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Racconti triestini

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Alcune raccolte di racconti, pur parlando apparentemente di storie individuali, nel loro insieme mirano a rappresentare un luogo, una città. Così per esempio Gente di Dublino di James Joyce, o le Cinque storie ferraresi di Giorgio Bassani. Questi luoghi a loro volta sono una metafora dell’umanità, se non dell’Universo intero. Il racconto non è un genere minore, anzi. Alcuni dei libri più belli della storia della letteratura sono cresciuti proprio sul terreno del racconto. Soltanto la moda e l’editoria degli ultimi decenni hanno respinto questo genere nel reclusorio delle opere minori, se non proprio di poco valore, anche se nella nostra tradizione ci sono esempi altissimi, tra quelli di maggior rilievo della Storia della letteratura. Che cosa desidera fare Pressburger con questi suoi racconti? La città di Trieste in sé è già stata consacrata da tempo come luogo letterario, è nota per questo - si può dire - in tutto il mondo. Quindi, con il suo inserirsi nella tradizione letteraria di Trieste, probabilmente l’autore intende dichiarare una tendenza e l’accettazione di una regola che rifiuta il ruolo di intrattenimento a costo zero. Rivendica invece quello che fino a non molto tempo fa pareva un requisito un valore diverso da quello del puro divertimento, che oggi invece pare essere l’unico elemento indispensabile. Il mondo qui rappresentato vuole scuotere il lettore dal suo torpore di indifferenza verso gli altri, mostrare quello per cui Trieste rimane ancora un posto dalla cui sofferenza e disposizione alla conciliazione con l’esistenza c’è ancora da imparare.

135 pages, Kindle Edition

Published October 22, 2015

15 people want to read

About the author

Giorgio Pressburger

42 books7 followers
Giorgio Pressburger– narratore, autore e regista teatrale, saggista – è nato a Budapest nel 1937. Si è rifugiato in Italia nel 1956, dopo l’invasione sovietica dell’Ungheria. Tra le sue opere: Storie dell’Ottavo Distretto (Marietti 1986, poi Einaudi) e L’elefante verde (Marietti 1988, poi Einaudi), scritti con il fratello Nicola; La legge degli spazi bianchi (Marietti 1989, poi Bur), La neve e la colpa (Einaudi 1998, Premio Viareggio), Nel regno oscuro (Bompiani 2008), Storia umana e inumana (Bompiani 2013). Per Marsilio ha pubblicato Racconti triestini (2015) e Don Ponzio Capodoglio (2017).

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Displaying 1 - 3 of 3 reviews
Profile Image for Kuszma.
2,849 reviews285 followers
October 2, 2022
Ha valaki kies várostörténeti andalgásra számít Trieszt bizonnyal gyönyörű utcáin, csalódni fog. Ez nem egy olyasféle kötet, ahol Pressburger bácsi kézen fog minket, és kedélyes adomázgatás közepette végigsétál velünk a Palazzo Del Governótól a Molo Audace-ig. A szerző számára ugyanis a hely története az emberekben rejlik, és a zárt ajtók mögött rejtik el, az író dolga pedig nem más, mint bekukucskálni a kulcslyukon.

No most ezeknek a novelláknak a hősei jobbára olyan személyek, akik mintha saját maguk kísértetei lennének. Jobb esetben egyszerűen az eltűnőben való multikulturális Trieszt képviselői, akik igyekeznek legalább lassan, eleganciával elmúlni – mint a Frau Musika címszereplője -, rosszabb esetben viszont úgy viselkednek, mintha önmagukat rémálmodnák – lásd a Szenvedély c. mű finoman szólva is diszfunkcionális anya-fiú kapcsolatát. Akárhogy is, Pressburger sok mindennel vádolható, de kedélyességgel aligha. Inkább némi keserű filozófiát érzek benne, némi megdöbbenést, hogy lám, itt van nekünk egy gyönyörű város, és csak üres burok, mert a lelke – az ember – hideg és kegyetlen.

Én meg nézegetem a google-ban a képeket Triesztről: csupa napfényes tér, csillogó tenger. Mind azt üzeni, hogy „gyere, gyere”. De egyiket sem fogom beapplikálni az értékelésbe. Nem ide valóak. Nem egy olyan kötetbe, ami mintha azt üzenné: „csak óvatosan! itt emberek vannak”.
Profile Image for italiandiabolik.
260 reviews13 followers
May 7, 2018
Ho cercato a lungo questo libro, e ho atteso un bel po’ prima di riceverlo.
Mi attendevo un bagno mitteleuropeo, un connubio tra Svevo, Márai, Musil, sia per il titolo - riferito ad una città che amo - che per l’autore - ebreo ungherese di passaporto italiano, scampato al Nazismo e allo Stalinismo.
Pur riscontrandovi caratteristiche tipiche di Trieste e dei suoi abitanti - soprattutto nel primo racconto - il libro si legge con una sensazione di incompiutezza, quasi di fretta nel realizzarlo - forse l’autore voleva terminarlo prima di morire, o forse pensava che nessun curatore lo avrebbe fatto uscire postumo, bensì lasciandolo tra i carteggi destinati a qualche museo o a qualche fondazione.
Non ho letto altri suoi libri: forse più avanti, chissà. Questa lettura mi ha deluso alquanto.
Profile Image for Simone Subliminalpop.
668 reviews53 followers
January 24, 2016
Il testamento Taussig ☆☆☆
Frau Musika ☆☆☆
Una passione ☆☆☆
La figlia della Cantante ☆
Dulle Griet ☆
Vendetta ☆
Le generazione felice ☆☆
Displaying 1 - 3 of 3 reviews

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