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Matrimonio di convenienza
Jemma fa la truccatrice teatrale, vive in un seminterrato a Londra e colleziona insuccessi in amore. Un giorno però riceve una telefonata dal suo avvocato che potrebbe cambiarle la vita: la nonna Catriona, la stessa che ha diseredato sua madre per aver sposato un uomo qualunque e senza titolo nobiliare, ha lasciato a lei un'enorme ricchezza. Ma a una condizione: che sposi un uomo di nobili natali. Il caso vuole che l'avvocato di Jemma segua un cliente che non naviga proprio in acque tranquille: Ashford, il dodicesimo duca di Burlingham, è infatti al verde e rischia di perdere, insieme ai beni di famiglia, anche il titolo. Ashford è un duca, Jemma ha molti soldi. Ashford ha bisogno di liquidi, Jemma di un blasone... Ma cosa può avere in comune la figlia di una simpatica coppia hippy, che ama girare per casa nuda, con un compassato lord inglese? Apparentemente nulla... Il loro non sarà altro che un matrimonio di convenienza, un'unione di facciata per permettere a entrambi di ottenere ciò che vogliono. Ma Jemma non immagina cosa l'aspetta, una volta arrivata nella lussuosa residenza dei Burlingham: galateo, formalità, inviti, ricevimenti e un'odiosa suocera aristocratica. E a quel punto sarà guerra aperta...
381 pages, Hardcover
First published June 9, 2016
532 people are currently reading
5813 people want to read
About the author
Felicia Kingsley
25 books3,500 followersÈ nata nel 1987, vive in provincia di Modena e lavora come architetto. Coltiva la passione della scrittura dall’età di dodici anni, va dove la fantasia la porta e non è raro che si perda nei suoi pensieri e nelle sue storie mentre qualcuno le sta parlando. Il suo romanzo, inizialmente autopubblicato, ha riscosso grande successo sul web. Per saperne di più, la sua pagina Facebook è www.facebook.com/feliciakingsleyofficial
Ratings & Reviews
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 1,360 reviews
March 10, 2024
•| ⊱✿⊰ |• 4,4 Stars •| ⊱✿⊰ |•
Ashford, duque falido.
Jemma acabou de herdar da avó, mas na condição de casar com alguém da aristocracia.
Coincidência, Derek é o advogado de ambos e surge com o plano de os casar.
Uma leitura leve, divertida, apesar de ter enrolado demasiado no final, demasiados obstáculos sem necessidade.
════ ⋆ ★ ⋆ ════ ⋆ ★ ⋆ ════ ⋆ ★ ⋆ ════ ⋆ ★ ⋆ ════
Ashford, bankrupt duke.
Jemma has just inherited from her grandmother, but on condition that she marries into the aristocracy.
Coincidentally, Derek is their lawyer and comes up with the plan to get them married.
A light, fun read, despite being too long at the end, with too many unnecessary obstacles.
July 23, 2024
YES, NAILED IT with the title.
The book really tells us how we should avoid marrying dukes, or marrying anyone, I should say.
Major grievances shortly listed:
- the MCs are totally unlikable,
- Every character is a walking cliché
- stuffed with overused, boring and/or annoying tropes.
Major grievances in more details:
First of all, I am always highly suspicious of heroines that need to be surrounded by totally nasty characters in order to become amiable in the slightest. Because, let's face it, Gemma -all by herself- IS very unappealing, or rather, off-putting. She is petty, childish and judgmental. Her strong point should be that she is "ONE OF US", as she is from a working-class background. But being from any kind of background is neither a sin, nor a virtue: it's a state and it depends on you what you do with it. Gemma behaves the same way the Toffs, she so much seems to dislike, do: she thinks she is better because of her background.
Her behaviour throughout the book is OTT tiring and as to what she does at the end I was like, OH PUR-LEASE, just grow up!
Ashford: well...what can I say. He should really grow a pair and start acting like a grown-up towards his mother and his wife as well.
Arc received from the Publisher via Netgalley in exchange for an honest review.
The book really tells us how we should avoid marrying dukes, or marrying anyone, I should say.
Major grievances shortly listed:
- the MCs are totally unlikable,
- Every character is a walking cliché
- stuffed with overused, boring and/or annoying tropes.
Major grievances in more details:
First of all, I am always highly suspicious of heroines that need to be surrounded by totally nasty characters in order to become amiable in the slightest. Because, let's face it, Gemma -all by herself- IS very unappealing, or rather, off-putting. She is petty, childish and judgmental. Her strong point should be that she is "ONE OF US", as she is from a working-class background. But being from any kind of background is neither a sin, nor a virtue: it's a state and it depends on you what you do with it. Gemma behaves the same way the Toffs, she so much seems to dislike, do: she thinks she is better because of her background.
Her behaviour throughout the book is OTT tiring and as to what she does at the end I was like, OH PUR-LEASE, just grow up!
Ashford: well...what can I say. He should really grow a pair and start acting like a grown-up towards his mother and his wife as well.
Arc received from the Publisher via Netgalley in exchange for an honest review.
October 8, 2022
4.8 Ormai innamorata persa della scrittura di questa scrittrice sto recuperando con entusiasmo tutti i romanzi che mi sono persa durante questi anni. Lo stile scorrevole, di grande intrattenimento e leggerezza è anche capace di far sognare. I suoi libri sono perfetti per affrontare il blocco del lettore o anche se si cerca una parentesi di distacco dalla quotidianità. Matrimonio di convenienza è un romanzo dolcissimo dai toni fiabeschi, una nota speciale e irriverente va alla famiglia della protagonista Jemma, penso che ben pochi libri mi hanno fatta sorridere e ridere con le lacrime come in questo caso.
September 27, 2018
RECENSIONE QUI: https://thereadingslove.blogspot.com/...
Jemma e Asfhord non possono essere persone più diverse tra loro. Lei vive a Londra, con i suoi genitori hippy e salutisti e fa la truccatrice di scena in un piccolo teatro. Lui, duca di Burlingham, é ricco da far paura, raffinato ed elegante, oltre ad essere bello come il sole. Jemma scopre, tramite il suo avvocato Derek, di aver ereditato dalla nonna ormai defunta, una grossissima eredità, alla quale però potrà accedere soltanto quando sposerà un uomo con titolo nobiliare. Asfhord, sempre tramite Derek, avvocato di famiglia, scopre che molti investimenti che il padre fece quando era in vita, non stanno andando come sperato e molte sue proprietà sono a rischio.
Avendo sotto mano le due differenti situazioni, Derek decide di fare una proposta ai due ragazzi: sposarsi al comune in modo che Jemma possa continuare la sua vita senza dover più lavorare e godendosi l'eredità della nonna Cortona e Asfhord potrà utilizzare una parte dei soldi di Jemma per saldare i debiti della sua famiglia. All'inizio i ragazzi non sono per niente d'accordo, ma non vedono via di scampo, decidono di accettare la proposta dell'avvocato, a patto che tutta questa situazione rimanga segreta. Purtroppo una segretaria del comune troppo pettegola spiffera tutto ad un quotidiano di gossip e Jemma ed Ashford sono costretti a rendere pubblico il loro "finto" matrimonio. Jemma si trasferisce nel castello di Ashford ed è costretta a convivere con sua suocera che non la vede per niente di buon occhio. I giorni passano e Jemma si sente sempre più inadeguata in quella realtà che non le appartiene. Asfhord non fa niente per farla sentire a suo agio e, ad ogni evento mondano a cui partecipano, la ragazza viene sempre scrutata con occhio critico dai nobili del posto. Stringe amicizia solo con Cecile Loxley, una marchesa che non ha nulla a che vedere con gli altri aristocratici e che aiuta Jemma a fare qualche piccolo cambiamento al suo look. Riuscirà Jemma a sentirsi finalmente a suo agio tra quelle persone? Letto tutto d'un fiato e, come al solito, tristissima quando ho girato l'ultima pagina. Bello, divertente e per niente scontato, anzi, il finale mi ha lasciata molto sorpresa. Storia insolita ambientata nei giorni nostri, in un mondo conosciuto da pochi. Jemma e Ashford sono comici insieme e amano provocarsi a vicenda per far perdere le staffe all'altro. Questo è il primo libro che ho letto di Felicia e voglio leggerne altri, perché con la sua ironia e il suo sarcasmo mi ha veramente stregata. Jemma è una ragazza semplicissima che nel momento in cui si ritrova a ricevere l’eredità della nonna non sa come comportarsi…
CONTINUA SUL NOSTRO BLOG. VENITE A TROVARCI
https://thereadingslove.blogspot.com/
Jemma e Asfhord non possono essere persone più diverse tra loro. Lei vive a Londra, con i suoi genitori hippy e salutisti e fa la truccatrice di scena in un piccolo teatro. Lui, duca di Burlingham, é ricco da far paura, raffinato ed elegante, oltre ad essere bello come il sole. Jemma scopre, tramite il suo avvocato Derek, di aver ereditato dalla nonna ormai defunta, una grossissima eredità, alla quale però potrà accedere soltanto quando sposerà un uomo con titolo nobiliare. Asfhord, sempre tramite Derek, avvocato di famiglia, scopre che molti investimenti che il padre fece quando era in vita, non stanno andando come sperato e molte sue proprietà sono a rischio.
Avendo sotto mano le due differenti situazioni, Derek decide di fare una proposta ai due ragazzi: sposarsi al comune in modo che Jemma possa continuare la sua vita senza dover più lavorare e godendosi l'eredità della nonna Cortona e Asfhord potrà utilizzare una parte dei soldi di Jemma per saldare i debiti della sua famiglia. All'inizio i ragazzi non sono per niente d'accordo, ma non vedono via di scampo, decidono di accettare la proposta dell'avvocato, a patto che tutta questa situazione rimanga segreta. Purtroppo una segretaria del comune troppo pettegola spiffera tutto ad un quotidiano di gossip e Jemma ed Ashford sono costretti a rendere pubblico il loro "finto" matrimonio. Jemma si trasferisce nel castello di Ashford ed è costretta a convivere con sua suocera che non la vede per niente di buon occhio. I giorni passano e Jemma si sente sempre più inadeguata in quella realtà che non le appartiene. Asfhord non fa niente per farla sentire a suo agio e, ad ogni evento mondano a cui partecipano, la ragazza viene sempre scrutata con occhio critico dai nobili del posto. Stringe amicizia solo con Cecile Loxley, una marchesa che non ha nulla a che vedere con gli altri aristocratici e che aiuta Jemma a fare qualche piccolo cambiamento al suo look. Riuscirà Jemma a sentirsi finalmente a suo agio tra quelle persone? Letto tutto d'un fiato e, come al solito, tristissima quando ho girato l'ultima pagina. Bello, divertente e per niente scontato, anzi, il finale mi ha lasciata molto sorpresa. Storia insolita ambientata nei giorni nostri, in un mondo conosciuto da pochi. Jemma e Ashford sono comici insieme e amano provocarsi a vicenda per far perdere le staffe all'altro. Questo è il primo libro che ho letto di Felicia e voglio leggerne altri, perché con la sua ironia e il suo sarcasmo mi ha veramente stregata. Jemma è una ragazza semplicissima che nel momento in cui si ritrova a ricevere l’eredità della nonna non sa come comportarsi…
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April 3, 2023
Sono arrivata alla conclusione che i libri di Felicia Kingsley sono ideali per uscire dal blocco del lettore, sto recuperando i suoi scritti e mi trovo in un buon punto. "Matrimonio di convenienza" è stata una lettura molto piacevole e soprattutto leggera. Se cercate qualcosa di divertente mischiato ad un po' di amore, beh... questo libro è perfetto!
Il volume, acquistato in lingua italiana, è composto da 414 pagine ed è editato dalla Newton Compton Editori; al prezzo di 3,90 euro.
Jemma e Ashford, due ragazzi completamente diversi. Lei una truccatrice teatrale, lui un duca. Cosa potrebbero mai avere in comune queste due persone? Un avvocato e un accordo! Partiamo con ordine... Jemma si ritrova un'enorme ricchezza ereditata dalla nonna ma vincolata da una condizione: deve sposare un nobile. Ashford, d'altro canto, si ritrova in bancarotta e ha bisogno di qualcosa (o qualcuno) che lo aiuti. Insomma, lei ha molti soldi e lui ha un titolo nobile... quale miglior occasione per stipulare un matrimonio di convenienza?
Ho amato il punto di vista di entrambi i protagonisti, i capitoli corti e lo stile di scrittura perché è molto scorrevole, lineare e divertente. Forse il finale è stato un po' troppo veloce, soprattutto vista la situazione che si era creata e per questo motivo mi aspettavo qualcosa in più. Ho trovato carino e divertente il punto di vista di Delphina, la madre di Ashford.
Posso dire che sono innamorata di Ashford e che adoro Jemma e la sua famiglia? Entrambi con un bel caratterino. Ho amato la loro storia, nata proprio per convenienza mischiato ad un susseguirsi di battibecchi. Ho odiato Portia e il gruppo delle sue amiche. Che dire di Cécile e Harring, i due migliori amici dei protagonisti? Li ho amati!
La copertina è molto semplice ma carina.
Il mio voto è il seguente: 4,25 stelline su 5.
Il volume, acquistato in lingua italiana, è composto da 414 pagine ed è editato dalla Newton Compton Editori; al prezzo di 3,90 euro.
Jemma e Ashford, due ragazzi completamente diversi. Lei una truccatrice teatrale, lui un duca. Cosa potrebbero mai avere in comune queste due persone? Un avvocato e un accordo! Partiamo con ordine... Jemma si ritrova un'enorme ricchezza ereditata dalla nonna ma vincolata da una condizione: deve sposare un nobile. Ashford, d'altro canto, si ritrova in bancarotta e ha bisogno di qualcosa (o qualcuno) che lo aiuti. Insomma, lei ha molti soldi e lui ha un titolo nobile... quale miglior occasione per stipulare un matrimonio di convenienza?
Ho amato il punto di vista di entrambi i protagonisti, i capitoli corti e lo stile di scrittura perché è molto scorrevole, lineare e divertente. Forse il finale è stato un po' troppo veloce, soprattutto vista la situazione che si era creata e per questo motivo mi aspettavo qualcosa in più. Ho trovato carino e divertente il punto di vista di Delphina, la madre di Ashford.
Posso dire che sono innamorata di Ashford e che adoro Jemma e la sua famiglia? Entrambi con un bel caratterino. Ho amato la loro storia, nata proprio per convenienza mischiato ad un susseguirsi di battibecchi. Ho odiato Portia e il gruppo delle sue amiche. Che dire di Cécile e Harring, i due migliori amici dei protagonisti? Li ho amati!
La copertina è molto semplice ma carina.
Il mio voto è il seguente: 4,25 stelline su 5.
February 20, 2023
Phew! Finally finish How Not to Marry a Duke. This is my first read by Miss Kingsley. The story is more comedy than romance. Yes there is romance but the plot is more focusing on the comedy.
I am bit disappointed. I was hoping for much more complicated plot considering the lenght of the audiobook is 11 hours. Instead I got comedy prank and characters that behaving immature.
Overall, I still feel entertained. But not satisfied.
3 stars
I am bit disappointed. I was hoping for much more complicated plot considering the lenght of the audiobook is 11 hours. Instead I got comedy prank and characters that behaving immature.
Overall, I still feel entertained. But not satisfied.
3 stars
June 10, 2020
Libro "leggero" e scorrevole. Storia abbastanza prevedibile, ma comunque piacevole da leggere. Lo consiglio come lettura da intermezzo tra due libri "pesanti".
August 18, 2018
I received this book from Aria and NetGalley in exchange for an honest review.
🌟 🌟
A gentle reminder two stars still means ‘it was okay’ by the Goodreads standard.
The premise for this book was interesting and the majority of my issues with it congregate toward the very start and the very end of the book, because the in between was pretty good and would have easily received 3/3.5 stars from me but, I did have my problems.
Like I said, it was an interesting concept, it was light and quite funny at times and, well it must have been compelling since past the 30% point I couldn’t put it down. By the end, I really routed for Ashford and Jemma because opposites attract has never been truer than when applied to them and, they worked. Inexplicably, they worked.
My issues as I said, began at the start, the first one being Derek’s part to play; I may be naïve to think this but no solicitor, or legal professional, would risk their integrity and livelihood to play matchmaker and disclose confidential client information and advise his clients to commit fraud. I’m sorry but lawyers are smart people, and that is dumb as f***. I know many, many solicitors and they wouldn’t dream of giving such negligent advice, let alone to a friend of theirs. I would have bought the whole scheme more if they had dreamed it up themselves.
The second issue I had was the portrayal of almost every character as some daft, caricature of an outdated stereotype. Carly and Vance’s hippy lifestyle, which hey, could well be accurate but I felt it was overemphasized and overdone; Ashford’s arrogance and ignorance (‘“We’re talking about three million pounds!” I complain.’ I’m sorry but one does not simply complain about discovering they are in £3m worth of debt. No one does, I don’t care how rich you are); and Delphina. Delphina, in general, was the absolute worst example of a caricature but even worse was the injustice I felt was done to poor Jemma.
Never mind the fact she was repeatedly treated like crap, and never actually got her sweet revenge by rubbing her millions in their snobby faces and proving someone can be wealthy and not act like they were born to the celestials, but I felt an injustice was done to working-class women in her portrayal. I felt I understood Jemma’s character, her roots; I come from a Labour-supporting, working-class city with roots as deep in football support as they are in tradesmanship. I know and am related to people like Jemma, who like what she likes and have the same take-me-or-leave-me attitude and don’t pander to those who feel as though they are above them, so her continuous abuse at the hands of the upper class meant something to me and I rooted for her. However, her consistent portrayal (both in thought and in action) as a childish, ill-mannered bimbo was just plain insulting. Living in the working class parts of London (which isn’t cheap even then), of any city doesn’t automatically make you incapable of holding a civil conversation, eating anything other than fried chicken and ignorant of the value of newspapers, even if you don’t enjoy them yourself. It just doesn’t, and whenever she did succeed at something it was never treated as an accomplishment, just a fluke or a lucky break as if no one like her could ever do such a thing based on skill. Even Ashford’s recognition is plain patronising and condescending. I get that everyone is different but I stopped relating to her the second I realised that unlike I first thought, she wasn’t the only real person in the book, she was yet another caricature.
As I said, the story improves and even though the plot cycles through (and references) the timeless tropes and themes of Pride and Prejudice, Taming of the Shrew, Pretty Woman and The Princess Diaries, I really did enjoy that part as we actually saw some great character development from our two main characters (even if Ashford never completely stops being an absolute asshole).
But the ending* spoiled it for me and took it down to a 2-star rating because it just made me angry. Not a bad book but for me, it was personally problematic.
*SPOILER ALERT
🌟 🌟
A gentle reminder two stars still means ‘it was okay’ by the Goodreads standard.
The premise for this book was interesting and the majority of my issues with it congregate toward the very start and the very end of the book, because the in between was pretty good and would have easily received 3/3.5 stars from me but, I did have my problems.
Like I said, it was an interesting concept, it was light and quite funny at times and, well it must have been compelling since past the 30% point I couldn’t put it down. By the end, I really routed for Ashford and Jemma because opposites attract has never been truer than when applied to them and, they worked. Inexplicably, they worked.
My issues as I said, began at the start, the first one being Derek’s part to play; I may be naïve to think this but no solicitor, or legal professional, would risk their integrity and livelihood to play matchmaker and disclose confidential client information and advise his clients to commit fraud. I’m sorry but lawyers are smart people, and that is dumb as f***. I know many, many solicitors and they wouldn’t dream of giving such negligent advice, let alone to a friend of theirs. I would have bought the whole scheme more if they had dreamed it up themselves.
The second issue I had was the portrayal of almost every character as some daft, caricature of an outdated stereotype. Carly and Vance’s hippy lifestyle, which hey, could well be accurate but I felt it was overemphasized and overdone; Ashford’s arrogance and ignorance (‘“We’re talking about three million pounds!” I complain.’ I’m sorry but one does not simply complain about discovering they are in £3m worth of debt. No one does, I don’t care how rich you are); and Delphina. Delphina, in general, was the absolute worst example of a caricature but even worse was the injustice I felt was done to poor Jemma.
Never mind the fact she was repeatedly treated like crap, and never actually got her sweet revenge by rubbing her millions in their snobby faces and proving someone can be wealthy and not act like they were born to the celestials, but I felt an injustice was done to working-class women in her portrayal. I felt I understood Jemma’s character, her roots; I come from a Labour-supporting, working-class city with roots as deep in football support as they are in tradesmanship. I know and am related to people like Jemma, who like what she likes and have the same take-me-or-leave-me attitude and don’t pander to those who feel as though they are above them, so her continuous abuse at the hands of the upper class meant something to me and I rooted for her. However, her consistent portrayal (both in thought and in action) as a childish, ill-mannered bimbo was just plain insulting. Living in the working class parts of London (which isn’t cheap even then), of any city doesn’t automatically make you incapable of holding a civil conversation, eating anything other than fried chicken and ignorant of the value of newspapers, even if you don’t enjoy them yourself. It just doesn’t, and whenever she did succeed at something it was never treated as an accomplishment, just a fluke or a lucky break as if no one like her could ever do such a thing based on skill. Even Ashford’s recognition is plain patronising and condescending. I get that everyone is different but I stopped relating to her the second I realised that unlike I first thought, she wasn’t the only real person in the book, she was yet another caricature.
As I said, the story improves and even though the plot cycles through (and references) the timeless tropes and themes of Pride and Prejudice, Taming of the Shrew, Pretty Woman and The Princess Diaries, I really did enjoy that part as we actually saw some great character development from our two main characters (even if Ashford never completely stops being an absolute asshole).
But the ending* spoiled it for me and took it down to a 2-star rating because it just made me angry. Not a bad book but for me, it was personally problematic.
*SPOILER ALERT
December 19, 2025
Trama/Plot ⭐⭐⭐⭐
Personaggi/Characters ⭐⭐⭐⭐
Stile/Style ⭐⭐⭐
Uno dei primi libri di Felicia Kingsley che ho letto, adesso in limited edition con parti inedite sul finale, che non aggiungono però nulla più alla storia: il diario di Delphina è divertente, ci mancherebbe, e potrebbe essere un'idea per un romanzo a lei dedicato e ambientato negli anni '70, ma rispetto alla storia di Jemma ed Ashford aggiunge poco e nulla.
***
One of the first Felicia Kingsley books I read, now in a limited edition with unpublished parts at the end, which however do not add anything more to the story: Delphina's diary is funny, of course, and could be an idea for a novel dedicated to her and set in the 70s, but compared to Jemma and Ashford's story it adds little or nothing.
Personaggi/Characters ⭐⭐⭐⭐
Stile/Style ⭐⭐⭐
Uno dei primi libri di Felicia Kingsley che ho letto, adesso in limited edition con parti inedite sul finale, che non aggiungono però nulla più alla storia: il diario di Delphina è divertente, ci mancherebbe, e potrebbe essere un'idea per un romanzo a lei dedicato e ambientato negli anni '70, ma rispetto alla storia di Jemma ed Ashford aggiunge poco e nulla.
***
One of the first Felicia Kingsley books I read, now in a limited edition with unpublished parts at the end, which however do not add anything more to the story: Delphina's diary is funny, of course, and could be an idea for a novel dedicated to her and set in the 70s, but compared to Jemma and Ashford's story it adds little or nothing.
August 1, 2018
Entre 3 y 3'5 estrellitas.
Un nadismo de mono con platillos que me ha entretenido más de lo que pesanba. No es novela romántica, es un chick lit sencillito y con pocas pretensiones, mezcla de homenajes de Orgullo y prejuicio y La fierecilla domada, más o menos podéis suponer cómo va la cosa.
Es totalmente previsible aunque no por ello desagradable, tiene momentos muy cómicos y se lee bastante bien. Los personajes son clichés con patas y deja pasar una buena historia secundaria que claramente merecía libro propio. En la parte final se desinfla casi por completo, eso sí. De todos modos es un libro entretenido, de estos que coges una tarde para sacar el mono con platillos a pasear y leer una tontuna que te deje buen sabor de boca, la sonrisilla y la olvides al rato.
Un nadismo de mono con platillos que me ha entretenido más de lo que pesanba. No es novela romántica, es un chick lit sencillito y con pocas pretensiones, mezcla de homenajes de Orgullo y prejuicio y La fierecilla domada, más o menos podéis suponer cómo va la cosa.
Es totalmente previsible aunque no por ello desagradable, tiene momentos muy cómicos y se lee bastante bien. Los personajes son clichés con patas y deja pasar una buena historia secundaria que claramente merecía libro propio. En la parte final se desinfla casi por completo, eso sí. De todos modos es un libro entretenido, de estos que coges una tarde para sacar el mono con platillos a pasear y leer una tontuna que te deje buen sabor de boca, la sonrisilla y la olvides al rato.
April 9, 2020
Se dovessi definirla, userei una sola parola, anzi due: Big Bang.
Un caos meraviglioso e perfetto. Un’esplosione devastante ma che mette tutto al posto giusto.
Con Jemma accanto, tutto torna.
Da anni questo romanzo mi attendeva in cartaceo in libreria, ma non trovavo mai tempo.
Per una volta il periodaccio in corso e la voglia di serenità mi ha convertito a una fase "Felicia Kingsley-full time", cominciata proprio da questo, per proseguire con gli altri.
Pur essendo un libro dichiaratamente leggero, ho scoperto in realtà una commedia intrigante e ben più curata di quel che mi potessi aspettare.
Se la trama è semplice e stravista (almeno per me che leggo romance storici), il tutto è rivisitato in chiave moderna, con una serie di spunti continui che ho apprezzato molto: dunque, lui nobile titolato ma prossimo alla rovina contro lei dotata di immensa eredità capace di risollevare le sorti del casato in un colpo solo.
Cosa vi ricorda?
Beh, storie simili a profusione. Soltanto che Jemma (i suoi erano fan di Jim Morrison, ma è arrivata una femmina...) è una truccatrice teatrale di scarso successo, figlia di di due simpatici hippies-nudisti-mille sorprese, allergici alla ricchezza, che si ritrova ereditiera (con codicillo matrimoniale) mentre Ashford, il dodicesimo duca di Burlingham, conduce una vita non troppo gravosa, tra domestici, una madre duchessa vedova piuttosto pesante, feste di beneficenza, cacce alla volpe, incontri al club e supervisione (da lontano) di un un patrimonio familiare notevole (quanto a tenute), ma ex-florido (quanto a rendita attuale).
La soluzione di una convivenza forzata ma breve sulle prime appare ideale per entrambi, però non ha tenuto conto dell'imprevisto con la A maiuscola, che ogni volta irrompe, se ne frega dei programmi, spariglia le carte del destino e arriva persino a cambiare le persone.
Così se Jemma prova a migliorare se stessa e a soddisfare le grandi aspettative per il suo ruolo di giovane duchessa anticonformista, pure Ashford è costretto ad adeguarsi.
Accanto a loro tanti comprimari altrettanto divertenti: dai genitori di entrambi, al maggiordomo tifoso sfegatato, agli amici nobili, con persino un cameo "reale" (leggere per accertarsene).
Stile spigliato, mai banale: va giù come una bibita energizzante, con la giusta componente di dialoghi, descrizioni, eventi e citazioni letterarie e musicali prese in prestito qua e là (e che si inseriscono alla perfezione).
Se avete voglia di ROSA, ecco una lettura da non farvi mancare.
Un caos meraviglioso e perfetto. Un’esplosione devastante ma che mette tutto al posto giusto.
Con Jemma accanto, tutto torna.
Da anni questo romanzo mi attendeva in cartaceo in libreria, ma non trovavo mai tempo.
Per una volta il periodaccio in corso e la voglia di serenità mi ha convertito a una fase "Felicia Kingsley-full time", cominciata proprio da questo, per proseguire con gli altri.
Pur essendo un libro dichiaratamente leggero, ho scoperto in realtà una commedia intrigante e ben più curata di quel che mi potessi aspettare.
Se la trama è semplice e stravista (almeno per me che leggo romance storici), il tutto è rivisitato in chiave moderna, con una serie di spunti continui che ho apprezzato molto: dunque, lui nobile titolato ma prossimo alla rovina contro lei dotata di immensa eredità capace di risollevare le sorti del casato in un colpo solo.
Cosa vi ricorda?
Beh, storie simili a profusione. Soltanto che Jemma (i suoi erano fan di Jim Morrison, ma è arrivata una femmina...) è una truccatrice teatrale di scarso successo, figlia di di due simpatici hippies-nudisti-mille sorprese, allergici alla ricchezza, che si ritrova ereditiera (con codicillo matrimoniale) mentre Ashford, il dodicesimo duca di Burlingham, conduce una vita non troppo gravosa, tra domestici, una madre duchessa vedova piuttosto pesante, feste di beneficenza, cacce alla volpe, incontri al club e supervisione (da lontano) di un un patrimonio familiare notevole (quanto a tenute), ma ex-florido (quanto a rendita attuale).
La soluzione di una convivenza forzata ma breve sulle prime appare ideale per entrambi, però non ha tenuto conto dell'imprevisto con la A maiuscola, che ogni volta irrompe, se ne frega dei programmi, spariglia le carte del destino e arriva persino a cambiare le persone.
Così se Jemma prova a migliorare se stessa e a soddisfare le grandi aspettative per il suo ruolo di giovane duchessa anticonformista, pure Ashford è costretto ad adeguarsi.
Accanto a loro tanti comprimari altrettanto divertenti: dai genitori di entrambi, al maggiordomo tifoso sfegatato, agli amici nobili, con persino un cameo "reale" (leggere per accertarsene).
Stile spigliato, mai banale: va giù come una bibita energizzante, con la giusta componente di dialoghi, descrizioni, eventi e citazioni letterarie e musicali prese in prestito qua e là (e che si inseriscono alla perfezione).
Se avete voglia di ROSA, ecco una lettura da non farvi mancare.
July 30, 2018
Review done by Bibi's Book Blog
I'll just be completely honest here and say, this is not a great book. This is not a good book. I'm honestly struggling to even find it a decent book.
Blurb:
I don't know where anyone would get hilarious from, this book is predictive, boring and unoriginal. It's basically a modern fan fiction of Shakespear's "Taming of the Shrew". So if you want funny, I'd recommend you watch "10 Things I Hate About You" instead, because at least the film was fun. This was just one sad experience page after page. On top of that the female lead, Jemma, is one of the worst female leads, I've ever had the displeasure of meeting. I can honestly say, that Jemma did not deserve a happy ending, not at all.
In the beginning Ashford and Jemma doesn't get a long, at all. They row at every given chance and, their goodnight ritual is to remind each other "you married me for money". I know that Ashford did marry Jemma for money, but the reality is that its only a loan, that's what's stated at the lawyers office. Jemma on the other hand, married Ashford so she could inherit her grandmas wealth. And apparently there was a lot. With that in mind, I did find it strange that Ashford only got a loan. Since he's to stay married to Jemma for a year, I would have thought it was his payment. Anyway, that just shows rather quickly who's getting away with everything, but still acting horribly.
When Ashford and Jemma's marriage gets leaked to the press they have no choice, but to live together to keep up pretences. Jemma moves in with Ashford and his mother and she's expected, to take over the responsibilities that comes with being the Duchess. However, Jemma for some reason finds it totally reasonable to not integrate herself, while at the same time cry that no one cares about her. Imagine that!
I don't actually agree with all that high society stuff, but like or dislike, it is what it is. You can either play along, or stay out. Jemma chooses to show up for gatherings, in sweats, and at events in extremely low cut dresses. I'm not a human behaviour specialist, but I do believe appearances is often a big part of fitting in. If you choose to stay on the outside, no matter how ballsy it is, how can you cry about not being accepted? I would expect any 25 year old to know better!
Later on Jemma's parents loose their home and Ashford asks them to come stay with him and Jemma. He also asks them not to tell Jemma, that he's behind it. So they're to just show up spontaneously and when they do, he'll ask them to stay. They agree and Jemma does really like having them around. However, the fact that they're around doesn't make her any nicer towards Ashford.
Who even thinks like that? Like "Honey, I'm looking forward to having tea with your parents tomorrow. *Mock gasp* Oh no, you're going to turn them away." I don't know if this is an attempt at being funny, but for me it falls flat and seems like a petty tantrum. Which would be okay if she was a teenager, but she's twenty-freaking-five! Yikes.
But nothing, and I mean nothing, could prepare me for the ridiculous ending!
To me Jemma is the embodiment of what's wrong with so many female characters. She's entitled, a brat, immature, petty, mean and so extremely judgemental and narcissistic. She doesn't deserve a happy ever after, at all! With all this in mind, I would rate this book at zero. But instead I'll just say this: I wouldn't bother with this book if I was you.
I received a free copy of this book from the publisher via NetGalley in return for an honest review.
I'll just be completely honest here and say, this is not a great book. This is not a good book. I'm honestly struggling to even find it a decent book.
Blurb:
A hilarious romantic comedy perfect for fans of Sophie Kinsella, Jo Watson and Meg Cabot.
One minute, Jemma Pears is a struggling theatrical make-up artist in London. The next, she's been left a vast fortune by her estranged grandmother. The catch: she must marry a man with a title to inherit. Jemma thinks this is truly impossible: she's a romantic, searching for true love, not just a convenient marriage... and besides, where would she even find a titled guy?
Enter Ashford, the new Duke of Burlingham. His legacy: massive debts that he must pay back immediately or risk the bank seizing his assets. Or worse: his mother's wrath!
When their lawyer hears of their situations, a secret match is made despite their mutual hatred of each other: through marrying Ashford, Jemma can inherit and Ashford can pay back his debts immediately. Problem solved. That is, until their marriage is leaked to the press and everyone finds out...
Now they have to play out the charade for at least a year or risk going to jail for fraud!
A hilarious pretense ensues and Jemma must battle against a crazy mother in law, a stuffy aristocracy, and finally, and most surprisingly of all, confusing feelings for Ashford...!
I don't know where anyone would get hilarious from, this book is predictive, boring and unoriginal. It's basically a modern fan fiction of Shakespear's "Taming of the Shrew". So if you want funny, I'd recommend you watch "10 Things I Hate About You" instead, because at least the film was fun. This was just one sad experience page after page. On top of that the female lead, Jemma, is one of the worst female leads, I've ever had the displeasure of meeting. I can honestly say, that Jemma did not deserve a happy ending, not at all.
In the beginning Ashford and Jemma doesn't get a long, at all. They row at every given chance and, their goodnight ritual is to remind each other "you married me for money". I know that Ashford did marry Jemma for money, but the reality is that its only a loan, that's what's stated at the lawyers office. Jemma on the other hand, married Ashford so she could inherit her grandmas wealth. And apparently there was a lot. With that in mind, I did find it strange that Ashford only got a loan. Since he's to stay married to Jemma for a year, I would have thought it was his payment. Anyway, that just shows rather quickly who's getting away with everything, but still acting horribly.
When Ashford and Jemma's marriage gets leaked to the press they have no choice, but to live together to keep up pretences. Jemma moves in with Ashford and his mother and she's expected, to take over the responsibilities that comes with being the Duchess. However, Jemma for some reason finds it totally reasonable to not integrate herself, while at the same time cry that no one cares about her. Imagine that!
"You always plays the victim." Ashford blames me.
"I don't play it, I am the victim! All your beloved high society people do nothing but talking about me, both in my face and behind my back, and try to put me in the most embarrassing situations."
"If you don't do your part to integrate yourself, nobody will ever accept you, when will you understand this? You keep staying in a corner hoping that someone has mercy on you and comes to talk to you! Flash news for you, lady: nobody gives a shit about your discomfort!"
I don't actually agree with all that high society stuff, but like or dislike, it is what it is. You can either play along, or stay out. Jemma chooses to show up for gatherings, in sweats, and at events in extremely low cut dresses. I'm not a human behaviour specialist, but I do believe appearances is often a big part of fitting in. If you choose to stay on the outside, no matter how ballsy it is, how can you cry about not being accepted? I would expect any 25 year old to know better!
Later on Jemma's parents loose their home and Ashford asks them to come stay with him and Jemma. He also asks them not to tell Jemma, that he's behind it. So they're to just show up spontaneously and when they do, he'll ask them to stay. They agree and Jemma does really like having them around. However, the fact that they're around doesn't make her any nicer towards Ashford.
He just says that he's happy that my father has retrived the precious Westfalia and that he'll look forward to having tea with my parents tomorrow.
Message received, arsehole: now your mother isn't here and you no longer need my parents to annoy her, you want to send them back to London to live under a bridge, but not before you have offered them a cup of your damn tea.
Who even thinks like that? Like "Honey, I'm looking forward to having tea with your parents tomorrow. *Mock gasp* Oh no, you're going to turn them away." I don't know if this is an attempt at being funny, but for me it falls flat and seems like a petty tantrum. Which would be okay if she was a teenager, but she's twenty-freaking-five! Yikes.
But nothing, and I mean nothing, could prepare me for the ridiculous ending!
To me Jemma is the embodiment of what's wrong with so many female characters. She's entitled, a brat, immature, petty, mean and so extremely judgemental and narcissistic. She doesn't deserve a happy ever after, at all! With all this in mind, I would rate this book at zero. But instead I'll just say this: I wouldn't bother with this book if I was you.
April 7, 2023
MATRIMONIO DI CONVENIENZA �� stato il romanzo d'esordio di Felicia Kingsley con Newton Compton, e che esordio!
Mai sottovalutare il potere di un avvocato di nome Derek (ma solo io mi sono immedesimata in Becky Bloomwood e mi è venuta l’ansia di una telefonata da parte di Derek Smeath, il direttore di banca, appena ho letto il suo nome?), dicevo, mai trascurare un personaggio secondario, specialmente se il suo ruolo è di cruciale importanza nella vicenda poiché esercita anche la professione di cupido.
Scorrevole e divertente, consiglio a chiunque la storia di Jemma e Ashford, Duca di Burlingham, soprattutto se cercate…
🩷 un rimedio contro il blocco del lettore
🩷 una fiaba con tanto di castelli, etichetta e balli un po’ alla Jane Austen, ma ambientata ai giorni nostri (al riferimento a Lady Gaga, nella mia testa era subito "Ale-Alejandro, I’m not your babe, Fernando… don’t call my name, Roberto…")
🩷 un libro scritto in prima persona, ma con dual pov
🩷 o magari se vi piacciono i romance con questi trope:
💍 Enemies-to-lovers
💍 Convivenza forzata
💍 Matrimonio di convenienza (appunto)
Beh, allora siete nel posto giusto!
Di solito sono i protagonisti i personaggi che restano nel cuore, però in questo caso mi sono affezionata un po’ anche a Lance, ma soprattutto a Harring e Cécile, i migliori amici dei Duchi. Peccato che la Kingsley non abbia ancora scritto una novella proprio su di loro… 👀🤭
Anche se è uno dei primi libri dell'autrice, me lo sono lasciato tra gli ultimi da leggere, un po' dulcis in fundo e un po' perché ci ho messo MESI a trovare questa edizione! 🥹 (Presto in libreria “La mia svolta e la mia rovina”, un romance enemies-to-lovers basato sulla mia storia vera con Vinted, un rapporto amore-odio per l’enorme risparmio, ma anche spesa di soldi di cui è la principale causa 🥲)
Adesso mi resta da leggere soltanto “Stronze si nasce” e “Innamorati pazzi”, ma se da una parte non vedo l'ora, dall'altra non voglio terminarli tutti e pensare "E ora come faccio?!?"
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Mai sottovalutare il potere di un avvocato di nome Derek (ma solo io mi sono immedesimata in Becky Bloomwood e mi è venuta l’ansia di una telefonata da parte di Derek Smeath, il direttore di banca, appena ho letto il suo nome?), dicevo, mai trascurare un personaggio secondario, specialmente se il suo ruolo è di cruciale importanza nella vicenda poiché esercita anche la professione di cupido.
Scorrevole e divertente, consiglio a chiunque la storia di Jemma e Ashford, Duca di Burlingham, soprattutto se cercate…
🩷 un rimedio contro il blocco del lettore
🩷 una fiaba con tanto di castelli, etichetta e balli un po’ alla Jane Austen, ma ambientata ai giorni nostri (al riferimento a Lady Gaga, nella mia testa era subito "Ale-Alejandro, I’m not your babe, Fernando… don’t call my name, Roberto…")
🩷 un libro scritto in prima persona, ma con dual pov
🩷 o magari se vi piacciono i romance con questi trope:
💍 Enemies-to-lovers
💍 Convivenza forzata
💍 Matrimonio di convenienza (appunto)
Beh, allora siete nel posto giusto!
Di solito sono i protagonisti i personaggi che restano nel cuore, però in questo caso mi sono affezionata un po’ anche a Lance, ma soprattutto a Harring e Cécile, i migliori amici dei Duchi. Peccato che la Kingsley non abbia ancora scritto una novella proprio su di loro… 👀🤭
Anche se è uno dei primi libri dell'autrice, me lo sono lasciato tra gli ultimi da leggere, un po' dulcis in fundo e un po' perché ci ho messo MESI a trovare questa edizione! 🥹 (Presto in libreria “La mia svolta e la mia rovina”, un romance enemies-to-lovers basato sulla mia storia vera con Vinted, un rapporto amore-odio per l’enorme risparmio, ma anche spesa di soldi di cui è la principale causa 🥲)
Adesso mi resta da leggere soltanto “Stronze si nasce” e “Innamorati pazzi”, ma se da una parte non vedo l'ora, dall'altra non voglio terminarli tutti e pensare "E ora come faccio?!?"
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
March 9, 2019
In realtà 4.5 stelline.
Che carino! Nonostante non sia per niente il mio genere di libri preferito, ogni tanto sono alla ricerca di un romance che mi faccia sognare ma soprattutto ridere. Se un libro romantico riesce a farmi avere una faccia da innamorata totale ed un sorriso stupido durante tutta la lettura, allora merita assolutamente parole positive.
È questo il caso di "Matrimonio di convenienza" di Felicia Kingsley, che ho iniziato a leggere su Kindle Unlimited un po' per caso e che mi ha davvero stupita in positivo!
I protagonisti della storia sono assolutamente perfetti, accomunati da nulla ma legati in tutto, uniti da una serie di coincidenze e destinati ad un rapporto odio-amore pieno di divertimento.
Ho adorato ogni singola situazione raccontata e sono davvero morta dal ridere in alcune scene 🤣.
Consigliatissimo!
Che carino! Nonostante non sia per niente il mio genere di libri preferito, ogni tanto sono alla ricerca di un romance che mi faccia sognare ma soprattutto ridere. Se un libro romantico riesce a farmi avere una faccia da innamorata totale ed un sorriso stupido durante tutta la lettura, allora merita assolutamente parole positive.
È questo il caso di "Matrimonio di convenienza" di Felicia Kingsley, che ho iniziato a leggere su Kindle Unlimited un po' per caso e che mi ha davvero stupita in positivo!
I protagonisti della storia sono assolutamente perfetti, accomunati da nulla ma legati in tutto, uniti da una serie di coincidenze e destinati ad un rapporto odio-amore pieno di divertimento.
Ho adorato ogni singola situazione raccontata e sono davvero morta dal ridere in alcune scene 🤣.
Consigliatissimo!
November 4, 2019
Un libro che sconsiglio. Mi era stato consigliato come lettura piacevole con cui passare il tempo, e invece ho avuto difficoltà anche solo a finirlo dopo i primi tre capitoli. Il problema principale non è neanche stata la trama, di per sé con potenziale, lo è stato invece lo stile. L'intero libro non è che una lista della spesa. Frasi veloci, corte, dirette. Non c'è introspezione, non ci sono descrizioni (a stento sapevo come fossero fatti fisicamente i protagonisti), è solo un continuo succedersi di azioni che non forniscono alcuno stimolo al lettore a continuare con la storia. Questo grave difetto purtroppo si ritorce contro la caratterizzazione degli stessi personaggi. Jemma ed Ashford non mi hanno detto nulla di che per tutto il corso della lettura. L'utilizzo esagerato degli stereotipi, inoltre, (specie quelli della famiglia hippy di Jemma), ha peggiorato ancor più la situazione, rendendo il libro non solo particolarmente difficile da leggere, ma anche fastidioso per certi cliché che sono stati buttati nella storia senza un contorno giusto in cui rientrare. Stessa cosa vale per il cambio di Pov da Jemma ad Ashford e viceversa. Perché? Perché non c'è alcuna differenza. Un cambio di Pov non si dovrebbe limitare alla modifica del titolo in cui si spiega chi stia parlando, no. Un cambio di Pov implica che noi stiamo avendo a che fare con una persona completamente diversa da prima, con un suo proprio modo di fare, con le sue esigenze, un suo stile. Tutto è diverso. Invece, in questo libro, non potresti mai distinguere chi sta parlando, se Jemma o Ashford, se non leggendolo sul titolo o cercando pronomi maschili o femminili. Non c'è alcuna distinzione fra Jemma ed Ashford, poiché lo stile rimane identico, ripetitivo e, purtroppo, da lista della spesa.
February 19, 2023
2,5
A malincuore devo dire che questo libro me lo ricordavo più strutturato
Ci sono state molte cose che mi hanno fatto storcere il naso
Primo fra tutti lui
Il protagonista che non è la persona più accomodante del mondo
E non lo deve essere, non all’inizio ovviamente
Ma con il passare del tempo avrebbe dovuto ammorbidirsi
Vedere in lei qualcosa di diverso, invece è solo quando lei decide di cambiare che effettivamente cambiano le cose
C’è una cosa che mi ha fatto storcere il naso da subito, che però forse è vera non essendo nobile non saprei proprio ahhaha
Il fatto che questo libro nonostante sia moderno
È letteralmente un libro di Jane Austen
Nel senso: davvero i nobili non fanno altro che andare a banchetti e fare ricevimenti, è possibile che i ricevimenti si fanno come nel 700
Non lo so
Forse sono semplicemente io ahahah
A malincuore devo dire che questo libro me lo ricordavo più strutturato
Ci sono state molte cose che mi hanno fatto storcere il naso
Primo fra tutti lui
Il protagonista che non è la persona più accomodante del mondo
E non lo deve essere, non all’inizio ovviamente
Ma con il passare del tempo avrebbe dovuto ammorbidirsi
Vedere in lei qualcosa di diverso, invece è solo quando lei decide di cambiare che effettivamente cambiano le cose
C’è una cosa che mi ha fatto storcere il naso da subito, che però forse è vera non essendo nobile non saprei proprio ahhaha
Il fatto che questo libro nonostante sia moderno
È letteralmente un libro di Jane Austen
Nel senso: davvero i nobili non fanno altro che andare a banchetti e fare ricevimenti, è possibile che i ricevimenti si fanno come nel 700
Non lo so
Forse sono semplicemente io ahahah
November 6, 2025
3.5*
Qué historia más loca y divertida.
Al igual que me pasó con la anterior de la autora, me ha mantenido muy entretenida y me ha gustado bastante.
No es la historia del año, pero la recomiendo totalmente para pasa un buen rato y leer una bonita historia de amor.
Qué historia más loca y divertida.
Al igual que me pasó con la anterior de la autora, me ha mantenido muy entretenida y me ha gustado bastante.
No es la historia del año, pero la recomiendo totalmente para pasa un buen rato y leer una bonita historia de amor.
November 3, 2022
Recensione completa su Peccati di Penna
Leggo pochi romance, pochi chick-lit, ma sentivo il bisogno di staccare dal fantasy e di dedicarmi a qualcosa di… si può dire confortevole? Qualcosa che sicuro si sarebbe concluso e si sarebbe concluso in modo positivo...
🔻Trama🔻
Matrimonio di convenienza è un enemies to lovers con matrimonio combinato. Storia dal forte effetto déjà-vu, che richiama la sitcom Dharma & Greg ma con una situazione resa più “alta” per l’inserimento delle vicende nella nobiltà inglese. La questione che dà il via alle peripezie di Jemma e Ashford è di natura economica e i due mal si sopportano. Sempre presenti i disagi provocati dallo scontro di due ceti sociali diversi che portano anche a scene comiche... o tragicomiche.
🔻Personaggi🔻
I personaggi sono molto stereotipati. Ho apprezzato la graduale evoluzione della protagonista femminile, ma non quella del protagonista maschile, un po’ brusca.
🔻Ambientazione🔻
Urbana, inglese.
🔻Stile🔻
Frizzante, semplice, diretto. POV alternato in prima persona.
🔻Ritmo🔻
Ha un ritmo costante, non veloce né lento.
🔻Finale🔻
Gli epiloghi di questo tipo non sono tra i miei favoriti (non posso spoilerare),
però il capitolo di chiusura con la voce della Contessa, madre di Ashford, è stato molto carino.
🔻Conclusioni🔻
Se cercate un romanzo che intrattiene senza pesare, una commedia divertente come una serie TV, ve lo consiglio. Se cercate note originali e imprevedibili, non è questa la lettura adatta.
🚦 Resoconto in punti
Deboli
🔴Prevedibile
In bilico
🟠 Stereotipi
Forti
🟢 Lettura leggera
🟢 Vena umoristica
🟢 Stile diretto
Recensione su Peccati di Penna
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Leggo pochi romance, pochi chick-lit, ma sentivo il bisogno di staccare dal fantasy e di dedicarmi a qualcosa di… si può dire confortevole? Qualcosa che sicuro si sarebbe concluso e si sarebbe concluso in modo positivo...
🔻Trama🔻
Matrimonio di convenienza è un enemies to lovers con matrimonio combinato. Storia dal forte effetto déjà-vu, che richiama la sitcom Dharma & Greg ma con una situazione resa più “alta” per l’inserimento delle vicende nella nobiltà inglese. La questione che dà il via alle peripezie di Jemma e Ashford è di natura economica e i due mal si sopportano. Sempre presenti i disagi provocati dallo scontro di due ceti sociali diversi che portano anche a scene comiche... o tragicomiche.
🔻Personaggi🔻
I personaggi sono molto stereotipati. Ho apprezzato la graduale evoluzione della protagonista femminile, ma non quella del protagonista maschile, un po’ brusca.
🔻Ambientazione🔻
Urbana, inglese.
🔻Stile🔻
Frizzante, semplice, diretto. POV alternato in prima persona.
🔻Ritmo🔻
Ha un ritmo costante, non veloce né lento.
🔻Finale🔻
Gli epiloghi di questo tipo non sono tra i miei favoriti (non posso spoilerare),
però il capitolo di chiusura con la voce della Contessa, madre di Ashford, è stato molto carino.
🔻Conclusioni🔻
Se cercate un romanzo che intrattiene senza pesare, una commedia divertente come una serie TV, ve lo consiglio. Se cercate note originali e imprevedibili, non è questa la lettura adatta.
🚦 Resoconto in punti
Deboli
🔴Prevedibile
In bilico
🟠 Stereotipi
Forti
🟢 Lettura leggera
🟢 Vena umoristica
🟢 Stile diretto
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July 12, 2018
Bello, simpatico e divertente. Jemma, Ashford, Harrington e Cécile mi hanno fatta scompisciare dalle risate. Li adoro! 😂🔝
C'è solo una cosa che non mi è del tutto piaciuta e che m'impedisce di dare le 5 stelle, anche se qualcuno potrebbe pensare che sia una sciocchezza, ma per un mio gusto personale, non lo è.
Ci sono una serie di cliché, però scritti bene, che rendono la lettura ancora più divertente.
PS. Voglio il libro su Haz e Cécile! 💙
C'è solo una cosa che non mi è del tutto piaciuta e che m'impedisce di dare le 5 stelle, anche se qualcuno potrebbe pensare che sia una sciocchezza, ma per un mio gusto personale, non lo è.
Ci sono una serie di cliché, però scritti bene, che rendono la lettura ancora più divertente.
PS. Voglio il libro su Haz e Cécile! 💙
November 18, 2019
Jemma e Ashley non potrebbero essere più diversi... Lei figlia di hippy, cresciuta molto liberamente, truccatrice in una compagnia teatrale, molto sopra le righe sia nell'abbigliamento che nel modo di esprimersi 😅, mentre lui un duca rigido, all'inizio molto snob! Come mai questi universi paralleli possono essersi incrociati? Un eredità per lei con la clausola che si sposi con un nobile e difficoltà finanziarie per lui, e in mezzo un avvocato che fa da "cupido", proponendo una soluzione molto sensata, un matrimonio di convenienza che per causa di una segretaria pettegola, diventerà una convivenza molto divertente e esilarante! Jemma si ritroverà catapultata nel mondo nobile e molto snob di Ashley, le situazioni che ne nascono molto divertenti, la sua eccentricità porterà una ventata di freschezza e novità, non mancheranno per lei gli ostracismi, la prima una suocera antipatica, che si scioglie solo davanti alla crostata con la farina di peyote 😂😂 ma avrà dalla sua parte Lance il maggiordomo e la marchesa Cècile, che le daranno le giuste dritte, per muoversi in quel mondo per lei alieno... Ho amato molto il modo in cui l'autrice ha fatto innamorare Jemma e Ashley molto lentamente, come all'inizio giustamente non si potessero vedere, le differenze tra loro sono troppe per piacersi, partono prevenuti, battibeccano e si stuzzicano, il tutto per il divertimento dei lettori 😂 fino a quando finalmente aprono gli occhi e la storia diventa romantica e dopo qualche malinteso, si arriva a un finale meraviglioso 😍...
March 25, 2022
Не си представях , че е възможно, да се събере по нещо от всичките ми любими филми и книги на едно място. Ето тук се случва точно това. Има по-малко от "Гордост и предразсъдъци", "Укротяване на опърничавата", "Хубава жена " ,"Моята прекрасна лейди" , сигурно и от Пепеляшка .
Много сладурска книжка и се чете толкова лесно, че не можеш да я оставиш.
Много сладурска книжка и се чете толкова лесно, че не можеш да я оставиш.
April 21, 2023
I wish I had more positive things to say, but as one review already said, this shows us how not to marry a duke, and also why we should not. I'm not sure how I expected this book to play out, but I expected more fun and less annoyance overall.
How (Not) to Marry a Duke is a book following Jemma, a struggling theatrical make-up artist. She learns her extremely wealthy late grandmother left her a large inheritance, but it comes with a catch. If she wants to actually access her inheritance, she must first marry a man with a title. Enter Ashford, the new Duke of Burlingham, who with his title inherited a whole lot of debt after his father passed. Their shared lawyer proposes a solution - a secret marriage that would solve both of their issues. However, the press finds out, the marriage is no longer a secret, and Jemma and Ashford must act like newlyweds even if they hate each other's guts.
Well, then. I'm not sure where to start with this. As I said the premise of this drew me in. I am a big fan of the marriage-of-convenience trope, and this seemed like a fun and light read. And sure, there were scenes I liked (which is why I gave it 2 and not 1 star), but as a whole, this novel was pretty disappointing to me. It was not the fluffy read I wanted, it was the book of annoying stereotypes in place of characters. Everyone seemed more like a caricature than a well-rounded character, and I didn't enjoy that. That is, after all, my biggest issue with this book - the characters. This type of book depends on characters, on characters that are likable, but flawed, or unlikeable but who learn to do better. This book, however, is filled with walking stereotypes of people, who are not only unlikeable in the beginning but somehow become even more ridiculous in some ways by the end.
Our main character Jemma grew up poor with quirky hippie parents, so obviously she has no manners and only eats chicken. She must have her feet up on a chair in a restaurant and be obnoxious for no reason, because that is just how regular people are. Now, obviously, I'm not by any means bashing liking chicken or being relaxed, but everything I mentioned is overused and it's made into a much bigger deal than it is. Jemma's only personality for half of the book is being inappropriate, constantly, and it being because she didn't grow up wealthy. Which I think is extra ridiculous, as her quirky parents seem to have no issue with any of that, and it's said she actually grew up eating a bunch of different cultural foods from around the world, so her asking for chicken exclusively in the first third of the book seemed so annoying and on the nose.
Her character growth is super weird to me (if we can call it growth, anyways). She gets accustomed to being a rich person who does nothing but is a part of high society and grows to like it, while still acknowledging how terrible everyone was to her simply based on her appearance. Now, I do think she should've been more appropriate in some situations (there is a way to have a personality and stick to your style while being fancier), but her makeover and change of heart seemed out of character. Her personality, later on, boils down to her being jealous and insecure, and while it makes sense with her past, it got tired pretty quickly.
On the other hand, we have Ashford, who is absolutely and utterly unlikeable as well, but for completely different reasons. He is what you might imagine when you hear about out-of-touch nobles, and in general rich people who have never talked to a 'regular' person, unless it's someone who works for them. The first time, he meets Jemma, he mistakes her for a waitress and is incredibly rude and belittling. Even if she were the waitress, that wouldn't make his behavior seem better, it would have been that much worse. His internal monologue is rude and often very misogynistic. But, we are supposed to be fine with his comments about women as the book goes on, because they're mostly aimed at high society ladies, who we learn are mostly awful people. So, you know, casual misogyny is okay in that case. He had some positive moments, he actually made more effort with Jemma's parents than I expected.
The central relationship here goes much as you would expect in such a story. They start off hating each other but eventually get closer and develop feelings. However, because I found the characters so unlikable, I just didn't really care all that much. Overall, they did really seem like a poor match, for all I tried, I couldn't see how they would grow to like each other. The only reason they even barely worked together is that Jemma actually started enjoying the high society life. They had a few sweet moments as they get closer, which is the only reason I gave it 2 stars. What I found extra funny and annoying is that while Jemma tries to fill out the holes in her knowledge, she goes over classic literature and we get to see how the characters themselves compare their relationship to some of the stories. The Pride and Prejudice comparison really got me though because there is no similarity there - Mr.Darcy might've been entitled and rude but he learns. Ashford very much doesn't learn anything, it's just that Jemma is an exception (now that she's changed everything about herself).
The side characters are very much an afterthought, and even more bare stereotypes than the main characters. Jemma's parents are just unconventional, and Ashford's mother is just terrible for the sake of being terrible. There were also a couple of minor situations that were just left unresolved. The ending especially was weird to me. As I mentioned, I liked some of the scenes between Jemma and Ashford, and I was finally enjoying the book at least a bit when that ending happened! I was very disappointed by the miscommunication and then also by how everything was fixed.
All in all, this book just simply wasn't for me. I'm not sure I would recommend it at all, I think there are better romances out there. However, I do know this is just my opinion and everyone's tastes are different, so don't let me stop you! I did enjoy the audiobook, so if you decide to give it a go, I would recommend the audio format.
Thank you to Netgalley for providing me with the audiobook in exchange for an honest review!
How (Not) to Marry a Duke is a book following Jemma, a struggling theatrical make-up artist. She learns her extremely wealthy late grandmother left her a large inheritance, but it comes with a catch. If she wants to actually access her inheritance, she must first marry a man with a title. Enter Ashford, the new Duke of Burlingham, who with his title inherited a whole lot of debt after his father passed. Their shared lawyer proposes a solution - a secret marriage that would solve both of their issues. However, the press finds out, the marriage is no longer a secret, and Jemma and Ashford must act like newlyweds even if they hate each other's guts.
Well, then. I'm not sure where to start with this. As I said the premise of this drew me in. I am a big fan of the marriage-of-convenience trope, and this seemed like a fun and light read. And sure, there were scenes I liked (which is why I gave it 2 and not 1 star), but as a whole, this novel was pretty disappointing to me. It was not the fluffy read I wanted, it was the book of annoying stereotypes in place of characters. Everyone seemed more like a caricature than a well-rounded character, and I didn't enjoy that. That is, after all, my biggest issue with this book - the characters. This type of book depends on characters, on characters that are likable, but flawed, or unlikeable but who learn to do better. This book, however, is filled with walking stereotypes of people, who are not only unlikeable in the beginning but somehow become even more ridiculous in some ways by the end.
Our main character Jemma grew up poor with quirky hippie parents, so obviously she has no manners and only eats chicken. She must have her feet up on a chair in a restaurant and be obnoxious for no reason, because that is just how regular people are. Now, obviously, I'm not by any means bashing liking chicken or being relaxed, but everything I mentioned is overused and it's made into a much bigger deal than it is. Jemma's only personality for half of the book is being inappropriate, constantly, and it being because she didn't grow up wealthy. Which I think is extra ridiculous, as her quirky parents seem to have no issue with any of that, and it's said she actually grew up eating a bunch of different cultural foods from around the world, so her asking for chicken exclusively in the first third of the book seemed so annoying and on the nose.
Her character growth is super weird to me (if we can call it growth, anyways). She gets accustomed to being a rich person who does nothing but is a part of high society and grows to like it, while still acknowledging how terrible everyone was to her simply based on her appearance. Now, I do think she should've been more appropriate in some situations (there is a way to have a personality and stick to your style while being fancier), but her makeover and change of heart seemed out of character. Her personality, later on, boils down to her being jealous and insecure, and while it makes sense with her past, it got tired pretty quickly.
On the other hand, we have Ashford, who is absolutely and utterly unlikeable as well, but for completely different reasons. He is what you might imagine when you hear about out-of-touch nobles, and in general rich people who have never talked to a 'regular' person, unless it's someone who works for them. The first time, he meets Jemma, he mistakes her for a waitress and is incredibly rude and belittling. Even if she were the waitress, that wouldn't make his behavior seem better, it would have been that much worse. His internal monologue is rude and often very misogynistic. But, we are supposed to be fine with his comments about women as the book goes on, because they're mostly aimed at high society ladies, who we learn are mostly awful people. So, you know, casual misogyny is okay in that case. He had some positive moments, he actually made more effort with Jemma's parents than I expected.
The central relationship here goes much as you would expect in such a story. They start off hating each other but eventually get closer and develop feelings. However, because I found the characters so unlikable, I just didn't really care all that much. Overall, they did really seem like a poor match, for all I tried, I couldn't see how they would grow to like each other. The only reason they even barely worked together is that Jemma actually started enjoying the high society life. They had a few sweet moments as they get closer, which is the only reason I gave it 2 stars. What I found extra funny and annoying is that while Jemma tries to fill out the holes in her knowledge, she goes over classic literature and we get to see how the characters themselves compare their relationship to some of the stories. The Pride and Prejudice comparison really got me though because there is no similarity there - Mr.Darcy might've been entitled and rude but he learns. Ashford very much doesn't learn anything, it's just that Jemma is an exception (now that she's changed everything about herself).
The side characters are very much an afterthought, and even more bare stereotypes than the main characters. Jemma's parents are just unconventional, and Ashford's mother is just terrible for the sake of being terrible. There were also a couple of minor situations that were just left unresolved. The ending especially was weird to me. As I mentioned, I liked some of the scenes between Jemma and Ashford, and I was finally enjoying the book at least a bit when that ending happened! I was very disappointed by the miscommunication and then also by how everything was fixed.
All in all, this book just simply wasn't for me. I'm not sure I would recommend it at all, I think there are better romances out there. However, I do know this is just my opinion and everyone's tastes are different, so don't let me stop you! I did enjoy the audiobook, so if you decide to give it a go, I would recommend the audio format.
Thank you to Netgalley for providing me with the audiobook in exchange for an honest review!
September 11, 2017
4 1/2 .. poteva essere un 5 se non fosse che ha un finale troppo risicato. Cit. "è da un pezzo che ho capito che in questa storia il principe azzurro sono io"
March 7, 2022
Punteggio reale: 2,5 stelle.
Com'è andata? Non benissimo.
Non so se è perché ho fatto indigestione di questo genere quando ero adolescente oppure perché ormai è difficile immaginare scenari originali o se è stato proprio perché ho avuto seri problemi con Ashford e determinate scelte e circostanze.
Non c'è bisogno che io approfondisca la trama più di tanto - Jemma è una truccatrice in un teatro di serie B per una compagnia che è prossima al fallimento, ha sempre avuto sfortuna nelle relazioni perché puntualmente viene cornificata proprio quando lei è convinta che la cosa si sia fatta seria ma di base è una ragazza contenta: i suoi genitori sono degli hippy nudisti che non si sono mai lasciati alle spalle gli anni Settanta e a tratti possono essere imbarazzanti, ma sono uniti e l'hanno sempre lasciata fare le sue scelte. Ashford, d'altro canto, ha appena acquisito il titolo di duca a causa della morte di suo padre e sua madre - già di per sé estenuante - ora è più che decisa che mai a stargli addosso. È snob, è rigido come se avesse una scopa su per il c**o e non ascolta nessun altro che non sia se stesso.
Questi due ragazzi che non avrebbero mai potuto incontrarsi in circostanze normali entrano in collisione tramite lo stesso avvocato: Jemma ha ereditato i miliardi di sua nonna Catriona dopo che questa ha diseredato sua madre, ma non può entrarne in possesso a meno che non sposi qualcuno con un titolo nobiliare - cosa che la madre di Jemma si era rifiutata di fare; Ashford rimane di sasso nello scoprire che suo padre aveva fatto degli investimenti azzardati e che quindi potrebbe presto vedersi le proprietà di famiglia pignorate dalla banca.
Derek, l'avvocato, ha una soluzione: dovranno sposarsi perché ad entrambi conviene - Jemma otterrà i soldi tramite il titolo nobiliare di Ashford e Ashford, grazie ai soldi di Jemma in prestito, potrà tenersi tutte le proprietà e restituire i soldi alla banca. E non deve essere per sempre, solo fino a quando la cosa non sarà più vista come una truffa per aggirare il testamento e poi potranno divorziare. Non dovrà neanche saperlo nessuno: sarà una cosa sulla carta e ognuno potrà farsi la propria vita come sempre.
Peccato che quei due si detestino alla prima occhiata - soprattutto perché Ashford è un grandissimo cafone - e che la macchina del pettegolezzo sia sempre in moto, tanto che presto la notizia del matrimonio del duca è di dominio pubblico su tutti i giornali e Jemma si vede costretta a trasferirsi nella villa di Ashford e reggere il gioco con quell'aristocrazia che non ha mai visto nemmeno con il binocolo.
Ovviamente non potrà che essere un disastro di proporzioni scandalose.
Ora, io ne ho avuti ed esibiti di outfit imbarazzanti - e spesso anche fuori luogo - nella mia vita e specialmente quando ero una ragazzina, ma mai al matrimonio di una mia amica mi sarei vestita da emo come facevo a diciotto anni. Questo per dire che Jemma - un po' per restare fedele al suo carattere e alle sue origini e un po' apposta per dare fastidio ad Ashford - non cambia una virgola del modo e dell'atteggiamento con cui si presenta e fa in modo e maniera di scioccare non solo suo marito e sua suocera, ma tutta la società aristocratica. Perlomeno io, se da un giorno all'altro diventassi duchessa, mi adopererei per cercare di risaltare il meno possibile e confondermi nella mischia - sarei lo stesso evidente come un pugno in un occhio, ma almeno ci proverei.
E ci vuole un po' prima che Jemma ci provi ad adattarsi ad un mondo così sconosciuto - ci vogliono gli insulti alle spalle, ci voglio le frasi dirette in faccia, ci vuole una piccola analisi personale ma poi Jemma si butta a capofitto nel recupero e nello studio di tutto ciò che concerne la letteratura, le lingue straniere, la storia, la geografia, i diritti e i doveri di una duchessa. Ma non lo fa per Ashford in se stesso - in parte lo fa per lui, ma lo fa comunque per andargli incontro perché è il suo mondo e capisce che come metà di un accordo deve fare uno sforzo.
Chi invece non fa mai uno sforzo che sia uno è Ashford - infatti ad un certo punto si rende conto di essere un verme perché tutta l'educazione che Jemma dovrebbe ricevere invece di essere lui ad impartirgliela è il maggiordomo Lance che se ne occupa, ma poi finisce lì. E non fa mai un passo verso Jemma e il suo mondo, se non offrirsi di nascosto per aiutare i suoi genitori. L'ho trovato davvero insopportabile per tre quarti di libro e mai una volta mi ha fatta emozionare o battere il cuore - cosa che invece ci si aspetterebbe dal protagonista maschile di un chick-lit.
Forse è un problema mio con questo genere di libri, ma non capisco mai quale sia il momento in cui i due protagonisti si innamorano. Passano tutto il libro ad insultarsi, a rinfacciarsi che non se non fosse per i soldi di Jemma allora Ashford vivrebbe sotto un ponte e che se non fosse per il suo titolo invece Jemma non avrebbe mai ereditato. E ci sta l'attrazione fisica ad una certa, ma non li ho mai visti interessarsi davvero l'uno alle passioni e agli interessi dell'altra tanto da suscitare una connessione intima e profonda, quindi il motivo per cui si siano innamorati mi è proprio sconosciuto - li si vede mantenere la facciata formale in pubblico, ma nel privato a parte condividere i pasti non li vedi fare nessuna fare attività insieme.
Non fraintendetemi, è un libro che si legge in fretta grazie allo stile semplicissimo e ai capitoli brevi che si alternano tra il punto di vista di lei e il punto di vista di lui - e, nella prima parte del romanzo, Jemma ha avuto delle uscite così sarcastiche e caustiche che mi hanno fatta ridere a voce alta. Peccato che questa caratteristica poi si perda.
Non mancano nemmeno i riferimenti a Orgoglio e Pregiudizio se li sapete cogliere.
Aspettavo anche con ansia ogni crisi di nervi di Lady Delphina - la madre di Ashford - per farmi due risate e probabilmente il maggiordomo Lance è stato il mio personaggio preferito perché ha una spiccata simpatia per Jemma ed è sempre pronto con delle patatine fritte quando lei ha una crisi.
Però ci sono tanti, troppi cliché - della situazione che poi accade al 93% e di ciò che la causa prima ne avrei fatto volentieri a meno. L'idea in sé non è nulla che non potreste trovare altrove ed è un vero peccato il mancato sviluppo dei personaggi - e sebbene abbia provato simpatia per Harring e Cécile, i migliori amici dei due, è innegabile che anche nel resto dei personaggi secondari non manchino gli stereotipi.
Com'è andata? Non benissimo.
Non so se è perché ho fatto indigestione di questo genere quando ero adolescente oppure perché ormai è difficile immaginare scenari originali o se è stato proprio perché ho avuto seri problemi con Ashford e determinate scelte e circostanze.
Non c'è bisogno che io approfondisca la trama più di tanto - Jemma è una truccatrice in un teatro di serie B per una compagnia che è prossima al fallimento, ha sempre avuto sfortuna nelle relazioni perché puntualmente viene cornificata proprio quando lei è convinta che la cosa si sia fatta seria ma di base è una ragazza contenta: i suoi genitori sono degli hippy nudisti che non si sono mai lasciati alle spalle gli anni Settanta e a tratti possono essere imbarazzanti, ma sono uniti e l'hanno sempre lasciata fare le sue scelte. Ashford, d'altro canto, ha appena acquisito il titolo di duca a causa della morte di suo padre e sua madre - già di per sé estenuante - ora è più che decisa che mai a stargli addosso. È snob, è rigido come se avesse una scopa su per il c**o e non ascolta nessun altro che non sia se stesso.
Questi due ragazzi che non avrebbero mai potuto incontrarsi in circostanze normali entrano in collisione tramite lo stesso avvocato: Jemma ha ereditato i miliardi di sua nonna Catriona dopo che questa ha diseredato sua madre, ma non può entrarne in possesso a meno che non sposi qualcuno con un titolo nobiliare - cosa che la madre di Jemma si era rifiutata di fare; Ashford rimane di sasso nello scoprire che suo padre aveva fatto degli investimenti azzardati e che quindi potrebbe presto vedersi le proprietà di famiglia pignorate dalla banca.
Derek, l'avvocato, ha una soluzione: dovranno sposarsi perché ad entrambi conviene - Jemma otterrà i soldi tramite il titolo nobiliare di Ashford e Ashford, grazie ai soldi di Jemma in prestito, potrà tenersi tutte le proprietà e restituire i soldi alla banca. E non deve essere per sempre, solo fino a quando la cosa non sarà più vista come una truffa per aggirare il testamento e poi potranno divorziare. Non dovrà neanche saperlo nessuno: sarà una cosa sulla carta e ognuno potrà farsi la propria vita come sempre.
Peccato che quei due si detestino alla prima occhiata - soprattutto perché Ashford è un grandissimo cafone - e che la macchina del pettegolezzo sia sempre in moto, tanto che presto la notizia del matrimonio del duca è di dominio pubblico su tutti i giornali e Jemma si vede costretta a trasferirsi nella villa di Ashford e reggere il gioco con quell'aristocrazia che non ha mai visto nemmeno con il binocolo.
Ovviamente non potrà che essere un disastro di proporzioni scandalose.
Ora, io ne ho avuti ed esibiti di outfit imbarazzanti - e spesso anche fuori luogo - nella mia vita e specialmente quando ero una ragazzina, ma mai al matrimonio di una mia amica mi sarei vestita da emo come facevo a diciotto anni. Questo per dire che Jemma - un po' per restare fedele al suo carattere e alle sue origini e un po' apposta per dare fastidio ad Ashford - non cambia una virgola del modo e dell'atteggiamento con cui si presenta e fa in modo e maniera di scioccare non solo suo marito e sua suocera, ma tutta la società aristocratica. Perlomeno io, se da un giorno all'altro diventassi duchessa, mi adopererei per cercare di risaltare il meno possibile e confondermi nella mischia - sarei lo stesso evidente come un pugno in un occhio, ma almeno ci proverei.
E ci vuole un po' prima che Jemma ci provi ad adattarsi ad un mondo così sconosciuto - ci vogliono gli insulti alle spalle, ci voglio le frasi dirette in faccia, ci vuole una piccola analisi personale ma poi Jemma si butta a capofitto nel recupero e nello studio di tutto ciò che concerne la letteratura, le lingue straniere, la storia, la geografia, i diritti e i doveri di una duchessa. Ma non lo fa per Ashford in se stesso - in parte lo fa per lui, ma lo fa comunque per andargli incontro perché è il suo mondo e capisce che come metà di un accordo deve fare uno sforzo.
Chi invece non fa mai uno sforzo che sia uno è Ashford - infatti ad un certo punto si rende conto di essere un verme perché tutta l'educazione che Jemma dovrebbe ricevere invece di essere lui ad impartirgliela è il maggiordomo Lance che se ne occupa, ma poi finisce lì. E non fa mai un passo verso Jemma e il suo mondo, se non offrirsi di nascosto per aiutare i suoi genitori. L'ho trovato davvero insopportabile per tre quarti di libro e mai una volta mi ha fatta emozionare o battere il cuore - cosa che invece ci si aspetterebbe dal protagonista maschile di un chick-lit.
Forse è un problema mio con questo genere di libri, ma non capisco mai quale sia il momento in cui i due protagonisti si innamorano. Passano tutto il libro ad insultarsi, a rinfacciarsi che non se non fosse per i soldi di Jemma allora Ashford vivrebbe sotto un ponte e che se non fosse per il suo titolo invece Jemma non avrebbe mai ereditato. E ci sta l'attrazione fisica ad una certa, ma non li ho mai visti interessarsi davvero l'uno alle passioni e agli interessi dell'altra tanto da suscitare una connessione intima e profonda, quindi il motivo per cui si siano innamorati mi è proprio sconosciuto - li si vede mantenere la facciata formale in pubblico, ma nel privato a parte condividere i pasti non li vedi fare nessuna fare attività insieme.
Non fraintendetemi, è un libro che si legge in fretta grazie allo stile semplicissimo e ai capitoli brevi che si alternano tra il punto di vista di lei e il punto di vista di lui - e, nella prima parte del romanzo, Jemma ha avuto delle uscite così sarcastiche e caustiche che mi hanno fatta ridere a voce alta. Peccato che questa caratteristica poi si perda.
Non mancano nemmeno i riferimenti a Orgoglio e Pregiudizio se li sapete cogliere.
Aspettavo anche con ansia ogni crisi di nervi di Lady Delphina - la madre di Ashford - per farmi due risate e probabilmente il maggiordomo Lance è stato il mio personaggio preferito perché ha una spiccata simpatia per Jemma ed è sempre pronto con delle patatine fritte quando lei ha una crisi.
Però ci sono tanti, troppi cliché - della situazione che poi accade al 93% e di ciò che la causa prima ne avrei fatto volentieri a meno. L'idea in sé non è nulla che non potreste trovare altrove ed è un vero peccato il mancato sviluppo dei personaggi - e sebbene abbia provato simpatia per Harring e Cécile, i migliori amici dei due, è innegabile che anche nel resto dei personaggi secondari non manchino gli stereotipi.
May 14, 2019
3.5
Matrimonio di convenienza è stata la mia vittima sacrificale.
L’agnello al macello.
E poi in pentola!
Ok, ora vi spiego: non potevo leggere due thriller di fila. Equivaleva a lasciar morire in agonia non solo l’ultimo malcapitato, ma anche i miei neuroni. E ovviamente, dopo aver letto La Verità del Caso di Harry Quebert, erano pochi i romanzi che potevano davvero reggerne il confronto.
Ma li avevo già letti, ergo…
Sacrificio sia.
Sarò strana io, ma devo per forza mischiare i generi per poter apprezzare nella loro pienezza i poveri libri che finiscono tra le mie fauci.
Ad ogni modo, reduce da una vera bomba letteraria, dovevo completamente cambiare tipologia di romanzo per cui… Kingsley, i’m sorry.
Ho un ricordo molto affettuoso di Stronze si Nasce (diciamo che ricordo principalmente Duke per ovvi motivi) per cui Matrimonio di Convenienza mi era sembrata la scelta più ovvia per una ventata di aria fresca nel cranio (anche perché mi è stato consigliato talmente tanto che non ne potevo più).
Ma l’inizio non è stato dei migliori.
Come avevo predetto.
Ebbene sì, lo ammetto: mi sembrava scritto in pieno delirio da Bellini. MA, dopo aver fatto abituare i miei neuroni, sono finalmente riuscita a godermi la lettura senza che i miei occhi notassero la struttura delle frasi. Chiariamoci: il romanzo in sé non è scritto male, ma ero ancora convalescente da un’arma impropria di ottocento pagine di pura caratterizzazione, per cui…
Rinnovo i miei complimenti alla Kingsley.
Nonostante alcune parti parecchio esagerate e cariche di trash, la narrazione rimane sui binari della coerenza senza sgarrare (per la maggior parte del tempo). È quasi rassicurante vedere una connazionale saper gestire un romance del genere senza cadere nell’assurdo (cosa che invece non è così scontata, dato che in giro ci sono di quelle atrocità che manco Volo in fase 50 sfumature era in grado di partorire) e, soprattutto, far mantenere i personaggi con i piedi per terra.
È fondamentale ragazzi.
LA COERENZA.
Altro dettaglio davvero degno di nota, è la capacità di creare il giusto connubio tra amore/odio.
Il romance che preferisco e che adoro scrivere, ovviamente. Perché l’amore non è bello se non è litigarello. Ebbene, in questo caso i protagonisti si odiano DAVVERO.
Sul lato sinistro del ring abbiamo Jemma!
Truccatrice teatrale dal gusto estetico che farebbe venire un infarto a Enzo e Carla, è stata cresciuta da dei genitori hippie, nudisti e dalla mente fin troppo aperta. La nonna era l’ultimo baluardo di una famiglia nobiliare dedicata all’industria bellica (ovvero sono più ricchi di Trump) che, alla sua morte, lascerà tutto alla nipote con una solo clausola: Jemma potrà ereditare un fracasso di grana solo se sposerà un nobile.
Ed eccolo lì, sul lato destro del ring: Ashford!
Che dire di sua Grazia il Duca di Burlingham? È un grandissimo stronzo. Snob, ma in bancarotta.
Il destino ci mette del suo perché, fatalità, l’avvocato della nonna dolce quanto la carta vetrata e del giovane maestro delle scope in culo è il medesimo! E non solo, ha parecchie idee geniali, come far sposare i suoi clienti!
Sicuro di non aver sbagliato lavoro?
Ebbene sì, sposando Ashford, Jemma non dovrà più preoccuparsi di lavorare in vita sua (che culo), mentre Ashford potrà rimettersi in carreggiata grazie ai soldi nella novella sposa finché i suoi investimenti non saranno più del colore dei peperoncini maturi. Tempo un anno e potranno mandarsi a fanculo a vicenda con un bel divorzio lampo.
Ovviamente i due reagiscono alla proposta con un imperativo: no! Il che fa capire che sottosotto hanno un gran bell’istinto di sopravvivenza. Ma si sa che i soldi battono raziocinio a mani basse.
Detto fatto, Jemma si trasferirà nell’immensa dimora dei Burlingham facendo ribaltare nelle tombe tutti gli antenati di tale illustre famiglia ogni volta che aprirà bocca.
Il disastro è imminente.
La morte di Delphina no. Purtroppo.
Ma complice la servitù, due amici fuori come meloni e l’intraprendenza di Jemma, la giovane riuscirà a uscire dalle più disperate orge cannibalistiche (dettesi: incontri dell’alta società) con tutti gli arti al posto giusto.
Persino Ashford riconoscerà a poco a poco il valore della giovane che, per sopravvivere, correrà ai ripari impegnandosi e superando quelle teste quadrate dal sangue blu.
Finché non sarà cotto.
Ma non temete, cari amici da casa. Per avere un barlume di tenero tra i due ci vorrà mooooooolto tempo.
E le conseguenze saranno mostruose.
Stava tutto andando per il meglio finché alla porta non è apparsa Portia. Devo ancora capire il perché della sua esistenza, a parte quello di distruggere il romanzo con una fine fin troppo frettolosa.
Sì, il finale mi ha fatto cadere le braccia.
Ricordate la coerenza che ho così pacatamente citato prima? Ebbene, verso la fine deciderà di andare in vacanza a Honolulu senza guardarsi indietro.
Facciamo finta che l’inettitudine di sti due non sia mai esistita, ok?
Anyway, Matrimonio di Convenienza è una lettura leggera, divertente e romantica, ottima per passare un pomeriggio nella campagna inglese.
But…
Ho veramente bisogno di un romanzo su Harring e Cècile…
PLEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEASE!
Matrimonio di convenienza è stata la mia vittima sacrificale.
L’agnello al macello.
E poi in pentola!
Ok, ora vi spiego: non potevo leggere due thriller di fila. Equivaleva a lasciar morire in agonia non solo l’ultimo malcapitato, ma anche i miei neuroni. E ovviamente, dopo aver letto La Verità del Caso di Harry Quebert, erano pochi i romanzi che potevano davvero reggerne il confronto.
Ma li avevo già letti, ergo…
Sacrificio sia.
Sarò strana io, ma devo per forza mischiare i generi per poter apprezzare nella loro pienezza i poveri libri che finiscono tra le mie fauci.
Ad ogni modo, reduce da una vera bomba letteraria, dovevo completamente cambiare tipologia di romanzo per cui… Kingsley, i’m sorry.
Ho un ricordo molto affettuoso di Stronze si Nasce (diciamo che ricordo principalmente Duke per ovvi motivi) per cui Matrimonio di Convenienza mi era sembrata la scelta più ovvia per una ventata di aria fresca nel cranio (anche perché mi è stato consigliato talmente tanto che non ne potevo più).
Ma l’inizio non è stato dei migliori.
Come avevo predetto.
Ebbene sì, lo ammetto: mi sembrava scritto in pieno delirio da Bellini. MA, dopo aver fatto abituare i miei neuroni, sono finalmente riuscita a godermi la lettura senza che i miei occhi notassero la struttura delle frasi. Chiariamoci: il romanzo in sé non è scritto male, ma ero ancora convalescente da un’arma impropria di ottocento pagine di pura caratterizzazione, per cui…
Rinnovo i miei complimenti alla Kingsley.
Nonostante alcune parti parecchio esagerate e cariche di trash, la narrazione rimane sui binari della coerenza senza sgarrare (per la maggior parte del tempo). È quasi rassicurante vedere una connazionale saper gestire un romance del genere senza cadere nell’assurdo (cosa che invece non è così scontata, dato che in giro ci sono di quelle atrocità che manco Volo in fase 50 sfumature era in grado di partorire) e, soprattutto, far mantenere i personaggi con i piedi per terra.
È fondamentale ragazzi.
LA COERENZA.
Altro dettaglio davvero degno di nota, è la capacità di creare il giusto connubio tra amore/odio.
Il romance che preferisco e che adoro scrivere, ovviamente. Perché l’amore non è bello se non è litigarello. Ebbene, in questo caso i protagonisti si odiano DAVVERO.
Sul lato sinistro del ring abbiamo Jemma!
Truccatrice teatrale dal gusto estetico che farebbe venire un infarto a Enzo e Carla, è stata cresciuta da dei genitori hippie, nudisti e dalla mente fin troppo aperta. La nonna era l’ultimo baluardo di una famiglia nobiliare dedicata all’industria bellica (ovvero sono più ricchi di Trump) che, alla sua morte, lascerà tutto alla nipote con una solo clausola: Jemma potrà ereditare un fracasso di grana solo se sposerà un nobile.
Ed eccolo lì, sul lato destro del ring: Ashford!
Che dire di sua Grazia il Duca di Burlingham? È un grandissimo stronzo. Snob, ma in bancarotta.
Il destino ci mette del suo perché, fatalità, l’avvocato della nonna dolce quanto la carta vetrata e del giovane maestro delle scope in culo è il medesimo! E non solo, ha parecchie idee geniali, come far sposare i suoi clienti!
Sicuro di non aver sbagliato lavoro?
Ebbene sì, sposando Ashford, Jemma non dovrà più preoccuparsi di lavorare in vita sua (che culo), mentre Ashford potrà rimettersi in carreggiata grazie ai soldi nella novella sposa finché i suoi investimenti non saranno più del colore dei peperoncini maturi. Tempo un anno e potranno mandarsi a fanculo a vicenda con un bel divorzio lampo.
Ovviamente i due reagiscono alla proposta con un imperativo: no! Il che fa capire che sottosotto hanno un gran bell’istinto di sopravvivenza. Ma si sa che i soldi battono raziocinio a mani basse.
Detto fatto, Jemma si trasferirà nell’immensa dimora dei Burlingham facendo ribaltare nelle tombe tutti gli antenati di tale illustre famiglia ogni volta che aprirà bocca.
Il disastro è imminente.
La morte di Delphina no. Purtroppo.
Ma complice la servitù, due amici fuori come meloni e l’intraprendenza di Jemma, la giovane riuscirà a uscire dalle più disperate orge cannibalistiche (dettesi: incontri dell’alta società) con tutti gli arti al posto giusto.
Persino Ashford riconoscerà a poco a poco il valore della giovane che, per sopravvivere, correrà ai ripari impegnandosi e superando quelle teste quadrate dal sangue blu.
Finché non sarà cotto.
Ma non temete, cari amici da casa. Per avere un barlume di tenero tra i due ci vorrà mooooooolto tempo.
E le conseguenze saranno mostruose.
Stava tutto andando per il meglio finché alla porta non è apparsa Portia. Devo ancora capire il perché della sua esistenza, a parte quello di distruggere il romanzo con una fine fin troppo frettolosa.
Sì, il finale mi ha fatto cadere le braccia.
Ricordate la coerenza che ho così pacatamente citato prima? Ebbene, verso la fine deciderà di andare in vacanza a Honolulu senza guardarsi indietro.
Facciamo finta che l’inettitudine di sti due non sia mai esistita, ok?
Anyway, Matrimonio di Convenienza è una lettura leggera, divertente e romantica, ottima per passare un pomeriggio nella campagna inglese.
But…
Ho veramente bisogno di un romanzo su Harring e Cècile…
PLEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEASE!
April 27, 2017
La mia recensione sul blog qui --> http://www.leggereromanticamente.com/...
Preparatevi a ridere di gusto!
Qualcuno di voi potrebbe aver già sentito parlare di questo romanzo, l'autrice l'aveva infatti precedentemente auto-pubblicato con lo stesso titolo.
La trama promette una lettura ricca di humor e ne ha tutte le ragioni, ho riso davvero tanto, molto più di quel che credevo!
Jemma è una protagonista simpatica ed impertinente, ma con un pessimo radar in fatto di uomini. Figlia di due hippy (che più hippy di così non si può!) e abituata alla piena libertà, immaginatevi cosa combinerà quando si ritroverà a contatto con la nobiltà e tutte le loro restrizioni ed etichette. Con Ashford e con la suocera Jemma darà il meglio di sé, le situazioni esilaranti non mancheranno di certo, soprattutto nella prima parte del romanzo, quando i due neo sposini di convenienza dovranno trovare un equilibrio durante la loro convivenza forzata.
Ashford è un nobile, un duca rigido e composto che mai avrebbe pensato di sposare un soggetto stravagante ed appariscente come Jemma.
Viste le precarie condizioni economiche di lui e il disperato bisogno di lei di convolare a nozze con un nobile per ottenere l'eredità della nonna, i due protagonisti non avranno però altra scelta.
Può un improbabile matrimonio di facciata trasformarsi col tempo in qualcosa di più? Lo scoprirete a fine lettura!
L'autrice mescola dialoghi divertenti, scene al limite dell'assurdo e un pizzico di sensualità che non guasta mai. Ma non aspettatevi una lettura hot, non è assolutamente questo il caso! I personaggi creati dalla Kingsley sono tutti ben caratterizzati, oltre ai due narratori principali, Jemma e Ashford, ci sono anche diversi soggetti secondari degni di nota: l'odiosa suocera con il suo spropositato utilizzo di sali, i nudi genitori hippy con un debole per la torta al peyote, il playboy pilota di Formula 1 di nobili origini e la dark lady della nobiltà che diventerà l'unica vera amica di Jemma.
In poche parole … ne vedrete davvero delle belle!
L'unico punto sul quale mi sento in dovere di fare un appunto a questo romanzo è il finale … un po' sbrigativo, avrei preferito leggere un epilogo più corposo!
Matrimonio di Convenienza è una commedia chick-lit frizzante, spiritosa e romantica. Se amate il romance privo di drammi, questa è la lettura che state cercando! Consigliato, soprattutto a chi ha bisogno di risollevarsi il morale!
P.S. Felicia Kingsley, ma un libro su Harring e Cécile?
Preparatevi a ridere di gusto!
Qualcuno di voi potrebbe aver già sentito parlare di questo romanzo, l'autrice l'aveva infatti precedentemente auto-pubblicato con lo stesso titolo.
La trama promette una lettura ricca di humor e ne ha tutte le ragioni, ho riso davvero tanto, molto più di quel che credevo!
Jemma è una protagonista simpatica ed impertinente, ma con un pessimo radar in fatto di uomini. Figlia di due hippy (che più hippy di così non si può!) e abituata alla piena libertà, immaginatevi cosa combinerà quando si ritroverà a contatto con la nobiltà e tutte le loro restrizioni ed etichette. Con Ashford e con la suocera Jemma darà il meglio di sé, le situazioni esilaranti non mancheranno di certo, soprattutto nella prima parte del romanzo, quando i due neo sposini di convenienza dovranno trovare un equilibrio durante la loro convivenza forzata.
Ashford è un nobile, un duca rigido e composto che mai avrebbe pensato di sposare un soggetto stravagante ed appariscente come Jemma.
Viste le precarie condizioni economiche di lui e il disperato bisogno di lei di convolare a nozze con un nobile per ottenere l'eredità della nonna, i due protagonisti non avranno però altra scelta.
Può un improbabile matrimonio di facciata trasformarsi col tempo in qualcosa di più? Lo scoprirete a fine lettura!
L'autrice mescola dialoghi divertenti, scene al limite dell'assurdo e un pizzico di sensualità che non guasta mai. Ma non aspettatevi una lettura hot, non è assolutamente questo il caso! I personaggi creati dalla Kingsley sono tutti ben caratterizzati, oltre ai due narratori principali, Jemma e Ashford, ci sono anche diversi soggetti secondari degni di nota: l'odiosa suocera con il suo spropositato utilizzo di sali, i nudi genitori hippy con un debole per la torta al peyote, il playboy pilota di Formula 1 di nobili origini e la dark lady della nobiltà che diventerà l'unica vera amica di Jemma.
In poche parole … ne vedrete davvero delle belle!
L'unico punto sul quale mi sento in dovere di fare un appunto a questo romanzo è il finale … un po' sbrigativo, avrei preferito leggere un epilogo più corposo!
Matrimonio di Convenienza è una commedia chick-lit frizzante, spiritosa e romantica. Se amate il romance privo di drammi, questa è la lettura che state cercando! Consigliato, soprattutto a chi ha bisogno di risollevarsi il morale!
P.S. Felicia Kingsley, ma un libro su Harring e Cécile?
May 5, 2022
Primo libro che leggo di Felicia Kingsley.
Una vera e propria boccata d'aria, Jemma è una forza della natura, divertente, cazzuta e con una bellissima personalità. Ashford invece è un duca, a modo, educato, freddo ma che invece si rivela dolcissimo.
Una storia che consiglio tantissimo per chi vuole leggere qualcosa di divertente, dolce e scorrevole!
Leggerò sicuramente altri libri dell'autrice.
Una vera e propria boccata d'aria, Jemma è una forza della natura, divertente, cazzuta e con una bellissima personalità. Ashford invece è un duca, a modo, educato, freddo ma che invece si rivela dolcissimo.
Una storia che consiglio tantissimo per chi vuole leggere qualcosa di divertente, dolce e scorrevole!
Leggerò sicuramente altri libri dell'autrice.
July 19, 2017
Tolto il finale che per me si è un po' perso, il libro è godibilissimo. Sani sghigni e una buona dose d'ilarità. Mi sento di fare i miei complimenti all'autrice perché ha dato prova di muoversi proprio bene!
May 23, 2024
Matrimonio di convenienza di Felicia KINGSLEY 💍💙
Altro libro che leggo di zia Feli e si anche questa volta la sua storia mi ha stupito molto, mi è entrata nel cuore con un'irruenza assurda e come in tutti i suoi libri il momento più brutto è proprio la conclusione del libro.
Un romanzo frizzante, divertente che mi ha fatto venire le farfalle allo stomaco, due personaggi che provengono da due poli opposti del mondo: il famosissimo duca Ashford che rappresenta la vera vita da ricchi e dall'altra parte Jemma una ragazza completamente diversa sia di carattere che di condizione sociale. Inizialmente Jemma e Ashford al loro primo incontro non volevano avere a che fare l'un con l'altro ma da un matrimonio forzato nascerà un vero e proprio amore che vi farà sentire a casa coccolati e al sicuro. Non sono riuscito più a staccarmi dalle pagine, questo libro pura droga e ossessione quindi la cosa che vi stupirà di più è proprio la vena divertente di questo romanzo, una coppia che seppur con mille complicazioni alla fine troveranno la loro strada insieme.
Oltre a Jemma e Ashford altri personaggi che mi hanno fatto sentire a casa sono stati Harring e Cecile letteralmente una coppie stupenda che mi ha fatto morire dal ridere oltre alla madre di Ashford Delphina che alla fine sono riuscito ad apprezzarla abbastanza seppur con i suoi comportamenti scontrosi e altezzosi. Parlando invece del finale a mani basse è stata la parte più bella del libro, un finale che mi ha aperto il cuore in due, un finale che mi ha tenuto incollato alle pagine ricco di suspanse e rivelazioni scioccanti. Un libro che potrei definire sarcastico e divertente quindi da me è super consigliato.
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️/5
Altro libro che leggo di zia Feli e si anche questa volta la sua storia mi ha stupito molto, mi è entrata nel cuore con un'irruenza assurda e come in tutti i suoi libri il momento più brutto è proprio la conclusione del libro.
Un romanzo frizzante, divertente che mi ha fatto venire le farfalle allo stomaco, due personaggi che provengono da due poli opposti del mondo: il famosissimo duca Ashford che rappresenta la vera vita da ricchi e dall'altra parte Jemma una ragazza completamente diversa sia di carattere che di condizione sociale. Inizialmente Jemma e Ashford al loro primo incontro non volevano avere a che fare l'un con l'altro ma da un matrimonio forzato nascerà un vero e proprio amore che vi farà sentire a casa coccolati e al sicuro. Non sono riuscito più a staccarmi dalle pagine, questo libro pura droga e ossessione quindi la cosa che vi stupirà di più è proprio la vena divertente di questo romanzo, una coppia che seppur con mille complicazioni alla fine troveranno la loro strada insieme.
Oltre a Jemma e Ashford altri personaggi che mi hanno fatto sentire a casa sono stati Harring e Cecile letteralmente una coppie stupenda che mi ha fatto morire dal ridere oltre alla madre di Ashford Delphina che alla fine sono riuscito ad apprezzarla abbastanza seppur con i suoi comportamenti scontrosi e altezzosi. Parlando invece del finale a mani basse è stata la parte più bella del libro, un finale che mi ha aperto il cuore in due, un finale che mi ha tenuto incollato alle pagine ricco di suspanse e rivelazioni scioccanti. Un libro che potrei definire sarcastico e divertente quindi da me è super consigliato.
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️/5
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