Streghe e sibille sono le protagoniste di questi dodici racconti in bilico tra fantasia, ricostruzione storica, tradizione e leggenda. Joyce Lussu ci conduce alla scoperta dell'immagine perduta di queste donne sagge e serene, dotate di conoscenze e saperi positivi, da sempre perseguitate dal potere androcratico. Streghe e sibille possono così riemergere, perdere finalmente l'immagine distorta dagli specchi deformanti della storia e da perfide manipolazioni, e assurgere a simbolo della cultura matriarcale delle origini e delle sue idee di pace, civiltà e convivenza.
Gioconda Beatrice Salvadori Paleotti, known as Joyce Lussu was a partisan, writer, poet and translator, She was also the wife of the writer Emilio Lussu.
“Auschwitz e la strage atomica in Giappone, i mostruosi arsenali bellici e la filosofia del deterrente sono l'espressione moderna di una cultura sacrificale che si riconosce nei padri assassini d'Isacco e d'Ifigenia. E non mi pare nemmeno bello che in ogni ufficio e in ogni scuola si debba veder riprodotto un terrificante strumento di tortura, con sopra mani e piedi maciullati dai chiodi, e corone di spine che penetrano nelle carni. Non voglio che nessun povero cristo affronti così atroce soffrire per riscattare me. E riscattarmi da che cosa? Con quali sensi di colpa e accuse d'incapacità a riscattarmi da sola mi vuol mortificare? Se c'è qualche rischio da affrontare per migliorare la condizione umana, affrontiamolo insieme, senza delegare un capro espiatorio a essere immolato per noi. Se siamo in tanti, sarà più difficile inchiodare tutti a una croce. Se poi al posto della croce, vecchio strumento di morte dei romani, ci mettiamo un moderno strumento del sacrificio umano come la sedia elettrica o la forca, abbiamo la dimensione di quanto sia deviante porci sotto gli occhi come simbolo positivo uno spettacolo del genere, che crea assuefazione alla violenza e alla sofferenza altrui: assuefazioni indot-te, niente affatto connaturate e necessarie, che ostacolano la nostra maturazione e lo sviluppo civile…”
“al centro del mondo c’è un racconto. Ed è da come lo senti e lo vivi e riesci a comunicarlo non solo come processo mentale ma anche come sensibilità morale e affettività emotiva, che puoi verificare se è cultura di vita o cultura di morte, ricerca di duttili equilibri con noi stessi e col mondo esterno o seme di rigide spaccature e di violenza..”
Un'importante raccolta, preceduta da uno scritto critico di Chiara Cretella, che ci ricorda come il personaggio e la figura storica delle sibille, in grado di identificarsi con il continuo divenire dell'esistenza, abbiano ancora tanto da insegnarci.
Stupendo, ricco di riflessioni complesse sulla società e i sistemi di dominazione. Affascinante, misterioso e coinvolgente. Joyce Lussu, una voce ancora troppo sottovalutata!