«Un pueblo toscano rodeado por los pantanos, cerca del mar; tres generaciones de rebeldes, por tradición familiar y por instinto, que atravesando la historia de Italia desde la unidad hasta la liberación, dan a la camisa roja garibaldina los reflejos negros de la anarquía para sacar después una bandera comunista; personajes con nombres tan sintomáticos como Garibaldo, Quarto, Volturno, que desde su pequeño pueblo se lanzan, o son empujados, a viajes de fortuna y guerras en Europa, en África, en las dos Américas, del mismo modo que su vida frugal se abre a fuertes actos y empresas, hasta su muerte en la lucha contra los patronos (representados sucesivamente por los guardias reales, por los guardias forestales, por los fascistas de diversa índole, por la policía de la República); mujeres que afrontan no sólo la realidad, sino también las fantasías y los horóscopos, con llantos tragicómicos; un cura populista y librepensador, que acaba como un topo, meditando bajo tierra sobre los errores de la Iglesia. Son algunos de los materiales con los que Tabucchi ha construido esta «fábula popular», cuya popularidad es sobre todo de contenidos (apunto también el llamativo cromatismo, interiores y exteriores dignos de los más desenfrenados carteles de época), mientras que lo fabuloso es producto del tratamiento pasajes lacónicos, aproximaciones abruptas, espectaculares cambios de registro... de manera que la grandeza que se revela dentro de la cotidianidad conserve, es más, acentúe, los perfiles cómicos y grotescos insertos en su sublime inconsciencia. Equilibrios delicadísimos que Tabucchi sostiene recortando con inventiva desusada los breves capítulos, pequeños cuadros enmarcados con ingeniosos títulos, montando esos cuadros con juegos de anticipación y de encabalgamiento que potencian su tensión, adaptando a la sintaxis fluctuante un léxico de rústica eficacia, inusual entre los escritores toscanos de hoy. Piazza d'Italia es una fábula popular tan refinada que hace pasar desapercibidas sus destrezas.»Así presentaba el prestigioso crítico Cesare Segne, en 1975, la primera edición de esta obra, que ganó el premio «L'inèdito». Una novela bellísima, extravagante, repleta de humor y melancolía. Una historia telegráfica de Italia, o mejor, una antihistoria de Italia a través de una familia de anarquistas, de perdedores. Un primer Tabucchi que anuncia ya el Tabucchi futuro, que se ha consagrado como uno de los mejores escritores de nuestros días.
Antonio Tabucchi was an Italian writer and academic who taught Portuguese language and literature at the University of Siena, Italy.
Deeply in love with Portugal, he was an expert, critic and translator of the works of the writer Fernando Pessoa from whom he drew the conceptions of saudade, of fiction and of the heteronyms. Tabucchi was first introduced to Pessoa's works in the 1960s when attending the Sorbonne. He was so charmed that, back in Italy, he attended a course of Portuguese language for a better comprehension of the poet.
بورگو شهر کوچکی در ایتالیا، شهری که در طول تاریخ دنبالهای چیزی هم به دنبال خود آویخته داشت. قلعهی قدیمیای داشت و مردمی عجیب. یکی قوز داشت و پشتش هیچوقت صاف نمی شد یکی دندان هایش را غول های فرانسوی در حلقش ریخته بودند دیگری می نشست و هر چیزی دم دستش بود را گلدوزی می کرد. این شهر میدان کوچکی داشت. این میدان و این ادم ها در کتاب «میدان ایتالیا» روایتگر بخشی از تاریخ ایتالیا هستند. مردم این شهر می روند و میآیند، با این جریان سیاسی و با آن رهبر سیاسی همراهی می کنند و شهرشان گاه مورد حمله قرار می گیرد و ویران می شود ادم ها کشته می شوند و فرار میکنند. جوهرهی داستان در آن پنجرههایی است که وقت مصیبت خانهها را ترک میکنند و بر فراز شهر پرواز میکنند، جوهرهی داستان کشیش شهر است که اعتقاد دارد دلبستگیاش به مذهب همان کیفیتی را دارد که علاقهاش به مکانیک مایعات و راز این کشیش این است که بنیاد ظلم را با ماشین هیدرولیک نمیشود برانداخت. و این یعنی مردم بورگو که در طی نسلهای متوالی بازیچهی دست سیاست شدند و زندگیهایشان را گذراندند به امید روز بهتری که هیچوقت نرسید. دو ستارهای که به این کتاب کم دادم دلیل دارد، لذتم از این کتاب وقتی بیشتر میشد که دورنمایی از ترتیب زمانی اتفاق ها و تاریخ وقوع رخ دادهایی که در داستان اتفاق می افتاد داشتم. در حالتی که تابوکی داستان را نوشته به نظر میرسد بیشتر از همه خوانندهای ایتالیایی تبار میةواند با روایتش تمام و کمال همراهی کند. نکتهی اخر هم اضافه کنم که از من به شما نصیحت حتی اگر اسم کتاب و نویسندهای را نشنیدهاید اما مترجمش «سروش حبیبی» است در خواندنش شک نکنید، هرچی نباشد با متن فاخری رو به رو خواهید شد.
Popolare e magico. Un po’ Cent’anni di solitudine, molto cantastorie girovaghi con fisarmonica. A metà anni Settanta esce questo libro di uno scrittore esordiente, che si colloca decisamente nel passato, come un condensato di saga familiare dentro la Storia tra Otto e Novecento. È vero che mi ricordava García Marquez; non solo per gli eventi fantastici inseriti senza sussulti nel racconto “realista” (perché sempre domina un sentore di narrazione orale e di mitologia popolare) ma anche per quelle decisioni nette e improvvise, annunciate da un momento all'altro, che poi segnano tutta la vita. Inizia con un Epilogo che si capirà bene solo alla fine; poi si torna indietro, in tre Tempi tutti frantumati in scaglie di una pagina e mezza. Sono quindi tutte brevissime narrazioni, numerate e titolate, quasi racconti autonomi, o meglio leggende, appunto da “favola popolare” come dice il sottotitolo restaurato («Lo ripubblico tale e quale come era, ripristinando il primitivo sottotitolo, al quale fu preferita la dizione “romanzo”» dice Tabucchi in nota alla seconda edizione, 1993), ognuna concentrata intorno a un fatto risolutivo, a un cambiamento, a un’epifania, senza racconto filato, senza descrizioni ambientali e nemmeno interiori; magari brevissimi estratti di dialogo che condensano tutta una situazione, una decisione, una trasformazione. L’ambientazione è Borgo (in Toscana: Borgo, soltanto), tagliano cannelle di padule. I nomi sono Plinio e Esterina, Quarto e Volturno, Anita e Garibaldo, Asmara, Milvio, Esperia. Ci sono gemelli uno estroverso, cavallaro, pieno di fidanzate e l'altro introverso, spaventato dal mondo, che a lungo non parla poi dice parole al contrario e racconta storie partendo dalla fine, chiuso e isolato. C'è chi è gobbo per colpa delle Febbri. Chi si interessa solo a muschi e licheni. E c'è anche un prete che progetta una macchina idraulica dell’uguaglianza (per distribuire a tutti il grano in misura uguale) e che sembra un personaggio di un libro di Volponi che si è perso. «La bellezza è essere liberi». «era diventato fascista non tanto perché i bolscevichi erano atei e volevano distruggere la proprietà, quanto per cercare compagnia». E c'è in appendice un segreto Non l'avevo mai letto. Però avevo come l’impressione di averlo già letto.
E’ stato il mio modo di festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Le vicende dei membri di una famiglia che, per generazioni, abita a Borgo (non è detto, ma si capisce che è un paesino della Maremma toscana) possono simbolicamente riassumersi nei monumenti che si susseguono nella piazza principale del paese: la storia ha inizio con la distruzione della statua del Granduca di Toscana, che viene sostituita con un monumento di Garibaldi che porge l’infanta Italia al re Vittorio Emanuele II; prosegue con la sostituzione della statua del re con quella del Duce e finisce con un nuovo protagonista cui Garibaldi porge l’Italia, la Democrazia. Sono solo le statue di pietra del “padrone” che cambiano, la storia –una storia di sconfitte- rimane immutabile per chi anela alla “bellezza”, che non è altro che vivere liberi, meta irraggiungibile. Così partecipiamo alle vicende tragiche di contadini toscani, a partire dal capostipite Plinio, che partecipa alla presa di Roma e, in barella in seguito all’amputazione di un piede, lancia il suo piede contro i palazzi del Vaticano e scrive alla moglie “Ho preso a calci Pio IX. Rispettosi saluti tuo Plinio”, passando a quelle dei suoi figli Quarto e Volturno che partono per l’Africa senza più fare ritorno, a Garibaldo, che emigra in America come tanti poveri italiani agli inizi del novecento e con i primi soldi guadagnati acquista il miglior orologio da un orologiaio di Boston promettendo a sé stesso che l’avrebbe guardato per tutta la vita, ad Anita, unica femmina della famiglia, una ragazza bellissima che non accetta la propria femminilità e si fa suora di clausura, fino all’ultimo esponente della famiglia, Volturno, che, dopo la morte del padre, verrà chiamato Garibaldo come lui, che morirà con un sorriso furbesco sulle labbra consapevole di aver sbagliato (o forse no?) l’ultimo grido prima di morire: “viva il re” grida, lui, un vecchio anarchico diventato comunista alla fine. Una famiglia di uomini coraggiosi che non si tirano mai indietro davanti alle battaglie dell’esistenza, una famiglia simbolica –tant’è che non ne viene mai menzionato il cognome- che incarna la storia del popolo italiano, fatto di uomini orgogliosi nella miseria da cui cercano di sollevarsi e di donne forti, capaci di grandi amori, di una fedeltà ammirevole, decise e decisive in ogni frangente. Il tutto raccontato con un sorriso amaro, come quello di Garibaldo al momento della morte, con il disincanto di chi sa che dalla storia si esce sconfitti ma comunque a testa alta, orgogliosi di essere caduti per difendere la vera bellezza, “essere liberi”.
داستان بلاهایی که سر ایتالیا اومده در قالب سه نسل یه خانواده تو یه روستای کوچیک ولی حیف. دوست داشتم این کتاب مثلا ۵۰۰ صفحه بود. الان صحنه ها یکی یکی مثل ماشین های تو اتوبان از جلو آدم رد میشن. البته این ریتم تند کتاب هم تو نوع خودش جالب بود
O carte cu oarece poezie in buzunarul de la piept si cu un suras in coltul gurii. Uneori ironic, alteori nostalgic, iar alteori de-a dreptul batjocoritor. Dar e atat de simpatica incat n-ai cum sa n-o indragesti.
Incantata de cunostinta, domnule Tabucchi. Cu siguranta va voi mai vizita.
Este é o segundo livro que leio de Antonio Tabucchi e tanto quanto sei foi o primeiro que escreveu e é soberbo do ponto de vista da criação e até da forma como as palavras são articuladas...
Dei comigo a ler a reler várias vezes a mesma passagem exactamente pela beleza da escrita, pela harmonia das palavras e pela mistura entre humor e melancolia que emana das personagens que nos são dadas a conhecer.
Efectivamente, é uma anti-história de Itália da parte dos vencidos, focadada em Garibaldi (aqui Garibaldo) e na sua família, constituindo-se como uma oportunidade para conhecer - ainda que de forma literária e ficcionada (por isso, atenção!) - o modo como a unificação italiana se verificou e a própria cultura italiana.
Gostei muito e fiquei com vontade de voltar a ler Tabucchi!
“So che questo libro è le mie radici, di uomo e di scrittore”, dice Tabucchi del suo libro d’esordio.
Personaggi appartenenti alla stessa famiglia i cui nomi si perpetuano di generazione in generazione, così come si tramanda la sorte. Un’eredità che attraversa la Storia tingendola di sangue e sudore, lotta e resistenza; eredità che attraversa il quotidiano e ne scandisce il tempo scavando una ruga nell’anima e nella carne a ogni fiato. Perché il popolo questo fa: lotta contro il Potere che lo vuole schiavo riverente, lotta per lavorare, lotta per mangiare. Lo fa con coraggio, con forza, con disperazione perché quello della Libertà è il vessillo più bello. Perché quello della Libertà, anche se è il vessillo dei sognatori, è il più importante. È un vessillo che vale quanto la vita. È il vessillo che si leva in alto, fino al cielo, in barba alla Storia e ai suoi artificiosi cambiamenti. Perché si sa, il destino della povera gente si perpetua come si perpetuano i nomi in questa favola amara e bella. Un libro per chi, come Garibaldo, ha capito che l’acqua del mulino è di tutti come il grano che macina e che le guardie regie ci sono per ammazzare chi se n’è accorto.
Don Milvio dirà: “Siete tutti figli di Dio, dunque siete tutti uguali, dunque il grano è di tutti”.
Vorrei portare qualche chicco di grano in tasca in segno di fratellanza, vorrei poter offrire un seme a ogni essere umano che si trovasse a incrociare il mio cammino. Vorrei che ogni chicco di grano dato si moltiplicasse per trasformarsi in rinnovato dono.
First to all, I read the Persian translation by Soroush Habibi, and like I expected, it was a very good on. My biggest thanks to him. The book is a magic realism. It's evidently influenced by the master in this genre, Marquez, and his great work of "One Hundred Years of Solitude". It is much smaller than "One Hundred...", maybe one fifth the pages, and it's much more political. Actually not as big a novel as that, but yet a good one. The story is written in three "times", and about a same family in these three periods of Italian history, starting somewhere in the second half of the 19th century and ending after the second world war. As it's common in this genre, the book is flooded with all the magical adventures. Windows fly, a mechanic priest goes in a cave and starts his new life under world, mum feels blue and eventually starts to radiate blue light, a fortune teller foretells the future and... The point is that these things happen very nice and sensible. Plus, there are so many short stuff happening, one or two paragraphs mostly, that help the whole story be built and joyous.
اسپریای عزیزم اینجا غروب مثل زخم تازه خونچکان است. شبها آنقدر به تو فکر میکنم که انگاری کنار من خوابیدهای. آفریقا به قدری وسیع است که پنداری مفهومی مجرد است و شکلی خیالی دارد...
تاریخ ایتالیا و داستان سه نسل از یک خانواده روستایی... "پلینیو" با ظهور گاریبالدی به او و یارانش میپیوندد. هدف او خروج از جور و ستم اربابان است و چنان به گاریبالدی ایمان دارد که تصمیم میگیرد اگر فرزندش پسر شد او را گاریبالدو بنامد و اگر دختر شد آنیتا، که نام همسرِ مبارزِ گاریبالدی است. همسرش در شکم اول دوقلوی پسر به دنیا میآورد و پلینیو که نمیتواند نام هر دو را گاریبالدو بگذارد، یکی را کوارتو و دیگری را ولترنو نام مینهد که هر دو مکانهایی هستند که سفر تاریخی گاریبالدی برای فتح جنوب ایتالیا در آن مکانها شروع و خاتمه یافته و خود پلینیو نیز در آن نبرد شرکت داشته است. فرزندان بعدی او البته گاریبالدو و آنیتا نامگذاری میشوند. داستان به سه زمان تقسیم شده است: زمان اول به پلینیو میپردازد و زمان دوم به گاریبالدو... زمان سوم به فرزند گاریبالدو که ولترنو نام دارد اما همگان او را گاریبالدو میخوانند. پس... داستان پر از گاریبالدو است! به همین خاطر روی جلد کتاب سه چهره میبینیم که در واقع یک چهره هستند که توسط پرچم ایتالیا به سه قسمت تقسیم شده است. سرنوشت شخصیتهای اصلی داستان به نحو عجیبی به یکدیگر گره خورده است و گویا از این تقدیر گریزی نیست و شخصیتها روی دایرهای میچرخند که اگرچه رنگ آن عوض شده است لیکن راه به همانجایی میبرد که قبلاً رفته است! فرم داستان هم به همینترتیب دایرهای شکل و خاص است. تا یادم نرفته است بگویم که این هم یک رمانِ تاریخیِ عجیب و جالب دیگر، با فرمی یگانه و بینظیر... آخرین بار هنگام صحبت درخصوص "نامِ گلِ سرخ" از "ینگه دنیا"ی دوسپاسوس نام بردم و اظهار شگفتی و رضایت کردم از بیان تاریخ در یک فرم بدیع و جذاب؛ میدان ایتالیا نیز بهنوعی در کنار آنها قرار میگیرد. داستان سه فصل کلی دارد که به سه زمان فوق الذکر اختصاص دارد. هر فصل به پارههای کوچکی تقسیم شده که هر کدام یک عنوان منحصر به فرد دارد. رمان البته یک پیشدرآمد و یک ضمیمه هم دارد که به نظر من موجب شده است هم شروع و هم پایان داستان، درخشان و ماندگار شوند. برای خواندن ادامه مطلبم در وبلاگ به این آدرس مراجعه نمایید: http://hosseinkarlos.blogsky.com/1395...
ترجمه ی این کتاب خوب بود. سروش حبیبی، چنان ترجمه کرده که گویی تابوکی به زبان فارسی میدان ایتالیا را نوشته. یک ترجمه ی خوب تنها به حفظ امانت نویسنده و رساندن مطلب و رعایت اصول نگارشی بر نمیگردد که این روزها کم سوادی بین اهالی قلم هم همه گیر شده. وقتی از عامیانه ترین تکه کلامهای آشنای خودمان درست مانند کارهای قدیمی بخصوص در تاتر و سینما، که ترجمه ی عینی ولی با مهارت و دانش زبان فارسی و در کل مادری ست استفاده میکنید، ترجمه را به اثری تبدیل میکنید که فقط برگردان یک اثر دیگر نیست که به شما بگویند، تو فقط مترجم بودی و کار اصلی را کس دیگری انجام داده. به یقین کس دیگری بوده ولی همان تازگی، همان صلابت و همان عمق در ترجمه را در کمتر اثری حتی در ترجمه ی زبانهای غیرفارسی به همدیگر میبینید. به طور خلاصه کار هرکسی نیست ترجمه ی اثر. ولی ترجمه به ظاهر کار ساده ایست و بسیاری به همین خیال چند هزار کتاب ترجمه کرده اند از علم بگیر تا ادب و هنر. ولی ترجمه ی آثاری کلاسیک و یا کارهای تقریبا مدرنی چون میدان ایتالیا کجا و آنها کجا. و در نهایت درباره ی کتاب و مضمون جمله ی کلیدی تابوکی کافی ست. هرچند با ایده های چپی کلا مخالفم و تصور نمیکنم مدینه ی فاضله ی این عده وجود خارجی داشته باشد ودرست هم نیست. هرکسی باید اندازه ی تلاشش نان بخورد. شاید کمی بیرحمانه باشد ولی اینکه تو کار نکنی ولی ایده کمونیستی یا سوسیالیستی چپی ات ایجاب کند کار از تو و نان خوردن از دیگران، میشود شوروی سابق و کشورهای تابعه و همینطور روسیه ی کنونی و چین و کشورهای تابعه. گداخانه ای که هرقدر زحمت بکشی دیگری را نان داده ای و خودت گشنه.
بنیاد ظلم رو با ماشین هیدرولیک نمیشه برانداخت. تابوکی
Ein wirklich schönes Buch! Ich habe es fast an einem Stück verschlungen. Mein erster Tabucchi waren die Erzählungen aus "Der schwarze Engel" und ich war daher auf ein "anspruchsvolles" Lesevergnügen vorbereitet (Um es mal so zu sagen. Man könnte auch "verwirrend" einsetzen.) Doch die Familiengeschichte zieht sich bei der Piazza wie ein roter Faden durch's Buch. Und auch meine halbgaren Kenntnisse der italienischen Geschichte fand ich nicht hinderlich - die wichtigsten Dinge wurden deutlich gemacht, die Details waren mir egal. Durch den episodenhaften Erzählstil hatte ich das Gefühl, dass auf den wenigen Seiten viel mehr passiert ist, puzzelartig haben sich für mich Entwicklungen hinter der Geschichte zusammengefügt. Die Sprache fand ich sehr schön, die Personen wunderbar skurril, die Geschichte auch und trotzdem zeitkritisch - was will man mehr? Für mich definitiv ein Buch zum immer wieder lesen und Neues entdecken.
قصة شعبية مؤلفة من ثلاث حقب إيطالية (الملكية، الفاشية، الشيوعية) ثُم خاتمة ومُلحق تاريخي . كانت حسب ماقيل أنها أول رواية لـِ أنطونيو تابوكي قبل أن يقع في عشق قصائد بيسوا ويرحل إلى البرتغال، لم تُعجبنى لأني لم أفهم تاريخ إيطاليا بشكل جيد، حاولت الفهم ولكن الوضع لم يساعدني على القراءة...
الكتاب يحكي حياة ايطاليا بشكلها العادي والبسيط وقد انتهج الكاتب رؤوس اقلام لمطلع كل مشهد وهذا ما زاد الكتاب تشويقاً من وجهة نظري الشخصية باختصار: الكتاب يأخذ مكانا في تاريخ ايطاليا على شكل مشاهد يومية بسيطة.
Tabucchi descrive la Guerra attraverso una generazione di ribelli, con tono ironico e tagliente, sempre pronto a svelare l'orrore in modo quasi delicato, senza fare troppo rumore. Ché non serve il rumore se con due parole sei in grado di trafiggere il cuore.
"I liberatori entrarono in un paese morto. Anche i vivi volevano essere morti, e non uscirono sulle soglie. Dovettero entrare nelle case soldati a cantare lingue incomprensibili per dire con strette di mano e abbracci che la guerra era finita, in un giorno solo".
Questo è uno di quei libri piccoli, brevi, ma che rimangano impigliati dentro. Ci pensi a distanza di anni, ti tornano in mente frasi o episodi e personaggi. È tutto fantastico e ideale ma allo stesso tempo tremendamente vero. Se si amano le saghe familiari, poi, è una lettura che non si può non apprezzare. Ho voluto rileggerlo perché cominciavo a dimenticarlo in parte e a una seconda rilettura confermo la prima impressione: una piccola perla.
Tabucchi debutta con la storia di donne e uomini che, per tre generazioni, hanno visto l'Italia unirsi e sgretolarsi; ma si narra anche di grandi amori sacrificati e di personaggi ligi e attaccati agli ideali di libertà, romanticamente. Ognuno di essi è descritto con cura quasi paterna, verosimilmente. Coraggioso, come solo Tabucchi sapeva essere.
Inizio con il dire: fatevi un favore e leggete Tabucchi.
Detto ciò, questo racconto è in realtà una saga familiare che va dai primi del '900 agli anni '50 attraverso due guerre mondiali e il regime fascista per approdare alle lotte operaie. È un'Italia calda, appiccicosa, con un realismo magico che ci confonde e ci fa credere di essere immersi nella selva sudamericana. La scrittura di Tabucchi è magica, filosofica e fantastica al tempo stesso; non si può leggere questo autore a cuor leggero perché ogni sua frase comporta una profonda riflessione sull'animo umano e su noi stessi.
Non metto 5 stelle solo perché sono innamorata di Sostiene Pereira, ma anche questo libro è splendido.
قرأت النسخة المترجمة الى العربية لهذه القصة ,وهي احدى الكتب التي خرجت منها من معرض الكتاب الحالي (الرياض 2011)حماسي لهذه القصة بسبب الفضول الذي ينتابني تجاه تاريخ ايطاليا ومن قرائتي المبسطة لملخص القصة شعرت بشيء سوف يشبع فضولي . القصة تتحدث عن ثلاث حقبات لتاريخ ايطاليا ابتداءً بالملكية مروراً بالفاشية ثم ظهور الحركات الشيوعية ابان قيام الجمهورية الايطالية الاتحادية بعد الحرب العالمية الثانية متخذةً بلدة بروغو في اقليم توسكانا مسرحاً لتلك الأحداث وعائلة غربيالدو الجد والأبن والحفيد ابطالاً لتلك القصة الشعبية اسلوب القصة يشعرك قليلاً ونتيجةً للسنين التي سوف تسرد بقطعات لست بالهينة حتى تستوعبها ويوجد الكثير من الرمزية في القصة لعلي استصعبتها خصوصاً لقلة معلوماتي عن التاريخ الإيطالي وتحديداً في أسماء الشخصيات وقد شُرحت في ملحق تاريخي موجود في الكتاب عدا ذلك استمتعت بقرائتها وشعرت بأنها فتحت لي باباً على التاريخ الإيطالي الحديث لاأعلم متى سوف يغلق...
Letto per un esame. Personalmente non apprezzo molto questo tipo di scrittura, per non parlare del “Primo Tempo”, che ho considerato quasi del tutto incomprensibile. Andando avanti, però, migliora. Gli sbalzi temporali si fanno più brevi ed i personaggi si stabilizzano. L’unico pregio è che, data appunto la scrittura, si legge velocemente. Finito in una serata. Sta sulle cose anche fin troppo poco, ma probabilmente, dal mio punto di vista, non potevo chiedere di meglio. Alla fin fine è stata una lettura piacevole, solo che non mi ha fatto sospirare il cuore per la bellezza delle parole usate. Sono un’amante delle belle parole, scusate.
Quando uno scrittore esordisce così, non si può fare altro che leggere sulla fiducia tutto quello che ha scritto! Questo libro è splendido, perfetto nella sua semplicità. Una storia che non lascia nulla di incompiuto, come fosse successa veramente (compresa la componente un po' magica). Personaggi che non si fa fatica a immaginare, che sicuramente sono esistiti in tutti i nostri paesi italiani (o per lo meno toscani!). Un modo di scrivere e di raccontare che fa ridere, sorridere, emozionare, arrabbiare, sentire… Alla faccia del "Tabucchi ancora acerbo"!!!
«Ma ormai Garibaldo sapeva che l'acqua che muoveva il mulino era di tutti come il grano che macinava, che le folaghe che scendevano nei paduli a novembre erano di tutti, e che le guardie regie c'erano per ammazzare chi se n'era accorto».
Antonio Tabucchi, 'Piazza d'Italia'
Un romanzo favoloso, nel senso che promette il suo sottotitolo, ripristinato dalla riedizione Feltrinelli del 1993: "Favola popolare in tre tempi, un epilogo e un'appendice".