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Bellas mariposas

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«Sono sardo, sono italiano, sono anche europeo», ha scritto Sergio Atzeni. «Possiamo parlare di letteratura sarda? Dando risposta affermativa pretendiamo di essere una identità (i sardi) capace di esprimere una propria visione del mondo, sia pure in lingua importata. Niente di cui scandalizzarsi, il bulgaro ebreo Elias Canetti ha scritto in tedesco i suoi capolavori, intere etnie della Mitteleuropa hanno adottato a causa di svariate vicende storiche il tedesco come lingua di comunicazione letteraria, gli afroamericani di Martinica e Guadalupe esprimono l'identità creola in un francese che arricchisce, modifica e mette in crisi i dizionari d'oltralpe». Morto giovane, inghiottito dal mare della sua isola, dopo aver scritto alcuni racconti e tre romanzi, per Sergio Atzeni si potrebbe cercare una definizione raramente adeguata e difficile da usare nel piccolo mondo letterario italiano: uno scrittore etnico. Cioè, convinto che la letteratura sia la casa vera della lingua e della cultura, e che in essa un popolo conserva e dona contemporaneamente la propria identità, la rafforza mescolandola con le altre. Così, il sardo Atzeni scriveva in un italiano aggraziato da innesti di lingua sarda, storie giacenti nel fondo della cultura del suo popolo: ma arricchendole di metafore e sensi ulteriori, posteriori, presenti. Moderne epopee, rapide ma intrecciate di innumerevoli eventi e quadri, intorno a un eroe popolare emblematico ma brulicante di personaggi e caratteri. Di Atzeni, questo ultimo libro pubblica il primo e l'ultimo racconto: Il demonio è cane bianco, il primo, è una vecchia leggenda sarda, del diavolo che viene a conoscere un paesino; il secondo, Bellas mariposas, è una nuova leggenda sarda, di due ragazzine del melting pot umano di un quartiere popolare di Cagliari che in una giornata conoscono se stesse.

136 pages, Paperback

First published January 1, 1996

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About the author

Sergio Atzeni

48 books30 followers
Sergio Atzeni (Capoterra, 14 October 1952 – Carloforte, 6 September 1995) was a Sardinian writer.

Born in Capoterra, southern Sardinia, he moved to Cagliari where, as a journalist, he worked for some of the most important Sardinian newspapers. He also became a member of the PCI (Italian Communist Party), but later left the party, being disullusioned with politics. In 1986, he left Sardinia and travelled across Europe, but in the last part of his life he settled in Turin where he wrote his most important novels, including Il figlio di Bakunìn (Bakunin's Son), Passavamo sulla terra leggeri and Il quinto passo è l'addio. In 1995, he died in Carloforte while swimming in the sea during a holiday back in Sardinia.

All of Atzeni's works are set in Sardinia and were written in Italian. He experimented different techniques and styles across his novels. Most notably, he used a very original language that fused elegant literary Italian and the "patter" used by the working-class in Cagliari and Sardinia, where many words and sayings are borrowed from the Sardinian language. In this way Atzeni reproduces the immediacy of the spoken language in his novels. In some of his novels (e.g. Il quinto passo è l'addio and Bellas mariposas) he also used techniques akin to the "magic realism" style of many Southern American authors, where fantastic elements appear in the realistic setting.

Sergio Atzeni is considered, with Giulio Angioni and Salvatore Mannuzzu, one of the initiators of the so-called "Sardinian Literary Spring", the Sardinian narrative of today in the European arena, which followed the work of individual prominent figures such as Grazia Deledda, Giuseppe Dessì, Gavino Ledda, Salvatore Satta. Some of his novels have been translated in French, but only one, Il figlio di Bakunìn (Bakunin's Son), has been translated in English.

(from: http://en.wikipedia.org/wiki/Sergio_A... )

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3 (1%)
1 star
1 (<1%)
Displaying 1 - 12 of 12 reviews
Profile Image for Damiana.
384 reviews
June 19, 2016
Dopo aver letto, diverso tempo fa, "Passavamo sulla terra leggeri", e dopo aver visto il bellissimo film di Salvatore Mereu, finalmente sono riuscita a leggere anche questo libro. Nonostante le poche pagine ho voluto prendermi tutto il tempo di leggerlo e di amarlo.
Il romanzo è suddiviso in due parti: la prima, "Il demonio è cane bianco", racconta la leggenda di Luisu, bambino di dodici anni, di Araj, il suo cavallo bianco, e del loro viaggio. Da un mondo di strias e gianas, dove il bambino è cresciuto, passano a un deserto di duennas crudeli, alla città murata dei baroni, fino a giungere al mare dei sogni e dei miraggi; il secondo, che da il titolo al libro (ed è anche il mio preferito), racconta del mondo visto con gli occhi di una dodicenne scaltra e ingenua, cresciuta in un quartiere popolare di Cagliari dove l'ignoranza, la povertà e la voglia di riscatto della protagonista si mescolano in un racconto crudo e a tratti divertente.
Bellas Mariposas è un libro suggestivo e molto sardo, scritto per buona parte in un italiano mescolato al dialetto, con grande abilità da parte dell'autore, che è riuscito così a creare un linguaggio che più reale non si può!
Profile Image for Riccardo.
257 reviews10 followers
December 11, 2014
Proseguendo nella mia impresa di, prima o poi, leggere tutto Atzeni ho preso questo sia perch�� era sul bancone della libreria mentre pagavo, sia perch�� da poco �� uscito il film ispirato a Bellas Mariposas e volevo capire un po' di che trattasse.
Il primo racconto �� splendido, a quanto ho capito tratto da una leggenda sarda, scritto nello splendido stile che richiama molto il racconto orale, stile che solo Atzeni, tra gli scrittori che ho letto, riesce ad esprimere appieno. La storia inizia nel nulla e non finisce, ma leggerla �� comunque un piacere immenso.
Meno per Bellas mariposas, resoconto con vari intermezzi della giornata passata da una ragazzina della cr��me cagliaritana *ironia*. Anche qui incredibile la capacit�� di Atzeni di "scrivere la voce", ma trattandosi di un'incompiuta manca tutto un lavoro di rifinitura che probabilmente lo avrebbe reso molto migliore.
Profile Image for MissCaterina.
93 reviews
October 11, 2021
Due racconti. Bellas mariposas è semplicemente eccellente. Mi è piaciuto di gran lunga meno il primo, a cui di deve in definitiva il mio tre.
Profile Image for michi mls.
7 reviews
May 3, 2025
bellas mariposas un sacco particolare, molto ironico e originale
Profile Image for Consuelo Murgia.
Author 12 books57 followers
August 22, 2018
Sergio Atzeni (1952-1995) è stato uno scrittore sardo prematuramente scomparso a causa di un incidente in mare. Nato a Capoterra, nell’area metropolitana di Cagliari, ha lavorato come giornalista e traduttore letterario dal francese. Ha frequentato la facoltà di filosofia, abbandonandola però prima di terminare gli studi. Ha inoltre militato nel Partito Comunista Italiano come il padre.

Il volume “Bellas mariposas” (1996), edito postumo da Sellerio, contiene il primo e l’ultimo racconto dell’autore, rispettivamente “Il demonio è cane bianco” e “Bellas mariposas”. “Il demonio è cane bianco”, titolo originale “Araj dimoniu”, è un’antica leggenda sarda sull’apparizione del diavolo in un paesino, inizialmente pubblicata da Le Volpi Editrice nel 1984. La stesura di “Bellas mariposas” è invece avvenuta nell’estate del 1995, poco prima della morte dell’autore.

“Il demonio è cane bianco” è un racconto ambientato in un passato non ben definito, in cui coesistono cristianesimo e magia e il cui protagonista Luisu è un dodicenne dalle origini misteriose che si ritrova a salvare il suo paesino lasciandosi guidare da una voce. La mia opinione? Mi sarebbe piaciuto trovare scritto, non dico l’anno esatto, ma almeno il secolo in cui è ambientato questo racconto. Luisu poi, l’ho trovato insopportabile perché non è un vero eroe, sente una voce e inizia a correre, come un burattino privo di volontà. Ha più carattere l’avido e violento Giona Porcu di questo giovincello così manovrabile. E chi è il padre di Luisu? Ci viene detto solo che sua madre non era sposata e muore dandolo alla luce. Ok, ma questa creatura con chi l’ha generata? È stata violentata? Frequentava un uomo sposato? O forse Luisu è figlio di un miracolo?!

La dodicenne Caterina Frau è invece la voce narrante di "Bellas mariposas", un racconto senza virgole né punti. Caterina si esprime in modo spesso scurrile, mescolando inoltre l’italiano con il sardo, il che rende più difficoltosa la comprensione del testo, in mancanza di note esplicative.

Tutto inizia e finisce il 3 agosto, il giorno in cui Tonio decide di uccidere Gigi. Caterina è innamorata della vittima designata che vive nel suo stesso palazzo in uno squallido quartiere periferico a un’ora d’autobus dal centro di Cagliari.

“Bellas mariposas” è un racconto che, una volta superata l’ostica presenza non solo di isolati vocaboli ma anche di intere frasi in sardo (nel primo caso ho cercato il significato online, nel secondo sono passata oltre) risulta estremamente scorrevole e avvincente grazie ai numerosi scabrosi pettegolezzi di vicinato che stimolano la morbosità del lettore. P.S. Si consiglia all’editore di aggiungere un glossario, visto che non tutti conosciamo il sardo, senza poi contare il fatto che non ne esiste una sola variante.

Dal racconto di Atzeni è stato tratto anche l’omonimo film di Salvatore Mereu del 2012 ed è stata proprio la visione di alcuni spezzoni di questo lungometraggio mentre facevo zapping a invogliarmi ad acquistare il libro ben tre anni fa. Finalmente l’ho letto.
Profile Image for Valerio Pastore.
401 reviews1 follower
September 19, 2024
Ma quanto è BELLO!
Un pezzo monumentale di moderna cultura sarda, che nella prima parte affonda le radici nell'antico, nelle tradizioni, nella magia e nello stupore. La prima parte è un viaggio di formazione e la scoperta di entità trascuratissime nella letteratura italiana. Ed è sicuramente il più meritevole, una storia continua fatta di episodi in cui spazio e tempo si confondono fino all'immutabile mare...
La seconda parte dispiega la maestra dell'autore nel prendere quello che sarebbe stato un raccontino di quotidianità, di squallore, una semplice descrizione di eventi, e trasformarlo in una sequenza a mitraglia di osservazioni in prima persona, nella testa di una ragazza disincantata, ma pure ribelle nel senso più felice del termine, cinica ma tenera. Complessa e capace di dire tanto in paragrafi di massimo cinque righe.
Chapeau!
Profile Image for Michele Corona.
17 reviews
July 27, 2025
Il primo racconto è partito bene, ma non ho particolarmente apprezzato lo sviluppo, per quanto lo stile di Atzeni sia molto efficace e piacevole. Per certi versi mi ha ricordato il viaggio del "Piccolo principe", per altri "Accabadora". Un po' sconclusionato, da amaro in bocca.
"Bellas mariposas" invece ha colpito nel segno. Mi aspettavo un prodotto totalmente diverso, invece arriva forte come un pugno in pancia. Il palazzo, il quartiere, la città visti con gli occhi e raccontati con le parole di Caterina sono espressione del disagio e del degrado. Non mancano elementi iperbolici e comici che mi hanno riportato a "Bar Sport" di Stefano Benni.
Illuminante
Profile Image for Bakis.
151 reviews14 followers
July 14, 2022
Il racconto "bellas mariposas" è un turbine di immagini degradate, volgari, un po' puzzolenti.
Ma delicate e magiche.
Bellobellobellobello.
Profile Image for Karenina.
135 reviews105 followers
November 15, 2010
Due racconti scritti a parecchi anni di distanza e anche per questo molto diversi fra loro:

il primo sembra uscito da una raccolta di Gogol con la Sardegna al posto dell'Ucraina - ambientazione antica e atmosfera magica, sicuramente congeniale all'autore ***

il secondo, che dà il titolo al volume, cambia completamente registro, sia nella lingua molto più asciutta e scarna, contemporanea nonostante i numerosi inserti in sardo, sia nel tema: un quartiere degradato di Cagliari raccontato da una ragazzina; non sapremo mai se questa sarebbe stata la strada percorsa da Atzeni o solo un esperimento letterario.. io lo preferisco di gran lunga quando racconta mondi incantati piuttosto che questo squallore, costringendo la sua scrittura in un condominio.
Molto efficace la chiusa sulle farfalle/mariposas in un ambiente che richiama piuttosto gli scarafaggi.

Profile Image for Gabriella.
134 reviews1 follower
December 27, 2015
Atzeni riesce a narrare la storia di due giovani ragazze, appunto Mariposas, che in sardo significa farfalla. La storia è ambientata in un solo giorno, il che fa pensare molto allo scrittore Joyce, ma qui la storia non è solo introspezione ma anche dialoghi e narrazioni di un piccolo quartiere di Cagliari dove regna la povertà e l'ignoranza.
La storia quasi comica è un avvicendarsi di colpi di scena
Profile Image for Lauracio.
53 reviews17 followers
November 26, 2014
Ho dato solo tre stella perchè non sono riuscita a entrare nel primo racconto, ma Bellas Mariposas è un gran racconto.
Displaying 1 - 12 of 12 reviews

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