Quante volte ci si può innamorare della stessa persona?
Marco Bertani ha ventitré anni, alle spalle un’adolescenza tutt’altro che semplice e davanti a sé un futuro nel quale potrà contare solo su se stesso. Un giorno inaspettatamente si imbatte in Marianna Visconti, ex compagna del liceo e amore non corrisposto della sua vita. I loro mondi non potrebbero essere più lontani: Marianna, dopo aver studiato negli Stati Uniti, sta facendo pratica legale presso il prestigioso studio di un amico di famiglia, mentre Marco sbarca il lunario lavorando come operatore per una rete televisiva locale. Quando però le viene prospettata l’occasione di condurre un programma ideato proprio da lui, Marianna decide di accettare la sfida, convinta che così potrà dimostrare a Luca, il fidanzato con cui è in crisi, di cosa è capace: lei e Marco si troveranno quindi a lavorare gomito a gomito e scopriranno di non essere poi così diversi come credevano… E non finisce qui: tra le pagine del prequel, Ed ero contentissimo, in coda a questo volume, scoprirete un Marco adolescente sui banchi di scuola, un protagonista al quale non potrete non affezionarvi.
Bugie, tradimenti e gelosie: un romanzo sull’amore romantico, divertente e profondo, che sa arrivare al cuore dei lettori
Chiedo scusa a Marcolino perché non lo avevo compreso fino in fondo la prima volta che l'ho letto 😂 Madooo adoro tutto, un po' meno Marianna però va bene lo stesso 😍
Bianca Marconero è entrata di forza nella top ten delle mie autrici preferite e lo ha fatto proprio con questo libro. Una storia semplice, con personaggi ben caratterizzati, ma non stereotipati. Non abbiamo il maschio alpha, ma più che altro un tenerone, innamorato da una vita di Marianna, sua compagna di classe alle superiori, ma distante anni luce dal suo mondo. Lei appartiene alla borghesia romana, lui invece alla plebe. I loro mondi si sfiorano, ma non riescono ad entrare in contatto. Il destino è imprevedibile però...
Non voglio dirvi nulla! Dovete leggerlo. Quello che ho amato a dismisura è l'epilogo. Meravigliosamente completo! Non nel senso che vedrete quello che accade alla coppia da qui a dieci anni, ma che riesce ad emozionare in una maniera totalizzante! L'empatia provata per Marco che lo si ama dalle prime pagine, che si tifa per lui, che ci si dispera per lui e con lui, viene ripagata ampiamente con questo epilogo forte dal punto di vista emotivo, ma dolcissimo.
È da quando ho incominciato a leggere questo libro che mi chiedo perché non l'avessi fatto prima. Grazie ragazze ad avermelo consigliato perché questo libro ti prende fin dalle prime pagine. Fin dall'inizio infatti non si può che adorare Marco, e anche Marianna, nonostante più volte l'avrei presa a bastonate poi non mi è restato che giustificare le sue scelte alla luce dell'ambiente da cui proviene. Per quanto riguarda i personaggi con la L , la Marconero è così brava a delinearli che li ho inquadrati fin da subito . 5⭐ ma ne merita di più 😍😍😍
No va beh, ma che meraviglia di libro è? La prima cosa bella mi era piaciuto, ma con riserva. Questo mi ha completamente conquistata. Senza riserve! Ok, un paio di volte avrei preso i protagonisti a randellate (soprattutto Marianna), ma alla fine è così quando si parla d'amore: diventiamo creature insicure, talmente spaventate, preoccupate di venire ferite, da finire per farlo da soli. Autolesionismo mode on. La storia di Marco e Marianna mi è piaciuta tanto, ma proprio tanto. Marco soprattutto. Cos'è quel ragazzo? Ve lo dico io. È la tenerezza. Lui e i suoi drink da vecchietto in pensione, gli occhi verdi, i ricci e le spalle enormi. E poi diciamolo: questa donna sa scrivere e lo fa da dio. Non solo a livello tecnico, che ho trovato impeccabile nella sua semplicità e fluidità, ma anche nella capacità di emozionare. Bravissima. Ora mi butto a pesce sul prequel.
Perché la vita è bizzarra e imprevedibile, finisce per condurci sempre alla medesima meta. Non è il caso a spingerci nel compiere qualcosa, ma sono le scelte, le scelte quotidiane, scelte di un istante che si ripercuotono per una vita intera. E sono proprio le scelte di una vita che hanno portato Marco e Marianna a rincontrarsi. Due universi talmente opposti, due vite differenti le loro ma destinati a collidersi in eterno. Menzogne, mezze verità, verità celate fanno da sfondo ad un amore impossibile costituito da insidie e da difficoltà da superare. Bianca Marconero non delude mai, è un'autrice che sperimenta diversi generi e crea delle storie innovative. Dopo "Ed ero contentissimo" l'autrice ci dona due protagonisti originali, Marco che segue i suoi istinti e Marianna che invece è in conflitto con se stessa ed è divisa fra il legame con le regole di famiglia e il desiderio di inseguire i suoi sogni e le sue ambizioni. Ovviamente non mancano le citazioni di una delle ultime canzoni più belle del cantante e poeta Tiziano Ferro, L'ultima notte al mondo, da cui prende spunto il titolo del libro. L'amore dell'autrice verso questo artista è la medesima passione che condivido anch'io. "L'ultima notte al mondo" è un titolo che dice tutto. Non trae in inganno, non viene meno al contenuto del libro ma anzi ci lascia la possibilità di chiederci quale sia la nostra ultima notte al mondo? Con chi passeremmo la nostra ultima notte al mondo? Marco e Marianna ci insegnano che l'amore è più forte di qualunque cosa al mondo, che se vogliamo inseguire un sogno dobbiamo metterci tutte le nostre forze, che dobbiamo combattere affinché questo sogno si avveri. Ci insegnano che l'ultima notte al mondo, nonostante il freddo o la distanza, dobbiamo passarla con il nostro vero amore amandoci e abbandonandoci all'amore. Il romanzo ci insegna che solo il tempo rivela i veri volti delle amicizie, quelle vere e quelle false. Il nostro protagonista è un uomo imperfetto, pieno di dubbi e contraddizioni, a volte pungente ma dolce come una nuvola di zucchero filato: non è un principe azzurro con il mantello brillante e la macchina rombante, ma un uomo che fin dall'infanzia si è rimboccato le maniche per inseguire i suoi sogni, che seppur con qualche difficoltà e una strada non spianata, ha realizzato...
Bianca Marconero è un autrice molto nota nel panorama libresco italiano, famosa soprattutto per la sua saga fantasy Albion, ma io non avevo mai letto nulla scritto da lei. Solo una decina di giorni fa mi sono decisa a leggere uno dei suoi scritti e posso dire che non me ne sono affatto pentita, ma al contrario, sono davvero felice di averla conosciuta grazie a “L’ultima notte al mondo”, un romanzo che mi è entrato di prepotenza nel cuore e che ho davvero adorato con tutta me stessa.
Possiamo essere abbandonati mille volte, ma se siamo innamorati continueremo ad appartenere a chi non ci vuole. E io lo so.
La storia che ci narra la Marconero, attraverso il pov alternato dei due protagonisti e tramite, un sapiente, intreccio tra passato e presente, è quella di Marco Bertani e Marianna Visconti. Marco e Marianna oggi hanno ventitre anni, ma si sono conosciuti dieci anni prima tra i banchi di scuola. Ed è proprio lì, al liceo, che Marco ha posato gli occhi su Marianna per la prima volta e se ne’è perdutamente innamorato. Si è innamorato di lei all’istante. Colpito dai suoi lunghi capelli biondi, dagli occhi chiari e dai sorrisi gentili. Per tutta la durata del liceo – per cinque lunghi anni – l’ha amata di nascosto, in silenzio, fermamente convinto di non essere alla sua altezza. Del resto loro vengono da due realtà completamente diverse; lei è una principessina viziata che viene da una famiglia altolocata dell’elite bolognese e Marco, al contrario, con le sue complicazioni familiari viene dal Pilastro – il quartiere più malfamato di Bologna – con un padre che lavora duramente per garantirgli un tetto sopra la testa è cresciuto per strada a suon di partite a basket con gli amici. Per tutti i cinque anni di scuola, Marianna non si è mai accorta dell’interesse di Marco nei suoi confronti, troppo attratta da Luca per prestare attenzione a qualsiasi altro ragazzo. Luca che con il suo modo di fare ammaliante la incanta e conquista diventando, così, il suo fidanzato. Il ragazzo con cui è convinta di passare tutto il suo futuro. Ora sono passati cinque anni dalla fine della scuola. Marianna e Marco non sono più dei ragazzini, hanno ventitre anni e stanno costruendo la loro vita. Marco ha una laurea in filosofia e un lavoro come operatore in un piccola televisione locale. Non vive più al Pilastro, ma gira sempre con gli stessi amici che per lui sono come una famiglia. La sua vita si divide tra il lavoro, le partitelle a basket nel campetto vicino a casa, le serata a giocare a bigliardo sorseggiando Cinar e Branca Menta, e rimorchiando ragazze che non chiama mai per un secondo appuntamento, perché non crede nelle relazioni durature. Marianna ha studiato negli Stati Uniti ed è appena a tornata a Bologna dove sta facendo pratica legale presso un prestigioso studio di amici di famiglia. Dopo quasi dieci anni con Luca, la loro relazione e in fase di stallo, lui le ha chiesto una pausa di riflessione e lei è in crisi, disposta a tutto pur di riconquistarlo.
Ed è proprio con lo scopo di stupire Luca, che Marianna si ritrova a condurre un programma televisivo ideato e scritto proprio da Marco. E così, dopo cinque anni di distanza si ritrovano a lavorare fianco a fianco e se da un lato c’è Marco che si rende conti di amarla ancora e di non averla mai dimenticata, dall’altro c’è Marianna che poco alla volta si rende conto che il ragazzino che proviene dal Pilastro non è affatto quel che credeva… CONTINUA SUL BLOG
Ci sono libri che si divorano in poche ore e poi ci sono libri (come questo) che, non solo ti fanno mettere in standby qualsiasi cosa pur di leggerli ma, prima ancora di finirli, sai già che li rileggerai il prima possibile. Ho amato la storia, di crescita e d'amore, ho amato i personaggi nei loro sbagli e nelle loro insicurezze, ho adorato come è stata descritta Bologna, in un modo che ha reso pienamente giustizia alla mia città. Non manca nulla a questo libro, fa emozionare, fa riflettere, fa commuovere. Leggetelo e innamoratevi. Di Marco, di Bologna, dell'amore che dura fino all'ultimo battito del cuore.
Finito! Sono commossa ma allo stesso tempo arrabbiata, con i protagonisti e la loro incapacità di comunicare e con Luca un uomo infimo, il peggiore di tutti che la fa anche franca nonostante tutto. Marco è un sopravvisuto come dice egli stesso ed è vero, non riesco ad immaginare la forza che abbia avuto per sopportare tutto quel dolore, tutte le umiliazioni, i sotterfugi, le persone che fingevano di essere amici, lo sfruttamento a lavoro (tematica che noto molto presente nei libri dell'autrice). Dopo una lettura così straziante, hai bisogno di riprenderti, bello, un libro potente che ho amato (e odiato) con tutta me stessa. Scrittura favolosa, storia costruita alla perfezione così come i personaggi e le ambientazioni, il tutto forma una storia plausibile e credibile e pensare che esista tanta crudeltà al mondo e che è vera fa raggelare il sangue. Ho adorato che la protagonista si chiamasse come me, un pò meno la sua figura che si sveglia solo alla fine del libro e prende le decisioni giuste e capisce che Marco è una vittima quanto lei, ma meglio tardi che mai (forse sono simile alla protagonista più di quanto creda). Persone come Luca invece in giro se ne trovano tante e questa è la cosa peggiore ahimè. Marco sembra un uomo di quello che c'erano un tempo, mi fa venire in mente una canzone del Mengoni più che di Ferro, ossia Guerriero. Tanto di cappello alla Marconero che ha scritto un altro capolavoro. Per ora, per quanto abbia amato questo libro, il mio preferito rimane Un altro giorno ancora. Appena mi è possibile leggo anche La prima cosa bella e la saga di Albion (ho tutti i libri devo solo leggerli), e quando usciranno anche i suoi prossimi libro. Spero di aver detto tutto Adesso dovrò trovare un libro per riprendermi XD
Marco: uno di quei realistici personaggi maschili per cui diventa facilissimo parteggiare. Marianna: la classica ragazza per cui viene troppo semplice mandare gli occhi al cielo pensando "ma perché non apri gli occhi?". Una storia che vola, sin dall'inizio, che cattura e spinge verso un bel finale. L'ambientazione bolognese, di una Bologna che non conosco, fa il resto. E poi Anya e tutti gli amici, quelli veri. Il fiore all'occhiello.
Quando ho iniziato a leggere questo libro, dopo aver letto pareri super positivi e dopo aver ascoltato tante amiche che lo consigliavano, non ho pensato neanche per una volta a cosa avrei potuto scrivere nella recensione. Solitamente, capitolo dopo capitolo, nella mia mente cominciano a nascere idee, pensieri, stavolta, giuro, niente. Poche pagine ed ero già nel ciclone meraviglioso delle vite di Marco e Marianna. Mi sono lasciata rapire e trasportare dalla storia così tanto da dimenticare tutto ciò che avevo intorno. Mi sono isolata, combattendo contro il desiderio di divorare le pagine con bramosia per saperne di più da una parte e il desiderio che il libro non finisse mai dall’altra. È stato traumatico staccarsi da due personaggi come loro, da una storia così emozionante che ha lasciato un vuoto allo stomaco che a distanza di giorni ancora sento. È stato ancora più difficile andare avanti, lasciare Marco e Marianna in un angolino del mio cuore e dedicarmi ad altre storie. Ho passato un giorno intero a guardare la mia libreria e il mio Kindle senza che nessun titolo potesse farmi dire: “sì, ti leggo”. In testa c’erano solo loro. E nel cuore pure. Devo ammettere, però, che prima ancora dei pareri positivi e dei consigli, mi sono fatta conquistare dal titolo. Da grande fan di Tiziano Ferro non potevano passare inosservati un libro e un prequel con i titoli L’ultima notte al mondo e Ed ero contentissimo. Sono corsa in libreria e il danno era fatto. La storia di Marco e Marianna inizia al liceo quando lui è un ragazzo che vive con suo padre affidatario in un quartiere dimenticato da Dio e lei una delle ragazze più invidiate e ricche dell’intera scuola. Marco fa fatica a inserirsi per via della sua condizione sociale, eppure riesce, grazie alla più grande passione, il basket, ad avvicinarsi al gruppo dei ragazzi che se la passano meglio. In questo gruppo c’è Luca, il ragazzo che diventerà presto il suo più caro amico. Finchè, un giorno, Marco non scoprirà che Luca ha una fidanzata: Marianna. La principessa dai lunghissimi capelli biondi e dall’aspetto minuto che ha folgorato con un solo sguardo Marco il primo giorno di scuola. Quella ragazza che gli era sembrata così eterea e meravigliosa da averla scambiata per un sogno. Quella stessa ragazza che a lui non ha mai rivolto uno sguardo o un saluto. A Marco sembrerà di non poter più respirare, il cuore si spezzerà in miliardi di pezzi, le speranze saranno vane. Il suo sogno non è più suo. Quelli del liceo saranno anni duri per Marco, che si ritroverà a dover guardare in disparte il suo amico abbracciare, toccare, baciare la sua Marianna. Gli anni non cambieranno niente, non trasformeranno il sentimento che Marco prova, non basteranno a farlo innamorare di un’altra ragazza e reputare Marianna una stupida cotta adolescenziale. Poi tutto precipiterà. Il pregiudizio, una scelta sbagliata, un atto di lealtà nei confronti di un amico… ed ecco che la vita di Marco sarà segnata per sempre da un evento. Oggi Marianna è la ragazza perfetta, dal viso pulito di un tempo. Il suo futuro è già progettato: la sua famiglia vuole che diventi un avvocato e così sarà. Nell’istante in cui si è iscritta alla facoltà di Giurisprudenza, suo padre aveva già organizzato tutto. L’avvocato Ginobili, amico di famiglia, si occuperà di farle fare il praticantato nel suo studio. La ragazza si ritrova così in uno studio dal tipico arredamento inglese a passare metà delle sue giornate. Un giorno, quasi per caso, rincontra lui. Quel ragazzino dal viso troppo adulto, troppo spigoloso, troppo pericoloso che al liceo si divertiva a prenderla sempre in giro. Marco. Che, per la cronaca, continua ad avere un viso pericoloso, ma ha anche delle spalle grosse, imponenti, un corpo slanciato, un sedere che è un vero capolavoro. Proprio il Marco Bertani che al liceo la chiamava Raperonzolo. Rivedersi scatenerà una valanga di ricordi e convenevoli. Come stai, cosa fai, ti ricordi…? Poi la proposta per Marianna di lavorare in televisione, l’ambiente di Marco che, intanto, si è trovato un lavoro rispettabile, a dispetto di tutti i pregiudizi su di lui. In un momento di pura follia, qualcosa che non si è mai concessa prima, Marianna accetterà la proposta e si ritroverà a lavorare fianco a fianco con Marco per una trasmissione completamente ideata da lui. Marco ritroverà la sua principessa. Come se il tempo si fosse fermato, come se tutti quegli anni non fossero mai passati, Marianna è sempre l’amore della sua vita, quella ragazza, ormai donna, per cui farebbe ogni cosa. E non importa che lui nel frattempo sia diventato cinico, non sia capace di instaurare rapporti significativi (a parte quelli con i suoi amici di sempre), che non chiami mai le donne né conceda loro una seconda opportunità. Marianna è il suo sogno di sempre, la ragazzina che gli ha fatto battere per la prima volta il cuore e che continua a fare breccia dentro di lui come nessun’altra mai. Lavorare insieme sarà un modo per la ragazza di conoscere davvero Marco, di liberarsi dai preconcetti e dai pregiudizi, di capire che forse per la prima volta ha sbagliato nelle sue valutazioni. La vita potrebbe aver dato loro una seconda occasione, un ulteriore modo per far sì che le loro strade si incrocino e nasca qualcosa, peccato che Marianna sia ancora perdutamente innamorata del suo Luca del liceo e che un giorno diventerà sua moglie. La loro relazione ha resistito agli anni – e ai numerosi tradimenti di lui. Il passato tornerà a bussare alle loro porte, a quella di Marco e di Marianna, ma anche a quella di Luca e dei loro amici. Una storia complessa, ricca di eventi, in cui passato e presente si intrecciano dando vita a movimento ed elementi capaci di tenere avvinto il lettore. Mai un momento di stasi, mai una défaillance. L’ultima notte al mondo è una corsa contro il tempo, il racconto di una storia che vi terrà letteralmente con il fiato sospeso, vi farà arrabbiare, vi stringerà lo stomaco, vi spaccherà il cuore e vi emozionerà come pochi libri sono riusciti a fare. Ho provato ogni sentimento/emozione/stato d’animo possibile. Una vastissima gamma che mi ha stupito e ha saputo conquistarmi. Mi sono innamorata di Marco, un bellissimo personaggio dalle fattezze reali. L’avrei voluto difendere dal mondo intero, avrei voluto proteggere il suo dolcissimo e fragilissimo cuore da ogni dolore. Credetemi, in questi anni mi è capitato di innamorarmi di tanti personaggi di carta, perlopiù bad boys. Il fascino del cattivo è innegabile e fatale, si sa. Ma con Marco è un’altra storia. Lui non ha bisogno di essere cattivo, di impersonare un tipo, di darsi arie. Marco è semplicemente Marco. Così diverso da ciò che sembra, dal suo aspetto rude, dal posto degradato in cui è cresciuto. Marco è un cuore puro, leale, sincero. Un cuore disposto a giocarsi tutto per difendere le persone che ama e a cui tiene. Un cuore disposto ad amare una e una sola persona in tutta la sua vita, senza mai regalare un pezzo, neanche piccolissimo, a un’altra. Il suo amore è per sempre. E poi Marco è quello che viene deluso, che soffre, che si strazia in silenzio. Non urla, non spiattella la verità, anche quando dovrebbe farlo. Per altruismo, sempre e solo per altruismo. Per gli altri, mai per se stesso. Le verità taciute sono il male assoluto della storia tra Marco e Marianna. Se solo avessero parlato, se si fossero detti ciò che pensavano, ciò che provavano, ciò che si nascondeva dietro le apparenze… se solo avessero avuto più coraggio, più sicurezza, più impulsività. Marianna ha fatto tanto male a Marco negli anni, in maniera più inconsapevole che premeditata, sì, ma non sono riuscita del tutto a perdonarla. Mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca vederla comportarsi sempre nella maniera sbagliata. Forse per egoismo, forse perché una ragazza ingenua che ha sempre avuto tutto dalla vita non sa veramente guardare negli occhi di chi ha di fronte e cogliere il dolore, quello vero. Mentre lei era ostinatamente intenta a rincorrere il suo unico obiettivo – Luca – Marco continuava a rincorrere il suo – Marianna. Si faranno tanto male, si offenderanno, si prenderanno del tempo, si sfideranno, si allontaneranno. Si ignoreranno, sottovaluteranno ciò che sentono e provano l’uno per l’altra perché un sentimento così grande, e improvviso per Marianna, fa paura. La storia di questi due ragazzi è qualcosa che può capitare a chiunque. Innamorarsi a quattordici anni è un colpo al cuore, è intenso, unico, pazzesco. Porta a credere che tutto sia possibile, che a volte i sogni si avverano. Poi arrivano la delusione, l’amarezza, il dolore del sogno che si infrange. E, infine, tocca rimettersi in piedi, farsene una ragione e andare avanti. Marco ci prova, ma la sua dolcezza nel restare sempre stregato dagli occhi, dai capelli, dalla voce, dal sorriso di Marianna lo fregheranno sempre e avranno l’ultima parola sulla razionalità. Come si fa a non amarlo? Per una donna leggere di un ragazzino perdutamente innamorato prima e di un uomo che, dopo tanti anni, tanta sfortuna, tanto dolore, continua ad amare la stessa donna e a vedere solo lei è motivo di innamoramento certo. A un certo punto sono arrivata a voler chiedere a Marco di sposarmi. E sì, lo so che Marco non esiste, che è un personaggio di carta, ideato da una donna… però è bello sognare! La trasformazione da ragazzo che non chiede mai, super corteggiato, che usa le donne per il sesso a uomo innamorato e fedele, nel cuore, sempre a lei è credibile perché ciò che Marco prova arriva in maniera intensa e potente. L’autrice, attraverso entrambi i POV dei personaggi, riesce a rendere perfettamente l’idea di chi è Marco e chi è Marianna. Due ragazzi che non hanno nulla di romanzato, una lei troppo accecata da un progetto di vita che è stato disegnato da altri, un lui che si strugge e si ritrova a pagare le pene dell’inferno per amore. Sarà che siamo abituate a leggere di donne che soffrono, ma il sentimento di Marco è bellissimo. La penna di Bianca Marconero è diretta, fluida, moderna, oltre che evidentemente talentuosa. Ho amato il linguaggio giovanile che si adatta perfettamente ai protagonisti e ai personaggi secondari. Ho amato la sua capacità di calarsi nei panni dei due amanti riuscendo a rendere tutta l’ingenuità disarmante e l’egoismo di Marianna e la bontà d’animo di Marco. E come se non avessi già perso la testa per lui, l’autrice gli ha dedicato anche il prequel, Ed ero contentissimo, che trovate in versione digitale acquistabile singolarmente e in versione cartacea alla fine di L’ultima notte al mondo. Poco meno di cento pagine dedicate esclusivamente a Marco e al racconto del primo incontro fatale con Marianna. Il racconto degli anni del liceo, inclusi segreti e momenti che desideravo fortemente leggere dal suo POV, fatto a suo padre che ormai non c’è più. Marco, sei semplicemente adorabile! Potrei continuare per ore a tessere le lodi del protagonista e dell’autrice. Potrei continuare a dirvi di quanto sia forte il desiderio di prendere di nuovo tra le mani questo piccolo gioiellino e ricominciare dalla prima pagina. Vi dico, però, che non potete perderlo per niente al mondo. Buttatevi, tuffatevi, approfittatene. Non può mancare nella vostra libreria. Un unico appunto che mi sento di fare alla casa editrice ancora di più perché ho amato ogni capitolo, ogni pagina, ogni parola: l’editing è una fase fondamentale per un testo e pubblicare e stampare un testo, a prescindere dal costo, con dei gravi errori grammaticali è un vero peccato. Ci vorrebbe un po’ di attenzione in più. L’ultima notte al mondo, comunque, non mi dispiacerebbe passarla con un libro del genere tra le mani…
Marianna e Marco si conoscono dai tempi della scuola, ma appartengono a due mondi completamente opposti: lei vive in una realtà dove il lusso regna sovrano, dove i problemi non esistono e se ci sono vanno pubblicamente ignorati senza mai dare a vedere le proprie debolezze, un mondo di apparenza fondamentalmente. Marco invece appartiene a quel mondo dove per vivere devi guadagnarti ogni singolo centesimo col sudore e con la fatica, necessari anche per lasciarsi quel passato difficile alle spalle che da sempre l’ha segnato ma questo sembra il mondo vero. Quando per un fortunato caso si incontreranno di nuovo con una proposta di lavoro in comune si renderanno conto – entrambi - che le loro vite non sono poi così diverse e così appaganti come pensavano…
Marianna è la tipica ragazza ricca che ha alle spalle una famiglia e una vita sicura con un futuro lineare e già programmato, sempre con lo stesso ragazzo dai tempi del liceo con cui ha intenzione di mettere su casa e anche se al momento sono “in pausa” lei non vuole altro che tornare con Luca perchè il suo futuro senza di lui non è mai stato contemplato. Quando però Marco si riaffaccia nella sua vita qualcosa cambia, Marco che insegue i suoi sogni, che vive secondo la regola “del non chiamare mai una ragazza” e la sua testardaggine nel perseguirla le scombussolerà letteralmente la vita, quel ragazzo ingombrante cui non ha mai prestato troppa attenzione in passato finirà ora per essere il suo migliore amico e la persona di riferimento per ogni sua giornata.
Siamo stati interrotti dalla vita e dalle scelte sbagliate. Ma ora, nella luce che cala, con un tramezzino in mano, io ho la sensazione fortissima che pure noi, dopotutto, possiamo ricominciare.
Marco, da sempre innamorato di Marianna, non ha mai avuto una ragazza vera in tutta la sua vita ma solo tante storie di una notte per riempire il tempo; però dopo aver incontrato di nuovo Marianna e dopo aver iniziato a lavorare a stretto contatto con lei capisce che non ci potrà mai essere nessun’altra nel suo cuore perché è ancora di nuovo innamorato di lei anche se non vuole ammetterlo, anche se si nasconde dietro al rapporto di amicizia, lui la ama, da sempre e probabilmente per sempre.
Quante volte ci si può innamorare della stessa persona? Guardandola sul video, direi tante quanti sono i fotogrammi in un secondo.
Marco è testardo, un mulo proprio, non ammetterebbe mai i suoi sentimenti per lei e mai lascerebbe trapelare qualcosa; Marianna dal canto suo è abbastanza tonta, non ci arriva proprio a capire cosa si cela dietro le strambe regole sentimentali di Marco.
Insieme sono perfetti ma non lo sanno o non lo vogliono sapere, insomma la loro è una storia che fa venire l’ansia perché si avvicinano e si respingono, si dicono cose tenerissime e si feriscono, si nascondono e si allontanano per tutto il libro. Ci sono stati diversi momenti sempre in cui ho insultato uno o l’altra per tanti motivi anche se ammetto che alla fine, finalmente, si sono ripresi entrambi. Tutti e due dovranno aprire gli occhi e mettere da parte l’orgoglio per l’amore, dovranno fare dei sacrifici per seguire i loro sogni ma la cosa fondamentale sarà capire che se lo faranno insieme nulla sarà impossibile.
La cosa strana della casualità è che a volte sembra seguire una logica. A volte si ha la sensazione che i pezzi degli eventi non siano sparsi e dispersi, ma piuttosto legati tra loro, per formare la tempesta perfetta.
Lo stile di Bianca è come sempre semplice e pulito, molto immediato direi, ma proprio per questo ti cattura e ti incanta costringendoti a proseguire fino ad arrivare alla fine in un baleno e i suoi personaggi ti ci portano sempre col sorriso (sì anche Marianna quando dice costernata fa ridere!).
Questa storia poi è ambientata a Bologna che raccontata da Bianca sembra una città magica ancora di più quello che è in realtà; sarà che io sono emiliana e conosco un minimo Bologna, ma mi sembrava di essere davvero trasportata nella storia con Marco (cosa che mi era successa anche con La prima cosa bella ambientata a Parma quindi o sono io facilmente impressionabile con le mie città oppure è Bianca che sa scrivere dannatamente bene).
Bologna di notte è bella in un modo diverso. È complice. Quasi promettesse di coprire le tue follie e i tuoi peccati. La presenza dell’ateneo è come l’elisir dell’eterna giovinezza. La popolazione si rinnova e non invecchia.
La storia poi è di base semplice (siamo in un romance dove le basi, più o meno, sono sempre le stesse per tutti) il ragazzo povero e assurdamente testardo innamorato della ragazza ricca e incredibilmente tonta, però i personaggi sono talmente ben fatti e tanto reali che non puoi non amarli e affezionarti a loro. Ma la cosa che si apprezza di più del libro sono le EMOZIONI che questi due riescono a trasmettere, anche nelle scene più intime non vengono mai descritti troppi particolari eppure tu hai il cuore che ti batte all’impazzata proprio insieme al loro, ed è per questo che i libri di Bianca sono sempre una garanzia. Se poi c’è un Marco riccio con gli occhi verdi si è sicuri che il libro meriterà tanto, perché diciamocelo i Marco che crea lei son sempre apprezzabilissimi, poi questo gioca pure a basket che adoro quindi mi è proprio piaciuto, decisamente più di Cinquedraghi!
Concludo dicendo che io Tiziano Ferro non lo ascolto e quindi credo di essermi persa alcuni riferimenti alle sue canzoni che sicuramente sono presenti nel libro conoscendo l’amore che Bianca nutre per questo artista (che il titolo è quello di una sua canzone però lo sapevo eh, non conosco la canzone ma fin li ci son arrivata pure io!), ma questo è un problema mio che ascolto tutt’altro genere di musica, solo mi dispiace non poter cogliere fino in fondo tutti i riferimenti presenti.
Bellissimo romanzo, è il primo che leggo di quest'autrice e l'ho divorato. Ne sono entusiasta. Ogni scena è calibrata alla perfezione con uno stile fluido e preciso, curatissimo. Un intreccio perfetto che conduce alla conclusione in un crescendo di tensione emotiva, di riflessioni esistenziali, di un'ambientazione approfondita (Bologna e il mondo della tv che l'autrice conosce bene per averci lavorato) e di scoperta-epifania dei personaggi. Consigliatissimo.
Dopo aver letto Ed ero contentissimo non potevo che leggere questo libro. Anzi, non vedevo l’ora!
Ammetto che dopo aver letto la novella avevo delle aspettative piuttosto alte per il romanzo: mi ero completamente innamorata della storia e speravo di poter ripetere l’esperienza con il libro completo. Per mia grande fortuna, le mie aspettative sono state mantenute. La storia, infatti, è bellissima. È dolce, ma allo stesso tempo non “stucchevole”, anzi. Esattamente come nella novella introduttiva, per quasi tutto il romanzo si soffre, l’attesa aspettando che i due protagonisti si svegliano è davvero estenuante, non ha fine, a volte fa persino piangere. E la colpa è tutta di Marianna, contando che Marco sa già tutto quello che prova. Lei, invece, è completamente cieca, fino all’ultimo, quando qualcuno le lo fa notare, non ci arriva. E io ho passato un sacco di tempo a volerla prendere a testate, insultandola perché com’è possibile non innamorarsi subito di qualcuno così dolce come Marco?
Marianna, come ormai hanno capito anche i muri, non l’ho sopportata per nulla. Nella vita ha avuto sempre tutto, è sempre stata servita e riverita, e ha sempre avuto il futuro già scritto, in parte dai suoi genitori in parte da lei. Ad inizio libro vive nel suo mondo dorato dei sogni e in realtà fosse per lei andrebbe tutto avanti così fino alla fine: non riesce nemmeno a capire che il ragazzo l’ha amabilmente mollata e che l’ha pure cornificata, esattamente come non riesca a capire che il lavoro che fa le fa letteralmente schifo. Ha sempre bisogno che ci sia qualcun altro a dirlelo e che la faccia scendere con i piedi per terra. Come detto, da prendere a testate. Marco, invece, esattamente come la prima volta è fantastico e adorabile. Davvero, probabilmente il suo più grande difetto è quello di innamorarsi di una come Marianna. La vita non gli ha dato proprio niente, anzi. Dopo tutto quello che gli è successo è disilluso dalla vita, è abbastanza realista, ma è ancora in grado di sognare e di riinnamorarsi della stessa ragazza che sono dieci anni che, più che altro nolente, gli spezza il cuore.
Nel complesso, quindi, un ottimo libro della Marconero, che anche questa volta, quando si tratta di romance, non mi ha deluso.
Marco, il mio cucciolo ♡ tanto love per te! ♡ Troppo carina questa storia! Mi ha spezzato il cuore più di una volta per poi ricomporlo frammento dopo frammento.
Uno dei libri più belli che ho letto quest'anno. Frizzante, profondo, divertente e commovente sono solo alcuni degli aggettivi che mi vengono in mente mentre penso alla storia di Marco e Marianna. Devo dire che non conoscevo l'autrice, mi era stata caldamente consigliata da un'amica che non sbaglia un colpo e nemmeno questa volta ha sbagliato! Bianca Marconero è un'autrice bravissima, dotata di senso dell'umorismo e di sensibilità. La descrizione psicologia dei personaggi, dell'ambiente sociale, dell'ambientazione sono così realisticamente perfetti da farti desiderare di uscire e andare a passeggiare nei luoghi in cui si svolge la storia, la bellissima Bologna, e aspettarti di incontrare Riccio, Ivan, Anya e, perchè no?, Luca. I personaggi negativi non sono mai del tutto negativi, visti nella prospettiva obiettiva che l'ambiente forma il carattere e le persone e ciascuno è frutto genetico sì, ma anche del tessuto sociale in cui cresce. Marco Bertani, detto Riccio, è un personaggio straordinario, l'amico che vorrei avere e un po' mi ha ricordato uno dei miei migliori amici, soprattutto per la sua passione per il basket. L'ho adorato, vorrei conoscerlo tanto è stato ben delineato. Mi sembra impossibile non esista un ragazzo simile. Marianna è complessa, a volte avevo la tentazione di attaccarla alla 320 per vedere se si dava una mossa, ma è coerente con la sua educazione. Marianna è una vittima anche lei del condizionamento sociale, quindi perfetta nella parte. I personaggi minori sono tutti stupendi. Unica pecca, sì perché una ci deve essere altrimenti rischio di far credere di essere stata pagata dall'autrice, visto il mio entusiasmo, la pecca, dicevo, sono i signori Visconti. Mi sembrano la fotocopia dei signori Gilmore, algida e rigida nella posizione sociale lei, distinto ma premuroso con la figlia lui. I genitori di Marianna sono i meno realistici del gruppo. Ma davvero peccato veniale in un romanzo stupendo, pieno di colpi di scena, di battute di spirito e così avvincente da tenermi incollata al kindle fino a notte fonda. Sono davvero molto contenta di aver trascorso Ferragosto a Bologna in compagnia di questa bellissima storia!
Molte persone hanno l'errata convinzione che i romance siano i libri che trattano della semplice, quasi banale, storia d'amore che nasce tra i protagonisti della storia che l'autore intende narrare. Da questo presupposto molte persone pensano che il romanzo quindi non tratti di null'altro, che sia meramente la storia di un amore che nasce, cresce, affronta degli ostacoli per poi concludersi con il più comune degli happy ending. Non molti però sanno che i veri romance non sono questi bensì quei romanzi che narrano di vita vera, di storie sofferte dove l'amore è il fulcro attorno al quale ruotano e si rivoluzionano le vite dei personaggi ma non il protagonista, in un crescendo di emozioni, sensazioni ed esperienze che passano dai personaggi al lettore trascinandolo e catturandolo non perché si tratta di una love story ma perché è una storia di vita vissuta nel quale ci si può fin dalle primissime pagine immedesimare. L'ultima notte al mondo di Bianca Marconero è un romance ma è anche molto di più, è un romanzo che trasuda dure verità, presenta sfide quasi intramontabili ma che mostra anche il coronamento di un sogno e cosa accade quando si ha il coraggio di riconoscere e dar voce a quei sentimenti, a quelle emozioni che fanno del mondo un posto migliore in cui vivere.
Questa è la storia di un ragazzo, Marco, che dopo 10 lunghi anni rivede quasi per caso la ragazza di cui era innamorato al liceo, la ragazza che ancora a 10 lunghi anni di distanza continua a pensare come l'unica e sola donna capace di abitare il suo cuore. Marianna è da poco tornata a Bologna dopo il master in America, studiosa, beneducata, il suo unico scopo è superare l'esame per l'albo e riconquistare il ragazzo che ama da 8 anni, il suo fidanzato storico. Ma la vita non è mai semplice e lo scontro/incontro tra i due li porterà a seguire insieme nuove avventure che nessuno dei due aveva programmato o solo immaginato. Nascerà una forte amicizia che Marco non rischierà per nulla al mondo di perdere anche se questo potrebbe significare mettere a nudo i suoi sentimenti, ma saprà Marianna riconoscere il vero amore, o continuerà a lasciarsi guidare da convinzioni socialmente accettabili e dalla semplicità di farsi consigliare da chi lei crede, erroneamente, voglia solo il suo bene?
Bianca Marconero ha un dono con le parole che mai in vita mia ho incontrato in nessun altro autore italiano. Lei è quell'autrice che riesce ad ogni nuova singola pagina a farti innamorare dei protagonisti perché sono veri, unici, inimitabili e contemporaneamente volerli strozzare per quegli sbagli che l'ingenuità e la buona fede li portano a fare. La sua prosa è talmente forte e potente che è impossibile non rimanere coinvolti in prima persona dagli eventi che narra: gioia, rabbia, amore e odio scorrono sulle pagine come un fiume in piena che è impossibile poter controllare. Si ride, ci si dispera e si piange perché con Bianca nulla è come sembra e tutto può cambiare da una pagina all'altra.
Posso dire che quest'autrice è l'unica che riesce a farmi innamorare di qualsiasi suo protagonista, sarà perché il nome Marco porta con sé una buona dose di qualità che lo rendono un perfetto cavaliere imperfetto, o perché semplicemente è l'uomo che ogni donna vorrebbe perché una volta innamorato diventa tuo per sempre. Marianna è la ragazza diligente e studiosa che ha da sempre seguito il cammino che pensava fosse giusto per lei ma che una volta conosciuto il brivido della passione inizierà a considerare e rivedere le sue priorità e scoprire davvero cosa nasconde il suo cuore. Una ragazza, una principessa, che imparerà e capirà che a volte è più dignitoso e gratificante sporcarsi di polvere anziché servirsi di un tappeto e che il duro lavoro e il vero amore gratificano più di quanto tutti i soldi del mondo possano mai riuscire a comprare.
Una storia di un ragazzo complicato, ma forse neanche tanto, che ha lottato e lotta per ogni cosa. Per l'amore che lo strugge, per i ricordi di un'amicizia che forse non c'è mai stata, per un lavoro che ama ma soprattutto per un futuro che è ad un soffio ma che si allontana sempre di più quando le bugie e le mezze verità si metteranno di mezzo. Marco l'ho amato, non ci sono altre parole, Marco è un personaggio che si può solo amare perché è unico e ti rapisce il cuore perché così genuino da disarmarti e straziarti al tempo stesso. Lo ami perché non puoi farne a meno e perché vorresti esistesse più di qualsiasi altra cosa.
Bologna, vecchia, romantica, ricca e povera. Bella signora da un fascino che ti lascia senza parole ogni volta che si affaccia sulla pagina. Una città che amo visitare ma che vive su queste pagine scritte quasi quanto quando la vivo tra quelle vie che qui la Marconero descrive.
Un romanzo coinvolgente, stravolgente ed emozionante che ti tiene compagnia in una giornata pienissima e che ti accompagnerà fin dopo la fine della lettura perché non ne puoi fare a meno.
Un romance che non è solo romance. È la storia di una vita difficile ma vera fino al midollo, di un'altra un po' più facile ma rifinita di bugie e finzioni che si scontreranno per mostrare la vera realtà: quella dove l'amore è donare senza ricevere, quella dove i compromessi non esistono, quella degli sbagli e bugie, di lavoro e lavoro e ancora lavoro ma anche passione, amicizia e l'amore totalizzante, gratificante, vero.
Un romanzo che insegna a non arrendersi, ad inseguire i sogni ma ancor di più a lottare per l'amore, per la persona che si ama e non nascondersi dietro la paura di perdersi, mostrarsi nudi e fragili di fronte l'altro. È un libro che sconvolge e che ti spiazza ad ogni capitolo perché i giochi non sono mai conclusi finché non si raggiunge l'epilogo.
In un romanzo dove l'ultima notte al mondo è quella di un amore sfuggente e quasi irrealizzabile l'happy ending esiste e ti stupisce, ti mette in scompiglio i sentimenti e ti emoziona più di quanto avresti mai creduto, più di qualsiasi altra cosa.
L'ultima notte al mondo di Bianca Marconero è il romanzo che dovete leggere perché oltre l'amore c'è di più, così tanto che le parole non bastano se non proprio quelle del romanzo. Leggetelo.
3 stelle e mezzo Io ho amato questa lettura, davvero, devo fare i complimenti all’autrice che mi ha costretto a leggere ogni volta che avevo tempo, anche in posizioni tutt'altro che comode… ma perché? Io mi chiedo perché? Perché se il personaggio maschile è perfetto proprio grazie ai sui difetti, la protagonista femminile è matematicamente affetta da una demenza grave causata dalla sua ingenuità? Se Marco è subito adorabile anche per la sua ruvidezza, Marianna è subito da sopprimere non solo per le grandissime fette di prosciutto che gli fasciano tutta la testa a mo’ di mummia, ma anche per quella sua ingenuità che non le impedisce però di essere tutt’altro che gentile e carica di pregiudizi di basso livello. Cioè ci voleva Lavinia a farle cadere le fettine dagli occhi nei confronti del tanto amato Luca-il-traditore-seriale! Ci voleva solo la lavata di capo di Anya per far emergere le ulteriori marachelle di Luca ai danni di Marco, altrimenti Marianna avrebbe accettato tutto! È no, non ci sto! Basta con queste protagoniste dolci, eleganti e STUPIDE! Diciamo che alla fine Marianna si redime e finalmente tira fuori gli attributi, ma non basta, ormai è tardi perché il suo personaggio mi ha continuato ad infastidire per tutto il libro. Fosse stato solo per Marco e le sue vicissitudini avrei dato 5 stelle piene, Marianna mi ha lasciato l'amaro in bocca… Lettura comunque avvincente!
Questo libro mi ha fatto male al cuore, davvero, e in certi frangenti avevo le lacrime agli occhi, cosa per me decisamente non usuale. Bianca scrive meraviglie, sa scrivere bene e sa soprattutto scrivere dell'amore senza risultare troppo scontata o buonista, certo il lieto fine è assicurato -almeno per quelli che ho letto fino ad ora- ma sempre dopo aver affrontato le sofferenze che la vita molto spesso ci presenta tutti i giorni. Pensavo che 'un altro giorno ancora' fosse già la perfezione e che non ce ne sarebbe stato un altro così, mi sbagliavo, LUNAM lo è e forse anche di più grazie alla presenza di Marco, il protagonista. L'ho amato anche più di Andrea, perché lui era la perfezione, un Dio, ma Marco è la realtà, il ragazzo che davvero potresti avere la fortuna di incontrare per caso. I capitoli narrati dal suo POV sono stati per me i migliori perché Marco è vero, umano, sbaglia e pure tanto, ma non si arrende mai, è sempre pronto a rialzarsi ed a ricominciare nonostante le tante batoste che la vita gli presenta, vita che per lui ragazzo di strada non è mai stata facile, ma soprattutto non ha mai smesso di credere nell'amore e di credere in Marianna. Marianna, tanto intelligente quanto ottusa sotto molto aspetti, non si accorge di troppe cose, di chi le sta intorno, di ciò che realmente vuole e sente, succube di una madre che le ha insegnato che l'importante è apparire, sempre e comunque, ma soprattutto non si accorge di Marco fino a quando ormai non è quasi troppo tardi. Giuro che in certi momenti mi veniva voglia di darle tanti di quei ceffoni per farla svegliare che l'avrei strozzata XD Ma insieme sono perfetti, giusti l'uno per l'altra. Come per l'altro libro mi è dispiaciuto che il finale fosse un po' breve, mi sarebbe piaciuto qualche altro capitolo sul loro ricongiungimento, magari anche dal punto di vista di lei, però è meraviglioso così com'è!
Non ci siamo proprio! Non capisco l’alta valutazione di cui gode questo libro. È un cliché di frasi fatti, luoghi comuni. Niente, davvero niente di originale. Talvolta, risulta talmente banale e scontato da diventare perfino imbarazzante. Ti ci affezioni comunque ai personaggi, ti tengono compagnia per tutto il tempo della lettura. C’è di meglio in giro, anche nell’ambito del romance. Neanche lo stile mi convince. Molto semplice, ma qua e là spuntano delle parole appartenenti a un linguaggio più aulico. Per me, è semplicemente un libro scritto male. Ho trovato pure qualche errore ogni tanto, forse refusi rimasti lì. Addirittura da qualche parte compare la parola “obiettivamente” scritta con due b. In definitiva, no, non lo consiglio per niente. Le 2 stelle sono soltanto per avermi tenuta compagnia, impegnata nell’attività di leggere, che è ciò che più mi piace fare.
E' il primo romanzo rosa che leggo e devo dire che è molto carino. Di sicuro il protagonista maschile aiuta Mi piace come in questo libro l'autrice sia riuscita a smontare un po' di luoghi comuni La ragazza straniera che inizialmente sembra una facile e che potrebbe essere facilmente il problema dei due protagonisti, diventa il personaggio migliore (dopo Marco), a mio parere Il ragazzo napoletano simpaticissimo e protettivo in modo fraterno con il protagonista La protagonista femminile è un po' stupida per tutta la metà del romanzo, essendo praticamente uno zerbino Luca è sicuramente un personaggio antipatico, ma diciamo che lo è anche grazie alla protagonista (Marianna) che gli corre dietro come un cagnolino Non è sicuramente il mio genere, ma scorre bene Sicuramente non è un libro trash
Mi è molto piaciuta la storia tra Marco e Marianna. Quest'ultima l'avrei presa a parolacce mooolte volte ma capisco i limiti della sua persona, a causa del modo o mondo in cui è cresciuta, delle amicizie false di cui si è circondata e della madre, che l'avrei abbattuta al primo rigo. Ma apprezzo le persone che ammettono i propri sbagli, che si rendono conto della futilità del percorso intrapreso nella vita e hanno la forza e il coraggio di cambiare. Marco l'ho amato sin dall'inizio. Avrei preferito che si trasformasse in un vero drago per fare arrosto quel viscido schifoso, ma va bene anche con quella battuta in gran stile.
Era da diverso tempo che volevo leggere L'ultima notte al mondo, intrigata dai personaggi e dal fatto che la protagonista stessa è una mia omonima. Sta di fatto che non l'ho sopportata per tutto il libro😅 Marco e Anya sono le perle rare di questo romanzo e se non fosse per loro l'avrei abbandonato dopo una delle solite sciocchezze di Marianna. Semplicemente non sopporto le persone troppo ingenue e le snob inconsapevoli🤗 La trama è molto carina e lo stile di scrittura molto accattivante. Con una protagonista diversa, questo romanzo avrebbe ottenuto 4,5 stelle.