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Propizio è avere ove recarsi

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«Propizio è avere ove recarsi» è una delle risposte che dà "I Ching" a chi lo interroga. E così, più di una volta nella sua vita, Emmanuel Carrère è partito per recarsi in qualche luogo. Si è lanciato sulle tracce di Dracula in Romania dopo la caduta di Ceauşescu; ha trascorso quattro giorni a Davos durante un Forum economico; è andato negli Stati Uniti a cercare il fantomatico Dice Man (l’uomo che sosteneva di aver preso tutte le decisioni della sua vita lanciando i dadi). In questo volume ha riunito gli articoli che ne ha tratto – ma non solo: ci sono resoconti di processi clamorosi, cronache erotiche, un incontro con Catherine Deneuve, la vita di Alan Turing, prefazioni a libri molto amati, progetti di film.

429 pages, Kindle Edition

First published February 11, 2016

79 people are currently reading
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About the author

Emmanuel Carrère

69 books3,231 followers
Emmanuel Carrère is a French author, screenwriter, and director. He is the son of Louis Carrère d'Encausse and French historian Hélène Carrère d'Encausse.

Carrère studied at the Institut d'Études Politiques de Paris (better known as Sciences Po). Much of his writing, both fiction and nonfiction, centers around the primary themes of the interrogation of identity, the development of illusion, and the direction of reality. Several of his books have been made into films; in 2005, he personally directed the film adaptation of his novel La Moustache. He was the president of the jury of the book Inter 2003.

(Wikipedia)

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Displaying 1 - 30 of 54 reviews
Profile Image for Come Musica.
2,063 reviews627 followers
April 19, 2017
Partiamo dal titolo "Propizio è avere ove recarsi": è la sentenza dell'esagramma 57 dell'I ching. Se non sapete cosa sia, ve lo consiglio. È un metodo antichissimo cinese divinatorio che bisogna usare con moderazione.
Recita così l'esagramma 57

"Sunn è uno degli otto segni doppi. È la figlia primogenita, ha come immagine il vento o il legno, come qualità la mitezza, la quale però penetra come il vento, o come il legno con le sue radici.
L'oscuro, che di per sè è rigido ed immobile, viene dissolto dal principio chiaro che penetra, al quale si sottomette in mitezza. Nella natura esso è il vento, che disperde le nubi accumulate e crea serena chiarezza nel cielo. Nella vita umana è la penetrante chiarezza del giudizio, che annienta ogni recondito pensiero oscuro. Nella vita della comunità è il potente influsso d'una ragguardevole personalità, la quale svela e disperde ogni trama tenebrosa."

E in questo esagramma si può racchiudere tutto il libro. Non è un romanzo, è una raccolta di articoli che Carrère ha scritto negli anni e che hanno a che fare con la "penetrante chiarezza del giudizio."

C'è tutto Carrère, l'uomo, lo scrittore, il giornalista, lo scenografo: lui con i suoi vizi, le sue ambizioni, le sue debolezze. E poi ci sono le persone che in qualche modo lo hanno segnato o gli hanno permesso di avere una "penetrante chiarezza del giudizio."

Ho dato 3,5 stelle, che poi ho approssimato a 4, perché, per me, è impossibile dare 3 a Carrère.

Questo è lo storify della lettura su Twitter.

https://twitter.com/comemusica/status...
Profile Image for cristina c.
58 reviews96 followers
August 29, 2017
Un laboratorio di scrittura da cui Carrère estrarrà temi per romanzi, articoli, saggi. Alcuni sono il fermento da cui nasceranno poi le sue opere migliori come l'Avversario o Limonov, altri sembrano più scarti di bottega.
Sembra impossibile ma a tratti l'autore è ancora più irritante del solito e ancora più narciso come quando, nel corso della collaborazione con una rivista femminile, informerà un mese dopo l'altro le lettrici sul procedere delle sue vicende erotico-sentimentali.
Appuntamenti al buio, litigi e riappacificazioni amorose, rapporti fra ex, nulla viene risparmiato alla pazienza delle lettrici finché, dopo una descrizione troppo prosaica e minuziosa delle proprie pratiche amorose, Carrère viene informato che il rapporto di collaborazione con la rivista è terminato. Tanto ne ero comunque stanco, commenterà lui. Anche noi.
Profile Image for Antonio.
199 reviews
October 10, 2019
Chi conosce Carrère sa bene quanto non siano possibili, nel suo caso, mezze misure: o lo si ama o lo si odia. Il suo modo di miscelare cronaca, saggistica, autobiografia a tratti appare stucchevole ma è innegabile quanto sia coinvolgente se ci si abbandona al suo gioco. Perché questo libro non rappresenta un viatico alla sua produzione? Prima di tutto perché rappresenta la quintessenza di questo suo atteggiamento, ad ogni pagina. E poi perché inevitabilmente finisce per essere auto-referenziale e ripetitivo. Per chi conosce l’intera sua produzione recente ogni tanto uno sbadiglio, per chi deve farsene un’idea un palese spoilerare a manetta. Ci sono però dei gioiellini: il discorso pronunciato a Firenze per il conferimento del Premio Von Rezzori (lo trovate anche sul sito del medesimo festival), gli articoli sulla Romania, sulle cronache giudiziarie che sono davvero magistrali, l’intervista alla Deneuve che è uno stupendo ritratto della grande attrice francese, le osservazioni critiche su alcuni singolari libri da noi sono usciti presso Adelphi e Marcos y Marcos, e che meritano assolutamente di essere conosciuti.
Profile Image for Gabriel Miranda.
150 reviews20 followers
February 14, 2019
Conviene tener un sitio adonde ir no es un libro de ficción. Es periodismo narrativo, puro y duro. Reúne 33 artículos firmados y publicados por Carrére en publicaciones diversas. La mayoría son textos a pedido y varios de ellos estrechamente vinculados con su obra publicada de novelas de no ficción. En esos casos se puede hablar de versiones, o apuntes en paralelo, de historias que ya conocen sus seguidores: dos relatos refieren al caso Romand (El adversario), hay un perfil sobre Limonov y varias crónicas sobre la obsesión rusa de Carrére, la obsesión con la obra de Philip K. Dick, la película que filmó en Siberia, la historia del húngaro perdido en una cárcel soviética y los días trágicos en el tsunami de Sri Lanka (De vidas ajenas). Esa zona del libro, algo así como la mitad en términos cuantitativos, supone momentos de alta factura narrativa y en su mayoría autoficcionales, que sorprenderán y deslumbrarán al neófito pero pueden producir en el habitual lector de Carrére la sensación de "más de lo mismo".
La otra mitad, desconocida casi totalmente para lectores en español, la que no tiene relación con su producción literaria (con las excepciones de artículos sobre sus gustos como lector entre los que cuenta los dos meses que pasó leyendo a Balzac o la memorable carta pública a su amigo Renaud Camus), tiene momentos deslumbrantes de su oficio como periodista. Hay algo en común en estos trabajos de Carrére, y es que todos suceden en sitios de alto exotismo y contenido simbólico: el reportaje anticapitalista sobre Davos (y las comparaciones que hace con el festival de Cannes), las crónicas de los días que vivió en Rumania poco después de la caída de Ceausescu, o el notable artículo ambientado en San Francisco sobre la documentalista Darcy Padilla. Hay una maravilla al final del libro, un largo texto titulado "En busca del hombre de los dados", que son ni más ni menos que las investigaciones personales de Carrére sobre Luke Rhineheart, protagonista de la novela The man dice, un psiquiatra de los años 60 que empieza a experimentar la posibilidad de una vida aleatoria, dejando la toma de decisiones a una simple tirada de dados.
Profile Image for Titti Scimè.
135 reviews9 followers
August 4, 2020
Un serie di scritti, articoli et similia che non fa altro che confermare il mio sconfinato amore per questo grandissimo, unico autore. Molti si lamentano della sua "autoreferenzialità", che è proprio ciò che mi piace più del suo stile, se così non fosse non sarebbe Carrère, o lo si ama o lo si odia. Consigliato a tutti quelli che come me hanno letto e amato anche altro dello stesso autore, troverete tantissimi riferimenti, e da sempre un certo piacere sentirsi scovarli e comprenderli.
Profile Image for Emanuela.
Author 4 books82 followers
April 25, 2017
Dell'autore ho letto "Limonov" che mi era molto piaciuto. Questo è una raccolta di articoli che assomiglia a un backstage degli altri romanzi di Carrère, dove si raccontano, per emozioni e situazioni, altri particolari non presenti nelle narrazioni principali.
Il libro è gradevole proprio perché è scritto bene, ricco di incontri, viaggi ed analisi delle diverse società in cui vivono i protagonisti.
Forse si apprezzerebbe di più se si fossero letti anche gli altri libri. In ogni caso questa è anche una lettura istruttiva.
Profile Image for Frabe.
1,196 reviews56 followers
August 9, 2017
Di tutto un po': articoli, prefazioni, brevi saggi, assemblati a forza con un'operazione editoriale molto discutibile. A me fu regalato... ma è adatto ai patiti di Carrère, pronti a leggere anche la sua lista della spesa.
49 reviews3,378 followers
Read
August 28, 2021
una raccolta di prefazioni di altri libri, racconti e articoli pubblicati da Carrère negli anni. Scritto benissimo, anche se bisogna avere alcuni riferimenti di suoi libri precedenti per capire certe storie
Profile Image for Anfri Bogart.
129 reviews14 followers
September 16, 2017
E' una raccolta di articoli e prefazioni, per cui lo consiglio agli estimatori di questo scrittore oppure a chi vuole farsi un'idea di cosa e come scrive Carrère.
Pieno di spunti di lettura, è uno di quei libri che parlano di altri libri.
Qua e là Carrère tocca l'argomento che evidentemente molti gli rimproverano, cioè di essere un narratore troppo ingombrante. Lo so, risponde, lo faccio apposta ed è il mio modo di intendere la letteratura: dato che non esiste il narratore imparziale e oggettivo, tanto vale buttarsi dentro l'opera e farne parte, come in certi film o opere teatrali dove entrano in scena anche macchinisti costumisti microfonisti e regista, insomma svelare il mestiere che c'è dietro l'opera d'arte. Possiamo dire che è uno scrittore postmoderno?
Questo libro parla molto anche di persone, Carrère è un grande curioso degli altri, le vicende umane altrui lo intrigano e lo coinvolgono totalmente. Questa sua inclinazione ha fatto sì che da molti anni Carrère non scriva un vero e proprio romanzo, diventando un autore di non-fiction (molto romanzata in verità).
Profile Image for Romain.
934 reviews58 followers
January 22, 2025
Ce livre est un recueil d’articles très variés qui pourraient former un tout comme le souligne la quatrième de couverture.
Le tout peut se lire aussi comme une sorte d’autobiographie.

C’est très vrai, cette mosaïque brosse un portrait représentatif d’ Emmanuel Carrère. On y retrouve ses sujets de prédilection, la littérature, la Russie, ses livres sur Philip K. Dick, Limonov ou encore Jean-Claude Romand, l’affirmation du “Je” dans ses écrits de non-fiction qui sont devenus au fil du temps sa signature – et je vous laisse découvrir la suite. Voici par exemple ce qu’il dit au sujet de l’écriture de De sang froid dans son texte Capote, Romand et moi.
Et je pense que cette histoire-là, celle des relations de Capote avec ses personnages, il ne l’a pas seulement gommée du livre pour des raisons esthétiques, parnassiennes, parce que le “je” lui semblait haïssable, mais aussi parce qu’elle était trop atroce pour lui, et au bout du compte inavouable.

Je pense l’avoir déjà dit, mais il a un tel talent qu’il peut rendre passionnant le sujet le plus ennuyeux. C’est un formidable écrivain – sans nul doute l’un des plus grands écrivains français contemporains –, d’une élégance rare. Ce livre fonctionne un peu comme un nuancier qui donnera forcément envie de lire ou de relire tout ou partie de son oeuvre – mais aussi de découvrir d’autres auteurs et d’autres ouvrages puisqu’il en cite beaucoup. Des textes de ce niveau sont rares, alors ne boudons pas notre plaisir.

Également publié sur mon blog.
219 reviews4 followers
April 8, 2016
Livre fabuleux de Emmanuel Carrère que je rechigne à finir (il me reste deux chapitres) car je sais alors que je ne le rencontrerai plus tous les jours et que je n'aurai plus ce moment privilégié avec lui.
C'est un livre qu'on peut aussi bien lire en suivant l'ordre chronologique aussi bien qu'en piochant un chapitre par ci par là.
Toujours aussi bien écrit et passionnant: on suit une fois de plus la démarche intellectuelle et la vie de Emmanuel Carrère. Ce livre m'a donné envie de lire d'autres livres (pas de lui mais d'auteurs qu'il affectionne).
Profile Image for Luca.
278 reviews1 follower
August 9, 2021
El Carrère periodista, también fenomenal. Destacaría los siguientes artículos:

La vida abreviada de Alan Turing
Dos meses leyendo a Balzac
Philip K. Dick
El caballero sueco, de Leo Perutz
El invisible
Cómo eché a perder por completo mi entrevista con Catherine Deneuve
Los que susurran, de Orlando Figes
La voz de Déon
Carta a Renaud Camus
Cuatro días en Davos
El periodista y el asesino, de Janet Malcolm
El parecido
En busca del hombre de los dados
Profile Image for Caroline.
311 reviews11 followers
August 22, 2016
Grand plaisir de lecture, parfois jubilatoire (avec quelques moments d'ennui aussi: le texte "L'homme invisible"). Quand les propos et le style d'un auteur rejoignent le lecteur dans ses intérêts et sa sensibilité. J'adore la présence de Carrère dans ses textes, comment il s'y observe. Je le trouve très séduisant à cet égard.
Profile Image for Monica De giudici.
302 reviews16 followers
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October 19, 2021
Che titolo dare a un insieme così vario di scritti, tra piccoli reportage, pezzi destinati a un giornale Italiano (spoiler: flair), idee per film, prefazioni a libri?

Carrère, nel dubbio, ha interrogato l'i-ching in merito e la risposta è stata perfetta, letteralmente così com' era, senza bisogno di interpretazioni: "Propizio è avere ove recarsi".


Lo scrittore infatti pare abbia sempre ben chiaro dove recarsi, e ovunque si rechi - Russia, Davos, Romania, Stati Uniti - trova sempre spunti interessanti per scrivere... A prescindere dal tema, perché Carrère ha una di quelle voci così forti da riuscire a creare interesse per qualsiasi cosa.


Se volete farvi un giretto nella vita da scrittore di Carrère fino ad oggi trovate pane per i vostri denti, soprattutto se avete già letto molto, o tutto della sua opera. Alcuni di questi testi riportano, per qualche pagina, in po' in tutti i suoi libri, da "I Baffi", a "Vite che non sono la mia", "L'avversario", "Il Regno" etc... E addirittura "Yoga" che è stato scritto dopo!


Inoltre, tra i miei pezzi preferiti ci sono:


"La vita di Julie", che a San Francisco, negli anni 90, bazzicava all'hotel Ambassador, sede distaccata dell'ospedale per gli ammalati di Aids, dove conosce la fotografa Darcy Padilla, che finirà per seguirla e fotografarla per 18 anni.


"Alla ricerca dell'uomo dei dadi", avete letto il libro di Rhinehart no? Se no correte a recuperarlo. Carrère l'ha incontrato... Esiste. Circa.


"Capote, Romand ed io" che mette in relazione i due scrittori e i fatti di cronaca di cui hanno parlato nei loro romanzi e 


"Somiglianza" in cui si esamina il concetto di somiglianza e ritratto nella pittura, nel cinema e nella letteratura.


Insomma, forse un libro per grandi fan, forse un libro di un gran narciso... Ma riserva delle belle perle!
Profile Image for Pablo E.
481 reviews24 followers
November 16, 2023
Quienes sean fanáticos de Carrere podrán encontrar en esta recopilación de 33 ensayos periodísticos escritos entre 1990 y 2015 el génesis de muchas de sus obras emblemáticas, tanto en el los personajes centrales como en las motivaciones y narraciones anecdóticas que se cuentan dentro de ellas (“Limonov”, “El Reino”, “Una novela rusa”, al menos). Por eso, “Conviene tener un sitio adonde ir” debe leerse con cuidado. Superada dicha advertencia, podemos encontrar en el resto de los ensayos a Carrere en plenitud, un Carrere capaz de convencernos con relatos con los cuales tendríamos a priori pocas conexiones, obsesivo hasta llegar a la perfección en ciertas temáticas, y un referente en lo que a incomodidad, pasión y provocación se refiere. Mis 3 relatos favoritos fueron el de la muerte de la niña en el tsunami del sudeste asíatico (“La muerte en Sri Lanka”), el fallecimiento de su cuñada (“Habitación 304…”) y el vínculo de la fotógrafa con una drogadicta a quien ha fotografiado por años (“La vida de Julie”).

“El desamor es la cosa más terrible del mundo, el momento en que el otro deja de amarte y en que sabes que es inapelable, inmisericorde, que ya no eres nada, que no existes ya en su mirada ni en la tierra y ni siquiera en la mirada de Dios, si crees en Dios. Es lo que más teme todo el mundo en la vida, estamos dispuestos a hacer cualquier cosa por evitarlo o postergarlo porque fatalmente sucede algún día (...) y que el papel del que ya no ama no es siquiera más envidiable que el de quien ya no es amado”.
Profile Image for Engi.
229 reviews283 followers
December 11, 2025
Dicono che questo libro sia perfetto per due categorie di persone: chi ha letto tutti i libri di Carrère e chi non ne ha letto nemmeno uno.

Io faccio parte della prima categoria (quasi, me ne mancano pochi per fare tombola), ma se facessi parte della seconda non sono così convinta che questa raccolta di saggi e articoli sia un buon punto di partenza. La caratteristica principale delle opere di Carrère infatti è il loro citazionismo: a un certo punto (da L'avversario, nello specifico) l'autore ha deciso che non stava più scrivendo un libro autoconclusivo ma solo il tassello del puzzle che è la sua bibliografia. Da quel momento è iniziato un gioco di rimandi, smentite e approfondimenti che è arrivato fino a Yoga (ad ora, vedremo con Kolkhoze).

Tanti degli scritti qui contenuti sono l'embrione di opere che si sono sviluppate in seguito per diventate capolavori (come L'avversario, Vite che non sono la mia e il mio preferito, Il regno) e di conseguenza gli argomenti sono poliedrici a dir poco: si passa dai racconti delle sue avventure amorose al resoconto degli ultimi giorni di una madre malata di cancro, non sai mai di cosa parlerà il capitolo successivo.
Ho molto apprezzato le recensioni di altri libri (in un certo senso questo è un libro sui libri e sulla scrittura) e la varietà dei formati (dall'articolo di giornale al reportage sul campo) ha attribuito alla mia lettura un ritmo molto peculiare.

Da regalare a Natale ai superfan di Carrère, per forza.
Profile Image for Livietta.
490 reviews69 followers
Read
May 6, 2025
Propizio è avere ove recarsi è il bignami di Carrère. Contiene brevi saggi, articoli, pre/post fazioni a libri, racconti della genesi di quelli che sono ritenuti i suoi capolavori.
L'ho letto volentieri? Decisamente sì. Lo consiglierei a qualcuno che ha letto giusto l'avversario e forse V13? Decisamente no.
Un volume per chi, tra quelli che odiano e quelli che lo amano, si piazzano decisamente nella seconda fazione, quelli che adorano il suo egocentrismo e la sua egoreferenzialità e che apprezzano la sua curiosità e il suo profondo interesse per la follia russa. Per loro, un libro da tenere a portata di mano per ogni evenienza: perché il bisogno di leggere Carrère può arrivare improvviso.
Profile Image for Maxime.
38 reviews3 followers
June 1, 2020
Recueil d'articles et réflexions, dont certains menèrent à des romans. Écriture fluide, pas sans humour ni nostalgie, le tout aurait bénéficie d'un passage à la case édition, beaucoup d'articles se répètent, parfois les mêmes phrases reviennent presque mot pour mot. L'ouvrage reste divertissant.
Profile Image for Leonel D'Agostino.
1 review4 followers
February 2, 2021
Un libro innecesario en la bibliografía de Carrère. Parece uno de esos desganados discos en vivo que las bandas sacaban para cumplir un contrato con una discográfica.
Profile Image for Federico.
103 reviews13 followers
May 2, 2024
Ça c’est le carrère que j’aime
Profile Image for Chik67.
240 reviews
October 2, 2017
Nei confronti di ciò che scrive Carrere ho sensazioni ambigue. Da un lato trovo la sua scelta di temi sempre interessante, il suo modo di mischiare fiction e autofiction estremamente intrigante, i suoi approfondimenti spesso non banali. Ma, al dunque, mi capita con una certa frequenza di avere la sensazione che in me la sua scrittura susciti molte attese e quasi mai riesca a restare all'altezza delle attese che crea.
Nell'attesa di leggere altri suoi libri, cosa che certamente farò, mi resta il dubbio, allora, che questa raccolta di saggi e articoli pubblicati, cosa che altri giustamente potrebbero giudicare come un raschiamento del fondo del barile atto a pubblicare un libro, per me potrebbe pure restare la cosa migliore che io abbia mai letto di Carrere. Perchè qua, programmaticamente, le attese possono solo essere create, mai verificate. Quindi lo scopo di incuriosirmi e affascinarmi è pienamente raggiunto.
Starà a i libri, poi (casomai), deludermi.
Profile Image for Ángel.
296 reviews7 followers
September 8, 2022
Desde "L'adversaire" leí todo lo que cayó en mis manos de Emmanuel Carrère (es una manera de hablar, compré todo lo que publicó). "Limonov" me encantó y lo recomendé a muchos a mi alrededor (no siempre con éxito). "Un roman russe", "D'autres vies que la mienne", incluso "Le royaume", todos me encantaron.
Es una verdadera delicia leer todo lo que escribe Emmanuel Carrère. Seguramente tiene que ver en ello su pasión por los temas que trata.

En esta ocasión una recopilación de artículos publicados en diferentes revistas sobre los magníficos libros que ha escrito y sobre los libros que le apasionan: "L'affaire Romand" ("L'adversaire"), verdadera pasión por Rusia ("Limonov", "Un roman russe").

Un libro que se lee como si fuera una novela, sobre todo si se conoce su obra. Además da ideas para nuevas lecturas.
163 reviews5 followers
October 16, 2016
Collection de chroniques traitant de différents sujets (faits divers, littérature, actualités...) Il est avantageux d'avoir où aller est une sorte d'autobiographie littéraire du travail de Carrère en tant que journaliste, puis auteur.

L'intérêt des reportages est variable selon le sujet, certaines interpellent plus que d'autres (Vie abrégée d'Alan Turing, Neuf chroniques pour un magazine italien, La mort au Sri Lanka...). Il est avantageux d'avoir où aller présenté sous la forme de chroniques permet une lecture agréable en sélectionnant un article selon son humeur.
Profile Image for Macqueron.
1,031 reviews14 followers
January 4, 2021
Un recueil d’articles de Carrère, où l’on retrouve tout ce qui a fait son oeuvre jusqu’à cette date (en non-fiction: affaire Romand, tsunami, Limonov, Kotelnitch, la religion, mais aussi dans ses débuts en fiction: hasard, questionnement du réel, Claude Miller, littérature, cinéma). C’est très varié, il émane une grande curiosité, mais l’ensemble reste homogène grâce à l’omniprésence de l’auteur lui-même. Il nous fait rire, pleurer, nous agace, nous émerveille. Du grand Carrère!
Profile Image for Javier Gil Jaime.
422 reviews50 followers
January 17, 2019
Una delicada forma de escribir, inteligente, aguda, precisa. Emmanuel Carrère reune aquí algunos de sus mejores artículos, reseñas, reflexiones siempre con un estilo elegante y sincero.
64 reviews
August 24, 2025
Recueil de chroniques, articles, projets de scénarios, préfaces de livres et autres divers textes écrits par Emmanuel Carrère, de 1990 à 2015. Avant toute chose et par-dessus tout le reste, j'ai adoré le style très fluide mais élégant d'Emmanuel Carrère, un vrai plaisir à lire. C'est souvent érudit, d'un point de vue littéraire (beaucoup de références à des auteurs/romans) mais aussi historico/géo-politique (principalement concernant l'ex-URSS/la Russie). Ça ne m'a globalement pas gênée (j'ai juste sauté quelques chapitres qui m'intéressaient moins comme celui sur Limonov), car Carrère est très "pédagogue" dans sa façon d'écrire. De mon point de vue, il y a un juste équilibre entre accessibilité et érudition. J'ai aimé le fait que ces différents textes couvrent une longue période de la vie de l'auteur (25 ans) et qu'ils nous permettent de tracer son portrait ; d'ailleurs lui-même revient, commente ses précédents textes, nous informe de l'évolution de sa vie personnelle et de son point de vue... il y a un recul de la part de l'auteur, un côté "méta" que j'ai trouvé original. Carrère est définitivement doué pour raconter la vie des autres, pour tracer des portraits vivants et sensibles des gens qu'il a côtoyés. J'ai aimé, entre autres, son récit de l'affaire Romand (qu'il reprendra dans "L'Adversaire"), ses portraits de Philip K. Dick, d'Alan Turing, de Luke Rhinehart, de Michel Déon, mais aussi les quatre jours trépidants passés au forum de Davos. Les récits se déroulant en Roumanie ou en Russie dans les années 1990 m'ont moins parlé car un peu remplis de détails politiques qui m'échappent. Certains récits m'ont aussi touchée car ils sont très intimes, ayant trait à des événements personnels de l'auteur liés au sexe, à la mort, au deuil, à la séparation. J'ai trouvé très intéressante la façon qu'a Carrère de "s'exhiber", de parler de lui dans ce recueil, que ce soit par les réflexions qu'il déroule, ou par le choix même, l'agencement de ces différents récits, qui sont autant de pièces d'un puzzle de lui-même qu'il a soigneusement constitué.
Enfin, c'était très intéressant de lire ces textes écrits dans les années 90-2000 et qui nous replongent dans une certaine époque avec ses pratiques quotidiennes (usage des lettres/téléphones, importance des journaux/médias qui diffère d'aujourd'hui), mais aussi ses mœurs amoureuses et sexuelles ; Emmanuel Carrère a été, d'après ces récits, un grand séducteur, il en parle très ouvertement ; il y a parfois quelques tournures, termes employés qui nous indiquent que nous sommes encore à l'ère pré-#MeToo.
Profile Image for Jorge Obed Guevara Tirado.
102 reviews1 follower
December 30, 2022
De esos libros que no llegan a ser muy largos pero tampoco tan cortos, al ser una recopilación de artículos y crónicas periodísticas resulta fácil de digerir en casi su totalidad (A excepción de los artículos que hablan sobre política Rusa). Me gusta ver la versatilidad de Carrere en el ámbito artístico ya que aparte de periodista es novelista y cineasta, en el libro podemos ver los matices del autor en estas áreas del arte. Personalmente me siento más atraído por su lado como novelista que a su carrera cinematográfica. Sin duda una lectura que inicia en mi una curiosidad por la obra del autor, por otra parte me agrada el tono moderno con el que se comunican las ideas en los diferentes relatos, Carrere es muy consciente de su época, se preocupa por ser real.
Profile Image for Agustin Estrada.
183 reviews6 followers
May 7, 2019
Me gustó la crítica que de éste libro escribio R. Narbona para "El Cultural": "Carrère no prolonga la tradición francesa de la prosa altamente elaborada y con resonancias filosóficas. Está más cerca del periodismo y lo estrictamente narrativo. Sus textos fluyen con enorme naturalidad, con una mezcla de sinceridad, ironía y compasión. Conviene tener un sitio adonde ir puede leerse como la crónica de una época dominada por el desengaño y la incertidumbre, pero que aún cree en las palabras como lugar de encuentro".
Displaying 1 - 30 of 54 reviews

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