Viviamo in un tempo dove si compete narrativamente. Si racconta per posizionare un prodotto, per dare significato commerciale a una marca, per ottimizzare un’identità digitale, per coinvolgere su un progetto. Si racconta per collocare in un mercato elettorale un politico, per orientare un’economia, per fare un attacco militare. Sopravvive meglio chi riesce a far fronte alle cosiddette story-wars e a convivere con le arene narrative dei nostri mercati e dei nostri scenari mediatici. Battaglie narrative dove lo scontro non è più soltanto sulla qualità, la velocità, la relazione, i social media, il web 2.0, ma anche e soprattutto sulla narrazione che si fa del proprio mondo: di marca, prodotto, vita. Ma cosa vuol dire raccontare in questi termini? Questo testo è pensato per rispondere ed essere così una guida completa allo Storytelling d’impresa. Il volume spiega in dettaglio le tecniche, i processi e gli strumenti dello Storytelling individuale e organizzativo, in particolare quest’ultimo, il Corporate Storytelling, indispensabile per raccontarsi sui mercati saturi come quelli aziendali. L’opera è organizzata in grandi parti propedeutiche allo Storytelling d’impresa: il perché, il cosa, il dove e il come, ed è completata da molti casi nazionali e internazionali, e numerose interviste a donne e uomini che ricoprono varie responsabilità organizzative. Perché le storie vanno cercate, inseguite, trovate e infine raccontate.
Note: there are multiple "Andrea Fontana" authors.
Sociologo della comunicazione, imprenditore, docente universitario e storytelling activist. Ha introdotto in Italia il dibattito teorico e operativo sulla “narrazione d’impresa”. Amministratore delegato Storyfactory e Docente di “Corporate Storytelling” all’Università di Pavia dove è anche Direttore didattico del primo Master universitario italiano in scienze della narrazione.
Il sottotitolo "la guida definitiva" sembrava ambizioso e quasi arrogante... ma devo dire che il testo sostiene le aspettative.
Opera ricca sia di esempi (che portano concretezza) sia di elementi teorici ben strutturati (che danno forma ed aiutano il ragionamento).
Un lavoro completo che analizza molto bene l'attività di storytelling in maniera quasi ingegneristica (si parla di scienze della narrazione), ma non per questo pesante. Da notare che il riferimento all'impresa del titolo non è all'azienda, come avevo pensato prima della lettura, ma a "quella decisione che prende un individuo, di fare qualcosa per lui importante". E' una definizione quindi certamente più ampia di quella a cui pensavo inizialmente che porta a mio parere dei vantaggi, perchè permette di analizzare la tematica in maniera più completa. Tuttavia, per chi cercasse proprio un testo relativo allo storytelling aziendale, confermo che questo è un testo valido.
Come sempre il giudizio è personale e le cinque stelle della valutazione le ritengo meritate. Evidenzio comunque come questo non sia un libro "divulgativo", ma abbia un'impostazione un po' più accademica, quasi da libro di testo o da "manuale". Non è un libro che si legge distrattamente, ma, per quanto scorrevole e non complicato, richiede un certo livello di attenzione.
Certo che applicare un po' di quello che si scrive anche al proprio libro non guasterebbe. Piatto che neanche il manuale dell'elettricista ti fa addormentare così velocemente. La sufficienza la prende per gli esercizi interessanti alla fine di ogni capitolo.
In generale mi aspettavo qualcosa di più da questo libro. Sì tratta cmq di un libro interessante sotto molti punti di vista, la prima parte è un po' pesante mentre la seconda parte l'ho trovata più fluida. Utile per inquadrare l'importanza del saper/si raccontare.