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Schegge #2

Schegge di ricordi (Gli abissi della mente Vol. 2)

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È sopravvissuta. Ora vuole ricominciare a vivere.

Due donne, due amiche, Giulia e Livia, rapite una sera di novembre. Quando tornano alla loro vita, niente è più come prima. Livia, quella che è stata più a contatto con il mostro, di notte sogna la sua prigionia e di giorno non riesce a scrollarsi di dosso la sensazione che lui tornerà. E infatti il mostro si avvicina, più folle e spietato che mai. Con un solo obiettivo: insinuarsi per sempre nella mente di Livia.

Il commissario Claudio Sereni, a sua volta vittima di un insolito incidente di cui non ha memoria, dovrà riprendere le fila del caso del rapimento delle due amiche rimasto irrisolto. Attorno a lui orbitano il collega Emilio Arco e la sensitiva Ilaria Benni. Dovrà muoversi con decisione per stanare il mostro e allo stesso tempo con delicatezza per non spezzare la fragile corazza che Livia ha costruito intorno a sé, ai suoi ricordi e ai suoi sentimenti.

Con Schegge di ricordi Monica Lombardi torna a scavare nelle voragini della mente umana, in un thriller psicologico degno dei maestri del genere.

367 pages, Kindle Edition

Published July 18, 2017

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About the author

Monica Lombardi

78 books103 followers
Monica Lombardi è nata a Novara da padre toscano e mamma istriana. Madre di due figli adolescenti che le stanno regalando una seconda giovinezza, interprete e traduttrice freelance, vive da molti anni in provincia di Milano, dove si divide tra la scrittura e le traduzioni.

Lettrice vorace e appassionata di cinema, ama le belle storie in tutte le loro forme. Ha un cuore giramondo, e molti dei luoghi che ha visitato sono finiti o finiranno nei suoi romanzi. Lo stesso vale per gli aneddoti scambiati nelle serate di chiacchiere con le amiche.

Pubblica romanzi dal 2008 ma scrive da quando ha memoria. Le sue storie mischiano spesso suspense e romance, ma non ama trovarsi costretta da generi o etichette, perché una storia è una storia. Della scrittura dice sempre: “Scrivere è sentire il mondo che respira.”

Ama interagire con i suoi lettori e vi invita a seguirla qui su Goodreads, su Twitter e Instagram e sul suo gruppo “Mike Summers and friends” su Facebook. Se avete amato i suoi libri, fateglielo sapere.

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Profile Image for Mariagcri.
312 reviews26 followers
October 7, 2020
Decisamente più intrigante e compiuto della prima parte...
Profile Image for Anto M..
1,231 reviews97 followers
December 5, 2019
Anche il sequel mi è piaciuto tantissimo. Il rischio spoiler è altissimo, forse ancora più del primo, quindi non dirò nulla della trama se non che anche in questo secondo volume l'autrice crea un connubio perfetto fra rosa e thriller. Lo stile è sempre fluido e scorrevole e si legge velocemente, i dialoghi sono ben curati e l'elevato numero di personaggi implicati nella vicenda non distolgono l'attenzione dal filone principale anzi, la calamitano ancora di più, perché ognuno, a suo modo, desta un interesse particolare.
I protagonisti non sono fatti di carta e inchiostro, ma li senti vivi e reali. L'adrenalina sale pian piano fino ad un finale al cardiopalma. In genere non amo le serie di libri, le dilogie sono più che sufficienti, ma in questo caso, davvero vorrei aver notizie di questo cast di personaggi a cui mi sono molto affezionata: Giulia e Livia, le due protagoniste assolute; Andrea,uomo da sposare; il burbero commissario Sereni che tanto burbero in fondo non è; Ilaria e le sue visioni; Nico Esposito, corteggiatore d'altri tempi e infine, ma non ultimo, il commissario Arco e la sua umanità.
Si è capito che mi è piaciuto?
Profile Image for Giuls.
1,796 reviews138 followers
February 3, 2018
L’avrò già detto un centinaio di volte a destra e a manca, ma a me l’idea di iniziare questo libro faceva molta paura, perché avevo paura non mi sarebbe piaciuto dopo il primo volume.
Allo stesso tempo, però, non potevo non leggerlo il prima possibile, dato com’era finito il libro precedente.

Dopo la lettura non posso che dire una cosa: wow. Ho adorato questo libro, dalla prima all’ultima pagina. Ci ho messo qualche giorno a finirlo solo perché è stata una settimana infinita, stancante come poche, per cui non ho avuto tutto il tempo che mi sarebbe piaciuto avere per leggere, altrimenti l’avrei divorato, anche perché la trama è davvero avvincente sin dall’inizio e la suspense è altissima in tutti i momenti.

Questa volta la protagonista del romanzo è Livia, una donna distrutta, completamente spezzata, ma soprattutto coraggiosa. È coraggiosa perché già solo dopo quello che le è successo nel primo romanzo è in grado di andare avanti in qualche modo, riesce ad uscire di casa, nonostante poi si chiuda in uno studio dove non c’è nessuno. Che, per quel che mi riguarda, è già molto di più di quello che avrei fatto io e che quindi mi aspettavo. È una donna che ha paura sì, ma non passa il tempo a piangersi addosso, che era la mia più grande paura del romanzo.
L’autrice ha avuto la grandissima capacità di permette al lettore di entrare completamente nella testa di Livia, di permetterci di provare le sue stesse emozioni, in primis la sua paura.
Ma ancor di più Monica è riuscita a farci entrare nella testa di Mario. La sua mente fa paura, fa proprio venire i brividi. È un personaggio perfetto, un vero cattivo, uno che normalmente è difficile da trovare.

Nel complesso un libro fantastico, persino meglio del primo, avvincente e con personaggi ben caratterizzati, sia per quel che riguarda i “buoni”, sia, forse ancor di più, per quel che riguarda il “cattivo” della storia.

Sicuramente devo procurarmi altri libri di quest’autrice.
Profile Image for Feel The Book.
1,739 reviews55 followers
July 19, 2017
Recensione a cura di Lucrezia per Feel The Book

Sono passati pochi mesi dal rapimento di Giulia e Livia e dalla loro liberazione. Mentre Giulia, anche grazie all’amore di Andrea, è riuscita in gran parte a superare il trauma, Livia vive ancora nei ricordi.
Livia è, delle due, la vittima sulla quale Mario Gerli ha infierito di più, sia fisicamente sia psicologicamente, e la donna ne è ancora sconvolta.
Si è chiusa in se stessa, rifiuta la sua immagine allo specchio e non concepisce più il contatto con un uomo.
Accanto a lei ci sono CJ e Fabio, due amici fidatissimi, ma anche con loro confidarsi è difficile, mentre la sua depressione mina anche l’amicizia con Giulia. Livia è ossessionata dal ricordo di quei giorni, li rivive negli incubi ogni notte. Ma anche qualcun altro è ossessionato: Mario Gerli stesso, scappato prima della cattura, è ossessionato da Livia, dalla sua preda coraggiosa che l’ha reso persino orgoglioso con il suo tentativo di liberarsi.

Nel romanzo le due ossessioni lottano una contro l’altra come in una partita a scacchi. Da un lato il bene – la verità – rappresentato da Giulia, Livia e dai poliziotti che non hanno mai smesso di dare la caccia al mostro, e dall’altra Mario Gerli, talmente coinvolto emotivamente da non essere in grado di rimanere nascosto, ma anzi presenza costante, seppur celata, vicina a Livia.

Livia ci strazia con i suoi incubi e il suo dolore, siamo al suo fianco quando i suoi occhi si posano sul poliziotto Claudio Sereni, l’unico in grado di darle sicurezza e avvicinarla senza farla di nuovo rinchiudere nel suo guscio.

Il loro percorso è delicato, ma non per questo noioso e banale e ci parla di un amore fatto prima di tutto di attesa e comprensione.

Ci affezioniamo anche all’imprevedibile sensitiva Ilaria e al suo possessivo cane Drago, a Giulia e Andrea, che pur avendo ritrovato il loro equilibrio non possono dimenticare.

L’avversario, Mario Gerli, ci trascina nella sua mente malata e perversa, nella sua ebbrezza di potere, il potere che ha avuto su Livia e quello che ha su altre donne. Confonde l’amore con il possesso, si bea delle sue capacità di manipolare e ingannare.
Mentre tesse intorno ai protagonisti una tela sempre più stretta, sfruttando complici imprevedibili, la squadra che gli dà la caccia lotta contro il tempo per catturarlo, prima che arrivi a Livia, costringendo il lettore a continuare a leggere senza interruzione e senza respiro.

Schegge di verità dava molto spazio alla storia d’amore e guarigione di Giulia, invece Schegge di ricordi, offrendoci anche il punto di vista del criminale, prende connotazioni thriller più marcate e coinvolge il lettore nella partita tra polizia e Mario, avendo ovviamente l’accortezza di non fornire tutte le informazioni, ma lasciandogli formulare le sue ipotesi.

L’introspezione dei personaggi è curata: il percorso di Livia è parte integrante della narrazione, la sostiene senza mai renderla pesante o eccessiva, ma allo stesso tempo le sue difficoltà non sono trattate con superficialità.

La mente di Mario, corrotta e spaventosa, fa da contraltare al percorso verso la luce di Livia, scandisce i tempi del romanzo, intrappola il lettore nel suo gorgo mentre i pezzi sulla scacchiera si muovono verso lo scacco matto finale.

Il risultato è un libro appassionante ed emozionante, in cui scrutare nella mente del rapitore dà un tocco in più alla già ben narrata storia della rinascita di Livia. Le relazioni che le si stringono intorno, non solo amorose, ma anche di amicizia sincera – rappresentata in particolare dalla splendida coppia CJ e Fabio –sono le pedine fondamentali nella lotta contro il male, sono le forze che faranno la differenza.

Editing recensione a cura di Aletheia per Feel The Book
Profile Image for Babette Brown.
1,113 reviews29 followers
November 20, 2017
Nel Blog compaiono due recensioni. La prima di Babette Brown, la seconda di Teresa Siciliano. Con una media di 4,5 stelline.
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(BabetteBrown)
Cinque stelline per il thriller psicologico di Monica Lombardi
Un passo indietro. Nel ricordo che graffia come una scheggia di vetro. Nella paura che stringe come una tenaglia di ferro. Come quelle corde che l’hanno imprigionata per lunghi giorni di violenza e dolore.
La vita di Livia, dopo la liberazione dalla prigionia, è costellata di ricordi e di paura. Sembra che non riesca a liberarsi da quelle corde che la stringono, che riempiono le sue notti di incubi e i suoi giorni di tremori incontrollabili.
Mario è tornato. Per impadronirsi definitivamente di lei, che è la sua ossessione, il suo obiettivo, il fine ultimo di ogni azione che cosparge la vicenda di uccisioni efferate.
Accanto a lei gli amici di sempre. Solidali, impegnati in una gara generosa per spezzare quel muro che Livia ha eretto a difesa intorno a sé. Un muro che l’ha congelata di fronte ai sentimenti, anche i più teneri. Perché “sentire” vuol dire “ricordare”. E Livia non vuole ricordare.
Intanto, la macchina investigativa va avanti, fra mille difficoltà e fraintendimenti. Claudio Sereni, dopo il misterioso incidente che l’ha sottratto per un lungo periodo al lavoro, torna e riprende le fila del caso. Livia diffida di lui, perché vorrebbe chiudere in un limbo asettico tutto ciò che le accaduto. Sereni non glielo permette. Non può farlo, anche se significa spiare la paura in quegli occhi feriti che lo perseguitano.
Monica Lombardi ha scritto un thriller psicologico che tiene il lettore con il fiato sospeso ad ogni pagina. La tensione che riesce a creare non rallenta un solo momento, un solo rigo. Tutta la “macchina narrativa” procede come un complesso organo, in cui si muovono personaggi, ambienti, azioni e parole.
Personaggi. Un appunto particolare. Anche i più insignificanti sono delineati con attenzione spasmodica al particolare. Li ricordiamo, anche se lo spazio loro concesso è quello di un paio di pagine. Lo scavo psicologico che viene attuato dall’autrice è di alta qualità. Lo ritroviamo in particolar modo nei protagonisti della vicenda: Livia, Claudio e Mario. Entriamo nei loro pensieri, nelle emozioni. Monica Lombardi crea empatia profonda con Livia, la vittima, ma anche con il “nemico”, di cui assorbiamo ogni intimo pensiero, ogni fetido anelito. Una conoscenza che ci terrorizza, ma che è pura fascinazione per il Male.
Una degna conclusione di una storia che urla a gran voce “Ci sono autrici di thriller anche in Italia. E sono bravissime”.
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(Teresa Siciliano)
Una Roberts italiana * * * *

La duologia delle Schegge giunge qui a conclusione (anche se non si escludono eventuali spin-off), approfondendo molto alcune psicologie patologiche, ma percorrendo la strada tracciata per prima dalla Roberts, mi pare. Innanzitutto il ripudio del trash e del sanguinolento, che viene sempre più suggerito che descritto. Poi la scelta di rappresentare varie gradazioni e sfumature del male (e quindi vari livelli di responsabilità), soprattutto, mi sembra, in chiave antifemminista: per alcuni uomini, quelli più malati, è prioritario rimettere le donne al loro posto, cioè alla posizione nettamente subordinata da cui con grande fatica si stanno affrancando.

Contemporaneamente, però, ha molta parte e alla fine risulta vincente il bene: basta osservare l’amore generoso con cui Andrea e Claudio (e anche Nico) restano vicini alle loro donne e le sostengono a prezzo di qualunque sacrificio personale.

Interessante la figura minore della giornalista, che sembra alludere, in chiave perfino più negativa, ad un personaggio molto simile della Roberts in Un’ombra dal passato.

Innovativa l’ambientazione italiana, visto che la Lombardi di regola preferisce quelle americane e in genere internazionali.

Personalmente avrei gradito, per quanto riguarda il contenuto, qualche informazione in più sul secondo stupratore, Isolano, e, per quanto riguarda la forma, la traduzione dei testi inglesi delle canzoni (perché in proposito la mia ignoranza è totale).

Qualche problema di riconversione per quanto riguarda la punteggiatura.
Profile Image for Jewel Book Lover.
226 reviews25 followers
August 16, 2017
Schegge di Ricordi è un trionfo! È il trionfo del Male e dell’Amore. Niente di più diverso, di più contraddittorio, eppure Male e Amore in questo romanzo si fondono alla perfezione creando una storia unica e intensa.

IL TRIONFO DEL MALE

Con il personaggio di Mario Gerli, Monica Lombardi ha creato il Malvagio per eccellenza, un personaggio complesso che ho odiato e amato contemporaneamente. L’ho odiato per le sue azioni, per i suoi pensieri perversi e le sue macchinazioni. L’ho amato perché, in un thriller che si rispetti, il cattivo è il vero protagonista, è attorno a lui e alla sua mente malata che prende vita la trama e tutti gli altri personaggi che, in un effetto domino, ne vengono travolti.
Mario Gerli non è una presenza “fisica”, se non nell’ultima parte del libro, la sua malvagità l’ho respirata attraverso i suoi pensieri e soprattutto attraverso gli occhi di Livia. Livia è l’espressione vivente di ciò che il Male è capace di distruggere, e lei ha “visto e respirato” il Malvagio nella sua vera essenza.
La potenza del personaggio di Mario Gerli non risiede soltanto nella brutalità fisica, ma soprattutto in quella psicologica. Lui ha distrutto Livia e Giulia su due piani: quello fisico, che può essere curato; quello psicologico che invece lascia ferite così profonde che possono essere rimarginate, ma non guarite totalmente. Il ricordo è poi quello che fa più male di tutto e Mario è un maestro nel non farsi dimenticare.

Così, lui era diventato l’invisibile presenza che, dalla cima, faceva rotolare giù i massi, piccoli e grandi, per rendere l’impresa difficile. Impossibile.Un. Fottutissimo. Genio.

IL TRIONFO DELL’AMORE

Nel primo libro, Schegge di Verità (leggi qui la mia recensione di Schegge di Verità), Monica Lombardi introduce la coppia Giulia e Andrea, in Schegge di Ricordi, le coppie sono tante e le loro vite si intrecciano in un trionfo d’amore e amicizia.

Ho amato molto il rapporto di amicizia tra Livia e CJ. Amici dai tempi della scuola, CJ è una delle colonne portanti nella vita di Livia. Il destino dopo tanti anni li fa incontrare di nuovo, e come Livia in passato ha rappresentato per lui la luce, la speranza, la roccia a cui aggrapparsi per superare un momento delicato della sua vita, ora i ruoli sono invertiti. CJ è l’amico che non fa domande, ma che con semplici gesti dimostra sempre di essere al fianco di Livia. Per Livia CJ è la persona che riesce a fare piazza pulita dell’oscurità che la circonda.

E accanto a CJ c’è Fabio, suo compagno, animo gentile e altruista che non si tira mai indietro se c’è bisogno di lui. L’introduzione di una coppia omosessuale l’ho trovata una scelta originale e coraggiosa. La loro coppia è delineata con assoluta naturalezza e delicatezza, e per questo mi complimento con l’autrice perché non è facile, anche se non insolito, introdurre coppie gay in un thriller psicologico.

Poi abbiamo la coppia Livia e il commissario Claudio Sereni. Non ho potuto fare a meno di tifare per loro. Claudio Sereni nella mia mente è rimasto scolpito come un gigante buono, un burbero dal cuore tenero. Oltre a essere un commissario attento e intelligente, quello che mi ha colpito di lui è stata la sensibilità con cui tratta Livia.
Il filo che unisce Livia e Claudio è sottilissimo e fragile. Livia si vede una donna distrutta, anzi non si vede affatto. Per lei esiste una Livia prima e dopo il rapimento. L’immagine che Livia ha di sé nel “dopo” è: nessuna. Non si riconosce più nella Livia del “prima”.
A volte abbiamo bisogno di vederci con gli occhi di un’altra persona per ritrovare noi stessi e in questo caso sono gli occhi di Claudio Sereni a riportare alla luce la Livia del “prima”. Lui la vede Forte. Inarrestabile. Invincibile. Lei non si sente niente di tutto ciò. Eppure lui riesce poco alla volta e fare in modo che ciò che lui vede si rifletta su di lei.
Sarà un percorso tortuoso, fragile, delicato e doloroso, ma è il trionfo dell’Amore sul Male.

E poi ritroviamo la coppia di amiche: Giulia e Livia. La loro amicizia è stata scossa dal Malvagio, lui le ha separate. Giulia vuole ritrovare con Livia l’intesa e il rapporto del “prima”, Livia invece è spaventata i suoi sentimenti nei confronti di Giulia sono stati distorti dall’orrore a cui è sopravvissuta.
Fare chiarezza nei loro cuori richiede tempo, pazienza e l’aiuto delle persone che le amano, ed è il trionfo dell’Amicizia sul Male.

Ultima, ma molto scoppiettante, la coppia Ilaria Benni, la sensitiva, e Nicola Esposito il poliziotto. Anche se più in sordina, la loro presenza completa il quadro alla perfezione.

Se con Schegge di Verità Monica Lombardi costruisce la “storia”, fa parlare i fatti, ripercorre gli eventi che portano all’incontro e all’intreccio dei personaggi, in Schegge di Ricordi sono i personaggi che parlano, rivelando quanto complessa sia la psiche umana.

Un libro che mi ha coinvolta e tenuta incollata alle pagine con il fiato sospeso, fino alla fine. Con una scrittura fluida e incalzante ancora una volta l’autrice ha dimostrato di saper dosare in modo perfetto thriller e romance.

Schegge di Verità e Schegge di Ricordi è una duologia imperdibile.

Trovate la recensione completa sul mio blog: https://jewelbooklover.blogspot.it/20...
Profile Image for Lia .
201 reviews1 follower
October 11, 2017
Non ho parole, veramente. Monica Lombardi riesce, ogni volta, a farmi emozionare con le sue storie.
Leggendo questo libro era come se stessi guardando un film, la storia scorreva senza mai annoiarmi, avvincente.
Personaggi che già conoscevo grazie al primo libro sono stati approfonditi, e sono usciti dei gran bei personaggi. In più sono stati introdotti personaggi nuovi come CJ e Fabio che sono straordinari ma soprattutto Claudio, il mio tipo d'uomo, un po' burbero ma alla fine tanto dolce.
Un personaggio che mi ha stupida è stata la Morante ma non aggiungerò altro altrimenti mi dilungherei troppo.
E infine Mario, chissà cosa gli era saltato in testa si credeva tanto forte e invece era umano come tutti gli altri e ha pagato per questo
Profile Image for Romanticamente Fantasy.
7,976 reviews235 followers
March 29, 2018
Recensione a cura di Lucia63 per Romanticamente Fantasy Sito

http://www.romanticamentefantasy.it/r...

Giulia voleva farla reagire. Con tatto e delicatezza, com’era nel suo carattere, ci provava ogni volta, e per Livia era come essere spinta, inesorabilmente, verso un precipizio. Non. Voleva. Reagire. Perché reagire avrebbe significato tornare a vivere come una volta, tornare a essere la donna che era stata. E Livia non era sicura che quella donna esistesse più. Al suo posto c’era il vuoto, una voragine che avrebbe finito con l’inghiottirla. Passarono minuti, tanti, pochi, non le interessava. Non importava. Il sonno, ormai, non sarebbe più venuto. Non guardava mai l’orologio, quando l’incubo la svegliava. A che serviva, se non a vedere quante ore di riposo perdeva ogni notte? Con movimenti lenti si alzò e andò in bagno, accendendo ogni luce che incontrò sulla sua strada. Si chiuse la porta alle spalle, a chiave. I primi giorni persino poter andare in bagno quando voleva le aveva ricordato le restrizioni a cui era stata soggetta, facendola scoppiare a piangere.”

Come si può tornare alla propria vita, quando ti senti distrutta? Quando non ti riconosci più allo specchio e per quanto ti sforzi di essere coraggiosa, non riesci a liberarti della paura che ti accompagna ogni attimo della giornata? A piccoli passi, sforzandoti ogni giorno di riacquistare un poco di serenità. Ma questo è molto difficile se, come Livia, sei sopravvissuta all’inferno. Rapita, di ritorno da una serata con Giulia, la sua amica del cuore, Livia è stata più sfortunata, ed è rimasta nelle mani dei suoi rapitori per giorni, subendo ogni genere di vessazione, compreso lo stupro. In tutta questa disperazione, una sola luce: sapere che la sua amica Giulia è riuscita a fuggire, e sperare perciò di essere ritrovata in tempo. Il commissario Arco e la sensitiva Ilaria ci sono riusciti, ma l’essere tornata libera non impedisce agli incubi di visitarla ogni notte. Persino con la sua amica Giulia non riesce più a parlare e a confidarsi, nonostante l’amica abbia tentato in ogni modo di riprendere i contatti con lei. Solo Carlo, il suo amico gay, e Fabio, il suo ragazzo, sono riusciti a penetrare le difese e il riserbo di cui ora si circonda Livia, che ha iniziato a lavorare nella loro palestra di arti marziali. Uno dei rapitori è morto, ma il suo complice è riuscito a scappare e la polizia non ha mai cessato di cercarlo, anche se lo credono all’estero. Ora, le indagini sono tornate nelle mani del commissario Claudio Sereni, che, dopo aver subito un grave incidente, le aveva dovute lasciare nelle mani di Emilio Arco, perché impossibilitato a seguirle dalla sua stanza d’ospedale. Ma i due si conoscono e rispettano moltissimo, e Arco continua a essere un supporto prezioso alle indagini. Perché questo caso deve essere chiuso, affinché le due donne siano fuori pericolo. Claudio non ricorda molto dell’incidente in cui è stato coinvolto: ha subito una perdita parziale di memoria, e i ricordi tardano a tornare, ma ha sempre avuto la sensazione che il suo incidente abbia qualcosa a che fare con le indagini. Il commissario Sereni vuole che Livia ricordi ogni cosa che lo possa portare a mettere le mani sul rapitore, mentre la giovane donna vorrebbe solo dimenticare, e in un primo momento rifiuta di collaborare. Ma la fragile pace che Livia tenta di ritrovare, viene minata da mazzi di fiori, accompagnati da biglietti che sembrano comunicare che qualcuno la sta osservando. E l’incubo che pensava di essersi lasciata alle spalle è tornato, più pericoloso che mai. Giulia e Livia, ancora una volta, dovranno lottare per potersi riprendere la loro vita, mentre una mente malata osserva tutte le loro mosse.

In questo nuovo libro, Monica Lombardi ci offre un’immersione nella mente malata di un uomo in preda a un’ossessione. È un killer, uno stupratore, ed è riuscito a mettersi in salvo. Ma Livia, la sua vittima, non è riuscita a dimenticarlo. Lui la rivuole. Rivuole la sensazione di onnipotenza che ha sentito dentro di sé mentre tentava di distruggere la sua mente e piegava il suo corpo alle sue voglie più turpi. E per riaverla è disposto a rischiare tutto. Livia vive in un limbo: sembra incapace di riprendersi la sua vita, ma quando capisce che lui è tornato, riacquista forza e, per quanto terrorizzata, non lascerà che la paura la vinca. Claudio Sereni capisce bene quello che la giovane donna prova, ma non può esimersi dal chiedere il suo aiuto: nei suoi ricordi potrebbero esserci informazioni che la ragazza non sa di avere, e pian piano, quel commissario che appare scostante e antipatico, diventa per Livia un punto fermo, un uomo che, per la prima volta dal rapimento, le fa pensare alla sua sensualità, a quelle sensazioni e desideri che credeva morti per sempre, dopo gli abusi subiti. Ed è un secondo capitolo molto più romantico quello che ci regala l’autrice. Se nel primo l’amore veniva relegato in secondo piano, in questo nuovo libro è più presente: lo ritroviamo nella coppia Andrea-Giulia e nel commissario Arco e sua moglie, e anche la nostra sensitiva Ilaria, che ancora una volta si troverà nella mente terrorizzata delle vittime, qui ha una delicata e romantica storia con un agente che abbiamo conosciuto in “Schegge di Verità”. Nel frattempo, lentamente, assistiamo alla rinascita di Livia come donna, aiutata da un uomo dolcissimo e protettivo. Non rivelerò niente sull’indagine che ancora una volta si dipana davanti a noi come l’esemplare costruzione di un puzzle dagli incastri perfetti, sempre un poco più vicino al rapitore che si è circondato di donne che, in un modo o nell’altro, lo stanno aiutando, rendendosi più o meno complici. I personaggi femminili che incontriamo sono tanti, e ognuno ha una propria personalità che lo rende unico e originale: una ragazza giovane, attratta forse dal Bad boy, ma che in qualche modo ne ha percepito la pericolosità e, per liberarsi di lui, non esita a fare ciò che le chiede in modo da essere lasciata in pace; una donna più matura, che, dopo una vita in cui gli uomini la consideravano invisibile, ha creduto a ogni fandonia del primo uomo che le ha mostrato un minimo d’interesse, senza riuscire a vedere nella sua interezza l’animo perverso che si cela dietro il suo volto, e per aiutarlo non si è fermata davanti a nulla; e un’altra ancora: la più sfortunata? Forse, ma anche la più stupida, quella che non mi ha smosso nessuna simpatia. Una donna così lanciata verso il successo, da sottovalutare il pericolo che quest’uomo rappresenta. Una donna che farebbe qualunque cosa per diventare famosa… e in un certo senso il suo attimo di fama lo ottiene, anche se dubito lo immaginasse così. Senza dimenticarci di Ilaria, questa donna particolare, con un grande, terribile dono: quello di poter percepire la paura delle vittime. Nonostante questo la debiliti fortemente ogni volta, è sempre disposta ad aiutare il suo amico Emilio e la polizia. E infine loro, Livia e Giulia, due personaggi splendidamente tratteggiati. Due vittime, ma anche due sopravvissute, che non intendono darla vinta al loro persecutore, e che troveranno nella loro amicizia e nell’amore dei loro compagni la forza per fronteggiare ancora una volta un incubo che sembra non finire mai. Ritratti di donne che non dimenticherete.

Una trama che non dà tregua, la sensazione di un pericolo incombente che ci accompagna pagina dopo pagina, mentre assistiamo alla nascita e alla continuazione di belle storie d’amore fra i personaggi che abbiamo imparato ad amare, per un romantic – suspense che, ancora una volta, conferma la maestria di quest’autrice, che a ogni libro ci regala nuove emozioni.
Profile Image for Ermione.
314 reviews37 followers
May 4, 2018
Mi è piaciuto molto, anche più del primo. Forse perché la storia tra Livia e Claudio mi ha intrigato molto di più di quella tra Giulia e Andrea (che erano già una coppia all'inizio del romanzo).
Scritto bene, avvincente, credibile nel suo genere.
Mi tengo la 5a stellina per motivi personalissimi. Manca un elemento per me fondamentale nei romance (inclusi i romantic suspense): la "consumazione"! Tra l'altro, visti i comprensibili problemi di Livia, visti i piccoli progressivi passi avanti verso la normalità, ad un certo punto, fosse anche solo nell'epilogo, la lettrice se la aspetta...
Profile Image for Karin - Le Lettrici Impertinenti.
364 reviews51 followers
December 27, 2017
Recensione per il blog LE LETTRICI IMPERTINENTI
http://lettriciimpertinenti.blogspot....

SCHEGGE DI RICORDI è il 2° libro della serie “Schegge” nata dalla penna della bravissima Monica Lombardi. Nel 1° libro, SCHEGGE DI VERITÀ, l’autrice ci aveva narrato la tragica storie di due amiche, Livia e Giulia, e del loro personale incubo. Le due ragazze erano state infatti rapite e mentre una era riuscita a fuggire, l’altra era rimasta per tutto il libro nelle mani dei suoi rapitori, subendo torture fisiche e psicologiche così agghiaccianti da sperare di viverle solo negli incubi.

In questo nuovo capitolo la protagonista principale è Livia che, dopo essere finalmente stata liberata, deve cercare di ritrovare il suo posto nel mondo. Più facile a dirsi che a farsi perché i terribili abusi subiti, quando era prigioniera, sono così radicati sotto pelle da aver incrinato fino a quasi distruggere la nostra protagonista. QUASI. È questo il perno di tutto il romanzo perché in realtà Livia è più forte di quanto lei stessa pensi. Saremo noi i primi testimoni del suo grande coraggio e della grande forza di volontà

che giorno dopo giorno crescerà in lei. Saremo al suo fianco quando la rabbia le darà la spinta necessaria per alzarmi al mattino ma anche quando la paura la spingerà a terra, pesando sulle sue spalle tanto da ridurla in ginocchio fisicamente. Ed è la paura di Livia che il lettore percepisce crescere pagina dopo pagina, prendendo corpo e forma, diventando palpabile e reale come uno degli altri personaggi del romanzo. È densa, solida, talmente tanto reale che a volte sembra uscire dalle pagine per stringerti la gola. Ma lentamente la paura lascerà spazio alla speranza, e accompagneremo Livia in quella che sarà la sua rinascita, il suo riscatto. Purtroppo il pericolo è ancora dietro l’angolo ed uno dei suoi rapitori, l’unico che è sfuggito alla cattura, sembra essere tornato nella sua vita. Ad aiutarla a superare questa volta il pericolo ci sarà il commissario Claudio Sereni, un uomo dall’aspetto duro e rude, dallo sguardo glaciale e dai modi un po’ bruschi, che però sentirà nascere in lui un forte senso di protezione la prima volta che poserà gli occhi su Livia. Sicuramente un istinto naturale per un uomo, specialmente se davanti a lui si trova una giovane donna vittima di abusi. Ma il suo bisogno di proteggerla sembra nascere da una pulsione radicata in profondità dentro di lui, uno slancio così naturale da disorientare. Così il lettore sarà testimone anche di un sentimento che sboccerà tra i due, un’attrazione viscerale e profonda, accompagnata da un sentimento così dolce e delicato da spiazzare sia noi che loro.

La trama, la struttura e la caratterizzazione dei personaggi anche in SCHEGGE DI RICORDI sono perfetti come in ogni romanzo della Lombardi. La narrazione è fluida e continua ed i cambi di POV non disorientano il lettore ma servono ad arricchire la storia ed a fornire una visione a 360° di quel che accade intorno a Livia.

La narrazione dal punto di vista del cattivo poi è semplicemente strepitosa! L’autrice riesce a far passare le sue emozioni e le sue idee senza però anticipare nulla.

I momenti in cui è Giulia a narrare ci serviranno a capire la portata della chiusura di Livia, dandoci una visione esterna ma non troppo distaccata di quello che la nostra protagonista sta passando, di come lo vivono i suoi amici e della loro difficoltà nell’approcciarsi con lei.

Il punto di vista di Ilaria invece ci regala una parentesi molto tenera. Insieme a lei ritroveremo Nico e assisteremo alla crescita della loro relazione. Uno spaccato che addolcisce un pochino una storia che però mantiene serrato il ritmo della narrazione.

Questa volta, a differenza del primo capitolo, la parte romance mi è sembrata meglio amalgamata al filone giallo. Tutta la storia scorreva via fluida e senza interruzioni o cambi emozionali.

Il finale non è scontato o sbrigativo ed anche se la chiusura sembra definitiva, sappiamo bene che qualcosa deve balzare fuori a rovinare la tranquillità dei nostri protagonisti, visto che è previsto almeno un altro capitolo della serie “Schegge”.
La domanda è: “cosa si inventerà questa volta la Lombardi?”

Non ci resta che aspettare ma nel frattempo, se non avete ancora letto questa serie ed amate i thriller psicologici conditi da tanta suspense ma anche da un pizzico di romance, non lasciatevi sfuggire i romanzi della Lombardi e la serie “Schegge” in particolare.
Profile Image for Michela biasca.
113 reviews10 followers
August 16, 2017
A un anno di distanza finalmente conosciamo anche il destino di Livia. Livia era rimasta nell'ombra nel libro precedente,ferita, abusata,rimasta prigioniera dei due rapitori, e, come accaduto con Giulia la prima protagonista,soffriamo con lei nel doloroso percorso di ritorno alla vita... Un romanzo come sempre scritto in maniera magistrale dalla Lombardi, che mi ha tenuta incollata alle pagine, e sì che mi ero ripromessa di leggerlo piano piano. Come al solito i buoni propositi sono andati a fasi friggere appena è entrato in scena il commissario Sereni, un uomo duro ma estremamente perspicace, a tratti intimidatorio e,anche lui,alle prese con frammenti di memoria che avrebbero potuto risolvere il caso molto prima. A differenza di Giulia, Livia non vuole assolutamente ricordare il passato, ma è lì, appena sotto la superfice di una normalità non ancora ritrovata, che fatica a essere ritrovata,tutto per colpa di un pazzo omicida che non vuole rinunciare a lei. Ho amato ancora di più la figura di Ilaria,donna forte e indipendente che ha scelto di vivere nei boschi con il suo fedele amico a 4 zampe Drago, che si crede un lupo vero e della sua nuova avventura con un certo vicecommissario molto simpatico e sexy! Menzione d'onore anche per CJ e Fabio, amici insostituibili per la fragile, ma solo al momento, Livia. Chi non vorrebbe una rete di supporto così nella vita di tutti i giorni? Rimango sempre piacevolmente stupita dalle storie che escono dalla mente multitasking della Lombardi e dalla sua capacità di amalgamare alla perfezione elementi caratteristici di un suspense con scene ad alto impatto visivo tipiche dei thriller, ma senza mai dimenticare i sentimenti. L'aggiungere un retroscena romantico alla storia non toglie nulla al lettore che cerca la verità e che vuole capire chi sia l'assasino, che anche se ormai ha un volto e un nome, riesce sempre ad essere un passo avanti a Sereni, o forse no?
Profile Image for La Fenice Book.
375 reviews28 followers
July 24, 2017
In Schegge di Ricordi continuiamo il percorso e se nel primo libro avevamo visto le barbarie che erano stata compiuta nei confronti di Giulia e Livia, rapite, in questo secondo libro entriamo lentamente nella psiche di Livia, nel suo stato mentale ormai traviato, toccato da violenza, abuso e pressione psicologica e in parte quello dell'amica Giulia.

Livia è una donna ormai fuori di sè, non riesce più a vivere. Sente quella pressione nell'animo e nel cuore che la tiene ancora prigioniera. I suoi occhi sono spenti e i suoi ricordi sono schegge che piano piano vengono ricostruite, dolorose nella carne entrano come se ancora una volta vivesse e facesse male quell'orrore che ha dovuto subire, da un uomo che l'ha spinta al limite.

Un uomo malato, traviato che cerca di ricomparire e ossessionarla ancor di più.

Una storia forte fatta di racconti, di ricerca e di passato. Livia è un personaggio potente anche se ha subito ed è ancora immersa nella sua gabbia, è una persona bella che non vuole mollare. Ci inoltriamo a piccoli passi nel suo dolore e in punta di piedi lisciamo quella brutalità che le è stata riservata.

Lei cerca di concedere tregua alla sua angoscia ma come apre uno spiraglio una scheggia la colpisce. Piano piano però imparerà a toglierle, grazie anche ai personaggi che le staranno accanto. Il suo amico CJ che ora ricambia il favore di quando erano giovani, il burbero poliziotto Claudio Sereni e a modo suo Claudia.

Una storia intensa che attraversa l'inconscio umano, facendoci subire le pene dei protagonisti, le loro storie e le loro paure. Pagina dopo pagina, con una scrittura scorrevole e decisa, l'autrice ci conduce alla verità.
Profile Image for UnaPausaDiLettura.
235 reviews14 followers
August 31, 2017
Una Thriller psicologico al livello di grandi autori del genere . Se nella scrittura del primo capitolo di questa serie , Monica Lombardi aveva dato dimostrazione della sua abilità nel genere , con questo secondo libro lo ha confermato in modo eccellente.
I Thriller non sono il mio genere prediletto , ma ogni tanto mi piace leggerli per differenziare . Questo libro ha tutti i requisiti per coinvolgere il lettore ed indurlo in pochissimo tempo a terminare la storia , con la curiosità di sapere e conoscerne il finale.
Livia e Giulia , che abbiamo conosciuto in Schegge di verità , sono ancora sconvolte dal sequestro che le ha viste protagoniste. Ma mentre per Giulia la perdita di memoria e il compagno Andrea l'aiutano a dimenticare, per Livia è ancora più difficile . La sua prigionia è stata più lunga di quella di Giulia, ma sopratutto non può e non riesce a dimenticare i segni indelebili che il sequestratore ha lasciato su di lei. Purtroppo per Livia l'incubo sembra tornato . Vari indizi portano ad un'agghiacciante verità.
Lui è tornato ed è un fantasma invisibile che si muove tra loro lasciando segni .
Una lotta contro il tempo che vede protagonisti Livia e il Commisario Sereni alla ricerca del minimo indizio anche il più insospettabile .
Un Thriller pieno di colpi di scena con un tocco di rosa che lo rende strepitosamente originale.
Profile Image for Floriana Amoruso.
1,343 reviews11 followers
August 24, 2017
https://labibliotecadellibraio.blogsp...
Un suspense che studia la psiche umana, che entra nella mente per scandagliare, analizzare le falle di un uomo che ha un solo progetto nella testa, non mollare la sua preda.
Schegge di ricordi ci riporta a un percorso che vede Livia, ancora chiusa nel suo bozzolo, con paure e timori che lui, il mostro, colui che si è insinuato nella sua mente e nel suo corpo, ritorni, e come non capirla?
Intorno a lei però ci sono i suoi fedeli amici, CJ e Fabio che la sostengono e soprattutto la sorvegliano, purtroppo invece con Giulia il rapporto si è incrinato, non è facile, riuscire a capire cosa succeda nella mente di Livia.
Mario Gerli, ecco il nome dell'uomo che ha creato tutto questo, il mostro, è tornato, più malvagio di prima, unico suo desiderio, piegare alla sua volontà l'unica donna che lo coinvolge.
Anche questo romanzo non si discosta dal precedente, c'è una sorta di ansia, di attesa che pervade tutto il libro, ma c'è una cosa in più qui, il riscatto, la forza di voler reagire, un'aspettativa che in ogni personaggio viene accentuata dal sentirsi coinvolto in prima persona, anche se il bersaglio è Livia, nessuno è escluso.

"Ho paura di me, dei miei ricordi, di quello che non riesco a dimenticare.
Ho paura che mi scattino in testa da un momento all'altro e che tu possa ritrovarti tra le braccia una donna in preda a un attacco di panico."
Ho paura di rifiutarti quando ti ho cercato io.
Quando sono io ad avere bisogno di te, e non il contrario.

Qualcosa cambia quando nella vita di Livia si insinua il commissario Claudio Sereni, di lui ne sentiamo parlare all'inizio del precedente romanzo, tornato in servizio, decide di riprendere in mano la situazione. Sa di dover stare attento perché Gerli non solo è pazzo, ma anche furbo, il vero problema è riconoscerlo.
La vicinanza con Livia però smussa anche i modi del commissario che pian piano si avvicina sempre più alla donna.
Con un finale adrenalinico, con colpi di scena, ancora una volta Monica si insinua nella mente delle persone, le studia, creando sfaccettature davvero interessanti. Un bel romanzo che ti tiene sul filo del rasoio, pagina dopo pagina, costruisci intorno a te una tela che vorresti modificare ma che ti rendi conto che il gioco è davvero importante.
632 reviews2 followers
February 4, 2020
Avevamo lasciato che Giulia riprendeva i ricordi perduti e Livia liberata, ma uno dei rapitori è morto e dell'altro che si credeva fosse una vittima, invece si è rivelato essere l'altro aguzzino, scappato chissà dove.
Ma, un'altra figura compare in questo scenario, Marina Morante, ex di Giunti e collega di Giulia, entrambi professori, quale ruolo ha la Morante? E Giunti?
Una giornalista intraprendente, Mariele Scarabella sarà trovata morta, mentre altri tasselli si aggiungono al puzzle.
Livia farà conoscenza con Claudio Sereni, il quale la segue senza sosta, quasi fosse un'esca, in teoria lo è, per il mostro ancora in agguato a perseguitarla con messaggi ambigui.
Ormai l'amicizia che lega i vari personaggi a tutori della legge, lavorando insieme, riusciranno a catturare il mostro, del quale sanno chi essere?
In questo; "Schegge di ricordi" ogni tassello verrà collocato nel puzzle, ma non mancano colpi di scena e adrenalina al top da suspense.
Consiglio la lettura
Profile Image for Veronica.
298 reviews5 followers
August 29, 2019
È raro che il secondo romanzo di una serie mi possa piacere più del primo: mi accaduto solo due volte, e una è stata con #schegge2, perché se ho amato Giulia e company, ho provato un' empatia viscerale nei confronti di Livia e la sua storia. Quindi se già a "Schegge di verità" ho dato 5 ⭐⭐⭐⭐⭐stars - tutte meritatissime per me- a "Schegge di ricordi" aggiungo un doveroso diamond 💎
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