La democrazia italiana viene spesso definita una democrazia "incompiuta": nella sua interpretazione critica aperta e ricca di fatti, l'autore si confronta con questo nodo ricorrente del dibattito politico e della analisi politologiche attuali, a partire da alcuni interrogativi fondamentali: perché la democrazia italiana appare ancora lontana da un coerente modello democratico? la repubblica dei partiti sembra aver esaurito il proprio significato storico, ma come è possibile uscirne? che cosa c'è al di là di essa? Se da un lato la democrazia italiana non avrebbe potuto nascere nel secondo dopoguerra se non come democrazia dei partiti, dall'altro questa stessa democrazia sta moltiplicando i segni di una crisi irreversibile, incapace come è sia di esprimere alleanze, sia di garantire maggioranze di governo stabili ed efficaci.