Dall’invecchiamento della popolazione ai cambiamenti climatici, dall’istruzione di massa all’impatto dei social network, le storie immaginate da Liu Cixin, Xia Jia, Chen Qiufan e Wu Yan mostrano una Cina lontana dall’Occidente per costume e sensibilità, ma simile nelle realtà economico-sociali e così tecnologicamente avanzata da restituire uno sguardo sul futuro che attende il mondo intero.
Una selezione di alcune delle voci più importanti della fantascienza cinese contemporanea che di certo delizieranno i lettori di tutto il mondo. Le visioni e le questioni presentate in questo libro sono importanti non solo per la Cina, ma per tutta l’umanità.” Ken Liu (vincitore dei premi Hugo, Nebula e World Fantasy)
Antologia di quattro racconti di fantascienza che hanno in comune la provenienza delle mani da cui sono scritti e lo sfondo che suona un richiamo (neanche troppo velato) all'etica ambientale. Forse l'aspetto saliente che voglio sottolineare è la chiave di lettura alla base di ogni racconto. Per la creatività e la riconversione scientifica meritano 1/2 stellina in più. Purtroppo lo stile e le scelte narrative, se si esclude le Le bolle di Yuanyuan, non mi hanno convinto appieno.
Buddhagram - Chen Qiufan ★★ L’estate di Tongtong - Xia Jia ★★½ Denuncia sul welfare visto dagli occhi di una bambina. Stampare un mondo nuovo - Wu Yan ★★★ Quasi un saggio. Le bolle di Yuanyuan - Liu Cixin ★★★★ Fiaba fantascientifica. Belle le spiegazioni sul sapone.
Forse è anche il modo di esprimere le vicende, compressate e narrate tramite un metodo riassuntivo (scelto per ridurre le battute?) che non mi ha permesso di fondermi con le vicende esposte.
Per la presentazione di quest'antologia è stato sbandierato il nome di Liu Cixin (famoso e pluripremiato), pur essendo solo l'autore dell'ultimo racconto che, a mio personalissimo gusto, non è neppure il migliore. Quattro racconti, quattro mondi diversi eppure uno solo porta davvero speranza e una buona idea, una direzione nella quale varrebbe la pena di spendere energie e investimenti. La buona fantascienza, quella che indica la strada a nuovi impieghi delle forze dell'umanità, è casualmente anche dell'unica donna del gruppo. Nel complesso ho trovato faticoso leggere il libro; in molti punti è poco scorrevole ma non credo che sia responsabilità del... traduttore del traduttore (l'antologia è tradotta dall'inglese). Ci sono molti punti nei quali il mondo occidentale e quello cinese mostrano le differenze nella quotidianità, rendendo nel mio caso più ostico appassionarmi alle situazioni. Le fin troppo lunghe disquisizioni su questioni da noi poco sentite, come le infinite argomentazioni politiche dietro alla minaccia di soppressione di un'università imposta dall'alto, o l'eccessiva reazione del pubblico di fronte a un'app benedetta (reazioni che pescano a piene mani dalla realtà dei fandome dei drama cinesi, gruppi di fan agguerriti e che spesso si spingono ad azioni per noi inconcepibili, fino a rovinare del tutto la vita di attori che nulla di male hanno fatto) hanno avuto il loro peso.
Il motivo principale delle poche stelle: In uno di questi racconti lo svolgersi dei fatti sembra procedere a casaccio, senza una direzione molto netta e tirando in ballo accadimenti che poi non vengono sviluppati o che comunque sono di difficile collocazione. Solo alla fine, che è confusa e sbrigativa, finalmente si accenna vagamente a che cosa stava succedendo, e comunque la fine lascia veramente troppe domande aperte. In un altro l'autore risolve la situazione di difficoltà che ha creato puntando tutto su una soluzione che in realtà dovrebbe peggiorare e anche di molto la situazione (se dovesse rimanere fedele alle regole che l'autore stesso ha dato). Invece sceglie di far finta che per qualche riga le sue stesse regole non valgano, salvo applicarle nuovamente subito dopo. Non so spiegarmi come questo racconto abbia fatto a superare indenne l'analisi di un editor.
Concludendo: l'incontro con quest'antologia (o con altri libri di fantascienza cinesi) non riusciranno a impedirmi di leggere ancora libri di fantascienza provenienti da Zhōng guó. Quella nazione ha una ricchezza incredibile e non vedo l'ora che molte altre opere vengano tradotte.
4 racconti molto diversi tra loro e particolari. Tutti si portano dietro una scintilla o una riflessione che, in un modo o nell'altro, mi ha convinto. Chi più chi meno. Non la raccolta migliore del mondo ma sicuramente un buon primo approccio alla fantascienza orientale. Consiglio.
Questo libro contiene 4 storie di Chen Quifan, Xia Jia, Wu Yan and Cixin Liu.
Personalmente, definirei alcune di queste storie come distopiche/utopistiche, anche perché mi sembrano tutte scritte in un futuro non troppo distante. La metà delle storie ha ben pochi elementi appartenenti alla fantascienza, e tutte e quattro possono essere definite come fantascienza leggera. Già conoscevo Cixin Liu per la sua Three Body trilogia, e Chen Quifan di nome, mente Xia Jia e Wu Yan sono autori a me del tutto sconosciuti.
Le mie storie preferite sono state quelle di Xia Jia (L'Estate di Tongtong) e di Cixin Liu (Le Bolle di YuanYuan). Mi sono sembrate più commoventi ed umane, incentrate sulla famiglia, oltre ad essere una critica sulla società, e ad essere più spiccatamente fantascientifiche in confronto alle altre due. Buddhagram di Chen Quifan è OK, mentre non ho particolarmente amato la storia di Wu Yan che mi è sembrata più simile ad un saggio universitario abbastanza prolisso o ad una presentazione, il che in questo caso non fa per me. È comunque un antologia interessante. Credo che Future Fiction ha pubblicato almeno un altra che intendo procurarmi.
Che effetti avrebbe trasformare il buddismo in un'applicazione mobile? È possibile che emerga un'empatia reciproca tra umani e macchine? Come possiamo affrontare le sfide generate dallo sviluppo tecnologico senza limiti? È concepibile che le bolle di sapone rappresentino una strategia valida contro la siccità persistente? Sono queste le domande a cui cercano di rispondere le storie contenute in questa collezione di racconti di fantascienza moderna della Cina, che rappresenta una lettura preziosa per gli appassionati del genere desiderosi di esplorare opere al di fuori del canonico ambito anglofono. Il volume si conclude con un saggio critico di Tachihara Tōya, autrice e professore di lingua e cultura cinese all'Università Hokusei Gakuen di Sapporo, che non solo offre un'analisi dettagliata dei racconti, ma delinea anche le tendenze e i temi predominanti nella fantascienza cinese contemporanea e il suo percorso di diffusione in Occidente. Attualmente, in Cina vi è un marcato interesse da parte delle autorità governative a promuovere la fantascienza come mezzo di divulgazione scientifica. Tōya distingue due principali filoni nella narrazione scientifica cinese: il primo, denominato kepu, mira a rendere la scienza accessibile a giovani e al grande pubblico; il secondo, noto come kehuan, si avvicina più strettamente alla nostra concezione di fantascienza narrativa. Pur non eccellendo in originalità, i racconti si rivelano comunque affascinanti, offrendo una prospettiva unica non solo sulla fantascienza, ma anche – e forse soprattutto – sulle realtà sociali ed economiche dell'immensa nazione asiatica.
- buddhagram, di Chen Qiufan: molto curioso. Buddha approda sui social con effetto apotropaico finché boh, diventa un po' una bizzarria
- l'estate di Tong tong, Xia Jia: Una bambina passa l'estate col nonno in casa e insieme vengono a contatto con nuove tecnologie (robot comandati da persone a distanza, anziani che interagiscono tramite robot). Carino. L'avevo già letto nella raccolta Festa di primavera
- stampare un mondo nuovo, Wu Yan: Boh, noia mortale, una scuola, sistema universitario, mercato, boh
- le bolle di Yuan Yuan, Cixin Liu Mi aspettavo cose e non ha deluso. Molto carino questo. Una bambina ha una passione furiosa per le bolle di sapone che si porta dietro nell'età adulta e usa per progetti ingegneristici per cercare di salvare ecosistema. Ma anche il senso della vita
La raccolta è interessante, ma non l'ho trovata particolarmente brillante. Il racconto di Liu Cixin è largamente il migliore, per la sorpresa di nessuno. Chen Quifan ha scritto praticamente una riedizione di un ben noto racconto di Clarke. Suppongo sia da intendersi come per metà un omaggio, metà un tentativo di sviluppare una storia dallo stesso assunto. Non sarebbe male e ha idee buone, ma il confronto si sente. Il racconto di Xia Jia non è male, ma si limita a tracciare uno schizzo fantascientifico, deficitando di una trama o anche di un punto di svolta con... qualcosa. Il racconto di Wu Yan mi è parso largamente il peggiore. Una tirata piuttosto lunga in cui la cornice narrativa presumo sia lì per rendere "più realistico" il racconto. Risulta più tediosa che altro.
4 autori per 4 brevi storie dal carattere fantascientifico e distopico/utopico.
Ambientate in futuro, forse non poi cosí distante, queste storie parlano di etica ambientale, famiglia, di umanità, tecnologia e religione il tutto contornato da una critica alla società contemporanea.
Quattro stili di scrittura diversi, ma ugualmente intriganti ed interessanti.
Le short stories di questa raccolta sono: • "Buddhagram" di Chen Qiufan • "L’estate di Tongtong" di Xia Jia • "Stampare un mondo nuovo" di Wu Yan • "Le bolle di Yuanyuan" di Liu Cixin
La storia che più mi ha affascinato é quella di Liu Cixin, autore anche della trilogia de "Il problema dei tre corpi". Una narrazione semplicemente meravigliosa per un mondo curioso e un tema fortemente attuale.
Antologia comprendente quattro racconti ambientati nella Cina attuale o dell’immediato futuro. Il libro è bilingue: quattro tavole a colori, ispirate dai racconti, separano la prima metà interamente stampata in caratteri cinesi dal testo in italiano. Le storie sono tutte caratterizzate da una scrittura semplice; scienza e fantasia, tecnologie a portata di mano o impensabili, ma poca meraviglia o incanto, e quasi nessuna emozione.
I racconti sono, nell’ordine: – Buddhagram, di Chen Qiufan – L’estate di Tongtong, di Xia Jia – Stampare un mondo nuovo, di Wu Yan – Le bolle di Yuanyuan, di Liu Cixin
Carino, interessante e in quanto appassionata del genere mi ha spinto sicuramente a voler leggere qualcos’altro di fantascienza cinese: le differenze culturali e il modo diverso in cui vengono raccontate le cose sono davvero intriganti. Tuttavia, nonostante Buddhagram e l’estate di Tongtong siano due storie carine, l’unica che mi ha convinto al 100% e a cui avrei dato tranquillamente 4 se non 5 stelle è Le bolle di Yuanyuan dell’autore pluripremiato (e si vede) Liu Cixin. Leggerò sicuramente qualcos’altro di suo!
Interessante. Carini tutti e quattro i racconti. Questa è la prima di quattro raccolte finora di racconti cinesi, penso che prenderò anche le successive
~Recensione~ Nebula. Fantascienza contemporanea cinese è la prima antologia di fantascienza contemporanea cinese in doppia lingua, cinese e italiano, pubblicata nel maggio 2017 dalla casa editrice Mincione nella collana Future fiction. La raccolta contiene una prefazione a cura di Wu Yan, scrittore e professore di letteratura di fantascienza all’Università Normale di Pechino, e contiene 4 Racconti: Buddhagram(Chen Qiufan), L’estate di Tongtong(Xia Jia), Stampare un mondo nuovo(Wu Yan), Le bolle di Yuanyuan (Liu Cixin).
Buddhagram (2015) riprende esplicitamente Clarke e nello specifico la filosofia contenuta nel racconto "I nove miliardi di nomi di Dio" (1953).Il racconto affianca l’utilizzo esagerato delle app per smartphone alla sacralità buddhista.
L’estate di Tongtong (2014) è invece la storia estiva di una bambina, Tongtong, e del suo legame con il suo nonno.La narrazione è qui abbastanza sentimentale e la tematica principale è la gestione del numero crescente di anziani negli stati moderni.
Stampare un mondo nuovo (2014) è la storia di un insegnante di una piccola università che dopo un seminario di un docente universitario di nome Wu (a cui viene narrata la storia) si ritrova insieme agli alti piani della sua università a cambiare rotta per non essere "cancellati" ma quello che era solo un bisogno egoistico diverrà qualcosa di più.
Le bolle di Yuanyuan (2004) tratta di un problema globale, cioè quello dell’esaurimento dell’acqua.
In generale la raccolta fornisce uno sguardo non solo sul contesto fantascientifico cinese ma anche su quello sociale ed economico del paese.
~Altre informazioni~ Editore: Independently published Numero Pagine: 284 pagine
Good insight into the modern Chinese SF for everyone curious about exploring different point of views. The four short stories are a good mix of themes and styles from some of the most representative current writers but not their best stories.