Ricostruzione della lotta armata a prima vista un po' troppo fredda e non coinvolta, ma forse è meglio così. Gli atti, i pensieri, le motivazioni dei protagonisti sono sufficientemente deliranti senza doverli rivivere leggendole. E' allucinante l'alternanza di spietata efferatezza e di pensieri così teneramente umani. Come quelli per il proprio gruppo.
una biografia del capo dei n.a.r. basata soprattutto sulle dichiarazioni processuali sue e di chi fece parte dei suo gruppo terroristico: delle volte ti lascia il dubbio su quanto sia stato taciuto e ci sono allusioni che meriterebbero qualche spiegazione in più ("a milano, per esempio, hanno imparato che senza avere buoni rapporti con turatello non si può fare niente":ok, ma quando hanno avuto quei contatti? e perchè?), e questa insoddisfazione rimane fino alla fine del libro nonostante l'ottimo lavoro fatto dall'autore (che è quasi a un passo dalle biografie romanzate a la emmanuel carrere: diciamo che qui ci si impone di non lasciarsi troppo andare nelle ricostruzioni "verosimili") ed è questo che mi impedisce di dargli più di tre stelle. rimane comunque un libro interessante, che si legge in pochissimo: da recuperare se si è interessati alla storia recente di questo paese.
Un giorno, nella mia classe del liceo, abbiamo organizzato uno scambio di libri fra noi compagni. Questo libro è stato destinato a me. Le 3 stelle vanno alla bravura dell'autore-giornalista nel trattare temi così forti e sconcertanti. Non ho vissuto personalmente i fatti narrati nel libro, ma ho avvertito la paura di questi anni negli occhi e nelle parole dei miei familiari. Questo libro è violento, crudo e ha ferito l'animo di me adolescente. Con il senno di oggi, passati alcuni anni, mi rendo conto che non ero affatto pronta a leggere un libro come questo. Ma oramai il dado era stato tratto. L'opera permette agli avvenimenti di un tempo di riemergere oggi sotto una nuova prospettiva, raccontando le storie di coloro che hanno combattuto in modo violento per i propri ideali. Un plauso va riconosciuto a Bianconi che delinea psicologicamente i personaggi con grande attenzione, senza mai lasciarsi abbindolare da un giudizio superficiale. Il ritmo lento del libro permette di comprendere a fondo la mentalità dei protagonisti. Luoghi, tempi e avvenimenti sono ben delineati quasi come se l'autore ci invitasse a verificare nelle cronache dell'epoca, la veridicità della storia.
Il quasi per caso nel titolo è la svolta interessante del libro,dove appunto si evidenzia l'assoluta indifferenza verso quelle che erano le appartenenze classiste e prestabilite.Scritto bene e ben orchestrato con stile giornalistico raffinato.