Cosa hanno in comune il cranio di Mozart e il cervello di Einstein? la mummia di Lenin e quella di Jeremy Bentham? i capelli di Beethoven e il pene di Napoleone? lo scheletro di Cartesio e il dito indice di Galileo? Semplice: sono tutte «reliquie profane», pezzi anatomici di personaggi celebri che costituiscono la controparte laica delle tante reliquie sacre. In dieci racconti veritieri, il libro tratta un tema originale per l’editoria italiana: la permanenza di questi pezzi organici, e i prodigiosi tragitti che hanno compiuto in secoli di storia, da un istituto all’altro, da un collezionista all’altro, da un ladro all’altro. Vicende reali e un po’ forsennate, grottesche e curiose, che hanno trovato la loro finale magnificenza nei corpi plastinati, tecnica mediante la quale ognuno può diventare reliquia di se stesso.
«I capelli di Beethoven contenevano una quantità spropositata di piombo.»
Antonio Castronuovo (Acerenza, 1954) è un saggista e traduttore italiano che si occupa di storie e scienze anomale, aforistica, 'patafisica. Nasce ad Acerenza, un paesino della Basilicata, dove vive solo pochi mesi per poi seguire la famiglia a Imola, città in cui il padre lavora. Si laurea in medicina all'università di Bologna nel 1979 ed esercita la professione a Imola come libero professionista. Studia anche al DAMS-Musica di Bologna, senza conseguire la laurea ma iniziando a collaborare a riviste musicologiche. Collabora anche con varie riviste letterarie tra cui Il Caffè illustrato, Belfagor, Il Ponte, L'Indice diventando giornalista pubblicista. Tra i suoi lavori Ossa, cervelli, mummie e capelli in cui racconta dieci insolite storie sulle reliquie umane, "reliquie profane" per distinguerle da quelle sacre, dal cervello di Einstein al dito medio di Galilei e al pene di Napoleone, e Suicidi d'autore, in cui racconta la tragica fine di 25 personaggi della cultura, da Drieu La Rochelle a Walter Benjamin, da Alfred Jarry a Nicolas de Condorcet. È tra i principali realizzatori dei famosi “Millelire” (libricini senza copertina e non più di 64 pagine al prezzo di mille lire, 0,53 euro) lanciati nel 1989 da Marcello Baraghini con Stampa Alternativa e in seguito denominati anche "Euro" e "Bianciardini". Ha realizzato in veste di traduttore, curatore e autore una ventina di titoli, tra cui soprattutto la parafrasi italiana degli intraducibili Proverbi surrealisti di Éluard e Péret.[ Scrive anche con lo pseudonimo Roberto Asnicar.
Non importa tu sia Einstein o Napoleone: le tue volontà testamentarie non verranno rispettate. Neppure quando la richiesta è supportata da chi ha vissuto al tuo fianco (la moglie di Lenin, Nadezda Krupskaja, alla morte del marito, implorò: compagni, non costruite palazzi o monumenti in suo onore, a queste cose lui accordò poca importanza in vita, anzi, lo urtavano… se volete onorare la sua memoria, costruite asili, scuole, ospedali… e infatti la salma di Lenin è ancora oggi custodita e conservata, con non poche complicazioni, in un mausoleo a lui dedicato). Cervelli rubati, crani trafugati e trasformati in bracciali: la natura dell’uomo in fondo è cattiva. Il lato positivo è che là fuori c’è pieno di gente ascrivibile alla grande famiglia dei mattoidi, e qualche volta le storie che ne risultano sono adorabili da ascoltare. Un libro curioso e ben scritto.
Un libro davvero carino che si legge in poco tempo, riesce a essere divertente e leggero, e allo stesso tempo sufficientemente approfondito. Il tema delle reliquie laiche è gustoso ed è stato trattato con il giusto equilibrio tra storia e approfondimento scientifico. Ho molto apprezzato l'ironia dell'autore.