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Come ho imparato le lingue

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148 pages, Paperback

First published July 1, 2005

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About the author

Diego Marani

41 books37 followers
Diego Marani works as a senior linguist for the European Union in Brussels.
Every week he writes a column for a Swiss newspaper in Europanto, a language he has invented. He also published a collection of short stories in Europanto, in France.
In Italian he has published six novels, the most recent being l'Amico della Donna.

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Displaying 1 - 6 of 6 reviews
Profile Image for Soobie is expired.
7,169 reviews133 followers
April 24, 2016
Interessante libello. Però non condivido l'opinione dell'autore.

Premessa: parlo correntemente inglese, tedesco, spagnolo e me la cavo con l'olandese. Ho fatto due anni di polacco all'uni e mi meraviglio di quanto ancora mi sia rimasto in mente. Ho frequentato corsi di russo, finlandese, giapponese e portoghese. Sto studiando da autodidatta lo svedese e frequento attualmente un corso in mini-gruppo di francese.

Ero curiosa di vedere un altro punto di vista sull'essere poliglotta.

Marani afferma spesso di essere stato un po' innamorato delle sue insegnanti di lingua, francese prima e inglese poi. Ma, vedete, le ragazze da questo punto di vista non hanno lo stesso vantaggio. Di tutti i corsi che ho frequentato solo sei erano tenuti da uomini. Spagnolo alle superiori era insegnato da un tipo dall'aria vagamente unticcia. Il prof di lingua polacca era un signore molto distinto sulla cinquantina, il prof di finlandese un simpatico nonnino dai capelli bianchi (nondimeno professore di filologia ugro-finnica). Dei due insegnanti di olandese, poi, non ne parliamo... ^__^

Condivido l'uso delle canzoni da tradurre. Marani era affezionato a Sylvie Vartan, io alle medie traducevo i Beatles. E l'autore è un grande quando sdogana i fumetti come materiale da leggere per fare pratica. Tutto il mio appoggio su questo. ^__^

Mi ha lasciata un po' perplessa la parte sullo studio del finlandese, a dire la verità. Prima l'innominato prof careliano che insegna il vocabolario in base alla frequenza con cui determinate parole compaiono in una lingua. Come dice Marani
[f]u così che dopo qualche mese di studio io sapevo dire "uno", "tre", "sette" e "dieci", ma non gli altri numeri. Sapevo dire "bianco", "nero" e "rosso", ma non gli altri colori.
La parte sui falsi amici, poi, è un po' confusa da leggere.

Le ultime pagine dedicate all'Europanto poi, sono state un'avventura. Ho ancora sentimenti contrastanti al riguardo. Da un lato era molto facile da leggere e, durante la lettura, riconoscere la lingua di provenienza dei diversi elementi. Dall'altro sembrava essere solo un confuso assembramento di parole che, casualmente, riuscivano a formare frasi comprensibili.

Da segnalare inoltre la descrizione della facoltà di interpretariato (e traduzione) di TS. Allora, la mia alma mater è Udine. E già lì, comincia la rivalità. Se poi consideriamo che io sono una semplice laureata in Lingue e Letterature Straniere poi... Dut di ridi. Però è stato divertente vedere TS descritta come un girone dell'inferno. Eh, eh.

Lettura interessante, però, che mi ha lasciata soddisfatta.
Profile Image for Giorgio.
44 reviews18 followers
December 28, 2013
Bellissima cronaca di una passione linguistica che nasce e cresce tra le difficoltà e le sfide, con aneddoti, consigli e il consueto stile asciutto e intelligente di Marani. Consigliatissimo a chi si avvicina all'arte del tradurre e a chi semplicemente ha un occhio di riguardo per le lingue.
Profile Image for Enzo.
44 reviews2 followers
November 4, 2017
Libro breve ma che fa capire quanto l'amore per le lingue possa aprire mondi inattesi. L'autore ci racconta i passaggi del suo apprendimento delle lingue della sua vita in tono talvolta esilarante, ma senza uscire dal canone linguistico.
Peccato sia troppo breve e di conseguenza poco approfondito. Il finale non rende giustizia a un'idea di base promettente.
Displaying 1 - 6 of 6 reviews

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