È il saggio in cui l'autrice espone in modo più articolato e completo la sua elaborazione della questione dei diritti umani. Jeanne Hersch individua nella capacità di libertà dell'essere umano e nell'esigenza assoluta di attualizzazione e affermazione di questa capacità il fondamento assoluto e universale dei diritti umani. Al contempo, però, ricerca le condizioni concrete e reali di sviluppo di questa capacità di libertà, le condizioni di una "vita buona", corrispondenti all'oggetto dei diritti umani particolari, politici e civili, sociali ed economici, culturali ecc. L'incrocio di esistenzialismo e realismo rende la sua posizione particolarmente originale e feconda, e la inserisce a pieno titolo nel dibattito filosofico contemporaneo sui diritti umani insieme a Bobbio, Sen, Nussbaum, Griffin, Benhabib, Arendt, Searle e altri. A partire dalla sua idea di libertà, Jeanne Hersch offre infatti solidi argomenti rispetto ad alcuni dei maggiori problemi che sono al centro del dibattito attuale sui diritti umani: il problema del fondamento dei diritti umani, della giustificazione della loro universalità, del significato e dell'efficacia delle Dichiarazioni universali, dell'inclusione dei diritti positivi (economici, sociali, culturali) nei diritti umani, e dell'educazione ai diritti umani.
Jeanne Hersch (Geneva, 13 July 1910 – Geneva, 5 June 2000) was a Swiss philosopher of Polish origin, whose works dealt with the concept of freedom. She studied under the existentialist Karl Jaspers in Germany in the early 1930s. In 1956, she was appointed to a professorship at the University of Geneva, one of the first women to hold such a post at a Swiss university, holding the post until 1977. From 1966 to 1968 she headed the philosophy division of UNESCO, and was a member of its executive commission from 1970 to 1972.
A great view on how humans not only recognize themselves as such, but also want and need to be seen as human beings. It gives an opportunity to reinterpret human rights beyond the western and colonizing view that is so rooted in modern society and doesn't just theorize ideal or unrealistic solutions, but is well aware of the complexities every process has to consider.
Concetto in generale estremamente interessante, anche se alcune parti richiedono un background filosofico di livello universitario - che io avevo ma nel frattempo ho perso :D