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The Legend of Redenta Tiria

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This remarkable novel, inventive and stunningly written, tells the stories of the people of a Sardinian village — their remarkable lives and remarkable deaths — who, by tradition, are fated to take their own lives with belts or ropes.

176 pages, Hardcover

First published January 1, 2003

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About the author

Salvatore Niffoi

30 books21 followers
Salvatore Niffoi (born 1950, in Orani), is an Italian writer.

Niffoi is a representative of the so-called Sardinian Literary Nouvelle Vague, or Sardinian Literary Spring, i. e. the Sardinian narrative of today, which was initiated by Giulio Angioni, Salvatore Mannuzzu and Sergio Atzeni, following the work of individual prominent figures such as Grazia Deledda, Emilio Lussu, Giuseppe Dessì, Gavino Ledda, Salvatore Satta. His prose is mostly a mixture of Italian and Sardinian.

Niffoi lives in Orani, a small village of Barbagia, in the province of Nuoro, where he was a middle school teacher until 2006. He started his career as a novelist in 1997, with his first work, Collodoro. In 2006, with the novel La vedova scalza he won the Campiello Prize.

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4 (1%)
Displaying 1 - 22 of 22 reviews
Profile Image for Ernst.
645 reviews29 followers
May 31, 2025
Das hat mir überraschenderweise sehr gut gefallen. Ich hatte befürchtet, dass alle Klischees rauf und runter gegeigt werden, hartes Hirtenleben voller Entbehrungen, rauer zwischenmenschlicher Umgang, Schlägereien, Schiessereien, Vendetta und so weiter …
und ja, das kommt auch alles vor, weil es eben zum Leben in den Bergen in Zentralsardinien gehört, weit ab von den Touristenpfaden.

Aber was mich sofort für das Buch eingenommen hat ist die Sprache, die das Lebensgefühl wunderbar einfängt und die Ironie und den sehr groben, aber dennoch feinen Galgenhumor.
Außerdem fand ich das Konzept gelungen: ein Standesbeamter, der auch Sterbeurkunden ausstellt, beschließt ein Buch zu schreiben, das er den zahllosen durch Suizid gestorbenen Menschen widmet. So beschreibt er auf jeweils 5-10 Seiten die Geschichte der Person und die sind so vielfältig wie aberwitzig.
„Frauen nehmen den Strick, Männer den Gürtel.“

Einen Stern ziehe ich ab, weil ich mir gewünscht hätte, dass diese kurzen Episoden noch irgendwie miteinander verknüpft wären. Aber das ist gar nicht der Fall, andererseits ist das vielleicht zu viel verlangt, weil die Selbstmörder halt nichts miteinander zu tun haben. So bildet der Standesbeamte als Ich-Erzähler die Klammer und hat am Ende auch noch seinen eigenen Fall zu lösen.

Das Buch hat 2 Teile, im ersten Teil gibt es Geschichten zu ausgewählten Selbstmorden und im zweiten Teil tritt die mysteriöse Redenta Tiria auf, eine bildhübsche blinde Frau, die die potenziellen Selbstmörder von ihrer Tat abbringt, oft im letzten Moment, wenn der Kopf schon in der Schlinge steckt.
Profile Image for Rosanna .
486 reviews30 followers
Read
March 17, 2018
E' un libro diviso per nomi: ogni capitolo ha per titolo un nome, il primo di un luogo, tutti gli altri di persone. E' bello e curioso questo, come se per l'autore di ogni persona possa essere scritto un libro. E' la storia di Abacrasta, paesino in cui nessuno muore di vecchiaia ma tutti 'appesi', di cintura o di fune. A causa di una vecchia leggenda, per quel loro sangue marcio che scorre nelle vene. Di cintura e di fune, dunque, ma solo dopo aver sentito la Voce, del Destino, pensano tutti, del buon senso, dell'orgoglio e del senso dell'onore, penso io. Tutti aspettano di sentirla: 'Ajò! Preparati, che il tuo tempo è scaduto...', nonostante i 15 anni e l'argento vivo che si ha addosso. Questa Voce potrebbe essere la nostra stessa, perchè in fondo ognuno di noi 'sa' qual è il momento giusto per andare, solo non ascoltiamo. Ci frega la speranza, al fondo. I cittadini di Abacrasta sanno ascoltarsi, oppure sanno parlare a se stessi, chissà! per cui sentono che la Voce non ha paura della morte e allora...per gli uomini la cintura, per le donne la fune. Entrambi con il fiero coraggio di se stessi. Poi scopri che il libro è diviso in due: nella seconda parte una Redenta cieca prende il posto della Voce e spezza l'incantesimo dell'essere intimi a se, sempre con il potere della parola, della comprensione. Della speranza, appunto. Finale da fiaba, che smentisce o avvalora tutto, decidete voi. Come sempre Niffoi è bravissimo a tratteggiare grandi caratteri e piccole storie, i cui protagonisti non sono mai eroi, non nel senso classico, ma in un mondo reale che lui ricorda e vive, sempre e per sempre uomini e donne.
Profile Image for Lilirose.
581 reviews77 followers
April 9, 2021
L'idea alla base del libro è interessante, un bel connubio di folclore e realismo magico; nel paesino di Abacrasta, sperduto tra i monti della Barbagia, gli abitanti sono vittime di una singolare maledizione: nessuno muore di vecchiaia, ma tutti chi prima e chi dopo sono spinti da una misteriosa "voce" a togliersi la vita. La maledizione sarà spezzata con l'arrivo di Redenta Tiria, una figura misteriosa e salvifica.
Quello che non funziona quindi non è la storia, ma come spesso accade il modo in cui è raccontata. La prima parte narra le vicende di vari suicidi uno dopo l'altro e se inizialmente può essere intrigante, la dinamica sempre uguale viene presto a noia (biografia del personaggio, caduta in basso, morte). La seconda parte mantiene lo stesso meccanismo, ma con il lieto fine dovuto alla presenza di Redenta Tiria. Manca il pathos, i vari "casi" sono presentati stile elenco puntato e alla fine sono rimasta con l'impressione che più di metà delle pagine fossero scritte per allungare il brodo.
Lo stile è molto dialettale, infatti il libro è infarcito di termini e modi di dire sardi e per me che non conosco quell'idioma si è rivelata una lettura più faticosa del previsto. Probabilmente i sardi o gli appassionati di folclore apprezzeranno molto questo romanzo, tutti gli altri potrebbero evitare di leggerlo senza perdersi nulla secondo me.
Profile Image for Salvatore.
173 reviews7 followers
February 18, 2024
Erano gli anni Novanta e per frenare le dipendenze, allora come oggi, si colpevolizzavano le vittime e ignoravano le cause. Foto inquietanti di ragazzi con occhi di gesso avrebbero dovuto urlare che la morte non sarebbe esistita più se avessero ritrovato il senno; dove però fosse questo senno, e se avesse proprio senso cercarlo, non era dato saperlo, mentre la guerra girava oltre l’Adriatico e opache destre prendevano piede, pronte a ritrasformare il concetto di legittimo e di decoro. Uno dei racconti di questa sobria antologia di Spoon River della Barbagia ha esattamente al centro la storia di una caduta nel dirupo di una dipendenza; è proprio perché da tempo non leggevo una descrizione così sobria e poco sciattamente retorica che il pensiero è tornato al fallimento di quella generazione, che è poi ormai anche il mio, da più di una prospettiva. I racconti di Niffoi affrontano le tante facce di una Voce che invita all’autodistruzione le anime di un piccolo paese. Come in un LP, il primo lato è piena Thanatos, senza fughe in avanti. E il secondo lato, Eros, mette in scena questa moderna Atropo, Redenta Tiria, che ricuce e più non taglia, senza facili illusioni. È la disillusione la vera salvezza in questo romanzo a mo’ di racconti di un grande prosatore, Niffoi, che muove da Verga e giunge a Deledda.
Profile Image for Naomi.
129 reviews1 follower
November 28, 2023
Tsja... waar moet ik beginnen met het schrijven over dit boek? Ik heb echt geen idee.

Op basis van de achterkant verwachtte ik een mysterieus, spiritueel verhaal met een vleugje horror. Maar het voldeed totaal niet aan die verwachting.

Elk hoofdstuk draaide om een andere persoon, waardoor ik weinig connectie voelde. Daarnaast varieerden de lengtes van de hoofdstukken van heel kort naar lang. Helaas waren de langere hoofdstukken niet per se beter en voelde ze eerder onnodig uitgerekt.

Ik heb het uitgelezen, maar het was niet mijn ding.
Profile Image for Sofi Misi.
4 reviews5 followers
June 29, 2025
Un libro che ho iniziato in Sardegna, trovato tra i mobili della casa dei miei nonni e scelto proprio perché ambientato sull’isola, su cui l’autore riesce a catapultarti anche se non fossi lì fisicamente (cosa che mi è piaciuta molto). Anche l’idea è interessante e secondo me singolare: un paese in cui c’è un maledizione per cui tutti ad un certo punto sentono la ‘Voce’ e si suicidano, fino a quando non arriva Redenta Tiria. Ogni capitolo racconta la storia di uno di loro, e devo dire che se anche è un po’ ripetitivo lo schema, la lettura è scorrevole.




Per una ‘reading experience’ completa consiglio la lettura quando ti trovi in una caletta poco frequentata e circondata dalla macchia mediterranea in Sardegna ;) (e se non puoi andarci sorseggiando un bicchierino di mirto accompagnato da pane carasau e salsiccia sarda)
Profile Image for Eddy64.
589 reviews17 followers
February 22, 2025
Abracasta è un paese (inventato) della Barbagia, detto “il paese delle cinghie” perché gli abitanti non muoiono di morte naturale ma suicidi impiccandosi, gli uomini con la cinghia dei pantaloni e le donne con qualsiasi fune. Sentono una voce – “Ajo! Preparati che il tuo tempo è scaduto!” ed è un correre a cercare l’albero, il piolo, lo spuntone a cui appendersi…A raccontare le vicende dei morituri è lo scrittore, impiegato al comune e addetto a redigere i certificati di morte e a tenere “la contabilità” lui che da bambino aveva visto il nonno suicida…Abracasta in realtà è un paese retrogrado dove impera la maldicenza e l’abitudine a denigrare chi è diverso, chi ha le qualità per emergere e come tale va vituperato. Ci si uccide per mancanza di voglia di vivere, per protesta, per oppressione, per un padrone tiranno, per le cattiverie, per non farsi suora, a novant’anni come a quindici, si muore di solitudine e di disperazione. Arriva poi la speranza incarnata da Redenta Tiria, ragazza cieca e scalza che al momento del suicidio tocca il morituro di turno gli fa capire l’inutilità del suo gesto e la vita felice che lo aspetta se supera questo momento di sconforto e non si perde d’animo… Un susseguirsi di ritratti – leggibili anche come racconti a sé stanti – tra fatalismo e humour nero, che alla fine mi hanno lasciato un po' perplesso. Meglio la prima parte con i suicidi, mentre i racconti con l’intervento salvifico di Redenta sono troppo miracolosi, quasi che basti un tocco di bacchetta magica per indirizzare una vita sfortunata verso la felicità. Certo il linguaggio colorito e infarcito di termini dialettali, che non limitano la comprensione anche chi come me non è sardo, ma danno ritmo e musicalità, è un punto di forza ma lo reputo meno riuscito rispetto a La vedova scalza che avevo letto qualche settimana fa. Niffoi si conferma uno scrittore veramente interessante ma a questa Leggenda tre stelle, non di più.
Profile Image for Alice Little.
98 reviews1 follower
June 9, 2018
I wasn’t quite expecting this from the cover; I’m not even sure what made me pick it up in the first place, perhaps because it was only 191 pages long and thus light to carry? I also like books about other cultures, and this is a translation of the original - very skilfully done, with some beautiful turns of phrase and nothing out of place.

At the start we learn that the village is plagued by suicide, and the majority of the book is tales of how people came to die. It is more positive towards the end, but I found it surprising (in these days) that there was no ‘trigger warning’ at the beginning! Impressively, though, the topic is dealt with in a way that wasn’t depressing or sad, and I didn’t dread returning to it for the next episode.

Each story seemed unconnected to the last (or perhaps I just didn’t remember the names as they were all new to me), but the overarching thread was the narrator’s own experience. If I hadn’t read it so fast I would have got frustrated that there was no progression, no climax.

I think for plot this book is a 2, but the language pulls it up to a 3. I enjoyed it, but only because I had time to read it fast, otherwise I wouldn’t have enjoyed feeling lost all the time, looking for a connecting thread.
Profile Image for Diane.
653 reviews9 followers
April 18, 2019
"In Abacrasta whenever anyone managed to demonstrate their ability to do something requiring a bit of effort, they were sacrificed slowly on the altar of ill will." p.116
What an amazing, slightly macarbre, wierd yet wonderful collection of stories about people living in a remore village on Sardinia. The people are so real while the things that happen to them are definitely wierd but yet believeable. The book is split into two parts. By the time you have read the the first part you'd be forgiven for being a little beaten down. Then the miracle happens and Redenta appears and the stories take a whole new turn. Who is the voice? I don't know but I have a few ideas.
A well written novel that uses language carefully and cleverly. Most enjoyable.
Profile Image for Amaranta.
588 reviews261 followers
October 31, 2019
Ad Abacrasta non muore mai nessuno di vecchiaia o di agonia. Tutti se ne vanno prima dei loro giorni non appena sentono La Voce che li chiama. “ E’ arrivato il tuo tempo, svelto” E così nella maggior parte dei casi finiscono impiccati, il cuoio per le cinture lì non manca e un albero o una ringhiera possono sempre servire da perno per piantarle. Nella prima parte del libro sono raccontate le vite di chi la voce l’ha seguita, quasi come una liberazione. Poi un cambio: in paese arriva una cieca, Redenta, con lunghi capelli corvini, che redimerà nel vero senso della parola chi vuol farla finita. Una catena che si spezza, Redenta renderà agli uomini l’amore per la vita, al di là di ogni possibile superstizione.
Un ricordo lontano riporta alla memoria i cari estinti della collina di Spoon River, ma lì non c’è più speranza.
Una lettura piacevole.
Profile Image for Marta.
896 reviews13 followers
February 9, 2018
La leggenda di Redenta Tiria (2005)

Il libro è episodico e ripetitivo nel suo schema, con una prima parte in cui si ammazzano tutti e una seconda in cui arriva Redenta Tiria e non si ammazza più nessuno: mancano però le motivazioni a quello che succede (perché la Voce? chi è Redenta?) su cui l'autore sorvola, lasciando l'impressione che manchi qualcosa di profondo. La lettura è a tratti divertente e molto scorrevole, forse con troppi termini sardi, tanto che alla fine non se ne ricorda nessuno
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Confuso.
116 reviews34 followers
August 16, 2020
Una galleria di personaggi, una Voce che li chiama a darsi la morte e poi la comparsa Redenta Tiria, sua avversaria. Il paese di Abacrasta è la Macondo di un libro che piacerà ai lettori del "Garcia Marquez sardo".
Profile Image for Giada.
24 reviews
May 19, 2023
2.5
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Benedetta Fusaia.
13 reviews
August 14, 2024
Un libro che ho trovato per caso, da cui non mi aspettavo nulla più che un paio d’ore di intrattenimento, e che invece mi ha piacevolmente sorpresa. Niffoi, hai guadagnato una nuova estimatrice. Nel carrello di libraccio ho già messo La vedova scalza e Collodoro.
Profile Image for Elalma.
900 reviews103 followers
June 16, 2012
In un paesino della Barbagia gli abitanti si suicidano. E Niffoi �' come se ne scrivesse la lapide, usando terminologie che non conoscevo, ma che rendono l'idea: ti sembra di essere l�. Sembra cupa la trama, ma naturalmente c'� la speranza. Mi piace come scrive, mi piace la storia. Una specie di Spoon River sarda.
1 review
October 15, 2014
I've read the English version of this book, but it's not available on the database. That's why I marked off this particular one, because it's the only one available.
Profile Image for Dita di Polvere.
205 reviews3 followers
February 27, 2016
Tra leggende e realtà sarda, ironia e cinismo, il tutto con uno stile di scrittura unico. Meraviglioso dalla prima all'ultima pagina.
Displaying 1 - 22 of 22 reviews

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