Attraverso le parole di Yalihta entriamo nel suo mondo di ribellione, rivoluzioni, viaggi interiori, farfalle, personaggi stravaganti e misteriosi. Nel corso di questa storia, la sua vita percorrerà strade impensabili, fino a giungere a un bivio: lì, cambierà completamente la prospettiva del suo racconto. "Chi mi conosce sorride per il mio modo bizzarro di esprimermi, e vi chiedo pazienza, perdonate il mio idioma poiché esso è l'insieme delle lune che sono sorte sulla mia pelle, dei passi che ho messo uno in fila all'altro, delle lingue che ho appreso e parlato, dei luoghi che ho visitato e delle anime che ho preso. Non sono una scrittrice, quindi, è senza maestria che vi racconterò la mia storia." La Farfalla d'Ombra.
Buongiorno a tutti lettori! Benvenuti in questa nuova recensione in cui parleremo di un libro che mi ha completamente stregato! Curiosi? Iniziamo subito e buona lettura!
"La Farfalla d'Ombra" è un romanzo fantasy scritto da Yali Ou Ametistha e pubblicato dalla casa editrice I.D.E.A (Immagina Di Essere Altro) il 21 maggio 2020. In realtà la storia era già stata pubblicata dall'autrice nel 2016, successivamente poi ha affidato la sua creazione al team di IDEA.
Il libro inizia con una bella premessa: "Chi mi conosce sorride per il mio modo bizzarro di esprimermi, e vi chiedo pazienza, perdonate il mio idioma poiché esso è l'insieme delle lune che sono sorte sulla mia pelle, dei passi che ho messo uno in fila all'altro, delle lingue che ho appreso e parlato, dei luoghi che ho visitato e delle anime che ho preso. Non sono una scrittrice, quindi, è senza maestria che vi racconterò la mia storia. La Farfalla d'Ombra"
Già da questo piccolo dettaglio siamo in grado di capire che abbiamo tra le mani una storia molto particolare, piena di sentimenti ed emozioni contrastanti, il tutto racchiuso in una gabbia che è il mondo stesso. Infatti la nostra Yalihta scappa più volte dalla sua condizione perchè non si sente più sicura e libera come vorrebbe. Purtroppo per lei, come possiamo notare col passare delle pagine, si troverà a evadere spesso da queste gabbie finchè noi lettori non capiremo che in realtà l'unica cella in cui siamo tutti prigionieri è il nostro mondo. Si, lo capiremo noi lettori proprio perchè riusciremo perfettamente a entrare nella mente della nostra protagonista e vivremo con lei tutte le sue (dis)avventure sperando sempre che possa filare tutto liscio. Ovviamente non sarà una storia leggera perchè gli stessi personaggi creati da Yali non lo sono. Non facciamo in tempo ad abituarci a una figura maschile che subito ne arriva un'altra nella nostra vita, tutte molto diverse tra loro. La componente maschile è ampia, possiamo iniziare con un uomo severo e autoritario fino ad arrivare al ragazzo con un passato oscuro che non vuole rivelare, passando da alcuni volti molto 'romantici' e magnetici. Posso dire di aver amato e odiato ogni singolo personaggio. O meglio, adoravo chi adorava Yalihta e detestavo chi detestava Yalihta. Sono riuscito a fondermi completamente con la nostra protagonista a tal punto da giustificare le sue azioni, anche se in fondo avrei agito diversamente da lei.
Insomma, questa storia e lo stile di scrittura usato dall'autrice riescono a catturarti cosi tanto da far cambiare il tuo modo di pensare e di agire. Come se non bastasse, anche l'ambientazione è spettacolare. Seguivo con piacere i viaggi di Yalihta perchè riuscivo a viverli proprio come faceva lei. Vedevo tutto attraverso i suoi occhi. Ho immaginato la taverna in cui inizialmente organizzava degli spettacoli e verso la fine del libro ha compiuto un'azione che 'la Yali' delle prime pagine non avrebbe fatto. Ho adorato la casetta con la sua personale collezione di alcolici da bere al momento del bisogno. Infine ho amato completamente la villa, potevo perdermi lì dentro senza alcun problema perchè ogni piccolo angolo doveva essere ammirato come si deve. Non specifico il luogo in questione, ma se mi fossi 'casualmente' perso nelle stanze di 'qualcuno' non avrei avuto timore ecco (bisogna specificare questi dettagli eh, piccolo momento trash per me).
Oltre a questi particolari, ci sono anche un paio di tematiche molto interessanti. Prima di tutto ho trovato delle sfumature del movimento femminista nella protagonista. In alcune parti combatte per i suoi diritti di donna in un mondo che non riesce ancora a premiare la componente femminile. Inoltre ci sono dei passaggi in cui viene evidenziato l'odio verso il prossimo, dettato ovviamente dalla paura. Quindi si può anche parlare di xenofobia anche se in questo caso bisognerebbe affrontare meglio l'argomento perchè ci sono alcuni punti da prendere in considerazione. Siccome non voglio annoiarvi con le mie parole vi parlerò di queste tematiche più avanti appena partirà la rubrica riguardante il femminismo intersezionale.
Concludendo posso tranquillamente consigliarvi di leggere questa storia perchè è pura magia e vi accoglierà a braccia aperte. Se siete un po' dubbiosi a causa dello stile di scrittura che potrebbe essere particolare, fidatevi e date una possibilità al libro perchè una volta iniziato non vorrete più lasciarlo e proverete un senso di vuoto quando lo finirete. Dopo tutte queste parole avrete di certo capito che non ho trovato dei 'difetti' in questo romanzo, di conseguenza sono veramente felice di dare la mia valutazione e ringrazio tutti per aver letto fin qui. Buona proseguimento di lettura a tutti!
A quasi un anno dall'uscita di questo romanzo, mi ritrovo a scriverne la recensione. Purtroppo ultimamente siamo state sommerse di lavoro (sia per il blog, che nella vita reale) e quindi ci siamo ritrovate a questo punto. Ma, come insegnano i Pooh, mai dire mai; ed infatti finalmente la recensione è qui! Spero che vi sia utile lo stesso, io non volevo perdere l'occasione di parlarvene.
La Farfalla d'Ombra parla di Yalita, una giovane donna costretta a sposarsi per risollevare le fortune del suo buon nome. Inutile dire che la protagonista non ne vuole neanche sapere di accasarsi con un uomo con il doppio dei suoi anni e, per giunta, con l'unico scopo di ricavare dei soldi da questa unione. Per questo motivo, subito dopo la cerimonia, la giovane decide di scappare e di inoltrarsi nei boschi nella speranza di essere persa di vista e di riuscire a sfuggire al suo infausto destino. Ferita da un colpo di spada e stremata dalla lunga corsa, perde i sensi nei pressi di un villaggio. Quando rinviene, scopre con stupore di trovarsi in un luogo magico, quasi surreale, in cui non solo le donne hanno poteri pari a quelli dell'uomo, ma sono anche costrette a lavorare per sopravvivere.
Yalita rimane incantata da questo mondo e comincia un'esistenza all'insegna del lavoro, delle scoperte e dei nuovi rapporti allacciati con gli abitanti del villaggio. Lì incontra il Mago, una figura affascinante quanto sfuggevole, che le regala attimi di ebbrezza ed esperienze al limite del paranormale con le sue storie fantastiche. Sempre nel villaggio incontra Arthur, un giovane girovago, che fa impazzire tutte le ragazze del posto e che la designa come sua "sorellina". Yalita impara quindi cosa sia l'amore, cosa voglia dire soffrire per averlo perso e cosa si provi a far parte di un pettegolezzo sulla bocca di tutti. E questo, tutto sommato, le va bene e la aiuta a trovare un suo equilibrio. Ma non è qui che Yalita è destinata a rimanere e presto tutto cambia di nuovo. Inizia così per la giovane, una vita che la condurrà dove non avrebbe mai immaginato di arrivare, in luoghi difficilmente visitabili dagli umani e a cui si dovrà adattare se vuole sopravvivere.
"Non c'erano pie donne o cavalieri senza macchia e senza paura. V'era una sorta di cameratismo e di senso di appartenenza che andava al di là di una missione da compiere. Era la vita reale. Erano compagni di vita che si stringevano attorno al diverso per capire cosa lo rendesse tale, senza chiedere, ma vivendoci in sintonia. Non era paradiso, tutt'altro, era vita di strada. Non c'erano centrini ricamati o tende con le balze alla finestre sudicie. Ben altra faccenda."
Darei il punteggio pieno a questo libro solo per la maestria con cui è scritto, non sto esagerando. Il linguaggio e lo stile con i quali il romanzo è narrato sono molto ricercati ed allo stesso tempo molto fluidi e musicali...
Devo essere sincera, quando ho visto questo libro la prima volta Claudia spiegava ad un'amica la trama, io ero lì, affianco a loro, ma l'unica cosa che vedevo erano le pagine decorate... Ragazzi, queste cose mi fanno letteralmente impazzire! È stato amore a prima vista!
Yalihta ci racconta la sua storia travagliata, la fuga dalla famiglia, le relazioni amorose, d'amicizia e di dipendenza, da persone e sostanze, dal proprio umore altalenante...
Yalihta non è un'eroina. È una persona, una di quelle che non sa quello che vuole ma sa quello che non vuole e cerca di percorrere tutte le strade possibili per trovare la sua. È una donna che non ha paura di andare contro quello che la società in cui vive si aspetta dalle donne: vive la sua vita, fa le sue esperienze e combatte i suoi demoni.
Questo fino a quando non viene rapita e qualcosa si spezza in lei, diventa malleabile e influenzabile, si instaura in lei questa convinzione di essere senza scrupoli, una specie di guscio protettivo che la isola dal dolore. Cerca di scappare da questa situazione di prigionia e cade dentro una relazione tossica, che la catapulta dentro una relazione ancora peggiore...
Poi mi sono un po' persa... Arthur ha avuto un momento in cui sarebbe potuto essere l'eroe di questa storia, o quantomeno una scintilla che illumina il buio, ma evidentemente non era quello il suo destino. Per un momento ho creduto che la nostra protagonista fosse rinsavita, che avrebbe avuto la forza di uscire dalla brutta situazione in cui si trovava, lei aveva un piano e io ci ho sperato davvero, fino all'ultima pagina, e invece no, è precipitata in una spirale ancora più oscura...
Voglio aspettare a dare un giudizio alla storia, perché ho la sensazione che potrò avere chiaro il quadro generale solo dopo aver letto il continuo, Linfa di Farfalla. E poi devo assolutamente capire che ruolo ha Kowareta in tutto questo! Perché è dalla prima apparizione che mi è entrato in testa e non ne esce più!!! Posso dire però che Yali ti sa coinvolgere e mi ha fatto rimanere incollata alle pagine anche se quello che leggevo mi faceva storcere il naso (non sono una fan delle storie in cui lei viene maltrattata, abusata e manipolata, ne è consapevole ma non fa niente per cambiare la sua condizione) e credo che questo sia un gran pregio! Spero davvero che la storia di Yalihta migliori, e che lei trovi finalmente il suo equilibrio.
🦋 Siete disposti a leggere un Romanzo che vi risucchi in un vortice di emozioni e sensazioni uniche?
La Farfalla d'ombra di Yali Ou Ametistha racconta la storia di una giovane donna, Yalihta, che si trova sola e lontana da casa dopo essere scappata da un matrimonio combinato. Un romanzo che mischia il dark fantasy con il romanzo gotico, narrato in prima persona dalla protagonista stessa. I personaggi sono estremamente realistici e ben sviluppati, qui non c'è nulla di scontato, banale o appiattito per farli risultare buoni o cattivi, simpatici o antipatici: sarà il lettore stesso a scegliere, ricordandosi sempre che il tutto è filtrato dagli occhi di Yalihta.
Leggere La Farfalla d'Ombra è stato fare un viaggio in un luogo senza spazio e in un epoca senza tempo. È stato immergersi così tanto in una storia da dimenticare che la si sta leggendo, per poi risvegliarsi di colpo, un po’ come quando, alla guida, ci si chiede “come sono arrivato qui?”
Mi sono commossa in un capitolo in particolare, ho inveito contro Yalihta esattamente come avrei fatto con un’amica che non vede ciò che è palese ad un occhio esterno. Ho visto il mondo attraverso i suoi occhi, sentito freddo e caldo con lei, regolato il mio battito cardiaco con il suo saltando i suoi stessi respiri. Ho percepito il buio, la luce, il vuoto, la difficoltà nelle scelte, il dolore emotivo e fisico.
Ho vissuto mille vite in queste 490 pagine, in un tempo che non ha tempo e che sa di “mai” e “per sempre” contemporaneamente. Ho conosciuto Yalihta, un personaggio talmente tridimensionale da smettere di essere su carta e prendere vita. Siamo state tutte Yalihta almeno una volta nella vita, quando abbiamo avuto paura di scegliere ma lo abbiamo fatto comunque, sbagliando a volte ma scegliendo; quando abbiamo deciso di vedere solo quello che volevamo vedere, quando ci siamo viste allo specchio per la prima volta per davvero.
E sì, ci sono vampiri che sono davvero come secondo me dovrebbero essere, e non nella versione edulcorata da tv show.
Non potrò mai davvero tradurre a parole le sensazioni e le emozioni che mi ha regalato questa storia, ma intanto vado a leggere il secondo volume, che Yalihta mi sta aspettando🦋
Yalitha fugge da un matrimonio combinato, ritrovandosi così ad affrontare una vita del tutto lontana da come l'aveva immaginata. Dovrà fare a patti con la sua solitudine, con la sua malinconia, con i vizi e le passioni che la intrappolano. Assaggerá l'amaro delle sue lacrime e il sapore dolce del sangue, cadendo tra le braccia di un vampiro, da cui lei attinge il dono dell'eternità. Un prezzo da pagare, per sconfiggere la caducità della vita umana.
Yalitha è un personaggio complesso, dalle mille sfaccettature, persa nell'oblio di una vita che non sente mai pienamente sua, sempre sull'attenti contro le avversità della vita. Dall'ingegno acuto e dalla parlantina pungente, riesce sempre a rimanere in piedi quando tutto intorno crolla. Ma è capace anche di cedere al dolore, alla perdita, alla depressione, rendendosi consapevole dei suoi limiti e della sua umanità.
È un romanzo che narra le avventure e la storia di questa giovane donna e delle lezioni da lei apprese nel corso della sua esistenza.
Lo stile linguistico è ricercato e attento, con utilizzo di termini e modi di parlare pienamente adatto all'epoca vittoriana dove si svolgono gli eventi. Nessun dettaglio è lasciato al caso: dalle parole utilizzate, dal modo di pensare dei personaggi, alle descrizioni di luoghi e oggetti. Tutto è intriso di una magia particolare e fiabesca e a fine romanzo, le domande che assillano il lettorə sono migliaia. Volente o nolente, non puoi fare a me di domandati "E ora? Cos'altro accadrà?"
Ma vorrei fare un appunto: è un romanzo che va capito e contestualizzato sulla base di ciò che la scrittrice ha voluto esprimere. Non è un romanzo dove troverete sfide, duelli o villain di turno, né tantomeno plot twist troppo sconvolgenti.
Nasce come il racconto di una donna e il punto focale del romanzo che io, personalmente, ho riscontrato è l'evoluzione del personaggio.
Ho apprezzato l'estetica del libro, dalla copertina ai ghirigori decorativi sulle pagine e dai brani segnalati dall'autrice sotto il titolo di ogni capitolo.
Se amate l'epoca vittoriana e la figura dei vampiri, questo libro fa per voi. Lasciatevi catturare dalla Farfalla D'ombra.🦋
Leggere La farfalla d’ombra per me è stato un piacevolissimo ritorno alle origini perché da adolescente sono stata profondamente affascinata dal genere gotico e dalla corrente del romanticismo, in arte e letteratura. Qui ho ritrovato le atmosfere cupe e decadenti tipicamente gotiche e quello struggimento, quel contrasto tra paura e desiderio, dettato dalla ricerca dell’infinito e dell’assoluto🖤
Mi sono affezionata quasi immediatamente a Yalitha, la protagonista, una giovane donna dell’epoca vittoriana che rifiuta di sottostare alle imposizioni della società e della famiglia, da cui si allontana in cerca di libertà ed autenticità.
È lei in prima persona a narrarci i suoi alti e bassi, percepiamo tutti i suoi stati d’animo, dall’euforia per l’indipendenza acquisita alla depressione o alla rabbia che la assale per la perdita di figure rilevanti nella sua vita.
Yalitha è un soggetto complesso ed estremamente reale, non nego che in un paio di momenti mi sarebbe piaciuto poter entrare nel libro a darle due schiaffi per farla ripigliare (grazie Arthur per averle dato almeno degli schiaffi morali😂), ma rientra tutto nella credibilità del personaggio e della storia.
E vogliamo parlare di Lord Malesh Ruben De Vaurien? Lui è il sublime nel vero senso del termine… Già Raventh, fratello minore di Malesh, non scherza ma sin dalla prima apparizione ci rendiamo conto che il padrone di casa possiede un carisma che Lestat, spostate!!!
L’autrice, con un registro linguistico ricercato e perfettamente in linea con l’epoca, riesce a trasmetterci le sensazioni contrastanti e le emozioni che travolgono Yalitha quando si trova al cospetto di Malesh e ne veniamo altrettanto travolti. O almeno, per me è stato proprio così.
Ho apprezzato moltissimo anche la cura ai dettagli nella descrizione degli abiti, sembrava di poter toccare i tessuti con mano e ho provato un’invidia pazzesca per alcuni “costumi di scena” di Yalitha ♥️
Un romanzo profondo e ricco di riflessioni, un finale che fa presagire che devono succedere ancora molte cose…
Proseguirò sicuramente nella lettura con il secondo volume, Linfa di Farfalla 🦋🖤
Finalmente riesco a postare la recensione di questo romanzo! La voce narrante è quella di Yalitha, la protagonista che, parlando in prima persona, ripercorre le tappe della sua vita. Per farlo, parte da molto lontano, da quando, giovanissima, si ritrovò costretta a fuggire dalla casa paterna per poter mantenere il controllo sulla propria vita e non finire intrappolata nel ruolo di semplice pedina in una partita giocata dai suoi genitori. Da lì, ha inizio la sua vita da girovaga, che la sospinge da un posto all'altro, in mezzo a personaggi quanto mai pittoreschi (su tutti, il Mago) che non potranno non rimanervi impressi, fino all'incontro con il soprannaturale e le creature che lo incarnano le quali, in un processo tutt'altro che lineare, fatto di un continuo oscillare tra repulsione e fascinazione, la porteranno a prendere la decisione finale che cambierà completamente il suo destino. Non fatevi spaventare dalla lunghezza. Il volume è molto denso (e penso sia il primo di due), ma incredibilmente scorrevole; lo stile, pur essendo raffinato ed elegante, non è mai pesante ma sempre adeguato alla narrazione. La caratterizzazione della protagonista è forte e il testo scava molto nelle sue luci e ombre, così come fa nei confronti di tutti gli altri personaggi. Lo consiglio specialmente a chi apprezza il romanzo gotico, e a chi ha voglia di immergersi in una storia in in cui i vampiri sono dipinti in tutte le loro sfaccettature di ambiguità. 🖤
É diventato assolutamente tra i miei libri preferiti! Potrei stare qui ore a scrivere e parlare di questo bellissimo racconto, ma potrei rischiare di spoilerare troppo! Mistero, inganno, passione, questi sono solo alcune delle cose che troverete all’interno di questo libro, che consiglio a tutti di acquistare e leggere.
Una storia assolutamente NON SCONTATA che vi porterà all’interno di un mondo diverso, nuovo, scritte in modo tale da farvici perdere al suo interno.
Vi assicuro che se inizierete a leggere La Farfalla d’ombra non riuscirete a lasciare il libro finché non lo avrete finito, e sentirete il richiamo delle pagine restanti ogni qual volta dobbiate interrompere la lettura.
Leggere questo libro è stata un'esperienza sensoriale perché ti catapulta in un'altra era. Ciò che da l'impressione di questo viaggio nel tempo è sicuramente la terminologia, a tratti arcaica, e le descrizioni accurate e dettagliate di ogni posto che ci troviamo a visitare mentalmente. Ho acquistato questo libro per pura e semplice curiosità e devo dire che ha pienamente soddisfatto le mie aspettative. Ho fatto un po' di fatica a immergermi all'inizio della storia ma passato le scoglio delle prime 100 pagine la lettura va avanti da sola e lascia sempre di più col fiato strozzato. Ci sono personaggi che ho amato di più (come Arthur ad esempio) e altri di meno. Un capitolo che mi ha segnato e ricorderò per sempre è "Il mago e la farfalla". Questo lo leggerò nei momenti tristi perché mi ha veramente scaldato il cuore. Se non lo conoscete ancora vi consiglio di leggerlo e di dargli una possibilità.