(di Cristina Siccardi) Ci sono testi che non perdono valore nel tempo e che addirittura riacquistano interesse a motivo del loro insegnamento preciso, chiaro e puntuale.
Perciò in questo tempo di immenso disorientamento, dove l’opinione personale diventa il metro di misura, dove le emozioni sono privilegiate sul ragionamento, dove i principi cattolici perdono significato e consistenza, dove l’esperienza soggettiva fa premio sulla dottrina, dove l’ignoranza religiosa è il sistema che regola gli intelletti, è importante leggere e studiare il Catechismo di San Pio X, compendio della dottrina cristiana, meglio conosciuto come Catechismo Maggiore, edito nel 1905, con 993 domande e risposte, e pubblicato oggi da San Paolo. Il Catechismo della dottrina cristiana, quello dato alle stampe nel 1912, con 433 domande e risposte, fu quello che ebbe maggior diffusione.
Venne stampata anche l’edizione ridotta, nota con il titolo Primi Elementi della Dottrina Cristiana, dedicata ai bambini e ai ragazzi. Scrive Natale Benazzi nell’introduzione al Catechismo «Pio X comprendeva con estrema chiarezza che l’educazione del popolo doveva essere la base su cui impostare il lavoro creativo della vita cristiana; e, soprattutto, che quell’opera di educazione andava compiuta con un linguaggio che il popolo potesse capire, in una “dialettica del presente”, fatta per essere “mantenuta” a memoria, fino a diventare interiorità» (p. 10). San Pio X lo diceva, con molta lucidità e senza timore di attirarsi qualche strale, che la centralità della missione del predicatore del Vangelo doveva ruotare attorno alla comprensibilità del contenuto dell’annuncio e non alla figura stessa dell’oratore. Lo studioso Roger Aubert lo «Ricordava con molto realismo che “è più facile trovare un oratore facondo e brillante, che non un catechista che impartisca un’ottima istruzione”; e non cessava di raccomandare ai sacerdoti di esporre con chiarezza e semplicità e di dedicarsi in particolare alla catechesi per gli adulti, che era stata molto trascurata nel secolo XIX» (p. 10).
Pope Saint Pius X (Ecclesiastical Latin: Pius PP. X), born Giuseppe Melchiorre Sarto, was the 257th Pope of the Catholic Church, serving from 1903 to 1914. He was the first pope since Pope Pius V to be canonized. Pius X rejected modernist interpretations of Catholic doctrine, promoting traditional devotional practices and orthodox theology. His most important reform was to publish the first Code of Canon Law, which collected the laws of the Church into one volume for the first time. Frequent communion was a lasting innovation of his papacy.