"La terra è tonda, la benzina è infiammabile, i vaccini non provocano l'autismo. La scienza ci dice che i vaccini sono sicuri e affidabili e che proteggono i bambini e l'intera società da pericolosissime malattie. Però se vi collegate a Internet trovate un gran numero di medici e personaggi vari che vi dicono l'esatto contrario e che vi vogliono fregare. I praticoni che affollano la rete non solo mettono in pericolo il vostro conto corrente, ma anche la salute vostra, dei vostri figli e dei figli degli altri."
Roberto Burioni, professore di microbiologia e virologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, spiega le inoppugnabili ragioni scientifiche che rendono vitale vaccinare i bambini. Lo fa con l'autorevolezza di un professore in camice bianco e con quella forza comunicativa che lo ha fatto conoscere sui social network, in televisione e sui giornali come il medico che "cura" le paure dei genitori di oggi sui presunti effetti collaterali dei vaccini.
Roberto Burioni (Pesaro, 10 dicembre 1962) è un medico e accademico italiano, attivo come ricercatore nel campo relativo allo sviluppo di anticorpi monoclonali umani contro agenti infettivi. Ha acquisito notorietà con i suoi interventi sui social media contro la disinformazione in materia di vaccini. [da it.wikipedia.org]
Ho iniziato a interessarmi di vaccini una ventina di anni fa, sulle orme di un collega che già allora parlava di autismo, BigPharma, adiuvanti, e tante belle cose. Il punto è che per un matematico il concetto di "verità scientifica" ha degli standard insopportabilmente alti. Insopportabilmente per ogni altra scienza. E dunque è facile, per un matematico, mettere in dubbio i risultati delle scienze ufficiali, sapendo che dietro la frase "è scientificamente dimostrato che" molto spesso si nasconde semplicemente una ipotesi di lavoro infarcita di ipotesi più o meno coscienti e più o meno solide. Non a caso è stato un matematico, Serge Lang, a combattere per anni assieme a Duesberg la tesi che non fosse l'HIV ad essere responsabile dell'AIDS. Questo per dire che un matematico, tra gli scienziati, è in genere abbastanza predisposto a dare ascolto alle teorie "alternative", per paradossale che possa sembrare. Per farla breve: non ero un antivaccinista ma mi son detto: "ci sono dei dubbi e delle cose da comprendere, vorrei capire meglio". Così, occasionalmente, ho seguito con attenzione l'argomento. Con l'arrivo delle figlie l'attenzione è aumentata. Si trattava di prendere delle decisioni. Pur avendo dei dubbi ho deciso di vaccinarle. Questo perchè ogni qual volta cercavo di approfondire i dati sui danni da vaccino non riuscivo mai a trovare statistiche o dati certi che andassero oltre la testimonianza personale. Ma non ho smesso di coltivare il dubbio, lo scetticismo. Poi è arrivata la mia immunodeficienza. Un mese di ospedale con la polmonite per non aver fatto, come mi era stato consigliato, il vaccino antinfluenzale. E questo perchè nel momento in cui avrei dovuto farlo i giornali italiani titolavano su morti per il vaccino antiinfluenzale. Non hanno fatto titoli, però, per far notare, dopo mesi, che a una accurata indagine quelle morti di ultraottantenni erano solo temporalmente e non causalmente correlate al vaccino. Si trattava di morti dopo il vaccino, non a causa del vaccino. Non voglio dire di non essermi vaccinato solo per quello. Ha contribuito la mia disattenzione alla mia salute, la mancanza di tempo per riflettere, un po' di superficialità. Con un mese di ospedale, però, di tempo a disposizione per riflettere se ne ha parecchio. A quel punto, a modo mio, oltre che a riflettere mi sono messo a studiare. Statistiche, modelli SIR con e senza sottopopolazioni, articoli scientifici. Applicando finalmente il rigore che sono solito applicare al mio lavoro. Tutte le cose che ho letto, tutte, tutte, a una analisi profonda hanno puntato in una sola direzione. Il rapporto rischio/beneficio dei vaccini sta tutto dalla parte dei benefici, senza ombra di dubbio. Tutte le informazioni che puntano nella direzione opposta non reggono uno scrutinio approfondito. Mi sono anche reso conto, però, di quanto è difficile per un profano districarsi tra le bufale che girano in rete. Spiegare cos'è un "predatory scientific journal", spiegare quali sono gli interessi economici anche tra gli anti-vaccinisti, spiegare come si può mentire (magari inconsapevolmente) tagliando una serie storica in maniera opportuna. Inoltre, da esterno al campo, pur con l'esperienza di ricercatore in campo scientifico anche per me non era sempre facile distinguere le campane buone da quelle "fesse". Ci voleva tempo e attenzione. Questo libro di Burioni è un ottimo libro. Spiega con gran chiarezza come i dubbi sui vaccini siano infondati, non con la forza della retorica ma con la solidità dei fatti. Spiega bene e con semplicità cose che a me han richiesto un sacco di tempo e lavoro per essere comprese da solo. E' un esempio felice di divulgazione scientifica applicata a un tema che ci riguarda personalmente. Credo che i medici siano i primi a dover riflettere su questo libro. Non si può tornare indietro al tempo in cui le loro verità venivano accolte come oro colato. Tutti cerchiamo su Internet informazioni sulle malattie che ci riguardano, tutti viviamo nell'enorme flusso di informazioni. E' loro compito accettare i nostri dubbi, comprenderne le radici e spiegarci i nostri errori, senza supponenza e senza retorica ma, appunto, con la solidità dei fatti. LA fiducia cieca non può più essere data per scontata. Si parla (poco in Italia a dire il vero) di "cittadinanza scientifica" per dire che la capacità di comprendere i fatti scientifici ci rende più pienamente cittadini. In campo sanitario ciò è ancora più vero. E' compito dei medici, anche, far crecsre la consapevolezza della società in cui vivono. Burioni lo ha fatto e lo ha fatto molto bene. Potrebbero restarvi antipatici certi suoi toni un po' tranchant, a volte un po' derisori. Ma oggettivamente la sua divulgazione è solida. Ne aspettiamo altri, di questi libri, dal mondo dei medici. Infine, ritorno sul personale. La mia condizione di persona con un sistema immunitario fragile mi ha reso cosciente di un dato. La copertura vaccinale non è un dato individuale, ma sociale. La scelta di vaccinarsi ci espone a un (microscopico) rischio individuale ma porta un consistente vantaggio sociale. Nel gran parlare che si fa di inesistenza della divisione tra destra e sinistra io, vecchio stampo, continuo a credere che una piccola restrizione della libertà individuale in favore di un ampio vantaggio sociale sia esattamente una di quelle cose che chi si ritiene di sinistra dovrebbe sostenere. Una malintesa sinistra continua a inseguire la chimera delle scienze alternative. E questo mi dispiace assai.
Ottimo, ma da Burioni non mi aspettavo di meno. Attraverso esempi chiari e una esposizione semplice veniamo accompagnati attraverso la storia dei vaccini e smontiamo gli assurdi attacchi che stanno ricevendo negli ultimi anni da persone incompetenti. Come si sia arrivati a questo odio nei confronti di strumenti di profilassi tanto efficiente è al di là della mia comprensione. E intanto queste persone che si riempiono la bocca con la cattiva big pharma sono le stesse che trovano assolutamente sensato infilarsi un sasso in vagina perché così ha detto Gwineth Paltrow. Mi piacerebbe poter dire "ognuno è libero di ammazzarsi come vuole", ma il problema è che opponendosi ai vaccini si mettono in pericolo principalmente i bambini e le persone che non possono oggettivamente vaccinarsi.
Questo libro apre una porta alla speranza, che tutti quei padri e quelle madri che compiono scelte scellerate nei confronti dei loro figli e di quelli degli altri, possano capire che il vaccino non è un'opinione. Vaccinare è un atto di amore e di responsabilità, non solo verso i propri figli, ma verso i figli di tutti. " Se non vaccinate, giocate con il fuoco; ma quelli che si scottano sono i vostri figli, non voi."
Il libro che tutti i genitori responsabili dovrebbero leggere. Peccato che quelli responsabili non ne abbiano bisogno, mentre gli antivaccinisti non lo leggeranno mai :(
Secondo libro letto del dott. Burioni quest'anno. Mi è piaciuto nettamente di più rispetto a "la congiura dei somari", l'ho trovato meno autocelebrativo e più centrato sull'argomento, molto più divulgativo e adatto anche (e soprattutto) a chi è scettico sull'argomento vaccini, nodo particolarmente caldo in questo periodo storico.
Ottime le intenzioni. Ineccepibili le informazioni scientifiche contenute, ma scritto in modo un po' sciatto, infarcito come è di similitudini più adatte a una conversazione al bar che a un libro di divulgazione. Forse ad alcuni lettori serve questo tipo di linguaggio, quindi ben venga anche qualcosa di più umano, ma qualche similitudine in meno, a mio parere, avrebbe giovato. In ogni caso. Vaccinate(vi).
Ci sono le opinioni, e poi ci sono i fatti. I sette punti che seguono, riportati dall'ultimo capitolo del libro che li riassume brevemente, sono fatti: 1. I vaccini sono sicuri 2. I vaccini sono efficaci 3. I vaccini sono utili 4. I vaccini rinforzano il sistema immunitario 5. I vaccini rendono la nostra comunità più forte 6. I vaccini non causano l'autismo o altre gravi malattie 7. I vaccini non sono un complotto delle multinazionali del farmaco
E di fatti è ricco tutto il libro, che a sostegno di quelli qui sopra riporta moltissimi esempi, evidenze e studi. Inoltre, tutti i principali argomenti degli antivaccinisti vengono demoliti senza tanti complimenti, come è giusto che sia. Un libro breve, che si legge in fretta e senza difficoltà, visto il taglio molto divulgativo, ma non per questo meno rigoroso. Alla fine, non si può che prendere atto che "il vaccino non è un'opinione".
Mi chiedo in quale mondo viviamo in cui un libro del genere sia necessario. Perché in un mondo ideale nessuno avrebbe dubbi sull'importanza di vaccinarsi e di vaccinare i propri figli, e sull'importanza dell'immunità di gruppo in caso di neonati o di persone che, per casi specifici, non possono farla. Invece, da un po' di tempo in qua le teorie degli antivaccinisti hanno preso piede fuori dalle loro cucine, e pretendono di essere prese in considerazione. Fate un favore a voi stessi e al mondo intero: leggete questo libro, chiaro e facile, e poi vaccinatevi. O andate a chiudervi in una caverna in qualche angolo molto remoto.
Ottimo testo di divulgazione scientifica, utile a chi vuol sapere di più sull'argomento e magari sciogliere qualche dubbio. Sarebbe molto consigliabile ai "contrari alle vaccinazioni"... che però non ascoltano le voci autorevoli preferendo dar credito ai ciarlatani.
Credo che nessuno di noi si metterebbe a discutere con un ingegnere astrofisico riguardo quali materiali utilizzare per costruire una navicella spaziale – a meno che siate anche voi ingegneri astrofisici, si intende. Se una persona ha studiato per anni per diventare architetto, o cuoco, o informatico, dobbiamo fidarci delle sue competenze: tutti possono sbagliare, ma anche un ingegnere edile che ha sbagliato un calcolo ne sa più di me su come si costruisce un ponte.
Questo però non sempre vale per i medici. Forse il problema è che è facile illudersi di saperne sul proprio corpo più di chiunque altro, o forse il problema è che là fuori è pieno di persone che vendono verità senza fornire prove a sostegno. In ogni caso, la situazione è ben triste.
Il nostro corpo è come una macchina: ci sono tantissime funzioni diverse che si coordinano e collaborano per permetterci di muoverci, parlare, mangiare, respirare, vivere. E credetemi quando vi dico che è tutto molto complicato: Wikipedia può spiegarvi come funzionano gli anticorpi in quattro righe, ma troverete libri di immunologia di centinaia di pagine nella libreria di qualunque studente di medicina – e ancora non sarà abbastanza per sapere tutto sul tema. Il problema è che oggi, con Internet a portata di mano, è sempre più facile vendere false verità – o leggere autentiche bugie. Un tempo la tesi di un pazzo faceva il giro del paese e moriva lì, ma oggi purtroppo chiunque può aprire una pagina Facebook e sostenere teorie senza nessuna prova. E purtroppo, tanti lo fanno, tanti ne approfittano, giocando sulle paure dei genitori e su una sfiducia crescente verso le istituzioni.
In questo universo digitale, però, c’è anche Roberto Burioni. Burioni è un medico, un docente universitario e un padre – ed è uno dei divulgatori italiani più conosciuti sul tema vaccini. Sulla sua pagina Facebook pubblica frequentemente notizie e false teorie, spiegando perché sono fandonie con la competenza di un esperto. In questo libro Burioni fa lo stesso: racconta la verità, spiega la medicina in modo semplificato ma comprensibile a tutti. Burloni racconta anche le storie che gli anti-vaccinisti non raccontano, le storie dei bambini morti perché non sono mai stati vaccinati – e spiega perché a volte può sembrare che un vaccino crei un problema, anche se in realtà il problema non c’entra nulla con il vaccino.
Insomma: tra le pagine di “Il vaccino non è un’opinione” troverete le risposte alla maggior parte dei dubbi e delle angosce dei genitori di oggi sul tema vaccini; troverete una narrazione diretta, senza fronzoli, senza cortesie – quello che serve per rispondere ai toni volgari e accusatori di chi ha interesse a andare contro i vaccini, mettendo a rischio la salute di bambini innocenti.
Ci vuole un disclaimer, però: non è un libro per addetti ai lavori, non è un manuale di immunologia e non troverete paroloni e spiegazioni dettagliate. Il che può essere un bene o un male, a seconda dei punti di vista. Che il libro vi soddisfi o meno, questa è una vostra legittima opinione – ma il vaccino no, il vaccino non è un’opinione.
Viviamo in un’epoca in cui è facile confondere i fatti con le opinioni, soprattutto in campo scientifico dove la maggior parte delle persone anziché documentarsi su fonti accreditate si accontenta di leggere post su Facebook. Purtroppo la rete è stracolma di personaggi che diffondono notizie false e alimentano, consapevolmente e non, bufale che dilagano senza alcun freno. L’analfabetismo scientifico nella popolazione italiana è estremamente preoccupante e spesso riguarda temi che ci riguardano da vicino e che condizionano la nostra vita, dal cambiamento climatico alla crisi della biodiversità, dalle fonti energetiche sostenibili all’impiego dei vaccini. In questo saggio, divulgativo ma allo stesso tempo ricco di informazioni e a tratti ironico, Roberto Burioni, professore ordinario di microbiologia e virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, parla a tutti quei genitori che sono spaventati e disorientati di fronte alla scelta di vaccinare o meno i propri figli. I vaccini sono sicuri? Sono efficaci? Possono causare malattie come l’autismo? Sono solo alcune delle numerose domande a cui il dottor Burioni da una risposta oggettiva attingendo dalla sterminata letteratura scientifica mondiale, frutto di analisi epidemiologiche e ricerche condotte dai più grandi esperti del settore. Secondo l’autore di questo saggio i vaccini sono strumenti fondamentali per proteggere in tutta sicurezza i nostri figli da malattie molto pericolose, troppo spesso sottovalutate. Lo sforzo che tutti noi dobbiamo fare è quello di accantonare pregiudizi, superstizioni, paure infondate e ideologie per fare la scelta giusta, una scelta di amore per i nostri figli e di responsabilità nei confronti della nostra comunità. Buona lettura!
Un libro approfondito ma allo stesso tempo estremamente divulgativo sugli indubbi vantaggi delle vaccinazioni. Con tanto di fonti, dati, bibliografia ecc in modo che ognuno possa andare a verificare da se le affermazioni del dott.Burioni. Impareremo cosi' che malattie che fino a qualche decennio fa mietevano milioni di morti, come per esempio la tubercolosi o la poliomenite oggi sono state totalmente debellate grazie ai vaccini. O che, al contrario, malattie che grazie ai vaccini erano state di fatto debellate oggi tornano a destare preoccupazione perchè le persone hanno deciso di fidarsi di qualche vip in disarmo anzichè dei medici.
Da regalare al vostro amico antivaccinista, sperando che ri ravveda. Se non per il suo bene, almeno per quello dei suoi cari.
Mamme e papà, prima di fare scelte avventate per i vostri figli e non solo, leggete questo libro. Non vi fidate delle case farmaceutiche? Posso capirlo. Ma di chi vi fidate? Di qualche blogger autodidatta? Delle "intuizioni" di qualche mamma? Di sedicenti medici "censurati"? Virale non vuol dire vero. E la buona fede non è una giustificazione alla superficialità. Burioni è un medico competente e presenta - in linguaggio accessibile a tutti - i FATTI in merito ai vaccini, smentendo punto per punto le tesi "anti-vacciniste" diffuse in rete. Leggetelo per capire, leggetelo e sarete rassicurati.
È facile innamorarsi della carica comunicativa di Roberto Burioni e la sua discesa nel campo dei social network non avrebbe avuto il successo attuale se oltre a una smisurata competenza, il Professor Burioni non avesse potuto contare su un carisma fuori dal comune. Tuttavia, su Facebook, spesso ho avuto dubbi sulla reale efficacia delle repliche di Burioni ad alcuni commenti scritti da persone contrarie alle tesi - e ai fatti presentati - del Professore. Probabilmente la rabbia per l'arroganza di alcuni antivax e la preoccupazione per la propria figlia, hanno portato Burioni a qualche sfoggio di superbia e elitarismo che poco si addice alla missione del divulgatore. Nel libro in questione, invece, si intravede perfettamente un Burioni che - parafrasando i suoi acerrimi nemici antivax - si comporta come un genitore informato; questa volta nel senso più puro e utile dell'espressione. Burioni discute, fatti alla mano, da genitore a genitore, indirizzando praticamente tutta la pubblicazione ai genitori indecisi circa la vaccinazione dei propri figli. Più che il contenuto del libro, mi sono piaciuti i modi della trattazione; ogni tanto si legge qualche stoccata pesante agli antivax, legittima, ma il libro appare complessivamente come un messaggio di speranza per un gufo migliore per i nostri figli.
Libro davvero interessante anche se siete persone normalmente ragionevoli e non credete a ciarlatanerie di vario genere o a paranoie assurde. Utilissimo per saperne di più visto che il tono è divulgativo e alla portata di tutti.
Ottimo libro di divulgazione scientifica. Semplice, diretto e senza fronzoli da prendere come una guida pratica sul da farsi anzi sul perché farlo (vaccinare e vaccinarsi). Libro per tutti
Libro interessantissimo, ti illumina sull'intricato mondo dei vaccini facendo chiarezza in modo chiaro e semplice. Lettura sempre scorrevole ed avvincente. Bravissimo divulgatore.
Direi che il titolo descrive bene il succo del libro, "le vaccinazioni spiegate a chi proprio non le vuole capire". L'ho trovato un po ripetitivo, quasi noioso, forse però è anche perché per quanto mi riguarda non mi doveva convincere sull'efficacia o la sicurezza dei vaccini ma più che altro ero interessata alla storia della scoperta e nascita del vaccino, a cui purtroppo sono dedicati solo i primissimi capitoli.
Fantastico, Roberto Burioni riesce a spiegare, in maniera talvolta comica, come sia utile vaccinarsi. Io non sono un'antivaccinista e infatti ritengo che la lettura di questo libro sia da consigliare a ciascuno perché illustra con estrema semplicità principi parecchio complessi che sono alla base dei vaccini.
Come si intuisce già dal titolo, Burioni non espone la sua opinione, ma solo fatti chiari e sicuri. Non basa dunque l’opera su artifici retorici e periodi complessi atti a confondere il lettore, ma sulla semplicità dell’argomentazione, facilmente comprensibile da tutti, e sulla solidità dei sopracitati fatti. Le pagine sono arricchite da moltissimi grafici che rafforzano la tesi di Burioni e da similitudini tratte dalla vita quotidiana (per esempio, quella della ruota bucata parlando degli apparenti “danni” causati dai vaccini) che rendono l’opera ancora più scorrevole. Con metodicità smonta ogni possibile antitesi senza lasciare poi spazio per dubbi, che nel caso dell’efficacia dei vaccini sarebbero immotivati. La forza di questo saggio, ossia l’assoluta sicurezza con cui Burioni argomenta a favore della sua tesi, è al contempo la sua pecca più grande. Il sottotitolo è infatti “Le vaccinazioni spiegate a chi proprio non le vuole capire”. L’intenzione dell’autore sembrerebbe quindi di indirizzare quest’opera non a lettori che condividono la sua opinione, ma piuttosto ad anti-vaccinisti, o perlomeno a genitori indecisi. Mettendomi però nei panni di queste persone, se mi capitasse tra le mani un’opera in cui, al contrario, si afferma l’assoluta pericolosità dei vaccini e il tono dell’autore fosse polemico come quello di Burioni, sicuramente non perderei tempo a leggerlo. Mentre però io ho dalla mia parte anni di ricerche scientifiche, queste persone basano le loro idee su fatti assolutamente discutibili di cui, sfortunatamente, si fidano ciecamente. Una veloce ricerca su internet conferma questa mia tesi: sul sito Amazon.it, nella sezione delle recensioni, gli utenti che hanno lasciato solo una stella al libro lamentano l’assoluta parzialità di Burioni e la sua arroganza espositiva, consigliando letture a loro parere molto più chiare (tra queste c’è un libro scritto da Roberto Gava, medico radiato dall’albo per aver diffuso idee scientificamente infondate). Ciò che costoro non riescono purtroppo a comprendere è che è proprio l’argomento a richiedere tale tono. Burioni scrive come se stesse esponendo verità assolute non per presunzione, ma perché è ciò che sono. Per di più, non si limita ad asserire “vaccinatevi perché ve lo dico io”, come molti anti-vaccinisti hanno affermato, ma ha accostato ad ogni sua tesi argomentazioni serrate e inattaccabili. Nessuno può negare che da quando i vaccini sono stati inventati, la percentuale di diffusione delle malattie virali è crollata. I fatti parlano fortunatamente più forte delle lamentele di comunità anti-vacciniste e medici in malafede, tanto che quest’anno è stato firmato il decreto relativo all’obbligo delle vaccinazioni in Italia. Un’opera di efficace semplicità, con un’argomentazione serrata e comunque facilmente comprensibile. Forse un po’ troppo semplicistica per gli esperti in materia, ma lettura perfetta per genitori che desiderano informarsi prima di vaccinare i propri figli.
Vaccini sì, comunque. Specialmente quello per il HPV. Se dovessi mai avere una figlia, vorrei risparmiarle quello che ho passato io, tra medici insensibili e infermiere menefreghiste.
Detto questo. Le info sono utili e la bibliografia è corposa. Ma il tono non mi è piaciuto. Mi sembrava un bambino arrabbiato che non riusciva ad averla vinta. Le similitudini mi sembravano un po' troppo forzate per i miei gusti.
Però si fa leggere e ti spinge a cominciare il capitolo dopo. Fila che è una meraviglia.
Pian pianino, grazie a Mlol recupererò anche gli altri suoi libri.
Il prof Burioni spiega in modo chiaro e semplice il perché il vaccinare i propri figli non possa essere oggetto di dibattito. I vaccini non sono un'opinione, appunto. Da medico -e da mamma- non posso non apprezzare la chiarezza divulgativa e il rigore scientifico di questo libro. Consigliatissimo!
Interessante, anche se ha un tono che trovo leggermente fastidioso. Nienete da dire, se si ha qualche dubbio sui vaccini, viene tranquillamente fugato.