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Nessuno come noi

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Torino, 1987. Vincenzo, per gli amici Vince, aspirante paninaro e aspirante diciassettenne, è innamorato di Caterina, detta Cate, la sua compagna di banco di terza liceo, che invece si innamora di tutti tranne che di lui. Senza rendersene conto, lei lo fa soffrire chiedendogli di continuo consigli amorosi sotto gli occhi perplessi di Spagna, la dark della scuola, capelli neri e lingua pungente. In classe Vince, Cate e Spagna vengono chiamati "Tre cuori in affitto", come il terzetto inseparabile della loro sit-com preferita. L'equilibrio di questo allegro trio viene stravolto, in pieno anno scolastico, dall'arrivo di Romeo Fioravanti, bello, viziato e un po' arrogante, che è stato già bocciato un anno e rischia di perderne un altro. Romeo sta per compiere diciotto anni, incarna il cliché degli anni Ottanta e crede di sapere tutto solo perché è di buona famiglia. Ma Vince e Cate, senza volerlo, metteranno in discussione le sue certezze. A vigilare su di loro ci sarà sempre Betty Bottone, l'appassionata insegnante di italiano, che li sgrida in francese e fa esercizi di danza moderna mentre spiega Dante. Anche lei cadrà nella trappola dell'adolescenza e inizierà un viaggio per il quale nessuno ti prepara mai abbastanza: quello dell'amore imprevisto, che fa battere il cuore anche quando "non dovrebbe". In un liceo statale dove si incontrano i ricchi della collina e i meno privilegiati della periferia torinese, Vince, Cate, Romeo e Spagna partiranno per un viaggio alla scoperta di se stessi senza avere a disposizione un computer o uno smartphone che gli indichi la via, chiedendo, andando a sbattere, scrivendosi bigliettini e pregando un telefono fisso perché suoni quando sono a casa. E, soprattutto, capendo quanto sia importante non avere paura delle proprie debolezze.

252 pages, Paperback

First published January 10, 2017

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About the author

Luca Bianchini

25 books80 followers

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74 (11%)
1 star
23 (3%)
Displaying 1 - 30 of 62 reviews
Profile Image for Asclepiade.
139 reviews79 followers
December 10, 2017
Chi mi conosce sa che mi piace distinguere fra piccoli e grandi scrittori (prima che qualcuno arrivi col ditino alzato, avverto che l’espressione non è mia, ma l’ho trovata in Concetto Marchesi, il quale parla di grandi e piccoli poeti), ove i piccoli sono quegli autori che, sebbene non eccelsi, sanno dilettare sempre chi li legge o per felicità di stile o per freschezza d’inventiva o per vivacità espositiva o per simpatia che istintivamente sanno suscitare: Luca Bianchini senz’altro è uno scrittore simpatico e penso che sia simpatico anche come persona; in ogni caso, è di quegli autori che non erigeranno un monumentum aere perennius nel campo delle patrie lettere, ma si leggono sempre con gusto, e rappresentano dunque l’esatto e felice opposto dei loro colleghi che agognano all’immortalità ma si limitano a riuscire o pretenziosi o pesanti o dei veri e proprî seccatori. Questo romanzo d’ambiente scolastico mi è poi vie più caro grazie all’epoca in cui si colloca: gli anni Ottanta, quando io stesso (come i personaggi del libro e come Bianchini, che ha due anni meno di me) frequentavo il liceo; e, si sa, giunti a una certa età si comincia pure a diventare nostalgici: tutto ciò che allora si faceva, la musica che si ascoltava, le idiosincrasie linguistiche, i modi di vestire (a volte orribili, se ci si pensa bene), e naturalmente il modo di vivere, che ai ragazzi d’oggi parrebbe roba preistorica, del tutto ignaro di web e telefonini, ai nostri occhi traluce lontano, redimito da un’aureola di bellezza e d’incanto; noi, se non altro, abbiamo la buona ventura di poter fare i nostalgici di tempi dopotutto innocui, dove non ci si ammazzava, non si menavano le mani, e gl’idola tribus erano Madonna e Alexis Carrington, Gazebo e Nick Kamen. La storia di Bianchini si svolge nelle provincia piemontese: ci sono gli studenti proletari e quello ricco, le ragazze sfigate e quelle piacenti, i professori intelligenti e quelli sciocchi, e genitori che alla fine si mostrano pieni di buon senso anche laddove all’inizio non sembrerebbe; ma la provincia piemontese degli anni Ottanta rassomigliava molto alla provincia italiana di ogni dove. Se un difetto si vuole cercare a tutti i costi, può stare nell’incapacità del Nostro di raffigurare la classe nel suo insieme: tolti i personaggi principali, gli altri fungono da mero sfondo anonimo e grigio; ma l’attenzione del lettore è tanto presa dalle vicissitudini dei protagonisti, che quasi non se ne accorge. Ci saranno poi anche i pedanti capaci di rifare le bucce a Bianchini per aver collocato nel 1987 cose del 1985 o del 1989, magari sbagliandosi a loro volta: la mia memoria non è così ferrea e precisa da riuscir a cogliere simili anacronismi lievi (e magari neanche ce ne sono), ma, se pure qua e là ne fosse caduto qualcuno per errore, non andrebbe neanche preso in considerazione, tenuto conto di come lo scrittore abbia saputo viceversa ritrarre in modo felice l’aura di quegli anni. Poi, si capisce, ci saranno sempre gl’incontentabili, ci saranno gl’impegnati di professione in servizio permanente effettivo, e ci saranno gli odiatori abituali degli anni Ottanta, che del libro diranno peste e corna. Io, che dopotutto sono lettore di facile contentatura, frivolo e del tutto incapace di provare antipatia per quell’epoca, mi sono divertito nel leggere il libro, e se a loro va per traverso non so davvero che farci.
Profile Image for Federica Giancane.
29 reviews
June 9, 2017
"La casa dove nasci segnerà per sempre la tua vita. Potrai abbandonarla, dimenticarla, dipingerla o trasformarla. Potrai riempirla di libri e svuotarla di ricordi, nasconderla dietro le persiane o lasciare che la luce la investa. Potrai aprirla agli altri o tenerla tutta per te, averla perennemente in ordine o disseminare i tuoi vestiti in giro. Ma le mura fra cui sei cresciuto condizioneranno chi sei e chi sarai." - Nessuno come noi, Luca Bianchini || Innamorarsi di un libro già dall'incipit é un privilegio. Nel 1987 non ero ancora nemmeno in programma, quindi non conosco bene le atmosfere (ma chi sono questi paninari?). Però ricordo come era il liceo, ho tutti i diari conservati, ricordo i gruppetti, gli amori, le amicizie, le invidie, le attese, ancora non c'era whatsapp, le strategie per i compiti in classe. È stato bello pensare a quegli anni spensierati, dove il massimo dei problemi era un amore adolescenziale andato male! Come sempre, personaggi particolari, ben descritti (la sorcina e Spagna le mie preferite) nelle loro particolarità. Consigliato!
Profile Image for Elvio Mac.
1,023 reviews22 followers
January 13, 2019
Luca Bianchini - Nessuno come noi
Siamo nel 1987, Vincenzo (Vince), Caterina (Cate) e Alessandra (Spagna), frequentano la terza superiore al liceo scientifico Ettore Majorana di Moncalieri. Sono tre ragazzi inseparabili che si dicono tutto quello che pensano di ogni sciocchezza, ma non si dicono le cose più importanti. Vince è da sempre innamorato di Cate e lei è innamorata di tutti tranne che di Vince. Spagna è l'amica dark, strana ma saggia, dispensa consigli e fa da amalgama per il trio. Questo rapporto così solido verrà messo a dura prova quando Romeo Fioravanti, un nuovo compagno ripetente, verrà inserito nella loro classe. Quello che sembra un ricco arrogante e viziato, si rivelerà invece un nuovo amico per Vincenzo. I nuovi rapporti di amicizia ne escludono altri e per i ragazzi sarà una dura prova riuscire a gestire collaborazione, rivalità e comunicazione, in un epoca dove è solo l'interazione umana a definire i confini tra amore e amicizia. A far parte della vita di questi adolescenti ci saranno anche i professori, alcuni amati e altro odiati, come in tutte le scuole. Proprio le vicende personali di alcuni professori, influenzeranno molto la vita dei raggazzi, soprattutto quella di Romeo.
Il libro è divertente per quelli della mia età, ci sono molti dettagli che la mia generazione ha tastato, molte storie ci appartengono, per questo si leggono volentieri, suscitano ricordi gradevoli. Mi sono sembrate invece poco verosimili le situazioni e le reazioni dei quasi maggiorenni di allora, ma questo non mi ha scoraggiato nella lettura di questa descrizione della vita che si inceppa, quando l'amore non riesce a prendere la direzione voluta. Non c'erano i social, i telefonini e la posta elettronica, per comunicare un emozione o un opinione si doveva interagire direttamente con l'altra parte. Forse per questo erano tempi migliori?
Profile Image for fabiulino.
103 reviews
February 7, 2017
Dov'è il Bianchini capace di emozionarmi con personaggi e luoghi indimenticabili? In questo libro non l'ho trovato per niente. Personaggi e situazioni fin troppo banali, per un libro infarcito fino allo sfinimento con riferimenti agli anni '80.
Questo libro mi ha lasciato addosso tanta nostalgia, ma non dei tempi del liceo, ma di uno scrittore che mi mancava tanto e che mi manca ancora.
Alla prossima, Bianchini, nella speranza sia di gran lunga migliore.
Profile Image for Roberta Dellabora.
Author 1 book118 followers
February 6, 2017
Recensione sul BLOG DOLCI&PAROLE

Con il suo nuovo romanzo, Bianchini fa tornare il lettore indietro nel tempo nella Torino degli anni ottanta, quando la musica si ascoltava con le cassette e Wanna Marchi era ancora la regina indiscussa delle televendite. Una storia tanto semplice quanto meravigliosa che mette in risalto il talento narrativo di Luca Bianchini. Impossibile non perdersi tra le pagine.
È la storia di Vincenzo, diciassette anni, intelligente e primo della classe, e di come la sua vita ha potuto cambiare drasticamente in un solo anno scolastico dopo l'arrivo dell'arrogante Romeo Fioravanti. Abituato sempre a stare in compagnia di Caterina, di cui è segretamente innamorato, e della vivace amica Spagna, Vince non aveva mai preso in considerazione l'amicizia con un altro suo compagno di scuola, e mai si sarebbe immaginato che un giorno avrebbe legato così tanto con il ricco e bel Romeo, arrivando a trascurare le sue due migliori amiche. Le loro giornate di studio e le avventure passate sul motorino fan sì che tra loro nasca un'intensa amicizia destinata a non perire mai, neppure tra le controversie dell'amore e i momenti difficili dell'adolescenza.

La genuinità scaturita da questo romanzo è qualcosa di sorprendentemente delizioso. Narrata con un linguaggio delicato e ricco di spensieratezza, la trama sviluppa una sorta di nostalgia letteraria dello scrittore che dona colore al passato, rievocandolo e raccontando ai giovani del florido periodo a cavallo tra gli anni ottanta e novanta. Una nostalgia da cui, è risaputo, nasce sempre un qualcosa di speciale e artistico. Una lettura non impegnativa, leggera e interessante, dove vi sono racchiusi importanti messaggi e tante piccole verità tra le righe.

"Imitare la firma di un genitore è una delle prime esperienze con cui si impara a mentire."

Una storia che ricorda le esperienze scolastiche che tutti noi abbiamo sperimentato, le situazioni conviviali con i compagni, lo studente nuovo, le interrogazioni, le tre "belle" della classe, la gita, le etichette sociali, la diversità, le difficoltà... Uno splendido ritorno agli anni d'oro dell'adolescenza analizzando con ironia la quotidianità di un ragazzo, la sua graduale maturità d'animo, i sentimenti e l'amicizia. E ci sembra quasi che "Nessuno come noi" voglia invitare la nuova generazione ad essere come "loro": i ragazzi degli anni ottanta dediti alle piccole cose, alla vita e all'amore. A non perdersi la propria giovinezza, ad essere forti, se possibile, anche nei momenti più fragili.
Profile Image for Alessandra - Una panchina su Pemberley.
267 reviews11 followers
March 27, 2017
Che dire..non è il Luca Bianchini di "Dimmi che credi al destino" però la storia non mi è dispiaciuta. È semplice, niente di eccezionale. Abbastanza lineare con pochi colpi di scena ma con tanti punti interrogativi.
La domanda che più mi sono posta durante la lettura è stata: "perché i personaggi si comportano così, senza una logica?".
Capisco Cate, diciassettenne presa dagli ormoni adolescenziali, ma gli adulti perché devono comportarsi da sconsiderati?
Una morale velata c'è tra queste pagine.
La voglia, il bisogno di accettarsi per ciò che si è. Che i soldi non fanno la felicità ma che l'essere semplici ha molto più valore.
E poi c'è l'amicizia. Quella genuina, sincera, sconsiderata e illogica degli anni più belli, quelli delle superiori. Dove i legami poi durano per tutta la vita. Gli anni migliori.
Bianchini mi è piaciuto. Mi ha fatto sorridere e ricordare le mie gite e le mie risate. Grazie Luca.
Profile Image for Jessica.
307 reviews102 followers
March 29, 2017
Bianchini racconta storie semplici, di quelle storie a cui ti affezioni perché riconosci i dettagli,i disagi e la simpatia della quotidianità. "Nessuno come noi" è un bel libro, si fa leggere in fretta lasciandoti sempre in bilico tra il sospiro e la risata. Per me ancora una Volta il nostro Luca ci ha dimostrato che chi scrive a cuor leggero, senza fronzoli o finta stravaganza, lascia sempre i lettori soddisfatti. Io son più che contenta di aver percorso questo breve viaggio con Vince, Cate, Romeo e Spagna. Mi mancheranno.
Profile Image for Elisa Matteoli.
1 review4 followers
November 25, 2017
Mediocre storiella per niente coerente in alcune parti e vicende totalmente irrealistiche. Primo libro che leggo di questo autore e non credo che leggerò altro (mi è stato regalato). Non è il mio genere, può essere adatto a ragazzini di 11/12 anni per come sono trattate le vicende. Sconsigliato dai 15 anni in su. Leggete libri più seri di questo vi prego dopo una certa età.
Profile Image for Agnese.
69 reviews1 follower
January 25, 2017
Operazione nostalgia senza infamia e senza lode.
Profile Image for Giulia.
331 reviews33 followers
October 29, 2017
Conoscevo Luca Bianchini grazie al suo romanzo più noto, Io che amo solo te, e me ne ero innamorata. Per questo motivo ho deciso di leggere anche questo romanzo, dandogli fiducia, fiducia che non è stata tradita.
In questo romanzo facciamo un viaggio nel tempo e ci troviamo catapultati nel 1987, tra paninari, Dark, duraniani e seguaci degli Spandau Ballet. Negli anni del mio liceo, e ho fatto un tuffo nel passato e ho ritrovato tutti quei must che bisognava avere per forza per essere alla moda, il Moncler, i Levi's, i camperos, le cartelle Naj Oleari e ovviamente loro, i mitici Duran Duran! Che nostalgia di quei tempi, in cui si girava in Ciao o in Si (ricordo ancora il mio, rosso bordeaux, bellissimo) dove chi voleva essere trasgressivo si vestiva tutto di nero e si dichiarava Dark. E poi il liceo, un piccolo ecosistema fatto di amori, amicizie, rivalità, professori di Latino e di Greco (ricordo ancora con molto affetto il mio prof, un mito che è rimasto tale anche negli anni a venire), interrogazioni, compiti in classe, copiette che se venivi beccato erano guai.
Questo romanzo è soprattutto la storia di un'amicizia nata tra i banchi di scuola tra due ragazzi diversissimi, Vince e Romeo, l'uno figlio di operai, l'altro figlio di un professore universitario, uno che il Moncler può permetterselo originale!
E' la storia di un amore, tra Vince e Cate, non corrisposto, e tra Cate e Romeo.
E' la storia di una prof che capisce i ragazzi e li rispetta e che si rapporta verso di loro come fossero adulti, che si innamora di un amore sbagliato, come una qualsiasi delle sue alunne.
E poi la gita. Chi di noi non ha mai aspettato la gita con ansia? Chi non si è costruito castelli in aria, aspettative puntualmente deluse, sogli ad occhi aperti aspettando la gita scolastica? E qui Bianchini rende perfettamente l'eccitazione per questo viaggio, l'allegria e l'incoscienza dei ragazzi in uno dei pochi viaggi loro permesso senza i genitori.
Poi la descrizione di Bianchini di un mondo lontano anni luce da quello attuale, un mondo in cui per telefonare al fidanzato dovevi aspettare che la cabina si liberasse, oppure dove il contascatti scandiva il tempo che si passava al telefono o i gettoni che scendevano e la preghiera che bastassero per arrivare alla fine della telefonata.
Un mondo senza Facebook, senza Whatsapp, o Instangram, un mondo in cui tutto era più lento, vissuto in maniera più piena, più reale, dove un amico era un amico, dove una festa era una festa, un racconto, un sogno e non foto da visualizzare su uno schermo. Dove le foto stesse erano impresse su una pellicola e dovevi aspettare settimane per vederle e sperare che fossero venute bene.
E' vero, di romanzi ambientati negli anni 80 ce ne sono tanti, ma nessuno come questo mi ha fatto riassaporare quegli anni, ho risentito i rumori, ho annusato gli odori e rivisto la luce di quegli anni, visti attraverso gli occhi di una ragazzina che sentiva la musica con il walkman, o che aspettava la sua canzone preferita alla radio pronta a premere il tasto rec per poterla risentire mille e mille volte, con tutti i suoi fruscii e i rumori di sottofondo.
Bianchini è riuscito a rendere perfettamente quei sapori, quegli odori, quei rumori che non torneranno e chi gli adolescenti di oggi non conosceranno e non apprezzeranno, anzi che li ascolteranno dai nostri racconti o leggendo romanzi come questo con un misto di sorpresa e incredulità.
Profile Image for Silvia Devitofrancesco.
Author 22 books132 followers
March 7, 2017
Recensione presente nel blog www.ragazzainrosso.wordpress.com
2,5 stelline
Vince, Cate e Spagna sono un trio di sedicenni indivisibile. Frequentano la terza G presso il liceo scientifico Majorana a Torino. Siamo nel 1987, l’epoca dei telefonini e dei selfie è ancora decisamente lontana. La vita dei giovani è scandita da chiacchierate, piccole avventure, telefonate di nascosto ai genitori e innamoramenti adolescenziali. Tutto cambia quando fa il suo ingresso Romeo, ragazzo borghese, ripetente, trasferito da un istituto privato. Il giovane col suo modo di fare attira gli sguardi delle ragazze e la simpatia di Vince col quale instaura una piacevole amicizia. Tra interrogazioni, sorrisi complici e l’immancabile gita scolastica, i giovani impareranno a crescere e ad affrontare sogni e debolezze.

“Imitare la firma di un genitore è una delle prime esperienze con cui si impara a mentire.”

Il romanzo si configura come uno Young Adult italiano. Siamo in una classe di un liceo come tanti. Gli allievi appartengono a categorie ben definite (Paninari – Belli– Secchioni…) e gli anni ’80 fanno da sfondo con le loro mode, canzoni, abitudini e programmi televisivi (per chi ha vissuto quegli anni sarà sicuramente piacevole poter tornare indietro nel tempo).

I personaggi principali sono altamente stereotipati e sicuramente prevedibili. Mancano di personalità o comunque sono privi di un tratto distintivo che li distingua.

Vince appartiene a una famiglia modesta di Nichelino. Almeno inizialmente soffre questa sua diversità e quasi si vergogna del suo modo di vivere. Come da copione, è innamorato perso della sua migliore amica, la quale, però, lo vede solo come il suo confidente. Nel momento in cui Romeo entra nella sua vita, il ragazzo, inizialmente a disagio, si lascia poi travolgere da quel mondo così diverso dal suo.

Cate, innamorata dell’amore, è continuamente alle prese con problemi di cuori insormontabili. Pur essendo evidente l’interesse che Vince prova nei suoi confronti, finge di non notarlo e continua a “usare” il povero amico come valvola di sfogo e cuscinetto.

Spagna, la dark per eccellenza, è la più “vissuta” del gruppo. Anche lei alle prese con disastri amorosi, si atteggia a esperta di sessuologia e dinamiche fra coppie. Onestamente è la più simpatica del trio!

Romeo, infine, è il tipico ragazzo abituato a vivere nel lusso e a ostentare ricchezza. Veste con abiti firmati, possiede il motorino, abita in un’immensa villa sulle colline e suo padre è un noto professore universitario. Ragazzo fragile dietro la maschera di sbruffone, il giovane troverà nel trio “Tre cuori in affitto” veri amici, pronti a completarlo e a renderlo una persona migliore.

Vi è infine Betty Bottone, professoressa di Italiano e Latino, grande appassionata di danza, insegnante ligia al dovere, amante della Letteratura e protagonista di una vicenda amorosa alquanto difficile.

Il romanzo segue una struttura narrativa lineare seguendo il calendario scolastico. L’autore sceglie una prosa semplice, lineare e molto dialogata, tuttavia non riesce a conquistare pienamente l’attenzione del lettore, il quale si trova dinanzi a un testo “già letto”, prevedibile e dal finale decisamente frettoloso e in un certo senso incompleto.

Una lettura leggera, adatta anche a un pubblico giovane, ma che non riesce a colpire nel segno.
Profile Image for Elisa E.
556 reviews1 follower
February 12, 2023
“Nessuno come noi” di Luca Bianchini pag. 250

La storia è ambientata nel 1987 ed ha come protagonisti quattro adolescenti che in comune apparentemente hanno solo il fatto di frequentare lo stesso liceo a Moncalieri. Vincenzo Piscitelli, il secchione dal cuore tenero, desideroso di essere al passo con le mode e di sentirsi accettato, figlio di un operaio e una donna delle pulizie, di cui inizialmente un po’ si vergogna, così come si vergogna di vivere in un minuscolo appartamento a Nichelino, paese dell’hinterland torinese.
Cate, la ragazza di cui Vince è innamorato praticamente da sempre, che si innamora di chiunque tranne che di lui e che si ritrova a fare i conti con l’ennesima delusione; e Spagna, all’anagrafe Alessandra Spagnolo, dark del gruppo e dispensatrice di consigli gratuiti. I tre sono sempre insieme e sono talmente uniti da essere soprannominati “Tre cuori in affitto”, come il titolo di un telefilm cult degli anni Ottanta.
La storia prende il via nel momento in cui nella loro classe arriva un nuovo studente, Romeo Fioravanti: giubbotto firmato e spocchia da vendere. Dopo un primo momento in cui Romeo non si fila Vince nemmeno di pezza, complice un’interrogazione imposta al nuovo arrivato dalla prof. Elisabetta Bottone, come punizione per aver fatto troppo lo sbruffone i due si avvicinano parecchio tagliando fuori Spagna ma soprattutto Cate.
Vince farà invitare Cate e Spagna alla festa dei 18 anni di Romeo come segno di riavvicinamento ma proprio a quella festa Romeo e Cate si baceranno scatenando un terremoto emotivo in Vince.
Ma le amicizie di quegli anni sono totalizzanti e grazie anche alla tanto agognata gita a Vienna il gruppo sembra trovare finalmente un equilibrio anche se al rientro Romeo sparisce e si isola da tutti inspiegabilmente.
La prof. Bottone diventa parte attiva della storia, pur avendo oltrepassato la soglia dei cinquanta anche lei torna in un certo senso adolescente, ritrovandosi a vivere un amore inaspettato e impossibile, proprio con il padre di Romeo.
Il merito dell’autore è quello di aver saputo fotografare con nitidezza un momento dell’esistenza di ognuno di noi in cui tutti abbiamo pensato che un amico o un’infatuazione fosse per sempre, e che l’amicizia venisse prima di ogni altra cosa.
Questo romanzo è il racconto di un mondo che non esiste più, nel quale per telefonare bisognava aspettare che il telefono di casa fosse libero, per poi litigare coi propri genitori per la bolletta.
Un mondo dove bisognava parlarsi faccia a faccia per avere un po’di privacy o al massimo scrivere una lettera se non si aveva il coraggio di parlare.
Per quanto mi riguarda un viaggio indietro nel tempo, alla mia adolescenza qualche anno dopo gli anni descritti da Bianchini ma fondamentalmente uguale, alle telefonate dalle cabine e all’emozione con cui si aspettava la gita all’estero alle scuole superiori.
La scrittura è semplice, immediata, senza pretese, e grazie a questo la lettura è scorrevole, piacevole.

Profile Image for Raffaela.
53 reviews13 followers
August 21, 2019


Dopo qualche lettura così così (forse si è trattato più di sindrome post ‘Ken Follett’) mi è capitato tra le mani ‘Nessuno come noi’ di Luca Bianchini. Un romanzo di una semplicità assoluta che mi ha completamente conquistata.
Ambientato negli anni ‘80, ‘Nessuno come noi’ racconta la storia di tre giovani adolescenti: Vince, Cate e Spagna. Legati da un’amicizia indissolubile, sono soprannominati dai compagni di scuola ‘tre cuori in affitto’ come la loro serie preferita. Ma chi sono i tre protagonisti? Vince è un ragazzo studioso e sempre pronto a correre in soccorso degli amici, da sempre innamorato della volubile Cate che però sembra non notarlo. Cate è una ragazza carina, un po’ egoista e tende sempre a drammatizzare. Infine, c’è Spagna: una ‘sorcina’ che si veste sempre di nero e che rappresenta l’ago della bilancia tra Cate e Vince.
Questo equilibrio verrà messo in discussione dall’arrivo di Romeo Fioravanti, un ragazzo bello quanto scontroso, appartenente a una ricca famiglia. Nonostante i due caratteri opposti e le differenze sociali tra Vince e Romeo nascerà pian piano un’amicizia forte e leale.


Dei tre protagonisti il mio preferito è stato Vince. Ho fatto il tifo per lui fin dalla prima pagina. Un ragazzo intelligente, forse troppo accondiscendente con le continue richieste Cate, che in più di un’occasione lo usa per fare ingelosire il ragazzo di turno. Pagina dopo pagina, Vince comincia a capire che mettere se stesso e i suoi sentimenti sempre in secondo piano non lo aiuta a stare bene con se stesso. Sulla crescita personale di Vince influirà molto la presenza di Romeo e un passo alla volta Vince comincerà a cambiare e a rivedere le sue priorità. Un altro personaggio che ho adorato è stato la professoressa di italiano Bottone, alias ‘Bot’, single sulla cinquantina, ballerina jazz che adora insegnare ed è capace di trasmettere la sua passione per la letteratura ai suoi alunni.
Nessuno come noi’ è stato un tuffo nel passato quando non c’erano i social, cellulari, youtube ect e i rapporti umani erano più semplici e spontanei. I biglietti erano il mezzo preferito per scambiarsi i messaggi durante le ore di lezione. Soprattutto, ricordo le attese interminabili davanti alla radio per ascoltare le mie canzoni preferite, le mitiche audio cassette, non so quante volte facevo avanti e indietro per cercare la canzone giusta. Un po’ mi manca quel periodo, anche se riconosco ‘l’utilità’ dei social, ci sono dei giorni che vorrei che scomparissero.
Profile Image for Monica Coppola.
7 reviews4 followers
May 14, 2017
Quando ritrovi la città in cui vivi e sei cresciuto dentro un romanzo è difficile non emozionarti.
Se poi la storia che stai leggendo è ambientata in un liceo alla fine degli anni 80, ed il periodo era più o meno lo stesso in cui lo hai fatto tu, entrare dentro la storia di Vince, Cate e Spagna è un attimo.
Riconoscere le paturnie da adolescente, (quelle che ancora si sfogavano correndo in due sul motorino o saltando scuola e non a colpi di social network), i look dei paninari e quel Moncler che chi, abitava in periferia poteva solo permettersi di guardare addosso ad altri. Anche se a volte l'amarcord di quei tempi ci prende un po' la mano con qualche dettaglio di troppo che appesantisce la narrazione.
Molto belle, invece, le descrizioni della cintura torinese, i percorsi collinari e anche la citazione dei luoghi nascosti che solo chi è cresciuto da queste parti sa riconoscere: come il ritrovo di Anna la pazza con le sue sambuche e i suoi giochi da tavolo.
I personaggi più riusciti? Vince e Romeo e quell'amicizia che a quell'età credi possa superare ogni cosa. Compreso l'amore che nessuno dei due ha poi capito più di tanto.
Mi è parso che, tra le righe, ci fosse una sotto- storia appena accennata, più profonda e velata, un legame speciale simile a quella dei due portieri in Siamo solo amici. Qualcosa di speciale che ognuno tiene per sé ma che al lettore trapela da abbraccia autentici, non calcolati, come le lettere scritte a mano e cuore libero. Questa amicizia mi ha convinta molto di più della storia d'amore, un po' stereotipata, dei professori. La Betty Bottone alle prese con le lezioni jazz e i poemi d'amore mi è apparsa più una macchietta che una donna innamorata. A livello narrativo mi è piaciuto il ribaltamento dei punti di vista e la regia degli eventi che passa in mano agli adolescenti con il compito, arduo, di far ragionare "I grandi". Spesso è proprio così che vanno le cose e, a volte, per ritrovare quel morso nello stomaco dei ragazzi anche noi adulti di casini ne facciamo parecchi. Come concittadina di Bianchini ho apprezzato le descrizioni di posti e quartieri che conosco, riportati in modo magistrale: il mio è un giudizio generoso da quattro stelline per questo romanzo che in fondo si legge con piacere, scivola via veloce e riporta a galla molti ricordi, panini prosciutto e maio compresi.
Profile Image for Nadia.
503 reviews8 followers
September 12, 2024
1987, provincia di Torino. Vincenzo Piscitelli detto Vince, Caterina Ferretti detta Cate e Alessandra Spagnolo detta Spagna sono compagni di classe e migliori amici in un liceo di Moncalieri. A dire la verità Vince è stracotto di Caterina, che però è persa dietro a qualsiasi ragazzo più grande e pensa solo a sé stessa. Quando a scuola arriva Romeo Fioravanti, ricco ripetente figlio di un professore universitario, gli equilibri si rompono...
Ma quanto mi è piaciuto questo romanzo! Sono partita con zero aspettative, di Bianchini avevo letto qualche libro della serie di Polignano, ma non mi avevano fatto impazzire, quindi ero piuttosto tiepida nei confronti dell'autore. Inoltre da quanto facevo il liceo ne è passata, di acqua sotto i ponti, e non credevo di riuscire a riprovare le emozioni dell'epoca. Invece, nonostante la storia di Bianchini si ambienti qualche anno prima della mia e nonostante l'ambiente del suo liceo fosse ben più sereno del mio, mi sono ritrovata a leggere con piacere la storia di quattro studenti che, a parte Cate, per un verso o per l'altro mi somigliavano molto. Ho apprezzato la delicatezza con cui Bianchini parla di un periodo, quello dell'adolescenza, in cui ogni buona notizia ti fa schizzare l'umore alla stelle e ogni contrattempo è una tragedia immane. Ho sorriso e riso da sola più di una volta, e ho ritrovato con nostalgia e simpatia alcuni marchi della mia infanzia e adolescenza, che forse adesso non esistono neanche più, come la Best Company, la Naj Oleari o il Mellow. Bianchini mi ha fatto tornare indietro negli anni, in quel periodo in cui è facile credere che le amicizie autentiche e profonde esistano e che dureranno per sempre. Una storia fresca, raccontata con garbo, che forse può essere apprezzata meglio dai "ragazzi" della mia generazione.
Profile Image for Nunzia.
422 reviews7 followers
February 21, 2017
Nel 1987, anno in cui è ambientato questo romanzo, io avevo tre anni. I sedici anni li avrei compiuti nel 2000, quando già i ragazzini avevano i primi cellulari, esisteva il computer e su internet si andava con il 56k.
Anche se in quel periodo queste cose arrivarono anche a casa mia, la mia vita non ne ha risentito tantissimo e, fino alla prima adolescenza, non è stata molto diversa da quella di Vince e dei suoi amici.
Nonostante io sia figlia degli anni Ottanta, e quindi non li abbia proprio vissuti, leggendo questo romanzo, ho provato tanta, tanta nostalgia - perché, diciamocelo pure, gli anni Novanta non è che poi siano stati molti diversi: Miami Vice, le telenovelas (mia nonna vedeva Crystal), le telefonate che si pagavano a caro prezzo, la SIP, gli U2...
E poi ci sono loro, gli adolescenti. Di ieri, ma anche di oggi. Perché, nonostante i computer, i cellulari, Facebook e snapchat, i primi amori, le paure adolescenziali, le prime esperienze, i film mentali sono rimasti gli stessi. Ma anche la vita degli adulti, quelli che, pur essendo fisicamente cresciuti, spesso fanno le stesse sciocchezze dei più giovani
Tutto questo, condito dallo stile di Bianchini: leggero, ma non banale; semplice, ma non semplicistico; profondo e divertente.
Una lettura che consiglio non solo agli adolescenti per far capire loro che, in fondo, la giovinezza dei loro genitori non è molto dissimile dalla loro, ma anche agli adulti, per far loro ricordare che adolescenti lo sono stati anche loro.
Profile Image for Leggere in Silenzio.
366 reviews8 followers
May 12, 2017
Recensione completa: http://leggereinsilenzio.blogspot.it/...

Nessuno come noi è stato il mio primo approccio letterario con Luca Bianchini e, di conseguenza. nelle righe che seguiranno non troverete paragoni con i suoi precedenti lavori, ma esclusivamente le sensazioni che mi hanno accompagnato durante la lettura di un romanzo che mi è letteralmente scivolato tra le mani. L'ultimo lavoro di Bianchini, infatti, per noi lettori della retroguardia, quelli cresciuti senza cellulari e social, senza tag e stories di quindici secondi - che farci entrare tutto è quasi sempre un dilemma esistenziale - quelli che mettevano la vita intera dentro un diario distrutto e condannato ad esplodere già a marzo, per tutti noi, è un viaggio nella memoria e nel tempo, in quei ricordi che sembrano dietro l'angolo e che, invece, appartengono ad una realtà che si spiega a fatica alle nuove generazioni. Ed è proprio al centro esatto di questa realtà che entriamo a contatto con le storie di Vince, di Cate, di Spagna e Romeo Fioravanti. Adolescenti degli anni ottanta che riflettono perfettamente moda, comportamenti e costumi che inevitabilmente fanno sorridere tra l'imbarazzo e la nostaglia di quegli anni dove tutto sembrava più facile e naturale, meno mostrato e più vissuto.
Profile Image for italiandiabolik.
260 reviews13 followers
October 21, 2018
Un libro ambientato nel 1987, senza telefonini e social network, che riporta agli anni di liceo coi bigliettini e coi drammi da gettone telefonico, che esalta l’amicizia come sentimento puro nonostante sia intaccato, negli anni dell’adolescenza, dalla presa di coscienza del proprio io, delle differenze familiari e sociali, dei sentimenti contrastanti verso la stessa persona.
Dei personaggi che, cambiando gli anni, i vestiti ed i gusti musicali, tutti noi abbiamo conosciuto e, forse, involontariamente interpretato.
C’è una splendida frase della madre del protagonista, in cui enunciava al figlio che, nonostante non avesse ricevuto ciò che voleva o meritava da parte loro (inteso come regali), l’onestà dei suoi genitori non fosse mai venuta meno. E sappiamo quanto questa parola, dignità, sia abusata al giorno d’oggi!
Profile Image for GiuRo.
34 reviews
January 25, 2023
Non è male come libro, ma mi aspettavo di più, anche se essendo relativamente breve non c'è stato tempo o spazio per i personaggi di aprirsi, per me di legarmi; quindi è stata una conoscenza un po' superficiale, e forse anche la scrittura, nonostante scorra veloce, è troppo semplice. Sicuramente aveva potenzialità per essere un romanzo di formazione di impatto, ma posso dire che è comunque leggero e facile da seguire. Non lo rileggerei perché non mi ha lasciato molto, ma non posso dire che è stato brutto: non è stata una perdita di tempo, ma non ho guadagnato nulla. Tre stelline perché è stato carino ⭐⭐⭐
Profile Image for Sunday.
75 reviews1 follower
July 9, 2023
Letto in due giorni con una trama scorrevole che ti invita ad andare avanti pagina dopo pagina. L' ambientazione è nell'epoca in cui ancora non c'erano i cellulari e si aspettava una telefonata sul fisso. I personaggi sono degli adolescenti che, con i loro problemi e le loro soluzioni strampalate, ti fanno sorridere e, allo stesso tempo, ti ritrovi a fare un tuffo nel passato quando, da adolescente, anche la tua vita era scandita da interrogazioni a scuola, primi amori e la famosa gita scolastica di maggio. Mi è piaciuto molto leggerlo e ritrovarmi a ricordare ciò che si prova in quella fase della vita dove tutto si vive con maggiore intensità.
Profile Image for Lucy.
26 reviews
August 21, 2024
Un romanzo che mi ha permesso di tornare indietro nel tempo e di vivere gli anni ‘80, con la sua musica, la sua spensieratezza e “magia”. Mi è piaciuta la caratterizzazione dei personaggi e come alla fine si sia creato un legame tra il lettore e i personaggi: Vince, Cate, Romeo, la prof Betty, Spagna, mi sono affezionata a tutti loro e alle loro vicende. La scrittura era semplice ma capace di catturare il lettore e mi è piaciuto com’è stato descritto il personaggio di Vince, un ragazzo normale, capace di dare valore all’amore e all’amicizia, come dimostra con Romeo e Cate.
Gli anni ‘80, quando non esisteva ancora il cellulare e per comunicare si utilizzava il telefono fisso, a scuola ci si passavano i bigliettini e i rapporti erano più autentici.
L’autore voleva descrivere la sua adolescenza e la nostalgia per la spensieratezza di quegli anni e secondo me ci è riuscito, tant’è che anche a me è venuta voglia di fare un salto indietro nel tempo e vivere quella magia.
Mi è piaciuta anche la parte dedicata alla romantica prof Betty e al padre di Romeo e alla nascita del loro rapporto, caratterizzato dalla spensieratezza e dall’ ingenuità, la stessa che accomuna gli adolescenti.
Profile Image for Raffaella De Leonardo.
1,698 reviews15 followers
December 28, 2017
Alla fine questo libro mi è piaciuto molto, pur con un inizio che fatica un po’ ad ingranare, la storia cresce con l’andare avanti degli eventi.
In primo piano l’amicizia che nasce sui banchi di scuola e che, in questo caso, sarà la spinta per far crescere i personaggi che animano il racconto.
Bianchini ha uno stile fluido e simpatico che si attaglia bene alla narrazione e anche questa volta riesce a convincermi del tutto.
Profile Image for Alessia.
56 reviews
August 13, 2020
Da tempo avevo bisogno di una lettura leggera di contenuto e di scrittura: Bianchini è stata una piacevole scoperta. L'autore è riuscito a mettere in scena un piacevolissimo romanzo che sviluppa i temi adolescenziali in una Torino anni Ottanta ed è stato bellissimo fare un tuffo nel passato riscoprendo anche il modo di vivere di quegli anni. Inoltre, "Nessuno come noi", attraverso l'analisi psicologica dei personaggi, fornisce moltissimi spunti positivi per vivere una vita più serena.
Profile Image for ondedilibri.
112 reviews11 followers
October 28, 2020
Romanzo che lascia pochissimo spazio all’immaginazione, in quanto Bianchini narra tutto con molti particolari, a volte anche futili per la storia. Mi aspettavo di più per ciò che si sente in giro riguardo questo libro, ma non sono rimasta del tutto insoddisfatta. Lettura piacevole, scorrevole e coinvolgente. Mi sono catapultata nella Torino di fine anni ‘80 e mi è piaciuto. Storia semplice, a volte prevedibile, ma carina.
Profile Image for Writer Girl.
67 reviews
December 11, 2023
È una lettura leggera di ragazzi adolescenti e delle loro piccole avventure, non succede nulla di così particolare, non ci sono colpi di scena eclatanti ma va benissimo così. Probabilmente è una lettura per adolescenti ma comunque adatta a tutti a seconda di cosa si preferisce leggere. È scritto bene, scorrevole da leggere e i capitoli sono brevi, cosa che aiuta chi magari sta cercando di uscire dal blocco e vuole leggere poco e interrompere senza perdere il segno.
Ben fatto.
Profile Image for Chiara.
153 reviews45 followers
September 26, 2017
Un po' "Come te nessuno mai", un po' "I ragazzi della 3^C"...saranno gli echi di fine anni 80 (Aiazzone, Postalmarket) o l'ambientazione torinese che mi è tanto cara (Via Po, la Gran Madre, l'Imbarchino) ma questo libro fresco e adolescenziale mi ha fatto sorridere in più di un'occasione.

Nota: l'ho ascoltato in audiolibro letto dall'autore e l'accento torinese è stato il quid in più.
Profile Image for Carlotta.
9 reviews30 followers
Read
December 4, 2020
Un libro leggero ma profondo; che ti porta mano per mano con i protagonisti, portandoti in un mondo dove i cellulari e internet sono lontani ma dove la comunicazione è reale. Storie diverse che si intrecciano per le vie di Torino, provincia e nel liceo Majorana. Ragazzi che crescono e adulti che riscoprono la loro giovinezza, circondati dalla bellezza e dalle difficoltà della vita.
Profile Image for Monica.
263 reviews
November 20, 2021
Un tuffo nel passato, nel 1987, a Torino, al liceo Majorana, quattro ragazzi, Vince, Cate, Romeo e Spagna, vivono il loro terzo anno di liceo: amore, amicizia, tradimenti, illusioni, raccontate in maniera semplice ma piacevole.
Nessun “Amarcord “ solo il racconto di ragazzi di ieri non molto diversi da quelli di oggi.
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