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Aura e choc. Saggi sulla teoria dei media

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"Aura e choc" raccoglie in un unico volume i principali studi dedicati da Walter Benjamin al complesso ambito della teoria dei media, tra cui il saggio "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica", qui presentato nella versione del 1935-36. Chiave di volta di questa teoria, che Benjamin sviluppa dai primi scritti degli anni '10 fino agli ultimi frammenti del libro sui "passages" di Parigi, è l'idea secondo cui va considerato come "medium" tutto ciò che è in grado di ridefinire le coordinate della percezione, dei modi di vedere e di sentire, e più in generale dell'esperienza. Sulla base di tale presupposto Benjamin discute media moderni come la fotografia e il cinema, la radio e il telefono, il libro e il giornale, ma anche le forme espressive della lingua, della linea e del colore, strumenti ottici come la camera obscura e la lanterna magica, i sistemi di illuminazione urbana e l'architettura di vetro, per arrivare infine agli stati di alterazione percettiva indotti dal sogno e dall'hashish. Nel loro insieme, tutti questi media sono per Benjamin capaci di trasformare storicamente l'esperienza sensibile, sottoponendo l'individuo moderno a un autentico "training del sensorio" che gli consente di affrontare il passaggio dalla cultura ottocentesca, permeata dal culto dell'aura, a una modernità che lo espone a continui choc.

429 pages, Paperback

First published January 1, 1978

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About the author

Walter Benjamin

844 books2,057 followers
Walter Bendix Schönflies Benjamin was a German Jewish philosopher, cultural critic, media theorist, and essayist. An eclectic thinker who combined elements of German idealism, Romanticism, Western Marxism, Jewish mysticism, and neo-Kantianism, Benjamin made influential contributions to aesthetic theory, literary criticism, and historical materialism. He was associated with the Frankfurt School and also maintained formative friendships with thinkers such as playwright Bertolt Brecht and Kabbalah scholar Gershom Scholem. He was related to German political theorist and philosopher Hannah Arendt through her first marriage to Benjamin's cousin Günther Anders, though the friendship between Arendt and Benjamin outlasted her marriage to Anders. Both Arendt and Anders were students of Martin Heidegger, whom Benjamin considered a nemesis.
Among Benjamin's best known works are the essays "The Work of Art in the Age of Mechanical Reproduction" (1935) and "Theses on the Philosophy of History" (1940). His major work as a literary critic included essays on Charles Baudelaire, Johann Wolfgang von Goethe, Franz Kafka, Karl Kraus, Nikolai Leskov, Marcel Proust, Robert Walser, Trauerspiel and translation theory. He also made major translations into German of the Tableaux Parisiens section of Baudelaire's Les Fleurs du mal and parts of Proust's À la recherche du temps perdu.
Of the hidden principle organizing Walter Benjamin's thought Scholem wrote unequivocally that "Benjamin was a philosopher", while his younger colleagues Arendt and Theodor W. Adorno contend that he was "not a philosopher". Scholem remarked "The peculiar aura of authority emanating from his work tended to incite contradiction". Benjamin himself considered his research to be theological, though he eschewed all recourse to traditionally metaphysical sources of transcendentally revealed authority.
In 1940, at the age of 48, Benjamin died by suicide at Portbou on the French Spanish border while attempting to escape the advance of the Third Reich. Though popular acclaim eluded him during his life, the decades following his death won his work posthumous renown.

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Profile Image for Tyrone_Slothrop (ex-MB).
843 reviews113 followers
April 16, 2022
Antologia di Benjamin



Questo poderoso tomo è in effetti un ottima raccolta degli scritti del filosofo, divisi per argomento (o, meglio, per sezione del sapere) e nei quali si possono trovare le idee più notevoli e i contributi più originali che Benjamin ci ha lasciato, come la dicotomia che dà il titolo al libro stesso:
- aura intesa come Un singolare intreccio di spazio e di tempo: l’apparizione unica di una lontananza, per quanto questa possa essere vicina , quella facoltà dell'arte pre-industriale di essere unica, originale e suscitare ammirazione contemplazione
- choc la rottura che la modernità porta, sia con i suoi nuovi metodi di produzione di arte (fotografia, cinema) che con la rottura del concetto di unicità dell'opera d'arte che causa la distruzione dell'aura.

La scrittura di Benjamin non è sempre agevole, le sue pagine sono densissime e spesso lasciano incerti ed insicuri sulla comprensione del testo stesso - a volte sembra quasi che sia un gusto per la frase icastica e pregnante che lasci il lettore colpito e perplesso, una scrittura complessa e a volte iper strutturata con allegorie intelligenti ma ardue:
Le correnti spirituali possono raggiungere una pendenza abbastanza ripida perché il critico possa installarvi la sua centrale elettrica .

E quindi, è stata davvero ottima la scelta dei curatori di anteporre ad ogni sezione una corposa introduzione a presentare i testi scelti e ad analizzare criticamente il pensiero benjaminiano su arte, cinema, fotografia, linguaggio, teatro, sostanze psichedeliche e architettura - ne emerge una completa ed accurata descrizione dell'impatto che questo pensatore ha avuto su molti aspetti dell'estetica contemporanea. Inoltre, particolare cura è dedicata a discutere i cambiamenti apportati ai testi nei diversi periodi della sua vita, soprattutto per l'influsso di Adorno e Horkheimer che contribuirono a rendere la filosofia di Benjamin più "corretta" da un punto di vista rivoluzionario, a scapito forse di una libertà di pensiero e di vitalità di intuizioni.

Alcuni concetti che colpiscono riguardano
- il cinema (appena nella sua infanzia): Si capisce così come la natura che parla alla cinepresa sia diversa da quella che parla all’occhio ;
- l'ambigua reazione davanti alla perdita dell'aura: positiva per la rivoluzione proletaria, ma forse negativa per l'arte
- l’idea del linguaggio come «Medium» che si comunica, che comunica se stesso
- il fatto che le foto antiche richiedevano lunghe pose e quindi non erano istantanee...quindi in esse resta aura, a differenze di quelle moderne
- una stringente critica del realismo forme di configurazione della sensibilità e della conoscenza che rivelano l’inaggirabile mediatezza dell’esperienza e smascherano la chimera della presunta immediatezza della percezione naturale.
- un concetto di kitsch come fuga È nella banalizzazione del cattivo gusto operata dal kitsch che finiscono per trovare rifugio i sogni e i desideri espunti con spietato rigore dalla razionalizzazione del mondo imposta dalle procedure tecniche di produzione degli oggetti:

Soprattutto, molto interessante la sezione sui "Passages" la famosa opera incompiute nella quale Benjamin non solo analizza storia, estetica, filosofia partendo dai Passaggi parigini, ma ambisce a creare una nuova forma letteraria anche nella saggistica, attraverso frammenti piuttosto che periodare coordinato utilizzando la tecnica del "montaggio" come in un opera cinematografica.
Metodo di questo lavoro: montaggio letterario. Non ho nulla da dire. Solo da mostrare.

I primi frammenti del libro sui passages rispondono attraverso il concetto di «risveglio», il risveglio da un XIX secolo che Benjamin considerava come un secolo «profondamente addormentato» i cui sogni dovevano essere interpretati. Vi era un medium auratico che pervadeva la cultura ottocentesca e che tendeva a riprodursi nella cultura borghese del xx secolo, era necessario secondo Benjamin elaborare un nuovo «metodo storico» fondato sullo choc del risveglio: «un nuovo metodo, dialettico, della scienza storica»
Profile Image for Federico.
225 reviews5 followers
December 22, 2021
Consiglio il saggio "Su alcuni motivi in Baudelaire" ed "Esperienza e povertà" per una seria impalcatura teorica. Gli altri saggi hanno perlopiù valenza filologica.
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