San Diego. California. Quando Desmond Ward viene dato in affido ai Kerper, non riesce a nascondere la sua rabbia. È l’ennesimo tentativo da parte del sistema di trovargli una casa e sa che presto, memore delle volte precedenti, verrà rimandato al mittente come un pacco non gradito. Tuttavia, abitare con quella famiglia facoltosa potrebbe significare diventare un giocatore professionista di football, ma la sua voglia di riscatto si scontra con l’attrazione per Anais Kerper, colei che con molta probabilità diventerà sua sorella. Anais lo calma, gli fa sentire di meritare qualcosa, di essere giusto e per la prima volta amato. Des, invece, sembra essere l’unico a capirla veramente. Non importa se le sta vicino mentre riversa l’anima sul fondo di un WC, o mentre finge che la sua vita sia perfetta, dopo essersi tagliata perché non lo è affatto. Lui la guarda, vedendola davvero, ed è quello a cui Anais si aggrappa per combattere il dolore. Per loro è proibito volersi, lo sanno entrambi, eppure si cercano, si scontrano per poi capire di essere affini e sentirsi pericolosamente vicini. Riusciranno due anime sole a guardare oltre se stesse? Due ragazzi feriti impareranno che non c’è vincolo in grado di impedire a un altro di diventare indelebile. Non ci sono muri oltre i quali nascondersi, se il cuore suona un battito nuovo. Basta solo ascoltarlo e convincersi di meritarlo.
Anais Kerper è la ragazza perfetta che tutti vorrebbero essere: bella, gentile, cheerleader, fidanzata con il quarterback della scuola e appartenente ad una famiglia ricca. Ma questa è solo una maledetta facciata, una finzione, una trappola che la incatena ad una vita non sua, oppressa dalle ambizioni e dai desideri dei genitori che ha accettato come suoi, indotta a sopprimere il dolore nell’anima e a trasformarlo in dolore del corpo attraverso l’autolesionismo. Ha sempre avuto tutto dalla vita o quasi. Eppure ciò di cui ha veramente bisogno è l'amore dei genitori, la comprensione e la fiducia che non ha mai ricevuto da loro. Anais è incapace di combattere perché le sue parole non verrebbero nemmeno ascoltate, di affrontare e guarire le ferite dell’anima, il suo cuore martoriato non ha più forze per affiorare in superficie. Desmond Ward è orfano da sempre, la vita per lui non è stata per niente facile, non ha avuto sicurezze, né l'amore che meritava. Desmond è inquieto, ha un'anima in tumulto, come se cercasse di nascondere la sua natura, come se fosse sempre in eterna lotta con se stesso e con il mondo che lo circonda. La vita non gli ha risparmiato il dolore, è sempre stata un disastro e l'unica certezza è rappresentata dal suo amore per il football. Uno spiraglio di speranza arriva quando la famiglia di Anais decide di adottare Des e di regalargli una nuova vita. Anais e Des cominciano a conoscersi, a capire il loro dolore e a vedersi veramente. Anais vede negli occhi di Des il suo stesso tormento, il dolore e le difficoltà di far fuoriuscire la propria natura. Due anime dai cuori martoriati si riconoscono all'istante perché negli occhi si legge la stessa tristezza di una vita vuota, il tormento di chi cerca di amare e non viene corrisposto. Ma sanno che non possono spingersi oltre perché sono quasi fratelli e la loro relazione è proibita. Eppure il sentimento che provano li spinge a lasciarsi andare, ad arrendersi, a far cadere ogni maschera che hanno indossato ed ogni muro che hanno innalzato. Sara Purpura ha dato una vita ad una storia straziante quanto vera, a due personaggi spezzati che si aggrappano all'altro per sopravvivere ad una vita fatta di ingiustizie. La loro storia non è stata per niente facile: piena di batoste, sofferenza, rabbia e impotenza. Solo il loro amore si rivela puro e dolce e insieme affrontano il male. Ho pianto ed ho sofferto con loro nei momenti tristi, ho sorriso e gioito con loro quando si donano all'amore. Le scelte che questi due ragazzi compiono sono scelte difficili per la loro giovane età, dolorose perché a volte va contro il loro bisogno e la loro volontà e istintive perché molte volte sbagliano per rincorrere decisioni sbagliate. In un sali e scendi di emozioni contrastanti come le salite e le discese delle montagne russe, questi due giovani vi emozioneranno per la loro dolcezza, per le sensazioni forti che vi trasmetteranno e le difficoltà che incontreranno lungo la strada. A volte vi faranno adirare per le scelte istintive e per il loro comportamento adolescenziale pieno di dubbi, che tutti abbiamo vissuto. Con il finale l'autrice ci lascia con il cuore sul filo del rasoio e l'amaro in bocca. Come continuerà? Lo sapremo con il secondo libro, che spero arrivi il prima possibile!!
Ho letto molti libri di Sara Purpura, sapevo cosa aspettarmi. Amo il suo stile, amo le sue storie, sempre emozionanti, profonde, toccanti, sempre in grado di lasciarmi a bocca aperta e farmi pensare: "ma quanto è brava!". Tutto il tempo del mondo, però, ha qualcosa in più. Ha avuto la capacità di arrivarmi fin dalle prime pagine. Mi sono incollata al Kindle, l'ho stretto tra le mani, ho amato Anais e le sue fragilità capitolo dopo capitolo, dolore dopo dolore. Ho adorato, venerato, sentito battere il cuore per Des. I new adult mi piacciono particolarmente, quando i protagonisti poi sono personaggi complessi, con un passato difficile alle spalle e un presente tormentato, è davvero difficile che la storia non mi conquisti. Sara è andata oltre, stavolta, molto oltre. Anais è in apparenza la ragazza perfetta a cui non manca nulla. Capo cheerleader, fidanzata con il quarterback della scuola, famiglia ricca e perbene alle spalle. Bella, invidiata, venerata dall'intera scuola. Tutto bello, tutto perfetto. Se non fosse che lei non è felice. I suoi genitori sono anaffettivi, non le hanno mai insegnato nulla sull'amore. Da lei si aspettano solo il meglio, che il progetto che le hanno cucito addosso non si discosti dalla realtà. Bryan, il suo ragazzo, la rende felice, sembra che lui sia l'amore - ma questo era prima che Des piombasse nella sua vita. Anais si fa del male, tortura il suo corpo e la sua carne, per non mettere a tacere il cuore, la mente, l'anima. Si accanisce su se stessa, si distrugge, ogni giorno, pezzo dopo pezzo. Des è passato da una famiglia affidataria all'altra, da una struttura per bambini abbandonati all'altra. Questo è il suo passato, questo è il suo presente. La vita sembra non avere nulla di bello o per cui valga la pena andare avanti da offrirgli. Poi l'ennesima richiesta di affido da parte di una famiglia benestante, quella che l'assistente sociale definisce la sua "svolta". Ma lui non ci crede, ha smesso da tempo a credere ai sogni, se mai ci ha creduto davvero. Des entra nella famiglia di Anais come un tornado, con il suo essere sprezzante, disincantato, problematico. E spezza qualcosa. Anais non sarà più la ragazza perbene e accondiscendente che accetta le scelte dei suoi genitori come fossero sue. La relazione con Bryan prende una piega sbagliata. Tutto intorno sembra perdere equilibrio e, intanto, nel suo cuore qualcosa cambia in maniera definitiva. Si avvicinano, si attraggono, si desiderano. È tutto proibito, perchè lui potrebbe diventare suo fratello. Perchè lei ha già un ragazzo. Perchè la sua famiglia non accetterà mai di vederla al fianco di un ragazzo senza arte nè parte. Emozioni come una pioggia fitta, come grandine che scava nell'anima e fa sussultare il cuore. Ho bevuto le pagine, senza respirare, senza fermarmi. Con avidità mi sono attaccata a questa storia che mi ha lasciato tanto sul piano emotivo e ha confermato la mia passione per le storie che nascono dalla penna di quest'autrice. Mi sono ritrovata a fine lettura con lo stomaco aggrovigliato e qualche lacrima che non avevo neanche la forza di asciugare. Un finale che mi ha fatto gridare tra me e me: "perchè, Sara? Perchè tanta cattiveria?". Poi ho razionalizzato. Era tutto perfetto così, non avrei potuto pensare a nulla di diverso da questa storia, perchè non è tutto bello e patinato. Tutto il tempo del mondo è una storia che fa emozionare, soffrire, scalpitare, battere il cuore. Ho odiato Anais, sono passata dall'amarla (perchè sì, ho amato la ragazza dei primi capitoli) a volerla scuotere con forza. Des non se lo merita. Neanche un po'. Questo ragazzo è così speciale che merita qualcosa in più, qualcuno che non lo faccia mai soffrire, che gli regali ciò che la vita gli ha sempre sottratto. Des merita il suo riscatto. Sara, fai qualcosa... regalagli un epilogo da favola!
Recensione: Come molti di voi sapranno, questo romanzo fa parte di una trilogia che noi Cercatrici abbiamo avuto il piacere di leggere e apprezzare quando l’autrice lo pubblicò in self. All'epoca siamo rimaste entusiaste per la storia eccezionale che ha saputo intessere questa autrice e per la scelta di trattare alcune tematiche delicate che molti ragazzi subiscono o affrontano durante l’adolescenza. Sara Purpura affronta il problema con una tale padronanza da sembrare di averlo vissuto direttamente sulla pelle.
Des e Anais, protagonisti di questa storia, sono entrambi due persone fragili. Seppur in maniera diversa, sono affini per la sofferenza che li unisce e da una vita frastagliata. Des è incattivito dal percorso della sua esistenza. Rimasto orfano, ha incontrato tante famiglie che lo hanno ospitato durante il tragitto, ma nessuna lo ha amato al punto da farlo restare.
“Ho paura di non riuscire a essere quel ragazzo. Ho troppo buio dentro di me”
Des ha 17 anni e l’istituto, dove al momento vive, gli propone l’ultima possibilità prima di raggiungere la libertà. Un anno di affido con la nuova famiglia, una buona famiglia che gli dà la possibilità di studiare e giocare a football, la sua ancora di salvezza e costruirsi un futuro.
“Anais, finalmente!” “Scusami papà. Ho fatto tardi.” Quando lui si gira, i suoi occhi risucchiano tutto il mio fiato. Oh. Mio. Dio. “Ti presento Desmond.” “Desmond, lei è nostra figlia Anais.”
Anais è capo delle Cheerleader, bionda, fidanzata con il quaterback della scuola... una studentessa perfetta che tutti ammirano ma è solo apparenza. Nessuno prima di Des riesce a leggerle dentro. L’urlo silenzioso che sprigiona Anais viene colto negli occhi di Des. L’uno coglie negli occhi dell’altra un tormento imprigionato dal destino e dalle incomprensioni. Ogni volta che stanno insieme, questi ragazzi smascherano le loro debolezze amandosi sempre di più. L’attrazione si fa dirompente, incontrollabile nel momento che si abbracciano per la prima volta. Capiscono cosa vuol dire sentirsi vivi, si comprendono. Des non la guarda e basta, lui la vede.
Anais “Lo amo già da un po’, forse dalla sera, in cui mi ha aperto il suo cuore, sul tetto di casa, con le stelle a suggellare la nostra voglia di rimetterci a posto a vicenda.”
Tutto il tempo del mondo non è solo una storia tormentata tra due giovani ragazzi, è un romanzo che mostra la fragilità che ci rende deboli e che ci schiaccia così tanto da non avere il coraggio di essere se stessi. Ci mostra lo spettro della bulimia e dell’autolesionismo. Dall’altro lato c’è la vita che ti prende a pugni e seppur l’alchimia dell’amore travolge queste due anime, il destino insidioso è pronto a far crollare quei brevi frammenti di felicità. Un finale sofferto da eventi inaspettati dove niente è stato lasciato al caso, è tutto pensato e realizzato con cura e sensibilità. Un indimenticabile, una penna travolgente questo romanzo di Sara Purpura, che vi rimarrà nel cuore.
Ho conosciuto Sara Purpura diversi anni fa, ho letto tutto ciò che ha scritto. Posso dire che l’ho amata dal primo libro autopubblicato e che negli anni la mia stima per lei è cresciuta in maniera esponenziale. Tutto il tempo del mondo è stata la storia che mi ha ricordato quanto io ami il genere new adult e quanto il talento di un’autrice possa rendere un libro “vivo”. Molto più che semplici pagine, molto più che inchiostro nero su carta bianca. Molto più che due personaggi, due nomi a caso e la loro storia: emozioni, rabbia, dolore, delusione, gioia, amore che prendono vita. Si staccano dalle pagine, afferrano il lettore a due braccia e lo stringono. Lo fanno sentire parte di un qualcosa di importante, grande, unico. È stato amore la prima volta, e lo è stato anche la seconda quando l’ho riletto nella nuova versione pubblicata dalla Mondadori. Des e Anais hanno iniziato a credere in loro stessi, a vedere lo spiraglio di luce in fondo al tunnel in questo primo volume della trilogia. Hanno capito, per la prima volta nella loro vita, che esistono anche le cose belle e che, a volte, ce le meritiamo. Siamo degni delle cose belle. Così come i personaggi, anche la storia ha avuto modo di decollare, di essere conosciuta come meritava. E non potrei essere più contenta. I capitoli sono brevi e concisi, Sara Purpura attraverso i suoi personaggi mostra un mondo che gli adulti fingono di non vedere o di dimenticare: quello della sofferenza. Des e Anais sono due ragazzi che soffrono, che si portano addosso un peso capace di schiacciarli e annullarli, e nessuno riesce ad alleggerirli. Sono invisibili, si sentono invisibili. Come se nessuno potesse capirli, vederli, comprenderli. Lunghi silenzi, ma anche grida silenziose. Tutto il tempo del mondo è una storia tagliente e straziante che racchiude in sé la forza di un uragano e si lascia alle spalle macerie. Pezzi di cuore, di anima, di stomaco. Lacrime, sensazioni e ricordi. Vorrei che tutte le storie fossero così, che potessero entrarmi dentro e spaccarmi a metà, per poi ricompormi. Complimenti a Sara, un’autrice con un cuore grande e una sensibilità unica che lascia un pezzo di sé in ogni storia che crea. Resto in attesa dei prossimi volumi, perché Des e Anais hanno ancora tanto da raccontarci e le mie orecchie e i miei occhi sono prontissimi.
Questa è una storia di forti emozioni, a volte così impetuose da attraversare la carta, veloci come il vento. Ma è anche la storia di vite fragili e delicate, un libro che racchiude tematiche importanti trattate in modo semplice ma sempre capace di toccare il cuore. Anais è una ragazzina intrappolata in una vita “perfetta” ma che più imperfetta di così non può apparire, schiacciata sotto il peso delle ambizioni di due genitori insensibili e superficiali, costretta a cancellare il dolore dell’anima mediante il dolore del corpo, capace di combattere il vuoto che sente dentro di sé solo con atti impulsivi di autolesionismo. Poi c’è Desmond, il diciassettenne orfano e sbandato che i genitori di Anais vogliono prendere temporaneamente in affido per mostrare al mondo intero la loro immensa generosità. Un giovane sempre in lotta con se stesso e con una vita che gli ha provocato solo sofferenza e abbandono. Un concentrato di rabbia pronto a esplodere alla minima provocazione. Poi Anais e Des si incontrano, imparano a conoscersi, a capirsi e a “vedersi” davvero. Dentro il cuore e dentro l’anima. Senza filtri, senza inutili armature e senza stupide barriere. Insieme sono un errore. Lo sa lui. E lo sa anche lei. Perché sono quasi fratelli e perché i loro progetti di vita sono diametralmente opposti. Eppure, quando un sentimento potente li coglie impreparati, quello che appariva come uno sbaglio adesso sembra l’evoluzione più giusta e naturale del mondo. I loro stati d’animo si abbattono su di te in modo intenso, le loro paure e le loro assurde insicurezze ti si aggrappano addosso in modo schietto e genuino e i loro tira e molla ti fanno venir voglia di prendere entrambi a sberle in faccia. Perché il loro mondo è fatto d’idee confuse… a volte un po’ troppo confuse… e di comportamenti altalenanti basati sull’ingiusta convinzione di non meritarsi e non potersi appartenere. Parole crudeli e azioni dolcissime fanno da sfondo a una guerra di sensazioni che ti fanno quasi ammattire. Le scelte che questi due ragazzi compiono continuamente sono scelte difficili, dolorose e a volte insensate. Ma sono giovani e perciò viene spontaneo abbonargli qualche passo azzardato o un po’ impulsivo… spesso, ma non sempre. Perché non si può trovare una giustificazione per tutto. E devo ammettere che alcune situazioni sono state sviluppate in modo così rapido da scorrerti davanti agli occhi come se fosse stato schiacciato l’acceleratore. Situazioni che, se descritte un po’ più lentamente, forse mi sarei gustata molto di più e con più coinvolgimento. Insomma, Sara Purpura ci ha regalato una storia forte e al contempo delicata, piena d’amore e lacrime, sacrifici e sofferenza, una storia quasi realistica nel suo dolore. Fino ad arrivare a un finale del tutto inaspettato in cui la scrittrice sembra voler calcare un po’ la mano – un pochino troppo, a mio avviso – lasciandoci inermi, e con un bel senso di amaro in bocca. . Nikky - per RFS
3.5 stelline per questo romanzo che nella prima metà mi è piaciuto da morire! C'è tensione sessuale e angst a go go, ero rapita :D In più, mi sono piaciuti tantissimo i temi trattati: la bulimia e l'autolesionismo. Le scene che li riguardano sono state davvero interessanti :) Oh, molto bella anche la scrittura dell'autrice: rapida ma incisiva laddove serve, come piace a me ;) Purtroppo però a lungo andare i tira e molla tra Des e Anais hanno fatto scemare il mio entusiasmo – nonostante fossi consapevole che, al posto di Ana, avrei fatto lo stesso... lo ammetto, anch'io scappo. Verso la fine, poi, il rapporto tra i due diventa troppo sdolcinato per i miei gusti, e l'equivoco che porta all'epilogo (che mi è piaciuto molto xD :P) ... meh :/
Un libro che da subito ti coinvolge, ti cattura e ti trasporta in una realtà ricca di emozioni . Un libro che tratta temi molto delicati e allo stesso forti come l'autolesionismo e la bulimia Desmond e Anais, due anime tormentate, due vite così diverse ma in realtà così simili e affini da subito al punto di riconoscersi e rispecchiarsi negli occhi dell' altro. Impossibile non soffrire e sognare per la loro tormentata storia d'amore.
Mi ritrovo ancora una volta a recensire un New Adult, genere che, come ormai saprete, non mi affascina più di tanto, ma sicuramente mi ci imbatto se nella trama c'è qualcosa che mi attrae. Ed è stato così per questo romanzo di Sara Purpura, che molti di voi già conoscono e che sicuramente hanno già letto, perché pubblicata già in self published. Ora TUTTO IL TEMPO DEL MONDO, approda in libreria grazie alla Mondadori, ed eccomi qui a parlarvi di questo meraviglioso libro. Una vera e propria devastazione, un delirio, un'angoscia costante... Ed io l'ho adorato per tutto questo...
4⭐️ L’inizio è stato molto intrigante e mi sembrava sin da subito un instant love e ne sono ancora convinta nonostante nel corso del libro ci siano stati molti malintesi. Tratta di tematiche importanti come l’autolesionismo e disturbi alimentari, vengono trattati in modo non pesante ma al contempo in modo giusto ed “educativo”. Il colpo di scena sul finale mi ha spiazzato, al più presto leggerò il secondo🧡
Salve readers, Io amo veramente tanto gli Young Adult, I primi amori adolescenziali sono pura gioia per me. Per questo motivo ho intrapreso la lettura di una serie Mondadori uscita da un po' ma che mi ero ripromessa di recuperare, quindi oggi sono qui per parlarvi di “Tutto il tempo del mondo” di Sara Purpura. Anais, vista da fuori, è una ragazza che ha tutto: la sua famiglia è ricca, è bella, è una cheerleader, è popolare ed è fidanzata con il quaterback della squadra di football della scuola. Sembra non mancarle nulla, ma quello che nessuno sa è che dentro di lei sta crollando. Quando i suoi genitori decidono di adottare un ragazzo della sua età per un anno, per un progetto di beneficenza, non si aspetta di certo che il suo nuovo fratello sia bello come il sole. In più, Desmond è l'unico ad accorgersi che quella che vive è semplicemente una facciata. Riuscirà a fingere anche davanti a lui che la sua vita non le faccia poi così male? Anais vive seguendo ciò che la famiglia si aspetta da lei. Deve essere sempre la prima in tutto, deve essere magra e deve seguire i corsi di studi previsti dal padre. Sottomettersi al loro volere però la costringe a tagliarsi, a farsi del male per far fuoriuscire il dolore che trattiene. Per di più la fissa della madre per la linea l'ha portata a vomitare costantemente, non solo diventa autolesionista, quindi, ma anche bulimica. L'autrice è stata veramente brava ad affrontare questi due temi forti e purtroppo attuali con tatto e realtà. Per la protagonista la vita è così stretta e asfissiante che non ha soluzioni se non farsi del male e per evitare ulteriori prediche dalla madre è costretta a fingere di non aver fame o a vomitare per mantenere la linea perfetta. Ho sofferto davvero tanto per la situazione della protagonista e mi sono anche molto arrabbiata nel vedere che non riusciva a reagire alla prepotenza dei genitori. Purtroppo oggi nel mondo ci sono tantissime ragazze e ragazzi che per sfuggire alla vita si rifugiano nell'autolesionismo, oppure iniziano a vomitare per poter essere abbastanza per qualcuno. Questi temi sono molto importanti e sarebbe sbagliato per me dare giudizi a riguardo non essendo una specialista. Mi sento di dire solo che non importa se si è belli, brutti, bravi in qualcosa o in niente, ognuno di noi è perfetto così com'è, siamo esseri unici e come tali dobbiamo vivere. Basta accettarci e se per farlo abbiamo bisogno di qualcuno con cui parlarne non c'è niente di male, anzi ci vuole veramente coraggio ad ammetterlo. Quando Anais si rende conto che il suo nuovo "fratello" nota, dal primo momento, il suo malessere, non riesce a crederci: nessuno ha mai visto oltre le apparenze. Desmond ha passato la vita sballottato da una famiglia all’altra. E l'ultimo anno prima di diventare maggiorenne e quindi uscire dal sistema di adozioni, ecco che viene adottato. A differenza di quello che si possa pensare, trovare una famiglia per lui non è una cosa così bella. Ormai ha chiaro che nessuno vuole amarlo e di certo non inizieranno a farlo degli sconosciuti. Deve solo far passare un anno e poi sarà libero di realizzare i suoi progetti. Ma tutto si aspettava tranne che la sua nuova vita potesse quasi piacergli. Non solo vede che i demoni che ha dentro si rispecchiano in quelli di Anais, ma riesce senza volerlo a farsi voler bene da molte altre persone. A quanto pare lui e la sua "sorellina" si capiscono meglio di quanto dovrebbero e appena le cose si fanno intense deve soppesare se diventare suo fratello sia davvero una buona idea. "Non potrò mai essere il suo cavaliere dall’armatura cromata, ma le ho messo in mano la mia anima oscura e mi farò carico di ogni suo demone." Potrei raccontarvi aneddoti, personaggi e molto altro, ma non lo trovo corretto. Se vi parlassi del fidanzato di Anais non capireste fino in fondo quanto è una persona schifosa, se accennassi a Zach, il nuovo migliore amico di Desmond, non capireste quanto le persone possano essere belle e aperte a mondi diversi. Questo libro è stato veramente una sorpresa e alla fine mi ha lasciata devastata. I personaggi e le situazioni mi hanno coinvolto così tanto da lasciarmi senza fiato. Sara Purpura è stata veramente brava a coinvolgermi fino alla fine lasciandomi con il fiato sospeso. Il suo stile mi ha catturato e lasciato andare solo all'ultima pagina. Potrete godere dei PoV alternati, quindi leggerete il tormento che aleggia nella vita di Anais e Desmond. Leggendo mi sono chiesta come fa un genitore a non accorgersi che la propria figlia sta morendo dentro e mi sono consolata pensando che per fortuna le persone sono in grado di cambiare, e a me piace sperare nel lieto fine. Il mio cuore si è aperto nel vedere questi personaggi innamorarsi pian piano, ma specialmente scoprire che esistono persone che possono amare senza alcun secondo fine. Questo è molto importante specialmente per le esperienze che ha vissuto Desmond e mi ha emozionato vedere in lui la felicità di scoprire che qualcuno possa amarlo. Che carino! Il finale mi ha lasciato completamente allo sbando, è finito con un cliffhanger sbalorditivo e il mio unico pensiero è scoprire cosa succederà. Ora voglio solo avere il prossimo volume tra le mie mani, quindi non perdete tempo, armatevi di fazzoletti e correte ad acquistare questo primo volume in attesa dei prossimi. Buona lettura. 4
Recensione di Esmeralda – Tutto il tempo del mondo di Sara Purpura pubblicato da Mondadori l’8 maggio. Avevo già letto e amato la versione self di questo bellissimo young adult e appena Sara mi ha contattata per chiedermi se mi andasse di prendere parte al Blog Tour non ci ho pensato nemmeno un secondo, non vedevo l’ora di rileggere questa storia e scoprire quali fossero le differenze dalla sua prima edizione. Per l’occasione ho ideato una playlist dedicata e qui trovate la mia tappa con la presentazione dei protagonisti e la spiegazione della scelta di ogni brano, ma adesso addentriamoci nella recensione vera e propria.
Avevo paura di potermi annoiare, sapete, avendolo già letto e ricordandolo bene molti eventi non costituivano una novità e il rischio era dietro l’angolo…beh i miei timori si sono rivelati completamente infondati perché ritrovare Des e Anais è stato un po’ come tornare a casa dopo tanto tempo. I miei ricordi su loro risalivano all’ultimo libro della trilogia e avevo dimenticato le emozioni che aveva suscitato in me Tutto il tempo del mondo, prima su tutte la mia irritazione nei confronti di Anais, personaggio ben caratterizzato che è riuscito a farmi infuriare per la sua codardia e per la sua assoluta mancanza di altruismo. Sì perché Anais in più di un’occasione si è mostrata esattamente così, impaurita dalla sua stessa vita e profondamente egoista. Col tempo si rifarà, ve lo assicuro, ma in questo primo capitolo, caspita ne combina veramente troppe per poter essere compresa. Anais è una ragazza che sembra avere tutto dalla vita, la ragazza perfetta, quella che tutti vorrebbero essere, la regina della scuola, capo cheerleader e fidanzata con il capitano della squadra di football. Chi non vorrebbe essere al suo posto? Peccato che, a fare da contraltare a cotanta perfezione mostrata al mondo, ci sia un animo fragile, succube dei genitori, incatenato da così tante convenzioni sociali che non sa più nemmeno cosa significhi essere se stessa. Vi assicuro che nessuna di voi vorrebbe essere lei, così schiacciata dal peso delle responsabilità, dall’idea che gli altri hanno di lei, dalle aspettative dei suoi genitori da sentirsi viva solo procurandosi dolore fisico.
C’è però un momento in cui tutto cambia, e da allora io avrei voluto essere Anais nonostante la sua infelicità e le sue scelte poco coraggiose: quando nella sua vita entra Desmond Ward. Io ci ho provato a innamorarmi di altri book-boyfriend, ma poi è tornato Des e tutti gli altri sono passati in secondo piano, perché lui, in Tutto il tempo del mondo, è semplicemente perfetto. Di Des non cambierei nemmeno una virgola, tutto ciò che lui fa e dice è magia, lui accende la mia anima e le permette di vibrare (sì ok mi sono immedesimata un po’ troppo, ma cosa ci volete fare, quando un personaggio è ben riuscito è così che deve farti sentire). Des è un bravo ragazzo che la vita ha fatto crescere troppo in fretta, un ragazzo che è stato tradito dal mondo e che il sistema degli affidi ha preso, masticato e buttato via senza alcuna pietà. Ha visto tutto lo schifo che il mondo ha da offrirgli e ha deciso di incanalare la sua rabbia in azioni non condivisibili, ma in qualche modo giustificabili. Io in lui vedo il disincanto, ma anche la voglia di sognare ancora e di credere che un futuro bello e luminoso possa esistere per chi come lui ha visto solo le tenebre.
L’occasione della vita si prospetta dinanzi a lui con la scelta dei Kerper di prenderlo in affido fino alla fine dell’ultimo anno delle superiori. L’ultima cosa che vuole è gettare al vento questa occasione che gli è stata data. Il piano è chiaro, studiare, giocare a football alla grande per vincere una borsa di studio e fare qualche soldo extra (in modi non proprio ortodossi) per potersi permettere di prendere con sé, una volta al college, il suo fratello non di sangue, Braden. Cosa può andare storto? L’attrazione immediata per Anais e la comprensione, grazie a un solo sguardo, di tutti i suoi problemi non sono di certo un buon inizio. Des rincorrerà Anais e la farà sentire sia in paradiso che all’inferno, ma sarà lui quello che soffrirà di più in questa relazione perché Anais ha mille dubbi e incertezze e farà spesso l’errore di chiudersi nonostante le suppliche di Des che vuole viverla appieno e conoscere tutto di lei.
Tutto il tempo del mondo vi regalerà tantissime emozioni, preparatevi a vivere sulle montagne russe, a soffrire, a piangere, ad arrabbiarvi con Anais e a sospirare per i gesti di Des. Preparatevi a vivere.
Devo confidarvi che non avevo mai letto nulla di questa autrice prima di questo romanzo, quindi per me è stato come un salto nel buio. Beh, è stato un fantastico salto nel buio, anche se poi nel buio sono rimasta.
Le storie di Desmond e Anais non sono semplici. Des porta sulle spalle anni di affidamento andati male, sfiducia nel prossimo e nel mondo e la certezza che sia necessario cavarsela sempre da soli. Il suo unico obiettivo è portare il fratello (non di sangue) con sé all'università, una volta uscito dal sistema.
Anais è la ragazza perfetta. Brava a scuola, ricca, bella, una fantastica famiglia che la supporta, un fidanzato desiderato da tutte. Ma è solo apparenza. Nessuno sa dei suoi problemi con l'alimentazione. Nessuno sa dei tagli che si infligge sulle braccia, perché nessuno sa quanto la sua vita non sia perfetta, quanto la sua famiglia sia opprimente, quanto il suo ragazzo sia violento. Riesce a nasconderlo perché nessuna delle persone che in teoria dovrebbero volerle bene sa guardare. Non la vedono.
Questo cambia però quando Anais è costretta a dividere lo stesso tetto con Des, ovviamente per imposizione dei genitori. Il suo mondo viene sconvolto perché lui sa guardare oltre le apparenze, sa scovare quella che è la verità e non si lascia abbindolare facilmente. Ma allo stesso tempo, anche il mondo di Desmond viene sconvolto. Lui, abituato all'indifferenza, a non essere amato, a essere più un peso che altro, scopre nello sguardo di Anais l'uomo che può diventare grazie al suo amore.
“Cosa diamine vede tutte le volte che la sorprendo a fissarmi? Sono abituato a ogni tipo di sguardo, ma il suo mi fa desiderare di essere qualcun altro, di avere un'altra storia da raccontare. È per questo che, se mi apro con lei, il giorno dopo torno a nascondermi. Perchè voglio che continui a guardarmi con curiosità e mai con disprezzo.”
La loro storia è complicata, difficile, ma vera. Perché in qualche modo sai che là fuori, oltre le pagine del libro, ci sono un Des e una Anais che aspettano la loro rivincita sul mondo. Non voglio spoilerare nulla, quindi vi dirò solo che il libro ha un finale aperto e ho scoperto che ci sono altri due libri che raccontano la loro storia. Non vedo l'ora di leggerli.
Ritornando alla metafora del buio, l'unica cosa che posso dirvi è di non aspettarvi molti momenti di luce. Il buio che i due protagonisti si portano dentro riesce a prevalere la maggior parte delle volte.
Ma, ehi, i pochi momenti di luce... wow, valgono la pena di tutto quel buio.
Vi parlo con sincerità, ero molto restia a cominciare questo libro, ma non per fare un torto all'autrice ma perchè essendo questa storia diversa dal suo solito genere – il contemporany - avevo paura di incappare in un flop, ma con sommo piacere vi annuncio che anche questo genere è nelle corde di Sara Purpura. Solo un appunto, secondo me più che un new adult siamo di fronte a uno young adult. Voliamo a San Diego e nella vita quasi perfetta della famiglia Kerper. Questa è la storia di Anais e Des. Lei ha quelli che tutti credono la vita perfetta: capo cheerlader, fidanzata con il quarterback della scuola, fisico da urlo, studentessa diligente. Tutto ciò però è solo apparenza. Anais non è felice e riempie il vuoto dentro se ingozzandosi di cibo che poi rimette e tagliandosi perchè solo col dolore cura il dolore della mancata approvazione dei suoi genitori. Il suo unico scopo è compiacere la sua famiglia anche a costo di mettere in un cassetto tutti i suoi sogni, anche quello di voler essere una futura psicologa di Stato piuttosto che un chirurgo come pretende il padre. Tutto cambia quando improvvisamente il padre decide di prendere in affido temporaneo Desmond, un ragazzo rimasto orfano da piccolo che nonostante sia rimbalzato di famiglia in famiglia è solo al mondo, tranne che per Braden, un ragazzo come lui che vive in una casa-famiglia e di cui si prende cura come un fratello maggiore. Quando Desmond viene a conoscenza che passerà il suo ultimo anno sotto tutela dello Stato in una ennesima famiglia comincia a covare dentro di sé la rabbia, sia perché deve lasciare “suo fratello” Braden da solo sia perchè è stanco di esperienze in famiglie che non lo hanno mai preso con sé; appena però varca la soglia di casa Kerper e i suoi occhi incontrano quelli di Anais è la fine. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI:http://newadultedintorni.blogspot.it/...
In “tutto il tempo del mondo” ci viene introdotto la storia d’amore tra Des e Ana, una storia piena di cicatrici che fanno male e ti lasciano un peso sullo stomaco.
Anais è agli occhi di tutti la ragazza perfetta: è il capitano delle cheerleader, è fidanzata con il capitano della squadra di football ed è ricca. Ma non è tutto oro ciò che luccica, perché Anais ha un mostro dentro di lei che giorno dopo giorno la distrugge lentamente. Nessuno può salvarla, almeno così pensa, fino a quando nella sua vita non si presenta un ragazzo dagli occhi scuri che la attraggono come una calamita.
Desmond è sempre stato deluso dalla vita, non sa amare, reprime le sue emozioni ed odia il sistema che lo ha abbandonato completamente quando era un bambino. Ma quando viene adottato da Kerper, la sua vita sembra andare nella direzione giusta. Centrerà una ragazza dalla chioma bionda come il miele…?
⚠️Da questo momento in poi ci saranno spoiler, quindi non leggete oltre se siete interessati alla trilogia⚠️
Des e Ana sono anime tormentate che si attraggono e si respingono. Si amano, si detestano, si feriscono e si curano a vicenda. I demoni di Anais mi hanno fatto empatizzare con lei, e quelli di Desmond mi hanno commossa. Questi due sono un casino perfetto. Una cosa che non dovrebbe esistere e che nonostante tutto c’è. Il cuore non si comanda giusto? E allora come facciamo ad andare avanti? Come facciamo ogni giorno a scegliere se restare feriti oppure no? Non possiamo, ecco perché l’amore come tutte le cose è complicato. E l’ho capito grazie a Des e Ana, due ragazzi che si chiedono se sia sbagliata o no la loro vita per quello che gli ha donato.
Tutto il tempo del mondo è un libro non leggero, pieno di emozioni altalenanti e per questo consiglio la lettura ad un pubblico maturo e consapevole. Sento il cuore pesante da quando l’ho finito sta mattina e sono terrorizzata ed elettrizzata allo stesso tempo di iniziare questo secondo libro. Spero che i miei cuoricini abbiano il giusto sviluppo che meritano 🫶🏻
All’apparenza Anais ha tutto: bellezza, soldi, popolarità e un ragazzo perfetto. Ma dentro Anais sta pian piano morendo, intrappolata in una gabbia d’oro che la soffoca sempre più. Anais ha tutto eppure non ha niente. Des, al contrario, non ha che una vita troppo difficile per la sua età. Orfano sballottolato da una famiglia all’altra, ha smesso di sperare che qualcuno possa volerlo. Sono due mondi che non dovrebbero incontrarsi. Eppure accade. I genitori di Anais prendono in affido Des e subito due anime tormentate si riconoscono. Ci sono così tanti motivi per i quali dovrebbero restare lontani, ma nulla può fermare l’attrazione che li spinge l’uno verso l’altro. Ma con una storia come la loro, qualcuno ne rimarrà inevitabilmente scottato.
Potrei dire molte cose su questo libro. Potrei dire che potrebbe sembrare il classico romance e invece è più complesso e profondo. Potrei dire che lo stile di Sara è pazzesco. Potrei dire che la me di qualche anno fa ne sarebbe diventata matta (anche ora l’ho amato, ma se lo avessi letto alle medie sarei impazzita). Potrei dirvi quanto volevo prendere a testate Anais in certi punti e quanto invece volevo abbracciare Des. Potrei dirvi questo e molto altro. Ma invece voglio dire che non mi aspettavo che Anais mi avrebbe colpita così tanto. Abbiamo un po’ di cose in comune io e lei (no, non è la famiglia benestante o il ragazzo perfetto) e ci ho messo così tanto a scrivere questa recensione perché non so dire quanto io mi sia rivista in lei. Quel periodo della mia vita che voglio che rimanga nel passato ma che ogni tanto fa capolino. Forse questo mi ha influenzata, ma cavolo, questo libro è davvero stupendo. Con un finale illegale. Ma stupendo. Ringrazio infinitamente Sara che mi ha scelta per farmi prendere per mano da Des e Ana❣️
Citazione preferita: “La mia voce è atona, ma è esattamente così che mi sento: semplicemente spenta”
La storia di Anais Kerper e Desmond Ward (detto Des) è la storia di molti giovani d’oggi, travolti da un’aurea di decandentismo dei valori paurosa. Anais è la classica figlia incompresa di una famiglia americana facoltosa e perbenista, Des il perfetto bad boy che, dopo una sfilza di famiglie affidatarie e di abbandoni, viene affidato ai Kerper, ovvero ai genitori della bella quanto fragile Anais. Quest’ultima infatti non fa altro che sopprimere il suo dolore provocandosi altro dolore, implodendo la propria natura allegra e chiassosa per apparire all’occorrenza secondo i dettami di una famiglia piccolo borghese. L’arrivo di Des, in quella villa tanto preziosa quanto fredda come il marmo dei suoi arredi, scombussola la patetica routine. Finalmente Anais vede un alleato, un ragazzo che cela dietro il suo sguardo sfacciato un dolore immenso... La Purpura pone chiaramente l’accento su molte problematiche dei giovani d’oggi, ponendo il focus soprattutto sui meccanismi contorti e distorti delle dinamiche familiari e d’istruzione. E lo fa raccontandoci la straordinaria storia di Anais e Desmond... ...ma la bellezza della trama non è supportata ahimè da uno stile narrativo che le rende giustizia. Frasi stringate, una prosa così spezzettata, che non ha dato fluidità al testo né quel tono poetico che meritava. A volte pareva di leggere più una sceneggiatura o una bozza che un romanzo. Non parliamo poi dei dialoghi: va bene che il linguaggio giovanile è piuttosto “sciallato” e telegrafico, ma certe espressioni da telenovelas anni ’90 mi sembravano decisamente fuori luogo... il resto della recensione sul blog https://aspassocoilibri.blogspot.it/2...
Pensavo fosse un romanzo rosa, triste, ma pur sempre rosa...mi sono trovata di fronte un piccolo capolavoro. Unica nota negativa, ma che passa decisamente in secondo piano, è l'assonanza con tre metri sopra il cielo, che non ho letto, perché ho ritenuto la visione del film più che sufficiente, non mi era piaciuto affatto. Ma invece, gli aspetti positivi sono molteplici! Questo è uno di quei libri come il piccolo principe, che può essere letto da vari punti di vista e su vari livelli. Va bene per un adolescente, ma forse va anche meglio per un adulto, mi considero della seconda categoria. I temi sono importanti ed impegnativi, disturbi alimentari, autolesionismo, definizione del se, abusi, maltrattamenti, trattati senza giudizio e questa cosa l'apprezzo molto. La relazione dei due ragazzi è vissuta in pieno stile adolescenziale, è tenera, insicura, travolgente. È bello vedere come frasi "sdolcinate", e per qualcuno magari banali, calzino a pennello nella bocca di due adolescenti. Da adulta devo ammettere di essere felice di aver letto questo libro, soprattutto per l'aspetto emotivo e come è trattato. Lavoro anche con adolescenti problematici; spesso, presa dal fare ,"dimentico" che cosa significa essere adolescente, quanto le emozioni vengono amplificate, quanto il dolore subisce la stessa sorte. Grazie per aver scritto questo libro!
Una storia cruda che vi farà gridare e arrabbiare ma anche innamorare e commuovere. Des e Ana sono due anime rotte e piegate da due vite agli antipodi. Si romperanno e si aggiusteranno a vicenda continuamente, come in loop... preparate i fazzoletti per il finale... (Sara ma perché?!) E ascoltatemi: comprate subito il secondo perché appena finite questo DOVETE iniziare l'altro per sapere come andrà a sistemare la vicenda l'autrice! Un bel libro mi è piaciuto soprattutto per la sua franchezza, ovviamente non l'ho capito a pieno perché non riesco a concepire come si possa essere autolesionista però alla fine sono comunque riuscita ad identificarmi con Anais. Su Des non c'è niente da dire: io ho una passione assoluta per i protagonisti maschili soprattutto per i belli e dannati con un gran cuore, e lui non fa eccezione di certo. Grazie a Zach e Bree, credo che la seconda parte del libro non sarebbe neanche esistita senza dei rispettivi migliori amici dei protagonisti... che altro dire? Leggetelo assolutamente! Spero che questa recensione abbia aiutato qualcuno di voi a decidersi a leggerlo o comunque ad informarsi di più vi assicuro che ne vale la pena. xoxo
Mi hanno consigliato questo libro, l’ho iniziato per affetto ma piuttosto scettica, e sono stata piacevolmente sorpresa dalla prosa di Sara Purpura e dall’accurata ambientazione a San Diego. La premessa di un amore nato fra due adolescenti in situazione di affido mi risultava quasi irritante, ma in effetti i Kerper sono così disfunzionali, che la storia di Desmond e Anais risulta pure plausibile, e per fortuna fin dalle prime pagine. Il tira-e-molla è stato estenuante, ma dopotutto le storie d’amore a 17 anni non sono vissute con quell’intensità? Altro disappunto è dovuto al fatto che non sono una fan dei personaggi maschili che apostrofano la persona amata con “piccola”. Insomma, non è proprio il mio tipo di storia al 100%. Eppure, Des e Ana si fanno voler bene, le ultime 20 pagine ti tengono veramente sulle spine e la fine mi è piaciuta un sacco! Fortuna che mi hanno prestato tutti e 3 i volumi, così posso andare subito a vedere mo’ come se la sbrigano. Sono personaggi che devono evolvere ancora molto e sono proprio curiosa di vedere che percorsi tormentati faranno. Conto sul fatto che diventeranno due adulti sereni e “in bolla”. (O no?)
Primo libro della trilogia de La storia di Des e Ana. Questo libro molto ben strutturato e scorrevole da leggere racconta la storia di due ragazzi Desmond e Anais. Lei figlia di persone facoltose con un futuro già prestabilito dai genitori. Lui orfano che ha passato gli ultimi 17 anni in affido di famiglia in famiglia. I genitori di Anais partecipano ad un programma di adozione di ragazzi in difficoltà e cosi Des viene accolto nella famiglia della ragazza per poi essere adottato. Des e Anais hanno la stessa età e frequenteranno la stessa scuola. Tra i due nasce una certa intesa e complicità che li porterà ad amarsi ma Anais ascolta la conversazione tra suo padre e la domestica e ne rimane sconvolta, allontana Des senza spiegazioni e quando lui cerca di parlarle lei fugge, lui la insegue in macchina con un suo amico ma avranno un brutto incidente. Zach l'amico di Des muore e Des resta gravemente ferito. Des si rimetterà ma si incolperà della morte dell'amico e il rapporto tra lui ed Anais subirà un cambiamento.
"Scrivere storie d’amore che sappiano tenere il lettore incollato alle pagine, oggi non è semplice. Forse perché il genere è il più “usato” nel mondo della narrativa e reinventarlo, o comunque, inventare qualcosa di diverso, mai letto, mai fatto provare, è difficile. Oserei dire che è molto complicato. Chi in libreria sceglie una storia d’amore come lettura, ha le più alte aspettative, proprio perché è probabile che ne abbia già lette di ogni tipo. Immergersi in qualcosa di nuovo, conoscere personaggi caratterialmente particolari e definiti, sta diventando utopia. Da lettrice dopo aver letto questa storia, mi sono posta alcune domande. [...] Ma perché questo libro è stato così difficile da finire? [...]" La nostra recensione completa al link: https://bookshuntersblog.blogspot.com...
La storia mi ha coinvolto fin dall'inizio, non ci sono stati momenti morti durante la lettura e complice i capitoli corti si legge molto velocemente, e i suoi personaggi ti entrano dentro e ti portano con loro. Le storie dei due protagonisti non si sarebbero mai incrociate se il destino non ci avesse messo lo zampino, ma quello stesso destino ha in serbo per loro molte cose, alcuni momenti felici e altri un po' meno. Di certo non mi aspettavo quello che è accaduto sul finale, mi sarei aspettata altro ma non quello.
Un romanzo che mi ha rubato davvero il cuore...bellissimo, emozionante, pieno di amore ma soprattutto di dolore e di problematiche legate ai giovani, si parla di affidi provvisori disastrosi, di bulimia e di autolesionismo... insomma un mix che mi ha tenuta incollata alle pagine. Qui la mia recensione completa http://lettereinliberta.blogspot.it/2...
Raramente do cinque stelline a un romanzo, ma Tutto il tempo del mondo le merita davvero! L’autrice è riuscita a trattare temi difficili come la bulimia e l’autolesionismo inserendole in una storia d’amore adolescenziale senza banalizzarli. Si toccano altri argomenti non facili, come l’affidamento e l’adozione. I protagonisti sono due ragazzi con un passato e un presente molto pesanti, ma non potrete non amarli. Non vedo l’ora di leggere il seguito!
Due anime solitarie, turbate. Rotte. Due cuori bisognosi di amore che si trovano, che si scontrano. Che decidono di curarsi a vicenda. Ho adorato la storia di Des e Ana, il loro desiderio di essere accettati per ciò che sono: due anime perse, nonostante la loro giovane età. Complimenti all'Autrice per aver dipinto una storia vera, palpitante, densa di pathos e di ricerca spasmodica di affetto. Non vedo l'ora di poter continuare la lettura col secondo volume!
Sorpresa da questa giovane autrice che mi ha rubato completamente il cuore. Anais e Des... due persone così diverse fra loro ma così uguali... si amano, si trovano e si perdono....per poi ritrovarsi di nuovo... a quante di noi è capitato? Grazie a Sara e alle e.ozioni che mi sta dando grazie ai suoi libri
4.5⭐️ Quando ho iniziato questo libro mi sembrava un po' banale, il ragazzo orfano che viene adottato dalla famiglia ricca di una ragazza e fra loro si crea un'attrazione molto forte, ecc... L'ho continuato e sono totalmente scioccata, soprattutto dal finale totalmente inaspettato. Non vedo l'ora di cominciare il secondo di questa trilogia.