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王国 [Ōkoku] #1

Andromeda Heights

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“È sufficiente possedere un corpo, un cuore e un’anima, e non difetteremo di nulla”

Quando la nonna guaritrice decide di lasciare il Giappone, Shizukuishi si ritrova improvvisamente sola e deve abituarsi in fretta alla vita in città: uno spazio nuovo, incomprensibile e persino minaccioso. Porta sempre dentro di sé il ricordo della vita tra le sue amate montagne, in comunione perfetta con piante e animali, ripensa alle notti stellate e al verde brillante, alle mille manifestazioni della natura, agli sguardi delle persone che si avventuravano per quei sentieri impervi serbando nel cuore la speranza di una guarigione. Lontana dal suo ambiente, Shizukuishi cercherà una nuova famiglia, una casa in cui tornare, qualcuno da amare, una dimensione in cui poter essere se stessa. E un giardino pieno di cactus. Una storia di solidarietà e amicizia, di rispetto per la natura e per gli esseri umani. Piccoli gesti, percezioni sottili, silenziosi linguaggi: un romanzo delicatissimo e dai toni tenui che invita a sospendere per qualche ora l’incredulità e a tornare alla gioia tranquilla delle cose semplici.

100 pages, Paperback

First published January 1, 2002

21 people are currently reading
582 people want to read

About the author

Banana Yoshimoto

236 books9,175 followers
Banana Yoshimoto (よしもと ばなな or 吉本 ばなな) is the pen name of Mahoko Yoshimoto (吉本 真秀子), a Japanese contemporary writer. She writes her name in hiragana. (See also 吉本芭娜娜 (Chinese).)

Along with having a famous father, poet Takaaki Yoshimoto, Banana's sister, Haruno Yoiko, is a well-known cartoonist in Japan. Growing up in a liberal family, she learned the value of independence from a young age.

She graduated from Nihon University's Art College, majoring in Literature. During that time, she took the pseudonym "Banana" after her love of banana flowers, a name she recognizes as both "cute" and "purposefully androgynous."

Despite her success, Yoshimoto remains a down-to-earth and obscure figure. Whenever she appears in public she eschews make-up and dresses simply. She keeps her personal life guarded, and reveals little about her certified Rolfing practitioner, Hiroyoshi Tahata and son (born in 2003). Instead, she talks about her writing. Each day she takes half an hour to write at her computer, and she says, "I tend to feel guilty because I write these stories almost for fun."

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Community Reviews

5 stars
170 (16%)
4 stars
374 (35%)
3 stars
363 (34%)
2 stars
119 (11%)
1 star
20 (1%)
Displaying 1 - 30 of 100 reviews
Profile Image for Valentina Liviero.
127 reviews36 followers
April 13, 2015
"Una ragazza protetta e con lo sguardo fisso sul mondo, che a qualsiasi età per gli dei sarà sempre bambina, e poi ancora il mondo, piccolo e insignificante ai loro occhi ma rischiarato da una luce viva. Questa è la mia piccola storia."

Bellissimo il primo capitolo di questa quadrilogia de Il Regno . La scrittura della Yoshimoto è semplice e scorrevole, ma ti cattura e ti incanta come una favola. La sensazione di tranquillità che traspira in queste pagine è fortissima, e per la prima volta nella mia esperienza da lettrice credo di essermi innamorata dei cactus. Consigliatissimo!
Profile Image for Ila.
37 reviews
May 17, 2015
Niente e nessuno riesce a trasmettermi così tanta tranquillità come la Yoshimoto
Profile Image for Marcello S.
647 reviews291 followers
July 15, 2015
Io e Banana ci siamo persi di vista parecchio tempo fa.
Credo di aver letto un paio di cose, non mi erano piaciute granché e la nostra storia era finita lì.

Poi in biblioteca mi passa per le mani questo libretto dal titolo scintillante, prima parte di una tetralogia denominata “Il Regno”.
(Nella testa intanto i riferimenti a Carrere e Von Trier si sprecano)
Decido di prenderlo pensando "Wow, questa è la volta buona per ritrovarci e volerci bene per sempre".

Si è già capito che invece era meglio se lo rimettevo sullo scaffale.
E’ un libro in cui non accade nulla. Dove trovi gente che legge nel pensiero o che cura malattie gravi facendo bere del tè (di cactus).
Spiritualità dappertutto.

Dove ti becchi frasi tipicamente giappo come questa:
“La sua voce, leggermente nasale, era limpida, con un riverbero dolce, come di foglie morte mosse dal vento.”
(cioè? non l’ho capita com’è sta voce…)

Almeno è breve.
Due stelle perché alle signore si porta rispetto. [53/100]
Profile Image for Megres..
228 reviews49 followers
April 16, 2015
Sono sorpresa perché non sembra nemmeno un libro della Yoshimoto!
Mi è piaciuto molto più di quanto mi aspettassi ed anche se alcune cose non le ho ancora digerite bene ( il fatto che i cactus parlino alla gente e raccontino storie ad esempio, ed il fatto che lei si preoccupi più delle sue piante che dei vicini che potevano essere morti nell'incendio del palazzo ) è un bel libro.
Sono felice di sapere che ne scriverà altri, perché ora sono curiosa di sapere cosa succederà ai personaggi ( la nonna è sparita dalle prime pagine del libro e si sa solo quel poco che dice la protagonista ) e visto che questo mi è piaciuto, spero che i prossimi siamo all'altezza.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Marco.
157 reviews62 followers
January 17, 2020
L'esatto contrario di un libro d'impatto: non ti scombussola e non ti stupisce, ma ti lascia con un senso di tranquillità e leggerezza impareggiabile che raramente riesco a ritrovare in altre letture.
Profile Image for Roberta.
2,006 reviews336 followers
July 9, 2019
Comincio finalmente la quadrilogia della Yoshimoto. Era qualche anno che la sua leggerezza, l'ariosità dei suoi racconti mi aveva un po' stufato, per cui ho preferito metterla un attimo da parte.
Ora, complice la stagione e il caldo che richiedono appunto storie rinfrescante, infilarsi tra le piante di Shizukuishi è un piacere.

In questa prima parte conosciamo i personaggi e gli ambienti in cui si muove Shizukuishi, le sue difficoltà nell'adattarsi alla vita di città e ai cambiamenti in generale. La positività della protagonista è davvero rinfrescante.
Profile Image for Sara.
6 reviews11 followers
April 30, 2020
Questo è stato il primo libro che ho letto dell'autrice e non mi ha convinto purtroppo, perché tutti i temi vengono trattati con (anche troppa) leggerezza. Bisogna sicuramente entrare nel mondo che crea l'autrice, per tanti aspetti simile al nostro, ma con una spiccata dose di realismo magico e, quindi, bisogna giustamente sospendere l'incredulità. Il problema è che, anche volendo dare all'autrice tutto lo spago di cui ha bisogno, questo porta per la maggior parte a frasi fatte, molto scarne, che unite ad una storia inconsistente e personaggi poco approfonditi, non ti lasciano nulla o quasi. La filosofia alla base di questo libro mi è sembrata per certi aspetti simile a quella di Murakami, ma, per quello che ho letto di lui, quest’ultimo ha uno stile e un modo di costruire i personaggi e caratterizzarli infinitamente superiori. La base di tutta la storia è: credi in te stesso, perché tutto andrà come deve andare, cioè bene se sei una brava persona. Probabilmente letto da adolescente l'avrei apprezzato molto di più, ma adesso mi lascia un po' fredda e perplessa.
Non è comunque tutto da buttare, nella sua brevità intrattiene e regala qualche frase poetica e/o particolarmente azzeccata. (“Quando ci si allontana da villaggi e città abitati dagli uomini e ci si addentra nelle stradine di montagna c'è sempre un punto oltre il quale il mondo cambia totalmente. In ogni luogo ci sono linee di confine – trasparenti, ma nette – tra il territorio degli uomini e quello della montagna.”
“Se mi sono lasciata andare a questo amore tranquillo è perché la persona a cui voglio bene si è avvicinata a me con discrezione, senza rovinare minimamente l’atmosfera di solitudine che sin da allora aveva fatto parte di me.”).
Inoltre i personaggi, soprattutto la nonna, la protagonista e il suo fidanzato, seppur pochissimo caratterizzati da un punto di vista psicologico, hanno degli elementi originali e non banali.
Per quanto riguarda l'indovino Kaede e tutti i dialoghi che lo coinvolgono, come anche tutti i personaggi che gli ruotano attorno, costituiscono la parte più debole del libro, quelle parti sinceramente quasi mi annoiavano perché avevano un che di già visto, soprattutto se si conosce il mondo dei manga, oltre che delle dinamiche interpersonali troppo stereotipate.
In definitiva consiglio questo libro a ragazzi o se si cerca una storia particolarmente leggera e veloce. Un ultimo appunto: a qualcuno potrebbe urtare la sensibilità il fatto che in questo libro si curino malattie (anche gravi, come tumori) con del tè. Per quanto riguarda questo punto controverso, secondo me bisogna considerare che l’autrice si ispira molto al folclore giapponese e alla sua religione, quindi bisogna darle la possibilità di creare il mondo che preferisce, senza attribuirgli dei significati dal punto di vista “occidentale”.
Profile Image for vee.
48 reviews
December 30, 2023
ho preso questo libro in mano piena di aspettative. lo avevo letto anni fa, dunque ricordavo la storia in linee generali, ma avevo completamente rimosso la maggior parte dei dettagli e delle informazioni.
tuttavia penso che se lo riprendessi in questo esatto momento e lo rileggessi, pur conoscendo l'intera trama e i particolari, sarebbe in grado di sorprendermi comunque.
"è sbagliato sprecare energie per odiare", dice l'autrice nel libro. quindi posso impiegarle per amare e per dire che questo libro è un'avventura coinvolgente ed indimenticabile da fare almeno una volta nella vita, un po' come quei viaggi che si dice vadano fatti e che solo chi li ha affrontati davvero sa quanto ti segnino nel profondo.
l'unica cosa che mi dispiace è che avrei adorato leggere più storie dei clienti di kaede, non solo per approfondire le sue abilità ma, attraverso esse e la scrittura incantevole di banana yoshimoto, anche per immergersi nella cultura giapponese e venire a conoscenza di informazioni, usanze, "cose"; anche quelle all'apparenza più banali. questo è però un desiderio personale e non posso criticare nulla all'autrice, che è ricca di talento e dotata di una forza delicata nelle parole unica nel suo genere.
leggerò sicuramente qualcos'altro scritto da lei e pubblicato dalla feltrinelli perché la linea che segnava il livello delle aspettative si è notevolmente alzata, e spero (e credo) che non verranno deluse.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Suni.
546 reviews47 followers
December 28, 2018
Primo libro della relativamente recente tetralogia Il Regno, che mi è venuta la curiosità di leggere.
Come forse potevo prevedere, un romanzo non esattamente nelle mie corde: questa parla coi cactus, quella guarisce le malattie incurabili col tè, quell'altro è un sensitivo che da un oggetto capisce tutto di una persona e se gli gira predice anche il futuro.
E poi inizia lentissimo, con una prima metà fatta quasi solo di pipponi filosofico/new age, contemplazioni del cielo stellato, riflessioni sull'anima della natura.
Niente di male, s'intende, e comunque sempre meglio di una visione del mondo per cui l'uomo ha il diritto di abusare del pianeta impoverendolo senza criterio.
Però, cosa posso farci, un certo modo di parlare e scrivere a me fa venire il latte alle ginocchia.
Da metà in poi si riprende, succede finalmente qualcosa, per cui non escludo che il secondo libro potrà piacermi di più, e soprattutto caso vuole che mentre leggevo mi sia trovata in una situazione vagamente simile a quella che vive la protagonista e che alcuni suoi pensieri mi siano stati utili (o magari con buona pace di ogni logica mi sono lasciata suggestionare).
Profile Image for Francesco Adriano Mazzarolli.
4 reviews1 follower
August 15, 2025
In viaggio non avevo altro da leggere, e mio fratello mi ha fatto la gentilezza di prestarmi questo piccolo romanzo. Anche se ho molto apprezzato la sua generosità, mi tocca ammettere che il libro non mi ha particolarmente colpito: pur essendo molto rapido e scorrevole, ho trovato più impattante la sua superficialità e mancanza di significato.
Attenzione: il libro non è scritto male, anzi! Il problema è sicuramente il mio gusto personale, che non danza allo stesso ritmo di quello del libro. Ma nemmeno con lo stesso tempo. O con la stessa canzone. O strumento. O artista. O genere musicale.
Insomma, non mi è sembrato di cogliere alcuna trama effettiva, nessun significato, e quindi non ho provato gusto nel leggerlo.
In effetti, l'autrice stessa dice, nel libro, che la storia non ha un significato, che non c'è propriamente qualcosa da raccontare o un motivo per (non) raccontarla: la mancanza di trama, quindi, è stato un atto volontario, solo che per me si è rivelata una scelta artistica sbagliata.
Ma, probabilmente, non ho colto il punto(.)
Profile Image for Sonia.
277 reviews8 followers
January 18, 2023
Volevo leggere qualcosa di Banana Yoshimoto e ho scelto questo breve romanzo.
Protagonista è Shizukuishi, una ragazza cresciuta in montagna con la nonna guaritrice. Qui la nonna le ha insegnato a conoscere le erbe selvatiche e qui viveva in armonia con la natura. Purtroppo un giorno deve trasferirsi in città per vivere da sola. Shizukuishi ha difficoltà ad adattarsi alla vita in ambiente urbano e ai cambiamenti in generale. Trova lavoro come assistente di Kaede, ragazzo con poteri paranormali, con cui stringe una bella amicizia.
Trama esile, scrittura sicuramente non eccelsa. Sinceramente mi aspettavo di più da Banana Yoshimoto. Fatto sta che il libro non mi ha lasciato niente.
Profile Image for Annalisa.
49 reviews
January 30, 2021
Una storia delicata e semplice. Nonostante il finale, il libro mi ha lasciato un forte senso di pace e tranquillità. In futuro leggerò sicuramente altro di Yoshimoto.
Profile Image for Sonia.
357 reviews5 followers
October 9, 2017
Con i libri della Yoshimoto ho spesso l'impressione di leggere sempre lo stesso romanzo: la protagonista è immancabilmente una ragazza, adolescente o poco più (nonostante Banana scriva da anni ed abbia ormai superato i 50 anni) che affronta la vita da sola, spesso dopo un lutto (meglio se un suicidio anche se in questo romanzo almeno la nonna per una volta non è morta, ma semplicemente trasferita all'estero), incasinata in una relazione con un uomo quasi sempre sposato o lontano e che alla fine trova la sua strada nell'amicizia o nel rapporto con la natura. Non mancano mai elementi di magia (strane religioni, guaritori, visionari, a volte fantasmi) tipici della cultura giapponese.
Eppure nonostante la poca originalità non riesco a smettere di leggerla. Sarà la delicatezza delle descrizione e la semplicità delle storie, brevi e carine nella loro ovvietà, sarà che mi diverto a seguire i ragionamenti contorti delle protagoniste - nei quali spesso fatico a trovare la logica - o l'illusione che riesce a farsi pubblicare lei, con il suo stile e le sue trame semplici, allora forse potrei riuscirci anch'io, volendo! Banana Yoshimoto tutto sommato mi ispira e conforta sempre.
Profile Image for Chiyo.
86 reviews36 followers
December 14, 2015
Affascinante. È l'aggettivo che mi sembra più calzante per descrivere questa prima parte della quadrilogia.
Di per sé la trama è piuttosto lenta e non succedono cose particolari, ma il testo è ricco di spunti riflessivi. Non avevo la minima idea del fatto che si potesse fare amicizia con le piante, in questo caso i cactus.
La figura della nonna è quella che ho ritenuto più interessante, spero che ci sia anche nei capitoli successivi. Vedremo.
Profile Image for Gresi e i suoi Sogni d'inchiostro .
698 reviews14 followers
June 13, 2020
Le persone sperimentano la solitudine, urlano e strepitano di fronte al dolore e alle prove della vita, si misurano con i sentimenti più diversi ma sarebbe sufficiente aprire bene gli occhi per capire che siamo sempre protetti.


Tra me e la Yoshimoto non si è creata nell'immediato una buona intesa. Non si era creata quell'attrazione intensa e irresistibile, quel meccanismo indefinibile che a volte si genera fra due persone che si incontrano per la prima volta, ma un sentimento di dispiacere misto a sconforto. Come le rotaie di un treno che avanzano parallele attraverso uno spazio buio, e a poco a poco vanno ad avvicinarsi impercettibilmente.  A mano a mano che i miei incontri con la Yoshimoto si intensificavano, senza che me ne accorgessi visite inaspettate e inattese nella luminosa città di Tokyo divenivano sempre più frequenti. Quando me ne sono resa conto ho provato una sensazione davvero strana. Non mi sembrava di aver letto niente di nuovo, nulla che mi inducesse a pensare di aver incontrato una persona nuova. La Yoshimoto aveva intrapreso una nuova strada, oppure ero io ad essere cambiata?

Ho sempre pensato che sarebbe davvero interessante intavolare una conversazione con l'autrice, discutere dei suoi romanzi, carpire gli innumerevoli segreti che si celano in storie apparentemente semplici ma profonde. Penso che abbiamo tutti il desiderio di rinfrescarci un po' lo spirito. E Andromeda Heights, seppur breve e frettoloso, è stata quel genere di lettura in cui ho potuto sottolineare tematiche particolarmente care all'autrice: l'amore, la vita, la rinascita, la morte, in cui i libri sono un bellissimo supporto alla sopravvivenza morale: alleviano i dolori alla temibile bestia della solitudine. Su uno spazio indefinito, da qualche parte nella sua testa. In un posto né caldo né freddo, né felice né infelice, come un flusso perpetuo o continuo.


E' sufficiente possedere un corpo, un'anima, e non difetteremo di nulla. Siamo predisposti a vedere sempre la stessa porzione di mondo, dunque ci troviamo. E se qualcuno ha un diverso modo di percepire la realtà, quello rimane un suo problema.


Una ragazza protetta, con lo sguardo fisso su un mondo che è così piccolo e insignificante e rischiarato di una luce viva; un viaggio che avrà inizio in un luogo sospeso nel quale si assapora l'esperienza di un'avventura diversa da quella della vita della giovane protagonista nella quale mi sono imbarcata; la scoperta di una realtà non proprio dissimile alla nostra e che ci fa acquisire un po' di quella energia, quella forza di cui ci parla la Yoshimito. In un girotondo di esperienze di una donna sola, ignara del mondo e della realtà circostante, amante della natura e degli animali che mi ha condotta piuttosto lontana dai propositi iniziali, una storia d'amore e di separazione, ma che senza questo imprevedibile viaggio non avrei mai potuto conoscere.

Risucchiata da un vortice colorato, è bastato un semplice gesto per poterla raggiungere. Un caldo abbraccio. Una sentita pacca sulla spalla. La malinconica e romantica Shizukuishi non è diventata parte della mia vita ma, in pochissime ore, è stata protagonista di una serie di eventi che l'hanno catapultata in una realtà che presto la risucchierà nel suo gesto impetuoso, a quel presentarmi l'ultimo giorno di marzo alla soglia della sua vita, dipinta in diverse sfumature, facendomi venire a tratti l'angoscia e lo sconforto al solo pensiero che l'uomo è condannato a vivere in solitudine.

Guardandomi attorno, vedendo il mondo così come lo ha descritto l'autrice, e facendo alcune considerazioni ho letto Andromeda Heights con la sensazione che questa storia, quest'ennesimo ritratto a sfondo realistico mi avesse risucchiato senza nemmeno che io me ne accorgessi. Scrivo questa recensione lontana ancora milioni di chilometri da dove mi trovavo prima, in cui alla fine quello che resta è solamente un irritante senso di abbandono a cui qualcuno mi ha costretto.

Queste alcune delle considerazioni sulle quali ruota la storia di Andromeda Heights, con le quali è stata concepita la storia di Shizukuishi che, come un viaggiatore proveniente da una dimensione lontana anni luce, mi ha raccontato una storia che sono certa è parte della vita dell'autrice. Nozioni di vita, perle di saggezza estrapolate dal nulla, se non dalla stessa autrice, dalla sua saggezza, dall'esperienze che sedimentano nel suo animo, come uno strumento in cui si conosce la conoscenza di sé: la conoscenza della propria identità, del proprio passato.

Una lettura che altri non è che un tentativo di evasione. Un allontanamento dalla routine, un congedo definitivo dalla stagione primaverile che ha spezzato in due il filo del presente, fuggendo in una realtà completamente diversa da quella in cui vivo. Un romanzo che non spicca per bellezza ne resterà immemore nella mia fervida immaginazione, ma che oltrepassa quella barriera invalicabile dell'insoddisfazione umana. Ci parla di sentimenti, di esperienze conoscitive, dell'amore come un sentimento dolce, sensibile e toccante in cui ho potuto appropriarmi del cielo di un'altra nel momento del suo più grande sconforto.


Non è uno scherzo, è ciò che unisce due come noi, esclusi dalla società, che ci regala un luogo di appartenenza.
Profile Image for bemeLena.
9 reviews
September 12, 2022
Andromeda Heights è il primo libro della serie Il regno.
È un romanzo di formazione di un centinaio di pagine che acquieta l’animo e ti assicura un paio di ore prive di stress.

La giovane protagonista ha vissuto tutta la sua infanzia con la nonna guaritrice in cima alle montagne.
Il loro tempo insieme è scandito dalla raccolta di erbe medicinali e preparazioni di tè che vendono sempre allo stesso prezzo ai clienti che giungono fino a lì.
La nuova vita di entrambe – soprattutto quella della giovane – ha inizio con la loro separazione: a seguito della decisione della nonna di seguire un uomo a Malta, Shizukuishi si trasferisce in città abbandonando la quiete delle proprie montagne.
Qui si troverà a stretto contatto con una realtà del tutto nuova, più cupa e stressante rispetto a quella rasserenante vissuta nella natura.
La giovane imparerà ad adattarsi: acquisterà un appartamento con tanto di spazio dove coltivare quei cactus che le permetteranno di mantenere un legame con i ricordi della sua infanzia; troverà un lavoro come assistente di un giovane veggente, Kaede, con il quale instaurerà un legame profondo e ineliminabile; e troverà anche una persona con cui impegnarsi sentimentalmente.

Se cercate dinamicità, azione e prepotenti colpi di scena, questa lettura vi lascerà l’amaro in bocca.
Se però, al contrario, siete alla ricerca di calma e quiete, di un qualcosa che vi faccia rasserenare i pensieri per alcune ore, Andromeda Heights potrebbe risultare un valido aiuto.

La trama non ha lo scopo di colpire, di incuriosire, se vogliamo dirla tutta è poco intrigante.
Il fascino di questo racconto non si esplica nella semplice narrazione del cambio di vita della giovane Shizukuishi, del suo trasferimento lontano dalle montagne, ma si cela dietro le atmosfere naturali, le descrizioni oniriche e lo stretto rapporto che si può innescare con l’universo.

Lo stile di Banana Yoshimoto è semplice e scorrevole, ma allo stesso tempo profondo e intimo.
A mio parere non è una lettura che va letta con la testa, alla ricerca di chissà quale trama elaborata, ma occorre solo abbandonarsi al flusso delle parole.

Il filo che collega ogni tassello della narrazione è l’amore.
Più forme d’amore fanno infatti da ornamento alla narrazione: quello delicato tra la giovane e la nonna, quello quasi mistico che le lega alla natura e in particolare ai cactus; quello senza pregiudizi di Kaede e Kataoka, la coppia omosessuale che diventerà parte integrante de nuovo mondo di Shizukuishi; e infine quello più “vecchio stampo” tra la protagonista e Shin’ichiro, il possibile compagno.

Da amante della natura, non posso che consigliarlo.
Personalmente mi ha davvero aiutata a non pensare e a staccare la spina.
Sono certa che una volta iniziato, se vi perderete nelle sue atmosfere, non solo lo terminerete in brevissimo tempo, ma vi sentirete la testa anche più leggera. Provare per credere!
48 reviews1 follower
May 22, 2020
Spesso e volentieri mi ritrovo a rispondere delle mie azioni riflessa a uno specchio, a me stessa, le mie scelte sono quasi sempre il frutto di una componente che non posso far finta di non avere: l’istinto. Io sono puro istinto, se ragiono troppo su qualcosa vuol dire che non è la scelta giusta. Vale lo stesso principio per la scelta delle mie letture, le scelgo senza ragionarci troppo e inizio un percorso sconosciuto, in cui so da dove parto ma non so dove arriverò.

Subisco il fascino dell’Oriente, in particolare del Giappone, e tornare a leggere autori come Murakami o Banana Yoshimoto è sempre un’esperienza di vita, perché grazie ai loro libri trovo risposte a delle domande che non ho il coraggio di fare ad alta voce. A quel punto, forse devo credere che esista un’energia sconosciuta secondo cui sono i libri a scegliere quando essere letti.

La tetralogia “Il regno” di Banana Yoshimoto mi ha polverizzato, mi ha fatto sentire grande ma anche tanto piccola, fino a sentirmi polvere. Ero inconsapevole che si trattasse di una serie di quattro romanzi; così quando ho terminato il primo “Andromeda Heights” avevo un grosso punto interrogativo, che ho cancellato piano piano con la lettura dei romanzi successivi: "Il dolore, la magia, le ombre", "Il giardino segreto" e "Another World".

“Il regno” è una tetralogia che tocca tanti punti nevralgici come il dolore, la sconfitta, la gelosia, il desiderio di maternità, l’amicizia, l’attrazione sessuale non corrisposta, il legame con la natura, i poteri paranormali, il potere curativo delle piante, la morte, l’abbandono, la cucina giapponese e ultimo, ma non per importanza, è il confronto tra nazioni diverse quando si parla di omosessualità. In Giappone vivere da omosessuale è motivo di vergogna, non è un legame sentimentale e affettivo riconosciuto dalla società. Strano che una società così evoluta sotto tanti aspetti, poi sia così conservatrice nel considerare i rapporti sentimentali in modo diverso a seconda della circostanza, questo disagio sarà tangibile in ognuno dei quattro romanzi.

Non ho voluto inserire il dettaglio dei quattro romanzi di proposito, mi basta dare l’input della storia di Shizukuishi e Kaede, e di tutti gli altri protagonisti che si aggiungeranno con estrema naturalezza e che si incastreranno perfettamente in una storia che lascia un’impronta sul cuore.

Il mio libro preferito tra i quattro? Mi sento di dire, senza troppi ragionamenti, il terzo: “Il giardino segreto”, infatti, è il libro in cui c’è l’ennesimo abbandono vissuto da Shizukuishi e ancora una volta ci sarà Kaede a spiegarle razionalmente che lo spazio e il tempo che lasciamo alle persone, è per chi vuole restare.
Profile Image for ELIANA.
120 reviews4 followers
April 30, 2021
Shizukuishi si ritrova all’improvviso sola, l’anziana nonna, donna indipendente,.moderna che lavora come guaritrice esperta di tè ed erbe medicinale , ha deciso di lasciare il Giappone.
Shizukuishi, si sposta a vivere sola in città e non riesce ad accettarne la vita frenetica, le difficoltà economica, i ricordi della vita in montagna , in isolamento, con la nonna sono quasi mancanze come quella per le sue amate montagne. Lei trova sollievo con le sue amate piante, i cactus la aiutano a trovare una sorta di tranquillità. La sua vita migliorerà con Kaede, sensitivo ipovedente che la assume come aiutante. Tra loro nascerà una amicizia profonda, fatta di sensazioni e profumi, la ragazza non si sentirà più sola come un tempo e riuscirà a continuare a vivere in città.

Mi piace come l'autrice riesce a far passare serenità e tranquillità in questa storia. A tratti la scrittura è poetica, pir essendo un breve racconto mi è stato facile provare empatia e simpatica per i protagonisti di questa storia. Ho apprezzato particolarmente i rimandi alla medicina tradizionale asiatica, e la storia di Kaede che, sembra un personaggio fluttuante tra la."magia" delle energie che legano le persone e la realtà del vivere con i piedi per terra.
Profile Image for HimeClaire.
29 reviews9 followers
March 28, 2018
È la prima volta che mi approcciavo a questa autrice, da molto volevo leggerla e non sapendo bene da dove iniziare ho provato con questo libro.
Sono rimasta un po' disorientata alla fine, forse perché ho scoperto dopo che fa parte di una serie di più libri. Lo stile dell'autrice mi ha rilassata tantissimo, non mi era mai capitato, nonostante forse penso di non aver compreso totalmente questo libro, mi ha lasciato un senso di quiete interiore che più volte mi sono sentita in pace ...proprio come quando la protagonista è in mezzo alla natura, insieme ai suoi cactus.
Ho apprezzato tanto il rapporto creato tra la protagonista e Kaede, il personaggio di lui mi ha intrigata un sacco.
A lettura compiuta, riflettendo, penso che avrei dovuto avere basi più solide sulla cultura nipponica, soprattutto spirituale, per comprendere quest'opera. Sicuramente quando mi deciderò a leggere i volumi successivi mi farò le basi sia su alcuni aspetti del Giappone, sia sul modo di pensare dell'autrice leggendo forse uno dei suoi primi libri.
Profile Image for Jessica Puglia.
Author 1 book2 followers
May 7, 2021
Era da un po' che non leggevo un libro di Banana Yoshimoto, ma il primo amore non si scorda mai, infatti mi sono avvicinata alla cultura giapponese, proprio attraverso il suo primo romanzo, "Kitchen" pubblicato in Italia tanti anni fa.
Il libro si legge in poche ore, è una lettura leggera e piacevole, che ho apprezzato particolarmente per la sensazione di calma e tranquillità che mi ha trasmesso.
La protagonista, Shizuhuishi, prende il nome da un cactus ed il suo rapporto con queste piante si rivela profondo e viscerale.
Cresciuta insieme alla nonna, isolata tra le montagne, una volta trasferitasi in città, dovrà imparare a vivere in modo diverso e troverà un equilibrio anche grazie alle sue amate piante.
In questo romanzo ho ritrovato i personaggi bizzarri e fuori dagli schemi tanto amati dalla scrittrice e che mi hanno sempre affascinato.
Il libro fa parte di una serie, nota come il regno, così composta:

✔Andromeda Heights
✔Il dolore, le ombre, la magia
✔Il giardino segreto
✔Another World
Profile Image for Giada Francescato.
181 reviews1 follower
July 27, 2021
Ho deciso di leggere questo libro perché sentivo sempre parlare del fenomeno Banana Yoshimoto. Ero stata avvertita che questa autrice scrive in un modo che o si ama o si odia. In realtà non posso dire di amarlo, ma nemmeno di odiarlo e mi riservo di decidere dopo che avrò letto il seguito. Non ho mai letto nulla di simile, Banana scrive in un modo che non posso che definire "giapponese". Ogni frase ha importanza e significato, nulla è lasciato al caso, anche se talvolta risulta di difficile comprensione. La storia è raccontata in prima persona dalla protagonista in modo spontaneo e fluido, con spazio per riflessioni e descrizioni che contribuiscono ad evocare l'atmosfera e lo stato d'animo della protagonista stessa. Il libro è molto breve e la storia si interrompe in modo improvviso, lasciando la curiosità di leggere il secondo volume (ammesso che lo stile sia di nostro gradimento e che si sia arrivati alla fine). Suggerirei a chiunque non avessi mai letto nulla della Yoshimoto di provare: la lettura non impiega molto tempo dopotutto, e può essere quasi leggera.
284 reviews1 follower
April 24, 2023
Un altro classico di Banana Yoshimoto. Non so se definirlo classico in termini di successo o consacrazione, ma Andromeda Heights mi è sembrato un classico di questa autrice in quanto a temi trattati e stile, ormai riconoscibile e direi anche confortevole.
La trama parla di una ragazza, la protagonista, che si ritrova a cambiare vita più o meno all'improvviso.
Da una situazione iniziale in cui lei vive in montagna con la nonna, occupandosi di raccogliere piante e preparare the per i clienti che le raggiungono, bisognosi di trovare soluzioni ai loro mali fisici, si ritrova a doversi trasferire in città.
In questa nuova avventura troverà comunque modo di rimanere legata alla parte sovrannaturale del suo passato, diventando assistente di un sensitivo, e manterrà il suo contatto con la natura attraverso le piante.
In meno di 100 pagine ho ritrovato una sacralità ben espressa della natura, che assume forme diverse nei diversi tratti della narrazione, il sovrannaturale, l'abbandono tipico di Banana Yoshimoto, il legame con la nonna, anch'esso molto presente nei romanzi dell'autrice.
In generale ho avuto un senso di ottimismo che arriva tramite l'evoluzione della protagonista che elabora tutto ciò che di spiacevole le capita in modo da trasformare queste energie in qualcosa di positivo, in un modo per voltare pagina.
Profile Image for kiki  ๋࣭⭑   .
44 reviews
June 28, 2025
non sapevo esattamente cosa aspettarmi da questo libro. non ho mai letto nulla dell'autrice, ma questo racconto mi aveva ammaliata non solo per la sua copertina particolare ma anche per la premessa scritta.

ed invece mi ha sorpreso positivamente. nella sua breve storia, la yoshimoto è riuscita a raprirmi e a trasportarmi tra le montagne giapponesi, dove la protagonista ha vissuto. mi sono ritrovata tra le piante selvatiche, seduta con shizukuishi fuori dalla sua casetta a guardare il cielo stellato. mi sono ritrovata seduta a lei e a kaede a casa di quest'ultimo, ad assaporare il tè appena creato e nel sentirmi in pace con me stessa.

ci sono tanti motivi per il quale mi è piaciuto e per la quale sono curiosa di leggere il resto della serie. spero sinceramente di riuscire a innamorarmi di questa serie :)

Profile Image for Diego.
88 reviews
August 4, 2024
Credevo che fosse uno dei soliti racconti della Yoshimoto, invece si è rivelato essere molto di più. Ho trovato in Andromeda Heights una storia originale, o almeno un tentativo da parte dell'autrice di distaccarsi da alcuni cliché, cioè degli elementi ricorrenti di cui spesso i suoi racconti sono stracolmi. Questo è il primo aspetto che ho apprezzato, oltre ovviamente alla scrittura che è sempre molto poetica. Mi sono piaciuti anche gli aspetti "magici" di questo libro. Oggettivamente non credo che sia il migliore della Yoshimoto (ancora non li ho letti tutti ma credo che Kitchen rimanga il migliore) però per adesso è il mio preferito: mi sono affezionato ai personaggi, ho apprezzato le ambientazioni e la scrittura anche se nelle prime pagine l'ho trovata un po' lenta.
Profile Image for Tina.
Author 1 book25 followers
August 18, 2017
E' stato un libro dal ritmo molto tranquillo, quasi sonnolento, privo di avvenimenti importanti, eppure, nonostante questo posso dire che è stata una lettura piacevole. La protagonista è un po' particolare, svasata e immersa nel suo mondo fatto di piante, e non mi sono affezionata particolarmente al suo personaggio, ma ho apprezzato Kaeda, un'altra delle figure principali del romanzo. Sono curiosa di andare avanti con i libri successivi, anche se penso di aver capito che la caratteristica vincente della serie non sarà la trama avvincente quanto la placida scorrevolezza che ti porta senza sforzo fino alle righe finali.
Profile Image for kuri ୨୧.
10 reviews
May 11, 2022
this book is the best thing that happened to me.
many people said that they don't like it because it's too simple and there isn't a real storyline to follow, but i love it for this reason.
i am a person who loves and always tries to enjoy simple things and everyday gestures. i loved how banana put nostalgia and love into things like making tea and caring for plants and cactus.
as many people say, banana yoshimoto's books leave you with a sense of tranquility and unparalleled lightness that you can rarely find in other readings. i love everything about this book, it's definitely my new favourite book that i would read another thousand times <3
Profile Image for Sara Barcella.
7 reviews
May 13, 2024
Andromeda Heights è il primo libro della saga “Il Regno”.

Nel concreto in questo libro non succede granché. Non c’è una trama articolata.
La vera bellezza si cela nella scrittura, nella tranquillità che trasmette e nell’attenzione per le piccole cose della quotidianità.

La protagonista, cresciuta con la nonna, abbandona la montagna dove ha trascorso la sua infanzia, imparando a curare le persone con erbe naturali e tè, e si trasferisce in città. Qui troverà amore e sicurezza in altre persone che le sono vicine.
Il suo amore per la natura e le piante, specialmente i cactus, è infinito e la Yoshimoto ce lo trasmette tutto.

Tanta spiritualità e un pizzico di realismo magico.
Profile Image for Angela.
93 reviews5 followers
September 14, 2019
Non è una lettura malvagia. È scorrevole (e breve) quindi va via veloce. Ma devo dire che non mi ha lasciato nulla (non so se dipenda dal fatto che è il primo di una trilogia). L'unica cosa che ho apprezzato è quest'atmosfera molto spirituale (ma anche troppo) che in alcune parti ci sta bene, ma in altre sembra di leggere di magia. Un po' troppo surreale. È il mio primo libro di Banana Yoshimoto e stento a credere alle buone recensioni lette in giro su di lei. Non vorrei fosse un altro caso Ferrante.
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