Per dieci secoli Costantinopoli è stata l'altra Roma. Poi, in una giornata di primavera del 1453, tutto è cambiato. Roma s'inabissava, nasceva Istanbul. Una città eterna, prodigiosa, inquieta. Un luogo del mondo dove è possibile incrociare le storie di imperatrici belle e crudeli, di sultani folli e saggi, di schiave e avventurieri. Storie piccole e grandissime ritrovate e raccontate da un autore capace, come raramente accade, di fondere in un unico sguardo sapere e meraviglia.
«Il modo migliore per arrivare a Istanbul sarebbe attraversando lentamente il Mar di Marmara fino a veder apparire une incomparable silhouette de ville...». Questo libro è il racconto, potremmo forse dire il romanzo di Istanbul. Protagonista è una città eterna, prodigiosa, una città incarnata nelle sue stesse rovine. A comporne la trama sono le storie degli uomini e delle donne che l'hanno fondata, vissuta, abbandonata: storie piccole e insieme grandissime; a tenerle insieme sono le parole di un autore capace, come raramente accade, di fondere in un unico sguardo sapere e meraviglia. Per secoli Bisanzio, Costantinopoli, Istanbul, è stata una meta ricercata, talvolta fraintesa, altre volte amata, sempre guardata con stupore già dalla prima apparizione del suo straordinario profilo contro il cielo d'Oriente. Quel crescente di luna, che non a caso figura sulla bandiera della Repubblica turca, è - e insieme non è - la stessa luna che possiamo vedere in un qualunque cielo notturno europeo. Come il particolare profumo della città, i suoni, i richiami dei marinai, le luci riflesse sono - e non sono - le stesse di un porto del nostro continente. A renderli diversi è quella sensazione indefinita, quel contorno avvolgente, che una volta si chiamava «esotismo» e che ancora sopravvive. Senza sottrarsi al fascino di quell'esotismo, Augias ne solleva con garbo il velo per scoprire la sostanza più autentica della città, quella che il turista non sempre può o sa cogliere. E lo fa esplorando, indagando e raccontando le storie, i luoghi, le leggende della città. Storie di imperatrici bellissime e crudeli, di sultani capaci di molta saggezza e di altrettanta follia, di avventurieri, di sognatori, di schiave che diventano regine. Storie che restituiscono significato a spazi apparentemente vuoti, che cuciono insieme eventi lontanissimi nel tempo e nella geografia: Istanbul, Roma, Parigi. Ma la capacità seduttiva di Istanbul non dipende solo dalle tracce del suo passato: ha anche molto a che fare con il suo caos, la sporcizia, il fumo, le crepe, i detriti. Con la scelta, continuamente rimandata, di una vera, definitiva appartenenza. Di questa città inquieta - uno dei non molti posti che hanno contribuito a dare al mondo un destino -, Augias ci racconta il grande passato e l'enigmatico presente, trasmettendo al lettore quel senso di incantamento che ha caratterizzato il suo primo incontro con la città e che si è rinnovato a ogni visita successiva. I segreti di Istanbul è anche questo: la storia di un innamoramento improvviso e di una continua stupefatta scoperta.
Corrado Augias (Roma, 1935) è un giornalista, scrittore, conduttore televisivo, autore televisivo, drammaturgo ed ex politico italiano.
Corrado Augias is an Italian journalist, writer and TV host. He was also a member of the European Parliament in 1994–1999 for the Democratic Party of the Left. Augias issued a series of crime novels set in the early 20th century and others. His other works include several essays about peculiar features of the world's most important cities: I segreti di Rome, Paris, New York and London. In 2006, in collaboration with scholar Mauro Pesce, he published a work dealing with the gospel's description of the life of Jesus, Inchiesta su Gesù, which became a bestseller in Italy. He is an atheist.
Chi come me leggendo questo libro si aspettava la classica guida turistica, sicuramente rimarrà deluso. In "I segreti di Istanbul", Augias ripercorre la storia di Istanbul, di Bisanzio e di Costantinopoli, intrisa di leggende, sultani, schiavi. Quello che maggiormente colpisce sono tutti i miti, le leggende che ruotano intorno a Istanbul. Instabul è lo spartiacque tra Occidente e Oriente, tra Asia ed Europa, tra vecchio e nuovo, tra passato e presente. E' terra di malinconia, ma anche un luogo affascinante ricco di storia e tradizione, di magia e di bellezza. Una sorta di vademecum, sperando, un domani, di poterla ammirare dal vivo ed essere affascinati dal suo stupore, proprio come la meraviglia del tramonto che si affaccia sul Bosforo.
Corrado Augias è stato un ottimo compagno di viaggio, oltre che una guida eccezionale. L'averlo conosciuto personalmente, poi, proprio in occasione della presentazione di questo volume, ne ha accresciuto le doti di persona, di storico e di appassionato e fine intenditore di luoghi e personaggi che hanno lasciato un segno forte nella storia e nel mondo, per giungere fino a noi anche attraverso le sue parole.
Mi è bastato leggere le prime pagine per arrivare ad Istanbul. Via mare, naturalmente...
Ho ammirato la sua silhouette al tramonto, delineata da minareti e torri e cupole, mentre il mio maestro mi accennava la storia della città, sempre più spesso comparandola con quella di Roma.
Ho camminato a lungo per la strada (lunga circa tre chilometri) che taglia tutta la città moderna, Istiklâl Caddesi (Viale dell'Indipendenza), con i suoi locali, i suoi palazzi, i suoi negozi, vicoli compresi, ascoltandone la storia e gli aneddoti. Ho assistito alla sfrenata e ipnotica danza dei dervisci. Ho avuto la sensazione di avere una musica incantatrice nella testa, di avere occhi e orecchie ancora curiosi, ma anche i piedi tanto stanchi... Che giornata!
Ho visitato la cattedrale di Santa Sofia, ammirandone il vuoto che riempie lo sguardo, e la cupola, un abisso sospeso sul nostro capo, e i mosaici e i marmi e le mattonelle disseminati ovunque a favorire, con i loro colori e venature, disegni e simmetrie impareggiabili ed enigmatici.
E il Topkapi, città nella città... Meraviglia!
Ho visto la piazza dove anticamente c'era un ippodromo, molto simile al nostro Circo Massimo a Roma, ancora Roma... sempre Roma... Ed ho saputo che la quadriga che sovrasta e decora la Basilica di San Marco a Venezia, proviene proprio da quel "circo". Bottino di guerra...
Poi, come se fossi salita in una machina del tempo, ho dato uno sguardo a quello che era l'ambiente dei sultani e dei visir, per non parlare poi dell'harem e della vita che mogli, figli, concubine, odalische e servitù varia e schiavi, eunuchi compresi, vi conducevano, tutti animati da gelosie e intrighi. Il confronto con le grandi Famiglie nobili italiane, Borgia in primis, mi ha fatto sorridere... Dilettanti, i nostri...
Ed ho assistito alla nascita di due delle religioni più importanti al mondo: l'ebraismo e il cristianesimo. Non sapevo che la preghiera cattolica del Credo fosse stata argomento di un Concilio (Nicea, 325) durante il quale se ne è studiata ogni parola, verbo, aggettivo, frase e punteggiatura. Ancora lo si recita, seppure con qualche piccola variazione.
Ho conosciuto figure importanti, imperatori e regine (le più arriviste e crudeli!), ho seguito le varie successioni e le lotte per il trono, i successi e le sventure, le punizioni e i perdoni di queste persone che, nel bene o nel male, hanno reso grande questa Città fin dai secoli più antichi, benché costantemente minata da predoni, roghi e terremoti, nonché ultimi, da coloro che combattevano nel nome della Croce: i crociati, appunto. Violenza, tanta violenza e tanto sangue a scapito dei più deboli, sempre.
Ho viaggiato (gratis) a bordo del famoso e lussuoso Orient Express in compagnia dei ricchi notabili del tempo, scoprendo - tra l'altro - l'avventurosa e romanticissima storia tra Sir Basil e la sua María. Quale altro treno ha ispirato così tanto autori e registi? D.H. Lawrence, Graham Greene, Eric Ambler, Ian Fleming e - non ultima - Agatha Christie. Ed Hitchcock, no? Oggi la stazione dell'Orient Express si presenta come una vuota stazione moresca di Istanbul, delicatamente restaurata, ma ancora in grado di far sentire ai viaggiatori di essere giunti finalmente, dopo tante ore, in Oriente.
Ho poi viaggiato e cavalcato a fianco di un individuo interessante, un inglese giovane e coraggioso, oltremodo testardo e scaltro: Thomas Edward Lawrence, il leggendario Lawrence d'Arabia (ricordate il film con Peter O'Toole, Alec Guinness, Omar Sharif, Anthony Quinn e altri grandi attori? Stupendo!)
Oh! e che meraviglia il bazar! Si dice sia il più grande del mondo! Promiscuità quasi sensuale di materiali sostanze colori odori sapori, che allerta e stuzzica tutti i sensi inebriandoli a dovere... E il Museo dell'armata turca? In un salone dedicato c'è rappresentata una parte della Storia di questo popolo: il genocidio degli Armeni. Sì, ma visto dalla parte turca... Orrori su orrori, sangue su sangue... Immagini che stringono il cuore, da qualunque punto le si guardi e che, inevitabilmente, ci riportano con il pensiero ad eventi più vicini a noi nel tempo e nello spazio.
Ho visto annientare la Città... Come in un film ho assistito al tremendo assedio, durato quarantotto giorni, guidato da Maometto II; ho sentito la cacofonia della musica generata dai molti strumenti usati per gli attacchi, ho udito le grida i pianti i lamenti e le preghiere degli assediati; ho tremato ad ogni cannoneggiamento, ad ogni pezzo di muro che crollava; ho assistito inerme allo sventolio della bandiera ottomana sulle mura conquistate, al dilagare delle truppe dei giannizzeri attraverso le brecce, ai saccheggi, alle violenze, agli oltraggi di persone, cose, immagini sacre... Ho visto cadere Costantinopoli e - dopo undici secoli di grandezza - cessare di esistere l'impero romano d'Oriente.
Con i sultani al governo ho assistito al processo di modernizzazione di Costantinopoli/Istanbul e al tentativo di avvicinarsi il più possibile ai costumi dell'Europa moderna. Una rivoluzione ha destituito ed esiliato l'ultimo sultano, Abdul-Hamid II, detto il Sanguinario. La prima guerra mondiale, poco più tardi, decreta il completo disfacimento del Paese. Ed ecco Mustafa Kemal (Atatürk, padre dei turchi), colui che cercherà di ristabilire ordine e governo in Turchia: con lui nasce la Repubblica presidenziale. Le direttive adottate sono di totale apertura e il cambiamento è notevole, un rifiorire quasi destabilizzante.... solo l'Islam continuerà ad essere la religione di Stato.
Oggi, Erdogan (a detta di molti), con la sua politica e le sue idee sta portando il Paese indietro nel tempo, indebolendolo. Non mi intendo molto di politica, ma certe situazioni sono in grado di capirle anch'io. E mi dispiace...
Bene, il viaggio è terminato e si torna idealmente a casa... Il bilancio di questa incursione nella storia, nelle tradizioni e tra le bellezze di questa città, di questo Paese, è più che positivo. Un ultimo sguardo e...
Arrivederci Istanbul, città da cartolina, dove l'antico e il moderno si amalgamano e su tutto prevale il favoloso profilo stagliato contro il cielo della città vecchia che rimane nella memoria di ogni viaggiatore.
Caro Professor Augias, se Lei fosse qui, fisicamente, l'abbraccerei... Semplicemente, grazie.
------------------- 📖 GdL tema del mese (nov. 2018): Il viaggio nel cassetto 🌍 Gruppo Libri dal Mondo - Bagaglio a mano: Task 65/a 🌏 Asia tour: 🇹🇷Turchia 🇹🇷 🔠 L'alfabeto degli Autori: A come Augias
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Molto deludente. Salvo solo la prima parte che ho trovato effettivamente interessante. Per lo più l'ho trovato uno sfoggio di cultura prolisso, fuori luogo e a tratti noioso. Per non parlare di tutte le occasioni in cui l'autore si è messo a disquisire di tematiche il cui collegamento con Istanbul è tanto labile quanto la soglia dell'attenzione del lettore. Parlando proprio terra terra: ma a me cosa me ne frega di andare ad analizzare cosa c'era scritto nel credo niceno e di quali sono state le differenze emerse nei successivi concili? Ma come si fa? Acquisto totalmente sbagliato. Non è un libro che consiglierei a chi volesse saperne di più sulla città, sui suoi segreti e sulla sua storia perché, purtroppo, si perde troppo in chiacchiere.
Lisas huvitavaid vaatenurki - eriti meeldis Itaalia-kesksus :) Andis ideid tööl kasutamiseks.Häirisid mõned kohad, mis tundusid fakti- või tõlkevigadena.
Il libro di Augias è una miniera di informazioni su questa città, con cui la storia Europea si è intrecciata più volte nei secoli. C'è sicuramente moltissima storia, un po' meno leggende (motivo per cui non arrivo alle 5 stelle, avrei voluto qualcosa in più sui cosiddetti "segreti" della città).
Secondo me sicuramente da leggere (o rileggere) possibilmente poco prima di visitare la città.
Letto per le sfide 1. Trim your TBR - Libro #11, per la task Un libro ambientato in un altro continente, esclusa l'Europa. 2. Alphabet 2020 per Un libro di un autore di cui il cognome inizi per A
Tegelikult alustasin lugemise väljakutse Oriendi teemasse hoopis teise raamatu lugemisega, aga tundub, et sellise tempoga jätkates ei jõua ma seda aasta lõpuks ka läbi. See Istanbuli raamat aga tundus huvitav ja nii läks hoopis tema selle teema alla. Istanbul on huvitav linn, erinevate kultuuride ja tõekspidamiste sõlmpunkt, kus paljastuvad erinevad kihid. Ilmselt on seda raamatut parem nautida siis, kui oled ise Istanbulis käinud või tunned selle linna vastu teistest suuremat huvi. Ise olen väisanud vaid põgusalt ja nii mõnigi kord tundsin, et pildid ei hakka piisavalt elama. Raamatus on erinevaid teemasid nii kohtadest, sündmustest kui ka märkimisväärsetest isikutest, sh võimsad naised. Nimesid ja aastaarve jagus. Et autor on itaallane, siis pikiti sisse ka Itaaliat. Üldkokkuvõttes oli hea lugemine, kuigi ma ootasin võib-olla midagi teistsugust, mis rohkem köitnud oleks.
Libro davvero molto interessante e molto ben scritto. Ho iniziato a leggerlo prima di partire per Istanbul perché cercavo una lettura che mi desse una panoramica sulla storia della città e del paese. Devo dire che non delude, ma purtroppo le parti storiche sono anche molto noiose per via dell’argomento. In ogni caso è molto interessante e ci sono anche molte curiosità e altri racconti davvero belli. Purtroppo non l'ho finito prima di arrivare lì, ma data la mia esperienza li sono contenta di averlo finito dopo perché mi ha fatto vedere la città con un altro occhio. Lo consiglio molto ma siate preparati alle parti molto storiche.
Augias prova a raccontare Istanbul dal suo originale punto di vista. Ripercorrendo tappe storiche, aneddoti, vicende partendo dalle vie della città. Una lettura sicuramente piacevole per chi ha avuto modo di conoscere questa straordinaria città sul Bosforo. A mio giudizio in alcuni casi la fame di conoscenza non viene del tutto soddisfatta e, a capitoli particolarmente approfonditi, se ne aggiungono altri non egualmente curati. Comunque da leggere.
Il racconto e' decisamente suggestivo e ha arricchito decisamente la mia conoscenza della citta' che ho cominciato a costruire recentemente, essendo Bisanzio troppo spesso considerata di secondo livello rispetto alla storia Europea. Transpare in alcuni punti abbastanza chiaramente il tratto "bigotto" dell'autore, nel dire-non-dire esplicitamente alcune cose. Decisamente un po' antiquato.
Non ha il fascino dei segreti di Roma e Parigi, che essendo le città di adozione di Augias trasudano decisamente un certo trasporto e una notevole conoscenza di aneddoti e racconti. Tuttavia si percepisce l amore dell autore per la Roma sul Bosforo. Quindi comunque meglio dei segreti di Londra e NY. 3.5 stelle
L'ho trovato meno avvincente di tutti gli altri "Segreti" delle varie città scritti da Augias. E se sperate di trovare aneddoti esotici o analisi della Turchia moderna, sappiate che invece troverete molta storia bizantina e accenni alle dispute teologiche fra varie correnti del Cristianesimo...
Direi 2.5/3. La prima parte del libro molto emozionante, evoca lo spirito del viaggio, sia geografico che temporale. Purtroppo, però, andando avanti coi capitoli, il libro si concentra molto su storia, date a cui si fa un po' fatica a star dietro. Si perde un po' ed è un peccato.
Alcuni spunti interessanti da usare come riferimento per un viaggio ad Istanbul. Ma troppe digressioni su storie che poco raccontavano della storia e delle molteplici identità di questa città.
Sempre mirabile Corrado Augias nella collana "I segreti di...", non fa eccezione Istanbul col suo fascino, la sua magia e - soprattutto - la sua storia. Molto più di una guida di viaggio, da leggere e godere prima di affrontare la visita della città turca o altrettanto, così come tutti i libri della serie, dopo esserci stati. La chiave interpretativa dell'autore è la stratificazione storica del luogo (imperi, regnanti, religioni, battaglie e quant'altro), con gli infiniti racconti e leggende che se ne possono trarre. Da leggere perché interessante, ben scritto e aperto alla conoscenza di tante cose, legate alla splendida Istanbul ed al suo passato.