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La scomparsa di Majorana

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Dal 26 marzo 1938 si perdono le tracce, fra la partenza e l’arrivo in un viaggio per mare da Palermo a Napoli, del trentunenne fisico siciliano Ettore Majorana, che Fermi non esiterà a definire un genio, della statura di Galileo e di Newton. Suicidio, come gli inquirenti dell’epoca vogliono credere e lasciar credere, o volontaria fuga dal mondo e dai terribili destini che una tale mente può aver letto nel futuro – e nel futuro vicino – della scienza? Su questo interrogativo Sciascia costruisce uno dei suoi libri più belli, di un’intensità di analisi e quasi di immedesimazione nelle motivazioni non dette, nella logica e nell’etica segreta del personaggio, che sfiora l’incandescenza della verità.

119 pages, Paperback

First published January 1, 1975

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Leonardo Sciascia

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Profile Image for Orsodimondo.
2,458 reviews2,432 followers
November 13, 2025
ENOLA GAY


Il Maggiore Kong, come un vero cowboy, cavalca la bomba nel finale di “Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba” di Stanley Kubrick.

Il trentaduenne Ettore Majorana scomparve nella primavera del 1938 lasciando lettere che convinsero la polizia fascista che si fosse suicidato. Sciascia implacabile si fa beffe delle indagini dell’epoca, se ci furono, per ritrovare lo scienziato, e per estendere la sua abituale ironia all’intero regime dell’epoca. Come si sa, il corpo non fu mai ritrovato, e del suicidio non esiste né prova né certezza.
Secondo lo scrittore, siciliano come lo scienziato, Majorana decise di scomparire perché aveva capito prima di tutti che la bomba atomica era a portata di calcolo e aveva ben compreso che effetto devastante avrebbe avuto. Per non essere coinvolto, per non essere costretto a partecipare all’avvenire distruttivo che si preparava, decise di sparire.
Per Sciascia, Majorana probabilmente finì col nascondersi in un monastero certosino calabrese, quello di Serra San Bruno, dove la leggenda vuole che si andò a ritirare anche il pilota, o un altro membro dell’equipaggio dell’aereo B-29 (Enola Gay) che sganciò la bomba su Hiroshima il 6 agosto del 1945.
Il mistero rimane e Sciascia sembra preferire così, rimanere elusivo.



Perché nel 1975 abbia deciso di pubblicare questo breve testo, “giallo filosofico”, mi è meno chiaro, ma certo è evidente che l’orrore dell’atomica sia tra le sue motivazioni più forti. E in un mondo dominato dalla menzogna, la letteratura è parsa a Sciascia l’unica in grado di dire la verità.

Ettore Majorana era religioso. Il suo è stato un dramma religioso, e diremmo pascaliano. E che abbia precorso lo sgomento religioso cui vedremo arrivare la scienza, se già non c’è arrivata, è la ragione per cui stiamo scrivendo queste pagine sulla sua vita.


L’aereo Enola Gay col suo equipaggio: Paul Tibbets, il colonnello pilota, è al centro.
Profile Image for Dagio_maya .
1,107 reviews352 followers
February 24, 2021
Pubblicato nel 1975, il libro ha avuto sicuramente il merito di riportare l'attenzione pubblica su un caso risalente al 1938 ed archiviato frettolosamente:
la scomparsa del fisico Ettore Majorana.

Ironizzando sulla superficialità dell'indagine svolta dalla polizia fascista, Sciascia smonta facilmente l'idea del suicidio: le tracce che confermano una volontaria scomparsa sono evidenti.

Ma quindi dove è finito Majorana?

Sciascia segue labili tracce ed ipotizza delle scelte che fanno di questa storia qualcosa di più una normale sparizione perchè troppi sono i fili che la legano ai grandi avvenimenti della Storia.
Grazie a questo testo, scritto con il suo impeccabile stile, le indagini sono continuate.

Per i recenti sviluppi una delle più recenti indagini giornalistiche:
La seconda vita di Majorana
Profile Image for Procyon Lotor.
650 reviews111 followers
October 31, 2017
Se quelli del Pulitzer interessasse l'Italia, Sciascia con l'affaire Moro e questa scomparsa di Majorana sarebbe salutato come uno dei più grandi giornalisti del mondo. L'ho ricomprato dopo averlo letto all'origine e non ho cambiato idea.
Non fatevi ingannare dalle dimensioni, Sciascia non fa come molti giornalisti americani pur bravi, che per dimostrare una tesi di sei cartelle ne scrivono ottocentosettantanove più le note.
Con questo criterio ogni cuoco dovrebbe portarti in tavola gusci d'uovo, coratelle, frattaglie, fogliacce di carciofo, bucce, semi, ossi, lische eccetera scartati per farti solo un piattino di quadrettini in brodo ma far vedere che ci ha faticato assai.

Ah, il libro prova che ANCHE Majorana era un genio, con pochissimi elementi e poteri immensamente minori della polizia, Sciascia ci azzeccò con quarant'anni di anticipo.
Profile Image for Francesca.
49 reviews4 followers
March 25, 2025
Leonardo Sciascia ci conduce in un'indagine a metà tra la cronaca e la riflessione filosofica sulla misteriosa scomparsa di Ettore Majorana.

Un racconto avvincente, ricco di riferimenti storici e letterari, che invita il lettore a riflettere sul rapporto tra scienza, etica e potere.
Profile Image for Sandra.
964 reviews334 followers
September 1, 2015
Cosa avrà spinto Sciascia a scrivere questo libro che, pur profilando una ipotesi che ritiene verosimile circa la scomparsa del fisico siciliano Ettore Majorana avvenuta nel marzo del 1938, non esclude i dubbi e gli interrogativi che su di essa restano? Cosa lo attraeva verso lo scienziato? Penso fosse una particolare affinità verso un uomo a lui simile, un introverso, un solitario, soprattutto un uomo libero; sì, paradossalmente Ettore Majorana, pur vivendo nel le pastoie del regime fascista e sicuramente subendo pressioni dal potere, era uno scienziato libero. Proprio la libertà intellettuale fu la causa che Sciascia, partendo da una fedele ricostruzione documentale e testimoniale, propone come spiegazione della scomparsa inspiegabile e misteriosa di una delle menti più geniali (termine di cui spesso si abusa, ma che si attaglia precisamente al fisico siciliano) del mondo scientifico, che, trovatosi di fronte allo spaventoso bivio tra scienza e coscienza, scelse di scomparire.
C’è chi lo definisce inchiesta giornalistica, chi romanzo: sta proprio in ciò la grandezza di Sciascia, nell’aver reso un semplice resoconto di documenti e testimonianze un romanzo in cui la figura solitaria dell’uomo Majorana spicca con drammatica intensità.
Profile Image for Albus Eugene Percival Wulfric Brian Dumbledore.
587 reviews96 followers
March 18, 2018
[anobii Mar, 2016]
Dr. Majorana, or: How I DIDN'T Learn to Stop Worrying and Love the Bomb …
«”In una manciata di polvere ti mostrerò lo spavento”, dice il poeta. E questo spavento crediamo abbia visto Majorana in una manciata di atomi.».
1938. Ettore Majorana, scienziato geniale, scompare in mare o forse entra segretamente in convento e di lui non si saprà mai più nulla. Forse aveva intuito in anticipo su tutti gli altri il potere dell’energia atomica e l’apocalisse che ne sarebbe derivata. Da lì a poco, sarà un altro dottor Stranamore a regalare la bomba ai cowboys che sorvoleranno le città del sol levante.
Sciascia non propone soluzioni, non formula ipotesi; espone fatti, racconta episodi, riflette e fa riflettere. Sulla copertina del libro è rappresentata “La stanza di Horus”, un dipinto di Fabrizio Clerici (1913-1993), considerato il più visionario artista italiano del Novecento. Uno dei poteri soprannaturali dell’antico dio egizio era la chiaroveggenza ...
«E pensiamo, si capisce, a quei personaggi marginali, come Ermenegildo Fasanaro del Bell’Antonio, che sentono lo spavento di quella specie di “fissione umana”, di scatenarsi dell’energia del male nell’uomo, che avviene (1939-1945) sotto i loro occhi.».
Il verso che Sciascia cita è tratto da La terra desolata di Thomas Stearns Eliot (1888-1965).
we'll meet againhttp://www.youtube.com/watch?v=R9Tw16...
Profile Image for Roberto.
627 reviews1 follower
August 7, 2017

Vogliamo credere che sia vero

Ettore Majorana era un fisico siciliano, nato nel 1906; un genio, a detta di Enrico Fermi:

“Perché, vede, al mondo ci sono varie categorie di scienziati; gente di secondo e terzo rango, che fanno del loro meglio ma non vanno molto lontano. C’è anche gente di primo rango, che arriva a scoperte di grande importanza, fondamentali per lo sviluppo della scienza. Ma poi ci sono i geni, come Galileo e Newton. Ebbene Ettore era uno di quelli. Majorana aveva quel che nessun altro al mondo ha; sfortunatamente gli mancava quel che invece è comune trovare negli altri uomini: il semplice buon senso.”

Terminati i suoi studi, si interessa alla fisica atomica e giunge a importanti risultati sulla possibilità di costruzione della bomba atomica, riuscendo anche ad anticipare il premio Nobel Heisenberg nelle sue scoperte.

Nel 1938, mentre sta lavorando con Fermi, scompare improvvisamente. Suicidio? Rapimento? Fuga? Complotto? Nessuno riuscì a determinare con precisione cosa successe a Majorana, nonostante le inchieste e nonostante l’interessamento addirittura di Mussolini.

A Sciascia piace pensare che la sua scomparsa sia dovuta al fatto che Majorana, prevedendo le tragiche conseguenze della bomba atomica, abbia preferito andarsene rifiutandosi di contribuirne alla creazione. Andarsene rinunciando alla fama, alla carriera, a tutto: quante persone di genio sarebbero in grado di fare una cosa del genere?

“Chi conosce la storia dell’atomica, della bomba atomica, è in grado di fare questa semplice e penosa constatazione: che si comportarono liberamente, cioè da uomini liberi, gli scienziati che per condizioni oggettive non lo erano; e si comportarono da schiavi, e furono schiavi, coloro che invece godevano di una oggettiva condizione di libertà. Furono liberi coloro che non la fecero. Schiavi coloro che la fecero.”

Sciascia definisce uomini liberi gli scienziati tedeschi legati ad Heisenberg che di fatto non fecero nulla per arrivare a produrre la bomba atomica, mentre chiama schiavi gli scienziati legati ad Enrico Fermi e ai suoi collaboratori nel progetto di costruzione della bomba americana.

Nessuno può sapere se l'ipotesi di Sciascia sia quella corretta. Ma di certo è l’ipotesi in cui ci piace maggiormente credere.

Un libro affascinante, scritto con uno stile asciutto ed efficace. Un grande, Sciascia!
Profile Image for Hank1972.
211 reviews56 followers
June 20, 2019
Tanta roba ! in un testo così breve. Un giallo storico e la sua soluzione, la migliore a mio avviso tra le tante imagginabili nella finzione, la responsabilità etica della scienza e degli scienziati, la nascita dell’era nucleare, il funzionamento dell”apparato fascista, il consenso e l’opposizione allo stesso, tanti riferimenti letterari, la prosa spigolosa ma sempre affascinante di Sciascia.
Profile Image for Siti.
406 reviews165 followers
July 7, 2024
Lettura del 2017

A quasi ottanta anni dalla scomparsa del fisico Majorana ancora si fanno ipotesi sulla sua dipartita mentre l’avanzare del tempo e la sua ormai sicura morte, avrebbe centoundici anni, pongono in un qualche modo la parola fine. Eppure il mistero sussiste e l’anno scorso dopo le rivelazioni rilasciate da un italiano emigrato in Venezuela nel 2008 e il successivo interessamento della trasmissione RAI “Chi l’ha visto?” è apparso per i tipi Chiarelettere il volume “La seconda vita di Majorana” , un’indagine condotta da Giuseppe Borello, Lorenzo Giroffi e Andrea Sceresini. Non ho avuto modo di leggerlo e in realtà non mi ero approcciata neanche al testo di Sciascia, il quale tra l’altro offre un’ipotesi sulla sua fine diversa da quelle più recenti, con l’intento di sciogliere un mistero o avvicinarmi alla sua soluzione, benché per indole sia molto attratta dalle biografie delle persone scomparse rimanendone sempre affascinata.
E appunto in questo bellissimo testo, solo ora, ho soddisfatto il gusto per la biografia, perché questo ci offre Sciascia: una rilettura della vita del grande Majorana alla luce della sua stessa esistenza e non della sua morte. Si scopre allora una persona che viene tratteggiata attraverso il ricordo di chi gli sopravvisse, il fratello Salvatore che lo cerca tramite l’aiuto dei senatori, la madre che lo ritrae in maniera onestissima e toccante in una lettera al Duce allegando l’evidenza di un impossibile intento suicida nel figlio, a detta sua “vittima della scienza”, lo stesso Enrico Fermi che lo ritiene un genio. Numerose sono le testimonianze di cui si avvale Sciascia e scarsi i documenti che sigillano con l’esiguo numero l’impronta data fin da subito alle indagini: un evidente caso di suicidio, reso tangibile dalle stesse lettere lasciate dal fisico. In aggiunta a quanto detto, senza nulla svelare al lettore di questa breve e intensa e particolare esistenza, sia chiaro che il tutto è reso magnifico dall’acume di Sciascia, dal suo rigore intellettuale, dal suo profondo senso di giustizia, dal suo essere siciliano, dal sentimento umano che permette di avvicinare una figura enigmatica restituendogli un’identità umana, vera, viva e vicina nel suo essere eccezionale e nelle sue debolezze. Il ritratto offerto al lettore rimane impresso nella mente e offusca il mistero della scomparsa per restituire il senso di un’esistenza e insieme il ritratto di un’epoca complessa fatta di poteri forti e pericolosi, di menti eccelse e di altre sovraeccitate e malate, di un mondo della scienza onnipotente e senza limiti. Il volume è arricchito dal saggio “Uno strappo nel cielo di carta” di Lea Ritter Santini che amplia i riferimenti bibliografici citati dall’autore a sostegno della sua trattazione: “Vita di Galileo” di B. Brecht, i romanzi pirandelliani sulla frantumazione dell’Io , la citazione di una frase di Camus, l’episodio dell’ Ulisse dantesco e altri ancora. Il saggio aiuta inoltre a capire gli sviluppi vertiginosi della fisica che portarono all’uso sconsiderato della facoltà umana del capire collassata nella forza distruttrice della bomba atomica. Lo consiglio quindi anche a tutti gli appassionati di fisica che sapranno già circostanziare l’esistenza dello scomparso nel contesto scientifico a lui coevo, ponendolo quale anticipatore , premonitore e geniale studioso.
Profile Image for Mauro.
63 reviews17 followers
February 20, 2020
“Preparando dunque la propria scomparsa, organizzandola, calcolandola, crediamo baluginasse in Majorana - in contraddizione, in controparte, in contrappunto - la coscienza che i dati della sua breve vita, messi in relazione al mistero della sua scomparsa, potessero costituirsi in mito. La scelta - dinapparenza o reale - della «morte in acqua», è indicativa e ripetitiva di un mito: quello dell’Ulisse dantesco”.

Ettore Majorana, scienziato affermato del gruppo dei ragazzi di via Panisperna, scompare misteriosamente durante il ritorno a Napoli da un viaggio in Sicilia. Per gli inquirenti si tratta di suicidio; per famigliari ed amici si tratta di scomparsa. Sciascia, in questo breve saggio raccoglie le cronache, i documenti e le testimonianze legate a questa vicenda. L’impressione è quella di trovarsi davanti ad una grande parete su cui sono affisse immagini, articoli di giornale, rapporti della polizia, lettere, biglietti e che danno un quadro complessivo che lascia molti dubbi. D’altronde, quello che ne esce fuori, è la descrizione di un personaggio fuori dal comune, che non è esagerato definire un genio. Il suo carattere schivo lo rende refrattario al mondo accademico.p e sociale. Sciascia, oltre ad un’analisi basata su fatti, documenti e testimonianze, riprende i parallelismi con i personaggi pirandelliani Mattia Pascal e Vitangelo Moscarda. Alla luce di quello che viene raccolto, troppi elementi rendono ispiegabile e illugico il suicidio; troppi elementi rendono possibile una scomparsa volontaria pianificata fin nei minimi dettagli per farla apparire una morte.
Ho approcciato questo volumetto con grande curiosità e, nonostante non sia un appassionato del genere, la lettura è stata piacevole e interressante. Sciascia scava, oltre che tra documenti e testimonianze, nel profondo dell’animo inquieto di Majorana.
Profile Image for paper0r0ss0.
651 reviews57 followers
August 20, 2021
Nel '38, il fisico Ettore Majorana scompare nel nulla. Forse si e' trattato di un suicidio, forse di un volontario allontanamento, come sono propensi a credere famigliari di allora, e Sciascia poi. Perche' dunque? Perche' lui, genio assoluto, infinitamente superiore ai vari Fermi e colleghi, ha visto lontano. Ha previsto lo sbocco deleterio della ricerca sulla fisica nucleare e ne e' rimasto sconvolto. Il problema delle responsabilita etiche e morali del ricercatore verso la societa' tutta, lo avrebbe spinto a questo passo. Resta da giudicare, posto che sia attendibile la ricostruzione, la concezione "reazionaria" della ricerca scientifica, che Sciascia, attribuendola a Majorana, fa propria. La scienza risulta in ultima analisi un'arte luciferina, che non puo' portare che danni e morte all'uomo. Una luce malefica da rifuggire, nascondendosi ad essa e al mondo.
Profile Image for Barbaraw - su anobii aussi.
247 reviews34 followers
March 18, 2018
A metà fra saggio e romanzo d'inchiesta, in meno di ottanta pagine e con la sua inconfondibile scrittura, Sciascia ci racconta di etica e scienza, di un'epoca storica e dell'impossibilità della verità.
Me lo ha consigliato Pasolini, o meglio Abel Ferrara che nel sui film fa dire a PPP che "questo è un libro importante da leggere assolutamente..." .
Profile Image for Gattalucy.
380 reviews160 followers
August 27, 2017
Almeno uno!

Sciascia, utilizzando il carteggio che riguardò la scomparsa del celebre fisico siciliano, prova a sognare che fu lo spavento di fronte a quel che aveva “visto” nell'atomo, e nella sua energia distruttiva, che spinse Ettore Majorana a scomparire, probabilmente in un convento, e non a suicidarsi, come invece lasciò credere a tutti con scelte oculatamente meditate. Una scelta etica che non seppero fare altri fisici che, invece, consegnarono a Truman uomo “di senso comune” (non come Hitler!), che rappresentava il “senso comune” della democrazia americana, e che, come avrebbe fatto Hitler, avrebbe fatto esplodere le bombe disponibili, su città accuratamente, “scientificamente” scelte tra quelle raggiungibili di un paese nemico, città della cui totale distruzione si era potuto far calcolo (tra le raccomandazioni degli scienziati: che l'obiettivo fosse una zona del raggio di un miglio e di dense costruzioni; che ci fosse una percentuale alta di edifici in legno, che non avesse fino a quel momento subito bombardamenti, in modo da poter accertare con la massima precisione gli effetti di quello che sarebbe stato l'unico e il definitivo...)
Magari, Sciascia, magari. Almeno uno!
Profile Image for soulAdmitted.
290 reviews70 followers
March 19, 2018
Testo speculativo (!) sul mito della scienza e sul mito del mito della scienza che vela e cela la fantasia dell’umana indissolubilità: capriccio disintegrabile e scindibile, come, per l’appunto, le creature umane stesse. E come i nuclei degli atomi.

“E non è già un sogno di quel che l’uomo «era» l’ombra rimasta come stampata su qualche brandello di muro, a Hiroshima?”.
Profile Image for Maila.
46 reviews51 followers
May 10, 2019
Avevo dimenticato quanto fosse bella la scrittura di Sciascia! E le sue fin troppo ardite ipotesi sono, nonostante tutto, incredibilmente suggestive. Interessantissima la figura di Ettore Majorana, ne sono rimasta ammaliata.
Questo libro mi è piaciuto molto più di quel che mi aspettassi.
Voto: 4.5
Profile Image for Grazia.
504 reviews219 followers
August 3, 2017

"La scienza, come la poesia, si sa che sta ad un passo dalla follia"

Riporto un passaggio del commento di Gabril a questo romanzo perché così azzeccato che glielo rubo e lo faccio mio.

"Ettore Majorana era un uomo di consapevolezza, di lungimiranza, capace di ascolto di sè e di proiezione futura. Un uomo nato postumo." Un uomo che aveva compreso dove i suoi studi avrebbero portato l'umanità. E non era un bel luogo.
E quindi Ettore decide, con grandissimo coraggio, di sparire. Di allontanarsi per non nuocere.

E chissenefrega della fama. Chissenefrega del potere, dell'affermazione e del successo. Ci son dei confini che eticamente la scienza non può e non deve superare. E lui, l'uomo con uno sguardo che sapeva vedere quello che i contemporanei nemmeno intuivano, se ne accorge e si ferma.

Beh. Chapeau Ettore. E se non è stato proprio così che è successo, chapeau a Sciascia che ha saputo pensare che le cose fossero andate così.
Perchè così ci piace pensare.

Una nota di colore.
"Il 17 luglio, nella rubrica Chi l’ha visto? del più popolare settimanale italiano, La Domenica del Corriere , veniva fuori una piccola fotografia e una descrizione dello scomparso Ettore Majorana: Di anni 31, alto metri 1,70, snello, con capelli neri, occhi scuri, una lunga cicatrice sul dorso di una mano."

Leggevo e non ci potevo credere. Esisteva "Chi l'ha visto?" nel 1938. Mannaggia oh, neanche allora si poteva scomparire in pace!!!

Per fortuna che Sciascia pone il veto. Perché è bene che tutti, in questo mondo in cui domina il voyerismo, si sentano ancora "coinvolti, tenuti all'osservanza di un segreto"
Profile Image for Ivan.
361 reviews52 followers
November 24, 2018
"Noi siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni, circondata dal sonno è la nostra breve vita"...

"Sulla soglia, salutandoci il certosino domanda: -Ho dato risposta a tutti i vostri quesiti?- Dice proprio così: quesiti. Nell'incertezza del suo italiano o nella certezza del suo latino?
Ne abbiamo posti pochi, lui ne ha indovinati molti ed elusi. Ma rispondiamo che sì.
Ed è vero".
Profile Image for arcobaleno.
649 reviews163 followers
September 22, 2015
Un uomo pirandellianamente solo.
Il catanese Ettore Majorana ha contribuito a dar prestigio alla fisica italiana, quella che negli anni trenta ha raggiunto livelli mondiali grazie ad un gruppo di giovanissimi ricercatori che si riuniva intorno ad Enrico Fermi, nel laboratorio di via Panisperna dell’Università di Roma*.
Era un fisico teorico: lui non sperimentava ma pensava, formulava teorie, calcolava, scarabocchiava formule complicate su un pacchetto di sigarette, con una mente particolarmente viva, intelligentissima che gli permetteva di giungere facilmente alle conclusioni, prima di tutti gli altri.
La sua morte è rimasta avvolta nella nebbia e a questa misteriosa scomparsa, ad appena trentadue anni, si ispira Sciascia.
Il romanzo dà l’impressione di un resoconto, per l’essenzialità e la razionale linearità degli episodi riportati, ma nasconde in realtà una sottile e lucida visione della vita che affascina e soffoca.
Un romanzo assolutamente siciliano: Ettore Majorana è visto dal suo conterraneo Leonardo Sciascia attraverso la lente pirandelliana. L’uomo Majorana è considerato “strano” dagli amici, qui interpretato come “stranio”, “straniero”: in definitiva solo, isolato. La sua acutezza fuori dal comune gli avrebbe permesso di precorrere i tempi, di intravedere con anticipo il pericolo insito nelle ricerche in cui lui stesso era coinvolto; e i suoi occhi avrebbero chiaramente riflesso quello spavento proveniente da una manciata di atomi.
Caricato di angoscia, si sente in trappola in un mondo che pretende da lui un “ruolo” e si trova dunque a vivere un dramma umano, scientifico e morale che lo porta ad una soluzione: rifiutare quella realtà che solo lui (pre)vede e conosce, nascondendosi dietro alla follia, e infine scomparire.
Non si è mai saputo in quale modo avesse deciso di compiere l’ultimo passo, ma probabilmente già nell'architettura minuziosa della sua ideazione, come un gioco al limite dell’ambiguità, attraverso un disegno perfetto, avrebbe cercato di costruire per sé, giovane mente prodigiosa, il mito del rifiuto della scienza.

Conoscevo discretamente Ettore Majorana, un po’ meno Pirandello. Non avevo avuto occasione di incontrare Sciascia. Questa fusione di pensieri, tra scienza, letteratura, etica,… mi ha entusiasmato.
Eccellente il saggio finale Uno strappo nel cielo di carta di Lea Ritter Santini: una lettura critica che arricchisce e completa.

*Nel film “I ragazzi di via Panisperna” (1989), Gianni Amelio ne fa un buon ritratto.
Profile Image for pierlapo quimby.
501 reviews28 followers
March 23, 2018
Nuovi fatti in merito alla scomparsa di Majorana

Lungo il sentiero assolato, zuppo di sudore e stanco per la camminata, il ragazzo si siede a prendere fiato su una roccia. Dallo zaino tira fuori il gatorade e butta giù qualche sorsata.
Tra il fitto della boscaglia nota delle mura non troppo distanti, un casale oppure un convento o un monastero.
Forse può ricaricare la batteria del cellulare.
Si rimette in marcia e, giunto davanti all’enorme portone, bussa.
Gli apre un fraticello in sandali, un po’ male in arnese, ma dallo sguardo vivace: – buongiorno, si è forse perso?
– No no, passavo di qua e ho visto le mura, belle queste mura, sembrano vecchie, così mi sono detto: se ci sono delle mura forse c'è pure la corrente elettrica... ho la batteria del cellulare scarica. Non è che mi potete fare la cortesia...?
Il frate lo scruta per un istante, poi fa per richiudere il portone: – guardi che se cerca lo scienziato, lo studioso, casca male eh, qui non c’è nessuno a parte me e frate Igino. Arrivederci!
– Scienziato? quale scienziato?
– Andiamo, non mi faccia perder tempo, tutti uguali siete. Il fisico, ecco quale scienziato, quel Majorana, ogni tanto viene fin quassù qualcuno come lei e ci fa domande su quel Majorana.
– Maiorana? ma io non lo conosco questo Maiorana, non so nemmeno chi è, mi serve solo una presa per il cellulare… ecco, vedete? è completamente scarico, non s'accende più...
– Per favore, per favore, mi risparmi la sceneggiata. Tutti quelli che vengono a bussare a questo portone, gira e rigira, alla fine una cosa sola vogliono sapere: se quel Majorana si è mai visto da queste parti dopo il '38, dopo la scomparsa.
– Ma, vi giuro, io non…
– È colpa di Sciascia, da quando ha scritto quel libretto, una specie di reportage, questo è il risultato, mai che si possa stare in pace... fortuna che siete sempre meno, il ricordo va sparendo, del resto chi lo legge più Sciascia oggigiorno? Aveva certe idee! s'era messo in testa che Majorana si fosse ritirato in qualche luogo di preghiera, che avesse preferito abbandonare certe ricerche... forse s'era immaginato tutto quello che poi sarebbe accaduto, sa, l'energia nucleare, la bomba atomica e tutto il resto, e così aveva organizzato la sparizione, programmato tutto per benino, pure il biglietto d'addio... ma sono tutte chiacchiere, fandonie, invenzioni di scrittore! senta, se ha sete può riempire la sua borraccia a quella fonte vicino l'orto, ma ora se ne vada, la prego, frate Igino ha bisogno di cure, è l'ora dell'iniezione, mi faccia andare.
– Aspettate, aspettate! guardate che vi state a sbagliare, io nemmeno lo so chi è Sciaccia, Scascia... ma che nome è? chi lo conosce? ascoltate, io 'sti libri qua non li leggo mica, a me mi piacciono le riviste di computer, e di questo Maiorana non ne voglio sapere... se solo mi dite dove posso attaccare il telefonino almeno una mezz'oretta giuro che poi me ne vado!
– …
– …
– Ma allora lei non è venuto per Majorana...
- No...
- ...
- mmh...la batteria, diceva? entri, entri pure, deve esserci una presa qui all'ingresso. Che modello di cellulare ha? li legge gli mp3? la conosce Lady Gaga?
Profile Image for Sally68.
298 reviews32 followers
April 25, 2020
Quattro stelline e mezza...
Poche pagine piene di tanto!
La scrittura di Sciascia mi ha meravigliata, poche volte mio sono imbattuta in cosi tanta bellezza e pienezza.
Conoscere un pochino Ettore Majorana, uno scienziato, considerato una grande mente e poterne vedere i suo tratti schivi, solitari, le difficoltà di relazionarsi se non con chi, molto simile a lui. Probabilmente solo con il fisico Werner Heisenberg, premio nobel per la fisica nel 1932, Majorana riuscì ad instaurare un rapporto di amicizia, di empatia perche entrambi due menti uniche, per le quali la fisica era come l'aria e andava oltre lo studio e le formule.
"Con Heisenberg, il rapporto era del tutto diverso. E la ragione crediamo di intravederla, retrospettivamente nel fatto che Heisenberg viveva il problema della fisica, la sua ricerca di fisico, dentro un vasto e drammatico contesto di pensiero. Era, per dirla banalmente, un filosofo:"
La sua "preparata" scomparsa resta tutt'ora un mistero. Probabilmente aveva visto e capito che quanto scoperto la lui, prima dei suoi colleghi illustri, poteva cambiare per sempre il mondo e se mal gestito anche avere conseguenze devastanti.
" "In una manciata di polvere ti mostrerò lo spavento" dice il poeta. E questo spavento crediamo abbia visto Majorana in una manciata di atomi."
Profile Image for Utti.
511 reviews35 followers
October 18, 2018
La scienza è libera? La scienza è responsabile? La scienza insegue solo il sapere? O deve essere capire quali sono i pericoli che comporta? Sciascia si interroga su tutto questo, in maniera indiretta. Sceglie di raccontare uno dei misteri italiani, la scomparsa del grande scienziato Ettore Majorana. Ma non solo dal punto di vista prettamente biografico. Sciascia mette il germe del dubbio: che Majorana sapesse a che pericoli sarebbero andati incontro i fisici (Fermi e la bomba atomica)? Che per essere libero di non doversi piegare al potere avesse scelto di sparire?
Tutto rimane aperto, dubbio, lo stimolo al lettore e quello di riflettere, di chiedersi cosa sia giusto, quale sia il limite dell'etica.
Molto bello anche il saggio finale inserito a commento, le digressioni dello stesso Sciascia pirandelliane sulla rottura dell'apparenza.
Profile Image for Post Scriptum.
422 reviews120 followers
July 29, 2016
“ … i morti si trovano, sono i vivi che possono scomparire”
 
Le tracce di Ettore Majorana si perdono il 26 marzo del 1938.
Uomo schivo, critico, scontroso, fisico geniale - a dire di Fermi - della statura di Galilei e Newton, si era imbarcato la sera prima a Napoli, diretto a Palermo, dopo aver lasciato in albergo una lettera indirizzata ai familiari e averne spedita una a Carrelli, direttore dell’Istituto di Fisica.
A Carrelli, però, prima della lettera, arrivò un telegramma dello scienziato che lo esortava a non tener conto di quanto scritto.
Seguì un secondo messaggio stilato sulla carta intestata dell’Hotel Sole: “Caro Carrelli, Spero che ti siano arrivati insieme il telegramma e la lettera. Il mare mi ha rifiutato e ritornerò domani all’albergo Bologna, viaggiando forse con questo stesso foglio. Ho però intenzione di rinunziare all’insegnamento. Non mi prendere per una ragazza ibseniana perché il caso è differente. Sono a tua disposizione per ulteriori dettagli”.
Il giorno successivo si sarebbe imbarcato per tornare a Napoli. E qualcuno, a Napoli, lo avrebbe riconosciuto. Poi più nulla.
Sollecitato da Giovanni Gentile, il capo della polizia Arturo Bocchini aprì le indagini. Lo stesso Mussolini, dietro supplica della madre di Majorana e di Fermi, s’interessò al caso.
Si fecero varie congetture. Soprattutto sì parlò di suicidio. Ma Ettore aveva portato con sé il passaporto e tutto il denaro che possedeva. Perché lo avrebbe fatto? Erano gli anni della seconda guerra mondiale. Erano gli anni della “fissione nucleare”… Il mistero è fitto.
Leonardo Sciascia aveva una sua tesi. È qui, in questo breve e coinvolgente romanzo-inchiesta.
 
Sciascia dichiarò d’aver scritto questo racconto per indignazione dopo aver sentito un fisico parlare con entusiasmo e soddisfazione delle bombe che avevano distrutto Hiroshima e Nagasaki. “…i documenti aiutando a rendere probante l’immaginazione, avevo fatto di Majorana il simbolo dell’uomo di scienza che rifiuta di immettersi in quella prospettiva di morte cui altri, con disinvoltura a dir poco, si erano avviati”.
Profile Image for Ginny_1807.
375 reviews158 followers
September 11, 2013
“Chi conosce la storia dell’atomica, della bomba atomica, è in grado di fare questa semplice e penosa constatazione: che si comportarono liberamente, cioè da uomini liberi, gli scienziati che per condizioni oggettive non lo erano; e si comportarono da schiavi, e furono schiavi, coloro che invece godevano di una oggettiva condizione di libertà. Furono liberi coloro che non la fecero. Schiavi coloro che la fecero.”

Partendo dall’episodio di cronaca della misteriosa scomparsa, nel 1938, del fisico siciliano Ettore Majorana e attraverso l’analisi delle testimonianze e delle frammentarie notizie dell’epoca, Sciascia dà vita a un autentico capolavoro di rigore documentario e umana sensibilità.
Il ritratto che di Majorana scaturisce da queste pagine tratteggia la figura di un uomo schivo e tormentato che, scegliendo di sparire dalla scena secondo le modalità di un inestricabile mistero, si consegna al Mito.
Suicidio o fuga consapevole?
L’ipotesi di Sciascia, maturata nella straordinaria fusione di realtà e immaginazione, non perde mai di vista i dati concreti emersi dall’indagine e, grazie alle magnifiche doti letterarie dello scrittore, acquista i ritmi e i toni del giallo più avvincente.
Rifiuto della vita o rifiuto della scienza? Ovvero, gesto nevrotico e disperato o motivata decisione dovuta a ragioni etiche?
Lo scienziato dal genio assolutamente fuori del comune, che addirittura precorre intuitivamente gli esiti della ricerca scientifica più avanzata, non potrebbe forse averne previsto gli effetti devastanti, decidendo di abbandonare i suoi studi e la sua stessa vita?
A me piace pensare che Sciascia abbia visto giusto.
E che quella di Majorana sia stata una scelta non di morte, ma di libertà.
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Profile Image for Inertiatic85.
248 reviews10 followers
April 19, 2022
Non leggevo qualcosa di Leonardo Sciascia da cinque anni e mi ero un po' dimenticato quanto mi piacesse il suo stile. La storia del fisico Ettore Majorana e della sua scomparsa è terribilmente affascinante e Sciascia la racconta con la giusta lente indagatrice e quel po' di suspense che non guasta mai: analizza il periodo storico, i rapporti personali, parla filosoficamente dell'influenza che la scoperta della forza atomica poteva avere per un giovane fisico della generazione di Majorana, inoltre ci rende terribilmente curiosi di capire cos'è successo. Peccato solo per un finale così, un po' appeso, una storia troncata sul più bello, magari avrebbe potuto inventare un finale più elaborato, ma in fondo è un saggio e non un romanzo e poi non sarebbe stato giusto per uno scrittore che era anche un giornalista. E bisogna rassegnarsi al fatto che un finale questa vicenda non ce l'avrà mai. Oggi sappiamo - non poteva saperlo Sciascia - che molto probabilmente Majorana era ancora vivo negli anni '50 e si trovava in Sud America, ma come ci è arrivato? Cosa ha fatto negli anni della guerra? Cosa ne è stato di lui dopo quella parentesi venezuelana? Non importa, perché se Majorana ha scelto di sparire per sempre, qualunque fosse il suo motivo, noi lo dobbiamo solo rispettare.
Profile Image for Meltem Sağlam.
Author 1 book166 followers
January 14, 2024
Evvelce yüzeysel bilgi sahibi olduğum bir konuda yazılmış harika bir kitap. Her ne kadar polisiye roman gibi sunulmuş olsa da, bir gazete yazı dizisi şeklinde hazırlanmış, sonradan kitaba dönüştürülmüş bir metin.

Çok beğendim.
Profile Image for Roberto.
365 reviews41 followers
October 13, 2018
Eroe di umanità

Bello questo saggio, inchiesta, romanzo di Sciascia. Parla di scienza, storia, morale, umanità e solitudine. Genio e follia. E rinunce per la vita contro la distruzione che noi stessi possiamo e abbiamo creato.

Ne parla con la serietà della ricerca alle fonti, parlando coi congiunti di Fermi e Heisenberg, oltre a quelli di Majorana naturalmente, e studiando dopo 40 anni i documenti dell'inchiesta ufficiale, superficiale.

Lo fa con narrazione superba, parallela alle proprie sommesse valutazioni morali sulla scienza nel suo avvicinarsi inesorabile al punto di non ritorno, e che sente di condividere con lo scienziato illuminato.

Tra le ipotesi suggerite per questo importante mistero, dal suicidio al riparo oltre cortina, dal sudamerica alla rinuncia conventizia, privilegia questa, fino a visitarne la possibile cella. Una fine anonima e serena.

A tanti anni dalla scomparsa, Sciascia ci avvicina ad uno scienziato che, di fronte ad una visione di morte per mano di regimi abominevoli, rinuncia alla sua natura geniale diventando eroe di umanità.
Profile Image for DS25.
551 reviews15 followers
October 13, 2024
Scritto in modo mirabile, succintamente preciso per quanto riguarda la ricerca. Può essere considerato un saggio storico? Secondo me no, perché lo storico non avrebbe fatto le ultime ipotesi e non si sarebbe lanciato in alcuni strali pro o contro la società siciliana che Sciascia cercava di contribuire a cambiare.
Quindi resta un bellissimo esperimento, scritto in modo scioglievolissimo.
Profile Image for Juxhin Deliu.
235 reviews16 followers
September 27, 2018
Lungo, trascinante articolo sul mistero della vita e conseguente scomparsa del tormentato genio siculo, fautore di alcune intuizioni che saranno poi alla base della fisica moderna e dell'atomica in particolare. Pregno di pungente critica civile, Sciascia descrive Majorana come un personaggio pirandelliano nella sua fuga dalla realtà e il timore nell'affrontarla, anche sulla base di una funesta supposizione in merito alle sue precoci deduzioni sulla fissione (la quale sarà pochi anni dopo usata nella sua manifestazione più terribile, con Hiroshima e Nagasaki).
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