui non sono appassionato, non penso mi cimenterò nella lettura di altre opere di Salgari, che fu autore prolifico sebbene poco riconosciuto, anche economicamente, finché in vita. A tale ultimo riguardo, consiglio a chiunque fosse interessato di farsi un giro su internet per scoprire quali travagli questo pover'uomo attraversò, tali da indurlo a porre fine alla sua esistenza (nel 1911, a 49 anni) con un suicidio truculento, degno di uno dei sui racconti.
Le storie terribili e sanguinose piacciono alla Tigre; siedi e narra.
***** ATTENZIONE SPOILER *****
I pirati della Malesia
Imbarcata con Kammamuri ed Ada, tuttavia ben nascosta, in equilibrio precario, incastrata nel calamaio di Salgari, assistetti alla dipartita della Young India; ero lì durante l’abbordaggio e fui testimone della tragica sconfitta del disgraziato equipaggio, rimanendo al fianco di Kammamuri, fino al termine della battaglia, fino alla grazia concessa a lui da Yanez. Scivolai sulle onde, seguendo discreta i bei prahos, e, in una lussuosa tenda riccamente arredata, conobbi l’uomo la cui fama da lungo tempo mi riecheggiava nelle orecchie: Sandokan, la Tigre della Malesia, sanguinario e crudele, eppur generoso e leale, di belle forme, dal volto temibile, capace con uno sguardo terribile di zittire il più ardito degli ufficiali inglesi, suoi acerrimi e giurati nemici. Con lui i fierissimi Tigrotti della Malesia, prodi e feroci pirati al suo servizio, pronti a vivere, lottare e morire in suo nome. Ascoltai dalla bocca del buon indiano le tristi vicissitudini della pazza, la Vergine della Pagoda, Ada, e del suo fidanzato, il coraggioso cacciatore di tigri e serpenti della jungla nera, Tremal-Naik. Quale commozione sconvolse l’irremovibile e duro Sandokan quando seppe... quando noi tutti scoprimmo... ah! Che sorpresa inaspettata! Partimmo, senza indugi e pensamenti, a bordo della rapida e valorosa Perla di Lubuan, con un esercito di ottanta coraggiosi e tremendi dayachi, armati fino ai denti, accompagnati dai loro fatali kriss dalla punta avvelenata, guidati da Sandokan verso la nuova missione e da Kammamuri, il quale, senza alcuna esitazione nell'animo e nel cuore, giurò lealtà alla Tigre della Malesia, con noi l’infelice Ada e il fido e immancabile Yanez. Solcammo certi le acque e giungemmo, dopo varie peripezie, alla meta, dove fummo costretti a scontrarci con il temibilissimo rajah James Brooke, lo sterminatore dei pirati, a cui tutti i Tigrotti di Mompracem promisero eterno odio e morte. Assistetti a sconfitte e trionfi, dipartite e vittorie, fino a giungere, con un sospiro di sollievo, all'ultimo atto di questa inaspettata avventura. Certo Sandokan è un pirata sanguinario e senza scrupoli, tremendo per certi versi, ma capace tuttavia (nel caso "ma" non bastasse! XD) di atti di profonda umanità e generosità, affascinante, attraente, e, attraverso gli occhi innamorati di Emilio, non ho potuto non amarlo e desiderare anch'io di seguirlo e restare al suo fianco fino all'ultima parola vergata dalla penna, fino all'ultima pagina. E, sì, a tratti, quale teatralità, che esagerazione, eppure le ho trovate squisite, ingenue, piacevoli! Partirò, partirò di nuovo e presto per solcare i mari, in compagnia del leggendario Sandokan e dell’affidabile Yanez, mischiata ai dayachi seminudi e malesi temibili! Eccome se partirò e sarà un viaggio grandioso, ne sono certa! Viva La Tigre della Malesia! Viva Mompracem!
So’ stata abbastanza ottocentesca? XD Confesso, deve esserci dentro di me, nel profondo del mio cuore, un ragazzino, vissuto tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, un Garroncino che sognava di fare l’esploratore, perché, altrimenti, l'attrazione che provo per un certo tipo di letteratura non me la spiego proprio! XD
I pirati della Malesia stavolta ci troviamo due anni dopo le vicende de I misteri della giungla nera: Kammamuri parte in mare per liberare il suo padrone Tremal-Naik, catturato dagli inglesi... E, chi incontra nel cammino che lo può aiutare? Già, proprio lui, Sandokan! E così i due protagonisti, la Tigre dell'India e la Tigre della Malesia si incontrano per la prima volta in questo straordinario romanzo avventuroso, dove affronteranno il temibile Sterminatore di Pirati James Brooke, e dove tenteranno in tutti i modi di riportare la giustizia nella città di Sarawak. Anche qui non mancano i colpi di scena (in questo Salgari aveva stoffa), le emozioni, le lotte, gli inseguimenti, il tutto condito da quella straordinaria esoticità che ti fa arrivare alle ultime pagine che neanche te ne rendi conto. Sì, lo so, li chiamano romanzi per ragazzi, ma credo sia abbastanza limitato come denominazione... In fondo, non rimaniamo tutti quanti sempre ragazzi?
Contrario a lo que esperaba, este no es el primer libro de la serie de Sandokán. Sí es, por otro lado, el primer libro de la serie en donde aparece el personaje de Sandokán. El primer libro de la serie, El Misterio de la Jungla Negra era parte de otra serie planeada que ocurre en la India e involucra a otros personajes. Salgari al parecer decidió usarlos en un crossover con otros personajes cuando escribió este libro, de modo que los personajes de La Justa Negra aparecen en Malasia y se topan con los protagonistas de este libro. A partir de allí, la serie se convirtió en la de ellos, y los otros pasaron a ser personajes de apoyo. Es básicamente una historia de folletines en donde un montón de piratas combaten contra villanos que han cometido acciones pérfidas contra ellos o gente que ellos conocen. Divertido, sencillo y con acción (todo lo que buscaban este tipo de historias en ese entonces), pero el hecho es que sigue siendo sobre piratas atacando un gobierno. Es como si fuera una historia sobre terroristas en la que los animamos a ello. Salgari era anticolonialista, de modo que a sus ojos, James Brooke, el rajá blanco de Sarawak, era fácil de usar como antagonista; aún así, no cambia el hecho de que Brooke era reconocido como monarca legítimo a los ojos de los otros monarcas regionales. El libro al final también entra en historia alternativa al final, pero en realidad es algo menor.
Per cinque generazioni � stata, semplicemente l'Avventura. Se a qualcuno fu detto che Mompracem, l'isola dei tigrotti era fantasia, posso dire che in una coppia di carte olandesi del XVIII sec che ho in casa � chiaramente, anche se minuscola, presente. Questo spiega anche perch� qualcuno a quarant'anni conservi copie di vecchie carte nautiche olandesi regalategli...
Awal cerita memang menarik tapi lama-lama naik bosan sebab Sandokan dan lanun bawahannya asyik kena tangkap dan dapat lepaskan diri. Berulang kali juga adegan yang seakan-akan sama. Itu belum lagi dengan "kebetulan" untuk tujuan jalan cerita selamat.
Saya tak berapa kenal dengan Sandokan, berbanding Yanez.. Bahagian kedua buku ni banyak menampilkan Yanez, jadi saya suka Yanez lagi. Watak Sandokan membosankan dan memeningkan saya. Dirinya mendabik kata dia seorang lanun ganas dan pembunuh. Tapi tak serupa bikin, langsung tidak dibunuh musuh utamanya.. konon menjaga janji dan amanah. Sandokan seorang yang heroic, bromance dan romantis. Kalau fikir balik memang kelakar, sanggup menempah maut demi saudara mendiang isterinya. Tak pernah kenal, tak pernah tau..tiba-tiba Hidup Harimau!! Maksud saya kat sini misi/isu Sandokan tidak kukuh..
Cerita tentang lanun, tapi tidak banyak babak atas kapal atau laut. Ada cuma untuk saya, saya tak puas.. Babak pertempuran seakan diulang-ulang..buritan kapal dibakar, meriam meletup dan langgar terumbu. Satu masa pembaca sendiri akan tahu taktik Sandokan dan Yanez. Bahagian akhir pun saya tak puas hati sebab bukan "kerja" Sandokan tapi watak lain.. Sandokan buat apa?? Sandokan ini macam ada aura sahaja..
Dari segi idea penulisan.. memang ada unsur fantasi orang Barat menulis tentang orang Timur. Tentang isu anti-kolonial tidak jelas, saya juga pusing mata bila ada ayat "orang Melayu menolak peradaban Eropah". Sekejap.."peradaban"??? Dan ada satu babak dimana Ada mewarnakan diri dengan warna perang untuk menyamar jadi orang India. Dengar kata Sandokan jadi filem atau drama bersiri tahun 60-an. Ishh tak tahu lah macam mana babak tu (kalau ada) sekarang ni boleh dikira sebagai perkauman. Apatah lagi Ada itu berpura pula jadi Puteri dari India. Hmmm.
Terjemahan pula sangat baik! Seolah memang ditulis asal dengan Bahasa Melayu. Syabas!
Bagi saya buku ini saya akan nikmati atau menghiburkan jika umur saya belasan tahun. Buku ini baik untuk anak-anak yang sukakan cerita lanun, pengembaraan dan persaudaraan. Senang kata buku ini boleh dikatakan sebagai novel remaja. Untuk tua rentan macam saya boleh jadi bosan..tak kata buku ni tak baik, cuma okay-okay jelah.. baca boleh, percaya jangan. Hahaha!
Se me hizo aburrido ese ideal de hombre fuerte y rudo que rescata a la rubia en peligro, cuando, más que nada (no sé por qué motivo) estaba esperando otra cosa quizás más de piratería que de caballería europea.
he regresado después de dos meses a esta red social infame. le pongo cuatro estrellas porque no me parece justo hacer sufrir así a sandokan. ensañamiento
... i grandi attori dell'ottocento: nelle sue storie - montate utilizzando i topoi del melodramma e del romanzo d'appendice - sceglie le parti da primattore e le esalta e il resto lo tira via giusto per non disorientare i lettori che hanno bisogno d'una trama. Le battaglie (scritte tutte al presente), certi dialoghi (non di rado sul registro buffo) e gli assolo dei protagonisti (tipo quello di Yanez nella locanda dei cinesi): è evidente che il piacere e l'attenzione di Salgari sono concentrati in questi punti. Apprezzo poi il gusto antico ed epico delle descrizioni paesaggistiche sempre uguali a se stesse e del ripetersi incessante degli epiteti dei protagonisti.<br />Memorabile la scena del rinsavimento di Ada - scena che tra l'altro innesca tutta una serie di considerazione maligne su Freud e la psicanalisi.</p><p>Ad averne il tempo e le capacità sarebbe bello fare un parallelismo fra Sandokan e il Conte di Montecristo. Se ci penso è illuminante.
Terjemahan ke bahasa Melayu oleh Zaleha Abidin yang bagus, persis penulis asal Emilio Salgari menggarapnya dalam bahasa ini. Bagi saya ia sebuah kisah perjuangan anak watan - walaupun dikatakan sebagai sekumpulan lanun ganas oleh James Brooke - yang mencari nilai-nilai kemanusiaan.
Sebuah fiksyen sejarah yang ditata dalam lingkungan sejarah lama Borneo dan Sarawak, yang ketika itu dijarah oleh British dengan rakusnya. Watak hero Sandokan bersama beberapa orang pahlawan sejati dari pelbagai suku bangsa, termasuk seorang Portugis dan beberapa bangsa India, membengis terhadap onar kebejatan pemerintahan James Brooke.
Walaupun raja putih James Brooke itu diangkat sebagai wira oleh pihak British, namun anak watan - Melayu dan Dayak - membencinya justeru mereka tidak boleh menerima seorang raja orang asing. Pewaris Sultan Sarawak sebenar akhirnya mendapat haknya kembali.
Andai benar kisah ini, saya suka melihat Sarawak mempunyai seorang raja atau sultan Melayu.
Popsugar 2022 reading challenge: BÁSICO 4. Un libro con un tigre en la portada, o con la palabra tigre en el título. 🐯
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¿Les gustan los piratas? Este libro es perfecto para ustedes.
Una historia llena de aventuras, misiones, héroes y batallas. En lo personal solo he leído dos libros de la serie de los piratas de Malasia, pero han bastado para encantarme. Realmente es una lectura muy emocionante, de ese tipo de historias en las que fantaseabamos con formar parte en nuestra más tierna infancia.
I pirati della Malesia stavolta ci troviamo due anni dopo le vicende de I misteri della giungla nera: Kammamuri parte in mare per liberare il suo padrone Tremal-Naik, catturato dagli inglesi... E, chi incontra nel cammino che lo può aiutare? Già, proprio lui, Sandokan!. Anche qui non mancano i colpi di scena (in questo Salgari aveva stoffa), le emozioni, le lotte, gli inseguimenti, il tutto condito da quella straordinaria esoticità che ti fa arrivare alle ultime pagine che neanche te ne rendi conto.
Mi è piaciuto tutto quanto! Lettura molto scorrevole e tra descrizione e dialoghi sono riuscita ad immaginare ogni scena. Devo assolutamente recuperare tutte le altre opere di Salgari. Forse sono un po' di parte, perché appassionata dell'immaginario piratesco, ma adesso son sicura che un giorno sarò pirata!
Dopo aver utilizzato parole mai sentite prima, vocaboli in disuso da 50 anni, a cosa me lo va a mettere l'asterisco con la spiegazione l'editore?? A "gong". Tralasciando questo, lo stile un po' datato non mi ha permesso di godere a pieno della storia.
Ho conosciuto la sua storia quando ero una bambina grazie al telefilm che aveva per protagonista Kabir Bedi ed in seguito ho letto tutta la serie di libri di Salgari.
Che avventure ci riserverà la furia combinata di Sandokan e Tremal-Naik, nonché di Yanez e Kammamuri?
Il romanzo, terzo nel ciclo indo-malese dell’autore, propone una sorta di “crossover” tra Sandokan, protagonista del primo libro, e Tremal-Naik, il cacciatore di serpenti, le cui vicende sono invece narrate nel secondo. Vi compaiono anche i loro alleati più fedeli, ovvero Yanez, più tutti i tigrotti di Mompracem, e Kammamuri con Ada, l’amore di Tremal-Naik. Insieme daranno grande dimostrazione di coraggio, specie quando decidono di attaccare Sarawak, isola presieduta dal potente James Brooke, il cosiddetto sterminatore dei pirati, e di onore, dato che più volte risparmieranno le vite ai loro nemici.
La storia inizia con il viaggio di Kammamuri ed Ada verso Sarawak, ove sono intenti a liberare Tremal-Naik, il quale, dopo gli eventi del secondo romanzo, è stato sconfitto da Suyodhana, il capo degli strangolatori, ed eventualmente poi preso prigioniero. La nave sulla quale viaggiano si ritrova nei pressi di Mompracem, e viene dunque assalita dai feroci tigrotti, i quali scatenano un massacro, dal quale Kammamuri ne esce inerme solo per pietà di Yanez, che riconosce il suo coraggio, e gli propone di unirsi a lui. Il maharatto ne approfitta poi per spiegare la sua situazione a Sandokan, il quale, in seguito alla realizzazione che Ada è una cugina della sua defunta Marianna, decide di prestargli le sue forze per liberare il suo padrone, e ciò porterà ad avvincenti scontri con sia James Brooke, che anche Lord Guillonk, il quale non ha mai perdonato il temibile pirata per il rapimento della nipote.
Tra i momenti che ho apprezzato di più, vi sono l’inganno di Yanez verso Brooke, dato che il primo si spaccia per un nobile scozzese, fregando completamente il secondo, il quale inizia a destare sospetti solo dopo l’arrivo di Lord Guillonk, che riconosce subito il portoghese, e la rissa nel quartiere cinese, provocata da quest’ultimo, con lo scopo di farsi condurre direttamente dal rajah (dato che altrimenti non avrebbe avuto un espediente per incontrarlo, e successivamente poi ingannarlo). Vi è poi la resistenza messa in piedi da Sandokan nel fortino, presso il quale aveva preso temporaneamente dimora Ada a Sarawak, dove riesce a tener testa alle forze combinate di James Brooke e del Lord Guillonk, nonostante il suo scarso numero di alleati.
Sandokan mi è parso più “umano” in quest’opera, dato che ricambia le grazie che spesso gli vengono concesse, risparmiando James Brooke, una volta che questi cade suo prigioniero, ed arriva addirittura a riconciliarsi con Lord Guillonk, il quale, dopo essere venuto a conoscenza del fatto che Marianna era morta di malattia, e non per mano di Sandokan, lo perdona e lo accetta come parente. È anche interessante il modo con il quale Sandokan “cura” Ada dalla sua pazzia, provocata dalla morte del padre per mano di Suyodhana, tramite una messa in scena della sequenza finale del secondo libro, ove Tremal-Naik la salva insieme al padre.
Per concludere, ho trovato questo un ottimo seguito ai due libri precedenti, dato che li collega perfettamente, andando ad intrecciare le storie dei loro personaggi, che presumo condivideranno molteplici peripezie nei libri futuri. È sottointeso che è praticamente obbligatorio leggere i primi due romanzi del ciclo, altrimenti risulta pressappoco impossibile comprendere le motivazioni degli eventi di questo.
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Sandokan, también llamado el tigre de malasia, trata sobre que él deseaba conocer a una mujer que se la llamaban la perla de Labuán, y tenían que viajar a la isla de Labuán. Después de que Sandokan viaje a ese sitio, el y su tripulación son sorprendidos por un crucero inglés, acabando casi con toda la tripulación, Sandokan sobrevive, pero al llegar a tierra se desmaya por la perdida de sangre. Al despertarse se encontraba en la casa del Lord James Guillonk, el le rescato y lo llevo hasta su casa pensando que era tan solo un pobre hombre. Después de ello Sandokan para que no le descubran que el es un pirata, se hace pasar por el hermano de un sultán.
El Lord era tío de la perla de Labuán, que resultaba llamarse Mariana Guillonk. Con el tiempo, Sandokan y Mariana se enamoran, el Lord empezó a sospechar de que el no era realmente un príncipe malayo y le tiende una trampa. Sandokan consigue escapar del territorio del Lord. Tras aquel evento Sandokan se reencuentra con algunos sonbrevivientes de la tripulación que estaban por la isla vuelve Mompracem donde reúne a toda la gente posible para atacar la isla de Labuán y llevarse consigo a Mariana que esta encerrada en la casa del Lord.
Van a atacar a la isla pero dos barcos se pierden por las fuertes tormentos y solo llega uno, Sandokan consigue la victoria y cuando ya están en la isla de Mompracem, ven que van ser atacados por una gran flota inglesa. Los capturan, pero escapa nuevamente con unos pocos hombres, los barcos perdidos los encuentran, todos se reúnen y van hacia a la isla de Labuán para recuperar a Mariana. Toman por sorpresa al Lord y consiguen escapar con Mariana. —————————————————————————————————————————— En mi opinión es un buen libro, es muy entretenido, no sabes que es lo siguiente que va pasar ya que las maneras de como se escapaba Sandokan son casi imposibles de hacer. También te enseña un poco de como se vivia en esa época. Para mí ha sido de los mejores que leído hasta ahora
[31/03/19] Si lascia leggere ma: - Troppi termini nautici specifici: dopo aver cercato i primi 4 ho desistito per gli altri. - I personaggi principali sono dei Mary Sue e, anche se gliene capitano di cotte e crude, riescono sempre a cavarsela tranquillamente: come quando, casualmente, si salvano i 7 personaggi principali/secondari dall'assalto al fortino nella foresta vicino a Sarawak. - Per ben TRE volte si usa l'espediente del V.I.P.: cioè si fingono lord importanti di terre lontane e gli si crede tranquillamente sulla parola senza uno straccio di prova... - Usano i rubini/diamanti/pietre preziose per corrompere o pagare: immagino ci siano bancarelle di cambio gioielli-monete in ogni dove. - Sandokan è dal cuore tenero tanto che vuole salvare a tutti i costi i galeotti ma non si fa scrupoli ad uccidere tutti i marinai / guardie che trova... - Tutti i personaggi, lord, rajah, thug, mercanti, marinai, guardie, inglesi, indiani, malesi, dayachi, maharatti parlano ugualmente forbito nello stesso modo. L'unico che parla "diverso" è il ristoratore cinese. - Alla battaglia risolutiva finale contro il rajah Brooke vengono dedicate 5 pagine: è giusto un elenco di avvenimenti... - La pillola nera "finta-morte" diventa, dopo 3 pagine, verdastra. - Si continua a ripetere per innumerevoli volte che il legno di Tek è "resistente come il ferro" o che c'erano Arenghe Saccarifere... Ebbasta!
Comunque il meglio è Kammamuri giusto all'inizio quando viene graziato: "Vuoi diventare un tigrotto?" "e se rifiutassi?" "Perderesti la testa" "Chiamatemi pure tigrotto Kammamuri: il più fedele a Sandokan!" (-_-)"
Ringrazio comunque il romanzo per avermi fatto sorridere con i suoi termini arcaici (Jungla, Gherminella, Spagnuoli, ecc...) e le strutture grammaticali sorpassate ("Dove trovasi ora Sandokan?")
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« Les Pirates de la Malaisie » (1896) Le Maharate Kammamuri et une jeune fille nommée Ada Corishant sont sauvés du naufrage par Yanez de Gomera. Le jeune homme rescapé raconte son histoire. Le chef des thugs, Suyodhana, a fait arrêter son maître Tremal-Naik, le promis d’Ada qui est en état de choc après sa fuite. Il faut dire qu’elle avait été enlevée autrefois par les Thugs pour tenir le rôle de la « Vierge de la Pagode », sorte de prêtresse de la déesse Kali. Tremal-Nak, qui avait tiré sa bien-aimée des griffes de la secte, est incarcéré à Sarawak par un Anglais du nom de James Brooks qui a pris le pouvoir dans l’état malais. Sandokan, le tigre de la Malaisie, chef des pirates décide d’aller libérer le fiancé de la cousine de sa femme Marianne Guillonk décédée du choléra quelques années auparavant. Pour cela, il embarque sur son navire mais est trahi. Après de très nombreuses péripéties, il continue ses recherches. Yanez finit par trouver une solution : il se fait passer pour un riche anglais auprès du rajah blanc James Brooks, gagne sa confiance, demande à voir son prisonnier. Il drogue Tremal-Naik, le fait passer pour mort, le libère, Sandokan destitue Brooks et lui laisse la vie sauve. Tout est bien qui finit bien. Ada sort de sa torpeur, épouse son fiancé tandis que le Tigre de la Malaisie et ses hommes dits les « tigreaux » s’en vont vers de nouvelles aventures… Pour ma part, j’ai apprécié les aventures du Tigre de la Malaisie que je conseille pour leur charme du siècle dernier. Elles sont le témoignage d’un goût d’une époque passée. Si vous souhaitez en savoir davantage, retrouvez la suite de mon commentaire sur mon blog : https://allebei.blogspot.com/2025/06/... Bonne lecture !
La novela que une las dos tramas independientes anteriores es esta: "Los piratas de Malasia", aquí tenemos casi todo condensado, incluso hasta el rajá blanco James Brooke. Desde mi punto de vista es muy folletinesca, y no aporta mucho de nuevo a la trama de "Los tigres de Mompracem", en realidad se repiten bastantes esquemas, situaciones, en lo que casi es un autoplagio por momentos de la anterior. Realmente es de las más flojas del ciclo, aunque tenga bastante fama y predicamento sobre todo por el título.
El argumento gira en torno al destierro de la India y encarcelamiento de Tremal-Naik en Borneo. Kammamuri que es apresado por los tigrecitos de Sandokan, será el que pida ayuda para la liberación de su amo-amigo esgrimiendo la inocencia del mismo. Y a partir de ahí empiezan las aventuras con bellas damiselas, barcos con piratas, salones con fiestas exclusivas y villanos sacados de las mejores novelas pulp, todo ello al servicio de una historia que como digo es algo repetitiva y fórmula ya vista. Con este tercer libro la saga estuvo a punto de morir porque parecía que no había creatividad para dar algo nuevo, por eso Salgari tardó ocho años en publicar la siguiente entrega "Los dos tigres" y que la refrescó totalmente, entregando uno de sus mejores trabajos y haciendo que publicara siete obras más posteriormente del mismo ciclo.
En definitiva, "Los piratas de Malasia" no es de lectura imprescindible en la saga, aunque como es el cruce de caminos donde se encuentran varios personajes claves y el mundo indio se conecta con el malayo, es recomendable leerla en modo completista por la importancia literaria estratégica, aunque tácticamente no sea relevante.
La saga diventa surreale con questo volume. L'intera storia a confronto da l'impressione che I Promessi Sposi siano moderni! Di moderno e attuale ha solo il ritmo che come al solito non ha tempi morti dedicati alla riflessione e ai pensieri dei personaggi. Solo azione. Per il resto la visione Romantica occidentale della vita coloniale costituisce l'ossatura dell'opera, raccontando agli occidentali cio' che essi immaginavano dei "selvaggi" non la realta', cosa d'altronde non possibile visto che Salgari non ha mai visitato nessuno dei luoghi di cui scrive.
La trama e' scontanta e i personaggi stereotipati. Sandokan si distingue dalla massa dei bruti coraggiosi e si innalza moralmente sullo sfondo per via del suo sangue reale e per l'amore per Marianna (bianca!). Yanez ha qualche tratto moderno ma per il resto gli occidentali sono in qualche modo nel giusto. Il Rajah di Sarawak nonostante tutto quello che Sandokan dice di lui viene rappresentato come un leale rappresentante del governo inglese, semplicemente molto ligio nell'eseguire gli ordini. La scena della riconciliazione fra Sandokan e Lord Guillonk e' semplicemente ridicola: nel giro di qualche secondo si passa da odio ad amore tra i due. Il tutto sulla base dell'affetto che il secondo prova per Ada, una parente non diretta, conosciuta per meno di un mese diversi anni prima. Lord Guillonk arriva persino ad aiutare Sandokan contro il suo stesso governo. Ridicolo.
Ho letto questo libro con molta difficoltà, il modo di scrivere dell'autore è davvero un miscuglio, molte frasi scritte davvero male con un lessico a volte al limite della grammatica, sicuramente sarà il suo stile per questa avventura velocissima di Sandokan e dei suoi amici, le descrizioni dei luoghi non sono molto dettagliate diciamo più che si tratta di un susseguirsi di dialoghi tra i personaggi... L'evolversi della storia l'ho trovata piuttosto scontata e poco avvincente e il finale come se proprio si dovesse mettere fine a questo racconto! I personaggi invece mi sono piaciuti perché hanno, forse grazie ai dialoghi, un proprio carattere e una propria forza, ho amato molto Kammamuri e Yanez il primo fa di tutto per salvare i suoi padroni e trova nei tigrotti di Mompracem una seconda famiglia e nella Tigre della Malesia un fiero comandante, il secondo è la mente geniale degli uomini di Sandokan, un fidato consigliere ed un uomo di coraggio pronto a tutto per quello che ritiene un fratello! Non mi è assolutamente piaciuto il ricongiungimento con lo zio di Marianna e la storia d'amore di Ada e Termal-Naik l'ho trovata davvero insipida.. probabilmente il mio parere è dovuto al fatto che non ho letto i libri precedenti ma sinceramente non sono nemmeno attratta dal genere e non credo li leggerò!
Sandokan é um nome mítico da minha infância, embora já tenha nascido demasiado tarde para ser um espetador da série clássica que encantou a geração que me precedeu. Mas mais do que uma série televisiva clássica, foi uma série de livros de aventura saídos do imaginário de Emilio Salgari.
As aventuras do Tigre da Malásia e seus irredutíveis piratas de Mompracem é um típico produto de literatura empolgante de outras eras, onde os exotismos da Ásia distante e o lado selvagem das ilhas indonésias cativavam o imaginário. As histórias de aventura, de piratas que eram nobres nos seus combates contra forças da ordem e lei que na verdade eram corruptas, o fascínio desse caldeirão de povos, civilizações, imperialismos e promessa de aventura que era o extremo oriente no século XIX.
Nesta aventura, Sandokan irá enfrentar um dos seus piores inimigos, o rajá inglês do Sarawak, caçador e exterminador confesso dos piratas malaios. Enfrenta-o, não por vingança ou ódio, mas para ajudar um casal apaixonado. A história tem todos os ingredientes: fuga aos Thugs indianos, ataques navais e abordagens em alto mar, conspirações locais, aparentes derrotas dos heróis e um triunfo final que recompensará os heroísmos. Um excelente exemplo da ficção de aventuras clássica, escrita para estimular as sensibilidades dos jovens do passado.
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Sandokán: Los piratas de Malasia es una emocionante aventura que transporta al lector a un mundo exótico lleno de peligros, traiciones y heroísmo. Emilio Salgari crea un personaje mítico en Sandokán, un pirata malayo que lucha por la libertad y la justicia, enfrentándose a imperios coloniales y a otros enemigos despiadados. La historia está cargada de acción, con batallas en el mar, intriga política y una serie de personajes memorables.
La obra, aunque a veces cae en el sentimentalismo, consigue mantener el interés gracias a la construcción de sus personajes, especialmente Sandokán, que se presenta como un líder audaz y un hombre de honor. Aunque algunos de los elementos narrativos pueden resultar algo predecibles, Los piratas de Malasia sigue siendo una de las grandes novelas de aventuras clásicas que hace soñar al lector con tierras lejanas y conflictos épicos.