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Il giardino di Penelope

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Di tutti i lavori ingrati e bastardi, questo è senza dubbio il peggiore. Sofia è furibonda. Daniele Treves, scrittore bestseller, per ignoti motivi vuole pubblicare il suo prossimo romanzo con la piccola ma raffinata casa editrice Dionea, per cui lei lavora. A una condizione: per tutto il tempo che gli servirà a finire di scriverlo, vuole un editor a sua disposizione nella villa di Roma, pronto a leggere, correggere, commentare e persino a fargli da autista. E Roberto, l’editore, ha scelto proprio lei. Che non chiedeva di meglio – in fondo, a quindici anni, un romanzo di Treves le ha cambiato la vita – fino a che non ha scoperto che il suo eroe è un uomo riottoso e lunatico, in una parola insopportabile… E irresistibile.

Non ci vuole molto prima che le necessità professionali entrino in conflitto con gli impulsi del cuore, un sentimento che minaccia di travolgerla e contro cui Sofia si ritrova a lottare fino a graffiarsi l’anima. Mentre le ombre del passato, suo e di Daniele, si addensano minacciando di cancellare il futuro…
Questo romanzo di risate e malinconie, rabbia e batticuore è la storia di una donna che crede di volere la pace e vuole la passione. Di un uomo che cerca una parte perduta del suo cuore. Di molte trame in un eterno giardino, un Eden abitato dai profumi dell’estasi e dal serpente della sofferenza. E di un libro, naturalmente: perché solo il potere delle parole è capace di ricomporre le schegge impazzite di due vite nella luminosa armonia di un amore.

335 pages, Hardcover

Published September 8, 2016

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Elena Scigliuzzo

1 book3 followers

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1 (2%)
1 star
1 (2%)
Displaying 1 - 8 of 8 reviews
Profile Image for Alice Elle.
Author 1 book37 followers
September 30, 2016
QUATTRO STELLE E MEZZA
Un romanzo tutto da gustare, parola per parola. Mi piace davvero molto il modo di scrivere di questa autrice. È ricercato senza essere pedante, ricco di metafore, di stile, di sentimento. Ho sottolineato un sacco di frasi che mi hanno colpita per la loro profondità.
L'ambientazione nel mondo dell'editoria mi ha affascinata ed è così ben descritto da farmi pensare che l'autrice lo conosca in prima persona, oppure che si sia documentata davvero, davvero a fondo.
La storia poi è il sogno di ogni lettrice compulsiva con una forte vena romantica, io in primis. Conoscere l'autore del libro che ti ha cambiato la vita? Quell'autore che sembra parlare direttamente al tuo cuore con ogni parola dei suoi romanzi? Un uomo affascinante, un po' misterioso e, che ve lo dico a fare, bellissimo?
Come se non bastasse, questa storia non è semplicemente la storia di un amore, ma è anche, o soprattutto, un romanzo di formazione, perché entrambi i protagonisti dovranno venire a patti con il proprio passato e fare dei cambiamenti per poter vivere davvero.
Molto molto bello, lo consiglio di cuore.
Il mezzo punto mancante è per gli ultimissimi capitoli, che ho trovato un po' lenti, per quanto necessari alla protagonista per maturare e arrivare a capire quale fosse "la chiave".
"Ognuno è custode dell'altro. Ognuno è libero di esplorare il suo mondo, sapendo che l'altro lo aspetterà o continuerà a cercarlo."
Profile Image for Anto64.
1,090 reviews34 followers
October 3, 2016
3 stelline e mezzo.
Scritto molto bene, ma non mi ha emozionato; inizio intrigante ma poi la storia fra i protagonisti non mi ha coinvolta, molto più interessanti le interazioni con gli altri che non fra loro. E la storia d'amore secondaria è stata decisamente più stuzzicante.
Per il mio gusto forse un libro troppo "pensato".
Profile Image for Anncleire.
1,338 reviews98 followers
September 13, 2016
Ringrazio immensamente l’ufficio stampa di Centauria Libri per la meravigliosa opportunità di leggere questo libro in cambio della mia onesta opinione. Ve ne sono immensamente grata.

Recensione anche sul mio blog:
http://pleaseanotherbook.tumblr.com/p...


“Il giardino di Penelope” è il libro di esordio di Elena Scigliuzzo uscito l’8 settembre per Centauria Libri. Aspettavo questo libro da mesi e non vedevo l’ora di immergermi nelle pagine narrate da Elena. Il suo modo unico di vedere la scrittura, il entusiasmo trascinante, quelle righe che sembrano animarsi ad ogni istante di febbrile lettura catturano il lettore e gli mostrano un mondo che non avrebbe mai immaginato. E ci si innamora, senza possibilità di salvarsi.

Settembre che è il mese della rinascita e della ripresa ha il fascino indiscutibile di un mondo che riprende a muoversi a regime, che segue nuove affascinanti traiettorie. Il rientro dopo le ferie corrisponde sempre a fantastiche novità e a nuove uscite. L’attesa spasmodica per il libro della Scigliuzzo è stata ampiamente ripagata, con una storia avvincente, un percorso di ricerca interiore che non si consuma semplicemente con una storia d’amore, ma segue convoluzioni diverse, in una accettazione profonda di traumi e ricordi. Come sempre accade per le storie di Elena, le chiavi di interpretazione sono molteplici, così come i piani narrativi. Potrebbe sembrare la classica storia in cui lui incontra lei in uno scambio incandescente e passionale, eppure non c’è solo questo in questo romanzo. È prima di tutto un racconto di libri, letti e scritti, amati e odiati, fantasma e reali, in perpetua trasformazione, in un intenso scambio che non è assolutamente passivo, ma vivace e indelebile.
Con nessun altro romanzo avrebbe mai trovato un legame tanto intimo. Ma il legame le pareva incompleto, simile a quello di ogni lettore con i libri che ama, l’amore struggente della lontananza. Lei invece voleva di più. Non le bastava il suo posto davanti alla pagina, doveva entrarci dentro, passare dall’altra parte, nel mondo misterioso dell’autore.

Da un lato allora c’è Daniele, un uomo disincantato, esausto da un’esistenza effimera e priva di spessore, che si concretizza solo nell’atto di scrivere. Battere le dita sulla tastiera per condensare in parole il suo mondo interiore è l’unico gesto reale che lo rende vivo. Daniele sembra quasi non credere in niente, sviscera solo la superficie del suo percorso di vita. Scrive solo di esperienze dirette, dolorose, indelebili, dei pugnali che trafiggono il lettore ignaro, ma senza prendere in mano la realtà della sua vita. Daniele è chiuso nella sua torre d’avorio, indifferente alla fama e alla fortuna, ma spettatore del fiume della sua esistenza. Ma quando si mette alla prova per la prima volta in una storia che scava affondo nel suo subconscio, Daniele cambia, respira in qualche modo una rivoluzione interiore che non aveva mai vissuto, e si trasforma. Nella sua imperturbabilità, resta scosso, soprattutto quando si scontra con Sofia. La donna infatti non cede di fronte a niente, annulla ogni suo tentativo di abbattere l’indicibile, Daniele allora diventa un mezzo, un filo conduttore che si scioglie nella sua attesa. E mentre Sofia vive fuggendo, in un rapido susseguirsi di decisioni che la portano a non fermarsi mai troppo a lungo, Daniele è capace di respirare in un unico posto, concedendosi il lusso di una ferma decisione. Sofia è una donna indipendente, realista, piena di inventiva, innamorata del suo lavoro di editor, convinta nel valore della carta stampata. Talmente immersa nel suo lavoro che rinuncia alla sua vita privata, con una certa dose di paura. Sofia è una donna che cerca la sua pace, e sembra trovarla solo nelle storie che la sfiorano, in un percorso di scoperta e rinascita. E se il primo libro di Treves è stato capace di incagliarsi così profondamente dentro di lei è anche per quella risonanza che si crea tra lei e lo scrittore, risonanza che non è solo di sentimenti, che non è solo attrazione fisica, ma anche comprensione emozionale, il punto di incontro di due spiriti affini. Diventa allora inevitabile cercarsi, anche con la diffidenza di Sofia, che da un certo punto di vista rifugge tutto, anche e soprattutto sé stessa.
Ma non ci sono solo i due protagonisti, anche i personaggi secondari, vivono di vita propria, con un ruolo essenziale a mettere i punti, che in una storia d’amore ci vuole un punto di incontro, non si è mai soli nelle proprie scelte e decisioni, che si l’attrazione fatale scatta in un istante, per una strana combinazione di eventi, ma poi ci vuole ben altro per permettere ad un rapporto di crescere e completarsi. E allora i piani si sovrappongono, non c’è solo il viaggio in due, ma c’è anche il viaggio dei singoli, quel ritorno a casa, ad una Itaca che sembra irraggiungibile, e ci sono gli atti coraggiosi di chi è rimasto a preservare il nido, la casa, il cuore, con una chiave da stringere al petto e la consapevolezza che non si è mai del tutto soli.
L’ambientazione è curatissima, arricchita di riferimenti pittorici, architettonici e letterari, che popolano la storia di altre storie, perché con Elena le citazioni non sono mai forzate, ma una naturale conseguenza del suo stile e del suo ritmo, le sovrapposizioni diventano lineari, una congruenza che diventa polifonia, in un crescendo di emozioni. Roma è magica, con il suo clamore il suo antico splendore, Roma è lo sfondo di intrecciarsi di vite e di parole, perché amarsi è incontrarsi.

Il particolare da non dimenticare? Dei gelsomini…

“Il giardino di Penelope” è un libro da leggere con gli occhi lucidi, ritrovandosi in ogni pagina. È una storia potente e unica, che sfugge qualsiasi definizione per diventare quella da leggere e rileggere, nella consapevolezza che per un momento ci si è persi, per poi ritrovarsi. Una storia d’amore, una storia d’avventura, una storia sulla magia degli incontri e sull’incanto del nostro tesoro più prezioso: i libri.
Buona lettura guys!
Profile Image for Filomena.
290 reviews4 followers
January 2, 2018
Mi chiedo come sia possibile che questo romanzo abbia avuto così poca diffusione.
Conoscevo la storia per averla letta su Efp svariati anni fa e la ricordavo una delle mie preferite.
Ciò che ricordavo è stato assolutamente confermato dalla lettura di questa versione.
La CE non ha fatto un buon lavoro dal punto di vista promozionale perché io stessa ne sono venuta a conoscenza tramite la pubblicità fattane da un’altra autrice.
Un vero peccato perché questa storia e lo stile dell’autrice che la racconta meritano di essere conosciuti. Il talento c’è ed è chiaro.
Elena Scigliuzzo, ritorni a scrivere per favore.
Profile Image for Susi.
967 reviews97 followers
September 8, 2016
Recensione presente anche sul blog Bookish Advisor http://bookishadvisor.blogspot.com

Il giardino di Penelope è il terzo romanzo della collana Talent di Centauria Libri, una collana di libri che fino ad ora non mi ha mai deluso, presentando libri di un certo calibro e spessore e il libro di Elena Scigliuzzo non è assolutamente da meno.

Questa è la storia di una ragazza, Sofia, che riceverà dall'incontro con il suo scrittore preferito molto di più di quello che avrebbe mai pensato.
Sofia è una ragazza che cerca di sfuggire ad un passato oscuro che ancora oggi la perseguita non lasciandole spazio per vivere a pieno per paura inconsce che la tengono legata a convenzioni che non fanno parte di lei ed ad esperienze che si limita a vivere solo attraverso i libri, gli stessi libri che l'hanno aiutata a trovare conforto e speranza quando era ancora più di una ragazzina.

La sua controparte è Daniele, uno scrittore anticonformista, un po' megalomane ed egocentrico, ma che risulterà essere molto più vicino a capire Sofia di quanti hanno avuto la possibilità di viverle di fianco per molto più tempo questo perché negli occhi dell'altra è riuscito a intravedere parte di sé che non avevo ancora accettato e che Sofia riuscirà, inconsapevolmente, a sbrigliare.

Questa è una storia sui generis, non è la solita storia sui libri e l'amore trascendentale che il lettore prova verso questi perché è anche molto di più. È una storia di un amore che l'animo riconosce ma che la mente si rifiuta di accettare. È la storia di un viaggio di due persone che si rincorrono senza mai trovarsi che solo grazie alle pagine scritte riusciranno ad avvicinarsi. Questa è la storia sulla nascita di un libro, è la storia di due anime che ritroveranno la strada verso la luce seguendo le parole, è la storia di due persone che si completano, che si si sfidano e che solo insieme riusciranno ad emergere dalle paure che hanno rinchiuso in loro stessi.

Di solito sono sempre molto affascinata dai romanzi caratterizzati da “una storia nella storia”, adoro leggere questo espediente letterario perché è davvero delizioso e sublime provare ad amalgamare due storie per rendere l'esperienza della lettura unica, soprattutto quando la scrittura dell'autore è così fine, delicata e profonda come quella di Elena Scigliuzzo ma Il giardino di Penelope è riuscito a fare molto di più, la storia che ci viene proposta nel libro prosegue passo passo con la storia e la vita dei due protagonisti ed è magnifico proseguire pagina dopo pagina e vedere con le due storie siano una il continuo dell'altra fino ad arrivare alla conclusione dove, magicamente, i due personaggi si dichiareranno davanti le parole del libro stesso.

La narrazione de Il giardino di Penelope è una narrazione appassionante, che riesce ad attanagliare il lettore per il contesto moderno di un mondo che si accompagna alla storia dell'uomo da migliaia di anni, quello dei libri, di storie magiche che parlano al cuore delle persone quando la vita preclude le parole di cui abbiamo bisogno ed Elena Scigliuzzo è riuscita a racchiudere e rappresentare perfettamente questo concetto, la storia di un lettore e del suo libro, attraverso personaggi profondi e che si presentano a lui a 360°, pregi e difetti, e che pagina dopo pagina maturano e si evolvono seguendo una scia di emozioni e sensazioni di cui il lettore è il primo ed unico spettatore.

Non darei giustizia a questo libro se prima di concludere non vi parli di come la città in cui è ambientata questa storia rappresenti il cuore pulsante del romanzo. Roma si personifica, la sua storia, la sua geografia, i sui abitanti, la sua arte la rendono viva nella lettura ma non perché ha una presenza preponderante nella storia ma perché questa città è viva attraverso gli occhi dei personaggi e delle espressioni ed emozioni che questa riesce a trasmettere ad essi e così facendo anche al lettore.

Una storia sui libri e anche molto di più, una storia che per una volta ci insegna a trovare il coraggio di trovare il lieto fine anche fuori dalle pagine scritte ed avere la forza di iniziare a scrivere la propria storia, di non aver paura degli sbagli lungo il percorso, perché le persone importanti, quelle che contano, sapranno ritrovare la strada verso di noi.

4,5 Stelle per un libro romantico, dolce, passionale, appassionante che nasconde più di una meravigliosa sorpresa.
Profile Image for Sofia.
73 reviews24 followers
January 22, 2017
Recensione anche sul mio blog: Mille Splendidi Libri

Il giardino di Penelope, romanzo d'esordio di Elena Scigliuzzo, è un piccolo gioiello. L'ambientazione è curata in ogni singolo dettaglio, e questo è dovuto alla ricerca eseguita dall'autrice sia sul mondo dell'editoria - centrale ai fini della trama - sia per quanto riguarda le località descritte. L'intera costruzione si regge perfettamente. I personaggi sono ben delineati: sono costruiti a 360°; ci vengono mostrati pregi e difetti e questo riesce a far immergere completamente il lettore nella realtà rappresentata. Sofia, la protagonista, è una donna forte, indipendente, dedita al suo lavoro di editor, che vive per la carta stampata, ma allo stesso tempo è una donna fragile, che fugge di fronte ad emozioni che la coinvolgono in maniera troppo profonda. Emozioni che vengono provocate in lei da Daniele Treves, un uomo disincantato, che vive attraverso le sue parole, attraverso le quali cerca di trovare un senso alla sua stessa esistenza.

Non lasciatevi ingannare, però, perché in questo libro non troverete la classica storia d'amore. A dirla tutta, io non considero questo libro come un romanzo rosa, anzi. Per me, è più che altro un romanzo introspettivo. La storia d'amore fa da sfondo a una trama orizzontale più importante. Viene narrato un percorso di crescita, sia a livello di coppia che a livello individuale. Deve essere il singolo che deve scegliere se viaggiare e cercare, se fuggire, se tornare a casa. E bisogna essere in due per far crescere un rapporto di coppia, fatto di incomprensioni, complicazioni, di vita vera. Ho trovato questo messaggio molto realistico e veramente, veramente bello.

Una scrittura curata per una lettura scorrevole, appassionante, da finire in un solo fiato.
Profile Image for Ornella Calcagnile.
Author 22 books126 followers
November 17, 2016
Recensione completa su Peccati di Penna
Non potevo lasciarmi sfuggire un romanzo che si inserisce nel mondo dell’editoria!

Sofia, da giovane lettrice, si innamora di un libro di un autore emergente che le resta nel cuore a vita. Crescendo riesce a coronare il suo sogno di lavorare in una casa editrice mentre l’emergente, Daniele Treves, a diventare famoso. Il destino vuole che i due si incontrino, ma le aspettative di Sofia vengono infrante… ovvio no?
Lo scrittore non è facile da gestire, non guida e ha bisogno dell'autista (sempre Sofia), non è collaborativo e tira brutti scherzi. D’altra parte, anche Sofia non è un personaggio tutto rose e fiori, anzi, a me è parso anche più ostico di Treves.
Assimilato il suo passato difficile e traumatico con una famiglia non da Mulino Bianco, concepito il suo essere indipendente e ambiziosa, a un certo punto la sua freddezza me l'ha resa davvero, davvero antipatica. Dopo pagine e pagine, non ho più compreso la sua animosità. Penso che tal stato emotivo sia tirato troppo per le lunghe. La ragazza fa davvero fatica a farsi apprezzare dal lettore, o quanto meno da me, mentre Daniele, nonostante il suo caratteraccio, intravede subito una luce in lei. Questo l'ho trovato molto bello ed è forse ciò che mi ha fatto stimare il protagonista. ...continua
Profile Image for Cinnie Maybe.
Author 15 books54 followers
September 21, 2016
Sono dell'idea che se una volta terminato un romanzo, ti senti svuotata allora è un piccolo capolavoro che, al di là della sinossi lineare, è riuscito a farti guardare dentro e a smuovere qualcosa nelle viscere. Con questa storia è stato proprio così e il turbinio delle emozioni, l'altalena di sensazioni arrivano sin dal primo incontro tra i protagonisti. Sofia e Daniele sono due sopravvissuti alle bruttezze della vita e proprio per questo cercano continuamente la bellezza. Lui l'ha trovata nel filtro della scrittura, lei nella lettura di ciò che lui scrive. Perché leggere è più facile che vivere, che scrivere per cercare di far venire fuori il mostro. Daniele vuole affrontarlo e superarlo, Sofia lo tiene dentro fingendo di poterci convivere, limitandosi in realtà a sopravvivere.
E poi c'è lo sfondo: la mia Roma si presta benissimo a far la cornice ai fatti narrati, perché è tutta bellezza, ricerca e pazienza. C'è il Salento e Gallipoli, con la bellezza rocciosa e brulla che fa crescere Sofia. E c'è Firenze, la bellezza di "un passato che non ritorna ".
Questo romanzo non è solo una storia d'amore, che comunque è forte e meravigliosa; è un viaggio nell'introspezione delle paure e del dolore e della capacità di accettare di rischiare.
Lo stile è pulito e senza tanti fronzoli, per arrivare dritto al cuore. Se questa è l'opera prima di Elena come autore di libri e non solo di storie online, speriamo che ci sarà presto qualcos'altro di suo da leggere in libreria!
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