Un secolo, il a settecento, è una città con le sue superbe architetture tardo barocche tuttora visibili: uno scenario di pietra immemore dell'esistenza che, nel secolo dei Lumi, anonimamente in esso brillò, si spense. Pochi e labili gli indizi di cronache e vecchi manoscritti: sbiadite tracce di transiti che abbiamo seguito - inseguito - ritrovandoci, come funamboli, vertiniginosamente in bilico tra memorie e omissioni, tra l'inconfutabile dato e l'arbitro dell'interpretazione, tra il tempo in apparenza immobile, nella ciclicità di vita-morte, dell'esistenza individuale, e quello dinamico è progressivo della storia.