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Dio odia le donne

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Quando si tratta di discriminare la donna, le principali religioni monoteiste sono tutte d’accordo. Ogni donna sarà etichettata come figlia di Maria o figlia di Eva: la donna è l’origine del peccato, la tentatrice che seduce e porta alla perdizione. E allora la religione, alibi del patriarcato, serve per opprimere e sconfiggere, secolo dopo secolo, millennio dopo millennio; e allora serve un dio maschio, un figlio di dio maschio, un profeta maschio, sacerdoti maschi. Norme, tradizioni e costumi hanno l’unico scopo di perpetuare il controllo sociale sulla donna, spesso grazie alla sua pia connivenza, ancora più spesso attraverso l’assuefazione alla violenza. Giuliana Sgrena svela e denuncia tutte le forme di questo odio nei confronti delle donne.

Da fenomeni estremi come l’infibulazione «faraonica» e lo stupro di guerra, che se ripetuto per dieci volte fa sì che la donna sia finalmente convertita, a tragedie dolorosamente quotidiane come il femminicidio, versione contemporanea ma non meno cruenta del delitto d’onore, con cui il maschio rivendica il possesso della moglie, figlia, sorella, il diritto di deciderne la vita o la morte. Ma esistono anche prevaricazioni più sottili e subdole, come l’ideale di purezza e verginità, che condiziona le donne nelle scelte di vita, nel ruolo sociale, perfino nell’abbigliamento. Giuliana Sgrena manda in frantumi le consuetudini e risale alla radice stessa della sottomissione femminile, mostrando quanto ancora oggi la legge della religione riproduca la subalternità della donna al «primo sesso».

Dio odia le donne è un libro che ferisce. Dopo averlo letto, nessuno potrà più avere dubbi: il Dio degli uomini ha sempre odiato le donne, e il suo odio non accenna a diminuire.

198 pages, Kindle Edition

First published January 1, 2020

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Giuliana Sgrena

11 books13 followers

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8 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 101 reviews
Profile Image for Ilenia Zodiaco.
285 reviews17.6k followers
December 24, 2022
Non c'è niente di meglio che finire questo libro la Vigilia di Natale - in pieno spirito cristiano - per capire quanto poco ci sia di cristiano nella religione che si è fatta da sempre base teorica e pratica del patriarcato nella sopraffazione e nell'umiliazione delle donne.

Oggetti della trattazione sono le religioni abramitiche (Ebraismo, Cristianesimo e Islam), indagate non solo dal punto di vista delle Scritture ma anche in maniera più pragmatica attraverso l'osservazione e il racconto di fedeli, comunità e soprattutto testimonianze e storie di donne, spesso schiacciate da credenze e dettami religiosi.

Per quanto esaustivo nel trattare la tesi per la quale le religioni sono sempre state alibi della misoginia, il libro si mostra più dedito alla costruzione dell'indignazione (giustificata, per tanti versi) più che sul documentare i cambiamenti fatti nel presente. Lo studio delle Vecchie Scritture così come i racconti di vita personale, a volte prendono il sopravvento e non si capisce cosa sia mutato e cosa non lo sia. La struttura - che alterna memoir, commento critico di testi religiosi e nozioni e dati di varia natura - non si confà perfettamente a un saggio giornalistico che restituisce con estrema chiarezza informazioni sistematiche e complete.

Ciò non toglie che sia un libro iconico, semplicemente non è adatto a chi cerca un saggio rigoroso e informativo sul presente. Si tratta più di un pamphlet - anche per le dimensioni del tomo - che di un approfondimento. Infatti su tante questioni come la maternità surrogato e il velo ci sono delle omissioni legittime ma che rendono il libro solo un trampolino verso bacini di conoscenza più vasti.
Profile Image for Outis.
392 reviews69 followers
April 22, 2020
2.5/5

Premetto che sono agnostica e non provo particolare simpatia (un eufemismo!) per le religioni monoteistiche, quindi le mie critiche non saranno dettate da un nascosto sentirsi punta sul vivo.

Il saggio riassume il modo in cui le tre principali religioni monoteistiche si rapportano e si sono rapportate con le donne. Il maschilismo e la misoginia che permeano e permeavano le gerarchie religiose, Bibbia e Corano non dovrebbero essere una sorpresa per nessuno. Nonostante ciò, ho trovato l'argomento interessante e credo che ogni donna dovrebbe essere consapevole del modo in cui le religioni hanno plasmato il "ruolo" della donna nella società.

Alcuni aspetti li conoscevo bene, come le tirate misogine dei vari Padri della Chiesa, altri no, come i vari precetti della religione musulmana e quindi li ho letti con maggior curiosità.

Purtroppo ho trovato il libro piuttosto confusionario: per esempio, non era ben presente la distinzione tra passato e presente. Non puoi mettermi in unico calderone sure, precetti di padri della chiesa, obblighi seguiti ancor oggi pedissequamente e obblighi forse mai seguiti (che si seguisse veramente il divieto di fare sesso la settimana durante le mestruazioni, la settimana precedente e quella successiva ho i miei grandissimi dubbi), pensieri dei singoli e credenze radicate.

Inoltre, mi è sembrato che qualche volta l'autrice facesse delle sparate senza alcuna base bibliografica. Dalle vittime della caccia alle streghe nei paesi cattolici che sarebbero milioni (spoiler: manco per niente e qualsiasi semi appassionato di storia lo sa) alle donne che secondo la Sgrena avrebbero più difficoltà degli uomini a parlare in pubblico senza sentirsi a disagio perché alle donne è stato spesso inculcato di non parlare troppo. Ancora una volta: CHE?! Questa è un'idea sua, senza uno straccio di ricerca o prova a sostegno. Non puoi scriverla in un saggio come se fosse un dato di fatto.

Insomma, l'argomento è anche interessante (per questo le stelle sono 3) ma la realizzazione non mi ha convinta.
Profile Image for Nixi92.
312 reviews78 followers
July 7, 2020
Giuliana Sgrena, giornalista che non ha certo bisogno di presentazioni, cerca di spiegare come le religioni (create dagli uomini) vengano usate come pretesto per assoggettare le donne in ogni ambito. In questo saggio non troviamo solo l'Islam o il Cristianesimo, ma anche l'Ebraismo (soprattutto nella sua versione ortodossa, da me scoperta solo da poco anche grazie alla visione di "Unorthodox" su Netflix). Il punto forte di questo libro sono le narrazioni personali della Sgrena e le testimonianze raccolte nei suoi viaggi (dolorosissimo il passaggio sull'infibulazione... Mi chiedo come sia possibile che certe barbarie possano esistere ancora oggi). Nonostante non sia perfetto (a volte risulta poco fluido), mi è piaciuto molto e mi ha spinta ad approfondire l'argomento. Credo che una lettura sia d'obbligo per tutti (uomini e donne!).
Profile Image for Francesca.
33 reviews
February 6, 2017
Ho trovato il libro estremamente interessante. Illustra una grande varietà di temi, dalla piaga dell'infibulazione alla presunta impurità della donna, mettendo in luce la meschinità e le contraddizioni delle tre grandi religioni monoteiste nei confronti del genere femminile. Un esempio mi è rimasto particolarmente impresso: la giustificazione dello stupro con il pretesto di convertire la donna. Secondo i jihadisti dell'Isis una donna che viene violentata dieci volte si considera convertita all'islam.
Lo stile è chiaro e conciso, come al solito con i libri della Sgrena, inoltre il saggio è arricchito di interessati aneddoti personali che conferiscono all'opera una dimensione biografica, oltre che oggettiva.
Infine, una lettura fondamentale per prendere coscienza, come donne, delle atroci condizioni di vita a cui ancora molte di noi sono sottoposte a causa del patriarcalismo che opera sotto le mentite spoglie dei precetti divini.
Perché, come afferma la Sgrena, «i diritti delle donne, anche quelli conquistati, sono sempre insidiati, soprattutto dalle religioni».
➖Giudizio: 5⭐️/5
Profile Image for Jessica.
309 reviews102 followers
May 11, 2020
**Forse 2 e mezzo**
E' un buon saggio, tratta un argomento interessante e riesce ad analizzare le diverse sfaccettature umane delle grandi religioni monoteiste. Quella che è la condizione della donna oggi deriva anche dalle convinzioni e insegnamenti religiosi, retaggio di anni di e anni di sottomissione e differenziazione fra i due generi.
Il problema di questo libro è che l'ho trovato dispersivo: ricco di citazioni, riferimenti ed esempi che però appesantiscono la lettura e fanno facilmente perdere il filo del discorso, soprattutto per come sono stati concepiti i vari capitoli.
Malgrado ciò penso sia una lettura interessante, da affrontare senza pregiudizio a prescindere dal proprio credo.
Profile Image for Baylee.
886 reviews151 followers
January 19, 2017
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more

Prima di leggere Dio odia le donne avevo quasi dato per scontato che questo titolo fosse provocatorio: perché Dio dovrebbe odiare metà degli esseri che lui stesso ha creato? Non avrebbe molto senso – sempre che di senso si possa parlare in relazione alle religioni e alla fede.

Tuttavia, terminata la lettura, non ne sono più molto sicura. O meglio, l’idea che Dio non odi le donne mi è sembrata più legata al modo in cui io, da atea impregnata di cultura laica, guardo all’atteggiamento delle tre religioni abramitiche nei confronti dei vari generi. Infatti, vedo supremazia dell’uomo (naturalmente, nato uomo) come un mero fatto contingente a un (lungo) periodo storico e non come un destino ineluttabile scritto nel DNA (cosa si fa, infatti, quando proprio il DNA tradisce questo dualismo alla Adamo-Eva-e-non-c’è-posto-per-nessun-altro?).

Ovviamente so che parecchi credenti sono d’accordo come me, ma mi pare altrettanto ovvio che le istituzioni religiose continuano a propendere per i loro vecchi, cari modelli oppressivi e trovo offensivo che lo facciano giustificandosi con motivazioni già smentite sessant’anni fa. Secondo loro, Dio odia davvero le donne. O, per dirla con la carota, ha assegnato loro altri compiti – e se questi compiti non fanno per te, a quale altra conclusione vuoi arrivare se non quella che Dio ti odia, proprio così come sei, proprio così come lui ti avrebbe fatto?

Il libro di Giuliana Sgrena è molto puntuale ed essenziale nel citare le fonti che giustificano l’odio e la subalternità di un genere nei confronti di un altro e anche nel riportare pratiche atroci come le mutilazioni genitali, che, anche se non hanno origine in nessuna religione, continuano a essere assimilate come pratica virtuosa. Sic.

Non guasta nemmeno la sua grande esperienza di giornalista che ne ha viste tante, di belle e di brutte, senza che questo, però, incida sulla sua lucida analisi: non c’è livore nelle sue parole, solo tristezza e stanchezza per un mondo che fa ancora resistenza alla pace e al rispetto reciproco.
Profile Image for Liboria Cirilli.
60 reviews15 followers
February 17, 2021
Un saggio di riflessione sulla discriminazione della donna nelle religioni monoteiste (ebraismo, cristianesimo e islam). La giornalista Giuliana Sgrena, con precisione e senza mancare di dettagli crudi, racconta niente di quello che più si sa. Ed è forse questa la cosa preoccupante, le peggiori sottomissioni, dichiarazioni su come “religiosamente” sia nata la figura della donna si trovano in testi sacri come la Bibbia o il Corano, scritti, studiati e pregati dall’intera comunità religiosa. Sono molto interessanti le trascrizioni dirette ai testi sacri, anche se talvolta le informazioni sono confusionarie e senza ordine cronologico (ma forse causate dalla voglia di esternare tutto quello che la giornalista ha studiato, un bombardamento di informazioni, scritti e interviste per far “svegliare” il lettore) .
La donna nata come aiuto dell’uomo, nata come Eva, tentatrice e peccatrice, costretta al continuo perdono. La creazione di Dio, dalla costola di un uomo, incompleta senza di lui. Una realtà preoccupante ma non lontana da noi, purtroppo.

Non voglio dare un’opinione di parte, non sono credente di nessun Dio ma nemmeno un’attivista concreta, mi ritengo una femminista intersezionale che non vuole essere indifferente, ma attraverso l’informazione e lo studio sostiene le giuste cause, per sentirsi parte di una comunità di donne o di chi sente donna.
Profile Image for Maria Beltrami.
Author 52 books73 followers
September 13, 2020
Da donna da sempre mi chiedo perché delle donne si abbia tanta paura, perché è innegabile: è ciò di cui si ha paura che si combatte, che si cerca di sminuire, di schiavizzare, di privare del potere.
In questo breve saggio di taglio giornalistico la Sgrena sviscera il problema del potere riconducendolo alle religioni monoteistiche e alla loro ansia di controllare la riproduzione, radici dello stupro (e soprattutto dello stupro di guerra), del miti della verginità, della pedofilia indotta dal mito della purezza delle spose bambine, dell'infibulazione e di molto altro.
Un libro che ogni donna dovrebbe leggere, per comprendere quanto a fondo siamo complici nel fare di noi stesse delle vittime.
Profile Image for Martinis.
423 reviews89 followers
February 16, 2023
A mio parere fra le righe si avverte troppo l’anima della scrittrice per essere considerato un ottimo saggio; comunque molto interessante e pieno di spunti ulteriormente approfondibili.
Profile Image for Abc.
1,117 reviews108 followers
June 29, 2020
La lettura è interessante e, a dire la verità, fa anche arrabbiare non poco. Non sono una femminista e spesso provo fastidio davanti a libri che trattano della disparità tra uomo e donna perché trovo che siano un piangersi addosso esagerato e che talvolta lavorino anche di fantasia.
Questo libro, a mio parere, era iniziato bene parlando di come le religioni monoteiste abbiano sempre considerato la donna come un essere inferiore, immondo e frutto di tentazione per l'uomo.
Poi, però, penso che la Sgrena si sia un po' fatta prendere la mano. L'eccesso lo raggiunge quanto afferma che le donne tutt'oggi hanno maggiori difficoltà rispetto agli uomini a parlare in pubblico perché a loro è sempre stato imposto il silenzio. Scusate, ma a questo punto mi si è presentata l'immagine della Meloni e ho sperato che almeno ogni tanto le si manifestasse questa difficoltà a parlare in pubblico! Battute politiche a parte, trovo che un'affermazione del genere dovrebbe essere quantomeno suffragata da dati certi. Non puoi buttarla lì come se fosse un assioma!
Per dare un giudizio complessivo direi che è una lettura interessante, ma in alcuni punti va presa con le pinze.
Profile Image for Marianna.
174 reviews16 followers
June 26, 2021
IL PATRIARCATO DEL MONOTEISMO

“Dio, Allah, Buddha. Comunque lo si chiami, è in suo nome che gli uomini scatenano il loro odio contro le donne. La Bibbia, la Torah o il Corano sono gli strumenti di questa aggressione, spesso utilizzati a sproposito. E quando non bastano le Sacre Scritture vengono in soccorso i santi per chi li venera, i miracoli per chi ci crede, gli hadith del Profeta (veri e falsi), i dogmi. Le religioni costituiscono l’alibi per il patriarcato. (…) Non si può essere tolleranti con le religioni; altrimenti, proprio qui in Europa, un giorno ci troveremo sedute in fondo all’autobus, come succede non solo in Iran ma anche in Israele, isolate su spiagge riservate a sole donne – in Italia sono già state avanzate richieste del genere (…)”

Questa è una parte della prefazione al libro di Giuliana Sgrena, giornalista sequestrata a Baghdad da un gruppo di jihadisti, mentre stava lavorando ad un servizio per il quotidiano “Il manifesto”. Come l’autrice tiene a sottolineare, il libro non è né un pamphlet né un’opera di esegesi, ma una ricerca personale condotta con rigore sulle fonti delle tre religioni principali: cristianesimo, ebraismo e islam. La lettura è stata coinvolgente e mi ha arricchito dal punto di vista culturale, mi ha offerto numerosissimi stimoli di riflessione e di approfondimento per le tematiche sulla disparità di genere, che quest’anno ho approfondito con grande attenzione ed interesse.
L’opera è suddivisa in dieci capitoli, di cui alcuni abbastanza corposi, ma che si leggono con fluidità e piacere. Nei primi capitoli la scrittrice riporta alcuni episodi cruciali della sua infanzia e anche qualche altro della sua prigionia irachena: le suore bigotte e severe che la additavano come la figlia del diavolo, perché il padre era comunista, il silenzio della donna velata che, nella cella, le procurava qualche assorbente di fortuna quando aveva il ciclo ed era, perciò, inavvicinabile. Il sangue mestruale, quale sporcizia e immondizia! E il sangue del parto? Secondo alcuni padri della chiesa Gesù stesso è stato partorito mentre “il seno della vergine rimaneva chiuso”, in questo modo era nato senza sporcarsi del sangue di donna. A proposito di
“donna”: la stessa madre di Gesù viene chiamata da lui “donna”, raramente madre. La scrittrice tratta anche degli argomenti un pò crudi, come ad esempio le varie tecniche per l’infibulazione, cioè una vera e propria mutilazione dei genitali femminili al fine di controllare la sessualità della donna sin dalla tenera età. Quella parte ha suscitato in me orrore tanta rabbia: come si può accettare, anche da parte delle stesse donne, una pratica così, non solo umiliante, ma anche pericolosa per la salute stessa!? Ma i muri culturali sono talvolta invalicabili e difficili da abbattere, soprattutto quando non c’è, da parte della vittima, qualsiasi tentativo di ribellione. Perché le donne sono fatte per starsene zitte: dare la parola ad una donna è darle quasi l’autorizzazione a spogliarsi, a esporsi nuda. Questa misoginia di fondo delle religioni monoteiste, baluardo da millenni del patriarcato ha gettato le basi alla discriminazione di genere: dalla relegazione ai ruoli tradizionali, alla caccia alle streghe, dai veli che coprono solo i capelli a quelli integrali, dall’inattendibilità della testimonianza di una donna alla mortificazione della femminilità. Versetti biblici e sure coraniche, tutti schierati contro la donna. Una misoginia che si perde nella notte dei tempi, eppure prima dell’avvento dell’impostura delle religioni monoteiste, la società era matriarcale e si basava sul culto della Dea Madre e degli attributi fisici femminili della fertilità dell’abbondanza.
“Dio odia le donne”: il dio degli ebrei e dei cristiani, il dio degli islamici ha contribuito a seminare quella disparità di genere che ancora oggi stiamo tentando di sradicare dal mondo e non basta essere laici!
Profile Image for Gloria.
75 reviews42 followers
December 5, 2020
È difficile trovare le parole adatte a descrivere questo libro. La difficoltà parte già dalla sua classificazione: non è un romanzo, non è una fiction, nemmeno un racconto ispirato ad una storia vera. Un saggio? No l'autrice stessa nelle prime pagine dice che non lo è. E allora come si classifica?
È un libro. Fantastico. Terribile.
Giuliana Sgrena, mescolando la sua personale vicenda ad approfondimenti e letture dei testi sacri delle religioni abramitiche, denuncia tutta la misoginia presente in queste religioni (e nelle religioni in generale) e nelle società che perseguono i loro precetti rigo per rigo, segno per segno, ma anche in quelle che li seguono a grandi linee.
La donna è sempre stata considerata un essere inferiore fin dall'alba dei tempi e anche oggi - sebbene non lo si voglia credere - è considerata tale. Si anche nelle società moderne occidentali.
Se comparata ad un uomo, la donna sarà sempre vista come inferiore e l'uomo ne godrà. Se fosse altrimenti, lui ne sarebbe spaventato. La remota possibilità che una donna possa essere migliore di un uomo, più brava e più importante di lui, che gli subentri in ruoli di rilievo scartandolo, tutto ciò spaventa a morte gli uomini che fanno di tutto per far sì che ciò non debba accadere mai. Uomini al potere, donne sottomesse. E le religioni? Beh, uno strumento in più in mano agli uomini. Niente di più facile che scusare le proprie azioni appellandosi a principi "nobili" come quelli di una religione. E nonostante talvolta suddette religioni abbiano anche principi realmente nobili, la donna sarà sempre meno importante e meritevole di un uomo. Libertà, uguaglianza, ama il prossimo tuo come sé stesso, ma la donna è comunque proprietà dell'uomo e il potere spetta all'uomo. E in questo le religioni non sono affatto diverse. Ma ci aspettavamo altro? No, perché sono state fondate da uomini.
Anche all'interno dello stesso sistema di istituzioni religiose vigono gli stessi valori che all'esterno: le donne non sono importanti ergo non possono assumere ruoli di spicco. Prendiamo ad esempio il Cattolicesimo: avete mai visto una suora celebrare una messa? fare una predica? confessare? essere una "papa"?
No anzi, casomai alle suore si chiede di diventare eremite, di non avere contatti con nessuno, tanto meno gli uomini, di diventare suore di clausura.
E i preti di clausura? Ah già mi sa che non esistono. Anzi, di più, i preti talvolta se ne strafregano dei loro voti e delle loro promesse e poi escono gli scandali tipo "prete andato a letto con una donna" o peggio "prete andato a letto con una minorenne". Ma alla fine, dopo un po' di chiacchiericcio iniziale e forse una "punizione" dai piani alti, tutti se ne dimenticano e si passa ad altro di più interessante. E le donne cosiddette "pornostar"? Eh quelle no invece che non le si dimentica mai. Perché dovresti dimenticare?? Sono state vittime di stupri celati sotto il falso nome di "sex work" eppure non ci si dimentica di loro nemmeno quando finalmente riescono ad uscire da quell'inferno. Che poi mica si ricordano perché si ha una qualche pietà per loro, ma gli uomini le ricordano solo perché hanno contribuito ad alimentare le loro fantasie Sessuali. Quindi le ricordano come oggetti.
Ma torniamo al libro. È difficile parlarne in modo oggettivo senza divagare su altro perché vengono indirizzati moltissimi temi e su ciascuno sarebbe necessario un approfondimento, per rendere giustizia a questo libro.
In ogni caso attraverso un excursus storico ma anche geopolitico - se così vogliamo definirlo - la Sgrena ci mostra come la misoginia sia ben impiantata in qualsiasi regione e civiltà e come chiunque utilizzi la religione o credenze popolari patriarcali tramandate di padre in figlio per alimentare la cultura della donna sottomessa e continuare ad esercitare il suo potere di maschio dominatore.
In questo libro poi viene anche raccontata in parte la prigionia vissuta dall'autrice in seguito al rapimento in Iraq. Anche questa vicenda serve ad alimentare il suo pozzo di fonti a sostegno della sua tesi, che è immancabilmente forte.
Se vi resta ancora un briciolo di fede prima di leggere questo libro - o se siete credenti - sappiate che se ne andrà con un soffio pagina dopo pagina. Quindi leggetelo a vostro rischio e pericolo.
E se siete cattolici o musulmani o ortodossi, non preoccupatevi, non se la prende solo con voi ma Giuliana Sgrena ne ha per tutti e non si fa mancare nulla!
Non è certamente una passeggiata di lettura, anzi. Racconta anche scene molto forti di torti e violenze subiti dalle donne e dalle bambine, come quelle che subiscono la mutilazione vaginale nel proprio paese, e lo fa senza mezzi termini. Non c'è pietà nel descrivere queste atrocità perché non deve esserci pietà nel descrivere le violenze che gli uomini attuano sulle donne (anche quando lo fanno indirettamente come l'esempio della mutilazione vaginale che viene formalmente attuata da donne su altre donne). Bisogna mostrare la realtà dura e cruda o non si arriverà mai a comprendere dove sta il problema anche nella nostra società.
Oltre a non essere un libro facile per i temi che tratta, credo non sia semplice nemmeno comprenderlo ad una prima lettura. Credo che sia necessario ritornarci più e più volte per capire appieno tutti i passaggi.
Io ancora non l'ho fatto anche perché non è un romanzetto da nulla che leggi in un pomeriggio di noia, e sento che mi manca quel qualcosa per comprendere appieno tutte le sfaccettature di questa critica (giustificata) che la Sgrena muove alle religioni.
È super consigliato a tutti coloro (ma soprattutto tutte) che non vogliono più far parte di un sistema misogino e oppressore e hanno voglia di cambiare a partire da loro stessi.
Profile Image for Giada.
16 reviews4 followers
May 20, 2021
"Dio, Allah, Buddha. Comunque lo si chiami, è in suo nome che gli uomini scatenano il loro odio contro le donne."
È con questa frase che apre il saggio che si può riassumerne il contenuto. L'autrice presenta un'interessante e puntuale analisi della figura della donna nelle religioni più diffuse. Facendo ricorso a vari testi sacri, a figure religiose di spicco e a testimonianze di donne raccolte sul campo dalla giornalista stessa, vengono analizzati molteplici temi che caratterizzano la vita delle donne come verginità, matrimonio, maternità, ciclo, aborto, utero in affitto, eredità, infibulazione...
"Senza la parola la donna non esiste, tutto il potere è nelle mani del maschio".

Lettura molto interessante che permette di approfondire la relazione tra religione e donne in una maniera meno nota. Permette, inoltre, di comprendere le giustificazioni che il mondo religioso adotta per legittimare i suoi comportamenti sessisti:
"le religioni costituiscono l'alibi del patriarcato".

Super consigliato!
Profile Image for Francesca Corsetti.
134 reviews5 followers
December 11, 2020
Do’ 4 stelle anche se non lo meriterebbe per quanto la stesura sia dispersiva caotica e cucita a random.
Ma le merita per l’intenzione.
È un excursus su quanto tutte le religioni abbiamo da sempre favorito una società maschilista e patriarcale a dispetto della donna. Niente di nuovo per chi già ha abbandonato l’idea religiosa da tempo, ed ha capito quanto sia invalidante continuare a credere a queste credenze antiche, costruite dall’uomo per il proprio dominio sulla specie
Profile Image for Maura.
18 reviews1 follower
November 8, 2016
Circa duecento anni fa Ludwig Feuerbach scriveva che dio è stato fatto ad immagine e somiglianza dell’uomo e non viceversa. Questo libro, sin dal titolo provocatorio, sembra ritornare proprio sull’inversione tra antropologia e religione operata dal filosofo tedesco. Attraverso la lente del rapporto sbilanciato tra i sessi e la messa a confronto dei tre monoteismi, l’autrice ha così voluto puntare un faro contro tutte le forme di oppressione messe in atto in nome di una strumentale sacralità, che insieme hanno sancito il millenario privilegio del maschio. In questa produzione ibrida l’autrice cede la parola proprio alle religioni, riportando alcuni passi tratti dai libri sacri dei tre monoteismi (Ebraismo, Cristianesimo e Islam), fondendoli nel testo con interviste e testimonianze raccolte durante la sua carriera di cronista e, ancora, con elementi del suo vissuto personale (dall’infanzia nell’Italia bigotta degli anni cinquanta, fino al rapimento in Iraq).
Un libro a tratti forte che non risulta, tuttavia, mai uno sfogo rabbioso, neanche quando l’autrice parla di sé, perché lo fa quasi prendendo le distanze, con affermazioni imparziali, prive di mero risentimento personale.

http://www.84charingcross.com/?p=1328
Profile Image for Anna.
77 reviews3 followers
May 11, 2020
Il titolo è, ovviamente, molto provocatorio ma il libro, in sintesi, riflette di come la religione abbia alimentato il consolidamento della società patriarcale.
Sicuramente un saggio interessante e per certi aspetti anche "doloroso", che si pone l'obiettivo di indagare il rapporto tra donne e religione. In alcuni punti l'ho trovato un po' superficiale, avrebbe, a mio parere, potuto indagare meglio certi temi, come quello del velo (non prende in considerazione la posizione di donne che portano il velo per loro scelta) o della maternità surrogata.
Comunque consigliato.
Profile Image for Eleonora.
10 reviews
August 20, 2021
Non basta internet per scrivere un testo sulle religioni. Certe cose sono pure prese su forum a caso.
Per parlare di teologia bisognerebbe avere la conoscenza necessaria per muoversi tra Torah, Corano e Bibbia: una laurea o un qualche studio mirato a questi.
Peccato, perché la tesi era interessante, ma c’è troppa poca attenzione a ciò che si spaccia per vero tra le fonti.
Le uniche parti interessanti sono quelle dove parla di cultura dei vari popoli.
Profile Image for Diana.
627 reviews33 followers
December 28, 2020
Un libro complicato da recensire.
In generale mi è piaciuto, per quanto l'argomento non smetta mai di farmi arrabbiare.

E' evidente quante energie abbiano speso le grandi religioni monoteiste (ma non solo quelle, non illudiamoci) per ridurre il più possibile l'autonomia, la libertà di movimento e di espressione delle donne.
Da quando nasce a quando muore la donna viene incasellata in tutta una serie di regole, precetti e consuetudini che la portano (o dovrebbero portarla) ad essere remissiva e arrendevole nei confronti dell'uomo.
E tutto questo è così radicato nel pensiero comune che anche chi non è particolarmente religioso o osservante ne viene condizionato in modo più o meno consapevole.
Questa è la parte interessante del libro, sebbene a volte raccontata in modo un po' confusionario, dispersivo e con molte digressioni.

Purtroppo però ci sono stati almeno un paio di scivoloni che non mi permettono di dare più di tre stelle.
Innanzi tutto la narrazione sull'inquisizione e la persecuzione delle streghe. E' un argomento che conosco piuttosto bene e nel libro è stato trattato con eccessiva "spettacolarizzazione" e in modo molto impreciso, portando numeri decisamente poco realistici.

Il secondo punto è l'argomento "maternità" intesa come procreazione assistita e gestazione per altri. In entrambi i casi il suo è il punto di vista di un femminismo di un'altra generazione e soprattutto evidenzia una totale mancanza di conoscenza di ciò che davvero comportano queste procedure.
Ci sono molte frasi fatte "perchè ricorrere all'inseminazione artificiale quando si potrebbe adottare", "le donne che si prestano alla gestazione per altri sono succubi di chi le vuole sfruttare", "fare figli non è obbligatorio" senza considerare nè la volontà delle donne che fanno tali scelte, nè tutti i risvolti ed i costi in termini psicologici e materiali che comportano.
Insomma, se ci si vuole approcciare a determinati argomenti sarebbe preferibile prima documentarsi in modo più completo per poter sostenere le proprie tesi senza cadere nel qualunquismo.

In generale comunque è un testo interessante che merita di essere letto, pur con tutti i suoi limiti.

Profile Image for Emanuela.
Author 4 books82 followers
August 3, 2017
Alcune caratteristiche che fanno una dittatura sono l'invadenza nella vita privata, le scelte di coscienza, la limitazione delle libertà espressive, verbali e non verbali.
Le religioni prese in esame dall'autrice, quelle mototeistiche, l'hanno sempre fatto, soprattutto nei confronti delle donne.
Chi impone comportamenti nelle regole spirituali e sociali alle donne si sente un dio ma, come afferma Nietzsche -cito a memoria- ogni volta che dio scende sulla Terra, sono guai seri.
Questa è la mia opinione sintetica sui contenuti di questi temi.
Per le donne vivere è un guaio serio. Lo è per quelle dove lo Stato è rappresentato da teocrazie, lo è stato anche per me, così come per la Sgrena, quando ancora nel nostro paese c'era confusione tra competenze di potere, in parte risolte dalle lotte femministe e dalla volontà, anche di uomini illuminati, di porre fine a discriminazioni anacronistiche per un paese civile.
Come ogni conquista va tenacemente protetta perché i rigurgiti impositivi sono sempre in agguato.
Quello che inquieta, è che donne che arrivano da altre culture sono spesso impedite ad assumere comportamenti non consoni ai diktat dei padri, fratelli o rappresentanti religiosi, fino a diventare ostentate convinzioni. Questo atteggiamento lo vedo a scuola, a maggior ragione dove insegno una materia che fa del proprio corpo la modalità espressiva del proprio essere.

Il libro è in certi punti molto crudo, mette in evidenza la strumentalizzazione che viene perpetrata sul corpo, mero strumento di piacere o riproduttivo, dei mancati diritti, delle violenze e persecuzioni.
Non sono per questo riuscita a leggere completamente il capitolo sull'infibulazione.

Consiglio di leggere questo reportage e di riflettere sulla cappa pesante che avvolge buona parte del nostro pianeta, anche in paesi insospettabili, compreso il nostro.
Ai maschi la religione concede l'opportunità di manifestare qualsiasi impulso, alla donna no. Qual è allora l'essere inferiore?
Profile Image for Schleiereule.
42 reviews1 follower
May 20, 2022
Purtroppo questo libro è stato una grande delusione.
Trovo che l'argomento trattato nel testo sia estremamente interessante, purtroppo non lo è però la metodologia con cui è stato affrontato in molti punti.
Sgrena ha scritto un saggio basando parte delle sue affermazioni esclusivamente sulla sua esperienza personale. Sono affermazioni corrette? Direi di sì, nella maggior parte dei casi. In un saggio però si espongono delle tesi sulla base di studi, ricerche, dati e statistiche, non sulla base di una singola esperienza personale.
Non c'è niente di male nel raccontare la propria storia, ma non si può basare un ragionamento teorico e generalizzato su di essa: in varie occasioni l'autrice tende a generalizzare basandosi esclusivamente sul suo vissuto, arrivando sbrigativamente a delle conclusioni non ben documentate.
Sono nella maggior parte dei casi d'accordo con lei, ma esprimere un concetto senza portare studi a supporto significa fare un lavoro a metà. Se non ci sono dati che confermano quanto esposto, queste tesi rimangono un'opinione. L'esperienza personale è confutabile anche semplicemente da un'altra singola esperienza opposta. Frasi come: "non siamo tutti così", "hai avuto sfortuna tu", sono dietro l'angolo. Quando si parla di discriminazioni sisitemiche come quelle operate dalle religioni monoteiste nei confronti della figura femminile non ci si può limitare alla propria esperienza personale. Gli studi ci sono, nello scrivere un saggio è necessario utilizzarli.
Il libro non mi ha lasciato molto proprio per la scarsità di documentazione. In alcuni punti è sbrigativo e in altri estremamente ripetitivo e prolisso.
Ho scelto di dare tre stelle unicamente perché le parti legate alle sacre scritture e conseguentemente all'origine del maschilismo nelle religioni sono documentate e per questo interessanti. Gli ultimi capitoli sono decisamente migliori dei precedenti.
Profile Image for Antonella.
118 reviews18 followers
April 20, 2020
Riflessioni puntuali su tutto quanto riguardi il rapporto tra la figura della donna e la religione, nelle sue varie declinazioni.
Il fatto che siano sempre citate le fonti dei testi sacri, con indicazioni puntuali e precise, fa sì che il saggio non sia il semplice portare avanti le proprie opinioni e che sia stimolato un dibattito reale e concreto.
Ecco perché sarebbe interessante che lo leggesse chiunque, credenti e non credenti.

Pro:
• Ho avuto seria difficoltà a portare a termine il capitolo sulle mutilazioni genitali femminili (e sì, questo è decisamente un pro: ogni tanto ci fa bene leggere qualcosa che ci provochi l’orticaria e la nausea). A tratti, mi è sembrato di sentire le lame e i vetri sul mio corpo.
• Alcuni punti sollevano davvero riflessioni interessanti.
• Ho apprezzato particolarmente, inoltre, i punti in cui l’autrice parla del proprio vissuto in prima persona, portando degli esempi di vita reale.


Contro:
• Qualche volta mi sono ritrovata a pensare che alcune tematiche avrebbero avuto bisogno di un approfondimento maggiore.
• Per chi abbia già avuto modo nella vita di interessarsi al mondo del femminismo intersezionale, molto di quanto espresso nel libro potrebbe risultare familiare. (Il che non è propriamente un “contro” perché una rispolverata non fa mai male a nessuno, anzi.)
Profile Image for Elena.
757 reviews8 followers
January 21, 2022
un saggio che non va oltre la tesi iniziale denunciata dal titolo. Intriso di facilonerie e alcune tesi sessiste (quando si vorrebbe denunciare il sessismo di qualcun altro), come quando si dice che se ci fosse una muezzin la sua voce sarebbe più suadente di quelle degli uomini... Alcuni tratti mi hanno completamente indispettita: parlando di aborto si enuncia la necessità di autodeterminazione delle donne, salvo poi negarla una pagina dopo parlando di maternità surrogata (tra l'altro indicata come "utero in affitto"). Insomma, più che altro un insieme di idee di Sgrena che nulla aggiungono al dibattito e che molto tolgono.
Profile Image for Ilaria_ws.
974 reviews76 followers
April 15, 2020
Interessante per i temi trattati, inoltre si nota la grande preparazione dell'autrice. Alcuni capitoli sono un po' ripetitivi e ho trovato alcune informazioni riportate un po' approssimative. Nel complesso una bella lettura, sicuramente attuale.
Profile Image for Marigiusy Digregorio.
408 reviews14 followers
December 21, 2020
Diciamo che il saggio merita soprattutto per la tematica affrontata, dal momento che la Sgrena pone (finalmente!) sullo stesso piano tutte le religioni monoteiste, evidenziandone un aspetto comune: il totale maschilismo e la demonizzazione della figura femminile. Estremamente interessante.
Profile Image for Fabienne.
25 reviews1 follower
June 19, 2020
Non c’é più spazio per l’ipocrisia.
Profile Image for Giulia.
36 reviews1 follower
April 29, 2020
Bellissima riflessione su come viene e veniva utilizzata la religione sulla donna.
14 reviews
February 2, 2022
Di una banalità sconcertante e anche stupido. Certi successi editoriali sono mero frutto del marketing.
Profile Image for SusyG.
349 reviews76 followers
March 27, 2022
Libro davvero super interessante! La Sgrena analizza vari aspetti della vita delle donne (verginità, ciclo, matrimonio, velo, aborto, ecc...) in relazione alle tre religioni monoteiste più diffuse e si notano tante similitudini proprio sul trattamento delle donne. Ho apprezzato che l'autrice inserisse testimonianze delle sue esperienze giovanili e sul suo rapimento. Ho fatto molte scoperte su aspetti che non conoscevo, persino sul cattolicesimo.
Molto consigliato, se vi piace l'argomento!
Displaying 1 - 30 of 101 reviews

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