Dopo il boom degli anni settanta, pare che la critica stia scivolando sempre più nel dubbio. Liberatosi da insidiose proposte e scoramenti, Cesare Segre mostra in questo volume che il modo migliore per uscire dalle secche è rimettersi al lavoro: riflettere sui principi, verificare i metodi; ma sempre in maniera sperimentale, cioè nel concreto esercizio di analisi, decisamente storicizzate, sui testi. Entro un vero, e inconsueto, "racconto critico", Segre affronta con nuove proposte la tematica del comico, dei generi letterari e dell'autobiografia; si sofferma sui suggerimenti dell'ermeneutica e sull'essenza narrativa del "motivo"; rivendica i diritti della corporeità come sorgente di ogni punto di vista. La varietà degli assaggi si riflette nell'ampia gamma degli autori sottoposti a indagine: da Boccaccio a Manzoni, illustrato come teorico della letteratura, da Petrarca ad Alfieri, dai primi "macaronici" a Cervantes e a Corneille maestro d'illusioni.
Cesare Segre was an Italian philologist, semiotician and literary critic of Jewish descent, and the Director of the Texts and Textual Traditions Research Centre of the Institute for Advanced Studies of Pavia (IUSS).