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Two Out Of Two

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Mario and Guido are two teenage friends, so different as to be mirror images of one another. Mario is timid, reflective, afraid of life and undecided whenever faced with choices. Guido is charismatic, inventive, restless and courageous to the point of recklessness.


The two meet at their high school in Milan during the tumultuous years of student unrest in the late ‘60s. The closer Mario becomes to Guido, the son of a single working-class mother, the more he detests his own bourgeois background, and is frustrated by his utter lack of power to change a life he finds meaningless.
The relationship between Mario and Guido is forged as the two adolescents become young men determined to escape the grim atmosphere of Milan, where they do not fit in with the fighting factions of the student movement, with their families, or with society itself. They experience their first loves and travel abroad together; they share exciting discoveries and inevitable disappointments; they are simultaneously inseparable and incompatible.


Each of the two feels alienated, and in his own way, opts out of a lifestyle created by previous generations of corrupt politicians, greedy industrialists and an emotionally dead society enslaved to material values. Mario’s confused search for balance will lead him to the hills of central Italy where he dreams of creating a harmonious natural environment in which to live, while Guido’s anger will propel him to far-flung destinations and the writing of a novel in which he denounces the polluted, unnatural environment of modern city life.


Despite their differences and the distances that often separate them, the bond between Mario and Guido is unbreakable, making this a poignant story of unflagging friendship and enduring affection that survives the passage of time, the constrictions of adulthood, and repeated tests of loyalty.


Since first being published in 1989, this coming of age novel, arguably De Carlo’s best-loved and most highly acclaimed, has sold millions of copies in Italy alone, where it has been continuously reprinted. Hailed as a contemporary classic of Italian and European literature, it has become a “cult” novel in which new generations of readers repeatedly see themselves reflected, recognizing their own anxieties, dissatisfaction and dreams, as well as their ability to imagine a different and better world.


“This is a novel that tells the story from a utopian perspective of a generation coming of age in the ‘60s and ‘70s, perfectly encapsulating its emotions.”
- Frankfurter Allgemeine Zeitung



“Andrea De Carlo’s most extraordinary quality is his ironic eye as he aims straight for the heart of a situation. He successfully achieves the most complex connections, because he is intimately familiar with them.”
- Neue Zürcher Zeitung



“Guido Laremi is the most beautiful character of Italian literature in the past ten years.”
- Pietro Citati

300 pages, Kindle Edition

First published January 1, 1989

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Andrea De Carlo

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1 star
214 (3%)
Displaying 1 - 30 of 204 reviews
Profile Image for Germano Dalcielo.
Author 17 books47 followers
December 29, 2013
Questo libro era nella mia wish list da almeno 15 anni, consigliato caldamente da una ragazzina a scuola a cui facevo ripetizioni. Mi disse che era il miglior libro sugli anni del liceo che ci fosse in giro. Ah, se fosse rimasto in wish list in eterno e avessi 13 euro ancora in tasca, oggi sarei la stessa persona di 5 giorni fa quando ho iniziato a leggerlo.
Questi cosiddetti autori, capaci di scrivere di nulla per 150 pagine, io in un certo senso li invidio. Mi farebbe comodo riuscire a riempire 150 pagine di niente assoluto per allungare il brodo. Ricordo rare occasioni in cui ho fatto così fatica a superare le prime 100 pagine; leggo generalmente al parco col cane e stavo per lanciare il libro nei cestini della spazzatura. Poi ho pensato che potevo sempre rivenderlo usato e mi sono fermato in tempo. In quel momento è successo qualcosa di impensabile: la storia ha un guizzo vitale, decolla leggermente verso spunti coinvolgenti e a tratti interessanti. Sto parlando del viaggio in Grecia - e credo che De carlo abbia trasposto un'esperienza personale in esso, perché c'è un cambio nel registro stilistico palese, frutto verosimilmente di una passione vissuta. Diciamo che da lì in poi il libro si fa leggere, anche tutta la parte della vita in campagna, checché a tratti noiosa, è narrata con scorrevolezza e una prosa dignitosa. Non sto qui a sindacare sulla tecnica di Andrea - è piuttosto bravo nella caratterizzazione psicologica, non c'è nessuno, tra i personaggi principali, che non sia sfaccettato molto bene - quello che sindaco è la noia, figlio mio, della prima parte del libro (e dire che l'immedesimazione, per un lettore che ha fatto il liceo classico, ci starebbe tutta, ma non avviene per la piattezza della narrazione. Anche le parti sulle interrogazioni o le professoresse tiranniche, nonostante mi ci riveda perché ci sono passato, sono completamente prive di pathos). L'ultimo capitolo poi definirlo banale è un eufemismo. Questo coupe de teatre a silloge di una storia umana fatta di insoddisfazione, malessere, inquietudine esistenziale è la degna conclusione di un libro che non mi ha lasciato nulla. Ho dato 2 come voto (accettabile) solo per la parte del viaggio in Grecia e le vicissitudini editoriali che portano Guido a pubblicare il suo primo romanzo. Ribadisco la mia stima per la tecnica autoriale per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, ma inorridisco di fronte a certe scelte stilistiche (per l'amor di dio, in certe frasi subordinate De carlo non ripete i verbi ausiliari!).
Va da sè che non leggerò mai più niente di questo autore. Si è già preso 5 giorni della mia attenzione che nessuno mi restituirà.
Profile Image for Giulia Giordani.
2 reviews6 followers
October 4, 2013
Due di due è il mio libro preferito, mi accompagna da più di metà della mia vita. Lo apprezzo in ogni sua parte, probabilmente perché sono cresciuta con lui e i suoi protagonisti. Mi ha dato forza per reagire, voglia di cambiare, desiderio di dare un vero senso alla mia vita. A volte lo apro ancora per lasciarmi ispirare. Per me un capolavoro!
Profile Image for Iophil.
165 reviews67 followers
September 20, 2017
Un libro che ho trovato irritante, col procedere della narrazione.
La prima parte mi aveva limitatamente interessato, andando avanti ho stentato davvero. Una vicenda scialba e stereotipata, con personaggi davvero poco convincenti.
Profile Image for Baylee.
886 reviews150 followers
October 24, 2014
Non so bene cosa scrivere su questo romanzo. Ci sono degli aspetti che ho apprezzato davvero tanto, mentre altri mi hanno lasciato indifferente (per non dire che mi hanno spudoratamente annoiata).

La prima parte, che tratta dell'amicizia adolescenziale dei due protagonisti, Guido e Mario, al liceo, mi ha per lo più fatta sbadigliare. Probabilmente ha giocato un ruolo fondamentale la mia incapacità di immedesimarmi nell'insofferenza dei due ragazzi nei confronti del sistema scolastico: io ho amato molto i miei anni al liceo e non mi sembrava che mi insegnassero solo nozioni inutili per la vita.

Poi la scelta di Mario di andare a stare in un posto dimenticato da Dio (o meglio, in c**o al mondo) non me lo ha reso simpatico: già abito in un luogo sperduto, figuriamoci se riesco ad immedesimarmi in uno che cerca l'esilio.

Ciò che mi è piaciuto davvero tanto è stata l'amicizia tra i protagonisti. Guido e Mario si capiscono con un cenno, con i silenzi: la loro comprensione reciproca è tale che, pur nei litigi e nei loro diversi caratteri, non smarriscono mai il loro legame. Nemmeno la distanza e la mancanza di notizie: Guido sa che Mario ci sarà sempre per lui e che lascerà una delle sue case ad attenderlo.

Due di due è, in definitiva, un romanzo sull'amicizia che ogni tanto si perde, smarrendo la strada maestra, un po' come i due protagonisti. Peccato, perché a mio avviso c'era un grande potenziale: magari leggerò altri romanzi di Andrea De Carlo.
9 reviews
September 6, 2022
Il protagonista scappa dalla caos delle megalopoliper rifugiarsi in un paesino dimenticato da dio, si dà all agricoltura,non si fida delle istituzioni e dei concimi chimici...Praticamente l'identikit di un no vax.Per il resto scrittura senza guizzi,ma scorrevole,finale scontato,ma bella la frase finale che chiude il cerchio a questa storia di amicizia.
Profile Image for lostinalicante.
53 reviews
December 20, 2020
sono reduce da una delle migliori riletture mai fatte; la prima volta che ho letto questo libro ero piccola e molte cose non le ho capite del tutto, ma ricordo che mi era piaciuto ugualmente tantissimo. Sono felice di averlo ripreso una seconda volta, altrimenti alcuni temi trattati sarebbero rimasti incompresi.
Questo libro ha una carica di originalità pazzesca, ineguagliabile. Tratta il tema dell'amicizia ma in maniera insolita e del tutto inusuale. Si percepisce sì un forte legame tra i due amici protagonisti, Guido e Mario, ma l'autore è stato abilmente in grado di poggiare questo centro(l'amicizia) in un contesto storico, culturale e sociale che quasi lo disintegra e che, allo stesso tempo, viene ricostruito immediatamente sotto gli occhi del lettore.
Il punto forte di questo libro sono i legami creati dall'autore, saldi o instabili che siano: sono rapporti così vividi e umani, che sono in grado di catapultarti dentro la storia, senza la minima difficoltà e farti sentire parte della "famiglia allargata" delle Due Case.
E poi i protagonisti: Mario e Guido, inseparabili dai primissimi anni di approccio all'adolescenza, compagni leali nonostante le continue separazioni, gli sbalzi di Guido e la vita privata di Mario. Mario è un personaggio semplice, che personalmente ho percepito come amante della vita, senza troppa esuberanza. La sue esistenza viene ribaltata, appallottolata, distesa nuovamente, arricchita di attimi di gioia seguiti da momenti di profondo sconforto, tutto a partire dal momento esatto in cui Guido mette piede nella sua vita.
Guido è uno dei migliori personaggi letterari che abbia mai conosciuto leggendo: è un rivoluzionario, un genio, sembra che il mondo ruoti continuamente intorno a lui, ma in senso positivo. Odia profondamente le regole, gli schemi, la città di Milano che sembra continuamente opprimerlo con la sua monotonia e il potere delle classi alte; nutre un profondo astio nei confronti di chiunque abbia un ruolo di rilevanza e di persuasione di massa in Italia, partendo dai politici e dal loro despotismo, passando per i giornalisti, gli editori e i registi, che distruggeranno la sua idea di manifesto rivoluzionario, stravolgendo le sue idee e facendogli perdere la poca fiducia che gli era rimasta nei confronti del mondo. Passa continuamente da una relazione amorosa all'altra, senza raggiungere la minima stabilità, come se, in ogni donna, intendesse trovare un appiglio e la ragione per cui continuare a vivere, ricercando in ognuna di esse un'alternativa alla solita vita che conduce e sperando che le loro esistenze contagino anche la sua, cambiandola per sempre.
Il capitolo finale mi ha provocato brividi, parola dopo parola, nonostante sapevo già come andasse a finire la storia. Ho provato una sorta di delusione nello scoprire che Guido non ha ricevuto ciò che ha sempre desiderato, ma ciò che il mondo che tanto odia sperava accadesse, come un avvoltoio che gira intorno alla propria preda, aspettando il momento più opportuno per attaccare.
E la frase finale mi ha distrutta ancora di più, più della prima volta. Il perno intorno cui ruotavano le vite di tutti i personaggi privato della sua metà, per rendere giustizia a Guido e a ciò per cui ha sempre combattuto.
Leggetelo, leggetelo, leggetelo: vi stravolgerà
Profile Image for Lorenzo Muccioli.
Author 2 books7 followers
April 3, 2021
"Due di due" è una di quelle classiche letture che sembra fatta apposta per alimentare le nostre turbe adolescenziali. Tutti, da ragazzi, ci siamo sentiti un po' Guido, uno dei due protagonisti maschili del romanzo di Andrea De Carlo: anticonformisti, anarchici, refrattari alle regole, ribelli, sempre pronti ad annunciare di voler mollare tutto - famiglia, scuola, lavoro - per imbarcarci verso mete esotiche, ignari di cosa troveremo. Guido è il nostro io teenager che scrive fuck the system nei cessi del liceo e vorrebbe dare fuoco al mondo. Ma la sua irruenza è controbilanciata da Mario, più solido, realista, quadrato, uno che bada al sodo, quell'uomo che prima o poi tutti noi siamo stati costretti a diventare. Eppure credo di non sbagliarmi se dico che in quasi tutti quella faida tra Guido e Mario, tra il punk rivoluzionario che sogna di morire bruciando e l'adulto più maturo, non si è mai del tutto risolta. Portando con sé inevitabili rimpianti.
Profile Image for Tittirossa.
1,061 reviews331 followers
February 26, 2018
Due è il voto che gli avrei dato se fosse stata una composizione scolastica (perchè è poco più di quello).
Due sono gli scappellotti che gli avrei dato per ogni banalità, luogo comune, stereotipo, arruffianata, et similia che sono stata costretta a leggere per arrivare alla fine.

(lo avevo sempre evitato, poi, mossa a curiosità da consigli di amici che stimavo come lettori con gusti simili ai miei ho ceduto. grandissimo errore)

mi manca il tag BLEAH ....
Profile Image for Yaya.
29 reviews
August 2, 2024
Questo libro è ossigeno per il fuoco che arde dentro chi è giovane e spaesato e carico e confuso e feroce di cambiare, sé o tutto il resto.
Profile Image for Giorgia Monni.
96 reviews20 followers
October 10, 2021
Bellissimo. Storia di due amici agli antipodi e della loro trasformazione negli anni. Mentre la prima parte l’ho trovata interessante e scorrevole, ho avuto un po’ più di difficoltà nella seconda; tuttavia si tratta di un libro che nonostante le tematiche e le riflessioni può essere letto con grande facilità. Forse chi vive Milano quotidianamente può capire più a fondo, magari paragonando il pensiero dei due protagonisti al proprio, le opinioni dei personaggi relative a questa città.
Profile Image for Malacorda.
597 reviews289 followers
August 9, 2017
Romanzo di formazione nel senso più ampio e completo del termine; anzi la formazione riveste qui un doppio significato: attraverso gli anni '60-'70-'80 si racconta della formazione dei singoli protagonisti ma anche dell'evoluzione della loro amicizia, partendo da Milano e poi via per l'Italia e per il mondo.
L'ambientazione, i personaggi, le situazioni e le tematiche proposte, insomma l'intera storia è di assoluta e sorprendente attualità: pur essendo nata nella mente dell'autore come un qualcosa che si svolge negli anni di cui sopra, calza a pennello anche per questi disgraziati anni 0 e '10.
E' il primo libro che leggo di De Carlo, così ora posso dire la mia sui giudizi che ho visto prevalere nelle recensioni qui su anobii. Io l'ho trovata una bella storia e ben scritta: non sarà una scrittura perfetta ma sicuramente piacevole, immediata e con una buona precisione nella descrizione della psicologia dei personaggi. Francamente tutto questo autoreferenzialismo di cui tanti parlano, io non l'ho trovato proprio. Ci saranno personaggi ed elementi autobiografici, ma questo è del tutto normale e positivo. Non ho trovato nessuna scimmiottatura de "Il giovane Holden" e non ho sentito trasudare dalle righe il messaggio "quanto sono figo", come altri hanno scritto. Casomai è uno dei personaggi, Guido Laremi, ad essere un personaggio assolutamente figo (e comunque nemmeno lui se ne fa un vanto), uno di quei personaggi addosso ai quali anche i lati negativi diventano in qualche modo positivi. Ed in effetti esistono davvero persone così, che immediatamente catalizzano l'attenzione di tutti senza che debbano compiere alcuno sforzo per raggiungere tale risultato. Dunque in questo sono d'accordo con quello che dice Pietro Citati nella citazione nel retro di copertina, Guido Laremi è davvero un gran bel personaggio. Ma anche la città di Milano, la crisi e la rinascita di Mario sono raccontate con sorprendente realismo, e tutti gli altri personaggi di contorno. Nel complesso voto molto positivo.
Profile Image for Agata.
21 reviews
October 23, 2025
Uno dei libri con cui ho maggiormente empatizzato, assolutamente attuale. Quello che più colpisce è la sua autenticità: parla semplicemente della vita di due ragazzi che vogliono solo essere liberi e felici e da questa semplice premessa si sviluppa un romanzo da cui non ti riesci a staccare e con cui non puoi non identificarti. Con grande naturalezza l’autore riesce a cogliere i moti interni dei personaggi e la complessità delle relazioni che li uniscono.

L’invettiva contro la società, il sistema scolastico e il capitalismo è una delle più sincere e sentite che abbia mai letto: non si manifesta come un semplice sfogo ideologico, ma come una ribellione intima, quasi dolorosa, contro un mondo che soffoca la libertà, la creatività e la ricerca di un senso vero dell’esistenza. Attraverso i suoi personaggi De Carlo dà speranza e suggerisce che è possibile opporsi e mettere in pratica alternative a un sistema che premia il conformismo e punisce l’autenticità.
Profile Image for Lisachan.
339 reviews32 followers
June 20, 2021
L'ho trovato pretenzioso e anche di una ingenuità a tratti imbarazzante, specie in tutta la parte ambientata nella casa in mezzo al niente, questo rifugio dalla caotica vita cittadina, dalle comodità moderne che impigriscono la mente e bla bla bla via banalizzando, come se rinunciare al telefono e alla televisione per una vita passata a spalare fango ed arare campi dovesse per principio automaticamente aggiungere purezza o sensibilità all'animo umano. Not so, De Carlo, mi dispiace, not so.
Della voce cinica che tanto avevo apprezzato in Uto qua mi sembra di non aver trovato assolutamente niente. Della cura con la quale in quel romanzo venivano analizzati i più scomodi sentimenti che alle volte albergano nell'animo umano, tra queste pagine non c'era traccia. Che delusione.
Profile Image for Dolceluna ♡.
1,259 reviews149 followers
May 23, 2024
Intenso romanzo generazionale per il quale ho avuto una vera e propria folgorazione.
A distanza di tempo dalla lettura ricordo ancora lo splendido ritratto dei due amici protagonisti, Guido e Mario, personaggi speculari fra loro, e la naturalezza con la quale l’autore tratta temi importanti e universali, l’amicizia, l’amore, l’ambizione, lo smarrimento, la crescita.
Un romanzo cult della generazione cresciuta negli anni ’70, sicuramente più ricca di ambizioni e ideali di quella attuale, eppure anch’essa persa fra tanti dubbi e fra tante fragilità.
Di certo questo mio primo incontro con Andrea De Carlo non lo posso dimenticare.
Profile Image for Mel _ hum.litt.
62 reviews20 followers
September 20, 2024
3,5

Ho trovato la prima parte del libro interessante (soprattutto dal punto di vista storico), la seconda parte troppo ridondante. E comunque a questa storia manca qualcosa. Non so dire nello specifico cosa. Ho l'impressione che il narratore, Mario, sia monco e che la sua personalità sia di riflesso (ma manco troppo) a quella di Guido.

La storia ha delle vibes interessanti ma in cui non sono riuscita a riconoscermi.
Sarà che non ho mai trovato niente a cui ribellarmi così, ma Guido lo avrei voluto prendere a schiaffi dall'inizio della narrazione. Sarà anche che mi manca un'amicizia così (o che io la mia "altra faccia della medaglia" ho smesso di volerla nella mia vita). E sarà che sicuramente la vita in campagna di Mario mi sembra un incubo.

In classe penso sia carino da far leggere, in un percorso un po' strutturato.
Profile Image for 0803Anna.
135 reviews2 followers
August 24, 2022
Seconda rilettura per il gruppo di lettura di Cassano e che ho portato a termine molto dopo la discussione sul romanzo.
La storia dell'amicizia tra Guido e Mario che si snoda tra gli anni Sessanta- Settanta e che va da Milano a un'ipotetica vita in campagna di uno dei protagonisti.
Se in alcuni punti la lettura può risultare lenta, occorre preservare per vedere come lo sbilanciamento tra i due protagonisti finisce per essere ribaltato in fondo al romanzo.
Conclusione amara ma molto profonda.
Ho capito adesso cosa ci avevo trovato durante la lettura al liceo.
Profile Image for Anneke.
92 reviews
April 24, 2024
loooongest non-English book I’ve ever read. it was cool to notice throughout the semester that I was able to read faster and more fluently. the writing is good and the plot generally compelling, but sometimes it can be a bit heavy-handed. I get it! 2 of 2! It’s also a bit navel-gazey, which I can understand as being irritating for some readers. for me it also got a little too solipsistic at times. overall one of the better works of fiction I’ve had to read in my Romance language classes
Profile Image for CAMILLA FERRARIO.
93 reviews
November 24, 2024
Nella sua semplicità è un libro che suscita grandi emozioni, prime tra tutti la malinconia: quella della fine. La fine del liceo con il suo disorientamento, la fine dell'estate, la fine dell'amore. L'unica cosa che resta è l'amicizia che lega Guido e Mario, i due veri protagonisti che si conoscono e diventano adulti in una Milano degli anni 80. Mi ha colpito come l'autore riesca con semplicità a descrivere i sentimenti di irrequietezza e disagio tipici dell'adolescenza. È un libro in cui è facile rivedersi. L'altro lato della medaglia è che alla lunga i protagonisti appaiono come macchiette, sono funzioni del racconto senza un vero spessore emotivo. Ho provato fastidio nei loro confronti molteplici volte. Riporto la prima frase del libro (carina) e un'altra che ne riassume esattamente la trama.

"La prima volta che ho visto Guido Laremi eravamo tutti e due così magri e perplessi, così provvisori nelle nostre vite da stare a guardare come spettatori mentre quello che ci succedeva entrava a far parte del passato, schiacciato senza la minima prospettiva".

"Mi ricordavo troppo bene quanto avevo sofferto per la mia mancanza di contorni, la vaghezza inconsistente della mia vita e del suo futuro. Sapevo che quasi gli stessi elementi erano all'origine del rimpianto di Guido: che la definizione e la maturità lo intrappolavano quanto avevano liberato me".
Profile Image for Fede Mar.
13 reviews1 follower
November 10, 2020
Ho letto varie recensioni, anche molto discordanti, su questo libro. Dopo averlo letto, posso affermare che è uno di quei libri che non parla a tutti, e che quindi può non piacere. Personalmente, ho trovato incredibilmente efficace il modo in cui De Carlo rende, nella prima parte del libro, il vuoto e l'insicurezza dell'adolescenza, la tensione intimorita verso l'altro, la mancanza di senso che spesso si prova in questo periodo della vita. Da studente di storia, ho molto apprezzato anche la sua restituzione dell'atmosfera del sessantotto, della disillusione che ne seguì e delle reazioni conseguenti (e sarei curiosa di sapere se anche i sessantottini hanno apprezzato questa parte). Verso la fine della prima parte del libro le vite dei due protagonisti prendono strade diverse: si assiste alla loro maturazione, alla costruzione di futuri diversi che hanno però la stessa origine, strade divaricate che partono dallo stesso punto, che sono le reazioni alla delusione provocata da un cambiamento che non e stato radicale come ci si aspettava. Il libro prosegue quindi con la seconda parte, che racconta la vita da adulti di Mario e Guido. Ho apprezzato un po' meno questa parte, forse perché non sono ancora arrivata a quel punto della mia vita e non posso quindi comprenderla appieno. La trovo comunque valida e sensata nell'insieme del libro, anche se un po' prevedibile nel suo sviluppo e nel finale. In generale un bel libro, che non mi sono pentita di avere letto.
2 reviews
February 6, 2022
Consigliato dal mio fumettista di fiducia come un bellissimo libro. La storia in sè di questa amicizia può essere considerata semplice e familiare, ma acquista significato se inserita nel contesto storico di quegli anni (70-80).
Parte fondamentale del libro è la psicologia dei protagonisti e come questa evolve da quando sono al liceo fino all'età adulta. Probabilmente togliendola tutto il racconto perderebbe di valore. Impossibile non indetificarsi in uno dei loro pensieri o atteggiamenti. Questi a volte sono stati per me occasione di riflessione.
Unica nota negativa: alcune parti, specialmente nell'età adulta, sono state portate un pò troppo per la lunga.
Profile Image for Alice.
25 reviews2 followers
December 19, 2020
È un libro che mi trovo in difficoltà a recensire e mi sono pentita amaramente di non averlo letto negli anni del liceo in cui avrei potuto dargli un 5 stelle senza indugio. Ricco di alti e bassi, in cui i bassi sono rappresentati dal dilungarsi troppo, a parere mio, sulle vicende anarchiche e gli incontri dal ‘68 in poi; ma i bassi vengono spazzati via dagli alti dei sogni, degli ideali che si esprimono con forza e violenza e tipici della gioventù, dei sentimenti pieni dell’amicizia, gli assolutismi e le sfumature, da una scrittura sognante ma secca e decisa.
Profile Image for aetnensis.
107 reviews6 followers
June 2, 2017
Mi è stato consigliato da moltissimi, si è rivelato una delusione.
La trama è piuttosto banale, i personaggi forse anche peggio.
La lettura scorre bene, è scritto in modo molto semplice e anche in contesto in realtà è interessante.
Poteva esserlo, interessante, ma più va avanti la trama peggio è, l'ho letto con molta fatica perché ero arrivata al punto di odiare qualsiasi cosa facessero i protagonisti.
Profile Image for Luca Broggi.
52 reviews1 follower
March 29, 2020
Il romanzo mi ha colpito ancora, dopo 10 anni dalla prima lettura (ma quanto è lontana la prima superiore?). Ho provato ancora emozioni forti e diverse. Questa volta, però, non sono mai riuscito a vedere il Guido che mi aveva tanto colpito, non sono riuscito a trovarci un modello. Ad un certo punto ho cominciato a non sopportarlo quasi più.

Ma comunque il libro ha un ritmo tutto suo, che ti prende e ti cattura; lo stile è tranquillo e raramente ci sono eccessi.
Profile Image for Anna Lo Russo.
15 reviews
February 7, 2023
Meraviglioso libro, storia affascinante fin dall’inizio e in tutte le sue parti così diverse. Profondo, significativo, reale, vivido. Un libro che mi porterò per sempre nel cuore; grazie a personaggi come Guido e Mario che hanno condiviso con me tanti pensieri inespressi, tanti ideali incompresi.
Profile Image for Nicole Moserle.
1 review1 follower
April 4, 2018
Era un libro in lista dal liceo che sono felice di aver letto 15 anni dopo. Era in libreria maxi scontato e ha allietato alcune serate di marzo con una lettura scorrevole e leggera, senza una vera morale.
Per tanti capiterà di riconoscersi, almeno a tratti, nelle avventure e i pensieri dei due amici studenti.
Anche se lo scenario storico degli anni intorno al 68’ viene inizialmente abbozzato, non trova approfondimenti seri ne viene sviluppato nel procedere degli anni 80’. Peccato!
Il profilo psicologico dei protagonisti intrigante inizialmente, mi ha spinta a leggere avidamente sperando che evolvesse assieme ai profili degli altri personaggi. Speravo però di trovare maggiore profondità, soprattutto nello scorrere delle pagine. Sono stata delusa dal finale che rifiutavo di aver fiutato con largo anticipo, accentuato da connotati caricaturali che hanno peggiorato la percezione di tutto il libro. Sia causa dell’esperienza di vita (più) intensa che ormai mi porto addosso? Il nichilismo cosmico versus la vita da eremita è una tematica centrale, ma le sfaccettature in mezzo?
Gusto indeciso a causa non solo dell’aspettativa.
14 reviews
September 6, 2025
Consigliato da un ragazzo che l'aveva letto al liceo o poco dopo ed era diventato uno dei suoi libri preferiti
Non so, forse il problema è che era da leggere a quell'etá?
Sta di fatto che la prima parte è semplicemente insostenibile, di una noia e banalitá senza fine, stavo per abbandonarlo poi grazie a dio ho iniziato la seconda parte e qualcosa succede dai, ma sempre senza infamia e senza lode
Il finale BOH? Poteva essere sviluppato meglio
Due stelle perché forse in etá adolescenziale potrebbe piacere, ma è stata dura arrivare alla fine
32 reviews
March 7, 2025
I found this in a free book bin at the castle in corigliano dotranto. Maybe I’m biased because it’s the first book I finished in Italian, but de Carlo really captured the bleak hopelessness of Italian youth in the 60s/70s and the era of student protests and independent reform. Guido is one of the most interesting characters I’ve come across and represents a real insatiable, nihilistic yearning.
Displaying 1 - 30 of 204 reviews

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