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Appia

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Paolo Rumiz ha percorso a piedi, con un manipolo di amici, la prima grande via europea, l’Appia, e ce ne riconsegna l’itinerario perduto, da Roma fino a Brindisi, “più per dovere civile che per letteratura”. Lo ha fatto spesso cavando dal silenzio della Storia segmenti cancellati, ascoltando le voci del passato e destando la fantasia degli increduli incontrati durante il viaggio. E ora ci chiama come un pifferaio magico a seguirlo con le gambe e l’immaginazione lungo la via del nostro giubileo, la nostra Santiago di Compostela, della quale viene restituito l’itinerario dopo un secolare abbandono.
Da Orazio ad Antonio Cederna (appassionato difensore dell’Appia dalle speculazioni edilizie), da Spartaco a Federico II, prende corpo una galleria di personaggi memorabili e, mentre si costeggiano agrumeti e mandorleti, si incontrano le tracce di Arabi e Normanni. Intanto le donne vestite di nero, i muretti a secco, la musicalità della lingua anticipano l’ingresso nell’Oriente. Per conquistarsi le meraviglie di un’Italia autentica e segreta è necessario però sobbarcarsi anche del lavoro sporco – svincoli da aggirare, guardrail, sentieri invasi dai canneti, cementificazioni, talvolta montagne intere svendute alle multinazionali dell’acqua e del vento – e affrontare la verità dei luoghi pestando la terra col “piede libero”. “È nei villaggi più remoti,” ha scritto il “New York Times” dell’opera di Paolo Rumiz, “tra i laghi e i boschi, in mezzo alla gente comune, che la vera vita delle nazioni rivela la sua trama di colori.”

Al racconto fanno da contrappunto le mappe disegnate da Riccardo Carnovalini, che ha trovato il percorso sulle carte, nelle foto aeree e sul terreno, e che ha descritto l’itinerario nel libro: un contributo prezioso e uno strumento utilissimo – considerata l’assenza di segnaletica – per chi volesse seguire le orme di questa marcia d’avanscoperta.

La scommessa era l’Appia, quintessenza di un’Italia minore di meraviglie nascoste.

384 pages, Paperback

First published June 9, 2016

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About the author

Paolo Rumiz

70 books157 followers
Paolo Rumiz è un giornalista e scrittore italiano.
Inviato speciale del "Piccolo di Trieste" e in seguito editorialista di "la Repubblica", segue dal 1986 gli eventi dell'area balcanica e danubiana; durante la dissoluzione della Jugoslavia segue in prima linea il conflitto prima in Croazia e successivamente in Bosnia ed Erzegovina.
Nel novembre 2001 è stato inviato ad Islamabad e successivamente a Kabul, per documentare l'attacco statunitense all'Afghanistan.

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Displaying 1 - 27 of 27 reviews
Profile Image for Manuel Bricoli.
64 reviews7 followers
January 1, 2020
"Sento che il nostro viaggio ripropone la questione meridionale da un'angolatura nuova, ristabilisce un contatto, riannoda un legame che nessuna alta velocità ferroviaria, nessun autostrada, può essere in grado di costruire. Noi non sorvoliamo i territori, li penetriamo. Ascoltiamo con pazienza le ragioni dei popoli che li abitano, senza concedere loro l'alibi del vittimismo."

E ancora:

"Cancellate, cancellate pure la geografia delle scuole. Consegnerete la terra ai predoni delle ultime risorse. Non vi basta aver clonato la specie umana che ha ripreso a camminare curva in avanti stile Neanderthal e in più non alza mai gli occhi né versi suoi simili né verso il paesaggio? La percezione del territorio muore così, con la fine delle immagini che lo raffigurano."

Questa è l'ultima lettura del 2019 che mi ha conquistato. Un viaggio che Rumiz ha percorso a piedi partendo dalla mia città Roma e arrivando a Brindisi.
Un cocktail di culture e scene di vita meridionali che forse solo il Sud può offrire, il tutto arricchito da nozioni storiche e geografiche sui singoli luoghi attraversati.
Da amante di viaggi non posso che consigliarvi questo libro, che apre la mente a diverse realtà e a piccole sorprese geografiche.
Vorrei terminare questa recensione con un passo secondo me più poetico che descrittivo, per poi lasciare a voi la lettura di questo fantastico viaggio.

"Sera a Palagiano, dolce e ingannatrice. Dopo il nubifragio l'aria si è fatta straordinariamente leggera sul Metaponto, come accade spesso tra un temporale e l'altro. Domani pioverà, dicono le previsioni. Ma intanto tutto il paese è per strada a godersi la tregua, seduto davanti agli usci di casa ai tavolini dei bar e sulle panchine, o in piedi, in crocchi di uomini dalle mani grosse, da zappa, annodate dietro la schiena. Il sud non è terra di case di riposo. I vecchi sono tutti fuori, si scambiano saluti vocalici Greci, secchi come trillo di rondoni. Le donne sono più alte delle sciantose campane e parlano a voce più bassa. Ti danno del tu anche se sei più vecchio e non ti hanno mai visto prima."
Profile Image for dely.
492 reviews278 followers
June 28, 2025
Di tutti i libri letti finora di Rumiz, questo è quello che mi è piaciuto un po' meno perché la parte centrale è leggermente ripetitiva e pesante.
Come sempre Rumiz non ci fa viaggiare solo geograficamente, ma i suoi sono anche viaggi storici, politici, letterari e, questa volta, anche culinari. Con una guida escursionistica esperta di mappe e di cammini (Riccardo Carnovalini), un cineasta (Alessandro Scillitani), e un’amica addetta alla logistica (Irene Zambon) parte da Roma per percorrere a piedi la via Appia antica fino a Brindisi. Partono in quattro e riescono a percorrere l'intero tratto di circa 600 km in 29 giorni. Strada facendo il gruppo aumenta perché vengono raggiunti per brevi tappe da amici o esperti di archeologia e storia che si sono appassionati al progetto di percorrere l’Appia antica.

Rumiz vuole ridare all'Italia la più antica delle vie, la Regina Viarum, usata in passato per il commercio e gli spostamenti, ma anche crocevia di popoli e culture, e imbarco per l'Oriente. Anche san Pietro è passato dalla via Appia per arrivare a Roma, quindi dovrebbe essere più importante e famosa della via Francigena. Invece sta lentamente scomparendo per l'incuria e la negligenza dello Stato.
Rumiz ci fa vedere il bello dell'Italia, ma ne mette a nudo anche le problematiche: la depredazione di siti archeologici sulla via Appia antica da parte di privati con il silenzio e il benestare di qualche politico compiacente; la cementificazione di troppi terreni agricoli per la costruzione di pale eoliche; l'inquinamento dell'Ilva e dell'Eni; la costruzione di strade asfaltate e della ferrovia che ricoprono interi tratti della via Appia.

Grazie alle riprese fatte durante il cammino è stato realizzato un documentario dal titolo "Il cammino dell'Appia antica" che consiglio di vedere perché è molto bello e interessante.

"Questo viaggio è l'ultima occasione per riprendere un contatto con una memoria perduta."

"Il territorio si salva solo raccontandolo."

"Il Colosseo è Hollywood. La realtà italiana è altro, è fatta di piccole comunità, di meraviglie sparse sul territorio."

“Che magnifico sensore dell’umanità è il cammino a piedi.”

“Il mondo va alla malora proprio perché nessuno lo percorre più a piedi”.
Profile Image for Novella Semplici.
427 reviews9 followers
August 13, 2025
Io adoro Paolo Rumiz, quindi partivo avvantaggiata. Anche questo libro mi è piaciuto, anche se un po' meno del solito.
Narra il percorso a piedi lungo l'Appia Antica fatto dall'autore con una truppa di appassionati e archeologi nel 2015, quando l'antica strada era ancora dimenticata. Da allora la strada è stata parzialmente riscoperta (anche se il percorso più frequentato resta quello all'interno del Lazio e Campania, Basilicata e Puglia restano meno organizzate) ed è entrata a far parte del patrimonio UNESCO. Questa riscoperta è stata favorita anche da questa opera.
Il testo è composto dauna introduzione al viaggio, bellissima, elegiaca in puro stile Rumiz; il diario di viaggio vero e proprio; la parte finale "tecnica" che narra le varie tappe dal punto di vista del GPS per chi vuole incamminarsi sulla Appia Antica dimenticata. Sul sito Feltrinelli sono scaricabili anche le mappe satellitari.
Il diario merita, ma alcuni passi risentono del pessimismo dell'autore, che qui si dispiega apertamente a causa dello scempio trovato in alcun zone tra strade, case, pannelli solari e parchi eolici che hanno devastato interi tratti che sarebbero dovuti essere museo e invece sono stati cementificati o depredati per arricchire collezioni private. Il che mi ha provocato amare riflessioni, ma alla fine credo che il futuro sia in mano complessivamente a una generazione migliore di quelle passate, e bisogna avere fiducia. Forse se la generazione passata ha distrutto la prossima resisterà e ricostruirà; bisogna cercare di essere positivi. E già questo viaggio ha avuto i suoi risultati.
L'autore va ringraziato per questo lavoro di riscoperta e con lui tutta la compagnia, e se non avessi i miei problemi alle gambe mi piacerebbe poter ripercorrere i loro passi nel Sud Italia.
Profile Image for Andrea Prete.
103 reviews1 follower
June 16, 2018
senz’altro interessante ma alla lunga un po’ ripetitivo.
Profile Image for Stellina.
179 reviews1 follower
May 14, 2018
Percorrere a piedi la strada romana più antica e ritrovarla trascurata, a volte cancellata, sfruttata, violentata. È un racconto on the road alla riscoperta dell’Appia antica. Un viaggio a piedi da Roma a Brindisi. E, tappa dopo tappa, racconta il territorio. Un viaggio alla riscoperta di un’altra Italia. Da leggere ❤️
Profile Image for dolce.cantarelli.
46 reviews
April 15, 2018
Mi infilerei gli scarponcini ai piedi e attraverserei la "Via" alla scoperta delle meraviglie e degli orrori d'Italia. Rumiz è riuscito nell'intento di farmi innamorare di questa avventura che va ad aggiungersi alla mia lista dei viaggi dei desideri. Non appena trovo il tempo e qualche amico scapestrato che mi voglia seguire, io parto.
Profile Image for Merle (readinginvelaris).
97 reviews
November 16, 2020
Ein unglaublich interessantes und lehrreiches Buch über die alte römische Straße "Via Appia." Ich wurde durch meinen Freund inspiriert dieses Buch zu lesen da dieses Buch ein Bestandteil seiner Masterthese war. Das Buch wurde vom italienischen Journalisten Paolo Rumiz geschrieben und ich habe seine (übersetzten) Schreibstil und seinen Humor sehr genossen. Er erzählt von seiner Reise über die Via Appia, vom Startpunkt in Rom bis zum Ende in Brindisi. Und das ganze haben er und seine Reisebegleiter zu Fuß gemacht - ganze 612 Kilometer. Es hat mir viel über Italien beigebracht aber auch allgemeines über Reisen, über die Natur der Menschen und sehr sehr viel über die Zerstörung von antiken Gebäuden, Straßen etc. Zerstörung durch das faschistische Regime in Italien aber auch durch den zweiten Weltkrieg durch Deutschland und die anderen Länder.

Aber der größte Teil war voll von wundervollen Eindrücken der malerischen italienischen Landschaft, Beschreibungen von Gerichten und Gerüchen, von Menschen und von Tieren und von ganz viel Leidenschaft. Es war spannend darüber zu lesen wie die Italiener selber ihre Vergangenheit und ihr Erbe einschätzen und auch wie sie Fremde beurteilen. Vor allem, dass Fußgänger in Italien als etwas so merkwürdiges angesehen werden.

"Der Fußgänger ist eine Anomalie, er erweckt Leidenschaften und ein Spektrum an Gefühlen zum Leben, das von Neugier bis Argwohn reicht. Ein dem Fußgänger zugerufenes "vaffa" ist somit schwierig zu deuten. Es bringt Überraschung angesichts des Unglaublichen zum Ausdruck, Mitleid mit jenen, die keine Reifen haben, den insgeheimen Neid des Pendlers auf alle, die Zeit haben. Aber auch Unsicherheit. Wer sind die da?, fragen sich die Leute: Herumirrende Einwanderer oder reiche Snobs, die eine exzentrische Idee hatten?"
Profile Image for Atticus_jem_scout Angela.
105 reviews19 followers
September 13, 2016
Non a caso ci metto un piede sopra questo libro. Perché di piedi si parla. Si parla dell'andata a piedi, sentendo la strada con le scarpe, lasciandosi portare dal viaggio delle gambe alla riscoperta della Grande Via, la Prima Strada, quel solco di storia che attraversa il Sud Italia e le sue enormi contraddizioni, le tristezze, le meraviglie, i paradossi...É una strada che appare e scompare a tratti, che porta a conoscere genti, cibi, vini, panorami, brutture edilizie, l'assenza dello Stato, la passione inguaribile di chi ama la propria terra ma che si sente solo e zittito in questo amore. Rumiz ci ha dato in mano una guida di coraggio, di una bellezza unica, capace di risvegliare il viandante sopito che vive in ognuno di noi. Io ho lo zaino pronto.
Profile Image for Renata Di Napoli Larsen.
2 reviews
August 28, 2023
L’avevo iniziato e poi messo da parte perché non mi piace lo stile di Rumiz. Finalmente ora l’ho ripreso e finito, ma continua a non piacermi la sua retorica. Però il viaggio è affascinante e solo per quello prende 3 stelle.
32 reviews2 followers
October 16, 2018
Paolo Rumiz becomes more of a grumpy youngster-hating curmudgeon with every book. It kind of spoils the poetic descriptions of the scenery and the culture.

Also, the Roman legislation was not the most advanced or, gods forbid, the most fair in the Mediterranean. Like at all. Think about how they treated women (i.e. as property).
Spoiler alert #1: both Ancient Egypt and Carthage gave them full legal rights.
Spolier alerts #2: I hate the Romans.
Profile Image for Mar Gherita.
87 reviews16 followers
May 28, 2017
Come and walk along Appia antica road, from Rome to the South Italy. The first long walk of ancient Rome, a discovery of an hidden past.

Libro che merita di essere conosciuto e diffuso. Non mi aspettavo un libro così.
Durante l'ultima mia visita a Roma alla ricerca degli splendidi acquedotti ho allargato un po' il raggio di azione e sono arrivata fino all'Appia antica. È stata una rivelazione.
Non sapevo esistesse un tale splendore. All'aperto, sotto il cielo limpido della mezza stagione romana, una antica via di pietre e reperti e pini marittimi e campi e prati. Proprio bellissima. E mi sono data dell'ignorante perché non ne immaginavo neppure l'esistenza. Avrò percorso 5 o 6 km a piedi. Non di più. Li vorrei camminare tutti i 612 km che portano da Roma a Brindisi, o forse più spesso nel passato ed anche oggi dalla Brindisi, il mare nostrum, a Roma.

Così quando ho visto il libro di Rumiz in libreria me lo sono preso. E ritrovo molto di quello che avevo pensato. E anche di più. E' il diario di un percorso fatto a piedi alla ricerca della strada nascosta. Lungo un mese.

Il libro rivendica la dignità di quella strada e di quella storia antica, che abbiamo dimenticato e deturpato. La narrazione rivela lo splendore del paesaggio, delle testimonianze storiche, dei monumenti e delle genti. E riporta l'amaro lamento di quanto si è perso e quanto perdiamo quotidianamente. Svela ciò che nascondiamo sotto cemento e carta e cartacce e scartoffie e pregiudizi e pigrizia e malaffare.

Un grido di bellezza e di richiamo al senso civico. E l'abituale quesito: ma perché diamine ce ne andiamo a lustrare i fasti del cammino di Santiago per esempio (c'è un libro molto pubblicizzato al proposito in questo periodo, di un autore che pure l'Appia antica a suo tempo l'aveva percorsa) , e cancelliamo dalla terra e dalla memoria la nostra strada n.1 ?

Ecco un libro di amaro splendore. Con tanto di mappe disegnate alla bell'e meglio e guida raffazzonata, perchè di informazioni turistiche, o storiche o geografiche, non ce ne è.

Dedicato a chi adora la nostra terra e vorrebbe le sue bellezze valorizzate
Dedicato a chi pensa che ogni km2 del nostro paese poco conosciuto valga quanto città e musei che da decenni sono assaltati dal turismo di massa
Dedicato a chi vuole organizzare una gita scolastica che abbia un senso
Dedicato a chi vuole insegnare o riscoprire la storia antica delle nostre origini
Dedicato a chi vuole fare programmazione del territorio
Dedicato a chi vuole mettere scarpette e zaino e fare 2 o 200 o 20000000 o più passi
Dedicato a chi ancora non ha capito perché l energia eolica non è proprio green
Dedicato a chi non sa da che parte iniziare ma da qualche parte comunque qualcosa s'ha da fare
Dedicato a chi ama vini cibo terre e genti
Dedicato a chi andrà a vedere la mostra che ha fatto seguito al libro

E mille altre cose.

Una nota per lo scrittore: non deve essere stato facile tenere il tema per così tanta strada. Bravo
Una nota per tutti: se capitate lungo uno dei qualsiasi tratti dell'Appia antica, non esitate. Percorretelo. Anche senza preparazione. È emozionante
Profile Image for Lupo.
562 reviews25 followers
January 26, 2018
Grazie a Paolo Rumiz per aver percorso a piedi l'Appia e aver scritto questo libro che ha il dichiarato obbiettivo di smuovere le acque in campo politico-culturale affinché si arrivi a una rivalutazione della via Appia e di tutti i tesori che l'accompagnano da Roma a Brindisi.
Una vena di indignata severità percorre tutto il libro, ma con un cambio di tono quando, dopo aver lasciato alle spalle Lazio e Campania, Rumiz e i suoi accompagnatori passano in Puglia e Basilicata. Qui la severità si fa non più comprensiva ma più morbida, forse per non colpire i suoi più numerosi ospiti lungo il percorso, forse per una malcompresa differenza tra le prime due regioni e le seconde, forse per la crescente stanchezza. Rumiz si fa affascinare da luoghi e soprattutto persone ed esagera anche un po' nel ritrovare influenze in quelle terre di culture in realtà marginali (un esempio su tutti: l'emirato di Bari dura 24 anni, difficile che abbia lasciato impronte significative su modi, cultura e facce).
Un libro da leggere.
Profile Image for Bardamu.
213 reviews6 followers
June 16, 2022
Mi è stato regalato e ne ho letto buona parte. Come molti libri di questo tipo non è necessario seguire l'ordine delle pagine e si possono leggere i tratti della via per noi più interessanti.
Consiglio a tutti di percorrere il primo tratto nel territorio del comune di Roma, è forse tra le più belle e misconosciute cose della nostra capitale.
2 reviews
May 12, 2024
Attraverso una narrazione avvincente e mai banale, ricca di dettagli ma anche di note critiche rispetto l'attenzione rivolta dalle Istituzioni italiane alla salvaguardia dei beni culturali, lo scrittore racconta tutto il viaggio (rigorosamente a piedi) lungo la via Appia antica, partendo da Roma sino a Brindisi.
Profile Image for Paologa.
45 reviews32 followers
November 30, 2024
Rumiz affascina quando descrive, un po’ meno quando passa all’ invettiva. Troppi lamenti su come l’Italia in generale e il Sud in particolare abbandonano i resti della nostra storia, anche se condivisibili e legittimi.
Profile Image for Carmen.
33 reviews1 follower
September 26, 2019
Lettura alquanto lenta per la quantità di informazioni contenute in questo romanzo, ma è un incredibile viaggio storico, antropologico e culinario per la Via Appia.
Profile Image for Alessandro.
21 reviews
August 19, 2020
Non il migliore di Rumiz, ma ottimo per stimolare l'appetito. Sarebbero 2.5 stelle (medio, come l'ora), ma Goodreads non ha ancora scoperto i frazionari.
13 reviews
February 9, 2025
Un tiraillement constant entre l'envie du voyage et l'acte presque militant de chercher les traces de cette histoire en des terres où elle n'est plus toujours la bienvenue.
Profile Image for Davide Giulietti.
7 reviews1 follower
March 4, 2021
Un viaggio a piedi lungo la "Linea", la "Numero 1", la prima costruita dai Romani.
Un invito a tenere i piedi a terra e a farli andare, perchè è l'atto ripetuto del camminare che fa la via, e crea la memoria. E' per questo che Rumiz ritorna sull'Appia, per ridare vita, dignità e memoria ad una strada - ora dimenticata e sepolta da asfalto, ruberie e ignoranza - che è (stata) storia e geografia del mondo antico.
12 reviews
October 25, 2025
Lʼouvrage de Rumiz a influencé positivement le futur de Via Appia en la faisant redécouvrir et en mettant en lumière son importance historique et culturelle, en bousculant le gouvernement italien et les instances municipales etc. . Cʼest un sujet passionnant qui rend hommage à cette route malmenée qu’il souhaite réhabiliter.
Cependant, monsieur Rumiz manque de générosité auprès de son public lecteur qu’il mitraille de références érudites et envahissantes, dʼun tas de noms, de lieux ignorés de plusieurs.
Aucune carte du chemin ou de lieux, ce qui inacceptable. Arrangez-vous lecteur, faites vos recherches!
Le ton moralisateur et plein de réflexions désagréables, beaucoup vis-à-vis le chemin de Compostelle, en font une personne bien peu sympathique. Dʼailleurs difficile de comprendre cette haine contre ce chemin de Compostelle.
Une centaine de pages, à la fin de lʼouvrage, documente les 29 étapes du parcours. sans aucune carte.
Dans les remerciements, il remercie longuement ses pieds, pour lʼavoir soutenu dans son périple. Pas un remerciement à ses compagnons de route, à ceux le long du chemin dont certains personnages très intéressants.
Dommage.
Profile Image for Il Rospo Lettore.
197 reviews5 followers
July 21, 2019
Sulle tracce di Orazio (che nella quinta Satira del primo libro descrisse un viaggio simile a quello dell'autore e dei suoi amici) e Virgilio, un meraviglioso libro di Paolo Rumiz che racconta uno straordinario viaggio a piedi lungo la via più famosa dell'antichità: l'Appia, la Via Regina. Un viaggio faticoso descritto con un potentissimo amore verso l'Italia, il suo passato (dimenticato, smembrato e/o volutamente tenuto nascosto) e il suo futuro (poco limpido, ma non dobbiamo perdere la speranza) visto anche attraverso incontri straordinari, commoventi, teneri e talvolta duri. Un libro scritto anche per far riscoprire un percorso che passa in territori che, nonostante il volontario abbandono della politica odierna, costituiscono ancora l'asse portante della nostra penisola. Da Roma a Brindisi, attraverso il Lazio, la Campania Felix (la Terra del Lavoro di Caserta), il Sannio (ma siamo proprio sicuri che le tante e dimenticate popolazioni italiche assorbite dai Romani siano davvero scomparse?), la Basilicata orientale e l'Apulia: un viaggio che si poggia sui piedi ma coinvolge il cuore e riempie anche lo stomaco (come si dice nel libro, certi posti si vedono e si capiscono solo andando a piedi e nutrendosene attraverso le loro specialità culinarie). Un viaggio di incontri, anche famosi di oggi (su tutti Raffaele Nigro e Vinicio Capossela) e di ieri (Cicerone, Virglio, Orazio - vero nume tutelare della spedizione -, Augusto, Tiberio, Traiano, San Pietro e San Paolo).
Basta parole, si prepari lo zaino e si cominci a camminare, che, come sottolinea l'autore, oggi è il gesto più ribelle che si possa effettuare.
Profile Image for Tessa.
296 reviews
November 3, 2025
Appia et beaucoup plus qu'un livre sur une expédition comme sont les livres de Sylvain Tesson par exemple. Rumiz, qui est un auteur érudit ne lâche pas son lecteur d'une semelle avec ses références à l'antiquité, aux auteurs et aux lieux qui ont marqué l'histoire de la civilisation.
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