Mistrz włoskiego thrillera historycznego powraca z pierwszą części trylogii Codex Millenarius!
Sierpień 1346 roku. Ocalały po bitewnej klęsce waleczny Maynard de Rocheblanche wchodzi w posiadanie pewnego pergaminu. W owym zagadkowym tekście jest mowa o cennej relikwii, Lapis exilii. Wielu, w tym ambitny kardynał Awinionu i książę Karol Luksemburski, marzący o koronacji na cesarza, usiłuje go zdobyć. Aby bezcenny dokument nie wpadł w niepowołane ręce, Maynard będzie zmuszony uciekać.
Ex archeologo, laureato in Lettere, svolge attualmente il lavoro di bibliotecario. Ha pubblicato diversi saggi storici, soprattutto per la rivista specialistica Analecta Pomposiana. Molte delle sue ricerche riguardano l'abbazia di Pomposa, con speciale attenzione agli affreschi medievali che raffigurano scene del Vecchio e del Nuovo Testamento e dell'Apocalisse.
Sul fronte della narrativa ha partecipato all’antologia 365 racconti horror per un anno, a cura di Franco Forte. Altri suoi racconti sono usciti per la rivista letteraria Writers Magazine Italia[3].
Il suo primo romanzo, Il mercante di libri maledetti, è un thriller medievale che ruota intorno alla figura di Ignazio da Toledo, mercante di reliquie mozarabo, e a uno sfuggente manoscritto intitolato Uter Ventorum, in grado secondo leggenda di evocare gli angeli. In realtà questo volume è uno pseudobiblion come il Necronomicon citato da H.P. Lovecraft[4]. Per il successo conseguito da questo romanzo l'autore ha ricevuto il 24 novembre 2011 il premio What's up Giovani Talenti per la cultura[5].
Nell'ottobre del 2012 pubblica La biblioteca perduta dell'alchimista con protagonista ancora il mercante Ignazio da Toledo e a partire dall'agosto dello stesso anno Rex Deus. L'armata del diavolo, ebook a puntate poi pubblicato in cartaceo con il titolo L'isola dei monaci senza nome.
Nel tempo libero Simoni organizza eventi culturali di taglio letterario.
"L’abbazia dei cento peccati" è l'inizio di una serie di avventure storiche medievale in tre parti. Seguiamo lo soldato Maynard de Rocheblanche nella sua ricerca per ritrovare un misterioso reliquia religiosa, il “lapis exuii,” che fu rubato.
C’è molte azione ed intrigo, a volte un po’ sciocca oppure esagerata, e la maggior parte dei personaggi sembra essere usciti direttamente da un film Disney. Vale a dire, i cattivi sono davvero malvagi ed i buoni sono, non perfetti, ma comunque davvero bravi.
A volte l’uso medievale della lingua è un po’ difficile da comprendere, ma la conoscenza dei luoghi storici e dei personaggi storici da parte dell'autore è chiaramente esauriente. C'è un sacco di realtà nella sua narrativa!
Mi è piaciuto leggere questo romanzo che è stato un buon esercizio per il mio italiano. Consigliato solo per non madrelingua di livello molto avanzato, B2-C1.
L'ho letto per il Foreign Language Reading Challenge 2023.
O enredo da história está realmente muito bem pensado e a forma como se muda de cenário,mas ao mesmo tempo se entrelaçam todos os cenários é algo de bastante bom! É pena apenas que acabando o livro não acabe a história, já que é uma trilogia... Mas deixou a curiosidade de ler os restantes volumes,e isso significa que é um livro cativante!
Se venisse fatta una trasposizione televisiva di questo libro, sicuramente andrebbe in onda su Rete 4 nel tardo pomeriggio. Scontato e banale. L'autore ti imbocca come un bambino sui semplicissimi intrighi che si sviluppano nella trama. Scrittura ormai vecchia e superata, come se l'epoca in cui è ambientato fosse anche l'epoca in cui è stato scritto. L'unica nota positiva, che comunque non salva il libro, è la grande conoscenza dell'autore di fatti storici e nozioni approfondite di storia dell'arte.
Chi ha paragonato questo sciapo romanzetto al Nome della Rosa doveva essere ubriaco o chiaramente in malafede. Oltretutto leggendolo non ho nemmeno avuto la soddisfazione di vedere come andava a finire perché la vicenda si interrompe di botto e viene rimandata ad altri libri (cosa che NON è chiaramente indicata da nessuna parte se non con un sibillino “Codice Millennium Saga”). Non ve lo consiglio.
Marcello Simoni volta a dar cartas no romance histórico, com o início de uma trilogia que promete agarrar os leitores ávidos de intrigas e mistérios passados na idade medieval. “A Abadia dos Cem Pecados” (Clube do Autor, 2016) transporta-nos para o ano de 1346, uma época marcada não só pela luta pela supremacia política, com a guerra entre França e Inglaterra, mas também pelo forte domínio religioso. É precisamente desta combinação que nasce o enredo desta história, que nos leva pelos meandros obscuros da luta por uma poderosa relíquia.
Para além do mistério constante, Marcello Simoni presenteia-nos com descrições que nos fazem revisitar outro tempo, outras gentes e outros costumes: a riqueza arquitectónica, com a descrição de imponentes abadias, catedrais e dos frescos que aí se podiam contemplar; o retrato fiel da vida monástica (e também laica), com lugar para pecados como a cobiça e a luxúria; a atmosfera de Ferrara, onde o autor cresceu e aqui tornou palco da narrativa. Além de bem descritos, os ambientes são extremamente visuais e envolventes, fazendo-nos deambular pelas ruas lado a lado com os protagonistas, em viagens que chegam a durar semanas ou até meses.
Não fosse Marcello Simoni ser considerado por muitos “um especialista em romances históricos“, vemos aqui um equilíbrio irrepreensível entre factos históricos e ficção. Sem ser maçador mas de forma completa, vai-nos guiando pelo desenrolar da trama, fazendo questão de esclarecer, em momento oportuno, o que é real e o que é fruto da sua imaginação, deixando ainda algumas fontes que comprovam a fidelidade da reconstrução histórica no seu trabalho.
As pequenas revelações que vão pautando o ritmo da narrativa fazem-nos ansiar por um desfecho… que não chega. No fim, o leitor é deixado num sentimento agridoce, apercebendo-se facilmente que “A Abadia dos Cem Pecados” é uma introdução a um enredo que se prevê, nos próximos dois volumes, ainda mais complexo. Falar das misteriosas questões deixadas em aberto seria, segundo o autor, aniquilar o sentido da descoberta – “E isto, no âmbito da ficção, equivalia a um pecado mortal”. Ficamos então à espera!
La trama dell'Abbazia dei cento peccati è in realtà decisamente più complessa. Il libro infatti è solo il primo di una saga e serve per introdurre il lettore nella vicenda. In tal senso l'autore tesse una trama ricca e articolata, in cui entrano in gioco diversi personaggi tutti caratterizzati in modo adeguato. Marcello Simoni condensa un solerte mix di avventura, mistero, spy story e romance ambientato nel Medioevo, un'epoca il cui fascino sopravvive incolume al passaggio dei secoli: il tempo degli ideali cavallereschi è tramontato, ne restano gli echi nelle chanson dei poeti e nelle leggende popolari. Tra i protagonisti dell'Abbazia dei cento peccati, c'è chi, tuttavia, non si rassegna. La scrittura è fluida, scorrevole, ma i personaggi si esprimono in modo adeguato rispetto al ruolo e al contesto storico di riferimento. Inoltre pur essendo un romanzo d'avventura, un thriller storico, l'introspezione psicologica dei personaggi risulta adeguata e questo rende la storia ancora più appassionante. Dalla prima pagina, il ritmo narrativo non lascia scampo. L'alternativa c'è: quella di buttarsi a capofitto sulle tracce del mistero del Lapis exilii. E attendere (im)pazienti il prossimo libro.
O Romance histórico situado na época medieval é um tema que sempre despertou o meu interesse. No entanto, não são muitos os livros deste género que me enchem as medidas, porque os autores têm tendência para uma de duas coisas, ou se focam demasiado nos factos históricos e esquecem o enredo, tornando-se livros maçudos, ou são romances que por acaso se passam naquela época, sem interesse acrescido. Felizmente Marcello Simoni conseguiu balancear os factos históricos com o romance de forma eficaz, oferecendo-nos um livro completo e muito interessante. Gostei muito da escrita do autor, fácil de ler, e com muita informação interessante. As descrições das catedrais, da batalha, das vivências dos monges e abades, das viagens que duram meses ou mesmo anos, tudo contribuiu para a qualidade deste romance.
E' il primo romanzo di una trilogia medievale ambientata storicamente ai tempi della fase iniziale della guerra dei cento anni, subito dopo la battaglia di Crecy, vinta dagli arcieri inglesi sulla presuntuosa cavalleria francese. E uno dei cavalieri scampati alla morte, Maynard di Rocheblanche, è il protagonista di questo romanzo che manca di tutto tranne che di stanchevole e riprovevole ovvietà e superficialità, intrigante solo nel titolo senza che se ne trovi poi spiegazione plausibile durante la lettura che si interrompe di botto dopo circa 300 pagine per essere rimandata ad un secondo e terzo volume...come una telenovela!!!
Le atmosfere sono belle, mi sono piaciuti i due personaggi femminili, non relegati a far tappezzeria, ma donne audaci ed impavide. La trama invece deludente. Speravo di più, gli intrighi sono proposti in modo banale e assai prevedibile. Mancano di quella complessità avvincente.
Nessuno mette in dubbio la competenza in ambito storico di questo signore, ma io non credo che questo basti a trasformarlo in uno scrittore, perché il talento artistico non è appannaggio di chiunque, e lui proprio Non Sa Scrivere. Neanche l'ombra di uno stile personale, il testo è incredibilmente pesante, tedioso, non va oltre frasi di due righe che ti viene da sfrondare man mano che le leggi. Oltre a termini del tutto fuori luogo... Sembrano quei romanzetti americani tipo thriller dove l'unica cosa che ti fa andare avanti è la trama. Ma qui, se vuoi sapere come finisce la storia, devi sorbirti altri Due Volumi. Non credo di farcela... Davvero mi chiedo da cosa dipenda tanto successo. Le spinte giuste? Mah...
Estava com muita expectativa em relação a este livro, não só devido aos comentários que havia lido aqui no Goodreads, como também ao tema e ao período temporal em que a história se desenvolve. Infelizmente, a Abadia dos Cem Pecados deixou-me um pouco desiludida. Na minha opinião, o autor não conseguiu imprimir ritmo à história, o que pode ser justificado pelo facto de o livro integrar uma trilogia e portanto necessitar de material para mais dois volumes.
Questo libro é stato un regalo di Natale, mi è stato raccontato essere "Il nuovo Nome della Rosa" e anche i commenti sulla copertina mi hanno spinta ad iniziarlo. Chi lo paragona a "Il Nome della Rosa" forse intende un libro omonimo e non quello di Eco. L'ho trovato di una noia mortale, non mi ha mai spinta a girare pagina. Sono contenta di averlo finito così posso leggere altro. NON LEGGETELO
Ottima storia, trilogia da leggere, il primo libro è meraviglioso, storia e riferimenti storici curati, personaggi ben caratterizzati, e non ci sono momenti morti, la consiglio a chi cerca storie con un pizzico di mistero
Questo è il primo libro di una serie di tre romanzi e la storia ancora deve effettivamente svilupparsi, il romanzo quindi non ha un finale definito. lo non sono un'amante delle saghe ma in questo caso non mi ha dato fastidio che la storia non fosse conclusa, anzi, credo proprio che mi leggerò anche il seguito.
Questo romanzo l'ho preso, come faccio sempre ormai, tramite uno scambio di libri per posta, senza effettivamente sapere che cosa fosse. Sono rimasta però piacevolmente sorpresa perché, sebbene non apparisse per niente come una cosa che potesse piacermi, mi sono divertita molto a leggerlo.
È un racconto corale, troviamo tante e diverse figure medievali: il cavaliere alla ricerca di una reliquia misteriosa, la badessa di un monastero, un giovane pittore, un abate e, poi, dal lato dei cattivi, un cardinale piuttosto sfuggente. Tutti i personaggi, ancora vanno definiti più a fondo: sono tanti e il romanzo si muove velocemente e con capitoli molto brevi da uno all'altro, il lettore quindi necessita di più tempo per imparare a conoscerli uno per uno.
È sicuramente un romanzo ricco di avventura e di mistero, e, in questo tipo di libri, non riesco quasi mai a fare a meno di pensare che ci siano sempre troppe coincidenze o avvenimenti poco verosimili. Ci sono anche qui, mi hanno dato un po' fastidio ma poi mi dico che è normale: si tratta di una storia costruita in modo che tutto si incastri e si vede, però trascina avanti nella lettura ed è questo che importa in un romanzo.
Lo stile è molto semplice, scorrevolissimo e si legge molto velocemente, cosa che non rientra molto nei miei gusti perché io preferisco narrazioni più ricche. Mancano un po' di descrizioni e quella dell'autore appare come una penna poco matura, quella di chi comincia a scrivere un po' per gioco e non ha ancora imparato a dosare tutti gli elementi della storia con la giusta attenzione: se infatti ho trovato avvincente tutte le questioni riguardanti la ricerca del mistero, la parte di crescita dei personaggi e lo sviluppo dei sentimenti, ad esempio nella storia d'amore, è un po' troppo affrettata.
Bellissimo. Davvero un esempio di scrittura, ritmo, storia, personaggi ..tutto! Partiamo prima dalla scrittura che risulta scorrevole e di facile lettura, pur essendo ricca di descrizioni sia per quanto riguarda i luoghi che per i personaggi. Ben descritto anche il periodo storico e con le note dell’autore alla fine viene fatta chiarezza su come e perché di alcune cose e viene spiegato che una buona parte del libro si attiene a fatti realmente accaduti e altri inventati, in merito a questo posso dire che risulta tutto molto veramente molto realistico e convincente, e da quanto letto in queste note, c’è stato molto lavoro di ricerca per ottenere questa amalgama, a mio avviso perfetta, delle due cose. Cosa che ho apprezzato moltissimo. I personaggi sono ben descritti e caratterizzati e la storia è ricca di stati d’animo e di avvenimenti, che ti trasportano e ti fanno vivere le varie situazioni come se fossi uno dei personaggi senza tralasciare un po di mistero per invogliarti a proseguire la lettura, cosa che farò senz’altro. Non so perché ho aspettato tanto a leggerlo!
Appena terminato di rileggere questo bellissimo libro, che lessi appena uscito, perché desidero procedere con la lettura dei due volumi successivi . Marcello Simoni mi piace molto nei suoi scritti storico-romanzati. Ricordo che alla prima lettura effettuata di questo libro, pur avendolo apprezzato molto, rimasi delusa dal finale, perché non c'è un finale. All'epoca, non sapevo ancora che si sarebbe trattato di una trilogia!!!
Questo autore non mi delude mai. Anche se nella trama ci sono altri personaggi di contorno riesce a far seguire ogni vicenda in maniera attenta. Il linguaggio, anche se costellato di termini desueti, è scorrevole e comprensibile. Ovviamente il segreto rimane tale fino alla fine. Ho gradito anche il resoconto storico fatto alla fine del libro, dove racconta in sintesi i personaggi veramente esistiti e i fatti realmente accaduti. Curiosissima di leggere il secondo volume.
"L'abbazia dei cento peccati" di Marcello Simoni è un thriller storico avvincente e magistrale. Simoni crea un'atmosfera medievale impeccabile, ricca di intrighi e colpi di scena che tengono incollati alla pagina. I personaggi sono ben costruiti e la trama è un mix perfetto di ricerca storica e ritmo incalzante. Un libro altamente consigliato per gli amanti del genere.
Avvincente nello stile e in alcuni momenti dell storia. Trama buona ma non così fluida e coerente. Peccato che alla fine restano ancora troppe cose in sospeso e poco chiare, per cui si è costretti e leggere il seguito per capire meglio.
Libro ben scritto che ci porta in un tempo distante da noi ma vicino (almeno per quanto riguarda Ferrara e Pomposa) nello spazio. Interessante la ricostruzione urbanistica di Ferrara! Ben strutturati i personaggi che ritroveremo nei prossimi libri della saga.
Predico che non é il mio genere. Non sono rimasta contenta, mi ha catturato forse sugli ultimi dieci capitoli e sono sessantotto. É il primo capitolo di una trilogia e non so se leggerò i successivi due.
Ottimo. Qualche situazione improbabile, ma ottimo ambientamento ferrarese medievale, colpi di scena continui, interessante lettura dei personaggi principali… insomma un ottimo compagno per l’estate o per una grigia giornata invernale
Cativa, mas não surpreende. Deixa-nos totalmente em suspense quanto ao deslindar de uma série de situações, pois é o primeiro de uma triologia. Mas ao que parece os restantes ainda não têm tradução em português…
Un assez bon récit épique mais certains passages sont trop grandiloquents, et pour être honnête, je me demande encore le lien entre le titre du livre, et le récit.
Decisamente un buon libro assieme a tutti gli altri due della sua collana. Ambientazione storica accurata e cura nei dettagli dei personaggi si abbinano a una trama intrigante.
Buona lettura estiva, scorrevole e con tanta azione. Ottima ricostruzione storica e personaggi che rispecchiano un po' i cliché dei romanzi storico-avventurosi.
Un’avvincente avventura ambientata nel medioevo, con un’intricata trama che vede protagonisti figure del clero, cavalieri e artisti È il primo di una trilogia