Per anni Leo Ortolani ha recensito, con stile divertito e salace, i film che in qualche modo hanno deluso le sue aspettative di fanboy. Le recensioni, a fumetti, sono uscite sul suo amatissimo blog Come non detto, e BAO Publishing le raccoglie, insieme a numerose inedite, in questo volume in bicromia, cartonato a dorso tondo, impreziosito da quattro prefazioni affettuose scritte (e in tre casi su quattro disegnate) da Alessandro "DocManhattan" Apreda, Giacomo Bevilacqua, Roberto Recchioni e Zerocalcare. Un volume divertensissimo sulle meccaniche della narrazione, della risata, e di come la scimmia che a volte ci prende all'idea dell'uscita di un film un giorno semplicemente se ne vada. Sbattendo la porta.
Leonardo Ortolani, better known as Leo, is an Italian comics author, creator of the popular comic strip series Rat-Man and Venerdì 12.
From an early age, Ortolani showed a great passion for the world of comic books, and in particular The Fantastic Four by Jack Kirby and Stan Lee, which will affect its style of narrative.
After finishing high school, he enrolled at 'DSU[disambiguation needed], the faculty of Geology, another experience that marked him deeply. While at university, Ortolani draws his characters first, and the theme of geology became a catchphrase of the first issues of his major work, Rat-Man.
In 1989 endured the publishing house Comic Art two stories: the tragic and the other comic. The publisher Rinaldo Traini published the comic story on the second Spot (supplement of Eternauta dedicated to beginners), marking the Birth of Rat-Man.
The shocking origins of Rat-Man earned him an Ortolani the award for best newcomer to the writer Lucca Comics of 1990. With visibility gained, Leo began to collaborate with magazines and fanzine independent.
For the fanzineMade in USA created two more stories starring Rat-Man ( Topin! The Wonder Mouse! And From the Future) and several parodies of superheroes (including X-Men, Fantastic Four and Superman).
The most important works of this cycle are the four stories about Fantastic Four, as an ideal continuation (parodied) the work of Jack Kirby. Kirby stopped drawing Fantastic Four with the number 102: Ortolani realized the numbers 103-106, completely upsetting the group. Called to military service in 'Air Force, Ortolani drew inspiration from life in the barracks gathering their experiences in a detailed diary that became the initial starting point for The last rookie, a series strips on military life (the same as the protagonist Ortolani) which were then published as an appendix to Storm Trooper.
During this period, Ortolani also collaborated in Starcomìx humor magazine directed by Luca Boschi and published by Star Comics in Totem Comic and Totem Extra, where he made The impervious, Clan, The wonder of nature and The wonders of technology. In this period he also strips the series Those of Parma, published in the Gazzetta di Parma, speaking of the city of Parma and its inhabitants, a selection of which was collected in the volume Editions Bands Dessinée.
The short stories of the series of Wonderland were then taken years later, collected in three volumes by Panini Comics.
In cucina ho un disegno di Ratman che Leo Ortolani mi fece nel '97. Se ne evince che il mio affetto per l'autore é più o meno quello espresso nelle prefazioni di questa raccolta anche da Zerocalcare. Fatte queste premesse, per chi ha già seguito il blog di Leo non ci saranno molte novità (forse vignette ancora più rimpicciolite a causa dell'adattamento di formato da Web a cartaceo): il solito talento fumettistico cristallino con un senso della battuta quasi sempre chirurgico. Sottolineo il quasi, perché ora arriviamo alla questione che mi ha fatto storcere il naso, che non é stato tanto il trovarmi d'accordo o meno con alcune recensioni (su alcune in totale sintonia, su altre decisamente no, ma é un gioco che l'autore giustifica molto bene nell'introduzione del volume), quanto piuttosto una serie abbastanza numerosa di battute a sfondo sessista, omofobico e transfobico. Mi spiego meglio: come dicevo, lo conosco come autore Ortolani, queste cose ce le mette da quando ha cominciato a fare fumetti, e sono il primo fan del politically uncorrect. Solo che alla luce di come si é evoluto il mondo, anche questi residui di comicità che trae humus dalla caserma avrebbero potuto subire qualche evoluzione, qualche emancipazione. La battuta su Rey in Star Wars é di un sessismo agghiacciante. I continui riferimenti alla paura di sembrare gay sono terribilmente insistenti. E non facciamoci mancare IL trans ripetuto più e più volte: magari la battuta puoi anche farla, ma che si usi l'articolo corretto. Mi rendo conto che ai più suoneranno come pignolerie, ma credo che un autore della caratura e del talento di Ortolani abbia la responsabilità di aggiornare il proprio repertorio alla sensibilità moderna, perché il suo talento non ha bisogno di adagiarsi su certi cliché vanziniani, come dimostrano invece altre gustosissime battute. Per tornare a Zerocalcare, uno che per far ridere non ha bisogno di ricorrere a stereotipi di genere (cosa che ha anche dichiarato di evitare consapevolmente), capisco alla fine del volume il perché abbia messo così tanto le mani avanti nella prefazione. Mi si perdoni la serietà della recensione, ma siccome sono sicuro che questo volume avrà molto successo ho preferito evidenziare cosa non va affatto rispetto invece a cosa funziona perfettamente, confidando in un dibattito costruttivo.
Avevo già letto qualche recensione a fumetti di Ortolani in precedenza, ora però sono tutte quante insieme in un unico volume! Il buio in sala è la raccolta delle recensioni cinematografiche a fumetti che Leo Ortolani ha pubblicato tra il 2013 e il 2015 sul suo blog. Qui Rat Man non c'è, ma Ortolani non si smentisce, anzi torna ai fasti di un tempo, con battute irriverenti a raffica e risate assicurate. Non voglio fare spoiler, ma vi assicuro che dopo la lettura anche voi chiamerete Vin Diesel "Gigioni"!
P.S. Il libro sarà disponibile in tutte le librerie dal 26 maggio, ma era già acquistabile in anteprima presso alcune fiere del fumetto. Da qui la recensione anticipata.
Buona parte delle recensioni le avevo già lette sul blog di Ortolani, ma è sempre divertentissimo rileggerle. Sì, anche quelle con cui non sono d'accordo. Grande Leo!
Questa è una raccolta delle recensioni "a fumetti" che Leo Ortolani, nerd incallito come molti di noi, ha pubblicato negli ultimi anni sul suo blog: il volume comprende tutti i principali franchise e blockbuster usciti sul grande schermo – dai film Marvel e DC alle sfumature, da Star Wars a Spider Man, Terminator, Mad Max, Lo Hobbit e chi più ne ha, più ne metta. Sul fatto che siano delle recensioni molto divertenti, non ci sono dubbi (quella delle Sfumature le batte tutte, soprattutto la considerazione, quantomai vera, sulla totale assenza di espressività di Dakota Johnson, proprio simile a quella di una platessa). Non ho dato la quarta stellina, perché alcune non le ho molto capite. Anche se non ho condiviso sempre i giudizi di Ortolani, bisogna ammettere che mette in luce degli aspetti interessanti, a partire dalla tendenza Marvel di buttare tutto in "caciara", sacrificando l'epicità della narrazione in nome di battutine un po' inutili ed effetti speciali esagerati. Di fatto, non si può non notare come, dei film più attesi, più pompati degli ultimi anni, ben pochi si sono veramente dimostrati all'altezza di cotante aspettative – Episodio XII (e qui abbiamo la recensione del teaser, del trailer finale e del film stesso), Age of Ultron o Civil War. E poi ci sono le cause perse, come l'ultimo tentativo, fallito ovviamente, di fare un film decente sui Fantastici Quattro. Le risate non sono mancate, ma un po' mi è dispiaciuto vedere il giudizio negativo su personaggi e/o film da me molto amati, come Loki o Smaug. Comunque è un volume consigliatissimo per gli amanti di cinema che vogliono farsi quattro risate.
il libro raccoglie le cinerecensioni a fumetti di Ortolani; alcune già le avevo viste sul blog, altre me le ero perse, tutte sono estremamente divertenti (tanto che in pubblico ho rischiato di fare pessime figure ridendo di gusto).
Le cinerecensioni umoristiche di Zerocalcare e Stefano Disegni per Wired e Ciak sono uno spasso... Ma questo volumone di Leo Ortolani, raccolta di strisce pubblicate sul suo blog, é davvero il top del top se siete degli appassionati di "cinefumetti" come me. Caldamente consigliato a tutti i fanboys di film sci-fi, action e supereroistici. Lo leggerete e rileggerete ridendo a crepapelle.
"Io non sono un amante del cinema. Io sono il marito." Leo Ortolani.
Le avevo lette quasi tutte man mano che uscivano, queste recensioni a fumetti. Ma col passare degli anni sembrano sempre nuove, e continuano a far ridere come idioti.
"Sono nerd, è nella loro natura". Sacrosanta verità...
Divertentissimo, è impossibile non essere di buon umore mentre si legge un fumetto di Ortolani, anche quando recensisce male film che ha te sono piaciuti!
Durante la lettura, ho provato l’alternarsi di questi tre momenti:
- grasse risate accompagnate da pesanti pacche sulle ginocchia; - risate a denti stretti; - sguardi perplessi.
Da ripetere non necessariamente in quest’ordine.
Ortolani é un autore che ammiro da molto tempo, capace di passare dal riso amaro alla pura demenzialità nel giro di poche battute. Questo volume é una raccolta di recensioni cinematografiche pubblicate sul proprio blog, e ci sta che sia sottotono rispetto agli albi che seguono una storia epica (come Venerdì 12) o decisamente più impegnata (Cinzia).
Concludo schierandomi dalla parte di chi ha apprezzato Prometheus, soprattutto nella versione integrale, dove quantomeno la trama é esposta per intero. E comunque le bisce aliene si possono toccare lo dice Legambiente.
Come hanno fatto notare anche in altre recensioni, non aggiunge niente a quanto già pubblicato (e spesso già letto) sul blog di Ortolani. Si tratta comunque di recensioni godibilissime e molto divertenti (quella de “La Desolazione di Smaug” vale da sola il prezzo del libro, secondo me), che in questo formato possono ovviamente rivelare una certa ripetitività in termini di battute. Assolutamente da aggiungere in qualsiasi collezione del materiale di Ortolani.
Dopo la delusione di OH! Il libro delle meraviglie, posso dire di essermi riconcigliata con Ortolani. Sono in piena sessione estiva d'esami e mi sono ritagliata delle pause dallo studio per leggermi poche recensioni alla volta e ridere di gusto, perfino per i triviali e inevitabili giochi di parole su Shame, film che ho amato moltissimo. In compenso mi sento autorizzata nel mio odio più o meno generalizzato nei confronti dei film Marvel.
Approfittando di una promo Kindle Unlimited, ho letto per la prima volta un fumetto di Ortolani e... MAH. Pensavo lo avrei trovato divertente e invece e' stato un grande MAH. (ho pure recuperato uno dei suoi Rat-Man per capire se avevo sbagliato proprio come prima lettura ma no, stesso livello di MAH)
Niente di elaborato, c'è qualche battuta abbastanza di cattivo gusto, altre sono semplici ma molto divertenti. Non val la pena comprarlo, ma strappa più di una risata nonostante la ripetitività.
Per fare il battutone più scontato del secolo, diciamo che questo libro a lettura conclusa mi ha fatto esclamare "mah", come da titolo. Di solito l'umorismo di Ortolani è (quasi) sempre nelle mie corde, e nonostante qualche sfondone trovo che le sue gag siano divertenti e originali. Con questo libro invece mi è sembrato di leggere nient'altro che lamentele su lamentele su quanto faccia schifo la Marvel e su quanto la Disney stia rovinando tutti i franchise su cui sta mettendo le mani... Alcune recensioni sono anche spassosose, altre sono parecchio sottotono, la maggior parte al massimo mi ha strappato un sorriso qui e là. Secondo me vale la pena comprarsi il libro giusto se siete grandissimi fan di Ortolani e non potete perdervi una sua pubblicazione, altrimenti ci si può tranquillamente leggere le recensioni migliori sul blog dell'autore ed evitare di spendere 17 €.
Niente da dire. Ha ragione chi sostiene che si può essere in profondo disaccordo con Leo sulle recensioni date ai film, ma non si può non ridere a come te le mette lì lui. E come riesce a sintetizzare a volte: una sola vignetta su Capitan Harlock dice tutto e di più. Ho fortemente apprezzato anche i trailer a Star Wars VII, e tante altre. Ma quella che li batte tutti secondo me resta Mad Max: Fury Road! "L'ho fatto solo perché credevo fosse un porno" dice lei, in lacrime, non sapendo come giustificarsi.
Certo, recensisce solo film da 15enni e gli è piaciuto Prometheus, in più il libro è una raccolta di materiale pubblicato sul blog che è poco più che una serie di veloci appunti, spesso ripetitivi. Però si ride parecchio e non poteva essere altrimenti.
3.5 Raccolta delle recensioni che Ortolani pubblica sul suo blog. Alcune recensioni sono divertenti e taglienti (anche per chi non ha visto il film in questione), altre sembrano un po' sotto tono. Lettura piacevole e rilassante.
Ortolani, il geniale autore di Rat-man, è evidentemente appassionato di un genere di cinema che, al contrario, a me ha interessato sempre pochino: quello dei supereroi o della fantascienza distopica. Pure, quando qualche tempo fa mi sono trovato con una mia amica a vedere “Man of steel”, un film colossale su Superman, ho capito due cose: che forse mi stavo perdendo qualcosa, e che quella dei supereroi e della fantascienza costituisce forse la più significativa mitologia contemporanea, significando per noi quello che Iliade, Odissea e mitologie varie significavano nell’antichità classica (d’altra parte cos’era Ercole, il fortissimo raddrizzatore di torti, se non l’antesignano di tutti i supereroi?) La maggior parte dei film recensiti in questo libro non li ho mai visti (Man of steel è appunto una delle poche eccezioni). Se ho scelto di comprarlo non è tanto per avere una guida al cinema “altro da me”, anche perché nella maggior parte dei casi le recensioni di Ortolani sono stroncature; quanto perché si tratta di stroncature esilaranti, giocate sul filo di un sarcasmo irriverente e divertentissimo, e per certi versi, anche se non fanno sconti, il fatto di essere pronunciate da simpatici pupazzetti le rende, almeno in apparenza, più amabili e innocue. Quattro stelline invece di cinque per l’insopportabile sfondo azzurro delle pagine. Che bisogno c’era?
Non seguo regolarmente Ortolani. Di suo credo di aver letto solo l'antologia pubblicata da Repubblica nella sua collezione di fumetti una decina di anni fa. Non mi aveva entusiasmato.
Questo l'ho preso all'Archivio perché era bello azzurro e spiccava sullo scaffale.
Non mi è piaciuto. Io capisco che a un critico non piaccia niente per mestiere, ma tutte le recensioni di Ortolani son negative. Ad eccezione di una, in cui loda un film della Marvel, genere che solitamente disprezza. Per il resto non c'è niente che gli vada bene, per un motivo o per l'altro. O sceglie di recensire solo i film che non gli piacciono. Non conoscendo il soggetto non posso dire.
Letto perché era disponibile, non l'avrei comprato di mio. E di sicuro non tornerò a leggerlo.
Ho conosciuto Leo Ortolani attraverso la lettura di alcuni numeri di Rat-Man e già lì non si era risparmiato nel farmi ridere a crepapelle. Qui troviamo una raccolta di recensioni a fumetti di film famosi e apprezzati dal pubblico, che Leo esalta o demolisce completamente. Devo ammettere che anche quando ha demolito film che ho amato, la cosa non mi ha dato fastidio, anzi, mi ha divertito ancora di più. Questo perché lui stesso ammette all'inizio, che non giudica i nostri gusti, visto che lui ha amato un film che a tutti ha fatto schifo. Il cinema è soggettivo e Leo lo rende in questo volume un allegra carnevalata. Adorato. Voto 5⭐
Mah, che dire... Libro che si legge con gusto, velocemente, con battute a raffica, di cui alcune che mi hanno fatto davvero ridere di gusto. Molti dei film presi in esame non sono i "classici", ma solo quelli di genere fantascientifico o supereroistico: quelli, alla fin fine, su cui è più facile costruire battute o situazioni divertenti perchè hanno una fan-base non tanto di intenditori di cinema, ma quanto di "precisini" e di pignoli. Funziona molto bene, a patto che sappiate a cosa andate incontro. Se invece cercate qualcosa di critica cinematografica a 360 gradi, seppur ironica e scanzonata, guardate altrove.
A parte Star wars, non ho visto mezzo film di quelli recensiti da Leo Ortolani in questa raccolta. Un autentico nerd, che va al cinema a vedersi solo film sui supereroi. Gusti più diversi in ambito cinematografico non potremmo averne (ed infatti io ho adorato l'ultimo Star Wars).
Eppure ho riso come una pazza. Una pazza.
D'altronde l'unico supereroe che amo è Rat-Man <3.
Il Buio in sala è un libro convincente che mi ha fatto ridere. Ortolani ha uno stile ironico pungente, dissacrante, a tratti quasi feroce. Unica pecca secondo me è la poca coerenza tra i film scelti. Troppo diversi. Avrei preferito solo cinecomics perché sono stati i capitoli più spassosi in assoluto in cui mi sembrava maggiormente ispirato.
Fantastico! Battute che fanno ridere ad alta voce e spesso a crepapelle, è stato divertente anche se non avevo visto tutti i film di cui Ortolani ha disegnato la recensione. La mia parte preferita rimarrà sempre "Il risveglio a forza" con il collirio Fresconi. Do 4 stelle perché talvolta le battute a sfondo LGBTQI sono volgari ed esagerate.
Non era quello che immaginavo. Recensioni di film a fumetti, l’80% che non ho visto ne sentito nominare. Uniche note positive le prefazioni di Zero Calcare e Keison Bevilacqua. Il resto non mi è per nulla piaciuto.
Format originale ma.. nonostante alcune recensioni esilaranti molti dei film non li conosco (Leo ma che cazz di film vai a vedere?!) e di conseguenza il risultato finale è un po' fiacco. La vignetta su Monica Bellucci però l'ho fotografata