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Azorin e Mirò

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Azorin e Mirò è la storia di un’incredibile amicizia tra due giovani scrittori spagnoli che, in realtà, sono Carlo Cassola (Mirò) e lo stesso Cancogni (Azorin). Ambientato in una Madrid che ha tutti i tratti della Roma fascista degli anni ’30, il libro dà voce a un sodalizio umano e letterario con toni quasi profetici perché contiene in germe il destino dei due scrittori e il senso di una generazione di fronte a se stessa. Apparso nel 1948 sulla rivista “Botteghe Oscure” di Giorgio Bassani, viene ora riproposto in una nuova edizione accompagnata da un racconto saggio di Sandro Veronesi. “Val più quel colore laggiù, quel reame, di tutte le passioni politiche degli uomini, di tutte le loro rivoluzioni e di tutte le loro sofferenze, esclamò Azorin convinto. E anche questa volta Mirò tacque, felice”.

Hardcover

First published January 1, 1948

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About the author

Manlio Cancogni

39 books1 follower
Una delle problematiche più frequentate (in modo più o meno esplicito) dell’opera di Cancogni è la Verità. E se da un lato Cancogni lavora su un giornalismo pungente, impegnato e controcorrente; dall’altro l’attività di scrittore diviene un’immersione nella storia dell’Italia del Novecento.

Del Cancogni giornalista, fece scalpore un articolo del 1945 in cui perorò la causa di un apprendimento basato sulla memoria e sul nozionismo. Da ricordare anche l’inchiesta svolta nel 1956 per un caso di rapporti troppo stretti tra Vaticano ed affari[3]. È costante nei suoi romanzi un'ironia che oscilla tra il drammatico e il grottesco, accanto a toni pacati e a una generale tendenza all’understatement. La sua opera lascia così intravedere gli eventi della sua epoca sotto una luce diversa e inusuale. La sua narrativa presta inoltre particolare attenzione alla dimensione quotidiana della vita e al senso della memoria. Risalta anche il gusto per il ritratto psicologico; il costante riproporsi di motivi autobiografici; la cura delle geometrie narrative.

Un tema ricorrente è la guerra sul fronte greco-albanese.

Negli anni ’60 pubblicò l’intervista a Bassani intitolata Perché ho scritto l’Airone?. La linea del Tomori è ambientato nell’Italia pre-bellica e nella guerra in Albania. Gli angeli neri narra la storia degli anarchici italiani. Il Mister è dedicato alla figura di Zdeněk Zeman.

Nel 1973 vinse il Premio Strega, per il romanzo Allegri, gioventù. Nel 1985 vinse il Premio Viareggio per Quella strana felicità.

È il vincitore dell'edizione 2010 del premio Pen Club Italiano. L'autore si è aggiudicato il primo posto con l'opera "La sorpresa", edita da Elliot ed ha presenziato allo spoglio dei voti durante la finale svoltasi a Compiano.

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Profile Image for LauraT.
1,382 reviews94 followers
October 18, 2021
***1/2
Molto molto strano; dev ancora decidere se mi sia piaciuto o no!
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