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Donne, madonne, mercanti e cavalieri

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Chi erano, come pensavano, come vedevano il mondo uomini e donne del Medioevo?
Sei destini unici che descrivono un’epoca, visti da vicino vicino, come mai li abbiamo conosciuti.

Fra’ Salimbene da Parma, il francescano che ha conosciuto papi e imperatori, vescovi e predicatori, e su ognuno ha da raccontare aneddoti, maldicenze e pettegolezzi; Dino Compagni, il mercante di Firenze che ha vissuto in prima persona i sussulti politici d’un comune lacerato dai conflitti al tempo di Dante; Jean de Joinville, il nobile cavaliere che ha accompagnato Luigi il Santo alla crociata, testimone imperturbabile di sacrifici, eroismi e vigliaccherie; Caterina da Siena, che parlava con Dio e le cui lettere infuocate facevano tremare papi e cardinali; Christine de Pizan (si chiamava in realtà Cristina da Pizzano), la prima donna che ha concepito se stessa come scrittrice di professione, si è guadagnata da vivere ed è diventata famosa scrivendo libri; Giovanna d’Arco, che comandò un esercito vestita da uomo e pagò con la vita quella sfida alle regole del suo tempo.
È possibile incontrare uomini e donne del Medioevo, sentirli parlare a lungo e imparare a conoscerli? È possibile se hanno lasciato testimonianze scritte, in cui hanno messo molto di se stessi. È il caso di cinque su sei dei nostri personaggi; della sesta, Giovanna d’Arco, che era analfabeta o quasi, possediamo lo stesso le parole, grazie al processo di cui fu vittima e protagonista.

137 pages, Paperback

First published January 1, 2013

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About the author

Alessandro Barbero

116 books847 followers
Si laurea in lettere nel 1981 con una tesi in storia medievale all'Università di Torino. Successivamente perfeziona i suoi studi alla Scuola Normale Superiore di Pisa e nel 1984 vince il concorso per un posto di ricercatore in Storia Medievale all'Università degli studi di Roma "Tor Vergata".
Nel 1996 vince il Premio Strega con il romanzo "Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo".
Dal 1998, in qualità di professore di Storia Medievale, insegna presso l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro".
Oltre a saggi storici, è anche scrittore di romanzi.
Collabora con il quotidiano "La Stampa", e lo speciale "Tuttolibri", la rivista "Medioevo" e con l'inserto culturale del quotidiano "Il Sole 24 Ore". Dal 2007 collabora ad una rubrica di usi e costumi storici nella trasmissione televisiva "Superquark".
Il governo della Repubblica Francese gli ha conferito il titolo di “Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres”.

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23 (1%)
Displaying 1 - 30 of 152 reviews
Profile Image for Tanabrus.
1,980 reviews192 followers
March 28, 2021
Una lettura non dico deludente ma decisamente sotto le aspettative.

Del resto, questo libro riproprone delle lezioni tenute da Barbero al Festival della Mente, quindi è comprensibile non abbia una struttura come quella di testi nati come opere divulgative.
Però tra la lunghezza estremamente ridotta e la natura aneddotica delle sei parti di cui si compone, alla fine rimane il rammarico di avere avuto solamente un fugace scorcio delle vite dei sei personaggi trattati, e un ancora più rapido sguardo sulla società nella quale vivevano.

Probabilmente andavano bene come interventi durante una conferenza, ma da un suo libro mi aspettavo qualcosa di più corposo e approfondito.
Ho apprezzato, eh, ma diciamo che è più un aperitivo che non un pasto vero e proprio.
Profile Image for Dvd (#).
512 reviews93 followers
September 16, 2018
Questo librino è la trasposizione per iscritto delle lezioni pubbliche tenute da Barbero al Festival della mente di Sarzana del 2013. Quello che salta immediatamente all'occhio è il taglio del racconto, smaccatamente divulgativo. Il che non è un'offesa, anzi.

Il testo, infatti e non a caso, rimanda immediatamente al Barbero televisivo, che è indubitalmente un bravissimo affabulatore che sa parlare - in maniera semplice e accattivante - al grande pubblico di affari storici.

Bisogna partire sempre dal presupposto che quando si fa divulgazione, bisogna essere bravi a unire il rigore e la precisione dello storico accademico alla verve e alla scorrevolezza del narratore. La cosa è assai complicata, perché le scienze storiche sono fatte di tecnicismi, teorie contrapposte, concetti estremamente complessi. Spesso il divulgatore, soprattutto il giornalista - storico improvvisato - sacrifica alla forma la precisione e il dettaglio al fine di cercare la scorrevolezza del racconto su tutto. O di mettere in evidenza assoluta i macro-concetti chiave a lui cari.

Ovviamente penso a Montanelli e alla sua immensa classe, ma non solo a lui.

Quindi qui Barbero, parlando al grande pubblico, fa quello che qualunque professore di storia del liceo dovrebbe fare: prende per mano i suoi discenti, che non ne sanno quanto lui, e con linguaggio semplice e bella sintesi illustra l'argomento, tentando di enunciare la propria tesi, fondata su solide basi teoriche.

Qui in particolare lo strumento sono sei succinte biografie di persone notevoli del XIII-XIV secolo; la tesi è mostrare che del Medioevo (del basso Medieovo a essere precisi, che è cosa assai diversa dall'Alto) abbiamo un quadro assai confuso, pieno di preconcetti derivanti da una fortissima tradizione storiografia che ha visto questo lunghissimo (mille anni suppergiù) periodo come un enorme buco nero fra due fari di civiltà, l'età classica e l'età rinascimentale e moderna. Preconcetti e falsi miti che si allargano ovviamente anche sulla gente del Medioevo e sul loro modo di pensare.

Ci riesce, Barbero, a dimostrare la sua tesi? In parte sì, le dimensioni del libro sono quelle che sono e non permettono (ovviamente) grandi approfondimenti. Ma si legge che è un vero piacere e il rigore, la precisione non vengono mai meno.

La cosa difficile, nel divulgare (a qualunque livello), è riuscire a spiegare cose difficili in maniera facile. A spiegare cose difficile in maniera difficile o impossibile sono capaci tutti (e chiunque è passato per l'università e si è sorbito volumi illeggibili e incomprensibili sa di cosa parlo). Parlare facile può voler dire semplificare ad minchiam, ma chi riesce a unire capacità di sintesi, piacevolezza di scrittura e corretto uso di fonti e conoscenze accademiche merita sempre il mio plauso.

Barbero è, in Italia, uno dei pochi; ma, in generale, uno dei migliori ed è sempre un piacere leggere i suoi libri, sia di taglio generalista come questo che di taglio più accademico.
Profile Image for Marica.
411 reviews210 followers
September 4, 2017
Ceneri alle ceneri
Barbero ci racconta il medioevo attraverso 3 donne e 3 uomini che hanno lasciato di sé testimonianza scritta, più o meno direttamente.
Gli uomini sono il frate Salimbene Adami, da Parma; Dino Compagni, mercante fiorentino che racconta la vita politica di Firenze; un cavaliere francese che prese parte alle crociate col re santo Luigi IX.
Le donne una volta tanto sono molto più straordinarie degli uomini: santa Caterina da Siena, santa Giovanna d'Arco e una colta signora francese, italiana di nascita.
Viene da dire che queste persone nella loro eccezionalità non rappresentano certamente l'uomo e la donna media del medioevo. Però è vero che si tratta comunque di una lettura vivida e sorprendente.
Ho trovato particolarmente interessanti Dino Compagni, Caterina da Siena e Giovanna d'Arco.
Compagni mi è sembrato che fosse dotato di onestà intellettuale, buon senso e capacità di mediazione, tutte doti che mancavano a Firenze nel '300 e mancano ora a Firenze, in Italia e in molti altri posti: parla di riunioni fiume tenute nel Battistero e di decisioni assolutamente militari prese dal Consiglio di Stato che non ne sapeva niente, con le conseguenze del caso: mi ricorda certe votazioni sul web.
La figura di Santa Caterina l'avevo poco presente: sono priva di spessore mistico e mi sorprende molto che una persona così giovane e poco istruita avesse ascendente sui papi ai quali scriveva lettere con chiare indicazioni su quello che avrebbero dovuto fare, secondo lei: anche se diceva di conversare quotidianamente con Dio. Una figlia così non l'auguro a nessuno: pensate alla povera Lapa che ebbe 25 figli, e la ventiquattresima fu Caterina (anoressia, conversazioni con Dio, lettere al papa....).
Ancora più sorprendente la storia di Giovanna d'Arco: era una giovane contadina che dopo aver “sentito le voci” si mise in contatto col delfino di Francia e lo convinse a metterla a capo dell'esercito francese nel tentativo di ributtare gli Inglesi a mare, fuori dalla Francia occupata. La pulzella imparò a cavalcare con addosso la corazza e riscosse diversi successi, prima di essere catturata. Gli Inglesi organizzarono un bel processo di stregoneria e la misero al rogo. Giovanna era analfabeta e tutto il molto che si sa di lei viene dagli atti del processo di condanna e poi, vent'anni dopo, da quello di riabilitazione. Fa pena il processo burla e questa ragazza che combatteva anche in tribunale, facendosi rileggere quanto veniva verbalizzato e apportando le sue correzioni, come se fosse una cosa seria e non un modo finto elegante per sopprimerla.
Un po' di pensieri al margine: mi scopro il capo davanti alla tempra delle signore, soprattutto Giovanna. Il delfino di Francia in confronto fa una figura miserabile e tremebonda, al suo posto mi sarei nascosta sottoterra. Leggendo il libro di Barbero e le testimonianze ai processi non si capisce perchè mai l'abbiano fatta santa, non più di Elisabetta I, Caterina de'Medici o Giuseppe Mazzini: sembra una figura prettamente politica. Negli Stati Uniti l'avrebbero sepolta ad Arlington
Profile Image for Simone Invernizzi.
257 reviews26 followers
January 29, 2023
Stupendo racconto di sei personaggi del Medioevo. Un libro piacevolissimo, scorrevole e persino divertente. Ancora una volta Barbero non si smentisce, regalandoci un’opera fondamentale per tutti gli amanti della storia.
Profile Image for Rachele.
416 reviews122 followers
March 6, 2017
L'ottima dialettica di Barbero viene riportata sulla carta! Lo consiglio vivamente a tutti..si legge bene e ti apre prospettive della vita medievale dei nostri avi!
Profile Image for Patryx.
459 reviews150 followers
October 1, 2018
L’obiettivo dell’autore è di mostrarci le diverse sfaccettature di un periodo (il basso Medio Evo) che di solito si considera abbastanza omogeneo negli stili di vita e con poche sono le personalità che emergono nei manuali di storia usati a scuola (almeno era così quando andavo a scuola io).


Giovanna d’Arco in testa all’esercito francese sul destriero bianco regalo del futuro re Carlo VII.

Ecco quindi Salimbene di Adam (un frate francescano parte dell’intellighenzia dell’epoca), Dino Compagni (mercante fiorentino prestato alla politica), Jean de Joinville (nobile francese che incarna gli ideali cavallereschi dell’epoca), Caterina da Siena (opinion leader che scriveva lettere infuocate a papi e cardinali dando loro ordini e castigando i loro costumi), Christine de Pizan (scrittrice e femminista ante-litteram), Giovanna d’Arco (Pulzella d'Orléans che sfidò i costumi del suo tempo indossando abiti maschili e comandando l’esercito francese).


Santa Caterina davanti al Papa ad Avignone (Giovanni di Paolo, Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid).

Tra i sei personaggi presentati emergono soprattutto le tre figure femminili poiché non sono rappresentative di uno strato sociale (com’è invece il caso dei tre protagonisti maschili) ma donne eccezionali che riescono a inserirsi in campi riservati tradizionalmente agli uomini a costo di grandi rinunce e sacrifici (che comunque loro non percepivano come tali).


Christine de Pizan presenta a Isabella di Baviera il suo libro “La Città delle Dame” in cui elenca esempi di donne virtuose e importanti nella storia dell'umanità .

Nonostante gli indubbi pregi a me questo libro non è piaciuto molto: avendo letto dello stesso autore 9 agosto 378. Il giorno dei barbari e Il divano di Istanbul, mi aspettavo senza dubbio un approccio divulgativo ma con una trattazione più organica; infatti, il principale difetto per me è la presenza di troppi aneddoti che non sono bilanciati dall’approfondimento del contesto. Sono consapevole che l’intento dell’autore è proprio quello di descrivere degli episodi che aprono scorci sul Medio Evo ma il risultato non mi convince del tutto.
Profile Image for Nostalgiaplatz.
180 reviews49 followers
August 13, 2017
È stato un piacere leggere questo libro: è così chiaro, scorrevole, interessante, che pare proprio di avere il professor Barbero seduto lì con te, a raccontarti, con una bella chiacchierata, antichi aneddoti e a spiegarti il modo di pensare di questi uomini e donne medievali.
Non uomini e donne qualunque, certo, ma personaggi eccezionali per capacità, pensiero, e azioni, rimasti nella storia. A parte Dino Compagni, che sarà anche una figura minore rispetto alle altre del libro, ma che mi ha fatto sorridere amaramente con la sua descrizione della politica e dei politicanti fiorentini del suo tempo (spoiler: siamo qui settecento anni dopo con gli stessi problemi di allora).
Tanto è leggera e spigliata la lettura, che lo consiglierei proprio a chiunque, anche a chi è del tutto a digiuno di storia medievale, o ai ragazzini delle medie che per forza di cose non hanno basi su cui fondare letture più articolate. Perché Barbero, col suo tono discorsivo, spiega bene, con semplicità, mettendo davvero la storia alla portata di tutti e, cosa bellissima, creando la curiosità di approfondire, di leggere oltre.
(PS: più Christine de Pizan e meno Caterina da Siena!)
Profile Image for Serena.. Sery-ously?.
1,149 reviews225 followers
September 15, 2019
Mi spiace da morire, avrei voluto apprezzare questo libro come tutti gli altri, perché Barbero è sicuramente bravissimo. Ma forse mi aspettavo qualcosa di diverso, mi sono annoiata da morire e il libro sta lì, sulla mensola a languire. Non l'ho nemmeno finito :(
Magari un giorno lo riprenderò, chissà!
Profile Image for paola.
239 reviews30 followers
March 5, 2017
Sei personaggi ed un professore: lo storico più amato dai fan di Ulisse (la storica più amata è chiaramente la Cantarella) tramite gli occhi di tre uomini e tre donne ci fa guardare all'Europa tra la fine del Duecento e gli inizi del Quattrocento sfatando il mito che quelli medievali fossero "tempi oscuri! Tempi oscuri davvero!".
Con le lezioni tenute nel 2011 al festival della mente Barbero, partendo dai documenti scritti da (o nel caso di Giovanna d'Arco, scritti su) i suoi personaggi, racconta in maniera molto semplice e colloquiale un'epoca estremamente vivace, cercando di dare un quadro il più possibile completo sulla visione del mondo di uomini e donne così lontani da noi ma, in fondo, non così tanto differenti.
Menzione d'onore per la figura di Christine de Pizan, la prima donna a concepire se stessa come scrittrice di professione e di cui - mea culpa! - non sapevo nulla.
Profile Image for livia.
41 reviews18 followers
June 25, 2025
ho letto una recensione in cui uno si diceva “deluso” in quanto le vite dei personaggi vengono trattate tanto brevemente. per me invece questa modalità è azzeccatissima, perché mi piace l’idea di una sorta di “antologia di ritratti”, uno sguardo veloce su varie figure, che lascia poi la possibilità di approfondire da soli quelli che son sembrati più interessanti. diciamo però che è effettivamente un libro “assaggio”. in ogni caso barbero è sempre il numero unooooo
Profile Image for NonnaBaigia.
95 reviews7 followers
March 30, 2020
Ci ho messo un po' è vero, non è da me, ma negli ultimi mesi sono successe cosi tante cose che ahimè ho dovuto trascurare le mie adorate letture. Brutto dirlo ma ho dovuto "aspettare" la quarantena per poter avere un po' di tempo da dedicare ai miei libri, che sempre fedeli mi hanno aspettato sul comodino. Ma torniamo a noi e alla mia nuova conoscenza: Alessandro Barbero. Già, già, l'ho conosciuto per caso, guardando uno dei video che ogni tanto mi manda mio padre, inutile dire che è stato amore a prima vista e, siccome eravamo vicino a Natale, da brava nerd mi sono fatta regalare un suo libro, alla fine me regaleranno due (e ovviamente oggi inizierò il secondo).
Parlando di questa prima sua lettura...allora, non è un saggio, non è un romanzo, non è un fumetto...sono tante storie, di personaggi realmente esistiti, di cui Barbero ne fa una piccola biografia in "stile" Bignami arricchita. (in termini di pagine scritte, perchè sicuramente per ogni personaggio si può scrivere un libro dedicato).
Barbero scrive come parla, si si, perchè per me ormai è una droga, lo ascolto anche su youtube ed è un balsamo per le mie orecchie, me lo ascolto anche in macchina, in bus, mentre lavoro,ovunque insomma. Fluente, avvincente e anche ironico, non ne sbaglia una. ovviamente ora vorrei andare ad una sua conferenza, ma i tempi non lo consentono per cui aspetterò scalpitante che riaprano le gabbie.
Non mi dilungo, potrei scrivere delle biografie, ma sinceramente svalorizzerei il bellissimo lavoro di ricerca e passione che trasuda dal libro. E' un libro leggero, non troppo lungo, leggetelo!
Profile Image for DS25.
550 reviews15 followers
May 28, 2020
Libricino molto interessante, che riprende le conferenze fatte al festival della Mente di Sarzana. 6 microstorie di 6 personaggi tipici del medioevo, 3 uomini e 3 donne.
Il contenuto e lo stile sono gradevoli, come al solito. Ci sono alcuni appunti da fare sui personaggi religiosi, o sulla mentalità religiosa, che non sempre viene resa perfettamente. Ma raramente un autore laico riesce a fare di meglio, forse solo Bloch.
Profile Image for Aprilstar.
5 reviews4 followers
March 17, 2017
Impossibile non riconoscere nel libro lo stesso spirito del Barbero oratore: l'entusiasmo, la vena narrativa e un linguaggio molto semplice sono i tratti tipici del professore, che ci racconta - attraverso le vite di sei personaggi - la vita e la società medievali. Il libro è molto agile e piacevole, sicuramente una lettura interessante.
Profile Image for Outis.
392 reviews68 followers
April 11, 2025
Diretto, chiaro, interessante. Al di là delle vite raccontate (tre uomini e tre donne), i capitoli dedicati agli uomini (mercante, politico e cavaliere) aiutano a comprendere meglio la mentalità del tempo, invece i capitoli dedicati alle donne non raccontano sicuramente la tipica donna del basso medioevo ma sono delle brevi biografie gradevoli.
Profile Image for Girvi.
111 reviews8 followers
January 16, 2023
Interessante a dir poco, Barbero magistrale si destreggia tra storie molto conosciute e storie meno conosciute, ma non meno significative. Consigliatissimo!
Profile Image for Barbara.
22 reviews10 followers
December 31, 2020
Nel mondo utopico che vorrei tutti i Professori hanno il superpotere, o semplicemente la capacità, di saper trasmettere con passione le loro conoscenze attraverso il loro lavoro a contatto con gli studenti.
Purtroppo non ho mai incontrato nel mio percorso un Prof di Storia che sia riuscito in questo, l'ho sempre trovata una materia nozionistica, un elenco infinito di eventi e date da sapere a memoria. Forse è per questo motivo, e per colmare le mie lacune, che al momento i libri che preferisco leggere sono quelli che attraverso storie vere o romanzate narrano di grandi eventi del passato.
Barbero riesce in pieno nel suo intento di aprire le porte del Medioevo al lettore attraverso sei vite, le cui vicende sono arrivate fino a noi grazie ai libri e alle testimonianze trascritte nel periodo tra il 1200-1400.
Consigliato a tutti.
Profile Image for Ava Cars.
49 reviews
July 21, 2024
Non c'è nulla di male da dire sul libro. Interessante e scritto bene, molto scorrevole
Profile Image for Silvia Devitofrancesco.
Author 22 books132 followers
March 13, 2018
Recensione presente nel blog www.ragazzainrosso.wordpress.com
Il Medioevo tra realtà e senso comune è uno dei periodi più affascinanti della Storia. Alessandro Barbero, celebre studioso di quest’epoca, dà voce a sei personaggi che hanno agito in prima persona in questi anni. Tre uomini e tre donne accompagnano il lettore in un viaggio di scoperta del quotidiano.

“I ruoli sociali sono appannaggio degli uomini; le donne hanno un ruolo che non dipende da loro – a meno che non siano donne eccezionali, capaci di costruirsi un destino fuori dal comune.”

Al di là dei manuali da studiare e delle tante date da ricordare la storia affascina l’uomo anche per quanto concerne l’aspetto umano delle vicende. Non bisogna mai dimenticare, infatti, che dietro ogni guerra ci sono degli uomini, i quali, a loro volta, portano con sé un bagaglio di emozioni, ricordi, affetti, e tante donne, costrette a rimanere negli angoli, ma, allo stesso modo, dotate di un’interiorità di tutto rispetto.

Chi erano questi uomini e queste donne, cosa facevano? Per rispondere a questo interrogativo che sorge quasi spontaneo, l’autore si serve di sei “personaggi campione”. I tre uomini dei quali sceglie di parlare sono un frate, Salimbene da Parma, un mercante, Dino Compagni, e un cavaliere Jean de Joinville. Tre figure appartenenti a tre classi sociali differenti, destinate, però, a ricoprire ruoli chiave nell’epoca. La religione, il commercio e l’arte del combattimento erano visti sempre con un certo riguardo nella società e attraverso le gesta dei personaggi Alessandro Barbero mostra il modo di vivere di uomini determinati, coraggiosi, pronti a migliorare la loro realtà quotidiana.

Dall’altro lato ci sono loro, le donne. Figure per tradizione minori ma non per questo prive di carattere. L’autore sceglie tre donne simbolo: Santa Caterina da Siena, vissuta all’insegna della penitenza e delle privazioni, Cristina da Pizzano, la prima donna scrittrice che riesce a vivere della sua professione, e Giovanna D’Arco, la combattente inviata da Dio. Sono donne diverse, non accettano il ruolo che la società impone loro, vogliono agire nella Storia, tramandarla, lottare contro tutto e tutti.

I sei ritratti sono curati nei dettagli. Di ogni personaggio vengono fornite informazioni utili sia per collocarlo cronologicamente sia per inserirlo in un più ampio contesto sociale. Non sembrano essere personaggi su carta ma figure vive che s’impongono e diventano testimoni di un momento storico.

L’autore sceglie una prosa semplice, leggera, fluida così da rendere l’opera adatta a un pubblico eterogeneo e in grado di affascinare il lettore.

Una lettura senza dubbio scorrevole, interessante e istruttiva, personalmente ho scoperto l’esistenza di alcuni personaggi che non conoscevo e ampliato la conoscenza di quelli che solitamente vengono solo accennati nei libri di testo.
Profile Image for Barbara Desilani.
162 reviews4 followers
April 28, 2023
“L’appello alla ragione per la gente di quell’epoca era un argomento ricorrente, abituale. Non è un’epoca oscura da questo punto di vista, il Medioevo. La ragione è un ideale sempre tenuto in considerazione, anche perché secondo questa gente la ragione l’ha data Dio, e sono tutti convinti, a parole, che le passioni dovrebbero essere sottomesse alla ragione. In pratica, però, si scopre che gli uomini non sono capaci di essere razionali e di essere ragionevoli.”

Il libro raccoglie i  testi delle lezioni tenute da Alessandro Barbero al Festival della mente di Sarzana. Lo scrittore abbatte moti dei luoghi comuni sul medioevo dando voce a sei protagonisti del tempo. Tra loro tre uomini: un frate, Salimbene da Parma che ha conosciuto personaggi importanti e per ognuno ha un aneddoto, un mercante, Dino Compagni che provò a impegnarsi nel governo della propria città in un periodo di lotte e tensioni e un cavaliere, Jean de Joinville che accompagnò Luigi il Santo nella Crociata. Tre persone appartenenti a tre classi sociali differenti che riescono a darci un quadro d’insieme dell’epoca.
Infine tre donne: Santa Caterina da Siena che è vissuta tra penitenze e privazioni e scriveva lettre infuocate al Papa, Cristina da Pizzano, la prima donna scrittrice che è riuscita a vivere della sua professione, e Giovanna D’Arco, la giovane contadina che guidò un esercito. Sono donne “diverse”, a cui stava stretto il ruolo che la società imponeva loro e che vivevano le proprie scelte in contrasto con i modelli femminili del tempo.
Non un saggio storico per studiosi, ma un libro divulgativo caratterizzato da una scrittura fluida, scorrevole, supportata da diversi aneddoti, a tratti ironica e comprensibile a tutti, ma sempre rigorosa e mai banale.
Un saggio che si legge come un romanzo.
Profile Image for Francesco.
145 reviews
March 30, 2018
Stile:8--
Lo stile di Barbero traspira dell'entusiasmo che lo caratterizza anche quando parla. Lo stile nelle prime storie risulta leggermente troppo didascalico, mentre nelle ultime tre è estremamente incalzante perché le donne di cui narra sono spettacolari! Grandi donne!

Contenuto:8
Il contenuto è logicamente ottimo in quanto Barbero parla di argomenti che conosce alla perfezione. Tenta di ricostruire un perfetto quadro del mondo dell'epoca.

Globale 8-
Nel complesso un libro buono, superiore a quello che mi aspettavo o per come era partito. Basta ricordarsi che è una non-fiction e non un romanzo per apprezzarlo maggiormente. Barbero è capace di rendere interessanti anche argomenti che solitamente sono un po' noiosi.

Miglior personaggio: Santa Caterina da Siena.

"Non voglio più sentirle queste banalità sulle donne, vergognatevi, che stiano zitti e che vadano a cuccia tutti quelli che sanno solo ripetere che le donne sono buone soltanto a piangere, a parlare e così via."
Profile Image for Francesca.
58 reviews
October 27, 2013
Libro piccolo, agile, divulgativo e forse anche troppo. Sono sei brevissime storie di personaggi, abbozzati più che raccontati, per una carrellata di tipi umani del medioevo. Potrebbe, certo, essere più completo, più ragionato e più esteso, ma non credo fosse lo scopo del volume, che vuole, invece darci un rapidissimo affresco di un periodo storico sempre molto soggetto a luoghi comuni errati. La forza di Barbero è il suo stile: semplicissimo, chiaro e piacevole.
Profile Image for EireenVerse .
84 reviews10 followers
Read
July 13, 2024
SPOILER FREE

Ho letto questo libro per l’università, pertanto mi asterrò dal dare una valutazione finale.

Leggendo in giro (perché mi piace sempre capire come si colloca un determinato libro) ho scoperto che questo volume in particolare è stato strutturato sulle lezione tenutasi al Festival della Mente del 2013 e che, per questo motivo, conservava una struttura e uno stile ‘colloquiale’.
Andando avanti nella lettura, personaggio dopo personaggio, ammetto che il tono tenuto, insieme alla brevità di descrizioni o approfondimenti, ha reso un po’ piatta la lettura, a tratti addirittura noiosa. Non è scritto male, chiaramente - stiamo comunque parlando di Barbero! - ma è una modalità che rende decisamente meglio dal vivo.

Il linguaggio è semplice ed è adatto anche a chi, di storia medievale, sa poco o nulla.
Per chi è del settore, invece, tendo a sconsigliarlo: non è l’opera di Barbero più adatta da affrontare, anche per i motivi espressi sopra.

I personaggi narrati sono interessanti, alcuni famosi, altri un po’ meno se non si è del “settore”. E sono tutti buoni esempi della complessità sociale, politica e culturale che possiamo trovare nello stesso periodo: consideriamo che sono anche gli anni di Dante, del dolce stil novo, la rivolta del vespro, etc.


Al di là di tutto, ho trovato il libro piacevole - per essere materiale d’esame - e mi ha offerto diversi nuovi spunti da approfondire ulteriormente.

Ps. Se qualcuno fosse indeciso, ho scoperto spulciando qua e là, che è attualmente compreso nell’abbonamento unlimited di Kindle.
Profile Image for Novella Semplici.
427 reviews9 followers
August 25, 2022
Lo ha letto mio figlio, liceale, su consiglio del professore. Letto pure io. È un compendio molto fedele di sei lezioni su uomini e donne del Medioevo tenute al Festival della Mente di Sarzana, lezioni che già avevo ascoltato in rete, quindi per me argomenti noti. Rispetto ad altri libri del prof. Barbero, questo è scritto in modo totalmente divulgativo ed è adatto a chiunque. Ovviamente si perde un minimo di profondità bibliografia (note assenti o quasi) ma ne guadagna la godibilità e la comprensione. È quindi adatto anche ai ragazzi delle superiori o per chi vuole leggere di Medioevo senza avere chissà quale preparazione. Ci vorrebbero più testi così, facili ma interessanti. Mio figlio dice che gli è piaciuto. Per me è un ottimo testo, se proprio vogliamo far le pulci risulta un po' semplificato. Ma questa è la divulgazione in fondo: rendere masticazione la conoscenza a chi non ha i denti per sminuzzarla da solo.
Profile Image for glamarieous.
31 reviews16 followers
September 23, 2020
Trascrizione delle lezioni che Barbero ha tenuto durante due edizioni del Festival della Mente di Sarzana. Personalmente - ma credo che in molti potranno essere d'accordo con me - penso sia meglio ascoltarlo mentre narra queste storie, piuttosto che leggerne le trascrizioni. Il libro ribadisce comunque il fatto che lui riesca a parlare di Storia in modo preciso ma coinvolgente, in un modo che riesce ad interessare, probabilmente, anche chi non è molto appassionato di Storia.
Profile Image for marti.
31 reviews1 follower
August 26, 2024
Sei storie che raccontano il medioevo dal punto di vista di donne e uomini di estrazione sociale differente. Sei storie interessanti, che riescono a collegare il passato ed il presente tramite una narrazione vivace.

La lettura è veloce, leggera e scorrevole. Leggendo, si sente indubbiamente la voce di Barbero che riesce a rendere fruibili le storie raccontate, come se fossero aneddoti semplici raccontati da un amico.

Profile Image for Drilli.
384 reviews33 followers
April 29, 2022
Barbero scrive di storia così come ne parla nelle sue lezioni: in un modo diretto, chiaro, semplice, ricco di curiosità e aneddoti e costellato di brevi ed efficacissime contestualizzazioni che fanno nascere in chi legge (o ascolta) la voglia di saperne di più, di scoprire dell'altro, di approfondire. Insomma: esempio perfetto di ciò che dovrebbe fare un insegnante di storia.
Chi avesse già ascoltato le 6 lezioni da cui sono tratti i sei racconti presenti in questo libro, non vi troverà nulla in più. E forse è proprio questo l'unico difetto del libro, quello che fa saltare la quarta stella: che, al pari delle lezioni, è solo un assaggio, un punto di partenza. Sono sei storie (anzi, sei vite) una più interessante dell'altra (ho particolarmente amato il capitolo dedicato a Christine de Pizan - che, oltretutto, era anche l'unico personaggio su cui non avessi già ascoltato la lezione su Youtube) che però non possono certo essere affrontate in maniera esaustiva in così poche pagine, e che dunque lasciano addosso più curiosità che soddisfazione.
Displaying 1 - 30 of 152 reviews

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