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I Beati Paoli #2

Coriolano della Floresta

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«La fucilata rimbombò nel silenzio della notte, echeggiò fra le rocce della montagna che sorgeva nera e massiccia nella purezza del cielo, dolcemente soffuso del chiarore lunare.
«Era una notte di settembre. La luna, alta e piena, illuminava tutta quanta la chiostra delle montagne che recingono la Conca d’Oro palermitana, gettava un velo argenteo...».
Se c’è qualcuno che sa creare il clima dell’avventura e immergerlo nei colorati contrasti della Palermo storica, fino ad assorbirne tutti i dolori e le feste, questi è Luigi Natoli.
Coriolano della Floresta, pubblicato nel 1914, è il seguito dei Beati Paoli: dopo lo strepitoso romanzo storico che aveva inventato la setta dei Giustizieri sulla cui verità immediatamente «il popolino» aveva proiettato la propria speranza di giustizia, ecco il romanzo popolare che alimentava la meraviglia dei lettori (e dei narratori orali che ripetevano la saga per chi non sapeva leggere). Ma se il favoloso per avere presa deve iniziare dal reale, così la raffigurazione storica sociale e psicologica, di ambienti individui e moltitudini, distingue questi romanzi da tutti gli altri prodotti della letteratura cosiddetta popolare.
La trama si articola intorno all’amore contrastato tra Cesare Brancaleone e Giovanna Oxorio, discendenti da famiglie divise da un segreto che affonda nel passato. Protegge occultamente i due giovani Coriolano della Floresta, capo della setta tenebrosa degli Incappucciati, che nei decenni si è velato dietro false identità. Ma il tema del matrimonio negato è solo il filo che lega le innumerevoli avventure da giustiziere del capo dei Beati Paoli, che movimentano il romanzo avanti e indietro nel tempo. Ed è soprattutto su queste avventure che si concentra l’autore, riunendo l’agilità narrativa e il fervore storico. Luigi Natoli, con perfetta ambientazione di luoghi e grandi eventi, fa correre i suoi personaggi attraverso cinquant’anni, dal 1722 al 1773: epoca di guerre dinastiche e miserie popolari, in cui la Sicilia è il boccone di appetiti potenti. Ma è chiaro che nelle sopraffazioni e nelle rivolte che racconta egli voglia additare anche le miserie presenti dell’isola.

1758 pages, Paperback

First published January 1, 1914

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About the author

Luigi Natoli

80 books12 followers
Veniva da una famiglia di ardenti ideali risorgimentali: nel 1860, quando aveva solo 3 anni, sua madre, alla notizia dell'imminente arrivo dei Mille guidati da Garibaldi, fece indossare a tutti la camicia rossa: l'intera famiglia venne arrestata dalle guardie borboniche e portata nella prigione palermitana della Vicaria.

A 17 anni Natoli iniziò a scrivere per i giornali, quindi lavorò come professore di storia in vari licei italiani: pubblicò anche una Storia di Sicilia.

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Displaying 1 - 5 of 5 reviews
Profile Image for Ibbo 🎄.
143 reviews6 followers
December 23, 2024
Voto senza voto: 🟣⚫️🟡🔴

«Ma insomma chi siete, signori?».
«Quelli che vedete...».
«Io non vedo che cappucci...».
«Contentatevi di questi. Che cosa sono i volti? Voi non vedreste nulla di notevole; forse vedreste volti ignoti, insignificanti, di gente comune. Questo cappuccio invece è il segno, il sigillo, è il nostro carattere, è la nostra forza. Esso fa di ogni uomo un simbolo; spegne l'uomo comune, che vive più o meno miseramente, come gli altri; e risorge l'uomo in quanto è la fiamma di un principio, di un sentimento. Noi non siamo quel Tizio o quel Sempronio: siamo i Beati PaoIi; vuol dire una legge: la legge di difesa.

Un’epopea incredibile, Natoli un vero maestro (che meriterebbe molta più notorietà ed apprezzamento).

Pochi riuscirebbero a scrivere un personaggio monumentale come Coriolano Della Floresta.
20 reviews
April 28, 2018
In questo romanzo ho trovato diverse similitudini con I Promessi Sposi. Ci sono due giovani che si vogliono bene, un matrimonio che non s'ha da fare, un romito dal passato misterioso, diversi signori che fanno il bello ed il buono in città spesso affamando il popolo. Alla fine c'è anche una rivolta che ha come pretesto il pane ed il grano. Manca solo la Peste.
Non ha la stessa forza del primo capitolo della saga dei "Beati Paoli" ma sa comunque essere a volte ironico nei confronti di chi detiene, o crede di detenere, le leve del potere.
Punto di forza di questo libro, come del precedente, è quello di saper descrivere bene le atmosfere dell'epoca settecentesca.
Profile Image for Gabriella.
173 reviews2 followers
June 1, 2020
Il volume, imponente come i Beati Paoli, risulta meno intenso alla lettura, forse perché la memoria del primo offusca in parte il secondo. D'altra parte è affascinante seguire il protagonista attraverso Roma, Napoli e solo infine Palermo, perché ancora una volta ciò che conquista più di tutto nei libri di Natoli è la cornice storica, la fotografia del tempo, in cui i protagonisti a tratti passano sullo sfondo.
È stato un viaggio lungo e intenso, meno lieve del primo volume, ma comunque consigliato!
339 reviews2 followers
August 20, 2022
(Review pour le t.2 et 3) J'ai un peu moins aimé que le premier tome, notamment parce que les nouveaux héros sont moins attachants que dans le premier. Peut-être un peu long mais reste une lecture agréable si on aime les romans de cape et d'épée et les feuilletons historiques.
Profile Image for Paolo.
44 reviews1 follower
May 17, 2025
Come il suo predecessore, “I Beati Paoli”, “Coriolano Della Floresta” è una lettura appassionante e godibilissima che nelle sue 1758 pagine non annoia neanche per un secondo. Merito della grande abilità narrativa di Luigi Natoli che anche in questo caso ci presenta una trama ricca di intrighi e colpi di scena che va spesso avanti indietro nel tempo nella prima parte e che si arricchisce di svariate ambientazioni e di situazioni differenti nella seconda. Molto interessante (e sorprendente!) è lo sviluppo, rispetto al romanzo precedente, del personaggio di Coriolano ma non aggiungo altro per non spoilerare.
La storia comunque non finisce qui! Un terzo seguito, “Calvello il Bastardo”, mi aspetta nel prossimo futuro.
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