E regény történetei szinte ugyanúgy megszámlálhatatlanok, mint ahogyan azt sem tudnánk összeszámolni, hány emberrel találkoztunk életünkben, mégis egyetlen elbeszéléssé olvadnak össze. A Párhuzamos történetekkel létrejött az a mű, amely komolyan veszi és megválaszolja a realizmus felbomlása által felvetett kérdéseket, ugyanakkor visszaadja az olvasás gyönyörét, és kiállja az összehasonlítást a tizenkilencedik századi nagyrealizmus legnagyobb műveivel.
Hungarian novelist, essayist, and dramatist, a major central European literary figure. Nádas made his international breakthrough with the monumental novel A Book of Memories (1986), a psychological novel following the tradition of Proust, Thomas Mann, and magic realism.
Péter Nádas was born in Budapest, as the son of a high-ranking party functionary. Nádas's grandfather, Moritz Grünfeld, changed his name into Hungarian, which was considered a scandal in the family. Nádas's youth was shadowed by the loss of his parents. Nádas's mother died of cancer when he was young and his father committed suicide. At the age of 16 his uncle gave him a camera, and after dropping out of school Nádas turned to photojournalism. During the late 1960s and early 1970s, he worked as an editor, reader, and drama consultant. After the Soviet-led invasion of Czechoslovakia in 1968, Nádas quit his job as a journalist and devoted himself to literature. "I resigned, walked out, and turned my back on the system to save my soul," he later said.
Seconda parte, continuano le storie parallele e si raggiungono picchi di scrittura altissimi.
Oppure doveva rassegnarsi all'idea che al mondo non esisteva essere umano che lui cercasse. Né uomo né donna. Non sapeva rinunciare all'ideale dell'accoppiamento, non riusciva a fare a meno dell'idea vana o ingenua che l'avrebbe trovato così come lo trova un uccello canoro, perché la sua speranza sentimentale non lo abbandonava.
La verità è che avevo due vite lasciate a metà, disse qualche tempo più tardi parlando di sé, l'una si era rivelata troppo scarsa, l'altra prometteva troppo, e in entrambe mi sentivo infinitamente estraneo.
Probabilmente desideravano la propria giovinezza per qualche istante; afferrare le mie carni sode ed elastiche, il che non doveva avere molto a che vedere con le mie qualità personali. Era come se ad accendere in loro la fiamma del desiderio fosse l'impersonale che covava in me. Desideravo qualcuno che corrispondesse alla mia personalità, loro invece chiunque soddisfacesse le loro ossessioni a livello fisico.
E che cosa le aveva svegliati nella notte sconosciuta, nella quale dovettero come prima cosa ritrovare le loro membra nella carne ormai fredda, per poter distinguere le proprie da quelle dell'altro.
È così che percepivano la loro reciprocità, con i sensi colmi l'uno dell'altra, benché non fossero affatto consapevoli dell'eccezionalità di quell'istante. Non solo non avrebbero saputo dire come si chiamava l'altro, il cui corpo era intriso di ogni idea che si erano fatti di sé, ma per un pezzo scordarono perfino il loro nome. Al posto dell'immagine di sé si era insinuato l'io invadente dell'altro, così come la forma e il senso del loro corpo erano dissolti nella percezione del senso e della consistenza dell'altro corpo.
In confronto al dolore dell'anima, il dolore fisico non era che una presa di coscienza altrettanto lucida e rassicurante nella sua elementarità . Una presa di coscienza che durò pochissimo nella sua lucidità.
Se si costruisce solo per mantenere le apparenze , allora non è così semplice, liberarsi dall'ipocrisia e dal culto per la decorazione.
Se l'uno o l'altra avesse preso l'iniziativa, l'avrebbero ritenuto una sciocchezza da irresponsabili, e soprattutto un comportamento brutale, oltremodo villano. In fin dei conti non si sta al mondo per andare in calore e accoppiarsi. Anche se avevano ormai raggiunto l'età in cui molti sono colti dall'incertezza e si domandano per che cos'altro ne valga la pena. Se la nostra vita abbia uno scopo individuabile e perseguibile a parte questo. Entrambi si ribellavano istintivamente contro la vacuità della vita, e perciò a caratterizzarli non era tanto quel che si sarebbero fatti a vicenda, quanto quello che avrebbero negato a se stessi, ciò a cui avrebbero rinunciato.
Quegli occhi non erano azzurri, e non erano neanche verdi. Era come guardare in fondo ad acque sconosciute. Non capivo nemmeno da cosa derivasse tanta rabbiosa oscurità, ma la superficie dell'acqua mi abbagliava con il suo scintillio. Non esiste un'acqua di quel colore, una materia simile non esiste.
In me, deve sapere, c'è un'artista mancata, perciò piuttosto che soluzioni sostanziali ho sempre un'idea estetica che non è né carne né pesce, proseguì la donna, come se sentisse il dovere di giustificarsi pur avendo piena coscienza di se stessa. Ma adesso, eccezionalmente, non pensavo a nient'altro se non alla possibilità di sottrarre la psicoanalisi alla semioscurità soffocante e portarla, se non proprio alla luce del sole - perché non è fatta per quello, resterebbe accecata -, almeno alla penombra, all'aria aperta. In teoria potrebbe essere un'idea nobile e bella. Perché parla di sé con tutta questa ironia. Almeno questo me lo conceda. Al contrario, protestò l'uomo, sono disposto a riconoscere di aver detto delle stupidaggini stamattina. A mia discolpa sia detto che grazie a quelle ostinate stupidaggini ho potuto avvicinarmi un po'; avrebbe voluto dire che aveva potuto avvicinarsi a lei, ho potuto avvicinarmi a lei, ma era riuscito a ricacciarsi in gola le parole. Tacque. Ebbe l'impressione che la donna avesse capito esattamente che cosa non aveva voluto dire. Adesso ho capito meglio la natura del suo lavoro, proseguì incerto. In fondo lei non può abbandonare i suoi pazienti, non può portarli con sé da nessuna parte per far piacere a me.
Una delle aspettative che Madzar nutriva nei confronti di se stesso era di evitare le sofferenze spirituali , perché trovava insensati e inutili la gelosia o la smania amorosa , e terribilmente antiquate, le loro complicanze. Tutte cose da eliminare dal mondo moderno. Nemmeno l'ombra di malessere psichici e di malanni sentimentali doveva varcare la soglia della sua coscienza.