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Stanotte guardiamo le stelle

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Afghanistan, anni novanta. Alì è un ragazzino che trascorre le giornate tirando calci a un pallone con il suo amico Ahmed, in una Kabul devastata dalla lotta tra fazioni, ma non ancora in mano ai talebani. La città non è sempre stata così cupa, gli racconta suo padre, ma ad Alì, che non ha mai visto altro, la guerra fa comunque meno paura delle sgridate del maestro o dei rimproveri della madre.
Il giorno in cui, di ritorno da scuola, trova un mucchio di macerie al posto della casa di famiglia, quella fragile bolla di felicità si spezza per sempre. Convinto di aver solo sbagliato strada, si siede su un muretto e aspettaMohammed, il suo fratello maggiore, a cui spetta il compito di spiegargli che la casa è stata colpita da un missile e che i genitori sono morti.
Non c’è più niente per loro in Afghanistan, nessun futuro e nessun affetto, ma “noi siamo come uccelli e voliamo lontano” gli dice Mohammed, che lo convince a scappare. In quello stesso istante, l’istante in cui inizia il loro grande viaggio, distesi in mezzo ai bagagli sul portapacchi di un furgone lanciato verso il Pakistan, il diciassettenne Mohammed diventa per Alì un padre, il miglior amico e, infine, un eroe disposto a tutto pur di mantenere la promessa fattagli alla partenza: Alì tornerà a essere libero e a guardare le stelle, come faceva da bambino quando il padre gli spiegava le costellazioni sul tetto di casa nelle sere d’estate.
Dal Pakistan all’Iran, e poi dall’Iran alla Turchia, alla Grecia e infine al nostro paese, quella di Alì e Mohammed è un’epopea tragica, ma anche una meravigliosa storia di coraggio, determinazione e ottimismo. Perché Alì, rimasto solo, riuscirà a raggiungere Roma, deciso a realizzare i sogni di tutti quelli che ha incontrato lungo la strada e che, a differenza sua, non ce l’hanno fatta.

223 pages, Kindle Edition

Published May 5, 2016

47 people are currently reading
552 people want to read

About the author

Alì Ehsani

4 books8 followers
Alì Ehsani è nato nel 1989 a Kabul. Persi i genitori all’età di otto anni, è fuggito dall’Afghanistan insieme a suo fratello, in cerca di un futuro migliore in Europa. Dopo un drammatico viaggio durato cinque anni, dal 2003 vive a Roma, dove studia e lavora. Nel novembre del 2015 ha conseguito la laurea triennale in Giurisprudenza.

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34 (3%)
1 star
15 (1%)
Displaying 1 - 30 of 93 reviews
Profile Image for Gauss74.
464 reviews93 followers
May 14, 2021
E' uno degli argomenti che ogni persona consapevole deve affrontare, se si decide di leggere molto.
Ed ovviamente stiamo parlando dell'immigrazione e della multiculturalità, un grande fenomeno antropologico spinto dalle terribili tragedie che ormai da lustri stanno insanguinando in medio oriente.

Personalmente ho letto molto sui rapporti sempre più stretti ma anche sempre più problematici tra Europa e Vicino oriente, ma uno sguardo autobiografico ancora mi mancava: Ali Ehsani ci fornisce una terribile ma delicatissima storia autobiografica, la storia del suo viaggio da clandestino partendo da bambino orfano nella Kabul distrutta dalla guerra per terminare avvocato penalista rispettato da tutti nella Roma di oggi.

E' terribile proprio perchè è dolcissima. Perchè al contrario del pur bravo Khaled Hosseini che nei suoi romanzi drammatizza tutto, ma anche al contrario di Mohsin Hamid che con arditissime ellissi il tema del viaggio lo salta sempre, Ehsani ci mostra la sua vita di sofferenze con ritegno, quasi con un ingiustificato senso del pudore. Il che, per un lettore attento e ben disposto, rende ancora più consapevoli della tragedia umana di un bambino clandestino, altro che invasione.

nella stracciona miseria, nella fame, nel vivere di stenti, quella dei profughi in fuga dalla guerra è una umanità bella. Perchè la irresistibile speranza di migliorare che sopravvive a tutto, la disponibilità a aiutarsi in ogni modo anche facendo entrare nella propria vita un perfetto sconosciuto, la capacità che noi abbiamo perso di scoprire positività anche nelle piccole cose, sono aspetti del nostro essere uomini e donne che noi abbiamo perso. Ce lo fa vedere molto bene proprio questo libro, quando vicini ormai alla fine il protagonista ormai integrato si incontra con il se stesso di anni prima, negli occhi dei profughi nascosti che cercano il modo di entrare nel bastimento pieno di vacanzieri.

Quella dell'avvocato Ehsani è una storia che smaschera gli slogan di chi ha paura di tutto e parla di invasione. Altro che invasione, delle risorse spirituali e morali che questi ragazzi hanno sviluppato per sopravvivere ne abbiamo bisogno come l'acqua fresca. Ma anche al livello politico genera una nuova consapevolezza: se si vuole parlare dell' immigrazione e ei problemi che genera, bisogna avere idee più responsabili anche sulle miserie che le nostre evitabilissime guerre hanno generato laggiù.

Una penna che racconta la miseria più nera con colori pastellati, uno sguardo che non rivendica e non esibisce, ma anzi ringrazia e guarda al domani. Un libro da far leggere.
Profile Image for Giuls.
1,795 reviews137 followers
April 13, 2019
4,5 stelline

Ho trovato questo libro molto bello e toccante. È uno di quelli che inizi con i fazzolettini già a portata di mano, perché sai già, solo dopo aver letto la trama, che ti ritroverai a piangere come se non ci fosse un domani, e così è stato.
La storia è l’autobiografia di Alì, il racconto straziante di come sia scappato dalla sua terra e sia giunto in Italia dopo mille peripezie. La sua forza è stata la capacità di non arrendersi mai, davanti a nulla, ma di continuare questo infinito e difficilissimo viaggio.
Il tutto è visto con gli occhi del bambino, per cui quasi in modo semplicistico, a volte forse un po’ troppo, soprattutto nella prima metà del romanzo, in cui ho trovato quasi delle lacune nel raccontare che cosa stesse succedendo. Certo è che questa semplicità ha reso la storia meno dolorosa della realtà, riuscendo anche a strapparmi qualche risata qua e là.
Devo dire che mi è piaciuto molto l’uso della seconda persona singolare: nonostante il tu fosse rivolto al fratello di Alì, ha fatto sì che mi sentissi maggiormente coinvolta nella storia, come se l’autore si stesse proprio rivolgendo a me.

Nel complesso un libro molto toccante e che, soprattutto nella seconda parte, mi è piaciuto molto. Decisamente consigliato.
Profile Image for EireenVerse .
84 reviews10 followers
January 29, 2024
Consapevolezza.
Ecco come riassumerei questa lettura, avvenuta in due maniere distinte: una come sua coetanea e l’altra come madre. E non so davvero quale delle due sia stata più difficile da affrontare.

La storia di Alì - e quella di tantissimi altri bambini, ragazzi e adulti - ci porta da Kabul all’Italia, tra amicizia, generosità e indifferenza. Tra sofferenza, disperazione e speranza. Ed è la stessa storia che, ancora adesso, si ripete, con tratte sicuramente diverse, giorno dopo giorno.

E mentre si legge la sua avventura, con il fiato sospeso, il terrore di quello che potrebbe succedere - perché siamo tutti a conoscenza degli scenari nascosti del loro lungo viaggio - il pensiero va a tutti coloro che non ci sono riusciti a finire il viaggio e giacciono sul fondo del mediterraneo. Il pensiero va al piccolo Alan Kurdi, a cui la speranza è stata tolta per sempre.

E ho provato tanta rabbia, mentre leggevo. E tanta gratitudine per la fortuna di non aver dovuto affrontare un’epopea simile.

Il viaggio di Alì verso l’Italia, come clandestino, come rifugiato, andrebbe letto almeno una volta. E dovrebbe far parte del programma scolastico - soprattutto considerando che la collana di cui fa parte è proprio per ragazzi.

Scendendo sul tecnico, il romanzo si articola con diversi salti temporali, tra flashback e pensieri futuri di un Alì bambino e poi giovane adulto. Lo stile è semplice, ma efficace. Duro, ma contenente sempre la speranza di un mondo migliore e di una vita migliore. Le pagine scorrono senza nemmeno accorgersene, una dopo l’altra, tra una tappa in Turchia, una in Grecia e nella chimera Italia.

Una delle cose che più mi ha colpito, è stato il tatto con cui vengono trattati alcuni momenti. Il pudore, il tocco delicato, rendono ancora più consapevoli di quella tragedia che il protagonista sta vivendo. Un bambino di otto anni (OTTO!) che non riesce ad analizzare, razionalizzare e comprendere appieno quello che gli succede e che, grazie a ciò, riesce ad andare avanti, ostacolo dopo ostacolo, laddove molti adulti si sarebbero arresi.

Altro tema centrale è quello degli invisibili. I profughi adulti, dimenticati, che cercano di racimolare qualche spicciolo per i propri cari rimasti a “casa”, ma che a nient’altro riescono ad ambire, perché non ne hanno la possibilità. Perché non hanno niente. Perché per loro, possedere 5 euro significa essere fortunati (“ricchi” dirà Alì ad un certo punto).

Fare una recensione giusta a questo romanzo è quasi impossibile, perché sulla questione “immigrazione” bisognerebbe aprire un dibattito e un approfondimento non può essere affrontato in così poche righe.

Consigliato, per tutte le età.
Profile Image for Debora.
173 reviews8 followers
August 13, 2021
Questa è una storia da leggere per sperare, per conoscere e per desiderare, desiderare di fare di più, di essere migliori, di avere un mondo migliore.
Questa è una storia potente raccontata con tanta cura e un ottimo stile, senza fronzoli retorici ma con una vera attenzione alle immagini, ai dettagli, all'intreccio: ti coinvolge, la divori e quando finisci il libro non c'è la parola fine ma il desiderio di condividerlo con altri.
Profile Image for Sarah Marini.
50 reviews9 followers
September 28, 2021
Invisibili. Sono coloro che non esistono per gli stati in cui vivono, che se incroci il loro volto emaciato e sconvolto, volgi subito lo sguardo dall'altra parte per non guardare nell'abisso di quegli occhi. Sono quelli che se ti passano accanto stringi a te la borsa, perché si sa, chi non ha niente è talmente disperato da essere disposto a tutto.
La storia di Alì merita di essere letta perché è il riscatto di tutte quelle storie che rimangono senza un nome, è un messaggio in bottiglia attivato a destinazione tra i tanti di coloro la cui identità resta in un cumulo di macerie, nel ricordo di un profumo, di un piatto preferito, di una voce.
La parte più avvincente e che credo renda questo libro unico risiede nell'incapacità del protagonista di credersi al sicuro: l'abitudine di chi ha trascorso la sua vita alla continua ricerca di salvezza di conservare il permanente dubbio che quel privilegio gli possa essere sottratto da un momento all'altro, che all'improvviso torni ad essere niente, come prima.

"Cosa vuol dire rassegnarsi?"
"Vuol dire che si sono dimenticati di volare"
"E noi?"
"E noi invece continuiamo a ricordarcelo. E quindi andiamo avanti"
" Ho paura"
"Anch'io"
Profile Image for Elisa.
939 reviews12 followers
September 14, 2022
Bello.
Avevo gia letto la seconda parte della storia di Ali, ma fa niente.
Un viaggio lungo 5 anni dal Afganistan al italia per realizzar il sogno di suo fratello Mohamed.
Un libro che andrebbe letto nelle scuole, per capire che noi nati in europa, o nei paesi occidentali, siamo molto fortunati.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for camilla.
25 reviews1 follower
March 24, 2022
allora è in prima persona questo libro e quindi mhhh però bella storia mi dispiace della sua vita pessima e di tutte le persone che devono per colpa della guerra avere una vita così pesante
Profile Image for Stephi.
200 reviews1 follower
August 19, 2021
Un libro da leggere a più riprese, almeno per me, perché arriva dritto nello stomaco e da lì non si schioda. Un libro letto col groppo in gola, a guardare il tg oggi pensando che è ambientato più o meno una ventina di anni fa. Un libro che consiglio a tutti per capire davvero cosa deve affrontare chi decide di cercare un futuro oltre le macerie della propria casa. Perché troppo spesso puntiamo il dito senza conoscere, e forse ogni tanto fare un passo indietro e mettersi nei panni degli altri male non fa.
Profile Image for Arda.
212 reviews3 followers
January 2, 2022
STRAZIANTE....Immenso...da leggere
Ho pianto? Sì, difficile non farlo...

Unica nota personale derivata dalla mia forte ignoranza: sarebbe carino avere sotto mano una cartina per capire effettivamente come si è svolto tutto il viaggio, tappa per tappa...senza parlare nemmeno del fatto che molte cose culturali non le conosco, quindi magari dei pezzi non mi erano chiaro al 100%, ma nulla di ché...
Non pensavo che lo avrei apprezzato così tanto...

BUONE LETTURE!!
Profile Image for Simone.
6 reviews
September 20, 2025
“Stanotte guardiamo le stelle” è un libro intenso e toccante che narra la vera storia di due fratelli che scappano dall’Afghanistan in cerca di un futuro migliore e senza guerra in Europa.
Questo interminabile viaggio è raccontato in prima persona da Alì Ehsani che all’epoca è solo un bambino di otto anni. La sua unica salvezza è il fratello maggiore Mohammed, che farà di tutto per mantenere la promessa fatta e garantire ad Alì una vita migliore, o più semplicemente “normale”.
Leggendo questo libro mi è venuto naturale paragonare il rapporto tra Mohammed e Alì a quello tra papà Guido e il figlio Giosuè nel film “La vita è bella” di Roberto Benigni. In entrambi i racconti, infatti, sia Guido (Benigni) che Mohammed cercano di far passare la tragedia come un gioco, nascondendo la drammaticità del momento.
La scrittura è semplice e diretta, come piace a me, e riesce a trasmettere con forza le emozioni di un bambino che affronta guerre, fughe e perdite senza mai perdere la speranza.
È una lettura che commuove e fa riflettere.
Consigliato a chi ama le storie di coraggio e a chi vuole proiettare il suo sguardo al di fuori dei propri confini.
Profile Image for Geneviève Binette.
80 reviews2 followers
November 9, 2025
Histoire vraie. Au retour de l'école, Alí, un jeune garçon afghan âgé de 8 ans ne reconnaît plus sa maison détruite par un bombardement. Débute ainsi un périple de 5 ans où l'enfant cherchera à atteindre l'Italie. Récit efficace qui témoigne d'une force et d'une détermination incroyable. 4,25 étoiles
44 reviews
June 22, 2021
Toccante, e illuminante.
Non sappiamo davvero nulla di quello che succede appena fuori dalle nostre porte.
Per certi versi mi tornano alla mente le parole di Levi, "Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici'.
Profile Image for Barbara Majewska-Kosik.
217 reviews4 followers
December 9, 2023
Che libro tristissimo.. Non ho pianto così tanto quest'anno.. C'è anche speranza e bellezza nel libro ma mi ha veramente riempito con molta tristezza. Pensavo che forse dopo già aver letto Nel mare ci sono i coccodrilli e Il cacciatore di aquiloni non mi avrebbe colpito tanto invece sì.
Profile Image for Roby_Hood_.
277 reviews16 followers
April 6, 2019
Alì Ehsani ci racconta in prima persona la sua dolorosa vicenda che, bambino, lo ha visto suo malgrado protagonista durante la guerra in Afganistan.
Partito da Kabul all’età di 8 anni è riuscito, dopo molte peripezie, ad arrivare in Italia e ad esservi accolto come rifugiato, all’età di 13 anni. Nel 2015 si è laureato in Giurisprudenza all’università di Roma.
Non voglio dire niente circa la trama, perché rovinerei il gusto della lettura, ma ognuno di noi può già immaginare cosa gli può essere successo, anche perché la sua vicenda è molto simile a quella di molti altri e tutt’ora alla ribalta delle cronache, seppur con qualche importante differenza nelle motivazioni che spingono all’emigrazione, nei luoghi di partenza e nelle modalità di arrivo nel nostro Paese.
Faccio invece qualche considerazione sul protagonista e sullo stile dell’autore, soprattutto per spiegare il motivo per cui a questo romanzo dò solo tre stelle di gradimento.
Innanzitutto è un racconto autobiografico scritto dal giovane Alì studente universitario che ricorda quello che ha vissuto nei cinque anni che lo hanno visto tentare di arrivare in Italia, e lo fa raccontandolo dal punto di vista del bambino di 8 anni quale era, perciò è naturale che lo stile sia molto semplice e colloquiale, e questo è sicuramente uno dei motivi per cui non posso affermare di essere stata piacevolmente colpita e travolta dal racconto. Seconda cosa devo dire che nemmeno emotivamente il racconto mi abbia poi così particolarmente colpita, se non da circa metà vicenda in poi, forse dovuto al fatto che chi racconta è un bambino piccolo, che non ha capacità di scavo interiore come invece riesce già ad avere il ragazzo di 13 anni, che inizia a razionalizzare quanto gli è successo, a darsi delle spiegazioni e a progettare il proprio futuro per rendere orgogliosi genitori e fratello maggiore dei sacrifici fatti per lui. E’ proprio la capacità dei bambini piccoli di non capire, di non razionalizzare, di non progettare ma di vivere il momento anche trovando sempre il lato divertente del gioco a far loro affrontare e superare traumi così forti come la guerra e la perdita degli affetti più cari: questo lo trovo stupefacente, pur nella sua intrinseca drammaticità, e mi fa pensare che è una fortuna che per loro sia così o l’umanità non andrebbe avanti, non avrebbe il coraggio e la forza necessarie per volare, come diceva sempre il fratello ad Alì incoraggiandolo, e per realizzare i propri sogni.
E’ grazie a questa particolare capacità dei bambini, che Alì finalmente un giorno potrà fermarsi a guardare le stelle senza più doversi preoccupare di scappare e di nascondersi.
Credo che questo sia un romanzo molto adatto alla lettura dei più giovani, per far capire loro cosa significhi perdita, fame, paura, ma anche voglia di farcela nonostante tutti gli ostacoli che la vita può porre davanti, voglia di volare verso i propri desideri di realizzazione come persone.
Profile Image for Coraline.
12 reviews10 followers
May 17, 2018
"Ce soir, on regardera les étoiles..." relate l'émigration de l'auteur et de son grand frère, Mohammed, contraints de fuir l'Afghanistan suite à la mort de leurs parents. On suit alors leur long périple, souvent difficile et parfois même dangereux. Plusieurs fois reconduits à la frontière, ils persévèrent et ne se découragent jamais.

Petit à petit, ils parviennent à progresser, trouvent d'autres chemins, d'autres contacts pour les aider. Mohammed travaille partout où il peut pour rassembler l'argent pour payer les passeurs. Ali, qui n'a que 8 ans, semble ne pas toujours saisir la gravité de la situation. Il est trop jeune pour comprendre qu'il ne reverra ni ses parents, ni ses amis, ni son pays. Il ne réalise pas que son frère qu'il admire tant fait preuve d'une force de caractère incroyable pour le protéger et lui permettre de manger, de boire, de dormir en toute tranquillité.

Et puis un jour, le destin les sépare. Mais Ali a fait une promesse à Mohammed. Si jamais il se retrouvait seul, il devait continuer. Poursuivre le chemin jusqu'à l'Europe et atteindre l'Italie qui fait tant rêver tous les expatriés qu'ils croisent. Là-bas, une nouvelle vie les attend. Ali pourra retourner à l'école et faire des études, trouver un bon travail, obtenir des papiers. Il ne vivra plus dans la peur et la privation. Mohammed le lui a répété : il faut aller en Europe. Alors, Ali s'accroche à ce rêve et trouve la force de continuer sa route.

Loin d'être larmoyant (l'hypersensible que je suis a réussi à ne pas pleurer), ce livre n'en est pas moins un témoignage poignant et édifiant. On découvre toutes les étapes de ce dur exil, tous les dangers, les retours en arrière. On est scandalisé, révolté, mais aussi ému et touché. L'histoire est toutefois racontée avec beaucoup de pudeur, sans exagération, simplement à travers les yeux d'un enfant et le texte n'en est que plus fort.

J'ai frémi avec les deux frères, j'ai eu faim et froid. J'ai ressenti leur découragement, leur impuissance, leur incompréhension. J'ai souhaité de tout mon cœur qu'ils réussissent. Que tout se passe bien. Que rien de grave ne leur arrive. J'ai été touchée au plus profond de moi par toutes les épreuves qu'ils ont dû traverser et que beaucoup traversent encore chaque jour pour fuir leur pays et la guerre.

https://thecupofjoys.wordpress.com/20...
Profile Image for Chicca Palmentieri.
667 reviews27 followers
May 28, 2019
Porti chiusi, barconi al largo, persone che soffrono e politici che sbraitano “prima gli italiani”, questa è la tremenda e attuale realtà odierna, un’Italia che non riconosco, dove il razzismo sembra prendere piede e la capacità umana di aiutare sta perdendo la sua battaglia.
Stanotte guardiamo le stelle è uno di quei libri che vorrei tanto far leggere a chi vive nella parte ricca del mondo, a chi ogni giorno ha un buon piatto sulla tavola, abiti puliti e una famiglia amorevole che lo circonda.
La storia vera di Alì è un tormento, quello che accade a questo ragazzino è sconvolgente, dalla morte dei genitori a causa di un razzo, al lungo viaggio verso la terra promessa, fatto di botte, fame, paura.
Alì ha solo 8 anni ed un fratello maggiore meraviglioso che lo guida, lo aiuta e gli da la forza di andare avanti.
Un viaggio lungo che l’autore ci narra con franchezza, senza addolcire nulla e che ad ogni pagina mi ha fatta star male assieme a lui, ho pianto, ma non avevo dubbi in merito, perchè Alì non nasconde nulla al lettore, e lo fa attraverso una scrittura franca e schietta, una scrittura diretta e senza abbellimenti che avrebbero reso meno reale il suo racconto.
Attraverso le sue parole ho incontrato persone buone che hanno diviso quel poco che avevano con lui, persone che volevano provarci senza riuscirci, così come ho incontrato crudeli uomini che pensavano solo al loro ornaconto approfittando dei pochi soldi che Alì e il suo coraggioso fratello Mohammed avevano.

E’ molto difficile per me recensire questo romanzo, perchè non è un’opera di fantasia ma qualcosa di concreto accaduto veramente e vorrei con le mie parole essere capace di farvi comprendere quanto sia stato intenso poterlo leggere.
Voglio ringraziare Alì Ehsani per aver condiviso con noi la sua storia, voglio augurargli ogni bene e sono felice ed orgogliosa di quanto sia riuscito a fare nella sua vita.
Va da se che non vedo l’ora di leggere altri suoi libri.
Profile Image for Sara El.
35 reviews1 follower
December 18, 2020
“ Siamo come gli uccelli, perché gli uccelli volano liberi e noi voleremo lontano. “




Cosa possono fare due giovani ragazzi quando da un giorno all’altro perdono tutto ciò che amavano nella loro vita? Dopo aver perso i genitori e la loro casa a causa di un razzo, Alì e Mohammed decidono di lasciare per sempre Kabul e di rifarsi una vita nuova, hanno entrambi un unico obiettivo, la pace e la tranquillità che sperano di trovare in quella lontana, ma così appetibile Europa. Però la guerra e talebani non sono da prendere alla leggera, soprattutto per un bambino di otto anni e un ragazzino di 17, due fratelli si ritroveranno a intraprendere un lungo e pericoloso viaggio, che metterà a dura prova la loro resistenza, ma non l’amore che provano l’uno per l’altro.

La storia è ambientata in Afghanistan negli anni ‘90. Alì è un ragazzino che trascorre le giornate tirando calci a un pallone con il suo amico Ahmed, in una Kabul devastata dalla lotta tra fazioni, seppur non ancora in mano ai talebani.

CONTINUATE A LEGGERE LA RECENSIONE COMPLETA SUL BLOG:
https://www.dreamageblog.it/2018/12/1...
70 reviews2 followers
July 22, 2018
Un libro bellissimo, il racconto vero del viaggio affrontato da Alì per trovare una vita migliore e un luogo in cui poter studiare. Mi ha profondamente commosso leggere tutto ciò che ha dovuto affrontare e mi ha insegnato che dietro ai fatti ci sono sempre le persone, con la loro umanità e le loro storie, perciò è necessario imparare a mettersi nei panni degli altri per poterne capire le azioni.
é un libro che consiglierò sicuramente ai miei alunni di scuola Media per aprire i loro orizzonti e insegnare loro ad essere tolleranti e aperti al prossimo.

"Penso che sia normale che ogni essere umano cerchi disperatamente di migliorare la propria condizione e in alcuni casi muoversi è l'unico modo per farlo". (cit.)
Profile Image for Marcello.
305 reviews10 followers
August 4, 2022
Un romanzo che è un pugno nello stomaco. Come è giusto che sia, visto l'argomento.
E' un libro che tutti dovrebbero leggere, non perché necessariamente cambierebbe le loro idee verso l'immigrazione, la clandestinità, o i loro sentimenti verso i rifugiati. Andrebbe letto perché poi dopo ognuno possa misurare il prezzo delle proprie idee.

All'inizio avevo qualche perplessità sullo stile di scrittura, con il narratore che si rivolge non al lettore ma ad una seconda persona. Ma poi si capisce che è funzionale e questa storia non potrebbe essere stata scritta in nessun altro modo.
Profile Image for Rita Terlizzi.
441 reviews11 followers
November 11, 2021
"Stanotte guardiamo le stelle" di Alì Ehsani

Editore ‎Universale Economica, 2017
270 pagine
⭐⭐⭐⭐⭐❤️

Ho letto questo libro in contemporanea a "Sotto il burqa" di Deborah Ellis, si parla sempre della guerra in Afghanistan, un tema, ahimè, attualissimo dopo il ritorno al potere dei talebani nel paese, dall'agosto di quest'anno (2021)
Questa è la storia di Alì, un bambino di soli otto anni, nato in una Kabul devastata dalla guerra civile... senza elettricità e tra palazzi semidistrutti 😢
Un bambino che un giorno, al ritorno da scuola, al posto della sua casa, trova un mucchio di macerie... lui che poco prima, per farsi coraggio lungo la strada: aveva raccolto dei sassolini, guardato dei gattini litigare, salutato un ambulante amico del papà, aveva cercato in giro per vedere se c'era qualcuno che giocava a pallone... ma quel giorno: niente... così convinto di aver sbagliato strada, si siede su un muretto ad aspettare 😓 poco dopo arriva correndo, Mohammed, il fratello maggiore, che tra le lacrime gli spiega che la casa è stata colpita da un razzo e che i genitori sono morti... non c'è più niente per loro in Afghanistan!

“Ce ne andiamo” (gli dice poco dopo il fratello 🙄)
“Ma dove? Cosa stai dicendo, Mohammed?”
“Qui c’è la guerra, non possiamo rimanere.”
[.......]
“E se poi papà e mamma tornano e non ci trovano?”
😭 poverooo

È così che inizia il loro lungo "viaggio", con tutto quello che gli è rimasto, chiuso in due borse della spesa 😰 il primo tratto lo faranno sul tetto di un grande furgone, nascosti tra vecchi pneumatici, scatoloni e un "paio di coperte che puzzano di capra"!! 😓
Il libro si legge velocemente, è una storia vera, ed è una storia di speranza!!

"La speranza di andare oltre, di arrivare da qualche parte, mi dava forza, mi dava la sensazione di poter cambiare il mio destino ogni mattina. Magari erano storie che ci raccontavamo ma noi a queste storie ci credevamo.
Mi dicevo che ce l’avrei dovuta mettere tutta ma che poi sarei riuscito a realizzare i sogni che tu, Mohammed, avevi per noi: innamorarsi, trovare una casa in cui vivere, avere dei figli e poter camminare a testa alta senza essere continuamente umiliati." 😊❤️

Vivranno esperienze traumatiche, orribili, devastanti, specialmente quando sono costretti ad un soggiorno in un campo di prigionia iraniano, trattati peggio delle bestie 😰
Passeranno in parecchi paesi, come l'Iran, il Pakistan, la Turchia, la Grecia... cinque lunghi anni di viaggio prima di riuscire ad arrivare in Italia!!
Il libro è meraviglioso, ed è scritto davvero benissimo 😢 ho sofferto con Alì e il fratello... la loro storia fa riflettere e ti aiuta a capire tante cose... per me è un libro da mettere obbligatorio alle scuole medie e superiori!! 👍🏻
Super consigliato... per tutti!!! ❤️

- “Siamo come gli uccelli,” hai detto.
“Perché?”
“Perché gli uccelli volano liberi e noi voleremo lontano.” - ❣️
Profile Image for Ingrid Fasquelle.
917 reviews34 followers
February 13, 2018
Né à Kaboul en 1989, Alì Ehsani a dû fuir l'Afghanistan en 1998 après la mort de ses parents. Diplômé en droit, il vit en Italie où il s'investit auprès des écoles pour sensibiliser les élèves à la réalité du parcours des migrants. Coauteur du livre, Francesco Casolo est réalisateur et professeur d'histoire du cinéma à Milan.
Après la disparition de sa maison et de ses parents dans un bombardement, Alì, huit ans, quitte l’Afghanistan avec son frère Mohammed. Direction l’Iran, d’abord, puis la Turquie, la Méditerranée qu’ils traversent dans l’espoir de rejoindre ensuite les côtes italiennes. Mais avant de trouver asile en Europe, Alì et son frère devront surmonter tous les dangers : le froid, la faim, mais aussi la corruption, la cruauté des passeurs, et la noyade à laquelle le jeune garçon échappe d’ailleurs de justesse… Sur cet interminable et épuisant chemin d’exil, ils feront aussi des rencontres formidables, qui jetteront un peu de lumière sur ce cauchemar qui durera cinq longues années.
L’histoire extraordinaire histoire d’Alì et Mohammed est celle de réfugiés ordinaires, celles de milliers d’hommes, de femmes et d’enfants, qui, s’accrochant à l’espoir d’une vie meilleure, sont prêts à braver la mort. Une histoire poignante, qui illustre les conditions de voyage des migrants et explique les conséquences de ce départ forcé sur leur vie de tous les jours.
Après un premier élan de compassion, de solidarité et de fraternité, les inquiétudes, tout comme les réticences s’expriment. De multiples questions émergent : l’Europe a-t-elle la capacité d’accueillir cet afflux soudain de migrants et de réfugiés ? Les murs et les frontières sont-ils utiles ? Ne vaudrait-il pas mieux finalement aider les personnes déplacées à rester chez elles ? Le témoignage d’Alì n’a pas la prétention de d’apporter des réponses à ce problème politique et social mais il a au moins le mérite de démonter les préjugés et de donner des noms et des visages à ces migrants que l’on essaie trop souvent de rendre « invisibles ». Ce n’est déjà pas si mal !
Ce soir, on regardera les étoiles… est un témoignage juste et émouvant sur un sujet d’actualité, entre drame humain et polémique publique, qui nous concerne tous. Un récit indispensable, à partager le plus largement possible !
25 reviews1 follower
September 3, 2021
recensione a cura del blog ig "booksandco__"

"Ma poi, che cosa cercavi tu, dove volevi veramente arrivare? Me lo sono chiesto una marea di volte. Secondo me sognavi una moglie, dei figli, un lavoro, una vita senza paure, quello che sognavano tutti."

Hello boys and girls!🌃
Oggi vi parlo di "Stanotte guardiamo le stelle" scritto da Alì Ehsani.
E' una storia straziante, un'avventura pericolosa ma piena di speranze.
Sentiamo spesso di queste persone che scappano, emigrano perché nel loro paese non è rimasto più nulla, solo macerie di case buttate giù dalle bombe e cadaveri sotterrati dai detriti mai più ritrovati e lasciano la loro famiglia lì per cercare una vita migliore. Quante persone scappano ma poi non arrivano mai; muoiono nel tragitto sfranti oppure su un barcone. Non ho mai pensato al loro viaggio perché sì, in Italia c'è la crisi, ma almeno non c'è la guerra, un piatto in tavola sicuro ce l'ho sempre e ho un tetto sulla testa ben saldo e che non verrà buttato giù da nessuna bomba, sono dal lato del mondo "fortunato", e devo solo ringraziare.

Alì parla della sua esperienza, del suo viaggio; un giorno torna da scuola e non trova più niente perché degli uomini hanno tirato delle bombe che hanno colpito la casa uccidendo anche i genitori; scappa dall'Afghanistan, da una Kabul devastata dalla lotta tra fazioni, ma non ancora in mano ai talebani.

Alì è un bambino a cui è rimasto solo il fratello maggiore; faranno il viaggio insieme, verranno catturati, picchiati e rimandati via, Tuttavia dopo un momento tragico; Alì riuscirà ad arrivare a destinazione, in Italia dopo quindici anni dal suo arrivo, si ritroverà su una sedia all'Università della Sapienza a scrivere questo romanzo; ora Alì ha un lavoro e gira per il mondo facendo conoscere a tutti i suoi due libri.

Ho apprezzato la capacità dell'autore di adattare il livello narrativo all'età del protagonista;all'inizio pare superficiale solo perché è il bambino Alì a parlare, poi cresce e la narrazione si fa più profonda.

Ragazzi,non posso fare altro che consigliarvi questo libro; commovente, crudo e tremendamente realistico, ho pianto dalla prima all'ultima pagina...
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May 25, 2025
"Stanotte guardiamo le stelle", pubblicato dalla casa editrice Feltrinelli nel 2016, è un libro autobiografico, in cui Alì Ehsani racconta il percorso travagliato che lo ha condotto in Italia dal suo paese d'origine, l'Afghanistan.

È il 1997, quando il piccolo Alì percorre la strada che lo conduce verso casa; ad aspettarlo, però, questa volta non ci sono i genitori, ma un mucchio di macerie. Alì è smarrito e i suoi occhi ingenui di bambino non comprendono nemmeno la portata di ciò a cui stanno assistendo!

" Dopo un po' lancio via i sassi, ogni tanto mi guardo intorno per vedere se c'è qualcuno che gioca a pallone ma oggi niente, giro a destra e poi a sinistra e finalmente sono davanti casa. Ma non la vedo. Non capisco. Dovrebbe esserci, ma non c'è. C'è solo un mucchio informe di macerie. Mi dico che mi sono perso, quante volte mi è capitato, nessuna che io ricordi, allora mi siedo buono buono su un muretto pensando che tanto qualcuno fra poco verrà a cercarmi".

Con questa immagine inimmaginabile e agghiacciante, finisce per Alì, in modo brusco e drammatico, l'infanzia e ha inizio una fase della vita complessa e incerta, che lo condurrà fuori dal proprio paese. Al suo fianco, però, c'è il fratello Mohammed, una roccia, un porto sicuro a cui affidarsi senza riserve…

Una lettura drammatica dalla prosa semplice, della quale si può bene immaginare il prosieguo, che ci permette di capire meglio, non solo le traversie che i profughi sono costretti ad affrontare per giungere a una meta sicura, ma soprattutto per comprenderne i sentimenti e i tormenti interiori.
Non scordiamoci, soprattutto in questo momento storico incerto, che siamo tutti esseri umani, che siamo uguali, che abbiamo gli stessi diritti, soprattutto quello di vivere in un luogo che possa garantirci pace e sicurezza.

"Per un attimo mi chiedo  che senso abbia essere felici se non si ha nessuno a cui dirlo, ma non è il momento, non c'è spazio per la malinconia, sono a un passo dal farcela e non devo sbagliare neanche una mossa"
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September 4, 2021
Alì ha otto anni e vive in Afghanistan. Non ha mai visto l'elettricità, non conosce altra realtà oltre la guerra eppure è un bambino felice. Un giorno uscendo da scuola Alì scopre che la sua casa non c'è più, è stata distrutta dalle bombe e i suoi genitori sono morti. Alì però non è solo, c'è Mohamed con lui. Mohamed è un ragazzo neanche diciotenne, ma è il fratello maggiore e diventerà per Alì padre e madre, protezione, esempio, sicurezza, allegria, coraggio e speranza. Mohamed vuole raggiungere l'Europa, vuole dare ad Alì la possibilità di studiare, di avere rispettati i propri diritti, di poter camminare a testa alta, di avere una speranza per il futuro. I due fratelli iniziano quindi un viaggio tra Iran, Pakistan, Turchia, Grecia e infine Italia. Un viaggio sempre nascosti, con la pancia vuota, pochissimi soldi, tanto freddo e tanta paura. Un bambino ed un ragazzo, in un viaggio molto più grande di loro e troppo pericoloso per chiunque.
Poco meno di duecento pagine, un romanzo che è una storia vera che non può lasciare indiffetenti, ma soprattutto una testimonianza ed insieme una dichiarazione d'amore ed un ringraziamento di Alì per suo fratello, Mohamed, perché solo grazie a lui, Alì ha potuto realizzare i suoi sogni.
Profile Image for Moonlight.
134 reviews3 followers
May 10, 2023
Tempo fa, dello stesso autore, lessi I RAGAZZI HANNO GRANDI SOGNI, racconto autobiografico dell'autore.
STANOTTE GUARDIAMO LE STELLE è invece precedente e racconta la fuga ed il viaggio, durato ben cinque anni, del piccolo Alì, da Kabul a Roma.
Avendo letto entrambi i libri, la storia di Alì mi è ora completa e rimane incredibile e commovente!
In particolare una parte mi ha colpito: cit. " Chi parla di emigrati spesso usa la parola -disperati-, ma quello che invece penso oggi, a Roma, nella mia vita italiana, è che non c'è niente di più simile alla speranza nel decidere di emigrare: speranza di arrivare da qualche parte migliore, speranza di farcela, speranza di sopravvivere, di tenere duro, speranza di un lieto fine come al cinema".
Grande la statura morale di Alì, che sempre sostiene: "Una cosa nella vita l'ho imparata: che niente è uguale. Non è uguale studiare o non studiare, rubare o non rubare, delinquere o non delinquere. E anche se uno è partito indietro come me, non è scritto da nessuna parte che debba arrivare ultimo" (cit. da I RAGAZZI HANNO GRANDI SOGNI)
Consigliatissimi entrambi!
Profile Image for Zeineb SmaOui.
561 reviews12 followers
October 1, 2024
Une fois de plus, après le livre de Pascal Manoukian "Les échoués", celui d'Olivier Norek "Entre deux mondes" et celui de Delphine Minoui "Les Passeurs de livres de Daraya – Une bibliothèque secrète en Syrie" , ce livre sur les ravages de la guerre et les conditions dans lesquelles les habitants de ces régions dévastées par la guerre tentent de résister ou de fuir au péril de leur vie dans l’espoir de vivre dans un monde meilleur est un coup au cœur.
Un livre digne, bouleversant, un cri d’espoir. Ceux qui voient les migrants comme des dangers potentiels devraient changer d’avis en lisant ce témoignage poignant. Au bout de la route… ils espèrent une nouvelle vie.

L’histoire d’un petit garçon qui se retrouve orphelin à 8 ans et va partir sur les routes avec son frère aîné. Un gamin qui va se trouver confronté à mille dangers mais qui va aussi être aidé par des inconnus. La liberté et l’envie d’aller à l’école : deux buts dans sa vie de petit garçon… et l’importance capitale du mot avenir…
Juste un incontournable de plus, qui parle à notre sensibilité et nous rappelle que certains n’ont jamais connu la paix, jamais entendu de musique à la radio ….
Profile Image for Damiana.
384 reviews
November 15, 2020
Stanotte guardiamo le stelle è la storia vera di Alì, bambino afghano che, quando un giorno, al rientro da scuola, trova la sua casa rasa al suolo e i genitori uccisi da una bomba, col fratello scappa dall'Afghanistan per raggiungere l'Europa. Una storia struggente, un libro più che mai attuale che fa commuovere e riflettere. Il protagonista, col suo sguardo da ragazzino, in maniera semplice descrive la realtà che lo circonda e le peripezie per raggiungere la tanto agognata meta, tra i viaggi nascosto sotto i teli ricoperti di erba e terra, la vita in altri paesi con altre persone, immigrate anch'esse, il sogno (purtroppo infranto) di raggiungere l'Europa col fratello. E poi l'arrivo prima in Grecia, poi in Italia, a Roma, dove riuscirà a ricostruire la propria vita. Libro che ci permette a vedere la questione dell'immigrazione "dall'altro lato del Mediterraneo", quella meno fortunata della nostra, da leggere e da far leggere soprattutto a chi sostiene la terribile frase "aiutamoli a casa loro".
17 reviews
September 6, 2025
l'ambientazione mi è piaciuta, non ero molto informata su quel pezzo di storia quindi mi ha dato la possibilità di informarmi, ora l'autore si vede che non è molto ferrato in questo campo, però passa in secondo piano perché è una scrittura molto scorrevole, fatta dal punto di vista di lui bambino come se stesse parlando al fratello, i paesi che percorrono supergiu sono li stessi dei viaggi migratori più comuni, la cosa che mi ha sorpreso è che non avevano una meta definita cercavano solo l'Europa, inoltre il sentimento che ti trasmetteva in maniera lampante è che non era semplice sopravvivenza ma una vera è proprio speranza di vivere comunemente quindi avere un nome, di studiare ec ec, per giunta i sentimenti più evidenti sono la speranza che ti trasmette e la tristezza per quello che gli succede e che gli sta intorno, i temi trattati e sono comuni ma mi ha colpito molto e fatto riflettere
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