Venezia, estate 1975. Olimpia ha solo quindici anni quando conosce Anselmo Calvani, proprietario di una storica bottega d'antiquariato. È un incontro decisivo, Anselmo intuisce subito l'intelligenza e la sensibilità della ragazza e la incoraggia a seguire la sua inclinazione. Giovanissima ma già appassionata lettrice, Olimpia comincia a frequentare il suo negozio, a lavorare lì e, con il suo aiuto, inizia a collezionare preziosi libri messi all'indice dalla Chiesa. Mentre cresce la sua passione per quei volumi antichi anche quella per Davide, il nipote di Anselmo, segreta e non dichiarata, bruci l'animo della ragazza. E una notte, sospinti dalla lettura dei versi erotici di una cortigiana veneziana, i due cedono ai loro sentimenti... Parigi, estate 1999. Olimpia vive ormai nella capitale francese. Ha aperto una casa d'aste, specializzata in libri e manoscritti antichi, tra le più quotate ed eleganti della città. Ogni anno riceve da Davide uno strano regalo: un pacchetto che contiene lettere un tempo censurate, insieme a un libro considerato in passato "proibito", di cui Olimpia riconosce il grande valore. Sono l'eredità di Anselmo... Ma come poteva un modesto antiquario veneziano esserne in possesso? E che legame c'è tra quelle lettere e la bottega da cui provengono?
Cinzia Giorgio was born in Venosa in 1975. She has degrees in Literature and Modern Languages, with specialisations in Women’s Studies and History, and has also studied abroad. In 2002 she won a scholarship for research on art history from the Bellonci Foundation, organizer of the famous Strega Prize for literature. She has a Ph.D. in Comparative Literature. She lives in Rome and writes articles on history and art for specialized publications. She writes essays, novels, plays and reviews; organises salon littéraire and is the Editor-in-Chief of Pink Magazine Italia (www.pinkmagitalia.com) and she also writes about fashion for several fashion blogs. The most important publishing houses in Italy (www.newtoncompton.com and www.rcs.it) have published several of her essays and novels on history and art history, and in particular books about Mary Magdalene. She also does lectures around Europe on Mary Magdalene and the Sacred Feminine.
Sarà sicuramente colpa mia, visto che il libro ha un sacco di recensioni da 4 e 5 stelle, ma da un titolo come "La collezionista di libri proibiti" mi aspettavo un altro tipo di romanzo. Una storia dove i libri fossero protagonisti, e non mero contorno, citati più per sfoggio di cultura che non perché funzionali alla trama. Sicuramente è colpa mia (ma anche chi ha scelto il titolo ci ha messo del suo), visto che pensavo di trovarmi di fronte a un romanzo d'azione o di avventura, sulla falsariga dei vari Dan Brown e imitatori, ma certo non a un romance. Sarà anche colpa mia, che sono partita con le premesse sbagliate, ma anche come romance per me questo libro non funziona. La protagonista ovviamente è bella, ricca, intelligente, dotatissima nella sua passione per i libri (chi a quindici anni non fa un tirocinio da un antiquario che intravede subito in te caratteristiche fuori dal comune??) e ovviamente si innamora dell'unico maschio nel libro che altrettanto ovviamente condivide le stesse passioni della nostra eroina (perché se lei si fosse innamorata di un ultras del Venezia fan dei film di Abatantuono come facevano a citare Veronica Franco mentre facevano l'amore??). Ovviamente . La trama è un colpo di c..o dopo l'altro per la nostra eroina. Leggetevi il colloquio alla prestigiosa casa d'aste parigina e fatevi due risate. Poi, siccome finora la nostra signorina non aveva avuto abbastanza fortuna, entra in possesso di soldi a sufficienza per rilevare un'altra casa d'aste... E poi c'è questo grande, eterno, immutabile amore per Davide, il nipote dell'antiquario, che resiste agli anni (mah...) che non si sa bene da cosa nasca, visto che lo sviluppo dei personaggi lascia un po' a desiderare... Non so, non sono una scrittrice professionista (ma una lettrice accanita sì) e ho trovato che spesso troppe cose sono date per scontate e non mostrate nel libro (credo si dica "show, don't tell". Ecco, qui è vero l'opposto).
Salvo qualcosa di questo romanzo? Sì, lo stile scorrevole, l'ambientazione, la figura di Veronica Franco.
Per il resto purtroppo questo libro per me è stato una delusione. Mi aspettavo tutt'altro, e ora mi tocca rileggere Il Nome della Rosa per sentir parlare di libri proibiti....
Cover e titolo di questo libro mi ispiravano da tantissimo, però poi ne avevo sentito parlare bene, ma anche molto male, per cui avevo lasciato perdere. Ora, però, ho deciso di approfittare del fatto che sia compreso in prime reading e di dargli una possibilità. Nel complesso questo romanzo non mi ha per nulla convinto. Alcuni aspetti mi sono piaciuti, mentre molti altri no. Mi sono piaciuti molto gli aspetti relativi ai libri antichi, spesso descritti in modo talmente preciso da sembrare di poterli toccare o almeno annusare. Lo stesso vale per l’ambientazione veneziana: la Venezia descritta non è la classica Venezia turistica fatta di gondole e Piazza San Marco, ma è una normalissima città, con comunque un pizzico in più di magia che non può mancare quando si parla di questa città. Per il resto, invece, il libro è stato abbastanza una delusione. La protagonista, Olimpia, oltre alla sua passione per i libri mi è stata abbastanza antipatica; anzi, senza l'abbastanza, mi ha fatto alzare gli occhi al cielo la metà delle volte che apriva la bocca. Per tutto il tempo non fa che dire quanto sia forte ed indipendente e, poi ogni 3 per 2 non fa che pensare a Davide. Su di lui non ho nemmeno voglia di spendere qualche parola perché sarebbero solo insulti. Per non parlare della relazione presente tra i due, che ho trovato molto irreale (e non solo per il fatto che inizi improvvisamente, passando dal niente al tutto nell'arco di 5 minuti) e stupida e spesso un eccesso rispetto all’aria che si respirava per il resto del romanzo. Diciamo che probabilmente avrei preferito se questa parte della storia non fosse stata proprio trattata, il libro avrebbe avuto molto più senso.
A Venezia, nell’estate del ’75 Olimpia, quindici anni, conosce Anselmo Calvani, proprietario di una storica bottega d’antiquariato.
Anche se molto giovane, Olimpia è già un’appassionata lettrice e comincia a frequentare il negozio di Anselmo, a lavorare con lui, e con il suo aiuto inizia a collezionare preziosi libri messi all’Indice dalla Chiesa.
A Parigi, nell’estate del ’99, Olimpia ha aperto una casa d’aste, specializzata in libri e manoscritti antichi. Ogni anno riceve da Davide, nipote di Anselmo, un pacchetto che contiene lettere un tempo censurate, insieme ad un libro in passato considerato “proibito”: questa è l’eredità che Anselmo le ha lasciato.
Le domande non mancano: come poteva un modesto antiquario veneziano essere in possesso di un tale pregiato patrimonio? Che legame c’è tra le lettere e la bottega?
Il libro si svolge principalmente in due luoghi e in due tempi differenti: da un lato le calli veneziane quando Olimpia era ancora una ragazzina e dall’altro Parigi quando Olimpia è già una donna matura.
«Sta’ attenta», aveva replicato Olimpia con un sorriso. «Potrebbe diventare troppo intelligente. Potrebbe diventare una di quelle donne che leggono, che sono colte e considerate un po’ streghe perché pensano con la testa propria e perché sanno essere spirito e carne allo stesso tempo».
Il personaggio principale, Olimpia appunto, compie sicuramente un percorso di crescita e di evoluzione: da ragazzina adolescente è diventata una donna in carriera che ha fatto della sua passione il suo lavoro. Questo mi ha trasmesso speranza ma allo stesso tempo, ancora una volta, mi sono resa conto come nei libri sia tutto relativamente più semplice che nella vita reale.
Sicuramente Olimpia come protagonista mi è piaciuta, soprattutto per il suo amore spassionato per i libri e per la lettura tanto da arrivare più volte ad accantonare la vita sociale per stare a casa a leggere. Mi è risultato molto semplice empatizzare con lei.
Leggere era come vivere mille vite e fuggire dalla sua.
Ho preferito però i personaggi secondari, in particolare Anselmo e Peggie.
Non so bene il perché ma fin dall’inizio mi sono immaginata Anselmo come un nonno burbero con chi non conosce ma dolce con chi ama; un uomo molto saggio, con un buon cuore e una passione smisurata per i libri.
Peggie, una donna anziana ricca e amica di Olimpia, mi è piaciuta molto perché nonostante i soldi (che spesso si accompagnano all’ignoranza) si è dimostrata una donna intelligente e perspicace; una donna che nella vita ha lottato per ottenere quello che voleva e che dalle sue esperienze ha appreso molto; una donna che non ha peli sulla lingua, che non ha paura di dire quello che penso anche nei confronti di altra gente ricca quanto lei.
Un aspetto che non mi risultava così chiaro dalla sinossi è la storia d’amore tra Olimpia e Davide ma, ad essere sincera, io che odio le storie d’amore, vi posso dire che non mi ha dato fastidio. Non è una storia d’amore che pecca di dolcezza portata agli estremi ma è piuttosto travagliata a causa di eventi che nella vita possono realmente accadere. Inoltre, a mio avviso fa abbastanza da sfondo all’intera vicenda; è sicuramente importante ai fini della storia narrata (Davide ricorre spesso e Olimpia spesso soffre e ha pensieri sempre rivolti a lui) ma in qualche modo quello che più emerge è l’amore per i libri.
Lo stile è molto semplice, molto scorrevole ma sicuramente la storia cattura la curiosità del lettore che, assieme ad Olimpia, vorrà scoprire qualcosa di più sui libri messi all’Indice dalla Chiesa.
Si vede chiaramente che Cinzia Giorgio non solo si è informata sui libri antichi, su come funzionano le case d’aste e come avviene un’asta, ma anche e soprattutto si nota come si sia informata su Veronica Franco (poetessa italiana del ‘500) ed è chiaro anche il suo amore verso questa autrice.
In sintesi trovo che questo libro sia frutto di molta ricerca e molta passione da parte della Giorgio. Personalmente ho trovato alcuni eventi piuttosto prevedibili ma la storia è piacevole da leggere e anche interessante, è un racconto da cui sicuramente si può imparare qualcosa.
Prima di iniziare a leggere il libro, mi sono presa un bel po' di minuti per ammirare la splendida copertina, per la quale faccio i complimenti alla casa editrice. Adoro gli sfondi scuri, quelle candele, la ragazza con il libro in mano... non so: è un'immagine suggestiva. Dalla trama si capisce che stiamo per immergerci nella storia di una ragazza che ha la passione della lettura, che leggeremo di una storia d'amore e che essa ci piacerà. Infatti, già dal primo capitolo, sappiamo quale destino spetta ai due innamorati e cominciamo già a sentirci un po' male. Olimpia e Davide sono davvero perfetti: ho adorato ogni loro minuto passato insieme, i confronti tra le loro passioni, l'amarsi senza essere capaci di dire niente. Forse non erano destinati a stare insieme, ma non si può dire loro di non averci provato in ogni modo. Mi sono immedesimata in Olimpia, perché si sa che tra lettrici ci capiamo tutte molto bene, e ho sognato di avere la sua vita e la sua possibilità. Anche se sua madre non vede di buon occhio il suo amore per i libri, lei riesce a trovare il modo di stare con Anselmo e con Davide, di respirare l'odore delle pagine antiche. Ovviamente la storia non parla solo di Olimpia e Davide, ma io mi ci sono voluta concentrare per quanto li ho amati. Abbiamo delle letture censurate tanto tempo fa, misteri, eredità di grande valore... ma se volete scoprire di cosa parlo dovete leggere il libro: io non vi dirò nulla ;) Brava Cinzia Giorgio, non le si può dire altro.
Recensione completa su Peccati di Penna Sinceramente, il romanzo storico non è nelle mie corde, ma leggendo La collezionista di libri proibiti non sono andata poi tanto indietro nel tempo, ma è come se avessi ascoltato un aneddoto di famiglia.
La protagonista è Olimpia, prima una ragazzina forte e attenta, poi una donna ancor più forte e determinata, completamente innamorata dei libri. Il suo ingresso nella antica "libreria" di Anselmo sembra una manna dal cielo, come se il lavoro dei suoi sogni e il suo futuro l’avessero accolta a braccia aperte. Mi sono sentita molto vicina a Olimpia, felice per la sua felicità, eccitata per ogni sua scoperta, e invidiosa di questo tocco di fortuna nella sua esistenza che alla fine la colmerà di gioie e soddisfazioni, anche se condite di batoste e scelte difficili. Ma come detto, Olimpia è forte.
La trama unisce passato e fantasia, e vi è una quantità di dettagli davvero ammirevole, l’autrice ha saputo descrivere con sapienza il lavoro dell’antiquario, soprattutto la sfera che riguarda i testi antichi, e sicuramente è una scrittrice che non solo ama i libri, ma anche la storia che non raccontano tra le loro pagine. Personalmente, scoprire di copertine, rilegature, stampe, mi ha affascinata e catapultata nella bottega di Anselmo e trai suoi scaffali. ...continua
La collezionista di libri proibiti è un libro pieno di arte e passione. Pagine che si mescolano a storia e libri antichi. La protagonista Olimpia è una ragazza giovane e ricca che si appassiona inevitabilmente a un mondo particolare e difficile, quello dei volumi antichi. Volumi e parole perse nel tempo che hanno un fascino magnetico e surreale.
La storia si svolge a Venezia per tutta la sua adolescenza ma molte vicissitudini la portano lontana dalla sua città natale. Un ragazzo, l'amore e la sua passione la seguono come un'ombra. Quell'ombra che abbatterà tutte le barriere.
I personaggi sono descritti in maniera elegante e soavi, la stessa protagonista cresce insieme a noi nelle pagine che scorrono leggere e romantiche. Un romanticismo che solo la carta può emanare, qualcosa che un tempo era prezioso, genuino e vero.
Lettere segrete, anime preziose e amori che durano oltre tutto, la vita, la morte, l'arte. Racchiuse in queste righe troviamo la passione vera che sgorga nelle ossa e nel sangue di chi come noi ama ciò che fa.
Tutto può essere cancellato ma se l'amore è quello vero niente può distruggerlo.
Il romanzo si divide in due parti principali: Venezia 1975 e Parigi 1999. Protagonista è Olimpia, all'epoca quindicenne quando a Venezia, sua città natale, inizia a coltivare la passione per i libri antichi, grazie anche alla particolare amicizia che si viene a creare con Anselmo Calvani, proprietario di una storica bottega, un uomo burbero ma dal cuore d'oro. Incontrerà così Davide, giovane e affascinante studente universitario nipote di Anselmo. Viene a crearsi un ottimo feeling tra i due e Olimpia inizia a rendersi conto che non va a trovare Anselmo solamente per i libri. Vista però la differenza di età tra i due, Olimpia continua a rinnegare i sentimenti che prova verso Davide. Una notte però, complice la lettura di alcuni versi erotici di una cortigiana veneziana, Olimpia e Davide si lasciano prendere dalla passione.
Con un salto di decenni, troviamo Olimpia proprietaria di una casa d'aste a Parigi, una donna matura e determinata. Non ha più contatti con Davide, tranne quando, una volta l'anno, lui gli invia un pacco contenente l'eredità di Anselmo.
La collezionista di libri proibiti mi ha fatto scoprire ed apprezzare la penna di Cinzia Giorgio, una scrittura fluida ed incantatrice che riesce ad unire magistralmente il romance al romanzo storico senza che uno dei due sovrasti l'altro. Qualche pecca di narrativa, a mio avviso, è nei personaggi. L'enorme quantità di personaggi (tra presente e passato) non permette al lettore di conoscere appieno le diverse sfaccettature dei singoli personaggi, ad eccezione della protagonista. Olimpia è una ragazza che in questo romanzo ha un percorso di crescita ed evoluzione molto intenso. E' una ragazza (poi donna) intraprendente e piena di passione e amore per i libri.
Venezia, 1975. olimpia, una ragazzina di 15 anni e Anselmo un antiquario che le insegnerà il mestiere! Un’amicizia basata sul rispetto e su una passione comune! Olimpia e Davide un amore troppo grande...anche per loro 😔 Parigi, 1999. Olimpia e il suo lavoro: una casa d’aste di manoscritti antichi! Olimpia che riceve annualmente un pacchetto regalo... Olimpia a e un amore mai dimenticato...
Un libro per i romantici e per gli amanti dei manoscritti antichi!
E se pensate che il libro finisce non è così... anzi non perdetevi il seguito: “ la piccola libreria di Venezia” !
Mi primera novela en italiano!!! La verdad es que he conseguido entenderla bastante bien. Y he ido notando como iban apareciendo las cosas que he ido aprendiendo en clase y cada vez entendía mejor (como me ha durado meses....) La historia en sí, una novela de amor. La parte de los libros prohibidos la que menos me gustó la verdad.
Oggi vi parlo di un libro che m'ha piacevolmente colpito perchè racchiude in sè tutto quello che una lettrice può desiderare: l'amore, la delusione, l'amicizia vera, la perdita, l'affermazione, il mistero e la suspense che scorre tra presente e passato, il tutto intrecciato alla vita di Olimpia, la protagonista di questo nostalgico romanzo.
L'autrice con la sua scrittura scorrevole e semplice ci mostra e ci fa vivere fatti, eventi, sentimenti che incalzeranno e faranno crescere la protagonista negli anni. L'arco temporale in cui si svolge la vicenda narrata è molto ampio, nelle prime pagine del libro troviamo una ragazza quindicenne ricca e timida che come unica passione tiene quella di viaggiare tra le pagine dei libri. Sensazione che accomuna molte di noi lettrici.
CITAZIONE "Non c'era rifugio migliore per Olimpia. Leggere era come vivere mille vite e fuggire dalla sua".
Un giorno per caso, complice una pioggia improvvisa si rifugia in una vecchia bottega di libri antichi nascosta tra le calle di Venezia, la città in cui vive e che rappresenterà solo una delle ambientazioni principali del libro. L'altra grande protagonista sarà Parigi con la sua frenesia e le sue case d'asta. In questa bottega, Olimpia incapperà in uno dei personaggi che ho più amato del libro: Anselmo, questo uomo burbero ma con un cuore d'oro che l'inizierà all'antiquariato e le svelerà molti dei segreti per fiutare un buon libro, carpirne la rarità, così che in breve Olimpia diverrà un'esperta di libri antichi, specie dei famosi libri messi all'Indice dalla Chiesa nel 1500.
CITAZIONE «Mi dica, Olimpia, quando non ha nessuna idea di quello che vuole leggere ed entra in una libreria, oppure quando va in biblioteca senza uno scopo ben preciso, cosa la spinge verso un volume piuttosto che un altro?» «Non saprei», ammise Olimpia, aggrottando le sopracciglia. Non riusciva a capire dove volesse arrivare. «Esatto», esclamò lui con gli occhi che gli brillavano. «Comincia a gironzolare per gli scaffali, a prendere questo o quel libro senza nemmeno leggerne la quarta di copertina. Poi però, all’improvviso, è attratta forse da un’immagine o dal nome dell’autore, e si ritrova a leggere un libro che non avrebbe mai notato fino a due minuti prima». Olimpia rise. «Ha ragione! Mi succede sempre»
Oltre all'amore per i libri non poteva mancare una storia d’amore che si incastona molto bene nelle vicende narrate, è quella tra Olimpia e Davide, il nipote di Anselmo, giovane studente universitario anche lui estimatore di libri antichi e successore di Alselmo nella futura guida della bottega. Sarà proprio tra gli scaffali impolverati della bottega del nonno che i due si innamoreranno e consumeranno la loro passione.
Questa storia ci farà sorridere, piangere e palpitare il cuore. Tante le difficoltà che i due protagonisti dovranno affrontare negli anni. Questo è il tipico amore di una vita, quello che nonostante tutto e tutti terrai sempre nel cuore, quello in cui ti basta una parola detta o uno sguardo a far riaccendere la passione, quello che custoderai dentro di te nonostante le distanze, le vite separate che vivrai e le vicessitudini che vi separeranno. Olimpia è una ragazza e poi una donna molto forte, è ricca non solo venalmente parlando; ha la fortuna di poter contare su una famiglia che nonostante qualche screzio adolescenziale la supporta e l'incoraggia nelle sue scelte, e poi ci sono le sue amicizie per la vita, Peggie e Diana e poi successivamente Isabel e Louis.
La sua passione per i libri la condurrà ad alti livelli. Con costanza e -non pochi- sacrifici diventerà un nome importante nel mondo delle case d'asta parigine. Attorno a lei si snodano tante storie, misteri che riguardano il passato. Nonostante non ami la storia e certi suoi noiosi anedoti, in questo romanzo ho apprezzato come l'autrice intrecci la storia di Olimpia a quella di Veronica Franco, famosa cortigiana di Venezia. Questa insieme alle altre figure femminili presenti nel romanzo sono dei bellissimi esempi di donne forti, volitive e intraprendenti che lottano per farsi valere.
Concludo consigliando di cuore questo libro a tutti poichè non può semplicemente definirsi un romance ma contiene dentro di sè varie sfumature che cattureranno di certo gli amanti dello storico (per i tuffi nel passato e nella storia), del mistero (vari enigmi già a partire dalle prime pagine terranno i lettori sospesi e famelici di scoprire i risvolti delle vicende legate all'eredità misteriosa di Olimpia), dei sentimentali per le emozioni intense che vivranno dall'inizio alla fine. Si può leggere tranquillamente ma l'ultima pagina lascia aperta un piccolo spiraglio, la speranza che magari l'autrice un giorno continuerà a scrivere di Olimpia, dei suoi amici e delle sorti di quella antica bottega veneziana.
CITAZIONE "In realtà chi legge ne sa molto di più di chi si limita a vivere la vita reale. Sa come comportarsi in ogni occasione perchè l'ha già visto fare e poco importa che la gente creda altrimenti. Poveri loro, non sanno cosa si perdono".
La prima parte l'ho letta a rilento facevo fatica ad andare avanti, poi ho continuato la lettura seppur scettica perché odio lasciare i libri a metà, ma dopo il primo capitolo della seconda parte il libro mi é sbocciato dentro come un fiore l'ho letto tutto d'un fiato mi sono catapultata a Venezia, Parigi e Londra con Olimpia ho sentito dentro tutte le sue sensazioni, tutte le sue emozioni, ho sorriso, ho pianto sembrava di avere gli stessi libri tra le mani non so come ma sentivo anche il loro odore, assolutamente consigliato a tutti
Il titolo promette un’incursione nel mondo dei libri e, a differenza dei numerosi romanzi che affollano gli scaffali delle librerie e spesso hanno trame in cui l’elemento letterario fa solo da contorno o da riferimento superficiale nelle prime pagine, riesce a fornire al lettore una storia in cui la parola stampata è sia cornice che motore dell’intreccio principale. Non a caso la protagonista, Olimpia Cattanei, è una vera divoratrice di carta e inchiostro e rende questa sua passione anche la professione e l’impegno della sua vita. Ma procediamo con ordine.
Tutto inizia in un piovoso pomeriggio estivo del 1975 a Venezia. La giovanissima Olimpia, che sta per compiere diciott’anni, trova rifugio da un acquazzone nella bottega dell’antiquario Anselmo. Il negozio non è un luogo qualsiasi: l’uomo commercia soprattutto antiche edizioni di libri e sin da subito istituisce un rapporto speciale con Olimpia. La ragazza, infatti, non si limita a diventare una cliente, ma inizia anche a fare pratica presso l’antiquario, che le svela i trucchi del mestiere per valutare e riconoscere le edizioni più rare. In particolare, Olimpia, dotata di una spiccata propensione all’analisi e alla valutazione dei volumi, si appassiona ai libri messi all’Indice, ovvero proibiti dalla Chiesa nel corso dei secoli.
La vita di Olimpia si snoda così tra lo studio, il lavoro dal suo amico antiquario, i genitori – molto benestanti e non particolarmente contenti di sapere che la figlia passa una parte della sua giornata anche in bottega – e le amiche Diana e Peggy. Proprio quest’ultima rappresenta una sorta di mentore per Olimpia, perché si tratta di una donna matura ma piena di vita, forte, indipendente e che ama moltissimo l’arte, in cui investe gran parte del suo cospicuo patrimonio (penso che qui l’autrice Cinzia Giorgio abbia volutamente fatto un omaggio alla figura della grande Peggy Guggenheim, di cui il personaggio nel libro mantiene il nome di battesimo e soprattutto le attitudini e passioni). Questa routine viene però interrotta dall’incontro con Davide, il nipote di Anselmo, anche lui arrivato per lavorare nel negozio. Olimpia, per la prima volta nella sua esistenza, deve fare i conti con sentimenti di cui ignorava la portata: amore, gelosia e passione. Inoltre il suo rapporto con Davide risulta connotato inevitabilmente dai libri, che saranno una sorta di filo rosso tra loro, a partire dagli scritti di una nota cortigiana veneziana del Cinquecento – Veronica Franco – che Olimpia riceve in regalo da Anselmo a Natale.
Salve lettrici, Oggi vi parlo di una lettura che la Newton Compton mi ha fatto l'onore di poter leggere in anteprima. Sto parlando del libro: "La collezionista di libri proibiti" di Cinzia Giorgio. La storia, che si svolge a Venezia, inizia nel 1975 dove l'intraprendente Olimpia ha solo quindici anni e la sua passione per la lettura, la porta a imbattersi nella bottega d'antiquariato di Anselmo. Tra i due nasce subito una profonda amicizia, lui capisce il suo dono, la sprona e le insegna tutto quello che sa sulla sua passione. Ma Anselmo le fa un dono molto più
prezioso: le fa conoscere suo nipote Davide. Con Davide, nonostante la differenza d'età, entra subito in sintonia e quella che era una semplice cotta si trasforma giorno per giorno. Entrambi amano collezionare libri preziosi e amano la lettura, ma mai Olimpia pensava che Davide avrebbe ricambiato il suo amore. È così, una notte, tutto cambia. I sentimenti che provano sono forti e veri, ma saranno più forti del destino? Premetto che non ho letto altro di questa scrittrice, ma forse è arrivato il momento di rimediare. Questo libro è molto intenso e toccante, perché racconta di una storia d'amore che supera ogni cosa, anche il tempo e la distanza. Come vi ho già annunciato il libro inizia negli anni '70, dove, tra le canzoni di Battisti e i testi della Franco, due giovani amanti della lettura si incontrano, anzi si trovano. Poi il libro continua e racconta le vicende di Olimpia che, spronata dalle persone che ama, lascia Venezia e si trasferisce a Parigi fino al suo successo. Infatti il libro finisce quando la nostra protagonista è ormai una donna adulta, che ha raccolto tutti i frutti degli insegnamenti avuti negli anni. Già dalle prime pagine ho capito che questo libro mi avrebbe conquistata, la sua passione per i libri antichi mi ha fatto sentire molto più vicina alla nostra protagonista, la capivo. Anche noi, come Olimpia,ci sentiamo a casa con un libro in mano, ci tuffiamo in avventure nuove quando leggiamo un libro e anche noi come lei, amiamo la lettura totalmente. Quindi mi sono subito sentita connessa con Olimpia, grazie anche al modo di scrivere dell' autrice che è riuscita a farmi sentire parte della storia.
"Olimpia, tu mi manchi ogni volta che i tuoi occhi non guardano me, ogni volta che il tuo pensiero non è diretto a me."
Scritto magnificamente, scorrevole, romantico e con un tocco di mistero. Questo libro merita assolutamente di essere letto da tutte noi amanti della lettura, perché Olimpia è pronta per raccontarvi la sua vita e il suo amore eterno per Davide.
Olimpia è una ragazza di appena quindici anni quando per strada incontra il negozio di Anselmo Calvani.
Il profumo di vecchi manoscritti la investe e la obbliga ad entrare dentro la bottega, e senza rendersene conto, sotto gli occhi del proprietario, inizia ad accarezzare la copertina di un vecchio manoscritto.
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Un dialogo simpatico tra i due, porterà a farli diventare amici, e Anselmo, per la meraviglia di avere davanti a sé una ragazza così piccola ma con uno spiccato senso di amore verso i testi antichi, le regalerà proprio la prima opera che ha sfiorato la sua mano quella mattina, non a caso il giorno del suo compleanno, IL DECAMERON di Boccaccio.
Libro stupendo che trovo narri la storia di una donna che può essere un ottimo esempio da seguire per la lettrice. Personalmente lo trovo più un libro adatto a lettura femminile. Storia d'amore per un uomo e per i libri che ti crea dipendenza. Molto scorrevole e piacevole.
Un libro insulso, la Giorgio non sa decidersi se scrivere un romanzo d'amore o un trattato sui libri antichi. I richiami a Peggy Guggenheim e a Sophie Marceau alle quali vengono modificati goffamente i cognomi sono a dir poco fastidiosi. Una perdita di tempo.
Un romanzo dedicato a chi ama i libri e la letteratura antica. Un bel viaggio tra Venezia - Londra - Parigi e un bel ripasso di filologia! Bella la storia dei protagonisti.
Mi aspettavo qualcosa di diverso. Mi aspettavo un thriller con protagonisti libri antichi invece è una "storia d'amore" che non ho trovato neanche così appassionante e interessante. Finito a stento.
"La mia passione sono i volumi antichi, perché mi piace immaginare che custodiscano le vite di chi un tempo li ha posseduti." A Venezia, nell’estate del ’75 Olimpia, quindici anni, conosce Anselmo Calvani, proprietario di una storica bottega d’antiquariato. Anche se molto giovane, Olimpia è già un’appassionata lettrice e comincia a frequentare il negozio di Anselmo, a lavorare con lui, e con il suo aiuto inizia a collezionare preziosi libri messi all’Indice dalla Chiesa. A Parigi, nell’estate del ’99, Olimpia ha aperto una casa d’aste, specializzata in libri e manoscritti antichi. Ogni anno riceve da Davide, nipote di Anselmo, un pacchetto che contiene lettere un tempo censurate, insieme ad un libro in passato considerato “proibito”: questa è l’eredità che Anselmo le ha lasciato. Le domande non mancano: come poteva un modesto antiquario veneziano essere in possesso di un tale pregiato patrimonio? Che legame c’è tra le lettere e la bottega? Il personaggio principale, Olimpia appunto, compie sicuramente un percorso di crescita e di evoluzione: da ragazzina adolescente è diventata una donna in carriera che ha fatto della sua passione il suo lavoro. Questo mi ha trasmesso speranza ma allo stesso tempo, ancora una volta, mi sono resa conto come nei libri sia tutto relativamente più semplice che nella vita reale. "Sei uno spirito libero, Olimpia. E come tutti gli spiriti liberi, hai anche tu bisogno di punti fermi. Devi rimanere libera senza tuttavia perdere il senso dell'orientamento mentre ti libri nel cielo, alla ricerca delle tua stella." Sicuramente Olimpia come protagonista mi è piaciuta, soprattutto per il suo amore spassionato per i libri e per la lettura tanto da arrivare più volte ad accantonare la vita sociale per stare a casa a leggere. Mi è risultato molto semplice empatizzare con lei. "Leggere è come vivere mille vite e fuggire dalla sua." Il libro si svolge principalmente in due luoghi e in due tempi differenti: da un lato le calli veneziane quando Olimpia era ancora una ragazzina e dall’altra Parigi quando Olimpia è già una donna matura. Ho preferito però i personaggi secondari, in particolare Anselmo e Peggie. Non so bene il perché ma fin dall’inizio mi sono immaginata Anselmo come un nonno burbero con le persone che non conosce ma dolce con chi ama; un uomo molto saggio, con un buon cuore e una passione smisurata per i libri. Peggie, una donna anziana ricca e amica di Olimpia, mi è piaciuta molto perché si è dimostrata una donna intelligente e perspicace; una donna che nella vita ha lottato per ottenere quello che voleva e che dalle sue esperienze ha appreso molto; una donna che non ha peli sulla lingua, che non ha paura di dire quello che pensa anche nei confronti di altra gente ricca quanto lei. La storia d’amore tra Olimpia e Davide non pecca di dolcezza portata agli estremi ma è piuttosto travagliata a causa di eventi che nella vita possono realmente accadere e non assume il ruolo fondamentale all'interno del libro, quello che più emerge è l’amore per i libri. "Perché leggere è amare. E amare è vivere mille vite in una." Lo stile è molto semplice, molto scorrevole ma sicuramente la storia cattura la curiosità del lettore che, assieme ad Olimpia, vorrà scoprire qualcosa di più sui libri messi all’Indice dalla Chiesa. Si vede chiaramente che Cinzia Giorgio non solo si è informata sui libri antichi, su come funzionano le case d’aste e come avviene un’asta, ma anche e soprattutto si nota quanto abbia studiato la vita e le opere di Veronica Franco (poetessa italiana del ‘500) e di quanto essa l'abbia affascinata e sedotta. In sintesi trovo che questo libro sia frutto di molta ricerca e molta passione da parte della Giorgio. Personalmente ho trovato alcuni eventi piuttosto prevedibili ma la storia è piacevole da leggere e anche interessante, è un racconto da cui sicuramente si può imparare qualcosa.
Romanzo dalle atmosfere cupe e raffinate ambientato nel periodo storico che va dal 1975 e il 2004. Una storia d’amore sofferta e travagliata che si snoda tra Venezia, Londra e Parigi. Un amore che nasce e che si nutre grazie alla passione viscerale per la cultura e per i libri proibiti.
Un romanzo che va apprezzato per la sua originalità e per la sua ricercatezza.
Già dalla copertina e dalla trama si puó intuire che i toni della narrazione sono molto introspettivi e riflessivi, e che spicca prima di tutto l’amore per la conoscenza.
Non aspettatevi di trovare i soliti cliché dei romanzi romantici, qui non vi sono colpi di scena eclatanti o strane congiunzioni astrali a fare da sfondo ai protagonisti, ma solo la vita, quella cruda e a volte crudele.
I veri attori di questo romanzo sono i libri, quelli proibiti, quelli per cui le anime di coloro che li hanno scritti o posseduti sono state dannate.
“Il pericolo stava nelle idee della nostra scrittrice, nella sua concezione di un nuovo tipo di religiosità, più personale e intima, in cui ci si rivolgeva direttamente a Dio. Pensa che rivoluzionaria! Era una donna libera, capisci? Una di quelle che non rinuncia alle proprie idee, piuttosto si fa ammazzare”.
Olimpia e Davide pur essendo i personaggi principali della storia, passano quasi in secondo piano rispetto all’importanza del messaggio che il libro stesso vuole trasmettere.
La libertà di pensiero, di parola e di stampa, ma sopratuttto la libertà della donna di essere considerata alla pari dell’uomo nella società, sono valori per cui molte persone hanno perso e continueranno a perdere la vita!
Ho trovato particolarmente avvicente la ricostruzione storica e romanzata della poetessa Veronica Franco.
“Veronica Franco era una famosa cortigiana veneziana, vissuta nel Cinquecento. I suoi versi erano stati messi all’Indice, soprattutto quelli in cui non faceva mistero di quanto le piacesse andare a letto con alcuni dei suoi illustri clienti”.
Grazie alla scrittura elegante e ricercata di Cinzia Giorgio, mentre sfoglierete le pagine di questo libro, avrete come la sensazione di rimanere sospesi nel tempo. Vi ritroverete anche voi catapultati in quella piccola bottega di Venezia, dove l’umidità della laguna, unita all’odore della carta dei libri antichi, crea un’atmosfera unica nel suo genere. Vi sembrerà di indossare i guanti di cotone e di maneggiare preziosi volumi antichi, libri ricchi di misteri e di segreti, stampati spesso clandestinamente. Viaggerete tra le pieghe del tempo alla scoperta di più storie.
La trama è già molto esplicativa e articolata (vi invito a leggerla) e poiché il rischio di fare spoiler è altissimo, preferisco non aggiungere ulteriori dettagli.
Quello che vi posso dire è che questo libro mi è piaciuto tantissimo. Sono rimasta incollata alle pagine dall’inizio fino alla fine. Mi sono da prima incuriosita, poi appassionata, e infine commossa di fronte a questa storia travagliata, ma bellissima.
Il mio consiglio è quello di approcciarvi a questo libro con il giusto spirito e nel momento giusto! Se siete alla ricerca di un libro leggero e di intrattenimento rimarrete delusi. Questo è un libro raffinato, ricco di storia e di cultura, da assaporare pagina dopo pagina.
Lo consiglio a tutti gli amanti dei libri di narrativa storica e delle storie d’amore tormentate!
❤️
Spero con questa mia recensione di avervi incuriositi. Io sicuramente recupererò altri libri di questa bravissima Scrittrice perché il suo stile ricercato ma allo stesso tempo fresco e fluido mi piace davvero molto.
Vi ricordo infine che grazie all’offerta Newton Compton è possibile acquistare questo libro nella confezione 3 grandi Bestseller al prezzo di 14,90 euro insieme ad altri due bellissimi romanzi! Direi proprio che vale la pena di approfittarne!
Olimpia ha appena compiuto quindici anni quando conosce Davide che, invece, di anni ne ha ventiquattro ed è già stato messo a dura prova dalla vita. Lei, acerba e un po’ sopra le righe rispetto ai coetanei, è completamente presa dai suoi libri, in cui si immerge in ogni attimo a sua disposizione, allontanandosi così dalla vita reale. Lui più concreto, ma allo stesso tempo dolce e sensibile, la accoglie in quella che sarà un giorno la sua bottega e, insieme con il suo zio antiquario Anselmo Calvani, diventa il suo maestro. Nasce così una storia d’amore che, a dispetto delle apparenze, si rivela complicata e sofferta e costringe Olimpia a fare scelte difficili per costruirsi la vita che desidera, lasciando Davide prigioniero dei suoi errori.
“… sei una creatura così bella, tenace e volitiva e io mi sento un mostro a desiderarti così intensamente … Non ti rendi conto di quanto sei sensuale quando ti muovi, quando parli e mi guardi: ma questa è la cosa che mi fa impazzire di te”.
L’amore, che a diciotto anni sembra travolgere ogni cosa e sconvolgere il cuore e la mente, diventa quasi un accessorio nella vita di Olimpia, che si trasforma in una donna in carriera, brillante e ambiziosa.
Dopo una prima parte in cui la passione tra Olimpia e Davide sembra dominare il racconto, il vero protagonista diventa l’amore per l’arte e per gli scritti antichi di ogni genere, soprattutto per quelli proibiti dalla censura ecclesiastica tra il Quattrocento e il Cinquecento, di cui Olimpia è un’autentica esperta. Saranno proprio gli scritti proibiti di una cortigiana del Cinquecento, lasciati in eredità a Olimpia, il filo invisibile che terrà uniti i due protagonisti nel corso degli anni, alimentando un sentimento tanto profondo da resistere al tempo e alle prove della vita, fino alla svolta che segnerà irrimediabilmente entrambi.
“Olimpia, tu mi manchi ogni volta che i tuoi occhi non guardano me, ogni volta che il tuo pensiero non è diretto a me … Ero venuto a Parigi per vederti ma non me la sono sentita di intromettermi nella tua vita, di rovinare la tua serenità. Non avevo che me stesso da offrirti”.
Storia romantica e delicata, dipinta sullo scenario di due città magiche, Venezia e Parigi. È il racconto di una crescita, di un’adolescente che diventa donna e sceglie di seguire la sua passione e il suo talento, rinunciando a correre i rischi che, chiunque decida di amare davvero, è costretto ad affrontare. È un romanzo ricco di citazioni e riferimenti storici e letterari suggestivi, talvolta pittoreschi, che lasciano intravedere l’appassionato lavoro di ricerca che ne costituisce le fondamenta e il colore.
La scrittura è fluida e scorrevole, sebbene non particolarmente avvincente. La lettura è tranquilla, priva di colpi di scena efficaci. Anche il presunto mistero che avvolge l’insolita eredità di cui beneficia Olimpia per più di vent’anni non suscita suspense né sorprese particolari.
Francamente, data la presentazione a effetto di un “romanzo d’esordio straordinario”, di una “scrittura magnifica” e di un “talento inaspettato”, mi sarei aspettata qualcosa di più.
Un bel romanzo, scritto bene, che tocca le corde più sensibili del cuore. Protagonista assoluto è l'AMORE. Quello sviscerato per i libri e le infinite possibilità di evasione dalla realtà che offrono. Quello per il proprio lavoro, al quale si sente di essere devoti fino all'ultimo giorno della vita. Quello per gli amici, quelli veri che non ti abbandonano mai e che sanno sorprenderti quando meno te lo aspetti. Poi c'è lui, l'amore vero tra due persone destinate a combattere contro se stesse e contro il mondo e le avversità della vita per potersi fondere l'una nell'altra. L'autrice non ama le cose semplici e si assume grandi responsabilità: 1) calando le vicende in contesti spazio-temporali tanto lontani quanto diversi, sapendo però ricreare scene e ambientazioni a tal punto dettagliate da far avvertire al lettore la sensazione di essere presente in carne ed ossa sulla scena, di star lì a gioire o a struggersi con i protagonisti; 2) offrendoci una storia d'amore complicata e dal finale inaspettato (non voglio fare spoiler) e quindi prendendo le distanze da furberie e facilonerie 3) creando un giusto equilibrio tra le vicende dei protagonisti e i richiami alla storia e alla letteratura antica, in particolar modo alla figura della poetessa e cortigiana cinquecentesca Veronica Franco, generando curiosità nel lettore e voglia di approfondire. Unica nota, si percepisce una tensione della scrittrice a voler dettagliare questa parte meno narrativa, indubbiamente sacrificata ai fini della storia; come ho però già detto non si avverte uno sbilanciamento a favore né di uno né dell'altro genere. Lo stile narrativo è veloce e scorrevole, la storia cattura l'attenzione già dalla prima pagina e si fa bere tutta di un fiato. Non ho trovato la protagonista per nulla antipatica, anzi! Per la classe sociale da cui proviene mi pare piuttosto autonoma e per nulla snob. E' un personaggio di sicuro non semplice ma è comunque una donna forte, capace di crearsi dal nulla e di circondarsi di amici fedeli. Un plauso a Cinzia Giorgio e l'augurio di volare ancora più in alto nella letteratura.