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L'elefante di Napoleone. Un animale che voleva essere libero

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Una femmina di elefante per avvicinare l'India alla Francia. In un'atmosfera di conflitti e intrighi fra potenze coloniali europee e signorotti locali, il pachiderma si imbarcò in un viaggio per mare e per terra che dalle coste del Bengala lo condusse a Versailles nell'agosto 1773. Nella splendida residenza della corte francese l'elefantessa diventò il gioiello della ménagerie, lo zoo privato della famiglia reale. Amata per il suo buon carattere, suscitò la meraviglia e la simpatia dei numerosi visitatori stappando bottiglie di acquavite e accettando prese di tabacco offerte in regalo. Tenuta quasi sempre imprigionata, una notte si liberò dalle catene e fuggì. Ma la sua ricerca della libertà era destinata a finire tragicamente. Grazie a Napoleone la sua sagoma tassidermizzata venne infine donata al Museo di storia naturale di Pavia fondato da Lazzaro Spallanzani. Intrecciata ad altre vicende, come quella dell'elefante regalato dal califfo Harun al-Rashid a Carlo Magno, e arricchita da excursus mitologici e letterari sull'elefante nel mondo antico e medievale, la storia di questo pachiderma si trasforma in un'avventura nella scienza naturalistica settecentesca e in una metafora del rapporto di sopraffazione - ma anche talvolta di amicizia - fra uomo e animali.

179 pages, Hardcover

Published January 1, 2017

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Displaying 1 - 2 of 2 reviews
Profile Image for Ale.
305 reviews3 followers
November 2, 2021
Questo libro l’ho acquistato al Kosmos, museo di storia naturale, che si trova presso palazzo Botta a Pavia. Andate a visitarlo!
È un museo molto interessante: ci sono gli esperimenti di Spallanzani e una collezione molto ampia di animali “impagliati”, tra questi è custodito anche l’elefante di Napoleone (seconda foto): che in realtà è stato donato da Napoleone al museo, ma era di Luigi XVI, o meglio, secondo me, l’elefante(ssa) non era nemmeno di Luigi XVI.
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Il libro è molto semplice e carino da leggere, cerca di inquadrare le storie incrociate di esseri umani e elefanti a partire da vari elefanti “storici”. In questi incroci si colloca anche questa elefantessa. L’autore ne ripercorre la storia da quanto è stata catturata, passando da quando viene mandata alla ménagerie del re, a Versailles e infine la fuga e poi la morte.
Per concludere c’è un capitolo dove viene raccontato come l’elefante “impagliato” sia arrivato a Pavia.
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Se vi capita di andare al museo probabilmente vi potrebbe venire questa riflessione, leggendo il libro è accennata diciamo. L’essere umano sta aumentando di numero e sta popolando zone che prima erano prevalentemente degli animali e dei loro micro e macro cosmi e questo ha un impatto, basti pensare a specie estinte o in via di estinzione. Noi ci espandiamo a discapito di: nel museo c’è proprio una sala dedicata alle specie estinte o che si stanno estinguendo.
Questi due anni di lockdown obbligato e intermittente ci hanno di fatto rallentare tutte quelle cose che prima erano diventate “normali”, le metto tra virgolette perché a me hanno sempre dato un senso di ansia, una necessità di aumentare le performance senza riflettere se davvero fosse necessario, e a renderci conto del nostro impatto sulla natura e sul mondo animale.
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Consiglio il libro: raccontandoci la storia di questa elefantessa, ci apre l’occhio su questi giganti buoni e introduce una bella riflessione sull’impatto che tutto ha con tutto.
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Aggiungo una citazione
"Si dice che la memoria dell'elefante sia imbattibile. Forse il pachiderma della ménagerie non aveva mai dimenticato le pianure del Bengala, il caldo umido, le piogge monsoniche, il barrito dei suoi fratelli lontani e Joumone. Così la notte fra il 24 e il 25 settembre, quando non aveva ancora dodici anni, spezzò le catene che di notte la bloccavano dentro la loggia, sfondò la porta e fuggì. Troppo bello era muovere le zampe, niente valeva quanto la libertà.
Purtoppo la fuga durò poco."
Profile Image for Giacomo Contratto.
130 reviews1 follower
May 13, 2024
Breve saggio a due binari: cronaca di una elefantessa del Bengala e del suo viaggio verso la corte di Versailles di Luigi XV e piacevole digressione storica sui pachidermi dal mondo antico all’età moderna. Libro interessante e dal tema originale, Mazzarello si legge sempre con piacere!
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