Una vacanza a New York programmata da tempo, la sveglia che non suona, l'inutile corsa in aeroporto. E, quando la prospettiva di partire sembra ormai sfumata, l'inaspettato regalo di uno sconosciuto. Il protagonista di questo libro non sa che quella mattina, quando con leggerezza accetta la curiosa proposta di un viaggio in Tibet, sta dicendo di sì al destino. Nulla succede per caso e, ora che gli ingranaggi si sono messi in moto, i suoi occhi stanno per aprirsi su una realtà impensabile. Da un incontro fortuito prende infatti avvio un percorso iniziatico in un monastero tibetano, dove grazie alle sagge parole di un anziano monaco scopriremo verità sconvolgenti e l'esistenza di una realtà fino ad ora inimmaginabile. Grande successo del self-publishing, Il monaco che non aveva un passato è un libro illuminante che ci guida lungo un percorso di crescita interiore, insegnandoci ad abbandonare le nostre abitudini mentali per entrare finalmente nelle vesti di una persona nuova.
Ignoro ancora se la filosofia solipsista così abilmente descritta in questo racconto sia realmente quella buddista, ufficiale e più accreditata dagli accademici. Ciò che riconosco ed accredito all'autore, nelle poche pagine che ci restituisce, resta in ogni caso una visione filosofica dell’universo e dell’esistenza dell’uomo. L’abilità dell’autore sta proprio in questo: l’esser riuscito ad illustrare questa filosofia con poche semplici parole. E una nuova visione filosofica del mondo, anche se non rappresentativa del proprio essere, rappresenta sempre un immenso patrimonio per l’individuo che l’ha compresa.
3.5 stelle. Marrone spiega abilmente alcuni concetti della filosofia buddista sul significato della vita, sul valore della felicità e su come interagire con la realtà – quella realtà che ci appare utilizzando superficialmente i nostri sensi - per vivere autenticamente. Un romanzo che ben si situa nel filone dei libri per lo sviluppo personale che cavalcano la moda della spiritualità asiatica, contrapposta al materialismo sfrenato e al narcisismo occidentali. Il suo pregio sono il calore e l'onestà che emergono dai consigli sparpagliati nell'intero libro attraverso le parole del maestro buddista, nonché qualche novità nell'interpretare la vita che lo distinguono dai tanti altri libri sullo stesso argomento.
Non è corretto infatti, suggerisce Marrone, invocare la legge di attrazione, così tanto sbandierata dai più, come creatrice della realtà di ciascuno, né credere che la visualizzazione metta in moto tale legge. Quello che è stato scritto e proclamato da tanti libri viene allora a suonare come una trovata spicciola per le menti materialiste occidentali che, anziché liberarle dai miti del potere economico e sociale, ne rafforza la dipendenza da essi.
La soluzione invece, continua l'autore, è imparare a esercitare la libertà di scelta e, dopo un lavoro d'introspezione, scegliere attraverso il pensiero la realtà che ci permette di avvicinarci e di realizzare, o meglio, di essere, ciò che veramente siamo. Il pensiero "mette in evidenza" la realtà che scegliamo, fino a quel momento "oscurata", senza che ci sia alcuna "attrazione" di elementi esterni, da chissà dove poi, che la materializzano. Marrone fornisce poi spiegazioni semplici e chiare su come funziona questo meccanismo guidato dal pensiero.
Questo libro mi è piaciuto per come si discosta da testi simili e per una sua certa limpidezza che ho percepito. Penso che il contenuto possa interessare e piacere ad ogni principiante di filosofia buddista, convinto nuovo adepto o semplice curioso che sia. La storia a supporto dei messaggi trasmessi dal libro è invece banale e il linguaggio è spesso convenzionale, noioso e senza immaginazione (un esempio: "l'Universo trama…" è un'espressione trita, ormai diventata propagandistica), tipico dei libri di genere da cui invece si distingue per contenuto.
This book was not one of those that I read often. But, it was really interesting and different in a good way. Many things and teachings mentioned were interesting which made me feel like I need to know more. Some topics were quite heavy for me that took a little time to understand the deeper meaning behind those. All in all, it was an enjoyable book.
A dire il vero ho avuto la sensazione che fosse una semplice raccolta di cose sentite o lette altrove. Non mi ha dato la sensazione di qualcosa di vissuto davvero. Buono per ricavarne aforismi carini.
Intanto questa non è una storia. È un libro sulla "crescita personale" camuffato da racconto-favola. Meditazione, ricerca del sè, etc. Non quello che speravo di leggere.