Misura del mondo e paradigma di interpretazione dell'umano, il corpo si impone da sempre come uno dei temi chiave dell'immaginario letterario, artistico e filosofico. Ciononostante, la critica del corpo costituisce ancora un campo d'indagine sfumato, entro cui convivono molteplici approcci portatori di ampie e disparate questioni, che riguardano il potere, l'identità, la biologia e l'ideologia. Per questo il corpo è innanzitutto l'oggetto di una storia da raccontare: la storia delle metafore che lo hanno descritto, delle teorie scientifiche attraverso cui è stato catalogato, normato e circoscritto e infine delle immagini attraverso cui è stato riprodotto e immaginato. il volume, pensato per chi si accosta al tema per la prima volta, propone cinque percorsi chiave attraverso la fitta rete di saperi che hanno dato forma ai principali discorsi novecenteschi sul corpo toccando questioni come la lettura/scrittura del corpo, le sue metamorfosi simboliche e reali, le tecnologie dell'alterità, il rapporto fra profondità e superficie, totalità e frammento, carne e spirito, soggettività e cosalità.
Alessandra Violi insegna Cultura inglese moderna e contemporanea all’Università degli Studi di Bergamo. Dal 2004, coordina per la Bruno Mondadori la collana di antropologia dell’immaginario Locus Solus, e collabora con accademie e scuole d’arte e di teatro (come l'Accademia delle Belle Arti di Firenze e la Scuola Paolo Grassi di Milano) nell’elaborazione di progetti transdisciplinari sui temi della corporeità. Le sue ricerche vertono sugli intrecci fra letteratura, estetica e scienze umane, con particolare attenzione all’immaginario medico e nello specifico alla scienza dell’anatomia e della neuropatologia, su cui ha pubblicato i volumi Le cicatrici del testo, (Bergamo, 1998) e Il teatro dei nervi (Milano, 2004). Ha scritto inoltre monografie sul tema del corpo come medium (Le impronte dell’aria, Bergamo, 2008) o come materiale artistico - antropologico (Capigliature, Milano, 2008), e svariati articoli su scienza e occultismo, dalla ricerca psichica nell’Europa fin de siècle fino a Lombroso e la medianità. Attualmente si occupa del tema del magico fra estetica, scienza e cultura visuale in epoca moderna.