Torna il mondo di Hyperversum , una saga di successo che ha superato le 200.000 copie. Phoenix, Arizona, futuro prossimo. Alex ha tornerà nel medioevo da Marc, che ora è il primo cavaliere di Luigi IX. Nulla può farla rinunciare al suo amore per lui, nemmeno l'ira di suo padre Daniel e il dolore per il distacco dalla famiglia.Châtel-Argent, Francia nord-orientale, XIII secolo. Mentre al castello fervono i festeggiamenti per il matrimonio di Michel de Ponthieu, Marc e Alex si ritrovano e decidono di sposarsi, ma Ian impone loro di attendere almeno sei mesi, per conoscersi meglio.Durante i due anni di distacco, Marc è cambiato, è diventato un uomo di corte e un campione di guerra, sicuro di sé, quasi arrogante. Alex a volte fatica a riconoscerlo, è smarrita e sempre più spesso finisce per confidarsi con il giovane Richard, che ha una sensibilità più affine alla sua. E le cose si complicano quando Luigi IX affida a Marc una missione delicata, sulla quale grava l'ombra di una nuova a Dunkerque è stato ucciso un templare e occorre investigare per trovare gli assassini...
Sono nata a Modena e cresciuta a "pane, libri e fumetti". Adoro i romanzi e il cinema d'avventura in tutte le accezioni possibili, dal fantasy al mystery e alla fantascienza. Allo stesso modo, amo i fumetti e i cartoni animati, l'Archeologia, la Storia e i giochi di ruolo. Non viaggio mai senza avere con me il necessario per disegnare e quando mi trovo in una città nuova (in qualsiasi parte del mondo), la prima cosa che cerco è la libreria più vicina.
Pur avendo da sempre la passione per il disegno e la grafica, ho frequentato il liceo linguistico e mi sono poi laureata in Lingue e Letterature Straniere, con una tesi sul Romanticismo tedesco e le sue influenze sulla cultura italiana dell'800. Poco dopo, grazie a un master in Comunicazione e Tecnologie dell'Informazione presso l'Università di Bologna, ho potuto intraprendere la strada professionale che non avevo osato iniziare prima e oggi lavoro felicemente come grafico, web designer e, a volte, come illustratrice.
Il mio esordio nel mondo dei libri avviene nel 2006, con il romanzo Hyperversum (Giunti), primo dell'omonima saga.
La serie di Hyperversum, come ogni opera scaturita dalla penna di Cecilia Randall, rientra tra i miei libri preferiti. Da affezionatissima lettrice della trilogia "originale", dunque, ho fatto i salti di gioia all'uscita di Hyperversum Next e la stessa spasmodica attesa si è ripetuta per Hyperversum Ultimate. Un'attesa ampiamente ripagata.
Ultimate inizia proprio là dove Next si era concluso, con la scelta di Alex: abbandonare la vita nel mondo moderno per cominciarne una nuova nel Medioevo, al fianco di Marc. Ma adattarsi a una vita medievale non è semplice, e lo è ancora meno per una diciottenne nata e cresciuta nel ventunesimo secolo. E non tanto per la mancanza delle comodità o della tecnologia, ma per una profonda differenza di mentalità. Alex è abituata a esprimere sempre la sua opinione, a rispondere a tono, perfino a colpire con un oggetto contundente chi tenta di aggredirla. Un comportamento che, per quanto coraggioso agli occhi di alcuni cavalieri, non può essere accettato da una corte medievale. Ed è naturale che sorgano i dubbi: è davvero pronta a iniziare una vita in un mondo del genere? L'amore per Marc è abbastanza forte da giustificare un tale sacrificio?
Dall'altra parte c'è proprio Marc, che ora è il Primo Cavaliere del re di Francia, un uomo rispettato e ammirato dall'intero paese. Grazie all'esempio di Ian è di mentalità più aperta rispetto alla maggior parte dei suoi compagni, ma resta un uomo medievale, che non può capire e tanto meno ignorare quelle che per lui sono le pretese assurde della sua promessa sposa.
E le cose si complicano con l'arrivo di Richard, il giovane figlio di quel Geoffrey Martewall che i lettori (e soprattutto le lettrici come la sottoscritta) de Il Falco e il Leone ricordano con immensa nostalgia. Richard è un inglese in terra francese in un periodo di guerre continue, spesso guardato con sospetto. E' un outsider, proprio come Alex, e questo li avvicinerà fin da subito. Se poi si aggiunge la sua gentilezza e un'indole più da artista che da guerriero, non è difficile capire perché Alex scelga di rivolgersi a lui invece che all'amato Marc, che sente sempre più distante.
Ma non sarebbe Hyperversum se non ci fossero battaglie e complotti, e infatti i personaggi si trovano presto invischiati nella torbida storia che si cela dietro l'omicidio di un templare. La seconda parte del romanzo è dominata dall'azione, in una corsa contro il tempo per salvare due vite innocenti e fare luce sul misterioso assassinio.
Sebbene Hyperversum Ultimate resti sui toni dello young-adult come il predecessore, va anche a toccare temi più maturi assenti in Next. Raccontando una storia cavalleresca dal ritmo incalzante, Cecilia Randall parla anche di ragazze madri, di figli illegittimi, di prostituzione, del rapporto tra amore e vocazione religiosa, dell'importanza della parola che sconfigge la violenza. Il tutto con il suo stile fluido, l'attenzione alla veridicità storica che da sempre caratterizza i suoi libri e un insieme di personaggi a tutto tondo. E naturalmente non mancano le apparizioni di qualche vecchia conoscenza: aspettatevi il ritorno di Ian, Isabeau e Daniel, ma anche di più di un personaggio dalle lande d'Inghilterra.
Hyperversum Ultimate è una lettura avvincente che vi terrà incollati dalla prima all'ultima pagina. Ma con Cecilia Randall non è certo una novità.
Sono passati due anni dall'ultima volta che si sono visti, ma finalmente Alex e Marc trovano un compromesso con il padre di quest'ultimo: potranno sposarsi solo se al termine dei successivi sei mesi saranno ancora convinti di volerlo fare. A entrambi sembra tempo ulteriormente rubato, ma Ian sa quel che dice. Lui conosce i profondi cambiamenti che ha subito Marc in questi due anni alla corte di Luigi IX e che non è più lo stesso ragazzo di cui Alex si era innamorata.
Alex cerca di sminuire, ma deve presto fare i conti con la realtà; il ragazzo che si trova di fronte è un vero cavaliere medievale con tutto ciò che ne consegue, persino la mentalità, appunto, da medioevo. Lei cerca di comprenderlo, ma certi modi di fare non riesce proprio a mandarli giù. Dal canto suo Marc, conscio di fare e dire tutto ciò che una dama di buona famiglia potrebbe desiderare, proprio non si capacita del comportamento di Alexandra, sempre più insoddisfatta e infastidita con lui.
Questo loro allontanamento mentale è accentuato da quello fisico dovuto all'incarico assegnato dal re in persona a Marc di scoprire chi si cela dietro la morte di un templare, dal chiaro nome inglese, in terra francese. Mentre il fauconneau indaga, Alex cerca a tutti i costi di riappropriarsi di un po' della tanta agognata libertà e si ritrova suo malgrado invischiata in un problema più grande di lei, finendo per coinvolgere sir Richard, ragazzo inglese poco più piccolo di lei e amico di Marc, che le offre aiuto e comprensione.
Come già nel secondo della prima trilogia, la trama ad un certo punto si sposta oltremanica e qui finalmente incontriamo vecchie conoscenze (sì, proprio un certo cavaliere inglese!) e ne facciamo di nuove. Ed è proprio in Inghilterra che le trame convergono e portano alla soluzione di alcuni problemi.
Le scene d'azione sono, come sempre, scritte benissimo e più che leggere sembra di star guardando un film, ma restano comunque nello sfondo, a contornare il vero focus della storia che è proprio il rapporto tra Marc e Alex.
Le (dis)avventure che affrontano (insieme e non) li rendono più consapevoli di loro stessi e di ciò che desiderano davvero e che sono disposti a sacrificare pur di averlo. Perché l'amore è fondamentale, ma da solo non basta a portare avanti una relazione. Servono invece fiducia, comprensione e soprattutto la volontà di scendere a compromessi.
La Randazzo pubblica un post su Facebook e casualmente una 24enne a caso - che poi sarei io - viene a scoprire che esiste un seguito della trilogia di Hyperversum. In lei si risveglia una 13enne sopita da tempo e la ragazza affronta una maratona per tornare in pari con una saga che non seguiva più da dieci anni o giù di lì.
I due libri (sì, perché li ho letti praticamente insieme e in tre giorni) si concentrano più sul lato romance che su quello avventuroso e purtroppo la componente storica, abbastanza forte e accurata nella prima trilogia, si perde sullo sfondo. Fondamentalmente, se la storia di Ian e Daniel l'avresti potuta credere "reale" perché marginale nel macroscacchiere politico/storico, altrettanto non si può dire di quella di Marc ed Alexandra. Comunque, resta una lettura godibile e leggera anche se pesa abbastanza sul mio giudizio -forse troppo - il fatto di essere fuori target.
Anche con questa nuova saga Cecilia Randall ci emoziona con una storia ricca d'azione e mistero. Fantastico il mondo in cui l'autrice è riuscita a far incastrare tutti i pezzi della storia e renderla ancora più intrigante. Lo scontro tra la mentalità del medioevo e quella moderna è davvero interessante e fa pensare a quante cose nei secoli siano cambiate, quanto la donna abbia ottenuto più libertà e quanto l'uomo (purtroppo) abbia perso com quella galanteria e quel modo di corteggiare dei cavalieri. Questo libro l'ho divorato e ora non aspetto altro che esca il seguito!!
Questo volume prosegue da dove era finito il precedente: tra misteri e il confronto sulla vita nel medioevo rispetto al mondo moderno, mettendo a nudo le difficoltà che ne possono emergere senza indorare la pillola. Interessante.
Il rapporto tra Alex e Marc non riesce a coinvolgermi a pieno poiché la conoscenza tra di loro è a dir poco superficiale, come denotano le mille incomprensioni di cui è ricco questo episodio. Pur rimanendo piacevole e scorrevole la lettura, la storia in sé è risultata molto poco interessante e coinvolgente. Quello che davvero mi piacerebbe vedere in futuro è Marc alle prese con la verità su Alex e suo padre. Spero nel prossimo accada e che si vada oltre il banale iter: mi hai mentito, mi arrabbio e metto tutto in discussione e poi dal nulla ti perdono, ok.
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In realtà, già nella scorsa recensione ho espresso ampiamente il mio apprezzamento su come scrive Cecilia Randall. Penso che tra gli autori che ho letto finora sia una delle mie preferite in assoluto. C'è da dire però che questa seconda trilogia ha una caratteristica in più che la prima non aveva, ossia la storia d'amore. Cioè, in realtà i primi tre libri hanno momenti romantici e coppie, ma la storia in sé è incentrata sull'amicizia tra Daniel e Ian, piuttosto che sulle loro storie romantiche. Questa trilogia invece ha come protagonisti Alex e Marc e si può dire che il loro amore struggente e passionale, che cresce pian piano nel corso dei libri è il perno di tutta la vicenda, nonché la svolta incredibile di stile di scrittura. Insomma, prima di questi tre libri, non avevo letto nulla di così romantico e coinvolgente scritto dalla Randall; perché è sempre stata una che si concentra sulle tematiche storiche (e ricordo che lo fa in modo egregio). In queste pagine, invece, l'amore tra i due protagonisti è stato così coinvolgente che spesso mi sono trovata a piangere, urlare e sclerare per ciò che leggevo. Quindi posso dire che questa trilogia è stata un'assoluta rivelazione.
La narrazione, invece, è rimasta molto similare a quella della prima trilogia, semplice e lineare. Sempre in terza persona con due punti di vista diversi che si alternano in tutti e tre i libri e sempre i passaggi tra passato medievale e futuro prossimo. Semplicemente i protagonisti dei punti di vista sono cambiati e se prima vedevamo i pensieri e le avventure di Daniel e Ian, ora facciamo i conti con quelli di Alex e Marc e quindi con molto più romanticismo (come ho già detto). Anche in questo caso alcune volte sono punti di vista diversi perché nel corso della storia i due amanti si trovano separati e quindi Cecilia ci mostra cos'avviene ad entrambi; altre volte invece la stessa autrice li usa per mostrarci come vedono in modo diverso la stessa situazione. E se ve lo state chiedendo, sì comunque ci sono ancora Daniel e Ian, come tutti i personaggi della prima trilogia, e sì: Daniel è ancora il mio personaggio preferito perché m'immedesimo comunque ancora in lui.
La seconda trilogia di "Hyperversum" è un vero e proprio colpo al cuore. Se vi siete appassionati alla prima questa avrà un effetto triplicato. Giuro, l'ho appena finita di leggere e già vorrei rifarlo, perché ci sono delle scene e dei momenti che sono da lasciarti senza fiato anche se sai già come vanno a finire. Diciamo che in questo caso abbiamo meno "isekai" (come dicevo nella scorsa recensione) e più romanticismo, ma comunque le battaglie ci sono, i duelli con spada ci sono, stessa cosa per castelli, abiti, principesse e cavalieri; assieme a modernità, ospedali, computer e videogiochi che fanno un po' quello che vogliono. Rinnovo quindi il mio suggerimento a leggere questa saga: tutta. Tutti e sei i libri. Vi assicuro che se amate la storia, il medioevo, l'avventura e le storie d'amore, non ve ne pentirete.
Salve Entucci !!!! Rieccomi con le recensioni!!!! Dopo un lunghissimo periodo di pausa rieccomi a recensire per voi e voglio iniziare al meglio!! Voglio farlo con l'ultimo libro dell'autrice Cecilia Randall, Hyperversum Ultimate, già tempo fa avevo recensito sul blog i primi tre libri che potrete rileggere cliccando qui Hyperversum Trilogia e se vi siete persi anche la recensione di Next potrete trovarla qui Hyperversum Next
Ma ora voglio parlarvi del suo ultimo capolavoro, sì perché è di questo che si tratta, ogni singolo libro di questa collana è un capolavoro unico e imperdibile, ormai sapete che amo la storia di Hyperversum, che ne sono completamente malata, se non lo sapete leggete le recensioni precedenti e lo capirete
Alla fine di Next mi è dispiaciuto tantissimo che Alex non fosse rimasta nel medioevo, io non ci avrei pensato un solo istante e sarei rimasta lì, in quell'epoca favolosa se ben difficile per chi come noi vive in tempi più avanzati, ma sopratutto sarei rimasta con Marc! Ma non vi preoccupate, Alex finalmente decide di tornare da lui, certo sono passati due anni e Marc è cambiato, è maturato e adesso ha un ruolo importante da difendere: il primo cavaliere del Re.
Sfidando però l'ira mista a dolore del padre, Alex torna da Marc che subito la chiede in moglie per paura di perderla di nuovo, ma Ian propone loro di aspettare sei mesi, di conoscersi meglio, in quanto i due ragazzi ora sono cambiati. Se al termine dei sei mesi saranno ancora fermi sulla loro decisione allora potranno sposarsi. Sembra tutto così facile per i due ragazzi che sono sicuri di sé, ma il loro amore sarà davvero così forte? Alex riuscirà ad abituarsi a quell'epoca che impone un comportamento ben diverso dal suo? Riuscirà a rispettare il ruolo della donna medievale?
Torna la saga dei giovani americani che, grazie al gioco elettronico HYPERVERSUM possono viaggiare nel Medioevo. Siamo al volume 5: Marc figlio di Ian, diventati primo cavaliere del Re Luigi IX Il Santo ed Alexandra figlia di Daniel, che vive in usa, si ritrovano nel mondo di Marc, nella Francia del 1235. I due ragazzi si sono innamorati ed insieme stavolta vengono coinvolti loro malgrado nell'assassinio di un templare inglese (si entrano in scena i Cavalieri del Tempio). Insieme vivranno esperienze avvincenti, ma dure, saranno separati, lontani, fino all'Inghilterra ed alla fine.... Continuo a stupirmi di quanto questa serie di libri x ragazzi (ma anche x adulti) possa coinvolgermi emozionarmi x le vicende dei protagonisti, al punto da leggere le 500 pagine del libro tutte d'un fiato; la spiegazione è che il libro, sicuramente ben scritto, non è mai banale e racconta una bella storia. altro commento che voglio fare è che è interessante vedere i problemi e le sensazioni che incontra Alexandra, da ragazza moderna, quando è catapultata nel Medioevo; appaiono chiare le differenze di mentalità di una donna del 21° secolo e rispetto a quella di uomini e donne del 1200. il ruolo della donna, come una donna deve comportarsi, poi il ruolo del suo uomo nel medioevo, pur in amore, la ripartizione dei ruoli è clamorosamente diversa rispetto ad oggi. termino dicendo che vi invito a leggere questi libri, sarete sorpresi anche voi dalle sensazioni che provano gli umani moderni se portati nel medioevo. Ordino subito il 6' libro della saga ( e mi dispiaccio sia l'ultimo).
Ovviamente non regge il confronto con la prima trilogia, specialmente con il primo libro di Hyperversum.
E' in linea invece con il precedente romanzo (il numero quattro): anche qui tornano Alexandra e Marc, figli dei protagonisti originari (Ian e Daniel), alle prese con i soliti intrighi dei feudi medievali tra Francia ed Inghilterra.
Stavolta Hyperversum è poco protagonista delle vicende, che si incentrano invece su un'indagine riguardante un misterioso templare trovato morto. Nessun salto temporale tra medioevo ed età contemporanea, eccetto il primo fatto da Alex per raggiungere il suo amato Marc.
Anche in questo racconto, come nel precedente, è molto presente il tema amoroso e l'autrice si diverte a descrivere l'evoluzione del sentimento dei due giovani da amore infantile ad amore maturo: si ritrovano, litigano, mentono, condividono gioie e dolori, si perdonano, si comprendono e si amano ancora di più, con un amore nuovo, rinnovato e diventano complici l'uno dell'altra. Molto brava la scrittrice a sottolineare quest'ultimo passaggio.
E ora? Non rimane che concludere la seconda trilogia con lettura di Hyperversum Unknown, confidando in un gran finale di saga!
Hyperversum Ultimate è l'ultimo volume che conclude questa saga che mi ha praticamente allevato. Le atmosfere questa volta sono più leggere, molto distanti da quelle dei precedenti tre volumi. Qui troviamo Alex, la figlia del nostro adorato Daniel, oramai ragazza cresciuta che affronta da sola le insidie di questo mondo "virtuale" anche se può sempre contare sull'aiuto della mela di Hyperversum (ovvero squagliarsela in ogni momento). Ora, il primo Hyperversum l'ho letto anni e anni fa e quindi potrei anche sbagliarmi, ma l'autrice qui secondo me ha voluto dare un tocco adulto alla vicenda, descrivendo più volte i sentimenti e l'attrazione fisica tra Alex e il futuro marito. Non mancano scenette divertenti ma pecca di quel senso di smarrimento, di quelle scene di pericolo che affrontavano Ian e compagnia all'inizio della avventura originale. Volume comunque promosso. Leggero e scorrevole. Credo sia possibile una futura continuazione visto come sono terminate le vicende.
"«E quale sarebbe, secondo te, l’uomo adatto a lei?» riprese dopo essersi asciugato la bocca sul dorso della mano. «Ah, questo non lo so davvero, mi dispiace» disse Richard e ridacchiò, anche se dovette portarsi la mano alla fronte fasciata. «Se speri di sentirmi dire che sei tu, hai fatto male i tuoi conti. Hai messo gli occhi su una donna che è un vero enigma e adesso te lo devi risolvere da solo.» «Ma come? Non sei tu il trovatore? E i trovatori non sono gli esperti dell’amore?» Richard alzò il dito indice come il precettore che impartisce la lezione agli scolari disattenti. «Esperti dell’amore teorico, non dimenticare questo dettaglio. Nella vita vera, monsieur le comte, ti devi arrangiare con le tue forze. Non ci sono scorciatoie né ricette infallibili. Perciò, buona fortuna, io non so dirti altro.» «Bell’amico che sei, grazie tante» brontolò Marc. «In aggiunta, posso anche darti una pacca sulla spalla e tutto il mio incoraggiamento.» «Impiccati.»"
Da amante della serie originale di Hyperversum purtroppo non sono riuscita ad apprezzare appieno questo secondo volume, così come mi era successo anche per Next. Manca di quel' intensità che mi ha emozionata e commossa nella prima serie. Qui i personaggi sono semplici, statici e al contempo esagerati nelle loro azioni. Ho trovato Alex davvero fuori luogo nel suo insistere a comportarsi come una emancipata donna moderna, nel non adattarsi alla società dove ha deciso di vivere e a Marc. Ovviamente lei è diversa e non appartiene a quel tempo, ho trovato carina l'idea di far emergere come una donna veniva considerata in quel periodo contrapposto al carattere forte di Alexandra ma ciò doveva emergere più lentamente e non che in pochissimi giorni pretendi di rivoluzionare tutto, così mi dai solo l'idea di una ragazzina viziata e capricciosa. I momenti di intimità tra i due promessi sposi sono praticamente inesistenti. E anche la vicenda che dà spunto all'azione narrativa mi è sembrata debole e senza quel contesto storico consistente che in passato aveva caratterizzato questa saga. La scrittura della Randall è sempre molto fluida e coinvolgente ma questo non mi basta quando con libri come Hyperverum il cavaliere del tempo o Millennio di fuoco riesci a scavarmi nella pelle e trasmettermi tutta quella miriade di emozioni che ho provato.
Mi dispiace ma a distanza di pochi giorni non mi è rimasto nulla.
La prima metà del libro purtroppo è da dimenticare: Alex si comporta da stronzetta presuntuosa e Marc da scemo sbruffone, di conseguenza è un susseguirsi di litigi, gelosie, comportamenti assurdi. La seconda metà migliora, ma la storia di base non è niente di eccezionale, quindi non può rialzarsi troppo. Rimane l'impostazione action e rosa già intrapresa nel Precedente Hyperversum Next, cambiamento già poco apprezzato allora, in quanto preferisco l'autrice quando si dedica più alla psicologia dei personaggi e alla descrizione puntuale, come ha fatto nel resto delle sue opere. Tutto sommato il mio giudizio è positivo, ma non sono molto fiducioso per il futuro, di sicuro questa trilogia non reggerà mai il confronto con l'originale.
Sono felice che l'autrice non abbia ignorato la questione più spinosa nel far fare alla protagonista i conti con la vita che aveva scelto. Sul come questa cosa si sia risolta, invece, provo sentimenti contrastanti: da un lato ritengo che Marc abbia dimostrato di poter adattare la sua mentalità agli istinti "moderni" di Alex; dall'altro ho l'impressione che non si siano mai veramente confrontati al riguardo, evitando lo scontro diretto e procedendo per momenti spiacevoli fino a quando non hanno avuto paura di perdersi. Inoltre nelle pagine finali ho avvertito un ammansirsi di Alex, e spero che questo non sia rientrato nei piani di un suo character development post "trasloco" nel medioevo.
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Da vera appassionata della saga non potevo perdermi quest'ultimo capitolo. Hyperversum Next mi aveva lasciato col fiato sospeso col suo cliffhanger finale: Alex e Marc si erano rivisti ma avrebbero coronato il loro sogno d'amore? Lei avrebbe convinto il padre a lasciarla nel medioevo? Ultimate riprende esattamente da dove il Next è terminato, ma non finisce con l'ovvia conclusione ossia il matrimonio tra Marc ed Alex, perché stavolta il nodo cruciale del romanzo è lo scontro di mentalità tra i due ragazzi. Marc, per quanto aperto di mente grazie a suo padre Ian, è pur sempre cresciuto nel XIII secolo mentre Alex è una scapestrata adolescente del ventunesimo secolo. Per quanto l'intraprendenza e il coraggio di Alex siano virtù che affascinano Marc, certe sue pretese, come l'andare in giro da sola, purtroppo non si addicono ad una dama medievale d'alto rango e la cosa genera attrito tra i due. Se a questo aggiungiamo anche la possessività di Marc, accentuata dai due anni di separazione forzata, ecco che le scintille tra i due si sprecano. Ovviamente tutto è bene quel che finisce bene però... voglio il terzo capitolo. Voglio vedere il matrimonio. Aspetto fiduciosa.
I read many years ago the first trilogy and loved it. In this one we follow Daniel daughter, Alex, while twenty years later accidentaly come to Hyperversum. The genre (like the others) is between Historical Fantasy and Time Travel and is beautifully written, but there is too much romance for my liking. Like in the forst book i found the characters are maybe too much on the young side and often acting irrationally. I won't read the last soon.
This book is definitely geared towards young adults, and I realised that I’m not quite the target audience. I did enjoy it, though! The original trilogy had adult main characters and was all about adventure, filled with action, honour, and intrigue. In this sequel, the focus shifts to younger characters and leans more into the romantic side, where the action often stems from emotions. There’s a bit more arguing and miscommunication than I expected. I imagine writing a female heroine set in medieval times must be quite a challenge.
Quando tutto sembra perduto, la macchina del destino si rimette in moto. Quando le avversità e le difficoltà sembrano essere invalicabili, l'amore vince su tutto. Questo e molto altro nel secondo libro che racconta l'avventura di Alex nel medioevo, tenendoti incollata alle pagine fino al ultima riga. Chi ha amato la prima trilogia di hyperversum, non può non amare il suo seguito. Chi si è emozionato con la storia d'amore tra Ian ed Isabeau, non può non emozionarsi con Marc ed Alex.
La seconda trilogia è sicuramente sottotono rispetto alla prima e questo secondo titolo è leggermente peggiore del primo, secondo i miei gusti. L'autrice lascia molto spazio al rapporto amoroso dei due protagonisti, tralasciando la parte che mi piaceva di più, ovvero l'azione. Non più di 3 stelle. Non so se leggerò l'ultimo. Al momento non ho molta voglia. Magari più avanti. Sarà sicuramente per chiudere il capitolo, più che per l'interesse alla vicenda. Speriamo...
Condivido l’opinione di chi recensiva dicendo che in questo libro la storia di Mark e Alex è dominante, mentre viene messa da parte la Storia vera, quella che tanto bene era intrecciata negli Hyperversum di prima generazione. Tuttavia, mi sono così affezionata alla bella coppia che non vedo l’ora esca il seguito.
La differenza di vedute inevitabile tra Alex e Marc fa da contorno a una nuova avventura medievale che ci fa conoscere tanti bei nuovi personaggi, a partire da Richard che ho adorato nella sua compostezza ereditata dal padre. Che dire dei due protagonisti... due teste calde, ma restano una coppia meravigliosa!
Come odiare una ragazzina. Avrei preso a schiaffi la protagonista per quasi tutto il libro. Per il resto, mi manca l'avventura dei primi tre libri della serie, questo a tratti sembra un romanzo rosa. Mi piace comunque come scrive la Randall e come ha ricreato in modo abbastanza fedele il medioevo.
Con tutta la stima e l'affetto che posso provare per Cecilia Randall devo dire che, purtroppo, non si sentiva il bisogno di questa seconda serie di Hyperversum. Tutto già visto, tutto già letto. Peccato.
Come sempre la Randall non delude, confezionando un romanzo avvincente, finemente cesellato, che si legge in un soffio. Rispetto ai precedenti capitoli di Hyperversum, tuttavia, mi è parso un po' meno "ispirato"... vedremo cosa ci riserverà l'autrice nel prossimo (e ultimo) volume della saga.
Seppure molti personaggi siano stati partoriti dalla fervida immaginazione dell'autrice, subiscono una caratterizzazione così profonda e precisa da risultare veri, concreti: sono indescrivibili le sensazioni che si provano a "conoscere" personaggi storici come se li avessimo fra noi.