Il consulente tecnico informatico Tony Munafò vive in un mondo di strani mammiferi, gli homines sapiens sapiens, che si portano dietro, dai tempo del Big Bang, un bug di programmazione che li rende imbranati nella gestione del parametro comportamentale di base, la libertà, che a cascata, ha causato altri sette bug: superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira e accidia. Restano solo sette giorni per riprogrammare Reboot, il complicato software usato da Dio per creare e gestire il mondo, altrimenti il creato subirà un reset. In una settimana si gioca non solo il destino lavorativo e sentimentale di Tony, ma anche quello di tutti i suoi strampalati ed improbabili simili, sull’orlo dell’estinzione… a loro insaputa.
In questo libro lo scrittore parte dalla situazione lavorativa di alcuni operatori di call center, dipendenti precari di una società che li vende ad un'altra società che offre i loro servizi alla software house "Peach", dove invece di essere persone sono dei numeri e sono valutati secondo determinati parametri, primo fra tutti la customer satisfaction. Gli operatori quotidianamente hanno a che fare con clienti di tutti i tipi, alcuni dei quali credo che abbiano più bisogno di attenzioni che di aiuto, visto che chiamano ogni giorno ed hanno parlato praticamente con chiunque ed uno di questi, Junior, dichiara a Tony, il protagonista, di essere Jahvè e gli dà appuntamento perchè ha bisogno del suo aiuto per sistemare il suo software Reboot, che gli serve per portare la customer satisfaction degli uomini al 90% entro una settimana o suo padre, Dio, distruggerà il mondo. Da quel momento partono una serie di rocambolesche avventure che coinvolgono Tony, alcuni colleghi ed altri personaggi più o meno improbabili. Tra una risata e l'altra l'autore accenna alla situazione di quei lavoratori e ci regala qualche spunto di riflessione generale sul perché gli uomini spesso sono infelici. Ovviamente lo consiglio!