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The Sea Change

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The Sea Change focuses on four people: a 61-year-old playwright; his younger wife; a young man with excessive devotion to the playwright; and the playwright's unsophisticated secretary. Each character relates their different points of view while making startling discoveries about one another. But with every revelation, the novel is propelled to its disturbing conclusion...

422 pages, Paperback

First published December 1, 1959

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About the author

Elizabeth Jane Howard

54 books663 followers
Elizabeth Jane Howard, CBE, was an English novelist. She was an actress and a model before becoming a novelist. In 1951, she won the John Llewellyn Rhys Prize for her first novel, The Beautiful Visit. Six further novels followed, before she embarked on her best known work, a four novel family saga (i.e., The Cazalet Chronicles) set in wartime Britain. The Light Years, Marking Time, Confusion, and Casting Off were serialised by Cinema Verity for BBC television as The Cazalets (The Light Years, Marking Time, Confusion and Casting Off). She has also written a book of short stories, Mr Wrong, and edited two anthologies.

Her last novel in The Cazalet Chronicles series, "ALL CHANGE", was published in November 2013.

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68 (7%)
1 star
19 (2%)
Displaying 1 - 30 of 122 reviews
Profile Image for Georgia Scott.
Author 3 books324 followers
June 22, 2025
On the hundredth anniversary of her birth The Times of London called Howard one of Britain's "greatest 20th century novelists" and "criminally underappreciated." I can vouch for the second claim. I'd never heard of her. I bought this book because I collect vintage Penguin editions. I like their look, feel, and smell. It was a disappointment when it came in the mail. The original orange cover was pasted onto a card back. The spine had the title scribbled in black marker. I appreciate that a library preserved it as best as they could once. That doesn't take away from the fact it sticks out like a weed in a cultivated garden. I considered chucking it but didn't have the heart. I love reading too much and know what it takes to write. So, I opened it up. How glad I am that I did. This one is a keeper as they say.

A word about its structure. There are four main characters: Jimmy, Lillian, Emmanuel, and Alberta. Each chapter is divided into four sections. These are identified by name and present that character's point of view. The intimacy this creates is tangible. The author's skill in replicating their different voices is to be admired.

The story is too complex to describe here. Suffice to say, it concerns a marriage, the loss of a child and a partner's life threatening illness. That's the serious part. The lighter stuff concerns a successful writer's search for an actress to play a role in his new play. What he finds on the way is the "sea change" which turns tragedy to joy as everyone's life is turned around.
Profile Image for Libros Prestados.
472 reviews1,045 followers
August 19, 2021
Cómo odio que Elizabeth Jane Howard escriba tan bien.

En este caso, toma una premisa tal vez algo cliché (un matrimonio un poco en crisis tras la última infidelidad del marido y un viaje que hacen con la nueva secretaria) y usa su talento para desnudar el corazón de esos personajes, como si fuera un escalpelo.

Es una novela lenta, en la que aparentemente no pasa nada, y que apoya todo su peso en la construcción de unas personas que son tan humanas que dan hasta asco.

Oh, cómo odio que Elizabeth Jane Howard fuera tan buena escritora.
Profile Image for Raquel Estebaran.
299 reviews290 followers
December 7, 2021
Una novela intimista, que gira en torno a cuatro personajes y su vida y convivencia.

Me parece impresionante la pluma de la autora, sutil y elegante, que me ha tenido pegada a sus páginas.

Muy buena lectura.
Profile Image for erigibbi.
1,128 reviews739 followers
September 6, 2018
Esce oggi per la casa editrice Fazi un libro firmato Elizabeth Jane Howard: Cambio di rotta.

Ho fatto le ore piccole stanotte per riuscire a terminarlo. Non solo per pubblicare la recensione oggi, data di uscita del libro appunto, ma anche perché le pagine hanno cominciato ad esercitare su di me una forza particolare, quasi magnetica, non potevo fermarmi, semplicemente non potevo.

E quando sono arrivata all’ultima pagina, quando ho chiuso il libro e ho appoggiato la testa al cuscino per dormire, ho pianto. Niente di esagerato, ho chiuso gli occhi e sono uscite delle lacrime. Credo fossero di gioia. Non lo so per certo, stavo provando un misto di emozioni diverse. Però ero sicuramente felice per Em, Lillian, Jimmy e Alberta. Nel corso di 368 pagine sono cresciuti così tanto. Sono arrivati ad un livello di comprensione di sé stessi impensabile, soprattutto considerando com’erano partiti alcuni di loro.

«Se solo uno sapesse in anticipo quello che si perde».

«Cosa credi che succederebbe?».

«Be’, tenterebbe di non perderlo. Sarebbe un ottimo modo di occupare il tempo».

Emmanuel, detto Em, è un drammaturgo di successo, alla ricerca di un’attrice adatta al ruolo della protagonista della sua commedia; un uomo in là con l’età, sessantadue anni, ma ancora carismatico e affascinante che non ha remore nel tradire la moglie con giovani attrici e segretarie.

Lillian è una donna fragile, sia psicologicamente sia fisicamente, che non riesce a superare un dolore che ha travolto lei ed Em molti anni prima; più giovane di lui, è una donna elegante e raffinata.

Jimmy, trentenne, fa da paciere tra Em e Lillian ed è una sorta di manager tutto fare di Emmanuel; cresciuto in un orfanotrofio sente molto il peso del suo passato di bambino solo e amato da nessuno.

Alberta è una ragazza di campagna, molto affezionata al padre e alla famiglia in generale; è molto giovane e altrettanto bella, di una bellezza particolare, che non salta subito agli occhi; è intelligente e profonda, ma altrettanto ingenua e buona, ha una bontà pura: si fida incondizionatamente della gente ed è sempre sincera.

«Penso che sono relativamente pochi quelli che hanno dei principi. Sono impegnativi da mantenere, e la maggior parte delle persone non se li può permettere.»

Questi quattro personaggi alterneranno la narrazione, un po’ come avviene nella saga dei Cazalet. È così possibile leggere i pensieri e le riflessioni di tutti, venire a conoscenza delle loro incertezze e delle loro debolezze, e si impareranno a conoscere alla perfezione questi quattro personaggi e in un modo o nell’altro sarà impossibile non affezionarvisi, nonostante i loro difetti. Non sono personaggi semplici da amare, tranne Alberta, che però ad alcuni potrebbe risultare fastidiosa e terribilmente ingenua. Io l’ho amata. E non pensavo fosse possibile, ma anche lei, come tutti gli altri personaggi, è cresciuta, è cresciuta ed è maturata.

Ho pianto perché all’inizio (e per buona parte del romanzo) tutti, in modo più o meno forte, si lasciavano trascinare dal corso degli eventi, si lasciavano trasportare in balia degli eventi, inermi. Nessuno faceva nulla per cambiare le proprie posizioni, le proprie condizioni. Condizioni, situazioni e pensieri non piacevoli, fonti di stress, di malessere psicologico e fisico, eppure nessuno si ribellava.

«Se sapessi scrivere, adesso scriverei una commedia. Se fossi un’attrice, potrei recitare. Se fossi un politico, potrei vincere le elezioni. Se avessi l’età di Alberta, m’innamorerei. È un momento in cui, se sapessi cosa fare, lo farei benissimo. Il guaio è che non so fare niente. Non ho niente da fare a parte… esistere. Come un pesce o una pianta.»

Poi però c’è un cambio di rotta.

Chi all’inizio è egoistico ed egocentrico poi comincia a pensare agli altri, al bene che si può fare a chi ci sta accanto e ci vuole bene, non serve molto, un gesto, una parola e tutto può cambiare in meglio.

«È buffo che io mi ostini a voler dare agli altri cose che non possiedo e abbia tanta paura di essere privata di ciò che non mi appartiene.»

Chi all’inizio è eccessivamente altruista e mette costantemente da parte i propri desideri e i propri bisogni poi comincia a pensare un po’ a sé stesso, com’è giusto che sia; perché l’annullamento del proprio Io per gli altri non porta a nulla di buono né per noi, né per chi ci sta accanto.

«Ecco il guaio nella vita: decidi con autentica generosità di fare qualcosa per un’altra persona, ce la metti tutta, e solo dopo ti preoccupi dei tuoi desideri e ti rendi conto che le due cose non collimano.»

Cambio di rotta, ecco cosa succede, un cambio di rotta, per tutti. E ora so che è gioia quella che ho provato adagiando la testa sul cuscino. Gioia perché Em, Lillian, Jimmy e Alberta ci sono riusciti. Sono maturati, sono cambiati, sono cresciuti, per amor proprio e per amore degli altri e un cambiamento di questo genere, una consapevolezza di tale portata, è una cosa meravigliosa.
Profile Image for Claire Fuller.
Author 14 books2,502 followers
March 5, 2019
This is my least favourite Howard novel, I think. I still love her writing, and I'll still read the rest, but I just didn't care about any of the characters, or what they cared about. The love element seemed too simple at the end (when we got no feel for that from Alberta's diary). They did all change, and for the better, but I felt that was a lot of introspection and not enough action. I liked the heat and colours of Greece.
Profile Image for Sonia.
758 reviews172 followers
April 30, 2024
Esta valoración sí que es superpersonal, y tiene que ver con lo que ha despertado en mí esta novela.
Para empezar, debo decir que soy una fan incondicional de Elizabeth Jane Howard. Creo que Martin Amis tenía razón en decir que era, junto con Iris Murdoch (otra autora que me fascina), la mejor novelista británica de la segunda mitad del s. XX.
También debo advertir que si alguien busca en esta novela leer otra versión similar a sus maravillosas "Crónicas de los Cazalet", que se vaya olvidando, porque, salvo por su bella prosa y por su habilidad para perfilar personajes, esta novela no tiene absolutamente nada que ver con la saga que tanta fama le dio.
Como contrapartida, a aquellas personas a las que no les gustó "Los años ligeros" (o alguna de las siguientes), mucho menos les va a gustar esta novela: si con los Cazalet pensaron que era aburrida, o que no pasaba nada (opinión de la que disiento absolutamente: pasa de todo, a mi juicio es una delicia sumergirse en sus páginas... pero ya se sabe que los gustos y las percepciones son como los culos: todo el mundo tiene uno distinto), se darán de cabezazos contra la pared con esta novela, contenida, intimista, introspectiva, completamente sutil y que gira sobre el pivote exclusivo de 4 personajes, a los que no les pasa nada significativo (al menos exteriormente).
A mí, por el contrario, me ha atrapado, maravillado y emocionado esta bellísima y melancólica historia, plagada de lirismo, que de una manera sutil, y con la precisión de un cirujano, nos va desvelando, capa tras capa, la historia, vida y forma de ser de tres personajes rotos, vaciados por la vida, cada uno a su manera, y el impacto que causa en ellos la entrada en sus vidas de una cuarta persona muy joven, inocente, esperanzada, todavía sin marchitar por la vida.
Me ha parecido una historia preciosa, superintrospectiva e intimista, que nos muestra los desencantos de la vida, lo difícil que es el amor, las diferentes maneras que tienen las personas de sobreponerse a los golpes (o pensar que se han sobrepuesto). Una historia en la que se presenta, de manera descarnada y con toda su crudeza, la toxicidad de unas personas con otras, incluso muchas veces sin ser conscientes de ello, de cómo hay seres que pueden ser auténticos "agujeros negros humanos", absorbiendo toda la energia de cuantos les rodean. Una historia sobre engaños y autoengaños, sobre las palabras que hieren, y los silencios que duelen aún más. Sobre el paso del tiempo, sobre la fascinación por la juventud, y sobre el efecto que puede ejercer en los demás toparse con alguien bueno, sincero y sin doblez.
Con esa prosa elegante y sutil a la que nos tiene acostumbrados, Elizabeth Jane Howard demuestra un virtuosismo poco común construyendo y desarrollando personajes, todos ellos absolutamente imperfectos, con muchísimos defectos y rincones oscuros, y también describiendo paisajes, escenas o evocando recuerdos.
Y estilísticamente me ha gustado el recurso que ha utilizado de dividir cada capítulo (ubicado en las diferentes localizaciones por las que iban pasando) en 4 partes, una por cada uno de los personajes de la novela: las partes de Lillian y Jimmy narradas en primera persona, la de Alberta también en primera persona, pero con formato de cartas o su diario personal, y la de Emmanuel narrada en tercera persona, pero desde su punto de vista.
Entiendo que no es una novela para todos los públicos, y que a muchos no gustará o, en todo caso, les parecerá correcta sin más. Es todo interior, interior, interior. Introspección. Y mucha reflexión sobre lo más cotidiano y común, y muchas veces lo más doloroso, de la vida.
A mí me ha fascinado: me la he leído en un día porque no podía parar. Y me ha parecido bellísima en su simplicidad. Que muchas veces es lo más difícil de conseguir.
Profile Image for Xenja.
695 reviews98 followers
January 1, 2021
Sapete quei film patinati dei primi anni Sessanta, commedie con Cary Grant, Grace Kelly, Susan Hayward, Rock Hudson, Deborah Kerr, film dove tutti sono elegantissimi e le donne portano i guanti? L’atmosfera è quella. Molto diverso dalla Saga dei Cazalet, più sofisticato. Un famoso drammaturgo sessantenne viaggia insieme al suo piccolo entourage, una moglie delicata e un po’ nevrotica, un assistente pratico ed efficiente che gli spiana la vita e una giovanissima e ingenua segretaria che, facile a indovinarsi, finirà col distruggere l’equilibrio del menage. Lo spunto è interessante, i personaggi ben disegnati e psicologicamente sfaccettati, e il lettore si siede al tavolo del ristorante con loro con autentico piacere e curiosità… col passare dei capitoli però si affonda come nelle sabbie mobili: i protagonisti, esaminati dall’autrice al microscopio, parlano poco e invece pensano, meditano, ricordano, riflettono, rimuginano, e spesso i loro pensieri sono davvero confusi. Alla fine si resta con una sensazione di molto fumo e poco arrosto.
Profile Image for Three.
303 reviews73 followers
June 7, 2020
lei scrive sempre bene, ma questo libro - a differenza della mia adoratissima saga dei Cazalet - è rinunciabilissimo
Profile Image for Tonstant Weader.
1,285 reviews84 followers
July 20, 2016

The Sea Change by Elizabeth Jane Howard is one of those timeless novels that can still feel modern even though it was first published more than fifty years ago. Of course, it is a story about a failing marriage, about love and obligation, innocence and temptation and all the ways we lie to ourselves. Those things never change.

The center of the story is Emmanuel, a famed playwright. In his orbit are his devoted manager Jimmy and his fragile wife Lillian. He and Lillian had a daughter named Sarah who died when she was only two and that tragedy has bound them together in grief, guilt and dependence. “He was late and she did not like it; she was dressed and he did not like it: she would want to know exactly how he had spent the day and he did not want to tell her; she would want to tell him exactly how she had spent hers, and he did not want to know.” Their marriage is a blend of understanding, compassion and barely concealed irritation.

Emmanuel has the privileged man’s habit of casually cheating on his wife while Jimmy covers up for him and Lillian pretends she does not know. They are in a rinse and repeat cycle of indulgence, guilt and accommodation with only the shallowest concern for the women.

Enter young Sarah, a vicar’s daughter who was hired on to be Emmanuel’s secretary. To protect Lillian, they ask her to call herself Alberta. She travels with them from England to New York and Greece. Her guileless innocence and country wisdom upset their balance and alter the orbits in their little galaxy and perhaps even a sea change.

Howard writes beautifully with a tremendous sense of place England is as comfortable as an old shoe, New York looms and Greece shimmers. The sights and the moods of places are powerful. When Alberta and Emmanuel fly to New York, the plane ascends “into a melting sky cropped with milky hesitant star.”

The prose is delightful with sparkling gems strewn about the conversations. Howard delights in deconstructing words for clever word play. For example, when asked if she will be disappointed, Alberta does not think so because “I didn’t appoint myself.” Later, when asked to change the subject, “I haven’t got another subject to change into right now.” Another time, she writes, “It was much more comfortable to be in one’s place than to have someone – anyone – put one there.” This wit always made me smile and was a large part of why I enjoyed this book so much.

The rich, worldly man who fascinates a naive, unsuspecting young woman is an old trope. It has powered hundreds of genre romances, but Howard turns it on its head. Emmanuel is just that much too old to be right for the part and Alberta is just that much too commonsensical to be right for her part. Instead, the center of gravity shifts to the other players, Jimmy and Lillian whose own sea change are what take this story out of the ordinary and elevate it to something worthy of being republished more than fifty years later.

I was provided an e-galley of The Sea Change by NetGalley.

http://tonstantweaderreviews.wordpres...
Profile Image for Agnes.
461 reviews221 followers
September 13, 2018
Dopo la Saga dei Cazalet , temevo un'altra delusione come quella ricevuto leggendo " Il lungo sguardo " - anche se ,forse, quello l'avevo letto subito dopo e troppo affrettatamente, aspettandomi , probabilmente, un " altro Cazalet ".
Qui , invece, nessuna delusione : bravissima la Howard ad alternare nella narrazione, capitolo per capitolo, i quattro protagonisti - due uomini e due donne con estrazione sociale diversa ed età diverse - e le descrizioni della Grecia sono veramente deliziose.
Profile Image for Claire.
82 reviews
March 1, 2019
Elizabeth Jane Howard is the most underrated British novelist of the last century. She is so, so good at making you believe in the characters. Modern writers would do well to study her. I loved the slow and steady building of character and narrative in this book; it creates a moving and believable finale. And then you just want to start it all over again...
Profile Image for Molinos.
415 reviews734 followers
February 1, 2021
Como cambia el mar de Elizabeth Jane Howard, novela de la autora inglesa que Siruela ha decidido publicar, con buen criterio de marketing, tras el éxito de la saga de los Cazalet. Esto no son los Cazalet, no vayáis a por este novela pensando en arrebujaros en vuestra butaca y sumergiros en historietas familiares porque aquí no hay nada de eso. Como cambia el mar es una novela muchísimo más introspectiva que gira en torno a cuatro personajes que pasan una temporada viviendo juntos y la historia está contada alternativamente desde cada uno de los puntos de vista de los personajes. El problema fundamental de la novela es que de los cuatro, hay tres que son incomprensibles para el lector y uno odioso. Howard es una maestra relatando detalles minuciosos de las acciones o pensamientos de sus personajes: las cenas de los Cazalet, sus problemas con la ropa, las flores, los libros, los regalos, las pequeñas minucias del día a día, pero aquí esas minucias, que también están, aparecen envueltas en una especie de "intensismo" que resulta cansino y, a veces, soporífero. El mejor personaje de la novela, Alberta, la jovencita que llega del campo es con mucho lo único que da brillo, interés y vida a los demás protagonistas y a la novela en general y en cuanto ella no aparece, la novela se apaga sin remedio.

¿Es Como cambia el mar una mala novela? No. ¿Merece la pena su lectura? Pues tampoco. ¿Gustará al que haya leído Las crónicas de los Cazalet? No.

«No lo sé. [Mi padre] dice que la experiencia es como la comida y que, si el organismo funciona bien, utiliza una parte de ella para nutrirse y debe eliminar el resto. Dice que la mayoría de las personas infelices son aquellas que no puedes deshacerse de las experiencias inservibles.»
Profile Image for Joan Fallon.
Author 31 books55 followers
February 1, 2014
This was a very enjoyable book. You are drawn into the lives of the four characters, each one quite different and fascinating in their own way and you just want to keep reading about them. Her writing is beautiful, very descriptive although by today's standards probably a little old-fashioned. I found it rather reminiscent of Scott Fitzgerald but not as concise.
Profile Image for Pieligero.
54 reviews24 followers
August 11, 2019
Empecé a leer este libro por ser de la misma autora de la serie Crónicas de los Cazalet, al principio me costó entrar en los personajes y sus historias pero desde que apareció Alberta fue todo más fuido y atrayente
Profile Image for Camilla tra le righe.
360 reviews54 followers
May 2, 2023
lettura piacevole, unico problema: dialoghi a volte davvero artificiosi e poco credibili.
Profile Image for Aquila Reale.
351 reviews18 followers
September 6, 2018
4 e mezzo

Con una scrittura raffinata Elizabeth Jane Howard tratta argomenti delicati come l’amore e la perdita descrivendo le relazioni umane con fare realistico mostrandosi una brillante osservatrice. L’autrice affronterà i problemi di coppia, le difficoltà nel tener sempre vivi i sentimenti, l’immenso dolore di un lutto che cambia l’equilibrio familiare, la paura di perdere l’amore di una vita. Tante emozioni, tanti modi di concepire l’amore non solo verso gli altri ma anche verso se stessi. Amare non è mai facile, nessuno ha la bacchetta magica per risolvere, con lieve tocco, ogni tensione, incrinatura, falsità che adombra un rapporto. La vita merita di essere vissuta al meglio anche se ciò implica affrontare difficoltà e dolori. Siamo tutti artefici del nostro futuro.

Ho letto questo libro con molta attenzione gustando il senso d’inquietudine che permea ogni pagina. I personaggi sono perfettamenti collocati in una società che mostra ombre e luci di un continuo divenire.

“Cambio di rotta” è un libro che esige una lettura calma e riflessiva per dare al cuore e alla mente il tempo per gustare le riflessioni, i ricordi, i pensieri, di ogni personaggio. Si scopre così un quartetto di persone legate da una profonda alchimia che mescola aspettative, emozioni, speranze e timori. Organizzare la propria vita appare un’impresa titanica, non c’è sempre qualcuno disposto a prendere decisioni al posto nostro. Bisogna, a un certo punto, cambiar rotta.

Recensione completa sul blog Penna D'oro http://pennadoro.blogspot.com/2018/09...
Profile Image for La contessa rampante.
154 reviews96 followers
September 17, 2018
"Cambio di rotta" è ambientato negli anni 50' del Novecento ed ha per protagonisti quattro personaggi: il famoso drammaturgo Emmanuel Joyce, la sua cagionevole e raffinata moglie Lillian Joyce, il manager tuttofare Jimmy Sullivan e la giovane segretaria Alberta Young.
Ci troviamo davanti ad un romanzo auto-conclusivo composto da 4 voci narranti, anzi 3 voci narranti ed un punto di vista. Infatti, ogni capitolo è diviso in quattro paragrafi ognuno dei quali è assegnato ad un personaggio che prende parola e narra le vicende che si svolgono in un determinato arco di tempo.
Mrs Joyce e Jimmy si raccontano in prima persona, Alberta lo fa attraverso le lettere che scrive ai suoi familiari e ad un diario segreto in cui riversa tutte le sue preoccupazioni, gioie ed emozioni, mentre Emmanuel è l'unico le cui azioni e i cui sentimenti vengono descritti in terza persona.
La parte più interessante di "Cambio di rotta" è sicuramente il viaggio in Grecia, durante il quale tutti i nodi vengono al pettine e finalmente ogni personaggio trova la sua strada, quella che cercava fin dall'inizio. Queste le premesse di un romanzo che ho davvero molto apprezzato, perché mi ha dato la possibilità di riflettere su quanto siano labili le certezze su cui basiamo la nostra vita, in quanto essa può sempre metterci davanti a variazioni inaspettate e insperate, che però ci forniscono il coraggio necessario per ricominciare.
Profile Image for Mandy.
3,622 reviews332 followers
October 20, 2018
A playwright, his wife, his manager and his new secretary. We hear from each of them in turn in alternating chapters as they go to America, and later to Greece, to cast one of the characters in the playwright’s latest work. Each has a complex relationship with each of the others, and the arrival of the new naïve secretary only muddies the already murky waters. Personally I couldn’t relate to any of them or care about their griefs and their troubles, and my goodness, don’t they ramble on. Quite frankly, I couldn’t see the point of the novel; it just didn’t seem to go anywhere. And the secretary’s chipper upper-class British voice drove me spare. Very disappointing. I’m a huge EJH fan, but this one did nothing for me.
Profile Image for _nuovocapitolo_.
1,106 reviews34 followers
May 5, 2023
Cambio di rotta di Elizabeth Jane Howard è ancora una volta una storia a più voci. I protagonisti sono Emmanuel Joyce, drammaturgo di successo con una vita tormentata ma una facciata sguaiata ed allegra, e Lillian, sua moglie condannata a una vita da ignava a causa dei problemi di salute. Accanto a loro, che girano il mondo senza mai fermarsi, troviamo il tuttofare e manager Jimmy. Le loro vite si dividono tra Londra, New York, la Grecia e qualsiasi meta sia di loro interesse. A questo strambo trio si aggiunge anche Sarah, ribattezzata successivamente con il nome d’arte Alberta. Lei non assomiglia a tutte le segretarie che ha avuto Em. Figlia di un pastore, ha sempre vissuto in campagna. Non possiede vestiti costosi, non è abituata a partecipare a party e a cene e non si è mai innamorata di un uomo.

Em invece, è uno che si innamora troppo spesso. La moglie, abituata a sopportare le scappatelle del marito, questa volta è preoccupata che Alberta possa fare breccia nel cuore dell’artista, non sa, che quella ragazza farà innamorare entrambi gli uomini che la accompagnano.
La vita non è stata clemente con Em e Lillian che si sono quindi rinchiusi in un mondo fatto di frivolezza per lasciare fuori un dolore che non riescono ad affrontare fino in fondo, specialmente per quanto riguarda Lillian. Intrappolata in un corpo che non le obbedisce e in balia di un dolore che non accenna a passare.
Ma anche Em è un prigioniero, delle proprie bugie, della maschera che indossa ogni giorno e del blocco dello scrittore.
Nemmeno Jimmy è così spensierato come sembra. Anche il suo passato continua a riaffacciarsi. Flash dell’abbandono, della solitudine irrompono nei suoi pensieri e per lunghi momenti lo gettano nello sconforto.

L’unico personaggio immune dalla malinconia sembra Alberta. Per lei è tutto così eccitante, nuovo e sorprendente, ancora di più quando le chiederanno di diventare la protagonista della rappresentazione di Em. Un notevole cambio di rotta che viene accompagnato dall’inevitabile cambio di scena. Il quartetto parte per la Grecia ed è lì che tutto cambia, ed è lì che anche Alberta viene a contatto con il dolore.
In Cambio di rotta riconosciamo le situazioni amare tanto care all’autrice. Quattro persone su un’isola, due uomini innamorati della stessa donna, l’inevitabile sofferenza che colpisce tutti e quattro e una domanda. Si può guarire dal dolore?

Cambio di rotta è…
Non mi è piaciuto come gli altri romanzi di Howard. Mi sono innamorata di lei leggendo la saga dei Cazalet e in All’ombra di Julius ho ritrovato i personaggi femminili che tanto mi avevano incantato. Per Cambio di rotta invece è stata tutta un’altra storia. Non mi sono affezionata a nessuno di loro e ho trovato la storia abbastanza noiosa nonostante tutti gli elementi frizzanti: dai viaggi alle feste. Alcuni passaggi sono sicuramente degni di nota, penso ai turbamenti di Emmanuel quando non riesce a scrivere una commedia o a quando si sente troppo vecchio per continuare a girare il mondo. Penso al suo passato difficile e solitario e alla passione per l’arte.
Ma ho trovato abbastanza incompleta la figura di Jimmy che si innamora ma non capiamo né quando è scoccata la scintilla, né che cosa di lei gli faccia battere il cuore. Forse mi sono avvicinata a questo libro sperando di ritrovare l’atmosfera interiore che tanto avevo amato nei personaggi di Howard. Qui lo sfondo, la vita frizzante e a tratti un po’ frivola, influisce sui protagonisti che non assomigliano per nulla ai Cazalet.
Un romanzo consigliato per chi ha voglia di leggere una storia a più voci, un quartetto d’archi sui generis che fa sorridere ma anche riflettere. Consigliato per chi ha voglia di una storia impegnativa ma scorrevole allo stesso tempo. La penna è quella della Howard e quindi non vi pentirete di averlo letto. Se non conoscete questa autrice però, non cominciate da questo romanzo.
Profile Image for Georgiana 1792.
2,403 reviews161 followers
January 15, 2023
Gli uomini di Howard sono spesso delle creature egoiste, meschine, superficiali. Sono davvero pochi quelli che si salvano. E sicuramente Emmanuel Joyce non è tra questi! (Anche se, magari, nel finale...)
È pur vero che è un artista, un commediografo di successo, e che fin da giovane ha avuto una vita difficile, ma il solo fatto di prendere e lasciare donne come se fossero fazzoletti di carta, malgrado questo faccia soffrire la moglie Lillian - da cui torna sempre e che ha un grandissimo dolore nel profondo del cuore che dovrebbe provare anche lui, ma che invece Emmanuel sembra aver superato con una rapidità scioccante - me lo rende odioso.
Non che Lillian sia questo esemplare di virtù: tutta concentrata dalla sua malattia di cuore e dalla sofferenza per la perdita della figlia Sara, è anche lei una persona piuttosto egoista, che accetta per inerzia gli ineluttabili tradimenti del marito e guarda (e tratta) tutti dall'alto in basso.
Jimmy Sullivan è la costante delle loro vite, il giovane assistente di Emmanuel, un tuttofare che si sacrifica per gratitudine o per fascinazione, non è chiaro.
Alberta è invece una ragazza giovanissima assunta al volo come segretaria, figlia di un bizzarro pastore anglicano, che in realtà si chiama Sara, ma che viene chiamata con il suo secondo nome per non turbare Lillian, visto che Sara è il nome della figlia morta. Alberta è una variabile impazzita, e quando entra nelle vite del solido terzetto, manda tutto a carte quarantotto... scoperchiando segreti che altrimenti sarebbero rimasti taciuti per sempre.
Profile Image for Marina Fabiano.
239 reviews2 followers
January 2, 2020
Storia di manipolazioni incrociate.
I romanzi precedenti della Howard (La Saga dei Cazalet) non mi avevano attirato; ne avevo letto solo poche pagine e li avevo accantonati come insulsi. Perciò sono partita già freddina, con questo Cambio di Rotta, che invece, pagina dopo pagina, sorpresa dopo sorpresa, mi ha presto avvinta in una storia magnetica. È la storia di un uomo di successo, un artista acclamato, della sua fragile (in apparenza) moglie, del suo manager-pupillo, di una nuova giovanissima collaboratrice. Il tutto ambientato in un periodo storico affascinante (primi decenni del 1900), tra Inghilterra, New York e Grecia. La particolarità della narrazione alternata, ogni momento significativo viene esplorato dai vari personaggi, rende la lettura sempre più chiara. Insomma, un romanzo accattivante, pieno di belle parole e fatti sorprendenti, ricco di sentimenti.
A questo punto, potrei anche riprovarci, con i Cazalet.
Profile Image for Cristina - Athenae Noctua.
416 reviews51 followers
September 6, 2018
Fra le pagine di Cambio di rotta esplode in tutta la sua intensità l'arte narrativa di Elizabeth Jane Howard, un'arte che, dopo la lettura di diversi romanzi, si potrebbe credere di conoscere, ma che rivela sempre qualcosa di nuovo, sorprendente. L'autrice scava nell'animo dei suoi personaggi con una delicatezza e un'attenzione che superano ogni prova già offerta. La storia è unica e l'autrice ne esplora tutte le sfaccettature con una prosa di livello irraggiungibile, che riesce ad adattarsi alla descrizione di un paesaggio così come ad illuminare le pieghe di un cuore tormentato o innamorato.
http://athenaenoctua2013.blogspot.com...
Profile Image for Virginia.
948 reviews39 followers
September 25, 2018
È meglio subire qualche sopruso che deludere qualcuno che ha davvero bisogno
Profile Image for Yoy.
392 reviews
September 27, 2021
This is definitely not my kind of book. Nevertheless, I am very happy that a woman born in 1923 has had such success by writing novels. And even if I find this one tiresome, the style is beautiful, the characters have good intentions. It is dramatic, but soft. So I am happy that the woman author from that time, has had such success.

Why I did not like it?
There are four different parts, each divided into four chapters. In each chapter, one of the main characters conducts an inner monologue, recalling conversations, events, and telling his own reflections on the situation of others and himself.
All these inner monologues are not very dynamic.

But the novel is also situated in the 1950s - written by a woman author born in 1923 - and if we are to believe the author, this was a terribly boring period in history, also in the world of film, which is allowed to be a bit more eccentric. Instead, I found the characters frumpy, even at the end of the book, where their lives change a bit.

Also, the novel is mainly drama, drama and yet more drama. With much softness, comprehension, oh what a bore. At the end, everything turns out all right, you could call it a hopeful ending. But even though you travel to Hydra and Athens, I always felt a grey sky above me while reading this (long, monotonous, decent) book.

Some call the novel delicate, because of the beautiful descriptions, but these really could not captivate me. I can find more beautiful descriptions in so many contemporary novels.
Profile Image for Virginia Rochester.
23 reviews9 followers
January 29, 2023
Dopo aver letto la saga dei Cazalet mi aspettavo di meglio da Howard. Il libro è stato molto scorrevole e avvincente, come mi aspettavo, e ben scritto, però è mancato quel quid che mi sarei aspettata da questa autrice.
Mi ha ricordato un po' una pièce teatrale: azione ristretta da un punto di vista spaziale (anche se si viaggia abbastanza, ma a livello di percezione di lettura è come se il tutto rimanesse molto statico e le varie ambientazioni si perdessero nell'individualità dei personaggi - ho avuto però l'impressione che fosse una sensazione voluta da Howard) e un cast ristretto di personaggi. Proprio perché ho avuto modo di conoscere l'abilità di Howard nel muovere e caratterizzare un cast molto più ampio e variegato di personaggi, ribadisco che l'impressione è stata di una sensazione di "ristrettezza" voluta a monte.
Nonostante ciò, mi ha comunque lasciato un senso di claustrofobia (e questo non era voluto, secondo me) e un po' di fastidio per le dinamiche fra i 4 protagonisti.
Una lettura carina, dunque, ma non all'altezza del talento di Howard. Sono curiosa di leggere altri suoi stand alone per capire se è questo che le è riuscito meno o se in generale i Cazalet rimangono la punta di diamante della sua produzione.
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