Gisela Bock erzählt und deutet in diesem Buch ein halbes Jahrtausend europäische Frauengeschichte. Ihre eindrucksvolle Darstellung gibt nicht nur Einblick in die kulturellen, sozialen, politischen und rechtlichen Verhältnisse von Frauen seit dem Mittelalter, sie leiht auch den Frauen der Vergangenheit selbst immer wieder ihre Stimme und läßt sie zu Wort kommen.
“La rivoluzione più lunga non si è ancora conclusa. La domanda relativa alla maggior felicità possibile per il maggior numero possibile di individui (in senso illuministico, però ora non più androcentrica, ma valida per entrambi i sessi?), per quel che riguarda le donne, può avere due risposte diverse. A confronto con quella delle loro madri, nonne e bisnonne, la situazione delle donne di oggi è indubbiamente migliore di quanto non sia mai stata (tranne nelle zone dove è in atto una guerra). Invece in confronto a quella degli uomini della loro stessa generazione rimane ancora insoddisfacente. I rapporti fra i sessi sono soggetti a condizionamenti storici e culturali, ma proprio per questo, nonostante le rotture e le svolte, è difficile trasformarli: la cultura e la storia hanno radici profonde e una lunga durata. Anche con le nuove forme di cittadinanza delle donne e i loro diritti civili, politici e sociali, una trasformazione durevole può essere raggiunta solo se si accompagna a un mutamento della coscienza pubblica e privata, maschile e femminile, e se la meta non è solo l'uguaglianza, ma anche la libertà. La querelle des sexes non è finita - ed è bene che sia così.”
Izjemno zanimiv zgodovinski pregled vpletenosti žensk. Od francoske revolucije do konca 20. stoletja. Definitivno spremeni ali vsaj dopolni perspektivo o "drugem" spolu z neverjetno dosledno navedenimi podatki in primerjavami (meni se je najbolj vtisnila primerjava plač med spoloma in zaposlovanje žensk - ni vse tako enoznačno). Sicer pa strokovno zgodovinsko delo, ki zahteva svoj čas. Priporočam!