Una tranquilla cittadina del Colorado è famosa per una peculiarità: su di un ponte che attraversa un fiume le persone "perdono il tempo." Già, è strano usare questa espressione, ma è letteralmente quello che accade. Due minuti e 38 secondi, qualsiasi orologio segnerà l'anomalia. Attraversando i dodici passi che portano al centro della struttura, noterete il repentino cambiamento d'orario. Durante una normale serata estiva degli anni '90 le vite dei componenti della famiglia Wells vengono per sempre sconvolte. Da quello stesso ponte, nel punto in cui le persone perdono il tempo, una luce accecante e un rumore sordo attirano la curiosità del patriarca Jonathan Wells. L'uomo perde tragicamente la vita. Quando i suoi figli Rachel e Tom e sua moglie Emily raggiungono il posto trovano un neonato tra le braccia dell'uomo, piange, disperato. Emily decide di crescere il bambino e di chiamarlo "Elias" e soprattutto di non dire niente a nessuno nella piccola cittadina. Durante i primi anni di vita, la famiglia Wells nota subito che c'e qualcosa di strano nel piccolo: è diverso, è speciale, riesce a fare cose inspiegabili e sembra leggerti dentro. Dopo essere stati lontani da casa per anni, Rachel e Tom tornano a causa della malattia terminale che ha colpito Emily. Qui ritroveranno il loro "fratellino" Elias ormai cresciuto. Le loro vite vengono sconvolte quando un forestiero, che sembra essere letteralmente piovuto dal cielo, dichiara di conoscere Elias e di sapere da dove viene."
ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER! Niente di troppo esplicito, ma avviso per sicurezza.
In quanto fedele follower di Luigi Toto e delle sue storie, aspettavo da tempo questo romanzo e devo dire che non ha deluso le mie aspettative. La storia è affascinante, e tocca un ambito e delle tematiche che ho sempre amato, ovvero i viaggi nel tempo, come funzionano e come possono influire nel corso della storia. Il tutto accompagnato da un sano contorno da teen/family drama che di solito apprezzo in particolar modo. Se siete fan delle serie tv, questo libro fa per voi, perchè siamo proprio di fronte un romanzo che omaggia fortemente diversi topoi che ritroviamo nella serialità americana. Ovviamente questa caratteristica del romanzo da un lato lo rende particolarmente affascinante ai miei occhi (e sicuramente a quelli degli altri appassionati), ma dall'altro comporta anche la NECESSITA' di un seguito: è evidente che sia la storia che i personaggi sono stati pensati per essere sviluppati nel corso del tempo, c'è ancora TANTO da dire, molti misteri non vengono svelati o chiariti del tutto e i personaggi sono solo all'inizio del loro percorso. Personalmente la cosa non mi dispiace, amo le trilogie/saghe o in generale una storia con un seguito. Credo che il difetto più grande del libro sia la sua stazza: poco più di 200 pagine non hanno permesso di approfondire nella maniera giusta personaggi come Rachel, della quale non sappiamo molto (quello che ci viene detto non viene approfondito), e che ha una parte attiva in pochissime scene. Non è abbastanza per empatizzare con lei. Fortunatamente non ho riscontrato questo problema con gli altri personaggi (che amo tutti, comunque), ma suo fratello Tom, che ha più spazio e un ruolo più importante, avrebbe avuto molto più da dire per esempio. Un centinaio di pagine in più avrebbero permesso, a mio avviso, di sopperire in parte ad alcune di queste lacune. Nonostante ciò, credo che a questo si potrà rimediare nel sequel. Sebastian, invece, è stato gestito davvero bene: c'è ancora tanto da scoprire su di lui, ma quello che ci è stato detto va bene per un primo libro e il mistero che avvolge lui ed Elias, il protagonista, ti fa desiderare di leggere subito il seguito. Elias è il classico protagonista a cui non si può non volere bene: dolce e gentile, ingenuo e bello...ma non stupido e privo di carattere. Tormentato e in cerca di risposte, ha sicuramente davanti un percorso fantastico. Per quanto riguarda la storia d'amore, è abbastanza classica ma molto dolce: non si può fare a meno di fare il tifo per Elias, che è un bambolotto, e Liz è un personaggio femminile che si ama, non ti viene assolutamente voglia di prenderla a schiaffi come succede spesso con molti interessi amorosi femminili. Intrigante anche la dinamica stabilitasi tra lei e Sebastian, se in futuro nascerà un triangolo amoroso (e mi sembra evidente che sarà così), sarò molto combattuta. Impossibile non notare, inoltre, l'attrazione tra Kyle e Tom, uno dei tanti motivi per sperare che quello che succeda alla fine non sia come sembra. Kyle è stupendo, divertente e sagace, e soprattutto leale. Infine vorrei elogiare due elementi del romanzo che ho amato n particolar modo:
- i riferimenti ala pop culture: sono FANTASTICI e per me danno un qualcosa di più ai dialoghi.
- le note di Elias: alcune sono tra le mie parti preferite, ci sono delle riflessioni stupende, vere e profonde.
Non parlo molto della trama per evitare troppi spoiler, ma ho tantissime domande, credo sia un mondo affascinante. In definitiva, un buon romanzo d'esordio, 4 stelline meritate.
È da ormai sette anni che seguo Luigi Toto. È stato il primo blogger che ho seguito quando, a dodici anni, avevo cominciato a vedere the oc, una mamma per amica, the vampire diaries e gossip girl, non sapevo nulla di come funzionava un telefilm e vedevo le puntate a caso. Grazie al suo blog ho cominciato a capire come funzionava il mondo dei telefilm, quindi non poteva mancarmi questo libro, dato che l'autore è stato così importante per me. Devo essere sincera: mi aspettavo qualcosa di più. Come romanzo d'esordio va più che bene, ma ci sono sia dei lati positivi che dei lati negativi. Cominciamo da quelli positivi. La TRAMA. La trama di questo libro è qualcosa di meraviglioso, è originale, ben congegnata e ben sviluppata, non manca niente. La mitologia è davvero affascinante e non vedo l'ora di leggere il prossimo libro, da questo punto di vista. I personaggi. L'altro aspetto positivo di questo libro sono i personaggi. Mamma mia che personaggi. Sono stupendi, davvero. Uno meglio dell'altro. Non so davvero che dire. (Elizabeth è Nina Dobrev, VERO?) Comunque, sebbene questi aspetti più che positivi facciano guadagnare almeno 4 stelline al romanzo, ci sono dei lati non negativi, ma da migliorare direi, che non lo rendono godibilissimo. In primis, a parer mio mancano le descrizioni. Non parlo tanto di descrizioni fisiche di personaggi, quanto di descrizioni dei luoghi e degli ambienti in cui la storia si svolge. La scrittura, da questo punto di vista, sembra più quella di una sceneggiatura, piuttosto che quella di un romanzo. L'estrema brevità è la conferma di questo, secondo me tutto poteva essere descritto meglio, in modo da permettere al lettore di godersi la fantastica atmosfera di quel libro ancora meglio, più a lungo e più approfonditamente. Lo stile è davvero molto simile a quello dei telefilm su carta e secondo me questo per un libro non è positivo: è troppo essenziale. Non dico che debba essere pieno di descrizioni, ma anche le scene e i "cambi di scena" in un libro non si possono fare come in un telefilm. Nel telefilm vedi e senti, nel libro immagini ciò che vedi e senti attraverso le parole, che a parer mio devono servire, sopratutto nei cambi scena, a descrivere bene il luogo e le emozioni che caratterizzano la scena. Un'ultima cosa che ho notato è la mancanza di un lavoro di editing. Siccome sono una che legge tanto, mi è sembrato che alcune frasi suonassero male o fossero poco scorrevoli, ma probabilmente è un problema mio, che nessun altro ha notato, non saprei. Per concludere, voglio fare i miei più vivi complimenti a Luigi: con una fantasia come la tua, andrai lontano! Ti prego di non interpretare il mio commento come una critica, ma come il semplice e umile consiglio di una ragazza che ti segue da tanto tempo, aspettava con ansia questo libro e si aspetta ancora grandi lavori da te!