C’è un’unica cosa che Lucrezia non può permettersi di separarsi per sempre dalla sua metà.È così che si ritrova bloccata in un baratro senza fine dopo aver perso la persona più importante per lei, colui dal quale non riesce a stare lontana. La sua esistenza sembra finita, l’unico pensiero è quello di essersi smarrita in una vita che non merita più di essere vissuta.È proprio quando sta per lasciarsi andare che un barlume di speranza si accende di nuovo nel suo cuore, spingendola a tornare padrona di se stessa per raggiungere il suo unico ricongiungersi a Dante.Le difficoltà saranno tante e gli impedimenti ancora di più, ma le sorprese non smetteranno di sconvolgere la sua vita, rischiando di mettere a repentaglio la nuova missione.*Evanescente è il secondo volume della saga The Changers
Martina Koaluch Alice nasce in una calda notte di giugno a Roma. Al contrario di molti altri autori, scopre la sua passione per la scrittura solo all'età di sedici anni quando, finite le preparazioni agli esami di terzo superiore e dovendo aspettare gli altri, per noia inizia ad abbozzare i primi capitoli di una storia inventata da lei già da tanto. Questa inclinazione la spinge a cercare online un modo per darle liberamente sfogo, e con la creazione di copertine per dare un volto ai propri scritti inizia a sviluppare una passione verso la grafica. Da tutto ciò nasce The Changers, saga che impara ad amare e che verrà pubblicata a partire dal 2016; e, in seguito, Per Aspera ad Astra, serie decisamente più matura di qualsiasi altra opera, alla quale dona tutta se stessa. Lettrice vorace e scrittrice per passione, sogna un giorno di poter diventare un'autrice famosa o una grafica di successo, o magari entrambe le cose.
La scrittura è scorrevole come nel primo libro ma alcune scelte narrative non mi hanno convinto. Rispetto al libro precedente mi è sembrato anche ci fossero più errori, per esempio parole che non avevano senso nel contesto in cui venivano utilizzate, errori nella consecutio temporum ecc. quindi penso andasse editato meglio. Il libro è comunque piacevole da leggere e non lo sconsiglio, però si poteva fare di più, cercando di eguagliare il precedente. . . . . . . .
📣SPOILER ALLERT📣
I personaggi secondari sono stati completamente messi da parte, addirittura Hailey, che sembrava ormai la migliore amica di Lucrezia, non viene neanche nominata. I nuovi personaggi non mi hanno inoltre convinto particolarmente, in particolare Zero non mi piace per nulla e infatti non leggerò sicuramente la novella su lui e Dante
🚩 Zero & Dante 🚩
Il rapporto creato tra Zero e Dante è di una tossicità unica che rasenta la sindrome di Stoccolma. L'attrazione tra i due non ha un minimo di senso perché è basata essenzialmente sul nulla. Sicuramente nel prossimo libro scopriremo cosa è questo legame però contando che Zero ha torturato Dante per tutto il tempo, cercando anche di ucciderlo, mi sembra molto flebile come spiegazione il fatto che non si può che dare retta al legame. Ci sarà pure questa attrazione magnetica, però intanto Dante era un ostaggio, quindi il suo rapporto con Zero è assolutamente malato. Non ha una vera ragione per volergli salvare la vita o rivolgersi a lui come se fosse il suo innamorato o disperarsi per la sua presunta morte. Lo stesso legame che nel primo libro Dante aveva con Lucrezia, che conosceva da più tempo e in circostanze molto diverse, non gli aveva impedito di maltrattarla e cercare di allontanarla, non vedo perché invece non possa vivere senza Zero o allontanarlo da sé e dai suoi pensieri
🚩 Masochismo 🚩
Mi dispiace ma un tema così importante come il ferirsi la pelle per sfuggire a un dolore più grande non deve essere trattato con così tanta superficialità. Questo libro può essere letto da tanti ragazzi e ragazze in difficoltà che sicuramente non hanno bisogno di vedere come il fatto che Darrell si faccia del male sia presentato così superficialmente, nonostante Lucrezia cerchi vagamente di fermarlo e capirlo. Se ne parla per un paio di pagine e poi non se ne parla più, se non vagamente e a tratti, come se fosse qualcosa di non troppo importante, non ci siamo proprio
Questo secondo volume deve ammettere che mi è piaciuto di meno rispetto al primo per una serie di eventi che mi hanno infastidita. Una delle cose principali è che Lucrezia è spesso incoerente nelle scelte che fa. All'inizio in realtà no, ma andando avanti non riesco proprio a dare un senso a delle azioni che compie, sentimentalmente parlando. Devo ammettere che ho fatto fatica per questo motivo, poi dal diciamo 60% in poi tutta l'azione e i colpi di scena hanno risollevato parecchio la situazione e mi hanno fatto apprezzare molto di più il resto del romanzo. Sono un po delusa per la parte sentimentale, spero davvero che nel terzo volume non sia ancora così, ma questo va anche a gusti in realtà. Per il resto è davvero bella come saga, la storia e gli avvenimenti mi sono piaciuti molto! Vengono portati alla luce diversi aspetti interessanti che mi hanno incuriosita molto e la trama di base fantasy che c'è nel secondo ho avuto modo di apprezzarla. Viene anche approfondito molto il personaggio di Darrell che mi piace, basta che sta lontano a chi sappiamo. 🤣 Ora non mi resta che leggere il terzo e ultimo volume della saga.
4,5 ⭐ Ancora più incalzante e appassionante del primo. Finalmente ho potuto decifrare e conoscere a fondo Darrell e spiegarmi molte cose. Spero con tutto il cuore che nel prossimo romanzo si risolvano tutti i legami emotivi, emozioni, infatuazioni e cose affini, perchè davvero è tutto così intricato emotivamente che vi avrei presi tutti a schiaffi ad un certo punto, vedete di fare chiarezza e di chiamare le cose con il loro vero nome! Dopo il finale che Lucrezia cioè, hai fatto tutto con le tue mani e Dante ma che diamine vuoi? Ti struggi per tu sai chi e poi confessi le tue emozioni, per infine sentirti tradito e deluso. Ti ricordo che neanche te hai per niente le emozioni chiare, inutile che fai la parte della vittima, quindi. E niente mi sta piacendo troppo questa serie, quindi mi fionderò sul terzo.
Volume sottotono rispetto al precedente, non è stato ancora riletto e sistemato ma questa volta non sono solo alcuni errori ad avermi fatto storcere un po’ il naso ma alcune tematiche trattate con troppa superficialità e la costante indecisione di Lucrezia, che è passata ad essere un personaggio molto sciocco in questo volume.